Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Formula1, Hamilton: “Mi sento come al debutto”

Formula1, Hamilton: “Mi sento come al debutto”Roma, 13 mar. (askanews) – “Sono incredibilmente fortunato ad aver avuto una carriera straordinaria in Formula 1. Il mio debutto con la McLaren nel 2007 è stato epico, così come lo è stato iniziare una nuova avventura con la Mercedes. Ora, trovarmi di nuovo all’inizio di un nuovo capitolo con la Ferrari mi ricorda molto quella prima stagione. Nel corso degli anni, sono andato su e giù per il paddock guardando il garage rosso, e ora sono effettivamente nel garage rosso. È una sensazione davvero speciale” Così Lewis Hamilton nella prima conferenza da ferrarista alla vigilia del primo Gp della stagione a Melbourne, in Australia.


Sulla gara: “Di cosa sarei felice al termine di questo fine settimana? Non lo so. Come ho detto, non ho aspettative. Voglio solo concluderlo sapendo di aver dato assolutamente tutto e di essermi sentito a mio agio in macchina. Non so cosa questo significhi in termini di risultati. Ma spero che saremo in grado di competere per uno dei primi cinque posti. Questa è ovviamente una pista diversa dal Bahrein, quindi sarà un po’ diverso guidare la macchina qui. Si tratta di entrare nella stagione e trovare il giusto ritmo. Sto ancora imparando a conoscere questa vettura, che è molto diversa da quelle che ho guidato in passato. Dopo tanti anni con i motori Mercedes, passare alla potenza Ferrari è qualcosa di nuovo: una sensazione diversa, una vibrazione diversa. Qui c’è un modo completamente differente di lavorare. L’intero team affronta le cose con un’altra prospettiva, e questo rende tutto ancora più stimolante ed affascinante. Senza dubbio, questo è il periodo più emozionante della mia vita e voglio godermelo fino in fondo. Abbiamo avuto solo tre giorni per girare in pista, quindi è difficile dire esattamente dove ci troviamo rispetto ai nostri avversari. L’unica cosa che possiamo fare è restare concentrati sul nostro lavoro. Penso ci sarà una battaglia molto intensa tra tutti noi”. Hamilton sottolinea di non avvertire il peso della pressione: “Negli anni ho imparato che la pressione che metto su me stesso è dieci volte più alta di qualsiasi altra pressione che possa essere messa su di me. Qui in Ferrari non mi è stata messa alcuna pressione, e questo mi permette di concentrarmi completamente sul lavoro da fare. Ho grandi aspettative per me stesso, so cosa posso portare alla squadra e so cosa servirà per raggiungere i nostri obiettivi. Ora si tratta solo di abbassare la testa e lavorare duramente. Mi approccio a questo weekend con una mentalità aperta, pronto a imparare e adattarmi”. Hamilton in conferenza si è trovato al fianco del suo erede in Mercedes, Andrea Kimi Antonelli, e tra i due non è mancata qualche battuta: “Guardate questo giovane – ha detto l’inglese – sono felice per lui. Sta facendo molto bene, si sta comportando bene”. “Non è solo un grande pilota, ma anche una grande persona”, ha risposto un emozionato Kimi.

Salvi (Fruitimprese): in 10 anni -80% pere, -75% kiwi, -25% pesche

Salvi (Fruitimprese): in 10 anni -80% pere, -75% kiwi, -25% pescheRoma, 13 mar. (askanews) – Negli ultimi 10 anni l’Italia ha perso l’80% del raccolto di pere, il 75% del raccolto di kiwi e il 25% di quello delle pesche: il nostro paese sta assistendo quindi da anni “ad una inesorabile progressiva riduzione delle produzioni”, tanto che “ormai il nostro problema principale sui mercati internazionali non è collocare il prodotto ad un prezzo remunerativo, ma avere il prodotto da vendere”. Così in una nota Marco Salvi, presidente di Fruitimprese, l’associazione che riunisce le imprese ortofrutticole italiane.


E i timori per la produzione diventano tanto più significativi quando si pensa agli ultimi dati resi noti da Fruitimprese, che parlano per il 2024 di un nuovo record per l’export di ortofrutta fresca, arrivata a quota oltre 6 miliardi di euro di valore nonostante le crescenti difficoltà che stanno affliggendo gli operatori. La crisi produttiva è così grave, spiega Salvi, che “le aziende più strutturate stanno acquistando aziende agricole e creando joint venture all’estero per poter continuare a presidiare i mercati”.


Salvi sottolinea che la crisi produttiva progressiva è sì dovuta ai cambiamenti climatici, “ma soprattutto alle misure che l’Unione Europea mette in campo per limitare l’uso degli agrofarmaci, senza fornire soluzioni alternative percorribili. Sulle produzioni ortofrutticole è in atto una tempesta perfetta: aumentano le fitopatie e gli attacchi degli insetti e diminuiscono le armi per contrastarle, mentre il futuro della ricerca, rappresentata dalle TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita) è bloccato da oltre un anno perché non ci si accorda sul testo del regolamento comunitario”. “Qualche speranza – conclude Salvi – arriva dal recente discorso di insediamento del Commissario Europeo Hansen, il quale ha dichiarato pubblicamente che la Commissione valuterà attentamente qualsiasi ulteriore divieto di pesticidi qualora non siano ancora disponibili alternative. Al nostro settore non resta che aspettare che alle parole corrispondano i fatti”.

Fruitimprese: in 2024 import ortofrutta oltre 4 mln tonn. +8,9%

Fruitimprese: in 2024 import ortofrutta oltre 4 mln tonn. +8,9%Roma, 13 mar. (askanews) – Aumentano nel 2024 le importazioni di ortofrutta in Italia, che sfondano il tetto dei 4 milioni di tonnellate (+8,9%) e che salgono del 12,9% in valore (5,692 mld di euro). A parte gli agrumi, le cui importazioni continuano a scendere (-9,7% in volume e -16,3% in valore), nel 2024 tutti i comparti presentano tassi di crescita per il prodotto proveniente dall’estero, spiega in una nota Fruitimprese, l’associazione che riunisce le imprese ortofrutticole italiane.


Per tuberi legumi e ortaggi l’import sale del 17,9% in quantità e del 14,6% in valore. Sale significativamente anche il valore della frutta fresca importata, con un +16% rispetto allo stesso periodo del 2023 a fronte di un +6,5 in volume. Nel 2024 riparte anche l’import di frutta secca rispetto al 2023 con un +11,1% in quantità e +21,3% in valore. Bene anche la frutta tropicale +3,4% in volume e +6,5% in valore. Nel dettaglio, sono costanti i dati per banane e ananas e va ancora molto bene l’import di avocado, ormai secondo prodotto tropicale per valore importato (oltre 161 milioni di euro, in crescita di un terzo rispetto al 2023).

Addio a Daniele Venturi, fondatore e presidente dei Papaboys

Addio a Daniele Venturi, fondatore e presidente dei PapaboysRoma, 13 mar. (askanews) – E’ morto questa mattina, all’ospedale di Siena, Daniele Venturi, 55 anni, fondatore e presidente dell’Associazione Nazionale Papaboys, nata nel 2000 per la Giornata Mondiale della Gioventù di Giovanni Paolo II. Daniele era nato e cresciuto a Massa Marittima, in provincia di Grosseto.


Era stato ricoverato qualche giorno fa all’ospedale in condizioni critiche in seguito a un malore e subito trasportato in terapia intensiva. Dopo qualche giorno, la morte. Non sono ancora chiare le cause del decesso e per questo verrà effettuata l’autopsia. Il funerale si terrà sabato, a Massa Marittima, paese dove Daniele viveva. Una vita dedicata al giornalismo e alla Chiesa. Per oltre vent’anni ha tenuto informato il mondo del Web con il sito www.papaboys.org – dal Pontificato di Giovanni Paolo II fino all’attuale Francesco – ha istituito premi legati al mondo della musica cristiana, ha scritto un libro, in versione e-book, sul viaggio di Papa Francesco a Rio de Janeiro. Ultimamente aveva creato un settimanale, il “Pensiero”, con meditazioni e riflessioni sulla Chiesa e sul Vangelo. “La perfezione è vita? Ecco il numero 8 del Pensiero. Buona lettura”, aveva scritto solo giovedì scorso per l’ultimo numero del settimanale.


In una recente intervista aveva affermato: “Noi vecchi siamo tornati alle nostre parrocchie, ma saremo a Roma per il Giubileo dei giovani”. L’appuntamento in agenda è fissato per il 28 luglio: “Speriamo che Francesco si rimetta alla grande, è un lottatore”. Daniele, invece, non ce l’ha fatta.

Fruitimprese: record export ortofrutta, oltre 6 mld (+5,3%)

Fruitimprese: record export ortofrutta, oltre 6 mld (+5,3%)Roma, 13 mar. (askanews) – Nuovo record nel 2024 per le esportazioni italiane di ortofrutta fresca che superano per la prima volta i 6 miliardi di euro di valore, con un incremento del 5,3% rispetto al 2023. Un risultato confermato anche dai dati in volume con un export di 3.751.017 tonnellate, che segnano un aumento del 9% rispetto all’anno precedente. Lo annuncia in una nota Fruitimprese, l’associazione che riunisce le imprese ortofrutticole italiane.


E’ in controtendenza però il saldo della bilancia commerciale, che rimane in territorio negativo in volume e si dimezza in valore, attestandosi a poco più di 364 mln di euro, in discesa del 48,6% rispetto al 2023. Infatti, l’Italia nel 2024 ha importato 362.140 tonnellate in più di ortofrutta fresca rispetto all’export. Ad incidere sul dato della bilancia commerciale è quindi l’incremento, peraltro costante, delle importazioni che sfondano il tetto dei 4 milioni di tonnellate (+8,9%) e che salgono del 12,9% in valore (5,692 mld di euro). Passando all’esame dei singoli comparti i numeri dell’export sono tutti in territorio positivo: tuberi legumi e ortaggi vedono incrementare le esportazioni del 12,1% in volume e confermano il dato 2023 in valore, molto bene le esportazioni di agrumi che salgono del 18,8% in quantità e del 11,4% in valore. Positivo anche il comparto principale, quello della frutta fresca che, in controtendenza con gli altri cresce di più in valore (+8,7%) che in volume (+6,3%), a testimonianza di un calo delle produzioni che tuttavia non incide sul valore esportato.


Recupera, rispetto ai mesi precedenti, la frutta secca le cui esportazioni segnano un ottimo +13,7 in volume a cui non fa eco il dato in valore che aumenta solamente dello 0,3%, sicuramente uno spunto di riflessione per gli operatori del comparto, spiega Fruitimprese. Continua infine la crescita dell’export della frutta tropicale con un +9,5% in volume e + 8,8% in valore. Un dato che candida il nostro Paese a rappresentare un hub logistico a livello mondiale per l’ortofrutta.


Per quanto riguarda i prodotti campioni dell’export italiano, molto bene le esportazioni di mele che superano il miliardo di euro, in crescita del 12,18% rispetto al 2023. L’export di uva da tavola è un po’ la cartina di tornasole di come si sta evolvendo il nostro settore, spiega Fruitimprese: scendono i volumi (-4,31% sul 2023), ma salgono significativamente i valori. L’Italia ha esportato 912 milioni di euro di uva da tavola (+13,44% rispetto all’anno precedente), un dato che conferma come la scelta di privilegiare nuove varietà più appetibili e remunerative, porti dei risultati tangibili.


Male il kiwi, le cui esportazioni perdono quasi 1/4 delle quantità (-24,54% sullo stesso periodo del 2023) e scendono del 3,27% in valore. In questo caso le motivazioni sono due: il calo marcato delle produzioni dovuto alle fitopatie e all’attacco degli insetti e il contributo decisivo in termini di valore del kiwi giallo e rosso. Per quanto riguarda gli agrumi, i numeri dell’export di arance rimane costante rispetto al 2023 (-0,58% in quantità e -5,64% in valore), crescono invece in modo significativo quelli dei limoni con un incremento del 12,14% in volume e del 5,36% in valore. Molto bene l’export di pesche e nettarine, che supera le 100.000 tonnellate dopo alcuni anni di crisi; qui l’incremento attribuibile alle nuove varietà e a un innalzamento generale della qualità è piuttosto marcato, +37,1% in volume e +25,53% in valore rispetto al 2023. Sono ancora in discesa, infine, i dati dell’export di pere a causa delle problematiche produttive legate alle fitopatie e alle gelate. “I primi dati del 2025 segnano tuttavia una produzione il leggera ripresa – precisa Fruitimprese – attendiamo i prossimi mesi per un giudizio completo sulla campagna in corso”.

Cina: funzionario arrestato per aver lavorato per spie straniere

Cina: funzionario arrestato per aver lavorato per spie straniereRoma, 13 mar. (askanews) – In Cina un funzionario è stato arrestato per aver fornito informazioni a un’agenzia di spionaggio straniera dopo essere caduto in una “honey trap”, cioè in una trappola amorosa che lo ha reso soggetto a un ricatto. Lo scrive oggi il South China Morning Post citando un’informazione pubblicata sui social media ufficiali del ministero della Sicurezza dello stato cinese.


Il funzionario – identificato col nome di Zhang – era assegnato in un’istituzione all’estero e tendeva a frequentare diversi locali di lusso. Presso uno di questi, sarebbe stato agganciato da un agente straniero di nome Li, che si è presentato come un esponente di un’organizzazione imprenditoriale locale. Secondo il ministero, Zhang avrebbe chiesto a Li, durante un drink, informazioni su “locali di intrattenimento esotici”, facilitando a Li e ai suoi superiori l’organizzazione di una “honey trap”. Li avrebbe a quel punto avrebbe invitato Zhang in una casa di prostituzione. Lì sarebbe scattata la trappola: agenti delle forze dell’ordine locali hanno arrestato l’uomo. A quel punto Li e un altro agente straniero, che si era qualificato come fratello di Li, sono intervenuti per liberare il funzionario cinese. “In quel momento, Zhang, caduto nella trappola amorosa, non sapeva che ogni momento – dal bere, al chiacchierare, fino all’arresto per richiesta di prostituzione – era già stato registrato dalla telecamera per agenzie di intelligence straniere. Questi usarono le registrazioni come leva per costringere Zhang a lavorare per loro”, ha spiegato il ministero.


Zhang ha acconsentito a “collaborare e raccogliere informazioni riservate sulla Cina sotto coercizione e seduzione”, ha affermato il ministero. Da quel momento, ha continuato a utilizzare la sua posizione nella missione estera per trasferire “una grande quantità d’informazioni riservate alle agenzia di spionaggio straniere, tramite stampa, fotografie, scrittura e dettatura”, ricevendo a sua volta “notevoli somme di denaro”. Quando stava per concludere il suo incarico all’estero e rientrare in Cina, Zhang avrebbe firmato addirittura una “lettera di impegno” con le agenzie straniere, accettando di continuare a lavorare per loro anche dopo il rientro in Cina, si legge nel rapporto.


Tuttavia al suo ritorno in Cina, il funzionario è stato arrestato “severamente punito per aver fornito segreti di Stato ad agenzie di spionaggio straniere”. Il ministero non ha però fornito dettagli sulla pena. A gennaio dello scorso anno, il ministero ha reso noto un altro caso, relativo a un dirigente di alto livello di un’azienda statale, il quale, secondo quanto riferito, è caduto in un’altra “honey trap” e ha dovuto consegnare il suo laptop, contenente oltre un decennio di informazioni riservate, a un’agenzia di intelligence straniera.

Tumore colon-retto, a Roma Tor Vergata arriva Endorunner

Tumore colon-retto, a Roma Tor Vergata arriva EndorunnerRoma, 13 mar. (askanews) – In occasione del mese dedicato alla prevenzione del tumore del colon-retto l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, con il supporto non condizionante di FUJIFILM Healthcare Italia, è protagonista di due giornate di incontri per sensibilizzare cittadini, futuri medici e i ragazzi degli ultimi anni delle scuole superiori sull’importanza della prevenzione del tumore del colon-retto. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio di SIC (Società Italiana di Chirurgia), Fismad (Federazione Italiana delle Società delle Malattie dell’Apparato Digerente), Ordine dei Medici Chirurghi di Roma, del Comitato Nazionale Italiano Fair Play e, per la giornata del 14 marzo, anche della Regione Lazio.


Il tumore del colon-retto è la terza neoplasia più diffusa per incidenza e la seconda per mortalità. Nonostante i progressi della ricerca, questo tumore rappresenta ancora oggi una sfida, considerando che, nel 2023, ne sono stati stimati circa 26.000 casi negli uomini (circa il 12% di tutti i tumori nel sesso maschile) e 24.000 nuovi casi nelle donne (circa il 13% di tutti i tumori del sesso femminile). Ad oggi, la prevenzione rimane una delle armi più efficaci per ridurne l’incidenza e la mortalità. La giornata odierna, dal titolo “Parliamone insieme…il tumore al colon-retto si può prevenire e curare”, vede il coinvolgimento di studenti liceali e degli ultimi anni del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi Tor Vergata, chiamati a capire l’importanza sia della prevenzione primaria intesa come corretti stili di vita sia di quella secondaria (screening con esecuzione del test SOF sangue occulto fecale). Partecipano: il prof. Nathan Levialdi Ghiron, Magnifico Rettore, il prof. Stefano Marini, Preside della Facoltà di Medicina e la prof.ssa Giovanna Del Vecchio Blanco, responsabile della Unit Percorsi Endoscopici della UOC di Gastroenterologia, della Università degli Studi di Roma Tor Vergata, la dott.ssa Valentina Pettinicchio, Centro di Coordinamento Screening dell’Asl Roma 2, Nicola Spadea, campione mondiale di windsurf e insegnante di scienze motorie presso il liceo Chris Chappel College di Anzio.


“È con grande piacere che ospitiamo questa iniziativa – ha dichiarato in apertura il rettore Nathan Levialdi Ghiron – per sensibilizzare la nostra comunità e l’opinione pubblica sulla prevenzione del tumore del colon-retto, una delle principali sfide sanitarie a livello globale, su cui la ricerca concentra la propria attenzione. Marzo, mese europeo per la sensibilizzazione, è il momento ideale per riflettere sull’importanza della prevenzione e sull’adozione di stili di vita sani, in grado di ridurre significativamente il rischio di insorgenza di questa malattia. Al tempo stesso questo evento sottolinea l’importanza della formazione degli studenti delle scuole di specializzazione della Facoltà di Medicina e cattura l’attenzione delle giovani e dei giovani futuri medici”. Nel piazzale antistante le aule dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata sarà inoltre presente l’hub mobile EndoRunner, messo a disposizione da FUJIFILM Healthcare, training center dotato di tre stazioni endoscopiche, tutte provviste di simulatori sintetici, per la formazione su procedure diagnostiche e interventistiche di videoendoscopia ed ecoendoscopia digestiva e bronchiale.


Domani, venerdì 14 marzo, presso l’ingresso del Policlinico Tor Vergata sarà possibile conoscere e approfondire gli strumenti di prevenzione del tumore del colon retto. È stata prevista una postazione per ritirare il Test di screening per la ricerca del Sangue Occulto Fecale, un esame semplice e non invasivo, in grado di rilevare piccole tracce di sangue – invisibili ad occhio nudo – dovute a lesioni del tratto intestinale. In caso di esito positivo al test di screening, devono essere eseguite indagini con esami più avanzati come la colonscopia, al fine di identificare l’effettiva causa del sangue occulto. La presenza dell’ EndoRunner e del Colon Gonfiabile, che darà l’opportunità di percorrere un viaggio interattivo nel colon, entrambi presenti ed a disposizione della cittadinanza, all’entrata del PTV, sarà un modo per sapere di più sulla colonscopia diagnostica e terapeutica, sulle tecniche e le tecnologie più recenti che migliorano l’efficacia della performance clinica e, allo stesso tempo, riducono il dolore durante l’esame.


Durante la mattinata, inoltre, verrà inaugurata la Colorectal Unit, spazio dedicato ai pazienti per ricevere informazioni relative al Percorso Diagnostico Terapeutico del cancro del colon (PDTA-TCR) attivo da anni presso il Policlinico Tor Vergata. L’inizio dell’evento sarà contrassegnato da una introduzione musicale da parte di una formazione della Banda dell’Esercito Italiano diretta dal Maggiore Filippo Cangiamila con la partecipazione della soprano Lucia Rubedo. Dalle 11.00 alle 13.00, è in programma una tavola rotonda aperta ai cittadini dal titolo “Il tumore del colon-retto non deve fare paura, è possibile prevenirlo e curarlo” cui parteciperanno il prof. Nathan Levialdi Ghiron, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, la dott.ssa Isabella Mastrobuono, Commissario Straordinario del Policlinico Tor Vergata, la Consigliera Regionale, dott.ssa. Edy Palazzi, il prof. Giovanni Monteleone, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Direttore della UOC di Gastroenterologia, la prof.ssa Giovanna Del Vecchio Blanco, il prof. Giuseppe Sica, responsabile della UOSD Chirurgia Mininvasiva e dell’Apparato digerente, Policlinico Tor Vergata; il Maggiore Generale Vincenzo Campagna, direttore generale, e il Colonnello Sergio Ferranti, direttore della UOC di Chirurgia, del Policlinico Militare Celio, il prof. Roberto Persiani, chirurgo presso l’Università Cattolica e Presidente di Europa Colon Italia Onlus, Ruggero Alcanterini, presidente del Comitato Nazionale Italiano Fair Play. “Il nostro Policlinico è il punto di riferimento nella prevenzione e nella cura del tumore al colon-retto e riteniamo che questa iniziativa di sensibilizzazione, che si concentra sulla diagnosi precoce e sul riconoscimento tempestivo dei sintomi di allarme, sia fondamentale – afferma la Prof.ssa Giovanna Del Vecchio Blanco, Associato Gastroenterologia Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Siamo convinti, inoltre, che la collaborazione tra i Centri di cura, le Associazioni di pazienti, le Società Scientifiche, le Istituzioni e le Aziende sia un passo necessario e molto importante per affrontare la sfida che questa patologia ci pone”. “Attraverso la propria tecnologia all’avanguardia che integra anche algoritmi di intelligenza artificiale per visualizzare, rilevare, caratterizzare e affrontare/rimuovere lesioni e polipi, Fujifilm intende creare innovazione per supportare i professionisti della salute nel favorire la salute dei pazienti – dichiara Davide Campari, Managing Director di FUJIFILM Healthcare Italia. Lavoriamo al fianco dei medici, in prima linea nella battaglia contro il tumore del colon-retto; l’EndoRunner è simbolo del nostro impegno che va oltre la fornitura di tecnologie all’avanguardia e che include attività di formazione, informazione, prevenzione e sensibilizzazione. Deve essere considerato uno strumento messo nelle mani di medici esperti gastroenterologi ed endoscopisti per sottolineare il fatto che la prevenzione ha come alleata una tecnologia di altissimo livello, come ad esempio il sistema di Intelligenza Artificiale a supporto del medico nelle fasi di identificazione e caratterizzazione delle lesioni”.

Allerta rossa maltempo in Emilia-Romagna per venerdì

Allerta rossa maltempo in Emilia-Romagna per venerdìMilano, 13 mar. (askanews) – In Emilia-Romagna torna l’allerta rossa per maltempo intenso per la giornata di venerdì 14 marzo. Lo comunica la Regione Emilia-Romagna, spiegando che in particolare l’allerta riguarda le piene dei fiumi, dei corsi minori e il rischio di frane. Saranno interessate le aree di montagna, collina e pianura del bolognese e i territori confinanti del ferrarese e ravennate.


Già dalle prime ore della mattina sono, infatti, previsti temporali particolarmente intensi e persistenti, più probabili sulla fascia appenninica centro orientale e sulla pianura centrale della regione a cui seguiranno altri due impulsi di pioggia in tarda mattinata e verso sera. Queste piogge potranno creare diffusi innalzamenti dei livelli dei corsi d’acqua superiori alle soglie tre per il Reno e gli affluenti, superiori alle soglie due con possibili superamenti delle soglie tre sui bacini romagnoli. Per quanto riguarda l’allerta rossa per frane, sull’Appennino centrale e orientale saranno possibili diffusi fenomeni di ruscellamento, accompagnati da innalzamenti dei livelli idrometrici dei rii e torrenti minori. A questo saranno associati fenomeni di erosione delle sponde, sedimentazione e trasporto di terra, pietre e materiale solido. Inoltre, le frane superficiali potranno interferire con la viabilità stradale. Sono anche possibili puntuali riattivazioni di frane per scivolamenti estesi e profondi del terreno.


Secondo il documento emesso dall’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile sulla base dei dati previsionali Arpae (Agenzia regionale prevenzione, ambiente ed energia), è codice colore arancione nelle aree montane e vallive dei bacini di Secchia e Panaro (province di Modena, Reggio Emilia e Parma). Qui sono possibili innalzamenti dei livelli idrometrici prossimi o superiori alle soglie due sui corsi d’acqua. Stesso grado di allerta anche sui bacini romagnoli, mentre nell’Emilia occidentale l’allerta è gialla con valori prossimi alle soglie uno. Allerta arancione per vento in Romagna: previsti venti sud-occidentali di burrasca forte (75-88 Km/h) sulle aree appenniniche. Sulle aree appenniniche centrali burrasca moderata (62-74 Km/h) con possibili, temporanei rinforzi o raffiche di intensità superiore.

La Pietra (Masaf): per Governo Meloni settore pesca è centrale

La Pietra (Masaf): per Governo Meloni settore pesca è centraleRoma, 13 mar. (askanews) – “Come ribadito a Siracusa nel G7 Agricoltura e Pesca a guida italiana, il Governo Meloni ha riconosciuto la centralità strategica del settore della pesca. Un valore ribadito in ogni sede europea che ha determinato importanti risultati per il comparto”. Lo ha detto il sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra intervenendo al convegno “Il settore della pesca in Italia e l’Unione Europea: sfide ed opportunità”, organizzato dal Masaf a Roma in concomitanza con la prima visita di Kadis in Italia.


La Pietra ha ribadito l’attenzione del governo verso il comparto, illustrando le recenti misure adottate per coniugare sostenibilità e competitività in un comparto ritenuto strategico, come nel caso del decreto sul fermo pesca 2024, “che nasce come risposta alle richieste del settore ittico, volto a conciliare le esigenze economiche con la necessità di proteggere le risorse marine”. “La principale novità del decreto consiste nel passaggio da un sistema rigidamente imposto a uno che offre più autonomia alle imprese di pesca. I pescatori avranno una maggiore libertà di scegliere i periodi di fermo, in base alle loro esigenze e alle condizioni del mercato”, ha concluso La Pietra.

Comm. Ue Pesca Kadis a Roma per dialogo strategico sul settore

Comm. Ue Pesca Kadis a Roma per dialogo strategico sul settoreRoma, 13 mar. (askanews) – Una occasione di confronto sul settore della pesca tra istituzioni italiane ed europee, con la partecipazione degli assessori regionali alla pesca e dei principali rappresentanti del settore ittico nazionale, per discutere le prospettive e le sfide del comparto nel contesto delle politiche europee, con particolare attenzione alla sostenibilità, alla tutela delle marinerie italiane e alla competitività delle imprese coinvolte.


Si è svolto oggi a Roma, all’hotel Excelsior in via Veneto, il convegno “Il settore della pesca in Italia e l’Unione Europea: sfide ed opportunità”, organizzato dal Masaf, su iniziativa del ministro Francesco Lollobrigida, in occasione della prima visita ufficiale in Italia del Commissario europeo per la Pesca e gli Oceani, Costas Kadis. Durante i lavori, il ministro ha evidenziato la necessità di un dialogo costante tra Italia e Unione Europea per garantire il sostegno e lo sviluppo del settore ittico. “Oggi abbiamo riflettuto sui pescatori italiani e sulla difesa delle imprese italiane – ha detto Lollobrigida – che sono spesso schiacciate da prodotti importati pescati senza rispetto delle regole, soprattutto da Paesi nordafricani. Questo avviene perché devono competere con chi non ha costi di produzione, non rispetta le regole del lavoro e dell’ambiente e immette nei nostri mercati prodotti a prezzi evidentemente più bassi e non sostenibili per i nostri pescatori”.


“È stata una delle ragioni – ha proseguito Lollobrigida – che ci ha permesso di superare le proposte insostenibili degli euroburocrati che avevano presentato, qualche giorno prima del suo insediamento, un piano che avrebbe distrutto il modello di pesca anche nazionale. Insieme a Francia e Spagna abbiamo ragionato con lui arrivando al nostro obiettivo: avere davanti la sostenibilità ambientale, che si raggiunge però con ricette che le singole nazioni possono modulare rispetto al proprio modello di pesca”. Il Commissario Kadis ha riconosciuto il ruolo strategico dell’Italia nel Mediterraneo, evidenziando il suo contributo chiave nella definizione delle politiche europee sulla pesca. “Il ruolo fondamentale dell’Italia nel Mediterraneo è essenziale per portare avanti i nostri obiettivi comuni per l’oceano”, ha detto Kadis elogiando la capacità dell’Italia di integrare sistemi avanzati per il monitoraggio delle acque e ha ribadito il sostegno della Commissione nel processo di digitalizzazione della pesca.