Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Affitti anticipati, in Italia mercato che vale 40 miliardi euro

Affitti anticipati, in Italia mercato che vale 40 miliardi euroMilano, 11 dic. (askanews) – Il rental advance, il servizio di anticipo di liquidità ai proprietari di immobili a fronte della concessione dei futuri canoni di affitto, ha un mercato inesplorato che vale circa 40 miliardi di euro solo in Italia. Questo secondo una stima Rent2Cash, la prima startup ad aver portato il servizio in Italia anticipando fino a 3 anni di affitto ai proprietari. Rent2Cash unisce proptech e fintech con un prodotto che converte le proprietà immobiliari in liquidità immediatamente disponibile e si affianca ad altri strumenti più affermati, come factoring e mutui ipotecari. La forza del comparto, inoltre, è dimostrata dalla velocità di crescita della startup, guidata dai founder Gianluca Fioranelli, Yilang Chen e Marco Grassi. R2C infatti, ha lanciato le operazioni in Italia a fine giugno 2024 e oggi, prima della conclusione dell’anno di attività, registra un volume di affari che ha già superato i 2 milioni di euro e conta oltre 2.000 utenti iscritti in piattaforma, con contratti che superano i 50 milioni di euro in controvalore. “La fiducia dei nostri clienti e lo standing dei conduttori, tra cui compagnie finanziarie e società quotate, confermano la validità dei nostri prodotti e ci rendono orgogliosi per il contributo che possiamo dare nella realizzazione dei loro progetti di investimento e di vita” affermano da Rent2Cash.


Il rental advance sostiene lo sviluppo del settore immobiliare. Otto proprietari su dieci che si affidano al servizio di rental advance reinvestono la liquidità ottenuta nel real estate, sia per l’acquisto di nuove proprietà che per la riqualificazione ed efficientamento di quelle già possedute. Il dato che emerge da un’indagine di Rent2Cash. In sintesi ogni euro di liquidità riconosciuta al cliente genera 2 euro di investimento nel real estate. “Un effetto stimato al 2x quello del rental advance in grado di contribuire allo sviluppo di nuovi progetti immobiliari con conseguenti incrementi occupazionali, in un periodo di prolungato rallentamento del settore dovuto al termine del superbonus e a quello di altri incentivi pubblici” spiegano i founder di Rent2Cash. Oggi in Italia, secondo l’analisi della startup, ad affidarsi al servizio di rental advance sono in egual misura privati e aziende, attratti sia dalla possibilità di avere liquidità anticipata (80%) che da quella di mitigare l’eventuale rischio di insolvenza da parte dei locatari (20%). Sempre secondo lo studio di R2C, in media i canoni di affitto dati in gestione a fronte di liquidità immediata oscillano fra i 1.200 euro mensili dell’immobile prevalentemente a uso residenziale appartenente a privati e i 3.000 euro di quello di proprietà aziendale generalmente a uso terziario (uffici e locali commerciali). Nuovo round di equity nel 2025. Al via l’anno prossimo un nuovo round equity che permetterà all’azienda di consolidarsi, investendo ancora di più nelle competenze e nelle tecnologie abilitanti, prima tra tutte l’Intelligenza Artificiale customizzata che aumenterà l’efficienza, l’efficacia e la rapidità di risposta ai clienti. I nuovi capitali inoltre supporteranno anche lo sviluppo dell’organico che crescerà grazie all’innesto di figure specializzate in data intelligence e credit assessment.

Federpesca: settore ittico guarda a 2025 con rinnovata fiducia

Federpesca: settore ittico guarda a 2025 con rinnovata fiduciaRoma, 11 dic. (askanews) – “Il settore ittico italiano può guardare al 2025 con rinnovata fiducia, grazie all’impegno concreto del ministro Francesco Lollobrigida e della Direzione Generale della pesca a difesa del settore”. Così in una nota Federpesca commenta l’esito della due giorni di intense negoziazioni per decidere le possibilità di pesca nel 2025 da parte del Consiglio Agrifish.


“Il lavoro duro di questi mesi – spiega la direttrice di Federpesca Francesca Biondo – tra riunioni, comunicati e documenti congiunti a livello nazionale ed europeo, e continui confronti con gli operatori ittici e con le istituzioni per portare le nostre istanze contro la proposta della Commissione, ha portato a un risultato positivo: la tanto temuta riduzione dell’attività di pesca a livelli insostenibili per gli operatori, in particolare nel Mediterraneo Occidentale, si è rivelata meno severa di quanto inizialmente previsto, offrendo un respiro di speranza al settore”. La Commissione europea aveva difatti proposto una riduzione del 38% per le attività di pesca demersale nelle Mediterraneo occidentale (GSA 8-9-10-11), entrando di fatto in una “fase permanente del Piano pluriennale che regola la pesca in quest’area – continua Biondo – Una fase che tuttavia non era mai stata preannunciata fino a poco tempo fa, lasciando gli operatori della pesca in un clima di incertezza e preoccupazione, con la paura di doversi adattare rapidamente a scenari e normative imposte dall’alto senza alcun confronto e con il rischio di un reale smantellamento del comparto. Tuttavia, grazie al negoziato, attraverso una serie di misure di compensazione, l’Italia potrà mantenere gli stessi giorni di pesca del 2024”.


Per quanto concerne i gamberi di profondità nelle stesse GSA 8-9-10-11, “anche qua possiamo tirare un respiro di sollievo”. Dalla proposta della Commissione di ridurre nel 2025 i livelli massimi di cattura del 18% per il gambero viola e del 29% per il gambero rosso, si è passati per entrambe le specie a una riduzione del 6%. Riguardo al Mar Adriatico, Ionio e Canale di Sicilia, restano le decisioni prese durante la riunione annuale della Commissione generale per la Pesca nel Mar Mediterraneo (GFCM). “Nonostante la flessibilità mostrata dal nuovo Commissario per la pesca Kadis, resta il fatto che l’approccio adottato dalla Commissione europea, in particolare negli ultimi mesi, continua a sollevare preoccupazioni – conclude Biondo – Decisioni che avranno un impatto su migliaia di pescatori e famiglie devono essere prese in modo equo e basate su un processo decisionale trasparente, partecipativo e efficace. Non pertanto costruito su scelte improvvisate all’ultimo momento, ma fondato su una riflessione attenta e pianificata, capace di considerare tutti gli aspetti e le implicazioni a lungo termine. Diventa dunque fondamentale nel 2025 valutare i risultati degli scorsi anni e prendere decisioni congiunte per garantire un futuro al settore, che sia sostenibile a livello economico, ambientale e sociale”.

Italia-Spagna, Felipe VI: Mattarella è un punto di riferimento

Italia-Spagna, Felipe VI: Mattarella è un punto di riferimentoRoma, 11 dic. (askanews) – “Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è un punto di riferimento per l’Italia e per gli italiani”: lo ha dichiarato il re di Spagna, Felipe VI, nel suo discorso alle Camere riunite.


Felipe, che in questo passo del suo discorso ha parlato in italiano, ha espresso la propria gratitudine al Presidente “per il suo cortese invito a visitare l’Italia per la sua continua stima e per le sue costante attenzione nei confronti della regina e me sin dal nostro arrivo in questo straordinario Paese, per la sua sensibilità verso la Spagna e per la sua amicizia per la Spagna e per aver sempre trovato nel Presidente della Repubblica saggezza, senno e consiglio”.

Cigierre ha annunciato la certificazione per la parità di genere

Cigierre ha annunciato la certificazione per la parità di genereMilano, 11 dic. (askanews) – La metà della popolazione aziendale composta da donne, le lavoratrici direttrici di ristoranti in crescita (45% del totale) così come quelle in ruoli manageriali (in aumento quasi del 10% nel 2023). Sono queste alcune evidenze di Cigierre, azienda italiana attiva nel casual dining a gestione diretta e in franchising, che si inseriscono in un percorso concreto ora certificato anche da Bureau Veritas Italia in base allo standard UNI/PdR125:2022.


“L’inclusione e il rispetto sono sempre stati elementi fondanti per Cigierre, – ha commentato Stefania Criveller, Corporate General Manager dell’azienda – e per questo siamo lieti del traguardo della certificazione, che attesta il nostro impegno. Oltre agli strumenti per la formazione e la valorizzazione delle professioniste nell’ambito della loro carriera, siamo infatti in prima linea nel supporto di associazioni che agiscono sul territorio, e nei nostri ristoranti sensibilizziamo sui temi della violenza di genere e della sicurezza. Proprio perché crediamo che questi valori siano alla base di qualsiasi tipo di crescita, che sia economica, professionale o personale, anche nel 2025 intendiamo essere attivi e propositivi, sia verso la nostra popolazione aziendale che verso i nostri clienti”. In particolare, Cigierre ha adottato un Sistema di Gestione per la Parità di Genere finalizzato al raggiungimento di obiettivi fondamentali condivisi a livello europeo quali l’aumento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, la riduzione del divario retributivo e pensionistico tra i sessi, la promozione della parità tra uomo e donna nel processo decisionale, il contrasto agli stereotipi, alla violenza di genere e il sostegno delle vittime.


Per raggiungere questi obiettivi, la formazione svolge un ruolo fondamentale ed è la chiave per alimentare una cultura di sicurezza e rispetto. In questo contesto sono stati organizzati all’interno di Academy Go Digital corsi e-learning specifici che vanno dall’introduzione dei principi base della parità di genere, fino alle istruzioni per l’utilizzo di un linguaggio inclusivo, alla comunicazione della disabilità e alla comunicazione inclusiva e interculturale. Un tassello, quello della formazione, destinato ad assumere ulteriore rilievo nel corso del 2025. Consapevole della vicinanza alla popolazione che una rete di ristoranti capillari e con un orario di apertura esteso costituisce, l’azienda è attiva nell’applicazione di campagne e di strumenti che ne facciano anche un rifugio per chi dovesse trovarsi in difficoltà. In quest’ottica in tutti i ristoranti del territorio, oltre a istruire il personale su come intervenire se necessario, sono stati posizionati adesivi con il numero della rete antiviolenza 1522.


(Fonte iummagine: Cigierre.com)

Salvi (Fruitimprese): export record ma ci sono crisi produttive

Salvi (Fruitimprese): export record ma ci sono crisi produttiveRoma, 11 dic. (askanews) – Performance da record per l’export di ortofrutta fresca italiana nel 2024, che potrebbe chiudere oltre i 6 milioni di euro e che rappresenta il 10% delle esportazioni italiane di prodotti agroalimentari, ma c’è preoccupazione pe le crisi produttive di alcune referenze. Lo spiega in una nota il presidente di Fruitimprese Marco Salvi, commentando positivamente i dati aggiornati a settembre 2024.


“Preoccupano tuttavia – spiega Salvi – le crisi produttive di alcuni frutti aggravate dalle fitopatie e dalla mancanza di armi a disposizione dei produttori per contrastarle, una situazione che rischia di aggravarsi considerando la progressiva eliminazione di agrofarmaci che l’Unione Europea sta mettendo in atto. Alle nostre mele, kiwi, uva e drupacee mancano le ore di freddo necessarie per lo sviluppo delle piante e, mentre i nostri paesi competitor, anche dell’Unione Europea, ottengono autorizzazioni in deroga per utilizzare i prodotti necessari, l’Italia rimane a guardare”. “Una corsa al massacro – aggiunge Salvi – che ha visto recentemente l’EFSA, con una procedura del tutto irrituale, ridurre la dose consentita del principale agrofarmaco utilizzabile contro la cimice asiatica e che, in attesa della pubblicazione del regolamento con i tempi di attuazione dei nuovi limiti massimi, ha indotto le principali sigle della GDO europea a richiedere ai propri fornitori di rispettare da subito la nuova normativa, anche per prodotti già legalmente trattati e raccolti”.


“Si sta parlando a Bruxelles in queste ore – conclude Salvi – di una rivisitazione della normativa sulle pratiche sleali, sarebbe il caso di porre attenzione anche a queste vicende che pongono delle solide barriere alle nostre esportazioni”.

Progetto CMR primo gruppo di progettazione per fatturato in Italia

Progetto CMR primo gruppo di progettazione per fatturato in ItaliaMilano, 11 dic. (askanews) – Progetto CMR International, Holding del Gruppo Progetto CMR, si conferma al vertice delle classifiche “The Top 10 Italian Architecture Firms at Home” e “The Top 200 Architecture (and Design) Firms” di Guamari con ricavi consolidati per 45 milioni di euro e un utile di 2,4 milioni di euro nel 2023, andando a consolidare il primo posto ottenuto a partire dal 2021. Il Gruppo, nato 30anni fa, è attivo nella progettazione integrata che unisce architettura, ingegneria e design.


In particolare, alle attività di Architettura di Progetto CMR, Sportium, DontStop e di Progetto Design & Build, nel 2024 si è registrato l’avvio di In Fire S.r.l., società specializzata in ambito prevenzione incendi e Fire Safety Engineering, che ha preceduto l’acquisizione di Energy Save, società specializzata in ambito di efficientamento energetico applicata all’edilizia residenziale, commerciale e terziaria, seguita dall’ingresso di STAIN Engineering, – storica realtà specializzata nel campo della progettazione impiantistica. Cresce anche lo sviluppo oltre confine grazie all’accordo strategico stipulato con Saudi Investment Company, società di sviluppo immobiliare che opera in Arabia Saudita, per la costituzione di una società di progettazione integrata con sede operativa a Ryadh.


Le operazioni – spiegano dallo studio – si inquadrano in un articolato progetto strategico di crescita di Progetto CMR International e di ampliamento dell’offerta di servizi specialistici con potenziamento della capacità produttiva a servizio dell’intero Gruppo e di clienti terzi. Progetto CMR International si propone, quindi, come realtà – con oltre 300 professionisti di oltre 20 diverse nazionalità che lavorano negli uffici di Milano, Roma, Cesano Maderno, Trento, Atene, Pechino, Hanoi, Istanbul e Jakarta – avendo competenze integrate attraverso una galassia di società specializzate verticalmente e complementari tra loro, per seguire e curare tutte le fasi di un progetto immobiliare. “Siamo soddisfatti – ha commentato Gabriele Cerminara, General Manager di Progetto CMR International – che la strategia di crescita e di ampliamento della gamma di servizi offerti tramite le società del Gruppo, impostata nel 2023 e sviluppata nel 2024, abbia ricevuto risposta positiva dal mercato, e che ci abbia assicurato la conferma del primo posto nella classifica Guamari. Progetto CMR International è una realtà capace di esprimere competenze differenziate e verticali attraverso le società del Gruppo, in grado di proporsi come unico interlocutore nei confronti del cliente per la realizzazione di tutte le fasi di un progetto immobiliare, offrendo un servizio unico e completo”.

Export italiano di ortofrutta pronto a superare i 6 mld nel 2024

Export italiano di ortofrutta pronto a superare i 6 mld nel 2024Roma, 11 dic. (askanews) – L’export italiano di ortofrutta fresca si candida per superare i 6 miliardi di euro nel 2024: nei primi nove mesi dell’anno, infatti, i dati Istat elaborati da Fruitimprese evidenziano un incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno dell’ 8,9% in volume (2.790.628 tonellate) e del 5,7% in valore (oltre 4,2 miliardi di euro) con un trend che accelera rispetto alle rilevazioni relative ai trimestri precedenti e potrebbe consentire alle nostre esportazioni di ortofrutta fresca di battere tutti i record e superare i 6 miliardi di euro a fine anno.


In controtendenza il saldo della bilancia commerciale, che, seppur migliorando in termini di volumi (il saldo negativo passa da 425.723 tons di settembre 2023 a 279.688 tons), perde di valore quasi dimezzandosi e attestandosi a poco più di 75 milioni di euro contro i 141 dello stesso periodo dell’anno precedente. Ad incidere su questo dato è l’incremento, peraltro costante, delle importazioni che sfondano il tetto dei 3 milioni di tonnellate (+2,8%) e quello dei 4 miliardi di euro, +7,6% rispetto ai primi 3 trimestri del 2023. Passando all’esame dei singoli comparti i numeri dell’export, tuberi legumi e ortaggi vedono incrementare le esportazioni del 14,6% in volume e del 1,5% in valore, le esportazioni di agrumi salgono del 12,7% in quantità e del 48% in valore.


Bene anche il comparto principale, quello della frutta fresca che, in controtendenza con gli altri cresce di più in valore (+9,1%) che in volume (+5,7%), a testimonianza di un calo delle produzioni che però non incide sul nostro export. Benino la frutta secca le cui esportazioni in valore sono pressoché invariate (+0,2%) ma con l’unico segno negativo del nostro export (- 4% in quantità). Continua infine la cavalcata al rialzo della frutta tropicale con un +13,6% in volume e + 11,5% in valore che si attesta a circa 114 milioni di euro, numeri non esorbitanti ma che dimostrano l’efficienza degli operatori di questo comparto che riescono a creare valore anche dal prodotto non proveniente dal nostro stesso emisfero.


Passando all’import, a parte gli agrumi, le cui importazioni continuano a scendere (-10,1% in volume e -17,7% in valore), nei primi 3 trimestri del 2024 in tutti i comparti cresce il prodotto proveniente dall’estero: per tuberi legumi e ortaggi l’import sale del 4,4% in quantità e del 3,2% in valore, balzo del valore della frutta fresca importata che si attesta a +14,9% rispetto allo stesso periodo del 2023 a fronte di un +3,3% in volume. Cresce a doppia cifra l’import di frutta secca con un +10,1% in quantità e +15,4% in valore, bene anche la frutta tropicale +3% in volume e +7,6% in valore.


Per quanto riguarda i prodotti campioni del nostro export, continuano a crescere le esportazioni di mele che aumentano del 3,4% in quantità e del 10,51% in valore rispetto allo stesso periodo del 2023; positivo l’avvio della campagna dell’uva da tavola che al 30 settembre vede aumentare del 12,33% le quantità e del 20,36% il valore esportato che supera 550 milioni di euro. Male purtroppo il kiwi, le cui esportazioni perdono quasi 1/3 delle quantità (-32% sullo stesso periodo del 2023) e scendono del 6,92% in valore, a causa di un momento di grande difficoltà per questa coltura che paga più di altre il cambiamento climatico, le fitopatie e l’attacco degli insetti alieni. Discorso analogo, se non più grave, per le pere, nostro prodotto di punta sui mercati internazionali fino a cinque anni fa, le cui esportazioni scendono di oltre il 30% sia in quantità che valore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che non era stato certamente esaltante. Per questo prodotto la campagna 2024 potrebbe portare dei numeri positivi o comunque segnali di risveglio, di cui i nostri produttori hanno estremamente bisogno. Bene in generale l’export di limoni e soprattutto di arance le cui esportazioni salgono di 11 punti percentuali in volume e di oltre 5 in valore e ottimo risultato per le nostre pesche e nettarine, per cui l’export, trainato dalle nuove varietà e da un clima meno brutale dell’anno precedente, sale del 47,95% in quantità e del 36,57% in valore. Non ci sono grossi scossoni, spiega Fruitimprese, per i principali prodotti importati, che mantengono le posizioni, tranne che per quello che ormai sta diventando un protagonista di questo comparto, l’avocado, le cui importazioni in valore sfiorano i 120 milioni di euro con un aumento di oltre un quarto del valore rispetto ai primi 3 trimestri del 2023.

Milano, presidio sociosanitario in case Aler di Zama Salomone

Milano, presidio sociosanitario in case Aler di Zama SalomoneMilano, 11 dic. (askanews) – Un presidio territoriale e sociosanitario nel quartiere popolare di Zama Salomone a Milano per offrire nuovi servizi ai residenti e rafforzare la presenza delle istituzioni. Si tratta dello spazio ‘C.A.S.A.’ (Centro Aler per i Servizi Abitativi) voluto da Regione Lombardia, realizzato da Aler Milano con un finanziamento regionale di 661.000 euro e inaugurato oggi alla presenza del governatore Attilio Fontana; dell’assessore regionale alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco e del presidente di Aler Milano, Matteo Mognaschi.


Il progetto si declina in due aree di intervento fortemente connesse. Da un lato l’attivazione di un ambulatorio sociosanitario, con le figure del medico e dell’infermiere di quartiere per potenziare i servizi di welfare territoriale. Dall’altro l’insediamento del ‘community manager’ che si occupa dei rapporti tra Aler e inquilini garantendo un presidio qualificato rispetto alle necessità del quartiere. “Il presidio territoriale – ha evidenziato Fontana – è un esempio tangibile di come Regione Lombardia lavori in modo costante per migliorare la qualità della vita nei quartieri popolari, prestando grande attenzione alla dimensione umana e sociale e alle esigenze della comunità. Implementiamo i servizi sociosanitari di prossimità e introduciamo una figura come il ‘community manager’ per offrire punti di riferimento importanti ai cittadini e un aiuto alle famiglie e agli anziani. Un impegno che si affianca agli sforzi messi in campo per riqualificare gli edifici, compiendo un’azione di rigenerazione urbana e contrasto al degrado che agisce a 360 gradi”.


“Il progetto ‘C.A.S.A. – ha sottolineato l’assessore Franco – è un modello operativo fortemente voluto da Regione Lombardia per dare risposte efficaci e sistemiche ai cittadini in termini di assistenza, medicina territoriale e sicurezza, con interventi integrati che guardano alla complessiva qualità dell’abitare. Un modello che porterà benefici ai residenti e che stiamo implementando in diversi quartieri milanesi. Lo spazio ‘C.A.S.A.’ consente di attivare una rete per la presa in carico delle fragilità e delle problematiche di tipo sociale, garantendo nel contempo un punto di ascolto e un presidio utile per le diverse necessità dei residenti”. “A Zama Salomone – ha proseguito Franco – diamo piena concretezza alla ‘Missione Lombardia’, il piano regionale per il rilancio delle politiche abitative: l’ambulatorio sociosanitario e il ‘community manager’ si aggiungono ai lavori di riqualificazione degli edifici, con efficientamento energetico e cura del patrimonio, e all’installazione della videosorveglianza. Intensifichiamo la presenza delle istituzioni. Regione Lombardia c’è: siamo e saremo sempre dalla parte delle persone perbene che vivono nelle case popolari”.


L’Asst Fatebenefratelli Sacco gestisce l’accesso al welfare territoriale strutturando di volta in volta una serie di iniziative specifiche: una di queste, avviata nelle scorse settimane nei locali al civico 36, è stata la ‘campagna vaccinale sotto casa’, dedicata agli abitanti del quartiere, che ha consentito di vaccinare circa 150 anziani residenti nei caseggiati. All’attività dell’Asst si affianca quella di due medici di medicina generale e di un infermiere di quartiere con ambulatorio sempre all’interno dello spazio ‘C.A.S.A.’ Il presidio territoriale di Aler si articola attraverso l’attività del ‘community manager’ (detto anche operatore di quartiere), una figura professionale innovativa che lavora per rispondere alle necessità degli inquilini offrendo loro un punto di ascolto e un aiuto per risolvere problemi legati a questioni di carattere sociale, amministrativo o tecnico. Un operatore formato per gestire i diversi aspetti legati alla qualità dell’abitare: dalla riqualificazione e manutenzione degli edifici al coordinamento di interventi connessi alla sfera sociale, con un approccio sistemico che prevede il collegamento con i servizi sociosanitari.


Il quartiere Salomone conta 477 alloggi. Aler Milano ha recentemente concluso un intervento di riqualificazione straordinaria ed efficientamento energetico dell’intero quartiere, con finanziamenti regionali e statali pari a 10,8 milioni di euro. Tra gli interventi eseguiti, la realizzazione del cappotto di facciata ed il rifacimento completo della copertura e di tutte le lattonerie, il rifacimento di 20 ascensori e 20 citofoni, il ripristino dei portoni delle scale ai fini della sicurezza, il rifacimento della rete idrica e di 3 centrali oltre che della diramazione gas, la pavimentazione e tinteggiatura del piano pilotis, casellari postali e l’illuminazione di parcheggi e cortili. “Grazie all’impegno di Regione – ha detto Mognaschi, presidente Aler Milano – apre ufficialmente il nuovo Spazio C.A.S.A. Salomone, che si aggiunge ai 5 già presenti a Milano. Un modello che concretizza il significato della gestione sociale, incentrata sull’inquilino e sull’erogazione di servizi abitativi integrati. L’attenzione alla persona è garantita dal community manager, formato per affiancare gli utenti sul tema dell’abitazione e orientarli su differenti ambiti, nonché dalla presenza di servizi di salute di prossimità erogati direttamente sotto casa grazie ad Asst Fatebenefratelli Sacco”.

Salvata in mare una migrante bambina, unica sopravvissuta a un naufragio

Salvata in mare una migrante bambina, unica sopravvissuta a un naufragioRoma, 11 dic. (askanews) – Ieri sera, al largo di Lampedusa, l’equipaggio della barca a vela Trotamar III della ong tedesca Compass Collective, ha salvato una ragazzina di 11 anni, originaria della Sierra Leone, superstite di un’imbarcazione affondata tre giorni fa a Sfax, in Tunisia. Era probabilmente l’unica delle 45 persone a bordo ad essere sopravvissuta alla tempesta nel Mediterraneo centrale, durata diversi giorni.


La tempesta degli ultimi giorni, spiega l’ong in una nota, ha anche impedito a numerose imbarcazioni delle ONG di salpare, per cui non è stato possibile prestare soccorso a questa imbarcazione di metallo. L’11enne ha galleggiato in acqua per tre giorni con due salvagenti improvvisati fatti con tubi di pneumatici riempiti d’aria e un semplice giubbotto di salvataggio. Ha dichiarato di essere stata in contatto con altre due persone in acqua due giorni fa. Ma il contatto era stato interrotto. La bambina non aveva con sé né acqua potabile né cibo ed era ipotermica, ma reattiva e orientata. Solo per caso, alle 3.20 del mattino, l’equipaggio ha sentito i richiami nell’oscurità e ha avviato immediatamente una manovra di salvataggio. A bordo della Trotamar III, l’equipaggio si è preso cura della ragazza e l’ha consegnata al servizio di soccorso di Lampedusa alle 6 del mattino.


“È stata una coincidenza incredibile che abbiamo sentito la voce della bambina nonostante il motore fosse acceso. E, naturalmente, stavamo ancora cercando altre persone. Ma dopo una tempesta durata giorni, con oltre 23 nodi e onde alte 2,5 metri, non c’era speranza”, ha raccontato lo skipper Matthias Wiedenlübbert. La Trotamar III è una barca a vela battente bandiera tedesca che dall’agosto 2023 supporta i soccorsi civili in mare nel Mediterraneo. In questi giorni sta viaggiando a sud di Lampedusa per aiutare le persone in difficoltà in mare. A mezzanotte di quella sera, l’equipaggio aveva già individuato un’imbarcazione in legno senza motore, che trasportava 53 persone, distribuito giubbotti di salvataggio e informato le autorità italiane. In altre missioni, fino a 64 persone sono state soccorse direttamente sulla Trotamar III.


Katja Tempel, di Compass Collective, ha commentato: “Anche in caso di tempo burrascoso, le persone sono costrette a prendere vie di fuga rischiose attraverso il Mediterraneo. Abbiamo bisogno di passaggi sicuri per l? rifugiat? e di un’Europa aperta che accolga le persone e dia loro facile accesso al sistema di asilo. Annegare nel Mediterraneo non è un’opzione.”. Dall’inizio delle sue operazioni, nell’agosto del 2023, l’imbarcazione lunga 13 metri ha assistito con diversi equipaggi di attivisti un totale di 1653 persone in difficoltà in mare e ha organizzato il loro salvataggio, allertando il centro di coordinamento dei soccorsi di Roma, mentre 231 persone sono state direttamente soccorse dalla Trotamar III.

Copagri: buon lavoro a neo presidente Fedagripesca Drei

Copagri: buon lavoro a neo presidente Fedagripesca DreiRoma, 11 dic. (askanews) – “A nome personale e dell’intera struttura della Confederazione Produttori Agricoli desidero inviare le mie più sincere congratulazioni al presidente della Fedagripesca Confcooperative Raffaele Drei, ringraziando il presidente uscente Carlo Piccinini, cui va un caloroso saluto per il percorso condiviso”. Lo afferma il presidente della Copagri Tommaso Battista al termine del Consiglio Nazionale della Federazione, che ha provveduto a eleggere il nuovo vertice.


“Abbiamo davanti a noi sfide molto complesse, prima fra tutte quella di continuare a lavorare per dare prospettive al comparto primario del Paese, puntando su un piano strategico organico che si basi sul medio-lungo periodo e che possa contribuire concretamente alla creazione di un nuovo modello agricolo per rilanciare la competitività dell’agroalimentare nazionale”, aggiunge Battista. “Fare sistema, o meglio continuare a farlo con sempre maggiore determinazione e sinergia, diventa quindi un imperativo categorico, una condizione imprescindibile per far andare di pari passo le tre anime della sostenibilità, tenendo sempre in debita considerazione quella economica”, conclude il presidente, formulando i migliori auguri di buon lavoro a Drei.