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Flashmob di Volt in piazza Montecitorio contro astensionismo

Flashmob di Volt in piazza Montecitorio contro astensionismoRoma, 27 feb. (askanews) – Questa mattina, davanti Montecitorio, si è tenuto un Flashmob organizzato da alcuni attivisti ed esponenti di Volt – partito paneuropeo progressista – per manifestare contro il pacchetto di misure restrittive, in discussione in questi giorni in Parlamento, rispetto alla partecipazione al voto e all’accesso alla politica.


“Alle ultime elezioni politiche 4 persone su 10 non hanno partecipato al voto, ovvero il 37,2% dell’elettorato. E’ una percentuale enorme su cui la politica dovrebbe perdere il sonno. Numeri che evidenziano una volontà della politica tradizionale a tenere i cittadini lontani dalla gestione della cosa pubblica e una gravissima mancanza di fiducia degli stessi nell’attuale classe politica considerata sostanzialmente inadeguata e inaffidabile”, ha denunciato il co-presidente di Volt Italia. Guido Silvestri “Con la campagna ‘4 su 10’, Volt vuole puntare un riflettore sull’ampio partito degli astensionisti sensibilizzando sull’importanza di partecipazione al voto e sulla necessità urgente di agevolarlo, allargando quanto più possibile l’accesso. Il nostro è un paese che di fatto continua ad esprimere una grave chiusura alla partecipazione: non è prevista la firma digitale, rimane irrisolto il problema del voto per i fuori sede, ad un milione di italiani ed italiane senza cittadinanza è negato il voto. Volt ribadisce l’appello presentato dal palco della convention per gli Stati Uniti d’Europa da Emma Bonino il 24 febbraio scorso, alla politica tutta, alle cittadine e ai cittadini italiani: non importa a favore di chi, ma è fondamentale che si voti e che si faccia votare. Non è solo un tema di rappresentanza, è un tema di democrazia, di libertà ” conclude Silvestri.

Comm. Ue: agricoltori condividano esperienze pratiche sleali

Comm. Ue: agricoltori condividano esperienze pratiche slealiRoma, 27 feb. (askanews) – Un sondaggio rivolto agli agricoltori e ai piccoli fornitori dell’UE che operano nella filiera agricola e alimentare, coprendo diverse fasi della produzione e della distribuzione, in cui condividere opinioni sulle proprie esperienze con pratiche commerciali sleali. Il sondaggio, lanciato dalla Commissione Europea e disponibile online in tutte le lingue dell’UE fino al 15 marzo 2024, fa parte della azioni che la Commissione sta mettendo in campo per migliorare la posizione degli agricoltori nella catena alimentare e incentivare la lotta contro le pratiche commerciali sleali.


Gli intervistati possono indicare se hanno recentemente incontrato pratiche commerciali sleali o se la legislazione attuale offre loro una protezione sufficiente contro gli acquirenti economicamente più forti. A marzo, si legge in una nota, la Commissione presenterà agli Stati membri diverse azioni che potrebbero affrontare questioni quali la trasparenza del mercato nella catena del valore, l’attuazione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali e la sua applicazione, i costi di produzione o un controllo più uniforme delle norme esistenti sui prodotti agricoli importati. Inoltre, sempre a marzo, verrà avviata una consultazione mirata che identificherà le principali fonti di preoccupazione e comprenderà le fonti degli oneri amministrativi e della complessità.

Lollobrigida: su agricoltura Italia torna centrale in Europa

Lollobrigida: su agricoltura Italia torna centrale in EuropaRoma, 27 feb. (askanews) – “L’Italia è tornata centrale in Europa. Abbiamo avuto l’occasione, attraverso un documento strategico, di presentare le criticità e gli errori che l’Europa fino ad ora ha compiuto indicando una strada per correggerlo”. Lo ha detto Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, intervistato dal TG1 a margine della conferenza stampa organizzata al Masaf sui risultati dell’Agrifish che si è svolto ieri a Bruxelles.


“Questo – ha aggiunto Lollobrigida – è stato apprezzato da tutti i ministri che sono intervenuti e anche dal Commissario europeo, che in modo esplicito ha detto che l’Italia ha ragione: il ruolo dell’agricoltore è diverso da quello disegnato e bisogna rimetterlo al centro come tutore del territorio. E per farlo gli va garantito un reddito adeguato”, ha concluso il ministro.

Roma, ritrovata una parte della Porticus Minucia Frumentaria

Roma, ritrovata una parte della Porticus Minucia FrumentariaRoma, 27 feb. (askanews) – A Roma, durante i lavori di ristrutturazione a Palazzo Lares Permarini, in via delle Botteghe Oscure, è stata ritrovata una parte della Porticus Porticus Minucia Frumentaria. Una importante scoperta archeologica che aiuta a conoscere qualcosa in più sul quadriportico costruito in epoca repubblicana, che abbracciava l’area del Campo Marzio, dove avvenivano le cosiddette frumentationes, le distribuzioni gratuite di grano ai cittadini di Roma.


Le strutture sono state ritrovate grazie alla stretta collaborazione tra Finint Investments, società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Finint, e la Soprintendenza Speciale di Roma, durante una ristrutturazione dell’edificio per la realizzazione di un hotel 5 stelle della linea Radisson Collection. I resti ritrovati saranno visitabili al piano interrato dell’hotel, anche con un video multimediale. “Il ritrovamento di una porzione della Porticus Minucia ha una grande importanza a livello scientifico e costituisce l’occasione per ribadire come la Soprintendenza possa lavorare in modo efficace con enti privati – ha spiegato Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma -.Finint Investments ha finanziato sia le operazioni di scavo archeologico, sia una innovativa valorizzazione dei reperti, in modo da renderli fruibili a tutti e non disperdere il prezioso lavoro di scavo e di studio degli archeologi”. Mauro Sbroggiò, ad di Finint Investments, ha sottolineato: “Siamo un player molto attento alla rigenerazione urbana e al contesto in cui operiamo. Questa ristrutturazione, che ridà vita ad un palazzo prestigioso, rappresenta per noi un successo perché ci ha permesso anche di valorizzare questi importanti ritrovamenti archeologici mettendoli a disposizione della collettività grazie ad una collaborazione continua e sinergica con la Soprintendenza. Ridare luce a questi reperti e aprirli ad una fruizione costante della comunità è un esempio tangibile degli ottimi risultati che possono nascere da una proficua collaborazione tra pubblico e privato”.


Lo scavo è stato diretto dall’archeologa della Soprintendenza, Marta Baumgartner: “La scoperta è per noi motivo di orgoglio – ha detto – perché, per la prima volta, vediamo i muri della Porticus Minucia in elevato e le decorazioni marmoree che li impreziosivano: possenti blocchi di tufo uniti da grappe e rivestiti, almeno nella parte inferiore con lastre di marmo. Un secondo dato importante è la collocazione del limite orientale della Porticus Minucia, noto ma ora posizionato in modo esatto”. La scoperta archeologica ha così permesso di ricostruire l’aspetto della Porticus Minucia in modo estremamente attendibile, come mai accaduto prima d’ora. La realizzazione di un modello tridimensionale del monumento ha consentito inoltre di individuare la sua esatta collocazione rispetto all’odierno tessuto urbano.

Copagri: su semplificazione Pac da Bruxelles risposte parziali

Copagri: su semplificazione Pac da Bruxelles risposte parzialiRoma, 27 feb. (askanews) – “Le parziali aperture arrivate da Bruxelles, dove il Consiglio Agrifish ha approvato le proposte della Commissione Europea per semplificare la PAC, non sono ancora soddisfacenti in quanto arrivano con grande ritardo rispetto alle reali esigenze dell’agricoltura e poiché, soprattutto, rimandano molte questioni decisive al prossimo autunno o comunque a conclusione del cosiddetto ‘semestre bianco’”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri, Tommaso Battista, intervenendo alla conferenza stampa organizzata dal Masaf all’indomani del Consiglio Agrifish di Bruxelles.


Di fatto, “pur riconoscendo l’impegno delle istituzioni comunitarie, che hanno di fatto accolto le motivazioni alla base delle proteste degli agricoltori che hanno interessato praticamente tutto il continente comunitario, riteniamo – ha poi aggiunto Battista – insufficienti le proposte messe sul tavolo, in quanto non di rapida e immediata attuazione”. A fronte del fatto che ai produttori agricoli italiani “serve un cambio di passo immediato che riequilibri le tre anime della sostenibilità, ovvero quella economica, ambientale e sociale”. “In questo senso, restano fondamentali le scelte che saranno operate in ambito nazionale – ha quindi spiegato il presidente della Copagri – anche grazie alla annunciata semplificazione del processo di modifica dei piani strategici della PAC, tema sul quale la Commissione UE si è impegnata a collaborare con gli Stati membri”. “Ci sono interventi che vanno ripensati, a partire dagli ecoschemi e dai gravosi obblighi della cosiddetta ‘condizionalità rafforzata’, e altri che devono assumere una maggiore centralità, quali il credito agricolo, la gestione del rischio e il tanto decantato ricambio generazionale”, ha concluso Battista.

Sardone (Comm. Envi): Regolamento natura mazzata per agricoltori

Sardone (Comm. Envi): Regolamento natura mazzata per agricoltoriRoma, 27 feb. (askanews) – “Dall’Ue una nuova mazzata agli agricoltori. Altro che sostegno al settore, la maggioranza di sinistra al Parlamento Europeo ha approvato il regolamento sul ripristino della natura, modificato dopo il trilogo. Una scelta vergognosa che rappresenta l’ennesimo schiaffo al mondo agricolo”. Così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata della Lega e coordinatrice del gruppo Identità e Democrazia nella commissione Envi, dopo che oggi il Parlamento europeo ha adottato con 329 sì, 275 no e 24 astenuti la legge sul ripristino della natura (Nature Restoration Law).


“Noi di Identità e Democrazia avevamo proposto il rigetto del provvedimento proprio perché questo testo segna, insieme agli altri di questi anni, un attacco pesantissimo – spiega Sardone – al nostro settore agricolo, sempre più penalizzato rispetto ai concorrenti extra Unione Europea. Il testo sul ripristino della natura ha conseguenze molto negative che impatteranno sul settore agroalimentare, già colpito da altri provvedimenti in questi anni”. Sardone definisce il regolamento “ideologico” e spiega che “sin dall’origine criminalizzava per l’ennesima volta l’agricoltura”. Durante la precedente votazione in Parlamento il settore agricolo era escluso completamente dagli impegni di ripristino ma “la nuova versione uscita dal trilogo riporta dentro i terreni agricoli. Il rischio serio è di avere importanti limitazioni di produzione e nuovi esborsi per il settore senza finanziamenti dedicati”, aggiunge la componente della Commissione Envi.


Gli indicatori di biodiversità proposti e le percentuali stabilite per il completamento delle misure di ripristino “risultano inoltre inadeguati”. Il ripristino dei fiumi prevede inoltre di rimuovere barriere artificiali e argini, “una scelta assurda considerati i rischi per cittadini e imprese legati alle alluvioni”. “Insomma la Commissione – prosegue Sardone – ha detto ufficialmente di aver penalizzato gli agricoltori in questi anni ma il Parlamento nulla fa per modificare questa tendenza. A dispetto delle parole delle ultime settimane, è chiaro come il fantasma di Timmermans ancora si aggiri in questa Commissione. La sinistra con testi ideologici continua a rappresentare i contadini e gli allevatori come nemici del clima e del territorio quando invece sono i primi a tutelarli con il loro lavoro quotidiano”, conclude.

Sardegna, Todde: forse Calenda ha capito che deve parlare con Conte

Sardegna, Todde: forse Calenda ha capito che deve parlare con ConteMilano, 27 feb. (askanews) – “Calenda dice che non ha senso correre da soli alle Regionali e che si deve parlare con Conte? Meglio tardi che mai, forse ora lo ha capito visto gli ultimi risultati”. Così Alessandra Todde, vincitrice delle elezioni regionali in Sardegna.


“Ho trovato bizzarro che Calenda abbia deciso di non sostenermi visto che per anni mi ha elogiato parlando di competenza e professionalità. Ognuno fa le sue scelte ma se ne assume anche le responsabilità”, ha aggiunto Todde a margine della conferenza stampa di questa mattina a Cagliari.

Ricciardi (Pd): governo si accanisce su lavoratori frontalieri

Ricciardi (Pd): governo si accanisce su lavoratori frontalieriRoma, 27 feb. (askanews) – “Il governo continua ad accanirsi incomprensibilmente sui lavoratori frontalieri tra Italia e Svizzera. Dopo l’introduzione dell’ingiusta tassa sanitaria, adesso rischiano di trovarsi nell’incertezza più totale senza vedersi riconosciuti i propri diritti ed essendo tassati due volte”. Così Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, eletto nella circoscrizione estero, ripartizione Europa, nella replica al question time al governo in commissione Finanze.


“Ci è stata segnalato, infatti, che nella definizione degli elenchi dei comuni frontalieri del nuovo accordo sono stati cancellati interi comuni soprattutto nella provincia di Sondrio, ma non solo. Con la nuova modalità introdotta che prevede una tassazione dell’80% da parte della Svizzera con l’aggiunta anche di dichiarazione sul versante italiano del reddito prodotto, questi lavoratori si trovano a dover fa fronte ad un carico fiscale che esplode improvvisamente, ma soprattutto si trovano fuori dai vantaggi e delle attenzioni fiscali che sia l’accordo del 74, sia i successivi accordi hanno previsto. Queste persone hanno il diritto di capire chi ne stia tutelando gli interessi perché che nel giro di pochi mesi si sono visti un accordo firmato che istituiva un tavolo con le parti sociali mai convocato, si trovano tassati con una nuova tassa sanitaria ingiustificata e adesso sono sottoposti ad un carico fiscale completamente diverso. Per questa ragione chiediamo un intervento urgente del governo con il Canton Ticino e il Canton Grigioni per sanare al più presto questa grave situazione”, ha aggiunto.

Confagri: con Regolamento natura a rischio potenziale agricolo

Confagri: con Regolamento natura a rischio potenziale agricoloRoma, 27 feb. (askanews) – “E’ stata persa l’occasione per segnare un punto di svolta nell’applicazione del Green Deal all’agricoltura. Con la nuova normativa verrà messo a rischio il potenziale produttivo del settore. Vogliamo comunque ringraziare gli europarlamentari italiani per l’attenzione che hanno rivolto alle nostre argomentazioni”. Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sul voto espresso oggi dal Parlamento europeo, che ha approvato il risultato del trilogo con il Consiglio e con la Commissione sulla proposta di regolamento riguardante la legge sul ripristino della natura (Nature Restoration Law).


“L’intesa finale – rileva Giansanti – è decisamente peggiorativa rispetto alla posizione che era stata votata dal Parlamento europeo per tutelare la superficie agricola e l’attività produttiva. Inoltre, non sono stati previsti fondi aggiuntivi per il raggiungimento degli obiettivi fissati. E’ chiaro che le risorse finanziarie necessarie non potranno essere in alcun modo attinte dal bilancio della PAC”. “Dopo il ritiro della proposta di regolamento sui fitofarmaci – prosegue il presidente di Confagricoltura – ci attendevamo un esito diverso. La protezione dell’ambiente, la tutela delle risorse naturali e della biodiversità devono coesistere con la salvaguardia dei livelli di produzione”.


“La sostenibilità ambientale non può essere perseguita contro gli agricoltori che sono i primi guardiani dell’ambiente. Serve un cambiamento di rotta rispetto alla linea finora tenuta dalla Commissione e che abbiamo sempre contestato”, aggiunge Giansanti che poi conclude: “ora facciamo affidamento sugli esiti del dibattito sul futuro dell’agricoltura che si terrà al prossimo Consiglio europeo, come annunciato ieri dalla presidente Giorgia Meloni nel videomessaggio alla nostra assemblea a Bruxelles”.

Laura Pausini svela le nuove date del World Tour Winter

Laura Pausini svela le nuove date del World Tour WinterMilano, 27 feb. (askanews) – Dopo aver registrato il tutto esaurito nelle più importanti arene d’Europa e il sold out in Cile al debutto di una leg americana che si preannuncia altrettanto trionfale, Laura Pausini svela oggi le nuove date che porteranno il suo World tour 2023/2024 fino alla fine del prossimo inverno.


Al netto di una leg italiana da 170.000 spettatori e un’infilata di sold out in tutta Europa, già lo scorso 14 febbraio era arrivato a sorpresa l’annuncio di nuove date previste il prossimo inverno. “Il mio regalo di San Valentino per voi è che il tour continua questo inverno 2024. Tornerò in Europa per stare ancora con voi” così aveva anticipato sui suoi canali social.


E Laura mantiene la promessa confermando oggi, martedì 27 febbraio, una nuova leg del suo tour, a partire da un debutto di prestigio all’O2 Shepherd’s Bush di Londra. E a seguire queste le città che ospiteranno l’artista italiana più premiata al mondo nei mesi di novembre e dicembre: Eboli, Bari, Roma, Livorno, Pesaro, Milano, Torino, Marsiglia, Malaga, Pamplona, Ginevra, Basilea, Monaco, Sofia, Belgrado, Lubiana e Messina.


“Non mi fermo perché salire sul palco e dare tutta me stessa al pubblico è ciò che sono da più di 30 anni – dichiara Laura – L’abbraccio che sto ricevendo in ogni città che mi ha regalato affetto è quello che mi porto dietro tappa dopo tappa, e non so spiegare quanto mi faccia sentire amata. Ho promesso di continuare a cantare per restituire tutto ciò che il pubblico mi regala, e perché in nessun posto al mondo si scatena ciò che accade sul palcoscenico da quando parte il countdown dell’inizio a quando scendo l’ultimo gradino dopo il finale. Non smetto di emozionarmi perché gli anni passano, ma l’amore no. Ecco perché ho scelto San Valentino per regalare a me stessa e ai miei fan un altro capitolo di questo tour incredibile che ricorderò per sempre”. Quello che Laura Pausini è riuscita a costruire per il suo decimo tour mondiale è uno show straordinario con una grande produzione di respiro internazionale, appena approdato in America Latina, partendo dal Cile, e che proseguirà in Argentina, Brasile, Perù, Ecuador, Colombia, Costa Rica e Messico, per poi conquistare gli Stati Uniti.


Due ore e mezza di musica, una successione di brani iconici della sua carriera, con aggiunta di alcune tracce dell’ultimo album ANIME PARALLELE / ALMAS PARALELAS, pubblicato lo scorso ottobre, che farà tappa in un’altisonante sfilata di città che parte da Houston, e passa da Los Angeles a Orlando, da Miami a Chicago, per arrivare alla tappa storica al The Theater @ Madison Square Garden di New York il prossimo 6 Aprile. L’artista si esibirà in uno show memorabile in 5 lingue, nella stessa città che aveva ospitato l’inizio dei festeggiamenti del suo anniversario il 27 febbraio 2023, e che quest’anno inaugurerà il suo trentennale di carriera anche nel mondo latino, che l’ha incoronata lo scorso ottobre Latin Recording Academy Person of the Year™ 2023. “È meraviglioso e incredibile come il percorso live di Laura cresca anno dopo anno – commenta Ferdinando Salzano – Quest’ultimo tour ha registrato un aumento del 25% rispetto alle passate tournée mondiali, che avevano già raggiunto numeri di grandissimo rilievo. È un dato molto importante per la nostra musica, il nostro Paese, le donne musiciste. Laura è l’unica artista italiana ad aver conquistato l’Italia e il mondo nei suoi 30 anni di carriera con un successo tutt’ora inarrestabile, ed è per noi un onore poter continuare insieme a lei i festeggiamenti di questo tour celebrativo fino alla fine del 2024”. I biglietti del Laura Pausini World Tour Winter 2024 saranno disponibili: Fanclub Presale dalle 11:00 di domani, mercoledì 28 febbraio 2024 General Sale dalle 11:00 di venerdì 1 marzo 2024 Per la data di Londra (lunedì 4 novembre): Fanclub Presale dalle 11:00 (10:00 Local Time) di mercoledì 6 marzo 2024 General Sale dalle 11:00 (10:00 Local Time) di venerdì 8 marzo 2024