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Papa, prima notte a Casa Santa Marta in Vaticano

Papa, prima notte a Casa Santa Marta in VaticanoCittà del Vaticano, 24 mar. (askanews) – Prima notte, quella appena trascorsa, per Papa Francesco nel suo appartamento a Casa Santa Marta, dopo l’uscita dal Policlinico Gemelli di Roma.


Il pontefice, in convalescenza “protetta”, dopo i 38 giorni di ricovero per le consegenze di una polmonite bilaterale, dovrà ora seguire una periodo di riposo di almeno due mesi, così come raccomandatogli dai medici curanti nel corso del quale dovrà limitare la sua intensa attività evitando incontri troppo affollati, e i ritmi lavorativi ai quali era abituato. Per ora non filtrano informazioni ufficiali sull’agenda futura del pontefice in un periodo comunque impegnativo per lui con il Giubileo in pieno svolgimento e in tempo di Quaresima che culminerà con la Settimana Santa, la più importante per i cristiani e ricca di .


Si attende anche di conoscere particolari su come l’appartamento del Papa è stato attrezzato per proseguire le terapie respiratorie e motorie alle quali dovrà sottoporsi, contando anche che Casa Santa Marta è di fatto una struttura adibita all’accoglienza di quanti giungono a Roma. A dare il “bentornato a casa” a Papa Francesco ci ha pensato, sui media Vaticani, tra gli altri, il direttore editoriale del Dicastero per le comunicazioni, Andrea Tornielli che ha espresso il ringraziamento “per aver detto che, dalla stanza d’ospedale, la guerra gli è apparsa ancora più assurda; per averci detto che dobbiamo disarmare la terra e dunque non riarmarla inzeppando gli arsenali di nuovi strumenti di morte; per aver pregato e offerto le sue sofferenze per la pace, così minacciata oggi”, ha scritto. “Francesco – ha poi aggiunto Tornielli – ci ha ricordato che la vita è degna di essere vissuta in ogni istante e che in ogni istante ci può essere richiesta. Ci ha ricordato che la sofferenza e la debolezza possono diventare occasione di testimonianza evangelica, per l’annuncio di un Dio che si fa Uomo e soffre con noi accettando di essere annientato sulla croce”.

Germania, produzione manifatturiero marzo balza ai massimi da 3 anni

Germania, produzione manifatturiero marzo balza ai massimi da 3 anniRoma, 24 mar. (askanews) – Nuovi miglioramenti a marzo per l’attività delle imprese in Germania, in particolare l’indice Pmi sulla produzione del comparto manifatturiero è risalita sopra la soglia di neutralità (50 punti), portandosi a quota 52,1 punti, un balzo rispetto ai 48,9 punti di febbraio, con cui segna i livelli più elevati da tre anni a questa parte, secondo quanto riporta Standard & Poor’s Global. L’indice sull’attività generale del manifatturiero è risalito a 48,3 punti, da 46,5 febbraio, massimo da 31 mesi.


L’indice Pmi (Purchasing managers index) sulle imprese dei servizi in Germania si è leggermente attenuato a 50,2 punti, da 51,1 febbraio. In questo modo l’indice Pmi relativo all’insieme delle imprese tedesche è aumentato a 50,9 punti, da 50,4 febbraio, segnando il valore più elevato da 10 mesi a questa parte. “Che sorpresa positiva – commenta il capo economista della Hamburg Commercial Bank, Curus de la Rubia – la produzione manifatturiera è aumentata per la prima volta da due anni a questa parte”. L’economista non abbandona la cautela, rilevando che questo exploit potrebbe essere legato a una corsa a effettuare esportazioni negli Stati Uniti prima dell’imposizione dei dazi commerciali annunciati dall’amministrazione Trump. “Se dovesse essere così, potremmo vedere un contraccolpo negativo quando i dazi entreranno in vigore”, avverte.


Ad ogni modo i dati sulla crescita del primo trimestre “appaiono promettenti”. E i piani di espansione delle spese in deficit spingeranno la domanda, in particolare sulle infrastrutture, “anche se il grosso di questo impatto si dovrebbe verificare nel 2026”, aggiunge.

Bce, Cipollone: probabile che inflazione cali a 2% prima di attese

Bce, Cipollone: probabile che inflazione cali a 2% prima di atteseMilano, 24 mar. (askanews) – Piero Cipollone, il componente italiano del comitato esecutivo della Bce si mostra orientato a operare nuovi tagli sui tassi di interesse dell’area euro. In una intervista al quotidiano spagnolo Expansion, ribadisce che le decisioni del direttorio verranno prese “volta per volta” in base all’andamento dei dati, ma proprio guardando a questi ultimi “è probabile che raggiungeremo il nostro obiettivo di inflazione prima di quanto indicato dalle nostre ultime proiezioni”, avverte.


Cipollone rileva che quando la Bce ha formulato le sue ultime previsioni, lo scorso 6 marzo, i mercati scontavano ulteriori taglie ai tassi, per portare il principale riferimento (che attualmente resta il tasso sui depositi) al di sotto del 2% e poi stabilizzarsi a quel livello. “Da allora non solo questa scenario è stato confermato, ma sono emerse vicende che hanno rafforzato le tesi a favore di un proseguimento dei tagli ai tassi. Innanzitutto i prezzi dell’energia sono calati in maniera rilevante – prosegue -. Secondo, l’euro si è apprezzato e i tassi di interesse reali sono aumentati, fattori che contribuiscono a minitigare l’inflazione”.


Ad ogni modo “affronteremo ogni riunione con una mentalità aperta, valutando i dati disponibili e prendendo le decisioni di volta in volta. Ogni aggiustamento dipenderà dall’evoluzione dell’economia e dalla risoluzione delle incertezze, ma le condizioni attuali rendono ipotizzabile una politica monetaria meno restrittiva, poiché al momento le prospettive rimangono coerenti con le nostre proiezioni di marzo”. E se alla fine gli Stati Uniti imporranno i dazi preannunciati sulle importazioni di merci dall’Unione europea, “questo avrà un impatto negativo sulla domanda, che rafforzerebbe ulteriormente la tendenza al ribasso dell’inflazione. Nella stessa prospettiva – osserva – le tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti potrebbero portare la Cina a reindirizzare le sue produzioni verso i mercati europei, aumentando le pressioni a ribasso sui prezzi”. (fonte immagine: ECB 2025).

Non solo Trump, anche a Pechino sfilata di CEO multimiliardari

Non solo Trump, anche a Pechino sfilata di CEO multimiliardariRoma, 24 mar. (askanews) – Se il colpo d’occhio sulla sfilata di multimiliardari tech all’inaugurazione della seconda presidenza Trump certamente era impressionante, quella che si è vista nei giorni scorsi a Pechino in occasione dell’inaugurazione del China Development Forum non è da meno. E la leadership cinese ha accolto i leader d’impresa accorsi con un’enunciazione di fiducia anche rispetto alle prospettive di una guerra commerciale a tutto campo con gli Stati uniti.


Nel suo intervento davanti a decine di top manager – tra i quali quelli di Apple, Qualcomm, Boeing e altre grandi aziende – il premier cinese Li Qiang ha adottato un tono ottimista, chiarendo che la Cina è pronta ad affrontare ogni sfida, anche quella inattesa, e promettendo di rafforzare il sostegno politico per raggiungere l’obiettivo di crescita annuale del governo, fissato intorno al 5%, nonostante l’aumento dell’incertezza in un’economia globale sempre più frammentata. “Di fronte a possibili shock inattesi, principalmente di origine esterna, verranno introdotte nuove politiche incrementali laddove necessario per garantire il funzionamento stabile dell’economia”, ha affermato nell’inaugurazione di ieri Li.


In un incontro separato con il senatore repubblicano statunitense Steve Daines, il capo dell’esecutivo cinese ha criticato le crescenti barriere commerciali imposte dagli Stati uniti alla Cina e altri paesi, ribadendo che Pechino “seguirà la giusta direzione della globalizzazione economica”, praticherà un “autentico multilateralismo” e resisterà al protezionismo. Le dichiarazioni di Li si collocano a poco più di una settimana dall’annuncio atteso per il 2 aprile da parte di Trump di un piano di dazi reciproci verso altri paesi e dell’inasprimento delle tariffe sulle importazioni cinesi. Da gennaio, l’amministrazione statunitense ha già aumentato del 20% i dazi sui prodotti cinesi, motivando la decisione con la necessità di contrastare il flusso di droghe illegali; Pechino ha risposto imponendo dazi mirati fino al 15% sui prodotti agricoli statunitensi e ampliando i controlli alle esportazioni verso aziende Usa.


Il China Development Forum vede la partecipazione di oltre cento amministratori delegati, tra cui i massimi dirigenti americani di aziende che considerano la Cina un mercato chiave – da Tim Cook (Apple) a Cristiano Amon (Qualcomm) e Stephen Schwarzman (Blackstone) – oltre a economisti di rilievo come Stephen Roach e Masaaki Shirakawa. Li ha annunciato l’adozione di nuove leggi a sostegno del settore privato e il rafforzamento dello stato di diritto, assicurando che la Cina accoglierà le imprese straniere a “braccia aperte” e migliorerà ulteriormente l’accesso al mercato – senza però fornire dettagli operativi.


Sul fronte delle relazioni bilaterali, Li ha definito il rapporto tra Pechino e Washington “a un punto critico” durante il colloquio con il senatore Daines, auspicando cooperazione anziché competizione a somma zero: “In una guerra commerciale non c’è vincitore – ha affermato – dobbiamo affrontare lo squilibrio commerciale e altre questioni allargando la torta attraverso la collaborazione”.

Avanti tutta con la primavera, ma un ciclone minaccia l’Italia

Avanti tutta con la primavera, ma un ciclone minaccia l’ItaliaRoma, 24 mar. (askanews) – Non ci sarà certo da annoiarsi nei prossimi giorni: tra il tepore primaverile, alcuni temporali e improvvisi nubifragi, la primavera si mostrerà in tutti i suoi aspetti più caratteristici. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, ci spiega cosa succederà fino all’ultimo weekend di marzo, in cui scatterà tra l’altro l’ora legale (bisognerà ricordarsi di portare avanti le lancette dell’orologio di un’ora).


Il tempo avrà le caratteristiche tipiche della primavera, quanto meno fino a mercoledì 26. Fino ad allora, l’atmosfera sarà spiccatamente instabile, con occasioni di scrosci di pioggia alternati a schiarite soleggiate o pause asciutte. Martedì, piogge più consistenti interesseranno il Nord-est, mentre altrove prevarranno le schiarite. Da mercoledì, invece, si formerà un ciclone che si sposterà velocemente dalle regioni centrali verso il Sud. Nel suo incedere verso il Meridione, attiverà vivaci correnti settentrionali che soffieranno via via più forte sulle regioni centro-meridionali, mentre nel frattempo la pressione inizierà ad aumentare al Nord.


Ecco, in sintesi, cosa potrebbe accadere da mercoledì 26 fino a domenica 30 marzo. Le piogge si concentreranno con maggiore frequenza e intensità al Sud e sulle regioni adriatiche centrali (Abruzzo in primis), mentre tenderà a migliorare gradualmente al Centro-Nord con sempre maggiori spazi soleggiati. Giovedì, il ciclone raggiungerà il Sud e per queste regioni e per quelle centrali adriatiche sarà la giornata più instabile e fresca. Piogge forti, temporalesche e anche sotto forma di nubifragio, interesseranno Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia centro-orientale, tutte regioni sferzate anche da un vento più freddo.


Avvicinandosi al weekend, il ciclone si porterà in Grecia e sull’Italia arriverà l’alta pressione, ma soffieranno venti tesi dai quadranti settentrionali. Ulteriori rovesci a carattere irregolare potranno interessare ancora il Sud, mentre al Centro-Nord il sole sarà prevalente e il clima mite. Questa evoluzione però sarà da rivalutare nei prossimi giorni in quanto la distanza previsionale non permette l’affidabilità. A proposito di clima mite, uno sguardo alle temperature: il freddo ormai è un ricordo, i valori massimi tenderanno ad aumentare gradualmente su molte città toccando picchi di 18-20°C. Solo al Sud, Giovedì 27, si avrà un sensibile abbassamento termico dovuto al passaggio del ciclone. Avanti tutta con la primavera.

Crosetto: Non esiste deterrenza senza gli Usa

Crosetto: Non esiste deterrenza senza gli UsaRoma, 24 mar. (askanews) – “Dobbiamo fare affidamento sugli Usa. Non esiste difesa o deterrenza occidentale senza gli Usa”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto intervistato a Radio 24. “Noi – ha detto il ministro riferendosi ad Europa e Italia – non abbiamo investito in difesa dopo la Guerra Fredda, gli Usa lo hanno fatto e ora hanno una capaictà di deterrenza unica al mondo e noi siamo protetti da questo ombrello. I presidenti Usa, da Obama a Biden a Trump hanno detto che l’Europa deve occuparsi della propria difesa perché hanno da occuparsi dello scacchiere indopacifico”. “Gli Usa non ci mollerranno mai – ha aggiunto Crosetto – Non penso che gli Usa abbandoneranno la Nato e quindi non abbandoneranno noi. E’ chiaro che gli Usa, ma questo era iniziato già con Biden, disinvestiranno dall’Europa. Quello che abbiamo chiesto è dateci il tempo di costruire la sostituzione. La sostituzione degli Usa richiederà non meno di 5 anni, da 5 a 10 anni anche in base a quanto decideranno di ritirarsi”.


Secondo il ministro, “il problema principale è quello degli uomini. Non penso che gli Usa ritireranno tutti gli uomini, manterranno sempre una presenza in Europa. Biden aveva ipotizzato una riduzione del 20% inziale, mettiamo che possa arrivare al 30-40-50%. Andranno sostituiti con militari europei. La difesa italiana aveva ridotto i contingenti militari qualche anno fa e ora siamo costretti ad annullare quella riforma e far crescere di nuovo gli organici”. Il personale della difesa come si incrementa? “La nostra leva non è obbligatoria e dobbiamo fare i concorsi aumentando i numeri, poi occorre reclutarli e formarli. Non si fa in uno scocchio di dita. Non si farà mai un esercito europeo. Saranno eserciti che opereranno insieme. Ci vogliono anni per formare un pilota”.

Ucraina, a Riyad i colloqui fra la delegazione russa e gli Usa

Ucraina, a Riyad i colloqui fra la delegazione russa e gli UsaRoma, 24 mar. (askanews) – La delegazione russa è arrivata sul luogo dei negoziati con la delegazione statunitense a Riyad. Lo riferiscono i media russi.


La Russia è rappresentata all’incontro da Grigorij Karasin, capo della commissione per gli affari esteri della Camera alta russa, e Sergei Beseda, consigliere del direttore del Servizio federale di sicurezza (FSB). I colloqui si concentreranno principalmente sulle sfumature di una possibile ripresa dell’iniziativa relativa alla sicurezza della navigazione nel Mar Nero.

Tennis, a Miami sarà Musetti-Djokovic agli ottavi

Tennis, a Miami sarà Musetti-Djokovic agli ottaviRoma, 24 mar. (askanews) – Lorenzo Musetti raggiunge gli ottavi di finale di Miami dove incontrerà Djokovic. Grande prestazione del n° 16 del mondo che ribalta Félix Auger-Aliassime, dopo averlo battuto già nella finale per il bronzo alle ultime Olimpiadi, conquistando il match col punteggio di 4-6, 6-2, 6-3. Dopo un primo parziale da dimenticare, per gli errori non forzati commessi, il classe 2002 alza il livello del suo tennis e riesce a sfruttare alla perfezione gli errori del canadese. Auger-Aliassime che, ad un certo punto, perde il controllo del match, anche infastidito per una una vescica al pollice. Come detto, sfida contro il serbo Djokovic che ha eliminato in due set l’argentino Ugo Carabelli (con qualche difficoltà in più nel secondo set dopo aver dominato il primo). Sarà il nono duello tra Musetti e Djokovic, con l’azzurro che è stato capace di battere il serbo a Montecarlo due anni fa (agli ottavi dell’edizione 2023).

Calcio, Nations League, dal 4 giugno le Final Four

Calcio, Nations League, dal 4 giugno le Final FourRoma, 24 mar. (askanews) – I quarti di finale regalano gli ultimi verdetti prima delle Final Four di Nations League. Non riesce la rimonta all’Italia, eliminata dalla Germania dopo il 2-1 incassato a San Siro e l’appassionante 3-3 di Dortmund. Riesce al Portogallo che ribalta la Danimarca in trasferta dopo i supplementari. La Francia passa ai rigori in Croazia, così come la Spagna in Olanda. Azzurri fuori dalla competizione come Croazia, Danimarca e Olanda. Ecco i risultati di tutte le sfide:


Croazia-Francia 4-5 d.c.r, 2-0 Danimarca-Portogallo 2-5 d.t.s., 1-0 ITALIA-Germania 3-3, 1-2 Olanda-Spagna 4-5 d.c.r., 2-2 Gli incroci delle Final Four – in programma tra il 4 e l’8 giugno – saranno ospitati proprio dalla Germania. Le sedi sarebbero state italiane (Torino, stadio della Juve e dei granata) in caso di passaggio del turno degli Azzurri, ma gli incroci si giocheranno a Monaco di Baviera e Stoccarda.


Semifinali e finale di Nations League Germania-Portogallo (4 giugno 2025) Spagna-Francia (5 giugno 2025) finale 3° posto (8 giugno 2025) finale (8 giugno 2025)

Calcio,Germania-Italia 3-3, Spalletti: “Secondo gol ci ha ucciso”

Calcio,Germania-Italia 3-3, Spalletti: “Secondo gol ci ha ucciso”Roma, 23 mar. (askanews) – Niente impresa. A Dortmund un’Italia dai due volti pareggia (3-3) contro la Germania, che non battiamo dal 2012. Non basta per andare alle Final Four di Nations League ed è un peccato per quello che si è visto nel secondo tempo e per un rigore non concesso dal Var per fallo su Di Lorenzo. Nel primo però l’Italia è spazzata via dai tedeschi. Ci siamo rialzati e abbiamo salvato l’onore giocando a calcio, ma resta la sensazione che le grandi del Vecchio Continente (a novembre ci aveva battuto a San Siro anche la Francia) per ora restino di un gradino superiori. Adesso il 6 giugno a Oslo esordiremo nelle qualificazioni ai Mondiali del 2026 sul campo della Norvegia. Haaland e compagni ieri hanno travolto (5-0) la Moldova con la stessa facilità con cui i tedeschi hanno annullato nei 45 minuti iniziali un’Italia pallida e impaurita, che ha incassato dieci degli ultimi dodici gol sugli sviluppi di un calcio piazzato. Insomma, bene la reazione nel secondo round, ma nel primo dove eravamo? “Ripartiamo da delle valutazioni di quello che è successo nel primo tempo. Siamo stati poco determinati nel fare gioco a livello individuale e collettivo. Il secondo gol ci ha ucciso, Poi c’è stata la presa di coscienza che bisognava fare qualcosa di più e i ragazzi sono stati convincenti” le parole di Spalletti. Spalletti parla anche ma molto alla larga degli episodi che hanno deciso la sfida. “Non ne parlo perché serve a poco. La squadra si è espressa bene nella ripresa e sul rigore prima dato poi tolto non faccio polemiche. Diciamo che nel doppio confronto la squadra meritava un po’ più di fortuna. Il 2-0? Sapevamo che battevano gli angoli così. Se non ce la facciamo a comprenderlo è meglio se prendiamo gol, così magari si capisce che non sono solo parole le mie, ma è realtà”. E ancora: “Nel primo tempo troppe uscite sbagliate, sapevamo che l’inizio sarebbe stato così. Mi aspettavo qualcosa di più. Fino a che non ci ho potuto parlare eravamo in balìa dei nostri avversari, poi abbiamo cominciato a giocare. Le qualificazioni ai Mondiali? Tranquilli, sappiamo quel che dobbiamo fare”.


“Ci sono da mettere a posto tante cose, bisogna saper interpretare le fasi della partita, ma ciò che è fondamentale è avere uno spessore tale da meritare di giocare queste gare e questi giocatori se lo sono meritati di giocarle, questo è un gruppo buono dove si può lavorare, poi probabilmente avrò scelto anche male la formazione iniziale – spiega ancora Spalletti – Il tentativo era di fare i primi 20′ in un modo e poi fare quello che si è fatto dopo, è saltato tutto in aria”. Nello spogliatoio cosa è cambiato al 45′: “Ci siamo resi conto della figura che stavamo facendo ed è venuto fuori il carattere, la serietà e la professionalità, era difficile poter mettere mano dentro se stessi e fare una prestazione come quella fatta nel secondo tempo – prosegue – Le partite ti insegnano sempre delle cose, Siccome questi sono ragazzi seri, loro si rendono conto di cosa hanno buttato via in questo doppio confronto, due gare che potevano avere entrambe un esito diverso, sicuramente le parole gli creano un livello d’attenzione, i fatti molto di più”.