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Lollobrigida: misure Ue per settore agricolo sono primo segnale

Lollobrigida: misure Ue per settore agricolo sono primo segnaleRoma, 10 dic. (askanews) – “Tutti i provvedimenti di questa natura sono bene accolti, è un primo segnale rispetto alle richieste degli agricoltori europei per riavere una centralità che meritano”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine della riunione dell’Agrifish in corso a Bruxelles commentando le misure annunciate oggi dalla Commissione Europea sull’agricoltura.


“Siamo orientati ad approfondire gli aspetti di queste proposte con un confronto con le nostre associazioni, ne ho incontrate molte in questi giorni – ha aggiunto – ho incontrato anche Giansanti di Confagricoltura e del Copa Cogeca e Prandini di Coldiretti. C’è un quadro nuovo in Europa che ho constatato anche in queste ore nelle relazioni con molti commissari. Ho dialogato anche con il commissario Hansen e ho trovato grandi punti di raccordo sugli indirizzi per il prossimo quinquennio”.

Oggi tappa Agronetwork sul riso con Confagri Biella e Vercelli

Oggi tappa Agronetwork sul riso con Confagri Biella e VercelliRoma, 10 dic. (askanews) – Il Salone degli Affreschi di Vercelli ha ospitato oggi l’evento dedicato al riso nell’ambito del tour di Agronetwork “L’oro in bocca”, finalizzato alla promozione dei prodotti agroalimentari e dei territori. L’incontro, realizzato insieme a Confagricoltura Vercelli e Biella, non poteva aver sede migliore. La zona detiene il primato di provincia più risicola d’Italia, la cosiddetta “Capitale Europea del Riso”, con una superficie di oltre 70.000 ettari di risaia.


Anche se l’Italia non è tradizionalmente conosciuta come una nazione di coltivatori di riso al pari di Cina o Giappone, il nostro Paese vanta una lunga storia, una produzione di eccellenza di questo cereale, valorizzato nelle ricette locali ormai celebri in tutto il mondo. Le superfici destinate al riso in Italia ricoprono circa 220 mila ettari. Il Piemonte occupa il 51,9% della superficie totale. La Lombardia segue da vicino, contribuendo al 42,5%. Seguono il Veneto, l’Emilia-Romagna e la Sardegna. L’Italia, con 1,4 milioni di tonnellate annue, è il principale produttore di riso in tutta Europa con un numero significativamente superiore (3,5 volte la Spagna e quasi 6 volte la Grecia, seconda e terza) rispetto agli altri Paesi, e che, pur collocandosi al trentasettesimo posto a livello mondiale, risulta settimo per esportazioni in valore, dato che riflette la preferenza per le varietà speciali e l’alta qualità del riso italiano.


I principali destinatari delle esportazioni sono i Paesi europei, Germania e Francia in testa, con una percentuale significativa del totale, rispettivamente il 22,5% e il 21,6%. Regno Unito, Paesi Bassi e Belgio seguono da vicino, mostrando un interesse considerevole per il riso italiano. Infine, Austria, Svizzera e Spagna contribuiscono a completare il quadro delle esportazioni del nostro riso. Nel 2023 l’Italia ha esportato riso per 895 milioni di euro, confermandosi un comparto agricolo forte e competitivo, che è tuttavia chiamato ad affrontare molteplici sfide e criticità. Da un lato, infatti, il significativo aumento delle importazioni in Europa di riso dai Paesi asiatici desta notevole preoccupazione, dall’altro, altrettanto allarmante è la volatilità dei prezzi legata a molti fattori, non ultimi i cambiamenti climatici con periodi prolungati di siccità alternati a eccessi di piogge e, non di meno, alla carenza di un’efficace organizzazione della filiera. Una seria programmazione tra tutti gli attori, dal produttore di semi alla grande distribuzione, consentirebbe di stabilizzare i prezzi.


“La risicoltura vercellese – afferma Benedetto Coppo, presidente di Confagricoltura Vercelli e Biella, – è a una svolta. I crescenti costi di produzione, i sempre maggiori adempimenti amministrativi e ambientali e la necessità di fornire al consumatore un prodotto di qualità sempre migliore, pongono la necessità di percorrere nuove strade commerciali e organizzative”. “I contratti di filiera con le riserie ricadenti nel triangolo del riso (Vercelli, Novara e Pavia) possono rappresentare un buon punto di inizio per raggiungere nuovi obiettivi di qualità, sostenibilità e profittabilità, garantendo anche la tutela del famoso ‘mare a quadretti’ che tutto il mondo ci invidia – prosegue – Le aziende agricole di Confagricoltura Vercelli e Biella coltivano circa 40.000 ettari in totale. L’alta specificità, l’elevata propensione all’innovazione delle nostre aziende e la forte rappresentatività del territorio, posizionano Confagricoltura Vercelli e Biella come un interlocutore primario del settore risicolo regionale e nazionale”.


Il comparto costituisce un caso esemplare di innovazione nella tradizione; macchinari e attrezzature si sono sempre più rinnovati e adeguati al fine di facilitare la gestione delle coltivazioni, ridurre i costi e favorire la tutela del paesaggio e dell’ambiente. La risaia è un sistema complesso che, con il suo “mare a scacchi” protegge la biodiversità dell’ecosistema attraverso una corretta gestione delle risorse idriche, coniugando in tal modo la sostenibilità economica e quella ambientale. Il riso è anche un importantissimo alleato della nostra salute, come ha ribadito nel suo intervento la presidente di Agronetwork Sara Farnetti, medico nutrizionista: “il riso italiano offre numerosi benefici nutrizionali grazie alla sua digeribilità e all’assenza di glutine. E’ importante saper scegliere risi di qualità per massimizzare i vantaggi per la salute. Il riso italiano si distingue per le sue varietà pregiate che offrono caratteristiche nutrizionali superiori rispetto alla maggior parte delle varietà estere. Inoltre, il riso italiano, che è spesso coltivato con metodi che valorizzano la biodiversità, è un alimento sicuro e ricco di micronutrienti”. “La programmazione della filiera, anche per il settore del riso, può avvantaggiare sia l’industria trasformatrice, che può avere garanzie sulle varietà più richieste dal mercato, sia l’agricoltore, che può avere certezze sul prezzo e sul ritiro del prodotto, orientando le semine in base alla domanda – ha affermato il vicepresidente di Confagricoltura, Luca Brondelli di Brondello, a cui sono state affidate le conclusioni dell’incontro – Per quanto riguarda il Mercosur, così com’è attualmente, penalizza diversi comparti dell’agricoltura italiana, tra cui il riso. Sicuramente bisognerà trattare con la presidente von der Leyen che ha fatto delle promesse molto precise in sede di campagna elettorale nei confronti degli agricoltori europei”. Agronetwork ha infine colto l’occasione per rilanciare il tour ‘L’oro in bocca’ anche in vista del 2025 con altri appuntamenti finalizzati a provuovere le eccellenze agroalimentri italiane.

Cia: bene proposte Comm. Ue su equo compenso per filiera agricola

Cia: bene proposte Comm. Ue su equo compenso per filiera agricolaRoma, 10 dic. (askanews) – Il riconoscimento del giusto valore a ogni prodotto agricolo e, quindi, un intervento concreto sulla filiera agroalimentare con politiche per il riequilibrio e la trasparenza nei rapporti commerciali e nella formazione dei prezzi; sostenendo davvero l’aggregazione, accanto alla riforma della Direttiva sulle pratiche sleali, è quanto Cia-Agricoltori Italiani chiede da tempo e ha ribadito anche nel documento per la sua recente Assemblea nazionale.


Il presidente nazionale, Cristiano Fini, esprime quindi interesse per quanto formulato dalla Commissione e auspica che le proposte arrivate oggi, e annunciate dalla presidente von der Leyen nel corso degli Agrifood Days a Bruxelles, prendano la strada della concretezza. “Gli agricoltori hanno senso pratico e buona memoria – incalza Fini – Rafforzare la posizione del comparto nella filiera alimentare vuol dire garantire loro maggiori tutele sul mercato e il rispetto di quel principio di reciprocità senza il quale è inutile parlare di competitività”.


“Per questo – aggiunge – approfondiremo tutte le proposte avanzate per un nuovo regolamento sull’applicazione transfrontaliera delle norme contro le pratiche commerciali sleali e di modifiche al Regolamento Ocm. Lavoreremo per assicurare un ruolo più incisivo e una gestione più democratica delle Op, ricordando ulteriormente che serve un Osservatorio Ue su costi, prezzi e marginalità. Sul fronte delle risorse, decisive per ogni azione, importante, infine, che la Bei abbia annunciato l’arrivo di tre miliardi di euro per gli investimenti agroalimentari, soprattutto da parte dei giovani”.

Associazione vera pizza napoletana sbarca a Santiago del Cile

Associazione vera pizza napoletana sbarca a Santiago del CileRoma, 10 dic. (askanews) – L’associazione verace pizza napoletana (Avpn), che conta oltre 1100 pizzerie associate in ben 60 Paesi, amplia i suoi confini con la nuova delegazione Latinoamerica a Santiago del Cile.


Latinoamerica include tutti i Paesi americani di lingua ispanica ed è la quinta delegazione istituita dall’Associazione dopo VPN Americas, che comprende Usa e Canada, AVPN Giappone, AVPN Brasil e AVPN Australasia, in rappresentanza del continente oceanico. La nuova sede è stata costituita da Antonio Pace, presidente dell’Associazione, alla presenza dell’ambasciatrice Valeria Biagiotti e ha visto la partecipazione del direttore generale Stefano Auricchio, del direttore marketing dell’Associazione Gianluca Liccardo, di Andrè Guidon, presidente della delegazione Brasile e di Peterson Secco direttore AVPN School Canela. “La nuova delegazione avrà il compito di promuovere la Vera Pizza Napoletana nei Paesi dell’America Latina – ha sottolineato Pace, – Un altro passo storico che abbiamo avuto il piacere di celebrare in una cornice d’eccezione come la Casa degli Spiriti e che conferma il nostro spirito internazionale e la nostra missione di valorizzare la cultura della Verace Pizza Napoletana in ogni angolo del globo”.


Durante la costituzione sono stati nominati il coordinatore della Delegazione Gonzalo Garay Varo; il Brand Ambassador Argentina Nestor Gattorna; il Brand Ambassador Colombia Andrea Bornacelli; il Brand Ambassador Ecuador Carlos Recalde Moreno e il Brand Ambassador Repubblica Dominicana Francesco Curcio.

Piazza Duomo di Crippa III miglior ristorante di verdure al mondo

Piazza Duomo di Crippa III miglior ristorante di verdure al mondoRoma, 10 dic. (askanews) – Il ristorante italiano Piazza Duomo dello chef Enrico Crippa ad Alba è il terzo miglior ristorante di verdure al mondo. Il ristorante spagnolo El Invernadero è il nuovo numero uno. Il ristorante Il Mirto riceve il Discovery Award in Italia. Lo ha annunciato We’re Smart, punto di riferimento nel mondo culinario della frutta e della verdura, in occasione della premiazione annuale dei migliori ristoranti di verdure. La cerimonia di premiazione di quest’anno si è svolta a Valencia, capitale europea verde del 2024. In concomitanza, è stata presentata anche la nuova Guida Verde, con oltre 1.300 ristoranti vegetali tra i migliori al mondo.


Ben 11 ristoranti italiani di verdure figurano nella Top 100 della We’re Smart Green Guide 2024, la principale guida culinaria che recensisce i migliori ristoranti di verdure al mondo con un numero di ravanelli da uno a cinque.

Arriva GustAbile, l’olio pugliese inclusivo

Arriva GustAbile, l’olio pugliese inclusivoRoma, 10 dic. (askanews) – Si chiama GustAbile ed è il nuovo marchio di olio inclusivo nato nell’ambito di “Coltivando abilità”, il progetto promosso dalla Tersan Puglia di Modugno (Bari) insieme alle cooperative sociali Must e Zip.h per supportare la crescita personale e l’inclusione lavorativa di ragazzi con disabilità, promuovendo pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente.


Ideato dal Comitato B Corp Junior, nato durante il percorso che ha condotto Tersan Puglia a divenire la prima ‘B Corp’ in Europa nel settore del compostaggio dei rifiuti organici, e sviluppato dai dipendenti dell’azienda, il progetto prevede programmi di formazione in agricoltura dedicati a ragazzi con disabilità oltre che la trasformazione e commercializzazione dei prodotti ottenuti dalla coltivazione di ulivi, mandorli e pistacchi presenti nei 40 ettari dell’azienda agricola ‘Macchie di Russo’ di Tersan Puglia. In questa prima fase l’iniziativa ha coinvolto sette ragazzi che, affiancati dagli operatori delle due cooperative partner e sotto la guida di agronomi e tecnici di Tersan Puglia, hanno intrapreso un percorso di formazione con una prima parte teorica in cui hanno potuto apprendere che cosa è il compostaggio, come funziona il ciclo di vita degli ulivi e quali sono i benefici dell’uso del fertilizzante biologico su questa coltura; successivamente, i ragazzi si sono dedicati al lavoro sul campo, partecipando alla raccolta e al processo di trasformazione delle olive in olio, fino all’etichettatura e al confezionamento delle bottiglie.


In particolare, 10 giornate sono state dedicate alla raccolta di circa 43 quintali di olive (delle cultivar ‘coratina’ e ogliarola), conferite e lavorate nel frantoio per altre quattro giornate, fino alla fase del confezionamento e dell’etichettatura finale delle oltre mille bottiglie che sta vedendo tuttora impegnati i ragazzi; già tante le bottiglie vendute sul sito mustcooperativa.it, scelte da cittadini e imprese come doni natalizi all’insegna della solidarietà e dell’inclusione. Dopo il lancio dell’olio ‘GustAbile’, nel 2025 il progetto “Coltivando abilità” si concentrerà sulle altre colture, in particolare sulla raccolta, trasformazione e commercializzazione di mandorle e pistacchi.

Meloni vede Bucci: focus su infrastrutture e sanità

Meloni vede Bucci: focus su infrastrutture e sanitàRoma, 10 dic. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato oggi a Palazzo Chigi il presidente della Regione Liguria Marco Bucci.


Durante il colloquio, si legge in una nota, “si è discusso della realizzazione di importanti infrastrutture regionali, tra cui la diga foranea, il tunnel subportuale di Genova e il tunnel della Fontanabuona. L’incontro è stato anche l’occasione per affrontare questioni legate all’ambiente, alla sanità e all’edilizia ospedaliera”. Al termine del confronto, Meloni ha rinnovato a Bucci “gli auguri di buon lavoro per il suo mandato alla guida della Giunta regionale della Liguria”.

A Lione l’astronauta Paolo Nespoli porta le stelle sulla terra

A Lione l’astronauta Paolo Nespoli porta le stelle sulla terraRoma, 10 dic. (askanews) – Da “Le stelle non sono poi così lontane” a “Farsi spazio. L’avventura umana oltre l’orbita terrestre”. Sono i titoli delle due conferenze che Paolo Nespoli terrà a Lione domani, nel quadro della Giornata nazionale dello spazio 2024 (si celebra il 16 dicembre). L’appuntamento è organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura e dal Consolato Generale d’Italia a Lione.


L’astronauta italiano, domani mattina, incontrerà oltre 130 studenti (italiani o italofoni), mentre nel tardo pomeriggio terrà una conferenza aperta a tutti, con i ricercatori italiani della regione Auvergne Rhône-Alpes in prima fila. Nespoli racconterà la sua esperienza a bordo della Stazione spaziale internazionale, del sogno che aveva da giovane pilota di volare un giorno oltre i limiti dell’orbita terrestre, e del futuro dell’esplorazione spaziale.


L’incontro, condotto dal giornalista scientifico Claudio Rosmino (nella foto assieme a Nespoli), verrà aperto da un videomessaggio di Anthea Comellini, membro della Riserva degli Astronauti dell’Esa. Ingegnere aerospaziale ed ex ufficiale dell’Aeronautica Militare Italiana, Paolo Nespoli è entrato a far parte dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) nel 1991 come addestratore di astronauti. Nel 1998 è stato selezionato dall’Agenzia Spaziale Italiana per entrare a far parte del Corpo Astronauti Europeo presso il Centro Astronauti Europeo e iniziare la sua formazione.


Nel corso delle tre missioni spaziali (l’ultima delle quali nel 2017, all’età di 60 anni) ha trascorso un totale di 313 giorni in orbita.

Ennesima fumata nera sulla Consulta, l’elezione dei 4 giudici rinviata a gennaio

Ennesima fumata nera sulla Consulta, l’elezione dei 4 giudici rinviata a gennaioRoma, 10 dic. (askanews) – E’ di fatto rinviata a gennaio la partita politica sull’elezione dei giudici che dovranno integrare il plenum della Corte costituzionale. Oggi c’è stata l’ennesima fumata nera del Parlamento in seduta comune (la dodicesima per un giudice e la terza per tre giudici) e lo stesso presidente della Camera Lorenzo Fontana ha ammesso che i giochi si chiuderanno non prima di gennaio, complice anche il calendario d’Aula che vede protagonista la manovra di bilancio.


Dopo la terza votazione il quorum si abbassa dai 2/3 ai 3/5 e ci sono, sulla carta, le condizioni per chiudere un accordo-pacchetto su tutti e quattro i giudici costituzionali. Fontana ha richiamato le forze politiche: “Oggi c’è stata una nuova fumata nera, si è abbassato il quorum. Ora l’accordo penso sia più vicino: io quello che potevo fare l’ho fatto. Mi è stato detto che il Parlamento in seduta comune è uno spreco di denaro ma è la democrazia: mi auguro venga trovato nel più breve tempo possibile un accordo, mi auguro che a gennaio dell’anno prossimo si concluda. Non possiamo permetterci una Corte così risicata nei numeri”. La “prossima settimana” però, ha aggiunto, “non sarà così semplice trovare spazi” per una nuova seduta comune ma “non ci sono più scuse: io più che spronare non posso fare”.


Il presidente della Consulta Augusto Barbera, in occasione dell’udienza pubblica odierna in cui era previsto il saluto del collegio ai tre giudici (lo stesso Barbera e i vice presidenti Franco Modugno e Giulio Prosperetti), ha nuovamente sollecitato i partiti: “Per il buon funzionamento della Corte – che da oggi per l’attività giurisdizionale è composta da soli 11 giudici, il minimo legale – è, dunque, fortemente auspicabile che il prima possibile si arrivi a una ricomposizione del Collegio a quindici componenti”. Poi Barbera ha osservato come nelle decisioni della Corte sia “essenziale il metodo collegialità” e espresso “l’auspicio” che il Parlamento, “nella scelta dei nuovi giudici, non enfatizzi più di quanto sia necessario le diverse sensibilità politiche e culturali dei candidati”.

Siria, Meloni a Erdogan: preservare unità e integrità territoriale

Siria, Meloni a Erdogan: preservare unità e integrità territorialeRoma, 10 dic. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan sugli ultimi sviluppi della situazione in Siria.


Meloni, si legge in una nota di Palazzo Chigi, ha ribadito “l’importanza di preservare l’unità e l’integrità territoriale della Siria e di assicurare una transizione pacifica e inclusiva che possa anche contribuire alla stabilità regionale”. La premier “ha inoltre sottolineato l’assoluta necessità di garantire l’incolumità dei civili e di tutelare tutte le minoranze presenti in Siria, inclusa quella cristiana”.


“Alla luce della rapida evoluzione della situazione sul terreno – conclude la nota – i due leader hanno concordato di mantenersi in stretto raccordo”.