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Coldiretti, autismo: molte esperienze inclusive fattorie sociali

Coldiretti, autismo: molte esperienze inclusive fattorie socialiRoma, 2 apr. (askanews) – Crescono le esperienze di inclusione nelle campagne italiane con i soggetti con disabilità mentale che sono la categoria più seguita nelle attività delle novemila fattorie agricole sociali, davanti a minori in difficoltà e disabili fisici. Ad affermalo è la Coldiretti in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo istituita dall’Onu che ricorre il 2 aprile. Dall’inserimento lavorativo ai laboratori per i più piccoli, sono molteplici le esperienze e i progetti attivati nell’ambito del nuovo “welfare contadino” per sostenere le famiglie in difficoltà e le fasce più fragili della popolazione.


Nel corso di un decennio il numero delle fattorie si è moltiplicato per sette, tanto da offrire oggi un valore di servizi sanitari ed educativi che ha superato il miliardo di euro, di cui 600 milioni di euro in prodotti e 400 milioni di euro in servizi sociali svolti dalle imprese agricole secondo le stime della Coldiretti. Nell’ultimo anno – sottolinea Coldiretti – oltre 50mila persone hanno usufruito dei servizi nati grazie all’impegno sociale degli agricoltori, migliorando la qualità della propria vita e ricevendo formazione, con una presenza in azienda in molti casi quotidiana. Nelle fattorie trovano accoglienza anche detenuti ed ex detenuti, donne vittime di abusi, anziani, persone con problemi relazionali oppure con dipendenze fino ai disoccupati e agli stranieri. Una rivoluzione resa possibile dal nuovo welfare “verde”, regolamentato a livello normativo dallo Stato grazie alla legge 141 del 2015, per affiancare – conclude la Coldiretti – il sistema dei servizi pubblici messo sempre di più sotto pressione. Lo Stato, infatti, non arriva a coprire i costi e a offrire servizi sociali dignitosi per tutti ed è per questo che l’agricoltura, da sempre attenta ai più deboli, con la sua diffusione capillare può supportare il welfare pubblico alleggerendone i costi.

Coldiretti, autismo: molte esperienze inclusive fattorie sociali

Coldiretti, autismo: molte esperienze inclusive fattorie socialiRoma, 2 apr. (askanews) – Crescono le esperienze di inclusione nelle campagne italiane con i soggetti con disabilità mentale che sono la categoria più seguita nelle attività delle novemila fattorie agricole sociali, davanti a minori in difficoltà e disabili fisici. Ad affermalo è la Coldiretti in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza dell’autismo istituita dall’Onu che ricorre il 2 aprile. Dall’inserimento lavorativo ai laboratori per i più piccoli, sono molteplici le esperienze e i progetti attivati nell’ambito del nuovo “welfare contadino” per sostenere le famiglie in difficoltà e le fasce più fragili della popolazione.


Nel corso di un decennio il numero delle fattorie si è moltiplicato per sette, tanto da offrire oggi un valore di servizi sanitari ed educativi che ha superato il miliardo di euro, di cui 600 milioni di euro in prodotti e 400 milioni di euro in servizi sociali svolti dalle imprese agricole secondo le stime della Coldiretti. Nell’ultimo anno – sottolinea Coldiretti – oltre 50mila persone hanno usufruito dei servizi nati grazie all’impegno sociale degli agricoltori, migliorando la qualità della propria vita e ricevendo formazione, con una presenza in azienda in molti casi quotidiana. Nelle fattorie trovano accoglienza anche detenuti ed ex detenuti, donne vittime di abusi, anziani, persone con problemi relazionali oppure con dipendenze fino ai disoccupati e agli stranieri. Una rivoluzione resa possibile dal nuovo welfare “verde”, regolamentato a livello normativo dallo Stato grazie alla legge 141 del 2015, per affiancare – conclude la Coldiretti – il sistema dei servizi pubblici messo sempre di più sotto pressione. Lo Stato, infatti, non arriva a coprire i costi e a offrire servizi sociali dignitosi per tutti ed è per questo che l’agricoltura, da sempre attenta ai più deboli, con la sua diffusione capillare può supportare il welfare pubblico alleggerendone i costi.

Al via progetto Ri.Nova per difesa smart contro gelate tardive

Al via progetto Ri.Nova per difesa smart contro gelate tardiveRoma, 2 apr. (askanews) – Le gelate tardive rappresentano una delle maggiori minacce per la frutticoltura regionale, con danni che negli ultimi anni hanno colpito fino all’80% delle produzioni e, per fronteggiare questa sfida, nasce ADAPTER, un progetto innovativo coordinato da Ri.Nova e con capofila Apo Conerpo, che si propone di analizzare e confrontare l’efficacia dei diversi sistemi di difesa attiva attualmente disponibili.


Il progetto si svilupperà nei prossimi tre anni con il coinvolgimento diretto di una quindicina di aziende frutticole della regione ed effettuerà un’analisi comparativa in condizioni reali che metterà a confronto i principali strumenti di difesa attiva dalle gelate tardive: ventilatori antibrina, irrigazione soprachioma e sottochioma, candele antigelo, bruciatori mobili e sostanze crioprotettive. Grazie alla collaborazione con l’Università di Bologna, il Canale Emiliano Romagnolo e alcune importanti realtà produttive, verranno raccolti dati sperimentali per valutare l’efficacia, i limiti e i costi operativi di ciascuna soluzione.


Il progetto prevede anche la creazione di una rete di monitoraggio avanzata, capace di raccogliere dati agro-meteorologici in tempo reale e di integrarli in una piattaforma digitale accessibile agli agricoltori interessati. Oltre agli aspetti tecnici, ADAPTER dedicherà spazio alla formazione e divulgazione, con attività rivolte ad agricoltori, tecnici e comunità locali.

A Vinitaly le Marche presenti con 111 Cantine ed eventi dedicati

A Vinitaly le Marche presenti con 111 Cantine ed eventi dedicatiMilano, 2 apr. (askanews) – Le Marche si preparano alla 57esima edizione di Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 6 al 9 aprile, con la partecipazione di 111 aziende espositrici, di cui 53 riunite nella collettiva promossa dalla Regione Marche, composta da 43 realtà dell’Istituto marchigiano di tutela vini (IMT) e 10 del Consorzio tutela vini piceni. L’area espositiva regionale, al Padiglione 7 (Stand C6-C7-C8-C9), si estenderà per oltre 1.000 metri quadrati, a cui si aggiunge la “Terrazza Marche”, uno spazio di 360 metri quadrati dedicato alla degustazione libera di 215 etichette.


“Il settore vitivinicolo marchigiano non è solo un motore economico strategico ma anche un ambasciatore del nostro territorio e della nostra cultura” ha commentato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, spiegando che “l’enoturismo e l’enogastronomia rappresentano un’opportunità fondamentale per valorizzare il nostro patrimonio e attrarre sempre più visitatori. Le Marche sono una terra autentica, fatta di tradizioni e innovazione, – ha concluso – e il nostro impegno è quello di sostenere le imprese che investono nella qualità, nell’accoglienza e nella promozione delle nostre eccellenze”. “In una fase particolarmente delicata per il comparto, le Marche del vino partiranno dai grandi punti di forza che possono esibire in quello che si conferma uno dei grandi eventi del settore” ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Andrea Maria Antonini, sottolineando che “la qualità certificata dei prodotti, con 21 Indicazioni geografiche, la vocazione al biologico e le politiche attente sull’enoturismo sono leve fondamentali per il nostro sviluppo”.


Durante i quattro giorni di manifestazione, il Padiglione 7 ospiterà un ricco calendario di eventi, approfondimenti e degustazioni. Domenica 6 aprile alle 13 si terrà il brindisi inaugurale, a cui seguirà alle 15 nella Sala Raffaello, il convegno “Genetica e biotecnologie per la viticoltura e l’enologia del futuro”, promosso dal Consorzio Tutela Vini Piceni. Alle 16, degustazione guidata sull’Igt Marche Rosso (Grenache), condotta dal presidente Ais Marche, Stefano Isidori. Lunedì 7 aprile alle 10, sempre in Sala Raffaello, si parlerà di “40 anni di Lacrima di Morro d’Alba” con l’enologo Roberto Potentini e il sommelier Cesare Lapadula. Alle 12, presentazione del “Premio Etichetta d’Oro – Progetto Me(ET)Cupra”, con il sindaco di Cupramontana, Enrico Giampieri e l’assessore Antonini. Alle 13, alla Terrazza Marche, sarà consegnato il premio “Talenti & Imprese” della Banca del Piceno BCC, mentre alle 14, lo stesso assessore parteciperà ad un convegno su “L’Agricoltura sociale nelle Marche”, con focus sul reinserimento lavorativo dei detenuti. Alle 16, verticale guidata dell’azienda Monte Coriolano, a cura dell’enologo Peppino Morelli. Martedì 8 aprile, la Sala Raffaello ospiterà cinque sessioni di degustazione organizzate da IMT e Consorzio Vini Piceni, alle 10, 11.30, 13, 14.30 e 16, dedicate a stampa e operatori specializzati. Infine, mercoledì 9 aprile alle 10, focus sull’export 2022-2024 dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini con Carlo Flamini (Osservatorio Uiv) e Michele Bernetti, presidente del Consorzio. Alle 11.30, l’incontro con gli studenti di enologia degli Istituti Agrari marchigiani con la presentazione di progetti sul futuro del settore.

Difesa Ue, Conte: “benvenuto a ReArm EU”, follia voto Strasburgo

Difesa Ue, Conte: “benvenuto a ReArm EU”, follia voto StrasburgoRoma, 2 apr. (askanews) – “Una follia dietro l’altra. Oggi il Parlamento europeo ha detto sì a un rapporto in cui hanno infilato un emendamento che dà letteralmente un bel ‘Welcome’ al Piano ‘ReArm’”. Lo ha scritto sui suoi canali social il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.


“Per noi – ha rivendicato l’ex presidente del Consiglio – il Riarmo non è affatto benvenuto: abbiamo votato contro. Questi signori vanno avanti sulla strada di un Piano da 800 miliardi in armi, utilizzando risorse destinate alle emergenze dei cittadini su sanità e bollette per ingrassare le industrie delle armi. Non c’è ombra di difesa comune, solo un pericolosissimo riarmo dei singoli Stati che fa brindare i tedeschi e piangere l’Italia. Dobbiamo farci sentire, fermare questo piano scellerato del Governo Meloni e della Commissione europea. Il 5 aprile tutti in piazza a Roma”, ha concluso Conte, aggiungendo l’hashtag “#fermiamoli”.

Stellantis, F. Pastore nuovo Managing Director brand premium Italia

Stellantis, F. Pastore nuovo Managing Director brand premium ItaliaMilano, 2 apr. (askanews) – Francesco Pastore, 49 anni, è il nuovo Managing Director dei Brand Premium di Stellantis Italia. Con una vasta esperienza nel settore e una comprovata capacità di leadership, Francesco Pastore guiderà la strategia e lo sviluppo dei marchi premium portando innovazione e crescita sostenibile.


Pastore, laureato in Ingegneria Meccanica, ha ricoperto, negli scorsi anni, ruoli di rilievo in ambito automobilistico. In Fiat Auto dal novembre 2001, il nuovo Managing Director dei Brand Premium ha lavorato dapprima nella Qualità e poi in ambito commerciale dove ha sostanzialmente costruito sua la carriera professionale. Nel 2011 ha gestito per un dealer indipendente di Torino i mandati Citroen e Peugeot come Direttore Commerciale, mentre nel 2014 è rientrato in Azienda ed ha assunto la carica di Hub Director presso il Motor Village di Milano. Nel 2017 è stato nominato Area & Operation Manager Pre-Owned sul perimetro EMEA di FCA ma, con la nascita di Stellantis ha ricoperto il ruolo di Animation and Operation Manager Enlarged Europe per il B2B, coordinando le attività di vendita dei vari mercati e di tutti i Brand. Francesco Pastore subentra al posto di Raffaele Russo, che ha assunto un nuovo incarico all’interno della struttura europea di Stellantis

L’Ue risponderà ai dazi di Trump con due aumenti: su acciaio e sul resto

L’Ue risponderà ai dazi di Trump con due aumenti: su acciaio e sul restoRoma, 2 apr. (askanews) – L’Unione europea darà due risposte alle tariffe statunitensi sul blocco: una per le tariffe su acciaio e alluminio e un’altra per tutto il resto. Lo ha dichiarato oggi il portavoce commerciale della Commissione, Olof Gill.


“Ci saranno due risposte: la prima per le tariffe su acciaio e alluminio e la seconda che raggrupperà tutto il resto”, ha detto Gill parlando coi giornalisti. “Al momento non posso dire altro, perché la prima sta attraversando i processi interni necessari e la seconda verrà emessa dopo l’annuncio previsto da Washington più tardi oggi”.

Next lancia XTrolley power bank portatile per auto, bici e device

Next lancia XTrolley power bank portatile per auto, bici e deviceMilano, 2 apr. (askanews) – Next, startup italiana che sviluppa sistemi di ricarica off-grid, lancia XTrolley, un power bank portatile nato per ricaricare qualsiasi tipo di device: dall’automobile, alla bici elettrica, all’attrezzatura da campeggio a quella per grandi eventi.


La caratteristica di XTrolley è quella di essere modulabile grazie a una struttura dotata di sistema estraibile che permette di scegliere diverse configurazioni del pacco batterie: da una capacità di 2 kWh fino a 7,2 kW con 7,4 kW di potenza massima. Il peso va dai 25 kg della versione base ai 45 kg della più potente. Per la gestione c’è un app di controllo per iOS e Android. XTrolley è disponibile in preordine con prime consegne attese entro il primo trimestre 2026 e prezzi a partire da 1.950 euro. “Attraverso i nostri prodotti promuoviamo uno stile di vita più libero e sostenibile – sottolinea Pierfrancesco Zanchi, founder e Ceo di Next -. XTrolley non si limita alla ricarica della sola vettura, ma è un vero e proprio generatore sostenibile e silenzioso dai mille utilizzi”.

Stellantis, Stefano Bressan nuovo Marketing Officer Italia

Stellantis, Stefano Bressan nuovo Marketing Officer ItaliaMilano, 2 apr. (askanews) – Stefano Bressan è il nuovo Marketing Officer di Stellantis in Italia. Ha 42 anni, è laureato in Comunicazione d’Impresa e, dopo alcune esperienze nei settori della pubblicità e del loyalty marketing, è entrato, nel 2010, nel gruppo Fiat.


Nella sua carriera ha ricoperto ruoli in diverse funzioni aziendali, prima in ambito commerciale come responsabile italiano delle promozioni del marchio omonimo, poi in ambito B2B, a capo del marketing di tutto i marchi del gruppo. Nel 2019 ha assunto la responsabilità del Pricing e del Marketing dell’usato per l’Europa. In Stellantis, ha lanciato e guidato l’evoluzione digitale dell’e-commerce, per poi approdare, nel 2024, al marchio italiano Alfa Romeo come responsabile del marketing. Qui, ha seguito, tra le altre cose, il lancio commerciale della nuova Alfa Romeo Junior, contribuendo al successo commerciale del modello.

Anche Italia ha le sue star della cucina: da Massari a Bottura

Anche Italia ha le sue star della cucina: da Massari a BotturaRoma, 2 apr. (askanews) – Finalmente anche l’Italia ha i suoi maestri dell’Arte della cucina: un riconoscimento simbolico ma non solo, fortemente voluto dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e sostenuto dalla premier Giorgia Meloni che oggi, nel cortile d’onore di Palazzo Chigi, ha consegnato otto premi ad altrettanti, emozionati, rappresentanti dell’arte della gelateria, dell’arte olivicola, di quella casearia, dell’arte della pizza, di quella della cucina, dell’arte della gastronomia, dell’arte vitivinicola e di quella della pasticceria. “‘Verba movent exempla trahunt’, le parole incitano, ma gli esempi trascinano e noi italiani abbiamo bisogno di chi sappia trascinarci per tornare a credere in noi stessi”, ha detto la premier Meloni.


Il riconoscimento, istituito con la legge 59/2024, premia chi si è distinto nel campo della gastronomia, valorizzando in Italia e all’estero le eccellenze italiane: nomi spesso estremamente blasonati come Iginio Massari o Massimo Bottura e già noti al grande pubblico, che comunicano la cucina e l’agroalimentare da anni nel mondo ma che non avevano mai avuto un riconoscimento ufficiale, come accade invece in Francia, ad esempio. Per il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida questo riconoscimento “dà una risposta all’appello di chi si è affermato con la sua attività in Italia e nel mondo ma soffriva per vedere questa cosa riconosciuta ovunque ma non in patria”. Iginio Massari, il super pasticciere da oltre un milioni di followers, che ha presieduto la commissione di esperti e da cui la legge prende il nome, è stato premiato con il riconoscimento di Maestro dell’arte della pasticceria italiana. “La storia per arrivare fin qui è stata lunga e Giorgia Meloni mi ha accompagnato in questo percorso ed è l’unica persona che con i vari governi ha saputo ascoltare e non solo sentire”, ha detto Massari.


Mentre quello di Maestro dell’arte della cucina italiana è andato allo chef tristellato Massimo Bottura, uno dei massimi ambasciatori della cucina italiana nel mondo: una cucina da milioni di followers che spicca anche per il suo carattere etico e solidale. Il premio di Maestro dell’arte della gelateria italiana va a Carlotta Fabbri, che rappresenta la quinta generazione della famiglia che ha fondato 118 anni fa la Fabbri1905. E’ presidente del gruppo Gelato di Unione Italiana Food.


Quello di Maestro dell’arte della pizza italiana a Franco Pepe, uno degli uomini simbolo della pizza made in Italy tra i grandi maestri della pizza napoletana, più volte premiato come miglior pizzaiolo al mondo con la sua pizzeria Pepe in Grani a Caiazzo, in provincia di Caserta. E, dal palco, Pepe ha rivolto un appello alle istituzioni affinché negli alberghieri italiani ci sia un percorso specifico dedicato ai pizzaioli. Va a Carlo Petrini, fondatore e presidente internazionale della di Slow Food, il riconoscimento di Maestro dell’arte della gastronomia italiana, l’unico a non essere potuto intervenire in presenza a causa di “terapie che non si possono rinviare”. Petrini ha ideato il Salone del Gusto di Torino, la rete di Terra Madre e l’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo ed è un fuoriclasse del mondo della comunicazione gastronomica che ha rivoluzionato il concetto di nicchia produttiva.


E’ stato premiato con il riconoscimento di Maestro dell’arte casearia italiana a Piercristiano Brazzale. La famiglia Brazzale, identificata nel marchio “Alpi” è nel mondo del latte dalla fine del ‘700, e rappresenta la più antica azienda italiana del settore, in attività ininterrotta da almeno otto generazioni. Premiato come Maestro dell’arte vitivinicola italiana a Riccardo Cotarella, enologo e agronomo. Cotarella è presidente mondiale degli enologi (Unione internazionale degli enologi), docente universitario e consulente richiestissimo di centinaia di aziende a livello internazionale: ha consentito alle cantine italiane di fare un percorso verso l’eccellenza della viticoltura. Il premio di Maestro dell’arte olivicola italiana è stato attribuito a Maria Francesca Di Martino del frantoio Schinosa, realtà olivicola di Trani che risale al 1647. Oltre 28.000 olivi, molti dei quali secolari, curati da una gestione ‘in rosa’ con tecniche colturali avanzatissime.