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Lollobrigida contro l’Ue per le telecamere sulle barche da pesca

Lollobrigida contro l’Ue per le telecamere sulle barche da pescaRoma, 28 feb. (askanews) – “Abbiamo, lo voglio annunciare, scelto di impugnare davanti alla Corte di giustizia questo provvedimento perché agiremo in ogni modo per difendere i nostri agricoltori i nostri pescatori”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo al question time alla Camera a un’interrogazione sulle iniziative a sostegno del comparto della pesca e dell’acquacoltura e riferendosi al provvedimento europeo che prevede l’installazione di telecamere sulle imbarcazioni per la piccola pesca. “Abbiamo avuto la voglia e la forza di votare contro la scelta delle telecamere a bordo, perché le nostre imbarcazioni piccole vedono i lavoratori essere sottoposti a controlli come fossero dei criminali pericolosi perché nemmeno ai criminali pericolosi si punta la telecamera su quello che fanno”, ha detto il ministro. Sulla pesca, ha spiegato Lollobrigida, “l’Italia ha cambiato rotta in Europa e ha approcciato immediatamente, con posizioni chiare, avendo il coraggio anche lì di votare no contro ogni scelta che possa penalizzare le nostre donne e i nostri uomini di mare che vogliono continuare a svolgere questo lavoro senza che, come una scure, la sostenibilità ambientale sia posta per ridurre la loro capacità di pescare all’interno dello stesso bacino del Mediterraneo, dove noi dismettiamo la flotta che viene armata dall’altra parte del Mediterraneo pescando lo stesso pesce”. Il ministro ha poi ricordato altri interventi attuati dal Parlamento a favore del mondo della pesca, come la “modifica della 102 che mette i pescatori, cioè i coltivatori del mare, nella stessa condizione degli agricoltori sulla base delle tutele in termini fiscali, nella possibilità di sostenere, nella possibilità di avere aree di calamità sulle quali intervenire”. Ancora, l’apertura dei bandi “per il sostegno alle produzioni agricole e della pesca, per rinnovare le nostre flotte perché guardiamo a una flotta che si rafforzi diventi anche più sostenibile”. E l’incremento del 150% i fondi per le filiere della pesca, il sostegno ai pescatori e agli acquacoltori su crisi come quella del granchio blu”. E a proposito, proprio, del granchio blu, Lollobrigida ha detto che “non è venuto da Marte il granchio blu, è stato sottovalutato da chi, prima di noi, non ha studiato il fenomeno e i rischi a questo connessi. Per questo in Europa stiamo chiedendo con forza una strategia nell’area del Mediterraneo condivisa per predisporre modelli che ci permettano di affrontare le vecchie e le nuove specie cosiddette aliene che nei nostri mari sono presenti, come il granchio blu”.

Ok Parlamento Ue a riforma Ig, Europa più vicina ad agricoltori

Ok Parlamento Ue a riforma Ig, Europa più vicina ad agricoltoriRoma, 28 feb. (askanews) – Dopo un percorso cominciato oltre due anni fa, il compromesso raggiunto nel Trilogo dello scorso ottobre tra i negoziatori di PE, Consiglio UE e Commissione europea e il via libera del Comitato Speciale Agricoltura del Consiglio UE, oggi il Parlamento Europeo ha approvato definitivamente la riforma del Regolamento sulle Indicazione geografiche per il vino, le bevande spiritose e i prodotti agricoli.


Il via libera dell’Europarlamento è arrivato con una ampissima maggioranza di 520 voti favorevoli, solo 19 contrari e 64 astensioni. Una volta che il Consiglio adotterà formalmente il regolamento, questo sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo, circa a metà aprile. Una riforma che mette d’accordo tutti e che, soprattutto dopo le proteste degli agricoltori e le tante richieste disattese, sembra riavvicinare l’Unione Europea ai protagonisti del settore primario, che da mesi pressano per ottenere più attenzione da parte della Ue nei confronti della crisi dell’agricoltura. Positive anche le reazioni delle associazioni agricole, secondo cui Bruxelles “ha dato prova di lavorare per un modello agroalimentare più solido, orientato alla semplificazione e alla protezione degli agricoltori”, come detto da Cia.


Paolo De Castro, relatore del provvedimento ha detto: “grazie al Parlamento, ora abbiamo un regolamento fondamentale per le nostre filiere agroalimentari di qualità, rafforzando il ruolo delle associazioni di produttori e la tutela delle indicazioni geografiche, aumentando la semplificazione, la sostenibilità e la trasparenza nei confronti dei consumatori. Un sistema migliore – ha spiegato l’europarlamentare – che genera valore aggiunto, senza investire fondi pubblici. Dopo la crisi derivante dalle pandemie e l’invasione russa dell’Ucraina e l’impennata dei prezzi di produzione, il nuovo regolamento sulle IG è finalmente una buona notizia per gli agricoltori europei”. Soddisfatto anche il ministro italiano dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che definisce la rivolta un “ulteriore traguardo in difesa delle nostre eccellenze. L’obiettivo del nuovo regolamento – ha ricordato il ministro – è quello di difendere i prodotti certificati dai tentativi di imitazione ed emulazione. Dobbiamo continuare a puntare sulla qualità e l’eccellenza che ci caratterizza da sempre e sulla distintività che rende così particolari le nostre produzioni agroalimentari al punto da diventare uniche sul mercato globale”.


Ad oggi, il registro delle IG dell’Unione europea contiene quasi 3.500 voci, con un valore di vendita di quasi 80 miliardi di euro. Il nuovo regolamento contiene misure per proteggere le IG anche online, conferire maggiori poteri ai produttori e semplificare il processo di registrazione delle IG. Ecco le principali novità previste dalla riforma. Protezione online – Durante i negoziati con gli Stati membri, i deputati hanno insistito affinché le autorità nazionali abbiano l’obbligo di adottare misure amministrative e giudiziarie per prevenire o fermare l’uso illegale delle IG, non solo offline, ma anche online. I nomi di dominio che utilizzano illegalmente le IG saranno chiusi o disabilitati tramite blocchi geografici (geoblocking). L’Ufficio dell’UE per la proprietà intellettuale (in inglese European Union Intellectual Property Office, EUIPO) istituirà un sistema di allerta a tal fine.


Protezione delle IG come ingredienti – Le nuove norme stabiliscono inoltre che un’IG che designa un prodotto utilizzato come ingrediente possa essere utilizzata nella denominazione, nell’etichettatura o nella pubblicità di un prodotto trasformato correlato, solo se l’ingrediente con simbolo IG è utilizzato in quantità sufficienti da conferire al prodotto trasformato una caratteristica essenziale, e se nello stesso prodotto non viene utilizzato nessun altro ingrediente paragonabile a quello con marchio IG. La percentuale dell’ingrediente IG dovrà essere comunque indicata su un’etichetta. Eventuali gruppi di produttori di questi ingredienti dovranno essere informati dai produttori del prodotto trasformato, e potranno formulare raccomandazioni sull’uso corretto dell’IG. Maggiori diritti per i produttori di IG – I produttori delle IG saranno in grado di prevenire o contrastare eventuali misure o pratiche commerciali pregiudizievoli per l’immagine e il valore dei loro prodotti, compresa la svalutazione delle pratiche di commercializzazione e l’abbassamento dei prezzi. Per aumentare la trasparenza per i consumatori, i deputati hanno anche assicurato che i nomi dei produttori compaiano nello stesso campo visivo dell’indicazione geografica, sull’imballaggio di tutte le IG. Registrazione semplificata – La Commissione rimarrà l’unica responsabile per gestire il sistema delle IG, secondo il regolamento approvato. Il processo di registrazione delle IG sarà più semplice e sarà fissato un termine di massimo sei mesi per la verifica delle domande per le nuove IG.

Pasqua, menù a prova di pairing con consigli Maison Comte de Montaigne

Pasqua, menù a prova di pairing con consigli Maison Comte de MontaigneRoma, 28 feb. (askanews) – La scelta delle bollicine può davvero fare la differenza per il successo del menù di Pasqua. Ma quali sono i migliori pairing? Comte de Montaigne, Maison di Champagne de Prestige dell’Aube, ci regala alcuni preziosi consigli per esaltare ogni portata con il brindisi perfetto.


Champagne Rosé: il pairing ideale per salumi, carpacci e paté. Il Rosé Grande Réserve, 100% Pinot Noir dall’espressione fruttata e vinosa, è il vero re della tavola in abbinamento agli antipasti pasquali. Ideale come pairing con i salumi stagionati grazie alla sua bocca strutturata e vinosa, fresca ed elegante, smorza l’acidità dovuta alla percentuale di grasso del salume. Qualche esempio? Salumi come lo Strolghino di Culatello DOP, il prosciutto francese di Bigorre o la Pata Negra rappresentano l’abbinamento ideale. Ma non solo. Il Rosé è una scelta azzeccata anche per esaltare il sapore del carpaccio di vitello o di tonno oppure del paté di fegato toscano.


Il Blanc de Blancs esalta primi piatti e risotti gourmet. Il Blanc de Blancs, finezza dello Chardonnay al suo apogeo, è un pairing azzeccatissimo per un primo piatto a base di pesce, come le linguine all’astice oppure all’aragosta, un piatto raffinato della tradizione campana. I suoi aromi di agrumi, frutta esotica e fiori bianchi esaltano, senza sovrastarlo il sapore delicato del crostaceo, donando al palato una piacevole sensazione di armonia e freschezza. La mineralità e l’eleganza dello Chardonnay si sposano alla perfezione anche con un risotto primaverile e gourmet, come quello al pecorino e scampi crudi profumati allo zenzero.


La Cuvée Spéciale: abbinamento vincente con agnello, fois gras e formaggi. La Cuvée Spéciale, quintessenza del Pinot Noir, é ideale in abbinamento a selvaggina, foie gras e formaggi. Ma soprattutto, è perfetta con il secondo d’agnello, il piatto principe nel menu pasquale secondo la tradizione, del quale esalta il sapore grazie alla sua bolla strutturata e complessa. Sia preparato alla romana che come abbacchio al forno con le patate, che alla lucana, cioè impanato, questo secondo piatto viene esaltato dalla complessità del Pinot Nero e dagli aromi di frutta rossa e nera, di spezie e di crosta di pane.


A ogni Colomba le bollicine “giuste”. Da sempre Pasqua è sinonimo di Colomba. E, oggi più che mai, questa golosa creazione dolciaria non smette di conquistare i gourmet con declinazioni che sposano l’innovazione alla selezione dei migliori ingredienti della tradizione. Brut ed Extra Brut sono il brindisi più azzeccato per le colombe alle creme, delle quali mitigano l’elevata dolcezza grazie alla combinazione equilibrata fra acidità, lunghezza e mineralità. E ancora: il Blanc de Blancs è ideale con la Colomba Classica, mentre il Rosé de Saignée è super azzeccato con le Colombe alla frutta e con quelle più “innovative”. Glicemia sotto controllo in poche mosse (anche a Pasqua). Per evitare che le dolci indulgenze pasquali si trasformino in un “attentato calorico” alla nostra linea, è consigliabile seguire alcune semplici regole, come raccomanda la Private Nutritionist Ilenia Grieco: “Una fetta di colomba classica da 100 grammi apporta circa 350 calorie ed una alle creme può raggiungere fino a 500 calorie. Ecco perché, per evitare picchi glicemici che possono pesare sulla bilancia, è preferibile concedersi il tanto amato dolce a colazione, ad esempio in abbinamento allo yogurt greco, oppure dopo il pranzo o la cena, avendo cura però di dimezzare la porzione del primo e di aprire il pasto con una insalata di carciofi, che riduce l’assorbimento dei grassi, per concludere con un secondo di carne o pesce”, spiega la Dottoressa Grieco. E ancora: per evitare i picchi glicemici può essere utile iniziare la giornata con una colazione salata, idratarsi correttamente e consumare verdure crude prima dei pasti principali. “Più che il giorno di Pasqua, però, il momento critico è sicuramente nei giorni successivi”, prosegue la Private Nutritionist. E raccomanda di “aumentare l’idratazione fino a due litri circa di acqua e tisane non zuccherate, evitare digiuni e dieta liquida, puntando invece su alimenti a basso indice glicemico e antinfiammatori come mirtilli, frutti rossi, cannella, verdure, crude, pesce, legumi”. Champagne, oltre i falsi miti: in un calice solo 80 calorie. Una doverosa precisazione arriva direttamente da Philippe Narcy, Enologo della Maison Comte de Montaigne, che sfata un falso mito sullo Champagne: “Esistono numerosi studi scientifici che confermano le proprietà benefiche dello Champagne per il nostro organismo e possiamo anche sfatare un falso mito: le bollicine non fanno ingrassare, anzi. Hanno una ridotta gradazione alcolica – di soli 12° contro la media di 13°-14° dei vini rossi e bianchi – consentendo quindi di ridurre le calorie per calice da 130 a circa 80”.

Cia: a Bruxelles comitato esecutivo in occasione Consiglio Ue

Cia: a Bruxelles comitato esecutivo in occasione Consiglio UeRoma, 28 feb. (askanews) – In occasione del prossimo Consiglio Ue, il 21 e 22 marzo, Cia-Agricoltori Italiani terrà la riunione del proprio Comitato esecutivo a Bruxelles. L’appuntamento si è reso necessario per affrontare al meglio un possibile incontro con la presidente della Commissione Ursula von der Layen, così come sollecitato dalla lettera del Copa-Cogeca richiesta dal presidente di Cia, Cristiano Fini. Invitata al confronto anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.


In particolare, nella missiva, sottoscritta da 60 presidenti agricoli Ue, si chiedeva l’intervento diretto della presidente von del Layen per rimettere l’agricoltura al centro della strategia Ue.

Enit, nuova presidente Priante: ruolo sfidante e interessante

Enit, nuova presidente Priante: ruolo sfidante e interessanteRoma, 28 feb. (askanews) – “Voglio ringraziare il Ministro Santanché e il Governo per avermi scelto per un ruolo così sfidante e interessante. Dopo quasi 5 anni splendidi a Madrid come Direttore Europa dello UN Tourism, l’Agenzia ONU per il turismo mondiale, è bellissimo per me tornare in Italia in un clima di grandissima attenzione verso il turismo, settore che amo e in cui credo profondamente. Sono piena di energia ed entusiasmo e felicissima di fare questo percorso accanto a due grandi professionisti come Ivana Jelinic e Sandro Pappalardo”. Così Alessandra Priante nel giorno in cui ha accettato l’incarico di Presidente dell’Ente nazionale per il turismo.


Un’esperienza consolidata quella della Priante, che metterà al servizio del mondo del turismo, con la passione e un grande amore per il proprio Paese. “Voglio innanzitutto ricordare – afferma la Priante- che da società in-house, seguiremo e contribuiremo all’indirizzo strategico del Ministero che conterrà indicazioni chiare e obiettivi ambiziosi e ci relazioneremo con il mondo del turismo nazionale e internazionale per far si che la visione del Ministro e del Governo prendano finalmente corpo”. Trasformare le sfide in opportunità gli obiettivi del nuovo Presidente. “Con questa importante operazione, il Ministro Santanchè ha voluto dare all’ENIT un nuovo vestito e un nuovo metodo. Si crea una ENIT più agile, più dinamica e più innovativa e io sono orgogliosa di farne parte integrante”.

E’ legge la Pdl per favorire i giovani imprenditori agricoli

E’ legge la Pdl per favorire i giovani imprenditori agricoliRoma, 28 feb. (askanews) – E’ legge la Pdl della Lega per favorire i giovani imprenditori in agricoltura. Primo firmatario della Pdl è Mirco Carloni, deputato della Lega e presidente della commissione Agricoltura. Così il deputato della Lega Mirco Carloni, presidente della commissione Agricoltura e primo firmatario della Pdl. Il provvedimento, dedicato agli agricoltori under 20, prevede tra le altre cose un regime fiscale agevolato per il primo insediamento delle imprese giovanili nell’agricoltura, e agevolazioni in materia di compravendita di fondi rustici, oltre a sostegni per la formazione.


“Abbiamo finalmente la nostra legge sull’imprenditoria agricola giovanile. Un traguardo importante, espressione di un progetto costruito, prima di tutto, ascoltando gli under 40 del settore e punto di forza, non più discutibile, per iniziare davvero a investire sulle nuove generazioni”, commenta Enrico Calentini, il presidente nazionale di Agia, l’associazione nazionale dei giovani imprenditori agricoli di Cia. “Sono stati mesi di intensa attività a confronto con la Commissione agricoltura affinché il testo recepisse le nostre istante – aggiunge Calentini – e l’attenzione dimostrata al tema dell’accesso alla terra, come alla formazione e al credito, ha chiarito sin da subito che i tempi erano maturi per portare a compimento un percorso solido e incentivante, realizzato insieme ai giovani agricoltori e in linea con gli obiettivi europei, dove stavamo già lavorando per la risoluzione Carvalhais sul ricambio generazionale in agricoltura”.


Per Agia-Cia resta, poi, aperto il nodo risorse. “Se si vuole pensare sul serio alla Banca delle Terre agricole, all’Osservatorio sui terreni, al ritorno dei voucher, al rilancio dell’Istruzione Tecnica Superiore e ancora di più alla transizione digitale – chiosa Calentini – servirà un impegno deciso e corale per arrivare a stanziamenti più importanti”. “Ripeto da tempo – aggiunge il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini – che la transizione agricola va costruita con gli agricoltori. L’iter che ha portato alla legge sull’imprenditoria giovanile nel comparto e Agia sempre propositiva nel lavoro sui testi con la Commissione agricoltura, hanno creato un precedente per tutta la politica agricola nazionale ed europea. Solo così, portando esigenze e proposte sui tavoli istituzionali si può dare un futuro all’agricoltura”.

Lollobrigida: Pac scritta male in altro tempo, mostra suoi limiti

Lollobrigida: Pac scritta male in altro tempo, mostra suoi limitiRoma, 28 feb. (askanews) – “La Pac è stata fatta in un altro tempo e da altri Governi, e ora mostra tutti i suoi limiti e va rivista. Agli agricoltori servono incentivi e non sussidi”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, al question time alla camera.


Lollobrigida ha sottolineato la necessità di “rivedere una PAC scritta male in un altro tempo, senza la capacità di avere un approccio dinamico che permettesse di affrontare con temi nuovi, con ricette nuove, quelle che erano le criticità che emergevano da un contesto geopolitico che stava mutando e da un contesto di mercato che mutava contestualmente. E su questo – ha aggiunto – le responsabilità di chi ha redatto quella PAC, come gli indirizzi in Europa, ma anche di chi l’ha recepita qui in Italia, sono oggettive”. Il ministro ha poi spiegato che l’impatto delle regole europee sono stati diversi sulle singole nazioni: “se le imprese agricole negli ultimi anni sono scese mediamente del 24%, in Italia toccano il 30% di riduzione, purtroppo nelle aree del sud anche del 40-45%. Non va meglio nel settore della pesca, dove la media europea vede una riduzione del 28%, in Italia del 40%”.


Lollobrigida ha spiegato che il Governo in sinergia con la Stato-Regioni lavorerà per fare delle proposte in sede tecnica in Italia “ma in sede politica in Europa deve cambiare l’approccio”.

Lollobrigida: granchio blu, serve strategia in area Mediterranea

Lollobrigida: granchio blu, serve strategia in area MediterraneaRoma, 28 feb. (askanews) – “Non è venuto da Marte il granchio blu, è stato sottovalutato da chi, prima di noi, non ha studiato il fenomeno e i rischi a questo connessi. Per questo in Europa stiamo chiedendo con forza una strategia nell’area del Mediterraneo condivisa per predisporre modelli che ci permettano di affrontare le vecchie e le nuove specie cosiddette aliene che nei nostri mari sono presenti, come il granchio blu”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo al question time alla Camera a un’interrogazione sulle iniziative a sostegno del comparto della pesca e dell’acquacoltura ricordando L’incremento del 150% dei fondi per le filiere della pesca e il sostegno ai pescatori e agli acquacoltori dato dal Governo “su crisi come quella del granchio blu, che era ampiamente annunciata”.

Lollobrigida: sulla pesca l’Italia ha cambiato rotta in Europa

Lollobrigida: sulla pesca l’Italia ha cambiato rotta in EuropaRoma, 28 feb. (askanews) – Sulla pesca “l’Italia ha cambiato rotta in Europa e ha approcciato immediatamente, con posizioni chiare, avendo il coraggio anche lì di votare no contro ogni scelta che possa penalizzare le nostre donne e i nostri uomini di mare che vogliono continuare a svolgere questo lavoro senza che, come una scure, la sostenibilità ambientale sia posta per ridurre la loro capacità di pescare all’interno dello stesso bacino del Mediterraneo, dove noi dismettiamo la flotta che viene armata dall’altra parte del Mediterraneo pescando lo stesso pesce”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo al question time alla Camera a un’interrogazione sulle iniziative a sostegno del comparto della pesca e dell’acquacoltura.


Il ministro ha poi ricordato altri interventi attuati dal Parlamento a favore del mondo della pesca, come la “modifica della 102 che mette i pescatori, cioè i coltivatori del mare, nella stessa condizione degli agricoltori sulla base delle tutele in termini fiscali, nella possibilità di sostenere, nella possibilità di avere aree di calamità sulle quali intervenire”. Ancora, l’apertura dei bandi “per il sostegno alle produzioni agricole e della pesca, per rinnovare le nostre flotte perché guardiamo a una flotta che si rafforzi diventi anche più sostenibile”. E l’incremento del 150% i fondi per le filiere della pesca, il sostegno ai pescatori e agli acquacoltori su crisi come quella del granchio blu”.

IA, Univendita (Confcommercio): governo sostenga innovazione imprese

IA, Univendita (Confcommercio): governo sostenga innovazione impreseRoma, 28 feb. (askanews) – “Chiediamo al Governo di sostenere le imprese di fronte alla sfida dell’Intelligenza artificiale. Servono incentivi all’innovazione e soprattutto alla formazione, del ricco know how che siamo capaci di esprimere come sistema Paese”. Lo ha detto poco fa Ciro Sinatra, presidente di Univendita, la maggiore associazione del comparto della vendita diretta a domicilio, aderente a Confcommercio, durante l’audizione in commissione Lavoro della Camera per l’indagine conoscitiva sull’Ia e il mondo del lavoro.


“La presenza fisica simultanea e il contatto diretto tra venditore e cliente rappresentano la pietra angolare su cui le nostre associate fondano la propria attività, la cifra distintiva che ci ha consentito di superare tutte le crisi, da quella economica a quella pandemica. Le nuove tecnologie – ha aggiunto Sinatra – sono ormai un ausilio imprescindibile per le aziende di un comparto che fattura circa 3 miliardi di euro e impegna oltre 500mila incaricati. Da un punto di vista normativo, da aprile prossimo il Regolamento europeo sull’Intelligenza artificiale sarà legge in tutti i Paesi Ue ed entrerà in vigore in modo scaglionato. L’impatto di queste tecnologie sul mondo del lavoro sarà enorme e l’Ia potrà supportare in maniera decisiva il nostro settore sul terreno dell’analisi dei dati, della personalizzazione delle offerte, dell’assistenza, anche post vendita, al cliente e nondimeno grazie alle capacità predittive della domanda”. “Insomma, se ci faremo trovare pronti, potremo riceverne enormi benefici in termini di know how, efficienza organizzativa e posizionamento sul mercato. Soltanto quando si tratterà di arrivare al momento più importante, cioè il contatto diretto con il cliente e la vendita – ha concluso il presidente Univendita – l’Intelligenza artificiale lascerà il posto a quella umana, che rimane più empatica e geneticamente orientata alla irrinunciabile relazione diretta tra venditore e cliente”.