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Lollobrigida: in 2024 record export vino italiano a 8,1 mld +5,5%

Lollobrigida: in 2024 record export vino italiano a 8,1 mld +5,5%Roma, 11 mar. (askanews) – “Il vino italiano non è solo un prodotto: è tradizione, cultura e lavoro. È un pilastro dell’economia nazionale e continueremo a lavorare affinché cresca e si affermi sempre di più a livello globale”. Così sul proprio profilo Facebook il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, commenta i dati Istat sull’export pubblicati oggi che vedono crescere nel 2024 le esportazioni del settore vitivinicolo fino alla cifra record di 8,1 miliardi di euro, con un incremento del 5,5% rispetto al 2023.


“Un traguardo straordinario che dimostra la forza, la qualità e la competitività del vino italiano, autentico ambasciatore del Made in Italy nel mondo”, precisa il ministro. “Difendere e valorizzare le nostre eccellenze significa proteggere l’identità e la ricchezza dell’Italia. Il Governo Meloni è in prima linea per garantire strumenti concreti a sostegno delle nostre imprese, per rafforzare la loro presenza sui mercati internazionali”, conclude Lollobrigida.

Alice Musso vince The vero bartender Italia e vola alla finale globale

Alice Musso vince The vero bartender Italia e vola alla finale globaleMilano, 11 mar. (askanews) – È Alice Musso, bartender del Drink Kong e Nite Kong di Roma, la vincitrice della finale Italia di The vero bartender, la competizione internazionale promossa da Amaro Montenegro che quest’anno festeggia il 140esimo anniversario del brand. Con il suo cocktail all’avanguardia Chronosphere, un “viaggio nel tempo in un bicchiere”, sintesi di “2165. Shaping the future”, il tema della settima edizione della gara che si è chiusa ieri a Milano, ha battuto gli altri sette finalisti selezionati da Nord a Sud, guadagnandosi l’accesso alla finale global in rappresentanza dell’Italia.


“Quest’anno, con il tema scelto per The vero bartender, abbiamo deciso di celebrare i 140 anni del brand – spiega Alessandro Soleschi, group director of marketing spirits di Gruppo Montenegro – Siamo molto soddisfatti delle proposte ricevute dai bartender, che si sono distinte per innovazione ed alta qualità, confermando un livello di competizione negli anni in continua crescita”. Quest’anno i partecipanti sono stati invitati a proiettarsi 140 anni avanti nel tempo, sfidandosi nella creazione di cocktail all’avanguardia a base di Amaro Montenegro con tecniche, preparazione e forme nuove ed insospettabili. C’è chi ha interrogato l’AI e chi si è immaginato un futuro sostenibile realizzando un bicchiere biodegradabile, in cera vegetale e d’api, o addirittura commestibile. Anche nella presentazione del drink si è dato spazio all’avanguardia: si va dal cyber cocktail ai drink marziani. Ma a conquistare la giuria – composta da Rudi Carraro (Global Brand Ambassador Amaro Montenegro), Luca Bruni (vincitore dell’edizione passata The Vero Bartender), Fabio Bacchi (Fondatore Bar Tales Magazine e Roma Bar Show) e Edoardo Nono (proprietario del Rita & Cocktail’s e del Rita’s Tiki Room di Milano) – è stata Alice Musso (bartender del Drink Kong e Nite Kong di Roma), che ora è pronta a portare alto il nome della nostra nazione nella finale global di Bologna (9 aprile) per sfidare i migliori bartender provenienti da altre 8 nazioni (Australia, Canada, Cina, Emirati Arabi, Messico, Regno Unito, Spagna e USA) e provare ad aggiudicarsi il titolo di miglior talento della miscelazione internazionale.


Musso nasce a Velletri nel 1995. Lavora come cameriera prima di trasferirsi a Roma per lavorare in noti locali capitolini fino ad approdare a Drink Kong e Nite Kong di Patrick Pistolesi. Partecipa a The vero bartender con il cocktail Chronosphere, un ‘viaggio nel tempo in un bicchiere’. Alla base del drink l’idea di un futuro sempre più influenzato dal trend low alcol, con prodotti bio e attenzione alle calorie, ma anche dall’attenzione verso la salvaguardia dell’ambiente con il cambiamento climatico che determina lo sviluppo di nuove coltivazioni nel nostro territorio, dapprima appartenenti ad altri eco-climi. Parliamo, per esempio, di una pianta tropicale già entrata a far parte delle coltivazioni mediterranee, il mango, che giocando con l’immaginazione sarà a km 0 tra 140 anni. Oppure del cocco, in questo caso, accostato allo sherry, un vino liquoroso spagnolo, che ha sempre fatto parte della storia della mixology. Da qui nasce Chronosphere, un cocktail con basso contenuto zuccherino e un volume alcolico di 11%, dove Amaro Montenegro si unisce a Coconut Sherry e Cordial Mango con bubbles di ghiaccio.

In Sardegna nasce comitato per prima bio fabbrica di insetti utili

In Sardegna nasce comitato per prima bio fabbrica di insetti utiliRoma, 11 mar. (askanews) – Sostenere la diffusione di tecniche innovative e rispettose dell’ambiente per il controllo biologico dei parassiti in agricoltura, riducendo l’uso di pesticidi chimici e contribuendo alla tutela della biodiversità e della salute pubblica. Ma anche offrire agli imprenditori agricoli della Sardegna un accesso diretto a insetti utili prodotti localmente, riducendo i costi di approvvigionamento e migliorandone l’efficacia grazie all’eliminazione dei tempi di trasporto.


Sono alcuni degli obiettivi principali del progetto che mira a creare in Sardegna la “Bio-fabbrica degli insetti utili in agricoltura”. Un percorso che oggi ha visto la costituzione del Comitato promotore, guidato da Milena Lussu (imprenditrice agricola di Villacidro) e nato dal progetto lanciato da Coldiretti Cagliari con i suoi soci e il supporto del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari. Il percorso è nato per rispondere alla crescente domanda degli agricoltori locali e regionali, ritenuta essenziale per lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura regionale. Un progetto che, più in grande, pensa alla difesa delle colture ortofrutticole sempre più messe in crisi; alla difesa del lavoro degli agricoltori colpiti dai rincari e da costi di produzione sempre maggiori; a favorire il calo dell’uso dei fitofarmaci e alla difesa dell’ambiente con un’agricoltura sempre più sostenibile.


Tra i punti principali per gli agricoltori c’è l’obiettivo di abbattere i costi di produzione. Per trattare un patogeno come l’acaro o la cocciniglia, per esempio, un agricoltore sardo che utilizza insetti utili per una agricoltura più sostenibile è costretto a spendere, oggi, 1.200 euro a ettaro. Questo considerato che per trattare un ettaro sono necessarie 4 unità di insetti (una unità comprende circa 500 insetti al costo di 150 euro) per un totale di 600 euro. Considerato che per un ettaro sono necessari due trattamenti si arriva a 1.200 euro, costi che con una Fabbrica in Sardegna potrebbero essere fortemente abbattuti.

Difesa, a Parigi summit 5 ministri Difesa per una forza comune

Difesa, a Parigi summit 5 ministri Difesa per una forza comuneRoma, 11 mar. (askanews) – Gli aiuti all’Ucraina e la creazione di una difesa comune europea. Sono due le riunioni in programma domani a Parigi, a Val de Grace, che vedranno coinvolti cinque ministri della difesa: italiano, francese, britannico, polacco, tedesco. Un summit che si terrà a margine del Forum sulla Sicurezza e la Difesa di Parigi, a l’Ecole militaire, da oggi al 13 marzo.


Sebastien Lecornu, ministro della difesa francese, Boris Pistorius, ministro della difesa tedesca, Guido Crosetto, ministro della difesa italiana, Wladyslaw Marcin Kosiniak-Kamysz, vicepresidente del consiglio dei ministri e ministro della difesa polacca, e John Healey, segretario di Stato alla Difesa britannica si ritroveranno al summit del 12 marzo a Parigi. L’arrivo a Val de Grace è previsto alle 14.55, mentre la prima riunione del format E5 si svolgerà alle 15.15, alla presenza anche dei rappresentanti dell’Unione europea e della Nato. Si discuterà degli aiuti all’Ucraina, con la partecipazione in videocollegamento del ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov. Successivamente, alle 16.45, si terrà il secondo incontro, quello sulla costruzione della difesa europea. A conclusione della giornata si terrà una conferenza stampa, alle 18.30.


Un summit, su invito francese, per “coordinare l’azione in sostegno a Kiev”, ha riferito l’entourage del ministro della Difesa francese Lecornu. E’ la terza volta che i ministri della Difesa dei cinque stati si riuniscono, dopo gli incontri in Germania a novembre e in Polonia a gennaio. L’obiettivo è ora quello di trovare una intesa nell’organizzare l’aiuto all’Ucraina nella fase in cui gli Stati Uniti stanno attuando un cambio di rotta. “In un momento in cui i capi di Stato europei hanno ripetutamente affermato che la pace in Ucraina dovrebbe essere imposta con la forza e alla luce della recente decisione americana di sospendere gli aiuti militari all’Ucraina, i ministri discuteranno di come coordinare l’azione dei nostri Paesi a sostegno di Kiev”, ha dichiarato l’entourage di Lecornu all’Agence France Presse. “Discuteranno anche del necessario riarmo dell’Europa e dei nostri rispettivi Paesi, essenziale per garantire la nostra sicurezza collettiva a lungo termine”.

Comune Milano proroga termine manifestazioni interesse piano casa

Comune Milano proroga termine manifestazioni interesse piano casaMilano, 11 mar. (askanews) – È stato prorogato alle ore 12 di mercoledì 2 aprile il termine per presentare le manifestazioni di interesse relative al primo avviso esplorativo per l’attuazione del Piano straordinario per la Casa accessibile a Milano. La scadenza per la presentazione delle offerte per le aree di Porto di Mare, via Sant’Elia (ex Palasharp), via San Romanello e via Demostene, inizialmente fissata al 17 marzo, è stata posticipata su richiesta degli operatori, in considerazione della complessità dell’iniziativa e dell’estensione delle aree in oggetto.


Il Comune ha così deciso di aggiornare la chiusura dell’avviso, per permettere ai soggetti interessati di finalizzare proposte coerenti con le linee di sviluppo progettuali contenute nell’avviso. Le manifestazioni di interesse dovranno prevedere su queste quattro aree lo sviluppo prioritario di abitazioni in regime di Edilizia Residenziale Sociale Calmierata (in locazione permanente, a canone non superiore a 80 euro mq/anno), eventuali funzioni urbane libere finalizzate alla sostenibilità economica dell’intervento e, dove previste, nuove costruzioni da destinare ai Servizi Abitativi Pubblici.

Ne 2026 Sigep anticipa a gennaio, si svolgerà dal 16 al 20

Ne 2026 Sigep anticipa a gennaio, si svolgerà dal 16 al 20Roma, 11 mar. (askanews) – Italian Exhibition Group (Ieg) ha fissato le nuove date di Sigep world per il 2026 il salone internazionale di gelateria, pasticceria e cioccolato, panificazione, caffè e pizza anticiperà e si terrà in fiera a Rimini dal 16 al 20 gennaio, dal venerdì al martedì.


In linea con l’anticipazione di un mese annunciata dal Gulfood di Dubai per l’edizione 2026, dettata dalle esigenze del Ramadan, anche Sigep World ha scelto di rivedere il proprio calendario per evitare sovrapposizioni con altri eventi internazionali e per massimizzare le opportunità di business garantendo un afflusso ottimale di visitatori sia nazionali, sia internazionali. Anche nel 2026 le aziende metteranno in mostra e presenteranno il futuro dell’industry ai buyers in arrivo da tutto il mondo, mentre i maggiori protagonisti globali dei comparti rappresentati all’interno della manifestazione offriranno momenti esclusivi – convegni, campionati, dimostrazioni e via enumerando – che accenderanno i riflettori sulle tendenze future e sui gusti ancora inesplorati.

Un palco a ponti mobili racconta la storia della Scala di Milano

Un palco a ponti mobili racconta la storia della Scala di MilanoMilano, 11 mar. (askanews) – Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano presenta “In Scena”, un nuovo allestimento che racconta il rapporto tra teatro, musica e tecnica attraverso un manufatto storico del Teatro alla Scala: un modulo originale del palcoscenico a ponti mobili che, da sabato 15 marzo diventa parte integrante del percorso espositivo del museo.


“È molto Milano – ha detto ad askanews il direttore generale del museo, Fiorenzo Galli – perché c’è la Scala, c’è il nostro museo che è un pezzo importante della nostra città, c’è la tecnica, la tecnologia, la capacità artigiana, industriale, artistica insieme e c’è il mettere vicini gli straordinari artisti che su questo palco hanno recitato e i grandi tecnici, a partire da Franco Malgrande, che è il direttore di allestimenti scenici della Scala, che da tanti decenni lavora con degli operai e dei tecnici di straordinario valore per dare a noi quelle emozioni che certo derivano dagli artisti, ma è anche la tecnica di palcoscenico che riesce a tenere la Scala ai massimi livelli mondiali”. Il palcoscenico è stato costruito nel 1938 e ha reso possibile la realizzazione di rapidi, sicuri e complessi cambi di scena, grazie a un avanzato impianto idraulico costruito dalle Officine Meccaniche Stigler di Milano. Utilizzato per oltre sessant’anni, il palcoscenico ha assistito alla messa in scena di alcuni degli spettacoli storici del teatro, sopravvivendo anche ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Lungo 6 metri e largo 2,40, il modulo esposto è parte di un progetto di riforma del teatro iniziata con la costruzione della nuova buca orchestrale e le innovazioni illuminotecniche dell’artista Mariano Fortuny ed è rimasto in funzione fino al 2002.


“Noi – ha aggiunto Claudio Giorgione, curatore Leonardo, Arte e Scienza del Museo Nazionale della Scienza della Tecnologia – abbiamo sempre come museo, proprio nel nome di Leonardo, raccontato quelle tangenze e quelle intersezioni tra arte, scienza, tecnica, ingegneria e questo percorso dedicato all’antico palcoscenico del Teatro alla Scala lo rappresenta bene, perché ovviamente parliamo di come il palcoscenico progettato da Luigi Secchi funzionava, quali erano i suoi elementi di incredibile modernità, ma allo stesso tempo raccontiamo tutta la storia del Teatro, perché non si può parlare di ingegneria staccata da la funzione, cioè quella dell’intrattenimento della cultura, della musica”. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione con il Comune di Milano, la Fondazione Teatro alla Scala, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano e al contributo di Fimesa – Famiglia Sordi.

Al via tavolo tecnico per pane a pasta dura degli Iblei Dop

Al via tavolo tecnico per pane a pasta dura degli Iblei DopRoma, 11 mar. (askanews) – E’ stato attivato il tavolo tecnico, a cui partecipa anche Alfio Spina, ricercatore Crea Cerealcoltura e Colture Industriali, per arrivare alla certificazione Dop per il pane a pasta dura degli Iblei. Il tavolo vuole rispondere innanzitutto all’esigenza di valorizzare adeguatamente la produzione di frumento duro “Russello ibleo” attraverso il riconoscimento della Dop. Inoltre, la diffusione in coltura del “Russello ibleo”, a bassi input chimici e quindi adatto all’agricoltura conservativa, convenzionale/biologica, assicura la produzione di granella idonea alla trasformazione in pane a pasta dura.


In Sicilia vengono ancora oggi coltivate alcune antiche popolazioni locali di frumento duro caratterizzate da ampia adattabilità alle condizioni pedo-climatiche delle regioni mediterranee e di peculiari caratteristiche bio-morfologiche e qualitative. Diversi studi condotti sui vecchi frumenti siciliani hanno dimostrato che costituiscono una preziosa fonte di biodiversità da conservare, tutelare e valorizzare. Alcuni di essi, proprio come il “Russello ibleo” o “Rossello”, nonostante la diffusione delle varietà migliorate, sono tuttora impiegati nella produzione di un pane tipico artigianale: il “pane a pasta dura degli Iblei”, un tradizionale pane caratterizzato da impasto poco idratato, molto diffuso e apprezzato nelle province di Ragusa e Siracusa. La dop per il pane Ibleo darebbe da un lato ai consumatori la possibilità di trovare sul mercato locale pane e pasta a marchio DOP di elevata qualità nutrizionale, organolettica e digeribilità, prodotti con il “Russello ibleo” e trasformati all’interno dell’area delimitata dal disciplinare di produzione. Dall’altro, per i produttori ci sarebbe la possibilità di veder valorizzata adeguatamente la produzione di granella di frumento duro e possibilità di poter realizzare prezzi più che doppi rispetto a prima.


Infine, lato ambiente, la diffusione del “Russello ibleo”, a ridotti input chimici assicurerebbe anche una elevata produzione di paglia, preziosa per la zootecnia dell’area Iblea.

La Commissione Ue presenta nuove regole sui rimpatri dei migranti, compresi return hubs in Paesi terzi

La Commissione Ue presenta nuove regole sui rimpatri dei migranti, compresi return hubs in Paesi terziBruxelles, 11 mar. (askanews) – La Commissione europea ha presentato, oggi a Strasburgo, una nuova proposta di regolamento che mira a istituire un sistema comune per i rimpatri dei migranti irregolari che non hanno ottenuto un permesso d’asilo in uno Stato membro, con procedure di più rapide, semplici ed efficaci in tutta l’Ue.


La proposta include anche la possibilità di trasferire in “centri di rimpatrio” (“return hubs”) in paesi extra Ue i migranti che si trovano in situazione illegale in uno Stato membro, dopo aver ricevuto un rifiuto alla domanda d’asilo. Ma, come ha precisato in conferenza stampa a Strasburgo il commissario all’Immigrazione e Affari interni, Magnus Brunner, si tratta di una “nuova possibilità” che è “completamente diversa” sia dal “modello Ruanda”, che il governo britannico non è mai riuscito ad applicare per deportare i migranti irregolari nel paese africano, sia dal “modello Albania” che l’Italia ha tentato finora di applicare con poco successo e che “era destinato solo a richiedenti asilo”, mentre questa ‘soluzione innovativa’ proposta dalla Commissione “si applica ai migranti a cui è stato rifiutato l’asilo o che hanno già avuto un ordine di espulsione”, ha puntualizzato Brunner. Comunque, ha aggiunto il commissario, “gli Stati membri ora potranno esplorare se è possibile o no negoziare accordi con certi paesi terzi” per stabilire eventuali “centri di rimpatrio” sul loro territorio, implicando che questo potrà farlo anche l’Italia con l’Albania, se adatta il Protocollo tra i due paesi.


La nuova proposta sui rimpatri era stata annunciata dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, negli orientamenti politici e per il suo secondo mandato, ed era stata richiesta esplicitamente dal Consiglio europeo nell’ottobre 2024. Questo nuovo quadro giuridico per i rimpatri, rileva una nota della Commissione, “costituisce un elemento fondamentale da integrare nel Patto sull’immigrazione e l’asilo adottato lo scorso anno, che definisce un approccio globale alla gestione delle migrazioni”. “Con tassi di rimpatrio nell’Ue che attualmente si attestano solo al 20% e con una frammentazione dei diversi sistemi che si presta ad abusi, è necessario un quadro giuridico moderno, più semplice ed efficace. Le nuove norme forniranno agli Stati membri gli strumenti necessari per rendere i rimpatri più efficienti, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali”, rileva la nota della Commissione.


Ora spetta al Parlamento europeo e al Consiglio Ue il lavoro co-legislativo per l’approvazione della proposta e concordare eventuali modifiche.

Usa, Trump raddoppia i dazi su acciaio e alluminio importati dal Canada (e rilancia l’annessione)

Usa, Trump raddoppia i dazi su acciaio e alluminio importati dal Canada (e rilancia l’annessione)New York, 11 mar. (askanews) – Il presidente Donald Trump ha annunciato sui social un aumento immediato al 50% dei dazi su acciaio e alluminio importati dal Canada, in risposta alla decisione del premier dell’Ontario, Doug Ford, di imporre una tariffa del 25% sull’elettricità esportata negli Stati Uniti. La misura entrerà in vigore domani, 12 marzo.


Trump ha poi chiesto che il Canada elimini i suoi “dazi antiamericani” sui prodotti caseari statunitensi, attualmente tra il 250% e il 390%. Se Ottawa non ridurrà altre tariffe ritenute “abusive”, il presidente ha minacciato un ulteriore aumento dei dazi sulle automobili dal 2 aprile, affermando che la misura potrebbe “chiudere definitivamente” la produzione in Canada. Trump ha infine rilanciato l’idea di un’annessione del Canada agli Stati Uniti, sostenendo che diventare il “cinquantunesimo Stato” eliminerebbe ogni tariffa e porterebbe benefici fiscali e di sicurezza ai cittadini canadesi.