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Rugby, Quesada: “Ci abbiamo creduto, siamo delusi”

Rugby, Quesada: “Ci abbiamo creduto, siamo delusi”Roma, 15 mar. (askanews) – Soddisfazione per la prestazione, delusione per il risultato. E non potrebbe essere altrimenti. Quesada elogia la sua squadra ma è consapevole dell’occasione persa: “Peccato, siamo delusi perché ci abbiamo creduto. Abbiamo fatto passare l’Irlanda per una squadra normale: dobbiamo essere fieri di questa Italia. I ragazzi hanno dimostrato un cuore gigantesco. Paghiamo due errori gravi, in parità numerica abbiamo controllato il gioco. Ringrazio i giocatori per l’impegno messo oggi e in tutto il torneo”.

Rugby, l’Irlanda passa all’Olimpico, Azzurri sconfitti 22-17

Rugby, l’Irlanda passa all’Olimpico, Azzurri sconfitti 22-17Roma, 15 mar. (askanews) – L’ItalRugby saluta l’Olimpico con una sconfitta, 22-17 dall’Irlanda. Buon primo tempo degli azzurri, subito in meta con Ioane e poi di nuovo avanti con una punizione calciata da Allan. Gli ospiti però segnano quattro mete, di cui tre approfittando di un cartellino giallo a cavallo dei due tempi per Lamaro e di un rosso per Vintcent. Una giocata di Capuozzo e una meta di Varney rimettono gli azzurri in carreggiata. Nel finale però l’impresa non riesce e si spegne sul terzo giallo di giornata, stavolta per Nicotera.

Ue, Schlein: Pd in piazza per l’idea di un’Europa politica

Ue, Schlein: Pd in piazza per l’idea di un’Europa politicaRoma, 15 mar. (askanews) – “L’Europa che vogliamo costruire è un’Europa federale, un’Europa unita, un’Europa che affronta insieme le sue sfide. Noi come Partito democratico ci siamo, ci siamo con lo spirito federalista che si richiama allo spirito di Ventotene, che vuole sfidare i nazionalismi, che vuole riuscire a far superare l’unanimità con i veti e gli egoismi nazionali che hanno fino a qui tenuto sempre a freno il progetto europeo”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in piazza del Popolo alla manifestazione per l’Europa.


Il progetto europeo, ha proseguito, “deve andare avanti e deve fare anche uno sforzo di solidarietà con un nuovo grande piano di investimenti comuni europei, un nuovo Next Generation Eu, pensando ai valori fondamentali, il valore della giustizia sociale, della solidarietà, della pace giusta. Questo è lo spirito con cui il Pd partecipa con grande piacere insieme a tutte queste persone, unite nell’idea che l’Europa debba finalmente diventare un’Europa politica”.

Alla Camera i vincitori Premio “Italia Radici nel Mondo-Toto Holding”

Alla Camera i vincitori Premio “Italia Radici nel Mondo-Toto Holding”Roma, 15 mar. (askanews) – Si è svolta venerdì 14 marzo nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati la cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio Italia Radici nel Mondo-Toto Holding, concorso di racconti inediti rivolto agli italiani e alle italiane residenti all’estero e agli/alle italodiscendenti, nato dalla sinergia tra il John Fante Festival “Il dio di mio padre” e il Piccolo Festival delle Spartenze. Migrazioni e Cultura. Tema dell’edizione 2024 “Le mie radici plurime”.


Il Premio – organizzato dal Comune di Torricella Peligna (CH), ente organizzatore del John Fante Festival, nell’ambito del progetto “2024-Anno delle radici italiane nel mondo” del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con la partnership di Toto Holding, la collaborazione della Fondazione Pescarabruzzo e del Piccolo Festival delle Spartenze – intende dare voce alle tante radici italiane sparse per il mondo, a quanto gli autori italiani e italodiscendenti abbiano contribuito alla vita culturale e artistica delle nuove patrie, al modo in cui hanno fatto i conti con le radici italiane. Il Premio è anche un modo per valorizzare scrittori e scrittrici italiani che vivono all’estero, alla ricerca di nuovi talenti, e magari scoprire un nuovo John Fante. I racconti inediti candidati sono stati più di 70 e sono giunti dai paesi con una maggiore presenza di italiani all’estero (Argentina, Canada, Svizzera, Germania, Francia, Spagna, Stati Uniti, Brasile). Puglia, Abruzzo, Calabria, Sicilia, Lombardia, Piemonte, Friuli, Campania, Liguria, Lazio sono le regioni di origine degli autori e autrici – italiani e italiane partiti di recente, italodiscendenti, o nuovi italiani -, dei 15 racconti scelti e presenti nell’antologia “Sconfinamenti” a cura di Giovanna Di Lello e Giuseppe Sommario (Ianieri Edizioni). La giuria del premio è composta da Vito Teti (presidente), Giovanna Di Lello, Giuseppe Sommario, Toni Ricciardi, Angela Bubba, Matteo Cacco, Alessandra De Nicola, Alessio Romano, Giovanna Chiarilli, Mariel Pitton Straface, Roberto Alfatti Appetiti.


Dopo i saluti e l’introduzione di Toni Ricciardi, Deputato eletto nella circoscrizione Europa e componente della giuria del premio, e di Carmine Ficca, Sindaco del Comune di Torricella Peligna, sono intervenuti Vito Teti, antropologo e scrittore, presidente della giuria del premio (in collegamento), Giovanni Maria De Vita, Cons. Amb. responsabile Progetto PNRR del Turismo delle radici Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Elisa Kirsch, vincitrice prima edizione del Premio Italia Radici nel Mondo sezione Nuova Emigrazione – Germania, Domenico Capilongo vincitore prima edizione del Premio Italia Radici nel Mondo sezione Italodiscendenti – Canada. Hanno moderato l’incontro Giovanna Di Lello, ideatrice del premio e direttrice del John Fante Festival e Giuseppe Sommario, ideatore del premio e direttore del Piccolo Festival delle Spartenze. “La cerimonia di premiazione della Premio Italia Radici nel Mondo-Toto Holding si è conclusa nel migliore dei modi: ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa culturale ambiziosa ed entusiasmante. Con il Premio Italia Radici nel Mondo attraverso i racconti, tornano in Italia emozioni, ricordi, idee, tornano in Italia coloro che hanno lasciato il nostro paese per cercare di avere un futuro migliore”, ha dichiarato il sindaco di Torricella Peligna Carmine Ficca.


“Il John Fante Festival è la testimonianza tangibile dell’impegno di Toto Holding e della nostra famiglia per la crescita e l’affermazione dell’universo culturale abruzzese. Non si tratta di semplice attaccamento al territorio o dell’amore per esso. Si tratta piuttosto del sentirci parte integrante di una terra, la nostra, alla quale siamo legati e che amiamo profondamente”, ha commentato Toto Holding, main sponsor dell’edizione 2024 del John Fante Festival. “Per Toto Holding dare il proprio contributo alla crescita degli spazi, degli eventi e della produzione culturale significa dare linfa a un futuro di conoscenza e di civiltà”, ha aggiunto. “Siamo estremamente soddisfatti della prima edizione del Premio Italia Radici nel Mondo-Toto Holding che ha riscosso un notevole successo. Questa iniziativa ci ha permesso di valorizzare il talento di scrittori come Domenico Capilongo dal Canada ed Elisa Kirsch dalla Germania. Entrambi gli autori hanno dimostrato una grande sensibilità e una profonda capacità di narrazione, offrendoci una prospettiva inedita sul mondo degli italiani all’estero, sia che si tratti di italodiscendenti figli dell’emigrazione antica, sia che siano parte di quella nuova emigrazione che continua a interessare il nostro Paese. Siamo entusiasti di poter condividere queste voci con un pubblico più largo, anche attraverso il volume ‘Sconfinamenti’ pubblicato da Ianieri Editori, che raccoglie tutti i racconti finalisti, contribuendo così a rafforzare i legami culturali oltre i confini geografici”, hanno dichiarato gli ideatori del premio Giovanna Di Lello e Giuseppe Sommario.

Studio internazionale sui pigmenti dei colori in affreschi Pompei

Studio internazionale sui pigmenti dei colori in affreschi PompeiMilano, 15 mar. (askanews) – Sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Archaeological Science è stato appena pubblicato un articolo scientifico dal titolo “Pompeian pigments. A glimpse into ancient Roman colouring materials”. La ricerca è il frutto di una collaborazione del Parco Archeologico di Pompei con il gruppo di ricerca di Mineralogia e Petrografia del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio, in collaborazione con gli studiosi del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse dell’Università Federico II di Napoli.


L’indagine ha avuto come oggetto lo studio dei pigmenti rinvenuti in alcuni eccezionali contesti pompeiani, che vanno dal III secolo a.C. all’eruzione del 79 d.C., coprendo la quasi totalità della tavolozza pittorica degli antichi pittori. La gamma cromatica è composta da pigmenti naturali e sintetici, inorganici e organici e la composizione dei pigmenti è stata rivelata grazie a un approccio analitico non invasivo che combina la microscopia con la spettroscopia, concepito per preservare tali beni per il futuro. Tale approccio ha permesso di scoprire che gli artisti mescolavano sapientemente le materie prime per ottenere un’innumerevole gamma di tonalità cromatiche. “Questo studio rappresenta un significativo passo avanti nella comprensione delle tecniche pittoriche degli antichi Romani”, ha dichiarato Celestino Grifa, professore associato di Petrografia e Petrologia presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio. “La possibilità di quantificare accuratamente i composti coloranti nelle miscele ci ha permesso di rivedere il processo artistico delle pitture murali, che prevedeva miscelazione dei pigmenti puri -in particolare il blu egizio, il bianco e il rosso piombo- che venivano sapientemente proporzionati per creare la palette desiderata” ha aggiunto.


Un risultato dello studio è stato il primo utilizzo, finora conosciuto, di un nuovo colore grigio in cui la presenza di barite e alunite, forniscono la prima prova dell’utilizzo del solfato di bario nel Mediterraneo in epoca antica. Tale collaborazione prevede anche lo studio dei colori negli affreschi pompeiani, cogliendo le possibilità scientifiche offerte dai nuovi ritrovamenti negli scavi in corso, dove le analisi diagnostiche non invasive vengono condotte coordinandosi con le operazioni di restauro. L’ultima campagna ha riguardato la stanza rossa della “Casa del Tiaso”. “È uno studio essenziale anche ai fini del restauro degli affreschi pompeiani, che sono molto fragili e richiedono una conoscenza approfondita per una corretta conservazione. – aggiunge il Direttore del Parco, Gabriel Zuchtrieghel – Simili analisi sono già in corso per la megalografia dionisiaca recentemente scoperta. Esemplare sinergia tra ricerca e tutela che esprime l’eccellenza italiana in questo settore”.

Al regista Massimo Romeo Piparo premio “Armatore dell’Anno Uvai 2024″

Al regista Massimo Romeo Piparo premio “Armatore dell’Anno Uvai 2024″Roma, 15 mar. (askanews) – Al Porto di Roma Massimo Romeo Piparo, appassionato velista, armatore di Guardamago III, oltre che direttore artistico del Teatro Sistina e tra i più acclamati registi della scena teatrale italiana, è stato premiato “Armatore dell’Anno Uvai 2024” per aver conquistato il primo posto della classifica della Classe B di vela d’altura che ha visto gareggiare oltre 600 barche in 59 regate disputate nell’anno, sia inshore che offshore (regate tecniche sulle boe e regate lunghe).


Un grande orgoglio, a cui si aggiunge un’ulteriore soddisfazione: dal 2003 infatti questa è la prima volta che nella classifica overall (ovvero tra tutte le classi) i primi 5 della classifica sono tutte imbarcazioni del Cantiere Italia Yachts rappresentato da Daniele De Tullio. Per questo motivo, Piparo – che da quest’anno corre per i colori del Circolo Aniene di Roma- subito dopo la cerimonia dell’Uvai, ha ricevuto un secondo premio proprio da Italia Yachts-Squadra Corse per essere stato ai vertici della classifica Uvai e nelle regate più importanti dell’intero anno. Gli importanti riconoscimenti vanno ad arricchire il prestigioso palmarès di Massimo Romeo Piparo: già vincitore con il suo affiatato team del titolo italiano in classe C nel 2023 -entrando così nella storia della vela d’altura italiana – Piparo lo scorso anno ha avuto l’onore di essere premiato dal Re di Spagna Felipe VI in persona, per il secondo posto alla 42esima edizione della “Copa del Rey” di Palma di Maiorca.

Auto, Bombardieri: riconvertire settore in armi “cagata pazzesca”

Auto, Bombardieri: riconvertire settore in armi “cagata pazzesca”Roma, 15 mar. (askanews) – “Userei una frase di Fantozzi: è una cagata pazzesca”. Così il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, arrivando alla manifestazione per l’Europa, rispondendo a una domanda sull’ipotesi di riconvertire il settore automotive nell’industria della Difesa.


“L’idea di trasformare le aziende che oggi producono auto, in aziende che producono missili – ha ribadito – mi fa venire in mente Fantozzi, perché è una cagata pazzesca. Ci sono alcuni pezzi che possono essere riconvertiti- ha concluso -, ma io spero che la politica si preoccupi di come rilanciare il settore automotive”.

Eevento celebrativo 50° Anniversario Fondazione Corpo Consolare di Napoli

Eevento celebrativo 50° Anniversario Fondazione Corpo Consolare di NapoliRoma, 15 mar. (askanews) – Attrarre gli investimenti stranieri in Campania e creare un ecosistema in cui le aziende locali possano crescere e competere nei mercati globali. Napoli grazie alla sua posizione strategica e al dinamismo del suo tessuto imprenditoriale, può diventare un polo d’eccellenza per lo sviluppo economico nel Mediterraneo. Saranno questi alcuni dei temi che verranno affrontati questo pomeriggio a Napoli, alle 17 al Teatro San Carlo, in occasione dell’evento celebrativo del 50° Anniversario della Fondazione del Corpo Consolare di Napoli “Napoli Capitale del Mediterraneo: sviluppi e prospettive”, che vedrà le conclusioni di Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.


L’evento, che era stato annunciato in una conferenza stampa al Ministero degli Esteri a novembre alla presenza di Tajani, si aprirà con i saluti istituzionali di Mariano Bruno, Segretario Generale del Corpo Consolare di Napoli, seguito dal Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Interverranno inoltre Riccardo Guariglia, Segretario Generale del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Fulvio Bonavitacola, Vicepresidente della Regione Campania, che offriranno una riflessione sul ruolo di Napoli nelle dinamiche geopolitiche e di sviluppo dell’area mediterranea. “Abbiamo scelto come tema del nostro incontro la città di Napoli e il Mediterraneo, perché riteniamo che Napoli sia da sempre crocevia di culture, tradizioni e influenze provenienti da ogni angolo del mondo che ha ben definito l’Unesco con il termine ‘Spirit of Naples’ – dichiara Mariano Bruno, Segretario Generale del Corpo Consolare di Napoli -. Come noto, l’anno 2025 celebra anche l’anniversario dei 2500 anni dalla fondazione dell’antica Neapolis e questo importante anniversario costituisce un’occasione straordinaria per ricordare l’influenza globale che la città di Napoli ha esercitato nel passato, anche grazie al significativo contributo delle comunità straniere. Il Corpo Consolare di Napoli, istituzione che racchiude la maggioranza dei Paesi rappresentati a Napoli, ha fortemente voluto celebrare il proprio importante anniversario con un evento che mette Napoli al centro dell’attenzione con il suo ruolo strategico all’interno dell’area del Mediterraneo. Un’occasione di confronto e riflessione che sottolinea il ruolo chiave di Napoli come capitale del Mediterraneo, crocevia di culture, economia e relazioni internazionali”.


“Deloitte è orgogliosa di supportare e collaborare con il Corpo Consolare di Napoli, e partecipare alla celebrazione del 50° Anniversario della Fondazione – aggiunge Valeria Brambilla, Amministratore Delegato di Deloitte & Touche -. Un recente studio di Deloitte sottolinea il contributo che la Regione Campania sta apportando alla crescita del Mezzogiorno, grazie anche alla spinta di quei settori storicamente trainanti, e nei quali si sono affermate tante eccellenze dell’imprenditoria italiana. Napoli è ovviamente al centro dell’economia della Regione e siamo lieti di essere tra i partner del Corpo Consolare della Città nel percorso volto a favorire la sua crescita economica e renderla un punto di riferimento per gli investitori nel Mediterraneo”. All’evento prenderanno parte Antonio D’Amato, Presidente della Fondazione Mezzogiorno, e Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. A portare il punto di vista del mondo imprenditoriale saranno Valeria Brambilla, Amministratore Delegato di Deloitte & Touche S.p.A., e Ferdinando Natali, Regional Manager Sud di Unicredit. Il tema delle Zone Economiche Speciali (ZES) sarà affrontato da Giosy Romano, Coordinatore della Struttura di missione ZES. Interverranno, inoltre, Costanzo Jannotti Pecci, Presidente dell’Unione Industriali di Napoli, e Antonio Garofalo, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope. Chiuderà il panel il Prefetto di Napoli, Michele Di Bari.


L’evento si svolge con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero dell’Interno, della Regione Campania e del Comune di Napoli. Fondamentale il sostegno di importanti realtà imprenditoriali e associative tra cui Deloitte, CER, ASI, Ferrarelle, Fondazione Mezzogiorno, Graded, MAG, Progecta, Stazione Marittima Napoli, Tecno e Unioncamere.

Calcio, Zeman migliora, lascia la terapia intensiva

Calcio, Zeman migliora, lascia la terapia intensivaRoma, 15 mar. (askanews) – Zdenek Zeman ha lasciato il reparto di terapia intensiva neurologica del Policlinico Gemelli di Roma, dove era stato ricoverato d’urgenza lo scorso 27 febbraio. Il ricovero era stato deciso dopo che l’allenatore boemo, 77 anni, aveva presentato un deficit di forza e un disturbo di produzione del linguaggio compatibile con un’ischemia cerebrale in pazienti con pregressa comorbidità cardiologica e pregresso ictus. Dopo aver mostrato segnali di miglioramento ed essere stato sottoposto a diversi esami e accertamenti, l’ex allenatore tra le altre di Foggia, Lazio e Roma si trova nel reparto di medicina riabilitativa dove proseguirà le cure sotto la supervisione del personale medico. Intanto il Pescara, altro ex club guidato da Zeman, ha annunciato i suoi miglioramenti: “Una bella notizia per tutti noi: mister Zeman ha lasciato la terapia intensiva. Forza Zdenek!”

Brunori Sas nei palazzetti: “E’ un live libero e divertente”

Brunori Sas nei palazzetti: “E’ un live libero e divertente”Milano, 15 mar. (askanews) – Voce, energia, poesia e la sua inconfondibile pungente ironia, Brunori Sas, tra i protagonisti assoluti della 75esima edizione del Festival di Sanremo, ha dato il via da Vigevano al suo tour, una full immersion in 8 date nell’immaginario poetico brunoriano. “Abbiamo messo al centro la musica, con la mia band che mi segue da anni, il live è molto libero e divertente. Seguiamo un canovaccio ma poi c’è spazio all’imporvvisazione” ha raccontato Dario Brunori al termine del primo live ai giornalisti. Il tour segna l’atteso ritorno dal vivo di Dario Brunori a distanza di tre anni dall’ultima avventura nei palazzetti, nonché la primissima occasione per ascoltare live -insieme ai grandi classici di una carriera lunga più di quindici anni- i brani del nuovo progetto discografico “L’albero delle noci”, pubblicato il 14 febbraio per Island Records e forte di debutto ai vertici delle classifiche FIMI e nella top10 degli album più ascoltati al mondo su Spotify.


“A Sanremo mi sono divertito, l’ho presa in maniera soprendentemente giocosa, Sanremo è un inferno se lo vivi male, ho avuto la fortuna che le cose sono andate in una maniera inaspettata, alla finale sul palco mi sentivi nel Truman Show e mi chiedevo: ma davvero sta succedendo?” ha aggiunto il cantautore calabrese che ha conquistato il podio finale e si è aggiudicato anche il Premio Sergio Bardotti per il Miglior Testo con il brano “L’albero delle noci”. Proprio intorno al nuovo album è costruita la scaletta, un viaggio lungo 23 canzoni che abbraccia tutto il vecchio repertorio, riarrangiato per l’occasione con una band di 8 elementi -tra cui una piccola sezione fiati: Stefano Amato (basso elettrico, violoncello e mandola contralto), Dario Della Rossa (pianoforte, piano elettrico, sintetizzatori), Simona Marrazzo (voce, solina, percussioni), Mirko Onofrio (sax alto, flauti traversi, clarinetto basso, vibrafono, synth, cori), Max Palermo (batteria e percussioni), Luigi Paese (tromba e flicorno soprano), Gianluca Bennardo (trombone e flicorno baritono) e Lucia Sagretti (violino, viella, voce, theremin), con la direzione musicale di Riccardo Sinigallia.


Spaziando tra momenti intimi e toccanti -tra gli altri, un intenso ricordo di famiglia sulle note di Per non perdere noi- e sezioni dal tiro più trascinante e rock’n’roll, lo show mette al centro assoluto la musica, la condivisione e l’alchimia tra gli strumenti, senza effetti speciali o trovate sceniche fini a sé stesse. L’inizio del concerto è solo chitarra e voce con la sua prima canzone scritta “Il pugile”: “Ho voluto differenziare questo tour dal precedente dove entravo un po’ da rock star, non mi sono fatto condizionare dal contesto, dal fatto che siamo nei palasport, Sanremo mi ha insegnato che il contesto se tu lo fai come sei non ti intacca ma ti può amplifuicare” ha aggiunto Brunori che poi ha scherzato sul fatto che ha quasi rischiato di andare a Eurovision: “Ho chiamato Lucio e gli ho detto: rinuncia”. Il tour vuole rappresentare le canzoni per come sono state concepite, senza sovrastrutture e senza sequenze: tutto è suonato interamente dal vivo, in omaggio alla musica nella sua essenza più pura, dove la dimensione live restituisce tutta l’autenticità delle esecuzioni, con le loro sporcature e imperfezioni. Tra Dario e il suo pubblico c’è un rapporto speciale: “Non voglio fare la storia del ragazzo venuto dalla Calabria, ma davvero siamo partiti dalla gavetta e questa cosa ha un sapore, una consistenza, che è diversa dall’arrivarci in un secondo, perchè crei un rapporto solido con chi ti segue”.


Partendo dall’idea di dare una connotazione quasi teatrale all’allestimento, giocando con gli elementi scenografici per ricreare una sorta di carillon-teatro nel contesto dei palasport, i light & stage designer Francesco Trambaioli e Daniele Serra hanno ideato un ciclorama formato da grandi superfici che prendono sempre nuovi colori, dando vita ad ambientazioni suggestive che arricchiscono il racconto in musica dello show. Diviso in un grande quadro centrale e due quinte laterali che stringono verso il centro, il backdrop incornicia la scena privilegiando un racconto cinematografico del particolare e focalizzando l’attenzione su Brunori e i suoi 8 musicisti, posizionati su una grande pedana a quattro livelli: una struttura semicircolare di legno scuro, ispirata alla forma di una noce, a richiamare una sezione de L’Albero delle Noci.


Il parco luci del Brunori Sas || Tour 2025 è progettato per esaltare i momenti di intensità del live, lasciando respiro a quelli più intimi, con 7 fari che -appesi a dei pantografi- vengono calati nel corso dello show a creare ulteriore dinamicità. Dopo la partenza di Vigevano, la traversata live di Brunori Sas proseguirà a Firenze con l’appuntamento del 16 marzo al Mandela Forum (sold out), per poi fare tappa a Roma il 19 marzo al Palazzo dello Sport (sold out), passando per l’Inalpi Arena di Torino il 22 marzo, il PalaPartenope di Napoli il 26 marzo, l’Unipol Arena di Bologna il 28 marzo, e gran finale con la doppia data di Milano il 30 marzo (sold out) e il 31 marzo all’Unipol Forum.