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M5S, verso voto iscritti sulle regole: terzo mandato non per tutti

M5S, verso voto iscritti sulle regole: terzo mandato non per tuttiRoma, 14 mar. (askanews) – Reduce dalle barricate (simboliche) a Strasburgo contro i progetti europei di riarmo, fermo nel suo no alla manifestazione “europeista” di sabato 15 marzo, impegnato a costruire la manifestazione del Movimento 5 stelle contro la guerra e contro il carovita e il caro-bollette, Giuseppe Conte in questi giorni, è al lavoro anche sul fronte interno. “Stanno arrivando”, giura un deputato stellato in genere bene informato, a proposito delle molto attese regole in materia di limiti ai mandati elettivi nelle istituzioni. Conte “è pronto, a breve il nuovo codice etico sarà sottoposto al voto degli iscritti”, senza altri passaggi intermedi negli organismi dirigenti.


Breve riassunto delle puntate precedenti: il “processo costituente” avviato dall’ex premier dopo il tonfo elettorale delle europee (prima volta sotto il 10 per cento in una consultazione nazionale) si è concluso a dicembre con il secondo voto on line della base sul nuovo statuto e con l’eliminazione del ruolo del garante, fino a quel momento rivestito dal fondatore Beppe Grillo. Alcune delle questioni sottoposte al giudizio degli iscritti, tuttavia, non comportavano una modifica automatica delle norme interne. Fra queste, appunto, il superamento del limite, contenuto nel codice etico, dei due mandati nelle istituzioni: un freno alla promozione dei “migliori” o quantomeno dei più esperti e più noti fra gli esponenti stellati; e quindi, secondo l’opinione ormai maggioritaria nel Movimento, un danno alla forza elettorale delle liste a 5 stelle e alla loro capacità di azione politica. Le prime idee che Conte aveva sottoposto ai suoi a gennaio, nel corso delle riunioni con i gruppi parlamentari e con il Consiglio nazionale, tuttavia, non avevano ottenuto un’accoglienza festosa dai suoi. Troppe le aspettative di parlamentari in cerca di conferma e di ex parlamentari in cerca di nuove avventure istituzionali, aspettative spesso inevitabilmente contrapposte, “uno scontro naturale, senza astio, ma di tutti contro tutti”, secondo la disincantata ma rigorosamente anonima lettura di un alto dirigente dei 5 stelle. In molti si attendevano, dopo il largo pronunciamento degli iscritti, che il limite dei due mandati sarebbe stato semplicemente cancellato, e di conseguenza che si sarebbe formata una lunga fila per rimanere in Parlamento (o tornarci, per chi ha fatto le due legislature precedenti ed è adesso in “pausa”).


Conte però ha sempre tenuto duro e ha giurato di non lasciare spazio a un “liberi tutti” a suo giudizio incompatibile con l’ispirazione originaria del M5S, contraria alla politica come mestiere. Nelle scorse settimane ha sottoposto dei testi al comitato di garanzia, composto dall’ex presidente della Camera Roberto Fico, dall’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, in passato tra le figure più vicine a Grillo e la cui permanenza nel Movimento è considerata ancora in bilico, e dall’ex parlamentare Laura Bottici. Il trio gli ha fatto pervenire delle osservazioni, e Conte, che pure nella sua vita precedente faceva l’avvocato e il docente universitario di diritto, ha preso ancora tempo per confrontarsi con i suoi consiglieri più fidati. Quale sarà il punto di approdo? In sostanza, raccontano alcuni eletti nei corridoi del Parlamento, i punti cardine delle nuove norme da sottoporre all’approvazione degli iscritti in una nuova consultazione on line, sono i seguenti: rimane in vigore il divieto dei tre mandati nella stessa istituzione, mentre si potranno fare due mandati parlamentari e uno regionale, o comunale (la deroga venne fatta già in era Grillo per la sindaca Raggi con il cosiddetto “mandato zero” nel consiglio comunale). E naturalmente viceversa: due in Regione uno in Parlamento, ad esempio. Questa regola sbloccherà la probabile candidatura alla presidenza della Regione Campania di un 5 stelle in quota centrosinistra: si è molto parlato di Fico ma il tam tam interno considera in lieve vantaggio l’attuale vicepresidente della Camera Sergio Costa.


In ogni caso, Conte si terrà le mani libere (o l’ultima parola) sulle candidature, attraverso il meccanismo delle deroghe: per superare i limiti citati, infatti, servirà l’approvazione del presidente, o quantomeno sarà lui a indicare per quali personalità interne si potrà chiedere agli iscritti o agli organismi dirigenti di derogare ai limiti. “Anche perché – fa notare un parlamentare M5S di lungo corso – se faremo un accordo di coalizione, nei collegi, dove ci devono votare anche gli elettori di altri partiti, chi possiamo mettere, l’ultimo arrivato o un ex ministro?” Ma l’accordo di coalizione a ipotetiche elezioni politiche future, come testimoniano le repliche piccate di qualche esponente Pd alla battuta di Conte sul partito che si è dimostrato “troppo plurale” nel recente voto a Strasburgo sul riarmo europeo, resta tutto da costruire.

Maltempo, Meloni: pensiero a popolazioni, governo garantirà supporto

Maltempo, Meloni: pensiero a popolazioni, governo garantirà supportoRoma, 14 mar. (askanews) – “Il mio pensiero va alle popolazioni colpite dal maltempo che sta investendo diverse zone d’Italia, causando gravi danni e difficoltà ai cittadini. Un sentito ringraziamento a tutte le forze dell’ordine e ai soccorritori che, con impegno e professionalità, stanno prestando aiuto alle comunità colpite. Il Governo è al fianco delle popolazioni in difficoltà e garantirà ogni supporto necessario”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Consob, Savona: integrare innovazioni tecnologiche nella vigilanza

Consob, Savona: integrare innovazioni tecnologiche nella vigilanzaRoma, 14 mar. (askanews) – L’attività di vigilanza sui mercati richiede “una più esatta integrazione tra il vecchio sistema e le innovazioni tecnologiche”. Lo ha affermato il presidente della Consob, Paolo Savona, nel suo intervento in chiusura della conferenza per il 50esimo anniversario dell’autorità. Nel dibattito “è emerso anche chiaramente che i linguaggi giuridici sono distinti dai linguaggi economici”, ha rilevato. I primi vogliono rivedere la regolamentazione generale della società, i secondi quella dell’imprenditoria: “il punto è capire se si possono conciliare queste due visioni”.


“Ho seguito con attenzione il susseguirsi degli interventi nel corso di questa proficua giornata di lavori. Non mi prefiggo di riassumere punto per punto i suggerimenti che ci sono stati offerti per il futuro della vigilanza svolta dalla Consob in un contesto in grande mutamento. Ho invece – ha detto – la pretesa di trovare un filo conduttore che funga da guida della nostra azione propositiva e applicativa delle norme esistenti”. “Come noto – ha proseguito – la Consob segue con impegno la riforma del Tuf, che porterà un miglioramento nel governo dell’attuale architettura istituzionale di vigilanza finanziaria. I principali punti riguardanti questa iniziativa del Governo sono stati discussi nel corso del Convegno, ma un buon risultato richiede una più esatta integrazione tra il vecchio sistema e le innovazioni tecnologiche”.


“Come pure una considerazione congiunta va fatta in sede di vecchio sistema dovrà tenere conto dei progressi che verranno attuati nella realizzazione dell’Unione europea dei mercati dei capitali; la mia attesa è che l’unificazione abbracci anche gli intrecci tra strumenti tradizionali e virtuali, che richiede un chiarimento sulla conformazione dell’euro digitale – ha avvertito Savona – e un centro comune di raccolta delle informazioni in materia, auspicabilmente presso il canale T2S della Bce”. (fonte immagine: Consob).

Sisma 2009, Abruzzo: ok a risarcimenti vittime Casa studente

Sisma 2009, Abruzzo: ok a risarcimenti vittime Casa studenteMilano, 14 mar. (askanews) – La Giunta regionale dell’Abruzzo ha approvato oggi un provvedimento fondamentale per il riconoscimento dei diritti dei famigliari delle vittime del tragico crollo parziale della Casa dello studente, avvenuto a causa del devastante sisma del 6 aprile 2009. Con un finanziamento di 2 milioni di euro, la Regione si impegna a risarcire non solo i familiari dei giovani deceduti, ma anche gli studenti che furono feriti durante quell’orribile evento.


Questa decisione segue la sentenza della Corte d’appello dell’Aquila, emessa nel novembre 2023. “L’individuazione delle risorse necessarie per risarcire le vittime della Casa dello studente è un atto di responsabilità che riafferma il nostro impegno verso chi ha subito un dolore incommensurabile”, ha dichiarato l’assessore all’Istruzione e all’Università, Roberto Santangelo. L’Assessore ha inoltre sottolineato come il lavoro del Dipartimento dell’Istruzione e dell’Università, insieme all’Avvocatura regionale, abbia permesso di delineare un percorso giuridico chiaro per garantire i risarcimenti, dopo mesi di attesa che hanno aggravato il dolore dei familiari: “Siamo consapevoli che i ritardi accumulati avevano aggravato non solo il dolore dei congiunti, ma anche i costi per la Regione, riconosciuta responsabile dalla Corte. Oggi, con questo provvedimento, onoriamo non solo un obbligo giuridico, ma soprattutto un impegno morale verso una comunità che ha visto la propria esistenza stravolta”.


Nei prossimi giorni, i risarcimenti saranno messi in atto, portando un segnale di speranza e giustizia a chi ha subito perdite incolmabili.

Cinema, il Taormina Film Festival dedica il manifesto a “Malena”

Cinema, il Taormina Film Festival dedica il manifesto a “Malena”Roma, 14 mar. (askanews) – Si aprono oggi le selezioni per la 71esima edizione del Taormina Film Festival, che si svolgerà dal 10 al 14 giugno 2025, diretto da Tiziana Rocca. Il Festival si articolerà in tre sezioni: il Concorso Internazionale Lungometraggi, il Fuori Concorso e gli Eventi Speciali al Teatro Antico. Per l’occasione, è stato lanciato il manifesto ufficiale che quest’anno omaggia la pellicola di Giuseppe Tornatore distribuita da Medusa Film, “Malèna”, per il 25esimo dalla sua uscita in sala.


“Siamo felici e orgogliosi di dedicare il manifesto di questa edizione del Taormina Film Festival a uno dei film più iconici del cinema italiano contemporaneo – ha detto Tiziana Rocca, direttrice artistica del Festival – Malèna, diretto da Giuseppe Tornatore, è una pellicola che ha lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo, raccontando con straordinaria delicatezza e poesia la storia di una donna, del suo fascino e della sua solitudine, in un paesaggio che è tanto interiore quanto sociale. Il manifesto che oggi presentiamo è un tributo a questo capolavoro: una riflessione visiva che vuole essere anche un omaggio al lavoro di Tornatore, alla bellezza immortale di Monica Bellucci e alla forza di un racconto che ha attraversato e continua ad attraversare le epoche. Una storia senza tempo che merita di essere celebrata. A tal proposito, vorrei rivolgere un sentito ringraziamento a Giuseppe Tornatore e a Medusa Film per questa gentilissima concessione e grande opportunità per il festival”. Possono partecipare alle selezioni per il Concorso, i lungometraggi di finzione terminati dopo il primo ottobre 2024 ed esclusivamente in anteprima italiana. La direzione del festival nominerà una giuria internazionale incaricata di assegnare i seguenti premi: Premio per il miglior film, Premio per la migliore attrice e Premio per il migliore attore. Per il Fuori Concorso possono partecipare lungometraggi e/o documentari e/o cortometraggi terminati dopo il primo ottobre 2024 ed esclusivamente in anteprima italiana.


I titolari delle opere che intendono partecipare al Festival (in qualsiasi sezione) possono farne richiesta a partire dal 14 marzo ed entro e non oltre il 27 maggio 2025 sul sito ufficiale del Festival. Il Taormina Film Festival è promosso e organizzato dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia con il sostegno dell’Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, della Sicilia Film Commission, del Comune di Taormina e del MiC, Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e audiovisivo.

Giorgio Poi torna con il singolo “Uomini contro insetti”

Giorgio Poi torna con il singolo “Uomini contro insetti”Milano, 14 mar. (askanews) – A tre anni di distanza dall’ultimo album Gommapiuma Giorgio Poi, produttore, polistrumentista e cantautore tra i più influenti e riconoscibili della scena musicale italiana, torna il 14 marzo con Uomini contro insetti, un brano da lui interamente scritto, composto, prodotto e suonato, che anticipa il suo atteso quarto album di inediti in uscita per Bomba Dischi / Sony Music.


Il Brano è una canzone senza ritornello che scorre lieve come un flusso di pensieri, tra finte spiagge da cartolina, bombe nucleari sugli alveari, ricordi sbiaditi d’infanzia e frammenti di vita quotidiana. Immagini poetiche e surreali puntellate da un’ironia lucida, sottile e spiazzante che da sempre contraddistingue la sua scrittura: Mi hai lasciato sulle labbra il rosso dell’alchermes, e il tuo herpes/ Bucare il cielo con uno sputo, cercavi Dio ma non l’hai trovato e ti torna indietro perché d’altronde, citando i versi che chiudono il pezzo, “le canzoni sono sempre ridicole, scusate lo so”. Una ballad elegante e senza tempo ispirata al Wall of Sound di Phil Spector, dove synth, chitarra, basso e batteria creano un arrangiamento morbido e sospeso con un glockenspiel che interviene a tratti, quasi come un’eco delicata che ritorna ciclicamente.


Prendendo in prestito il titolo da un saggio contenuto nell’Elogio dell’ozio di Bertrand Russel, Giorgio Poi crea a un racconto dolce amaro che si compone e si scompone nello stesso istante, una finestra spalancata sul mondo di oggi minacciato da inquinamento e consumismo, fatto di considerazioni sulla vita, l’ambiente, la religione, il turismo mordi e fuggi. Il videoclip di Uomini contro Insetti, realizzato da Galattico, mescola tecniche differenti nel creare un viaggio che si affianca alle immagini evocate dal testo del brano, con un piglio onirico in cui ogni figura si trasforma nella successiva mutando in continuazione forma, colore e stile. La scelta del regista Filippo Rossi di coinvolgere tre artisti – Lorenzo Mercant, Simone Brillarelli e Dario Imbrogno sulle parti di stop motion, con diversi stili di illustrazione e ognuno con un tratto e una cifra fortemente riconoscibili – e unirne le scene senza mai soluzione di continuità, porta a un effetto straniante dove le parole prendono vita assecondando l’incedere del brano, accompagnando lo spettatore tra specchi, aerei e spiagge da sogno, per scomparire di nuovo alla fine sommerse dagli stessi insetti che dall’inizio hanno dato vita al racconto.


Giorgio Poi ha annunciato due date speciali in Italia, al MI AMI di Milano il 24 maggio e il 13 giugno a Roma al Forte Antenne, precedute da un tour , organizzato da DNA concerti, che toccherà le principali capitali europee: Berlino il 9 maggio, Bruxelles l’11, Parigi il 12 e Londra il 13 maggio. Un ritorno molto atteso, dopo i successi e i riconoscimenti internazionali raccolti in questi anni: dalle aperture delle date dei Phoenix a Milano, Parigi e negli Stati Uniti, fino al mini tour asiatico che lo ha portato ad esibirsi a Pechino, Tianjin e Hong Kong, passando per Città del Messico, dove ha aperto la data del musicista León Larregui, storico leader degli Zoè, con cui ha collaborato partecipando al brano “Chromocosmic Avenue”. Ad accompagnare Giorgio Poi sul palco, come sempre, Matteo Domenichelli al basso, Francesco Aprili alla batteria, Benjamin Ventura alle tastiere.

Governo, Meloni: penso in grande per l’Italia, ma no scorciatoie

Governo, Meloni: penso in grande per l’Italia, ma no scorciatoieTorino, 14 mar. (askanews) – Giorgia Meloni “pensa in grande per l’Italia”, ma per raggiungere gli obiettivi “non ci sono scorciatoie, bisogna fare tutto il percorso”. La presidente del Consiglio lo ha detto a Torino, parlando ai dipendenti della Argotec, azienda italiana attiva nel settore dell’aerospazio, visitata oggi a Torino.


“‘Pensare in grande, no shortcuts’. Sono perfettamente d’accordo”, ha detto la premier raccogliendo le parole dell’Ad dell’azienda David Avino. “Che cosa vuol dire pensare in grande? Non credere nei limiti che gli altri pensano che dobbiamo avere, non farsi limitare dal sentito comune: quello che puoi fare, dove puoi arrivare, quali sono le tue reali potenzialità… Questo è sbagliato. Pensare in grande significa soprattutto ‘decido io quali siano i miei limiti, e li sperimento’. No shortcuts significa che se tu pensi che puoi arrivare a un obiettivo senza percorrere la strada necessaria a quell’obiettivo, l’obiettivo non lo gestisci. E quindi semplicemente, le scorciatoie non esistono, per chi vuole fare le cose sul serio, per chi vuole farle in grande. Tutto questo lo ritrovo qua dentro, ed è importante per me perchè anche io penso in grande. Non per me stessa, per l’Italia”.

Notre Dame de Paris tornerà in scena a partire da febbraio 2026

Notre Dame de Paris tornerà in scena a partire da febbraio 2026Milano, 14 mar. (askanews) – Notre Dame de Paris, l’opera popolare moderna più famosa al mondo e spettacolo tra i più imponenti mai realizzati, tornerà sui palchi italiani a partire da febbraio 2026, a quattro anni di distanza dallo show dedicato al ventennale del suo debutto in Italia. Esattamente 23 anni fa, il 14 marzo del 2002, lo spettacolo andava in scena per la prima volta in Italia, dando inizio a un viaggio straordinario che continua ancora oggi e che tra due anni, nel 2027, celebrerà il venticinquesimo anniversario di quel debutto storico, un traguardo che segnerà un quarto di secolo di emozioni, musica e poesia.


Dal suo debutto nel 2002, con la versione italiana prodotta da David Zard e il magistrale adattamento in italiano di Pasquale Panella dei testi di Luc Plamondon, Notre Dame de Paris ha riscosso un successo planetario, diventando una delle opere teatrali più amate di sempre. Riccardo Cocciante, autore delle musiche dello spettacolo, è al centro di questo incredibile progetto, con una colonna sonora unica che include brani come “Bella”, “Il tempo delle cattedrali” e “Vivere per amare”, che raccontano la drammatica storia d’amore tra Esmeralda e Quasimodo, sullo sfondo della maestosa Cattedrale di Notre-Dame di Parigi. La tournée, prodotta da Clemente Zard e interamente curata e distribuita da Vivo Concerti, partirà il 26 febbraio 2026 da Milano dove rimarrà fino al 15 marzo. Si sposterà poi a Jesolo (VE), Eboli (SA), Pesaro, Reggio Calabria, Montichiari (BS), Lugano, Genova, Ferrara, Olbia, Palermo, Torre del Lago (LU), Messina, Napoli, Bari, Firenze, Conegliano (TV), Torino, Casalecchio di Reno (BO), Trieste, per poi concludersi il 29 dicembre 2026 a Roma.


Notre Dame de Paris è un capolavoro senza tempo, perché sa raccontare, attraverso la metafora, i pregi e i difetti dell’umanità. La sua forza risiede nell’attualità dei suoi temi, nella sua capacità di denunciare le barriere ingiuste imposte alla diversità e di parlare a ogni generazione con la stessa intensità. Un’opera eterna, che continua a crescere senza mai invecchiare. Notre Dame de Paris è uno spettacolo che non ha più bisogno di spiegazioni, ma solo di essere vissuto. La scenografia, rinnovata per questa nuova produzione, è dominata da un imponente muro che si trasforma in tutto, mentre le tonalità di grigio avvolgono la scena, rendendola sorprendentemente metropolitana, vicina a noi, specchio della moderna realtà urbana in cui viviamo oggi. A oltre vent’anni dal suo esordio in Italia, la celebre opera popolare, ispirata all’omonimo romanzo di Victor Hugo, regalerà un’esperienza al pubblico che vive nel presente ma che si lascia emozionare da storie senza tempo.


«Portare Notre Dame de Paris in Italia è sempre un’emozione profonda. Questa commovente opera popolare tratta temi universali, tocca il cuore di chiunque, ha la straordinaria capacità di superare confini e generazioni. È senza tempo perché si connette con l’anima umana, fragile e in continua ricerca di giustizia e amore, ed è proprio per questo che rimarrà sempre attuale. La potenza dell’opera vive nel legame speciale che crea con il pubblico, che riesce sempre a immedesimarsi nei destini di Esmeralda e Quasimodo, due esseri umani che lottano contro le ingiustizie della vita e per un amore che sembra impossibile. La musica, con le sue radici profonde, e la danza, che unisce stili come la breakdance e il balletto classico, danno vita a un’esperienza straordinaria. Lo spettacolo si reinventa continuamente, continuando a emozionare e a celebrare la bellezza e le fragilità che ci rendono umani; con un nuovo cast, non vediamo l’ora di far rivivere questa straordinaria storia, che continua a far breccia nell’anima di chi la guarda a distanza di anni come se fosse la prima volta.»

Endometriosi: che cos’è e quali sono i campanelli di allarme?

Endometriosi: che cos’è e quali sono i campanelli di allarme?Roma, 14 mar. (askanews) – L’endometriosi prende il nome dall’endometrio, il tessuto che normalmente riveste l’interno dell’utero. Quando questo cresce in modo anomalo al di fuori dell’utero, può causare lesioni e infiammazione in altre aree del corpo, come le ovaie e la zona pelvica, dando origine all’endometriosi: una malattia che colpisce circa 190 milioni di donne in età fertile (tra il 2% e il 10% della popolazione femminile mondiale), con una prevalenza che in Italia varia tra il 10% e il 15%. L’incidenza sale al 30-50% tra le donne infertili o con difficoltà a concepire. Le diagnosi accertate sono almeno 3 milioni.


“L’endometriosi è una patologia infiammatoria cronica, che colpisce soprattutto tra i 25 e i 35 anni, ma può manifestarsi anche in età più giovane – spiega Marco Grassi,ginecologo presso l’ospedale ‘C. e G. Mazzoni’ di Ascoli Piceno – le cause sono ancora poco note e la diagnosi, purtroppo, arriva spesso dopo molto tempo”. Quali sono i sintomi? Il sintomo principale dell’endometriosi è il dolore, in particolare quello pelvico cronico, spesso associato a mestruazioni dolorose. Il dolore può anche manifestarsi durante i rapporti sessuali, l’evacuazione intestinale o la minzione. In alcuni casi, è così intenso da influire sulla vita quotidiana. Altri sintomi includono sanguinamenti abbondanti, disturbi intestinali e gonfiore addominale. Tuttavia, alcune donne possono non avere sintomi evidenti.


Come si diagnostica? “L’identificazione dell’endometriosi inizia con un’analisi dettagliata della storia clinica della paziente ed una precisa anamnesi – afferma il dottor Marco Grassi – inoltre è importante considerare la presenza di casi in famiglia, poiché esiste una predisposizione genetica alla condizione. Per una donna con sospetto di endometriosi, la visita ginecologica deve includere l’ecografia pelvica per rilevare cisti o tessuti anomali e, se necessario, una risonanza magnetica. L’endometriosi non è sempre uguale. I vari stadi L’endometriosi è suddivisa in quattro stadi, identificati dall’American Society for Reproductive Medicine (ASRM). La classificazione si basa sulla diffusione della patologia e sull’entità dei danni causati, che influenzano le opzioni terapeutiche disponibili. Primo stadio: l’endometriosi è di entità minima, con lesioni di dimensioni contenute e il tessuto endometriale fuoriuscito dall’utero si presenta localizzato superficialmente.


Secondo stadio: il numero di lesioni è maggiore e sono più profonde. Terzo stadio: aumento dell’estensione della malattia, con la presenza di cisti ovariche e la formazione di aderenze o cicatrici tra gli organi pelvici.


Quarto stadio: forma grave, con impianti profondi, cisti di notevoli dimensioni su una o entrambe le ovaie, e la presenza di aderenze e cicatrici. L’endometriosi è inserita tra i LEA (Livelli essenziali di assistenza) nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti. Nelle forme più avanzate (stadi III e IV), le pazienti hanno diritto ad esenzione per alcune prestazioni di controllo. Esiste una cura? Non c’è una cura definitiva, ma diverse terapie possono gestire i sintomi, a seconda della gravità e del desiderio di gravidanza. Per il dolore, si utilizzano solitamente FANS e analgesici. “Nella scelta del trattamento è importante tenere in considerazione anche l’età della donna ed il relativo potenziale di fertilità – spiega il dottor Grassi – l’uso di estroprogestinico o progestinico può favorire un miglioramento dei sintomi, poiché inibisce la stimolazione ormonale e la crescita degli impianti endometriosici. Il trattamento con analoghi del GnRH, che blocca completamente la stimolazione ovarica e provoca effetti collaterali simili alla menopausa, è riservato a casi che necessitano di intervento chirurgico”. Prevenzione Sensibilizzare verso la malattia è la migliore forma di prevenzione. “La scarsa consapevolezza contribuisce a un ritardo diagnostico di ben sette anni, con un impatto profondo sulla qualità della vita ed il benessere psico-fisico della donna” sottolinea il dottor Grassi. E’ possibile rimanere incinta? L’endometriosi è responsabile di sub-fertilità o infertilità nel 30-40% dei casi. Tuttavia non è esclusa completamente la possibilità di restare incinta specie nelle donne che presentano forme meno gravi. I cibi da mangiare e quali evitare? Si consiglia una dieta ricca di fibre (cereali integrali, legumi, frutta e verdura) e Omega 3 (pesce, frutta secca, semi, olio d’oliva, carne bianca e uova). Ridurre grano, carne rossa e latticini. Eliminare cibi infiammatori come prodotti industriali, farine raffinate, carni rosse, zucchero, alcol, caffeina e bevande gassate. Lo sport aiuta? L’esercizio fisico stimola il rilascio di endorfine, che alleviano il dolore pelvico cronico, sintomo comune dell’endometriosi, e abbassa i livelli di estrogeni. Pratiche mente-corpo come lo yoga, possono ridurre stress, ansia e dolore, migliorando il benessere fisico e mentale delle pazienti con endometriosi.

Cinema, dal 2 a 6 aprile torna in Italia Rendez-Vous: al via da Roma

Cinema, dal 2 a 6 aprile torna in Italia Rendez-Vous: al via da RomaRoma, 14 mar. (askanews) – Dal 2 al 6 aprile torna in Italia Rendez-Vous, il festival dedicato al cinema francese. La manifestazione, alla sua XV edizione, apre i battenti, come ogni anno, a Roma, al Cinema Nuovo Sacher, dove sono accolti film e ospiti della rassegna. Il viaggio, partito dalla Capitale, fa poi tappa, con sezioni speciali e ospiti, a Bologna, Firenze e Palermo.


Tre attrici uniche e atipiche, al centro di un mondo sempre più uniforme: Valeria Bruni Tedeschi, Ludivine Sagnier e Leila Bekhti, sono tre delle interpreti più versatili e straordinarie della loro generazione, tre artiste in continua evoluzione e sempre alla ricerca di nuove sfide. La XV edizione di Rendez-Vous, caratterizzata dall’originalità linguistica e narrativa con cui i film selezionati affrontano i temi della contemporaneità, celebra il loro lavoro, le loro scelte audaci, ambiziose e controcorrente. Tre attrici per tre film che rimettono in discussione il tema della maternità e della famiglia. Il 2 aprile, al Cinema Nuovo Sacher, Valeria Bruni Tedeschi presenta, al fianco della regista Carine Tardieu “L’attachement”, film di apertura.


Il 3 aprile al Cinema Nuovo Sacher, Ludivine Sagnier presenta, in anteprima italiana, “Sotto le foglie – Quand Vient L’Automne”, l’ultimo lungometraggio firmato da François Ozon. Il 6 aprile Leila Bekhti presenta, in anteprima italiana, “Ma Mère, Dieu et Sylvie Vartan” (C’era una volta mia madre” di Ken Scott. Il più prestigioso evento cinematografico italiano dedicato al cinema francese, nasce da un’iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, è realizzato dall’Institut francais Italia, co-organizzato con Unifrance, l’organo di promozione del cinema e dell’audiovisivo francese nel mondo. Il responsabile del festival è Rémi Guittet, addetto audiovisivo dell’Institut français Italia, la direzione artistica è affidata a Vanessa Tonnini.