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Milano, nuove aule per la formazione di Coldiretti Lombardia

Milano, nuove aule per la formazione di Coldiretti LombardiaMilano, 11 mar. (askanews) – La formazione è uno degli strumenti chiave su cui puntare per promuovere innovazione nel settore agricolo e affrontare in modo adeguato le sfide della transizione ecologica e digitale. Lo hanno sottolineato gli assessori di Regione Lombardia Simona Tironi (Istruzione, Formazione, Lavoro) e Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste) intervenuti oggi a Milano all’inaugurazione delle nuove aule di Coldiretti Lombardia destinate alla formazione. La realizzazione di questi spazi si inserisce nel quadro più ampio del lancio del progetto ‘PSR&Innovazione Lombardia’, l’ente di formazione promosso dall’associazione di categoria e accreditato da Regione Lombardia. L’obiettivo è organizzare percorsi formativi rivolti agli imprenditori agricoli. Tra i presenti anche il presidente e il direttore generale di Coldiretti Lombardia Gianfranco Comincioli e Giovanni Benedetti.


“La formazione – ha sottolineato Tironi – è fondamentale per accelerare in modo efficace la transizione ecologica e digitale, due ambiti strettamente interconnessi che consentono anche alle imprese agricole lombarde di aumentare la loro competitività sugli scenari internazionali”. “L’agricoltura lombarda – ha continuato – è un settore d’eccellenza. Sono sempre di più i giovani che, assecondando l’impegno a salvaguardare l’ambiente e a produrre beni di prima necessità in modo etico, di fatto coniugano la loro assunzione di responsabilità con i temi della sostenibilità. L’utilizzo di tecnologie sempre più avanzate contribuisce a dispiegare ulteriormente tutto il potenziale di questo comparto. L’agricoltura di precisione e le certificazioni per la sicurezza alimentare e sui luoghi di lavoro sono solo due esempi di una visione più ampia che punta a proiettare in modo efficace il settore agricolo verso un futuro in cui innovazione e tutela ambientale e attenzione al sociale si intersecano indissolubilmente. Regione Lombardia è in prima linea per accompagnare al meglio questo percorso”. “In un momento di grandi sfide per l’agricoltura lombarda e nazionale – ha evidenziato Beduschi – iniziative come questa rappresentano un valore aggiunto per le nostre imprese. Poter contare su spazi di confronto e percorsi formativi di alto livello è essenziale per rafforzare la competitività del settore. Grazie a Coldiretti, nei prossimi mesi sono certo che anche Regione Lombardia avrà l’opportunità di condividere con la base imprenditoriale lombarda temi cruciali. Penso ad esempio all’utilizzo dei fondi europei o al nostro impegno per rivedere la direttiva nitrati; oppure sulla la peste suina e le energie rinnovabili. L’agricoltura è in continua evoluzione e avere strumenti adeguati per interpretare i cambiamenti normativi e affrontare le sfide del futuro è fondamentale per il nostro comparto.”


L’offerta formativa proposta da ‘PSR&Innovazione Lombardia’ parte dalle necessità espresse dalle stesse aziende agricole e spazia dall’agricoltura di precisione alla multifunzionalità, dai patentini per l’utilizzo di attrezzature e prodotti agricoli alle certificazioni per la sicurezza alimentare e sui luoghi di lavoro, dalla gestione aziendale fino alla comunicazione e al marketing per la vendita diretta. “In un periodo di grandi sfide e trasformazioni, la formazione diventa strategica per il futuro del nostro settore – ha affermato Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia – rimanere aggiornati e aumentare il proprio bagaglio di competenze è fondamentale non solo per chi opera in agricoltura da tanti anni, ma anche e soprattutto per i giovani imprenditori agricoli che scelgono la campagna per costruire il proprio futuro”.


“Il nostro impegno – ha spiegato Simona Giorcelli, responsabile formazione – è quello di offrire ai nostri imprenditori tutti gli strumenti necessari per guardare al futuro con consapevolezza e lungimiranza, coniugando preparazione e passione”.

Ucraina, a Parigi vertice capi Stato maggiore Paesi “volenterosi”

Ucraina, a Parigi vertice capi Stato maggiore Paesi “volenterosi”Roma, 11 mar. (askanews) – Delegazioni di oltre 30 paesi, con gli alti vertici militari, si riuniscono oggi a porte chiuse a Parigi, con all’ordine del giorno il piano per la creazione di una difesa comune europea. Sono presenti tutti i Paesi della Nato – tranne gli Stati Uniti – ma anche Turchia, Giappone, Corea del Sud.


Un summit che fa seguito all’idea di una coalizione dei Paesi ‘volenterosi’ lanciata da Macron e Starmer per la creazione di una forza internazionale di risposta alla Russia, nel caso in cui si arrivi alla pace in Ucraina. Per l’Italia è presente il capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano. Presente anche l’Ucraina, rappresentata da un funzionario militare. Una riunione, quella di oggi a Parigi, che avviene alla vigilia di un summit dei cinque ministri della Difesa – Italia, Polonia, Gran Bretagna, Francia, Germania – e che si svolgerà domani a Val de Grace, a Parigi.


Il summit dei capi di Stato Maggiore è stato voluto dal presidente francese, Emmanuel Macron interverrà e terrà un discorso. La riunione dei capi militari di 30 Paesi dell’Unione Europea e della NATO si terrà “in stretto coordinamento” con “il comando militare della NATO, che sarà anch’esso coinvolto in questo processo”, secondo il capo di Stato francese. Questo avviene mentre una delegazione ucraina incontra un team americano in Arabia Saudita per cercare una soluzione per la fine della guerra.

A Gedda secondo round di colloqui Usa-Ucraina (intanto Kiev nega coinvolgimento in cyberattacco a X)

A Gedda secondo round di colloqui Usa-Ucraina (intanto Kiev nega coinvolgimento in cyberattacco a X)Roma, 11 mar. (askanews) – A Gedda, in Arabia Saudita, secondo round di colloqui tra la delegazione ucraina e quella americana, alla ricerca di un percorso per arrivare a una tregua in Ucraina in tempi brevi, come chiesto dall’amministrazione Trump. Lo riferiscono i canali Telegram ucraini dopo un intervallo seguito a una prima parte durata circa quattro ore e definita dalla parte ucraina un inizio “costruttivo”.


Gli Stati Uniti sono rappresentati dal segretario di Stato Marc Rubio, dal consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e dall’inviato speciale presidenziale per il Medio Oriente, Steve Witkoff. La delegazione ucraina è guidata da Andriy Yermak, capo dello staff di Zelensky, affiancato dai ministri degli Esteri Andriy Sybiha e della Difesa Rustem Umerov. Intanto, l’Ucraina ha respinto le accuse di coinvolgimento nell’attacco informatico al social network X, ha riferito Newsweek, citando Alexander Merezhko, presidente della Commissione per la politica estera e la cooperazione interparlamentare della Verkhovna Rada. Ieri, il miliardario americano Elon Musk, proprietario del social network X, aveva denunciato che il social network aveva subito un massiccio attacco informatico con indirizzi IP provenienti dall’Ucraina.”Il governo ucraino non è ‘assolutamente’ coinvolto nel cyberattacco a X”, ha affermato il politico, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa. Ha osservato che organizzare un simile attacco “non sarebbe nell’interesse dell’Ucraina”.


Successivamente Newsweek ha riferito che il gruppo di hacker filo-palestinesi Dark Storm Team ha rivendicato la responsabilità dell’interruzione su larga scala del social network.

Monito Dombrovskis sui Pnrr: cambiare le misure non attuabili in tempo

Monito Dombrovskis sui Pnrr: cambiare le misure non attuabili in tempoRoma, 11 mar. (askanews) – La Commissione europea ha sollecitato i Paesi a “riconsiderare attentamente” i loro Piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr), per individuare le misure che non sono completabili entro l’agosto del prossimo anno e sostiturle con altre, ammissibili nel meccanismo ma attuabili nei tempi previsti. Oppure rischiare di non vedersi assegnare i relativi fondi. Questo il monito lanciato dal commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis durante la conferenza stampa al termine dell’Ecofin.


Sui Pnrr “il mio principale messaggio oggi è che il tempo incalza. I termini normativi prevedono che tutti gli obiettivi debbano essere raggiunti per l’agosto del 2026”, ha detto. Agosto 2026 è il termine ultimo in cui i Paesi possono proporre eventuali modifiche ai piani nazionali, che andranno perentoriamente completati entro la fine del prossimo anno.


“Questo significa che restano solo 18 mesi per sottoporre tutte le richieste di pagamento e fornire le relative prove di esecuzione. Questo significa anche che i Paesi membri devono riconsiderare attentamente i contenuti dei loro piani – ha detto – per assicurare che siano in grado di sottoporre le richieste di pagamento rimanenti in tempo”. “Le implicazioni sono chiare – ha insistito Dombrovskis -: qualunque misura che gli Stati membri dovessero valutare non essere in grado di completare per l’agosto del 2026 andrebbe rimossa dai piani, e rimpiazzata con misure alternative, che possano essere attuate nel tempo dovuto e nell’ambito degli obiettivi” del Recovery and Resilience Facility.

Valorizzazione dei tesori Dop del Vulture, parte progetto TwoEu

Valorizzazione dei tesori Dop del Vulture, parte progetto TwoEuRoma, 11 mar. (askanews) – Olio di oliva extravergine e vino Aglianico: sono i due tesori dell’agroalimentare del Vulture che da oggi saranno promossi con il progetto TwoEu, finanziato dall’Unione Europea, per promuovere la ricchezza e l’unicità dei prodotti Dop di questo territorio sui mercati internazionali.


Una direzione, condivisa dai due Consorzi di tutela, che celebra non solo il paniere agroalimentare del Vulture ma, più in generale, la ricchezza enogastronomica dell’intera regione puntando su due grandi prodotti lucani. Da un lato l’Aglianico che, nella zona del Monte Vulture, ha trovato la sua terra d’elezione con una produzione d’eccellenza che comprende 35 produttori in oltre 15 comuni. Dall’altro l’Olio Extravergine d’Oliva Vulture Dop con protagonista l’Ogliarola, cultivar autoctona che domina le pendici sud orientali del Monte Vulture sin dal 65 a.C. “Con il progetto triennale TwoEu, intendiamo non solo valorizzare ma anche raccontare il nostro territorio e le sue eccellenze – ha sottolineato Antonietta Rucco, referente per il Consorzio Olio del Vulture DOP – Un’iniziativa che vuole rafforzare la conoscenza e l’apprezzamento dei nostri prodotti sui mercati esteri”.


Francesco Perillo, presidente del Consorzio dell’Aglianico del Vulture e Antonietta Rucco hanno presentato i punti principali su cui verte il piano di comunicazione: dallo sviluppo di campagne mirate per i social media alla partecipazione ai più importanti eventi enogastronomici come punto d’incontro tra i produttori del Vulture e il trade e la stampa internazionale.

Coldiretti: olio guida crescita export italiano con +45% in 2024

Coldiretti: olio guida crescita export italiano con +45% in 2024Roma, 11 mar. (askanews) – E’ l’olio extravergine di oliva a trainare la crescita in valore dell’export Made in Italy, con un aumento del 45% nel 2024, davanti a salumi (+10%) e formaggi e latticini (+9%), ma è il vino a restare la voce più pesante per un valore di 8,1 miliardi. E’ l’analisi fatta dalla Coldiretti sui dati Istat sulle esportazioni delle regioni italiane, che vedono l’agroalimentare tricolore chiudere l’anno a quota 69,1 miliardi, il record di sempre. Il segno positivo caratterizza anche tutti gli altri principali comparti del cibo tricolore, dal +6% per ortofrutta fresca e per quella trasformata al +5% della pasta.


Se guardiamo al valore dell’export, la prima voce resta il vino con 8,1 miliardi, seguita da ortofrutta fresca (6,5 miliardi), ortofrutta trasformata (5,7 miliardi), formaggi (5,4 miliardi), pasta (4,3 miliardi), olio (2,5 miliardi), salumi (2,3 miliardi), pesce (1 miliardo), riassume Coldiretti. Un patrimonio dell’economia nazionale che, secondo la Confederazione agricola, ha tutte le carte in regola per raggiungere l’obiettivo di portare il valore annuale dell’export agroalimentare a 100 miliardi nel 2030, ma sul quale pesa però oggi la minaccia dei dazi americani.


L’ipotesi di una tariffa aggiuntiva del 25% sulle esportazioni agroalimentari Made in Italy, ricorda Coldiretti, rischia di causare un calo delle vendite in quello che è il secondo mercato di riferimento per il cibo Made in Italy. I consumatori a stelle e strisce si ritroverebbero a pagare due miliardi in più, di cui quasi 500 milioni solo per il vino, circa 240 milioni per l’olio d’oliva, 170 milioni per la pasta, 120 milioni per i formaggi.

Fine vita, A.Fontana: posizione comune in attesa legge nazionale

Fine vita, A.Fontana: posizione comune in attesa legge nazionaleMilano, 11 mar. (askanews) – La seduta odierna del Consiglio regionale della Lombardia, presieduta da Federico Romani, è stata aperta da una comunicazione del Presidente della Giunta regionale, Attilio Fontana, in tema di applicazione delle disposizioni di cui alla sentenza della Corte Costituzionale n. 242/2019 sul suicidio medicalmente assistito (Sma). Il Presidente Fontana ha esordito auspicando un “confronto sereno e inclusivo, basato sui fatti e non dimenticando mai il doveroso rispetto da riconoscere a una persona che per libera scelta e in piena coscienza ha deciso di compiere un estremo gesto”. Ha poi informato in merito all’istituzione, con decreto del 19 novembre scorso, del Tavolo Regionale per lo studio e l’approfondimento dei temi posti in essere dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 242/2019.


Il Tavolo, ha ricordato, si è riunito il 5 e 19 novembre e il 13 dicembre per approfondire “possibili soluzioni volte a dar seguito a quanto previsto dalla Corte”. Successivamente il Presidente ha ricostruito la vicenda seguita al deposito, presso l’ASST Fatebenefratelli-Sacco, di una richiesta di suicidio medicalmente assistito. Il caso è stato affrontato dal Collegio di valutazione, che ha dichiarato sussistenti le quattro condizioni stabilite dalla Consulta, e dal Comitato etico territorialmente competente che ha interloquito con la richiedente. “La prescrizione del farmaco -ha detto il Presidente Fontana – è stata effettuata dal medico di fiducia individuato dalla paziente e il farmaco è stato fornito, così come avvenuto in analoghi casi nelle altre regioni, da parte dell’Azienda sanitaria”. Ha poi aggiunto che “di questi fatti non è stato possibile dare evidenza e informazione in ragione della richiesta di riservatezza da parte dei legali dell’interessata”.


Il procedimento, ha poi precisato, “è avvenuto in un quadro di autotutela della Regione affinchè venisse evitata la soccombenza di fronte a un giudice”, come avvenuto in altre regioni dove agli Enti coinvolti sono state imputate sanzioni per i ritardi nell’attuazione della procedura stabilita dalla Consulta. Fontana ha concluso riferendo che la Lombardia si è rivolta alla Conferenza Stato-Regioni affinchè sul tema venga individuata una posizione comune in vista dell’approvazione di una norma nazionale. “Una normativa chiara, definitiva e certa -ha detto- è innanzitutto una questione di civiltà”. Dopo la comunicazione del Presidente sono intervenuti Consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione. Pierfrancesco Majorino (Pd) è intervenuto sull’ordine dei lavori chiedendo che venga trasmessa al Consiglio la documentazione del Tavolo istituito dalla Giunta sul tema.


Un intervento “puntuale e preciso, che ha chiarito il percorso applicato seguendo le sentenze della giurisprudenza, agendo in autotutela per evitare l’inadempienza”. Così il Capogruppo di Forza Italia, Fabrizio Figini, ha commentato la ricostruzione dei fatti da parte del Presidente Fontana. Figini ha inoltre rilanciato l’appello affinchè il Parlamento, cui spetta la competenza legislativa sul suicidio medicalmente assistito, intervenga con urgenza. “Questa latitanza fa male ai cittadini e al Paese – ha sottolineato Figini -. La politica abbia il coraggio di esprimersi, evitando che la magistratura debba operare scelte politiche”. Difesa della vita, somministrazione di cure palliative e terapia del dolore sono le posizioni per evitare il ricorso allo SMA, secondo il Consigliere Nicholas Gallizzi (Noi Moderati). “Davanti a una richiesta così estrema occorre chiedersi il perché – ha spiegato Gallizzi – . Le leggi devono offrire le soluzioni umanamente più dignitose. La sentenza della Corte Costituzionale non ha sancito il diritto allo SMA, il diritto alla morte, ma solo la libertà di poter auto-assumere il farmaco letale, in presenza di alcune condizioni. La Regione non ha il diritto di andare oltre, ma si deve fermare: non concordiamo con la posizione assunta da Regione Lombardia”.


“Siamo dalla parte della tutela della vita e non possiamo sostenere o accettare, per la nostra storia, che ci si organizzi per individuare le procedure per eliminare un malato sofferente. Oggi esprimiamo insoddisfazione e amarezza perché riteniamo che Regione Lombardia si sia spinta troppo in là andando oltre il confine che le compete. Non esiste alcun diritto al suicidio medicalmente assistito. Non c’è obbligo che il sistema sanitario fornisca il farmaco letale’, quindi ‘chiediamo che ci si fermi”. Così il Capogruppo di Fratelli d’Italia, Christian Garavaglia, ha preso posizione nei confronti del Presidente Fontana “che continuiamo in ogni caso a sostenere”. Bene l’impegno espresso dal Governatore per aumentare il ricorso alle cure palliative “ma è inaccettabile che mentre in Aula si dibatteva il tema, Regione abbia istituito un Tavolo delle regole avviando un procedimento di SMA senza il coinvolgimento dell’Assemblea: su questo aspetto siamo distanti. Su un tema così delicato occorre attendere e riflettere”. “Abbiamo trascorso intere settimane qui dentro – ha detto Nicola Di Marco (M5Stelle) – e mentre veniva sostenuto che non avevamo competenza, la Giunta decideva di procedere. Così oggi Fontana si trova costretto a intervenire qui per proteggere il suo Assessore dal fuoco amico. Ma qual è la risposta del Presidente alla sua maggioranza che gli chiede di fermarsi, di non dare luogo ad altri casi?”. Il Consigliere ha anche accusato la maggioranza di “sentirsi al di sopra della Corte e delle leggi e di non volere neanche una normativa nazionale”. Per il Partito Democratico, la Consigliera Carmela Rozza ha voluto ringraziare il Presidente Fontana, l’ospedale e chi ha contribuito a compiere gli sforzi necessari per ascoltare Serena (nome di fantasia), applicando quanto previsto dalla Corte Costituzionale. “In una seria democrazia -ha aggiunto- le leggi si applicano e noi con la proposta Coscioni e i nostri emendamenti intendevamo dare una risposta per regolamentare l’attuazione della sentenza della Consulta. Il Servizio sanitario ha infatti il dovere di dare risposte. Apprezzo il fatto che si sia proceduto in autotutela e auspico che il Consiglio riprenda l’iniziativa”. Anche la Consigliera Lisa Noja (Italia Viva) ha voluto ringraziare Fontana e ha invitato i Consiglieri della maggioranza a farsi sentire con i loro riferimenti parlamentari affinchè “si esca dall’ipocrisia e si voti finalmente una legge nazionale. E’ poi importante -ha detto- che si superi quanto accaduto. Verifiche e procedure non devono essere effettuate nelle segrete stanze, perché ogni cittadino che si trova nelle condizioni previste dalla Corte possa conoscere che cosa gli è dovuto. Dobbiamo avere rispetto per tutti i cittadini e spero che il Consiglio su questo tema riprenda un’iniziativa”. “Occorre rimettere al centro le persone, alzando l’attenzione per ascoltare i cittadini che non sanno come affrontare con dignità le loro sofferenze, continuando a combattere per segnare un passo avanti su questo tema su cui la politica continua a mancare”. Così Michela Palestra, Consigliera del Patto civico, ha raccolto l’invito per riaprire in Consiglio regionale il dibattito. “E’ inaccettabile che il tema sia considerato solo tecnico, senza entrare nel merito, deresponsabilizzando la politica. Occorre che tutti noi facciamo un passo avanti”. “Accanto al tema del diritto alla vita e alla possibilità di un suicidio medicalmente assistito, occorre affiancare il tema della dignità e della libertà di scelta”. Così il Consigliere Onorio Rosati (AVS) il quale ha sottolineato come “per la pima volta in questa Assemblea si è discusso nel merito la questione, fotografando una realtà che era a tutti nota già a novembre. Ammiro il coraggio della Regione Toscana che ha deciso di deliberare una sua legge, una decisione che manca a questo Consiglio. Il tema non va posto a livello etico-morale, sulla vita e la morte, questione che nemmeno a livello nazionale si può affrontare senza lasciare sole le persone. Occorre entrare nel merito per evitare che la decisione venga assunta dai Tribunali, o andando all’estero o comprendo altrove il farmaco”. “Il tema della tutela della salute è materia concorrente e quindi auspico che il Parlamento nazionale legiferi in tempi certi e rapidi per evitare che le Regioni deliberino leggi con profili di incostituzionalità, realizzando di fatto una disparità di trattamento”. In tale senso si è espresso Luca Marrelli (Lombardia Ideale) il quale ha condiviso l’illustrazione del Presidente Fontana, “ampia e giuridicamente corretta”. Per il Capogruppo della Lega, Alessandro Corbetta, il Presidente Fontana “ha fatto bene a rendere questa informativa cui è seguito un dibattito su un tema dove devono essere messe da parte appartenenze politiche e ideologiche. Rimaniamo convinti -ha sottolineato- che sia necessaria una legge quadro e che tutte le Regioni debbano poter fare riferimento a un’unica normativa nazionale, che ora non è più rinviabile. La Lombardia, in questo senso, in Conferenza Stato-Regioni, deve favorire un’azione di coordinamento tra le Regioni”. Corbetta ha spiegato che sul tema la Lega ha previsto libertà di coscienza e che infine “è buona cosa che sia stata rispettata la volontà di Serena, la paziente che si è autosomministrata il farmaco letale”. Martina Sassoli (Lombardia Migliore) ha ringraziato il Presidente Fontana per aver dimostrato “equilibrio, sensibilità e senso del dovere istituzionale. Ancora una volta -ha aggiunto- Regione Lombardia si è dimostrata pragmatica e non ideologica, non sottraendosi a questo tema in attesa di una normativa nazionale. Trovo irriverenti le parole dei Consiglieri di FdI quando chiedono alla Regione di fermarsi evitando di avallare ulteriori procedure. Il Presidente solleciti ora in Conferenza Stato-Regioni il riconoscimento di questo nuovo diritto e un’iniziativa a sostegno dell’approvazione di una legge nazionale”.

Incontro tra Usa e Ucraina a Gedda, Kiev: è iniziato bene

Incontro tra Usa e Ucraina a Gedda, Kiev: è iniziato beneRoma, 11 mar. (askanews) – Delegazioni di alto livello ucraina e americana sono riunite in Arabia Saudita alla ricerca di un percorso per arrivare a una tregua a oltre tre anni dall’invasione russa dell’Ucraina. I colloqui sono iniziati a Gedda, sullo sfondo di un vasto attacco con droni lanciato dall’Ucraina nella notte, con almeno tre morti nella regione di Mosca. E’ il primo appuntamento negoziale dopo la lite alla Casa Bianca tra il presidente Volodymyr Zelenskiy e Donald Trump. Il leader ucraino non ha partecipato personalmente, pur presente in Arabia Saudita, ma ha proposto una tregua parziale da cui partire e auspicato che il confronto tra delegazioni possa servire alla ripresa di rapporti “pragmatici”.


Gli Stati Uniti sono rappresentati dal segretario di Stato Marc Rubio, dal consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e dall’inviato speciale presidenziale per il Medio Oriente, Steve Witkoff. La delegazione ucraina è guidata da ndriy Yermak, capo dello staff di Zelensky, affiancato dami ministri degli Esteri Andriy Sybiha e della Difesa Rustem Umerov. “L’incontro è iniziato in modo molto costruttivo”, ha scritto su Telegram Yermak. Con la proposta di un cessate il fuoco nei cieli e in mare, presentata come primo passo verso un accordo più ampio con la Russia, Zelensky spera di convincere la Casa Bianca a riattivare gli aiuti militari. Dopo lo scontro verbale, e le accuse di Trump di non volere la pace, Kiev si è vista privata almeno temporaneamente dei dati di intelligence americana. Il proprietario di Starlink, Elon Musk, ha anche minacciato di bloccare la rete satellitare che ha permesso agli ucraini di mantenere un certo equilibrio sul fronte aereo e, soprattutto, di guidare i droni quotidianamente lanciati contro la Russia.


Gli alleati europei e della Nato seguono il tentativo ucraino di ricucire con grande attenzione. Il premier britannico Keith Starmer ha auspicato che l’incontro odierno possa significare la ripresa di normali rapporti e collaborazione tra Ucraina e Stati Uniti.”Cari americani, cari ucraini, non sprecate questa occasione. Tutto il mondo vi guarda oggi a Gedda!”, ha scritto il primo ministro polacco Donald Tusk su X. L’Ucraina ha lanciato nella notte il suo più grande attacco con i droni contro Mosca, utilizzando almeno 91 velivoli senza piloti. Il bilancio è di almeno tre morti, danni estesi, incendi. Secondo i russi, l’attacco ha avuto dimensioni anche maggiori di quelle descritte da parte ucraina, dati i 337 droni abbattuti complessivamente la notte scorsa.


Le ricognizioni negoziali, che dovrebbero continuare giovedì a Mosca con un incontro tra l’inviato speciale Witkoff E Vladimir Putin procedono mentre sul campo di battaglia le forze ucraine sono sotto forte pressione. In particolare nella regione russa di Kursk le forze di Moscca hanno lanciato una controffensiva per respingere le truppe ucraine da un a parte del loro territorio occupato da mesi, che Zelensky ritiene importante merce di scambio per i veri negoziati. Lo scontro nello Studio Ovale tra Zelenskiy e Trump ha inoltre lasciato in sospeso la firma di un accordo bilaterale sulle terre rare e altre risorse ucraine che Kiev è disposta a firmare in cambio di garanzie di sicurezza da Washington. Trump ha descritto l’accordo, oggi sul tavolo a Gedda, come chiave per continuare a sostenere l’Ucraina ma anche come compensazione a fronte dei miliardi di dollari spesi dagli Usa nei tr anni di guerra per assistere il Paese sotto attacco da parte della Russia.


Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato prima dei colloqui odierni di voler valutare se l’Ucraina è disposta a fare concessioni per raggiungere la pace. “Dobbiamo capire la posizione ucraina e avere un’idea generale di quali concessioni sarebbero disposti a fare, perché non si otterrà un cessate il fuoco e la fine di questa guerra se entrambe le parti non faranno concessioni”, ha detto. “La Russia è aperta a sforzi di pace, a un accordo di pace intorno all’Ucraina, e in realtà preferiamo raggiungere i nostri obiettivi attraverso mezzi pacifici e diplomatici”, ha affermato da parte sua oggi il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, respingendo le critiche ucraine sulla mancanza di volontà da parte russa di arrivare a una tregua. Al netto di reciproche, speculari accuse, tra Russia e Ucraina non sembra essere stato individuato un punto di incontro sufficiente a porre fine ia combattimenti entro i tempi brevissimi richiesti dagli Usa. Come lamentato da parte europea, Vladimir Putin si rifiuta di scendere a compromessi sulle questioni dei territori occupati (un quinto circa dell’intera Ucraina), delle forze di pace e dello status di neutralità dell’Ucraina. Una intransigenza, in particolare sulla futura forza di interposizione, che chiama in causa direttamente l’Europa data la proposta messa sul tavolo dal Regno Unito e dalla Francia, ma ancora tutta da definire, di inviare truppe di “Paesi volenterosi” a vegliare sulla tregua quando sarà raggiunta. Mosca rifiuta l’idea di un contingente composto da Paesi Nato mentre accetterebbe una missione sotto egida Onu o composta da truppe di Paesi del cosiddetto “Sud Globale” ritenuti neutrali.

Nel cuore delle Madonie nasce l’ispirazione Fiasconaro per la Pasqua 2025

Nel cuore delle Madonie nasce l’ispirazione Fiasconaro per la Pasqua 2025Roma, 11 mar. (askanews) – Da tre generazioni, la Famiglia Fiasconaro attinge alla magia del territorio per trasformare i suoi frutti e i suoi aromi in autentiche opere d’arte pasticcera. Come moderni viaggiatori che si immergono nella natura e si lasciano guidare dal respiro e dalle luci del bosco, così i Maestri Fiasconaro, guidati da Nicola, si lasciano condurre dallo spirito selvaggio e rigoglioso delle Madonie per dar vita alle nuove proposte di Colombe pasquali.


Un viaggio sensoriale che è emozione, racconto di tradizione e maestria: dalla piccola pasticceria di Castelbuono alla celebrazione del Made in Sicily nel mondo. Un racconto che svela la passione, l’artigianalità e la bellezza unica di un luogo senza tempo. In questa collezione, ogni dolce – si legge in una nota – è un capitolo di un viaggio straordinario, una celebrazione dei sapori autentici della Sicilia: succosi canditi di arancia, ananas e albicocca, il gusto intenso del cioccolato, la dolcezza dell’uvetta e la croccantezza di nocciole e pistacchi. Per la Pasqua 2025, oltre alle collezioni tradizionali, Fiasconaro ha creato la Colomba con canditi di “Pesca di Leonforte IGP’, uno dei frutti più nobili dell’isola diventa il protagonista di una sinfonia di sapori, perfettamente arricchito dalla pasta pralinata di mandorle e impreziosito – prosegue il comunicato – da una croccante decorazione di mandorle a bastoncini.


Le altre Linee: – Specialità: una linea che fonde armoniosamente tradizione e innovazione, con una doppia copertura nata dalla ricerca d’eccellenza di Fiasconaro. I sapori: ciliegia e fragolina; rosa e fico d’India.


– Oro: colombe iconiche che sprigionano un’esplosione di gusto, esaltate dall’abbinamento con irresistibili creme alla mandorla, al caffè e al pistacchio. – Territoriale: lievitati che sprigionano i profumi autentici del nostro territorio, dalla preziosa Manna delle Madonie al cioccolato di Sicilia, accompagnati da irresistibili creme da spalmare.


– Frutta: colombe che accompagnano in un viaggio sensoriale tra i tesori della Sicilia, incontrando il cioccolato di Modica, i pistacchi e le mandorle dell’isola. – Classica: lievitati della tradizione italiana, esaltati dai migliori ingredienti di Sicilia per un gusto autentico e inconfondibile.

Italiani e Champions League, abitudini consumo e comportamenti tifosi

Italiani e Champions League, abitudini consumo e comportamenti tifosiRoma, 11 mar. (askanews) – La UEFA Champions League non è solo una competizione calcistica, ma un vero e proprio fenomeno culturale che accende la passione degli italiani, influenzando le abitudini di consumo e di socializzazione. In questo contesto, SodaStream, marchio leader nell’acqua frizzante e partner ufficiale della UEFA Champions League 2025, ha indagato usi e consumi degli italiani durante questo evento iconico: dai rituali pre-partita alle bevande preferite per accompagnare le emozioni del match, l’indagine di SodaStream offre uno spaccato su come gli italiani vivono la competizione, rivelando che i gasatori d’acqua giocano un ruolo fondamentale grazie al mix perfetto tra varietà e personalizzazione delle bevande, facilità d’uso e attenzione al pianeta comodamente a casa con gli amici e la famiglia.


Il primo dato che emerge dai risultati della ricerca evidenzia che oltre l’84% degli intervistati preferisce guardare le partite a casa, il 13% sceglie di spostarsi a casa di amici o in un locale, mentre solo il 2% degli italiani va allo stadio. Quando si parla di condividere il momento della partita con qualcuno, il 34% degli intervistati preferisce seguirla in compagnia di amici o da solo, il 30% la guarda in famiglia e il 21% con il partner. Quando si avvicina il fischio d’inizio della Champions League, i tifosi italiani entrano in modalità “preparazione partita”, seguendo rituali quasi sacri per garantire una serata perfetta. Oltre il 60% degli appassionati si assicura che nulla manchi in tavola: cibo e bevande vengono preparati in anticipo, perché nessuno vuole perdersi nemmeno un minuto di gioco per cercare qualcosa da sgranocchiare. Per il 30% la location è un elemento fondamentale. Che sia il solito divano, il bar di fiducia o la casa dell’amico che porta fortuna, il posto scelto non cambia mai: ogni partita si guarda sempre lì, come una tradizione da rispettare. Infine, c’è uno zoccolo duro del 7% degli intervistati che prende molto sul serio la scaramanzia.


Routine precise, maglie portafortuna, posizioni strategiche sul divano: tutto è calcolato per non sfidare la sorte. Perché si sa, nel calcio anche il più piccolo gesto può fare la differenza. Per quanto riguarda il cibo preferito dagli italiani la pizza regna sovrana con oltre il 52% delle preferenze, seguita da patatine e snack (37%) e hamburger o grigliata (10%). Un dato curioso riguarda il consumo di bevande: il 94% degli intervistati le sceglie con le bollicine, mentre solo il 6% predilige quelle lisce. In particolare, l’acqua frizzante è la più gettonata (59%) seguita dalla birra (45%) e in buona percentuale da altre bibite gassate analcoliche (36%). Tra chi ama le bollicine oltre il il 54% preferisce prepararle con il gasatore. Di questi uno su due decide di farlo per evitare rifiuti di plastica, il 39% per la libertà di preparare bevande quando vuole, mentre oltre il 34% per personalizzarle.


Petra Schrott, Marketing Director di SodaStream Italia, ha commentato: “Siamo orgogliosi di essere al fianco degli italiani durante la UEFA Champions League, l’evento sportivo più iconico e atteso dell’anno. Consentendo alle persone di creare la loro acqua frizzante e le loro bevande personalizzate a casa in modo semplice, divertente e rispettoso dell’ambiente, SodaStream è il compagno di squadra perfetto per un sostegno frizzante”.