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Salvini, Schlein: forse non ha ancora tolto la felpa di Putin

Salvini, Schlein: forse non ha ancora tolto la felpa di PutinRoma, 23 feb. (askanews) – “Forse” Matteo Salvini “non ha ancora tolto la felpa di Putin. Però non si sta così in un governo. E il governo non può essere così ambiguo. Mentre Meloni va a trovare Zelensky per confermare il supporto all’Ucraina Salvini difende Putin. Questa ambiguità non è inaccettabile. Meloni chieda a Salvini chiarezza”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein a Tagadà su La7, rispondendo a una domanda sulle posizioni del vicepremier su Putin e la morte del dissidente Navalny.


“Non si può poi avere dubbi sulla responsabilità del regime di Putin sulla morte di Navalny, è regime che non tollera il dissenso e che uccide la libertà e dò la piena solidarietà ai cittadini russi che manifestano pacificamente e vengono arrestati”, conclude.

Fi, Tajani: Berlusconi era Maradona. Senza di lui serve squadra

Fi, Tajani: Berlusconi era Maradona. Senza di lui serve squadraRoma, 23 feb. (askanews) – “Non è facile. Ti senti come un giocatore della squadra di Maradona che deve fare la finale di Champion’s ma Maradona non c’è più. E tu hai una sola possibilità, chiedere aiuto a tutta la squadra e alla curva perché ti sostenga. Voi siete la squadra, Berlusconi era Maradona”. Lo ha detto Antonio Tajani nel suo intervento al Congresso di Fi.


“Nonostante i capelli bianchi, questo è il discorso più difficile e importante della mia vita”, ha aggiunto.

Dopo Gorelli e Lonardi si laurea anche l’enologo siciliano

Dopo Gorelli e Lonardi si laurea anche l’enologo sicilianoMilano, 23 feb. (askanews) – Pietro Russo è il terzo Master of Wine italiano: dopo Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi, con i quali ha condiviso il percorso di studi, è il primo enologo del nostro Paese ad aver ottenuto il prestigioso titolo dall’Institute of Masters of Wine, la più autorevole e antica organizzazione del vino al mondo, che ha laureato fino ad oggi 414 MW provenienti da 31 diversi Paesi del mondo.


“È stato un percorso di studi difficilissimo e al contempo ricco di soddisfazioni: mi piace pensare che questo sia solo il punto di partenza per numerose altre sfide professionali” ha dichiarato Russo, nato nel 1985 a Marsala (Trapani), che ha iniziato il suo percorso di studente Master of Wine nel 2014: superati brillantemente i primi due Stage, come prova finale ha presentato un research paper dal titolo Comparative analysis of different tartaric stabilisation techniques, including the impact of new ingredient labelling rules, for Grillo and Nero d’Avola wines from Sicily. Russo è l’unico enologo Master of Wine italiano: da oggi la filiera produttiva potrà contare su di un rappresentante tecnico che potrà dare ulteriore visibilità al vino italiano in ambito internazionale.


“Assieme a Gorelli e Lonardi costituiamo un team che, con competenza, diversità e complementarità, si fa ambasciatore autorevole dell’eccellenza enoica nazionale nel mondo” ha aggiunto, ricordando che “insieme abbiamo redatto il capitolo italiano della Sotheby’s Wine Encyclopedia, riconosciuta come la Bibbia del vino mondiale”. Dopo alcune esperienze lavorative in Languedoc, Sicilia, Spagna, Bordeaux, Toscana e Nuova Zelanda, nel 2010 è tornato nella sua terra come enologo di Donnafugata. “Sono felice di aver contribuito al consolidamento qualitativo dei vini aziendali e di aver partecipato attivamente alla nascita e allo sviluppo stilistico dei vini delle tenute dell’Etna e di Vittoria” ha proseguito Russo, ricordando che “la famiglia Rallo, alla quale sono riconoscente, mi ha dato la possibilità di continuare il percorso di studi e di lavorare quotidianamente a progetti ambiziosi e innovativi. Continuerò a collaborare con il team tecnico – ha concluso – a progetti di rilievo per portare alla luce le ancora enormi potenzialità di crescita della Sicilia vinicola e dei suoi territori”.

Europee, Meloni a Fi: abbiamo famiglie diverse ma obiettivi comuni

Europee, Meloni a Fi: abbiamo famiglie diverse ma obiettivi comuniRoma, 23 feb. (askanews) – Bisogna portare “una ventata di aria nuova anche in Europa. Anche se apparteniamo a famiglie politiche diverse gli obiettivi sono comuni. Una maggioranza composita ma coesa può fare la differenza e in Europa possiamo portare il modello italiano”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel messaggio inviato al congresso di Fi.


“La sinistra – ha aggiunto – fa di tutto per impedire una inversione di rotta netta, che è fondamentale e chiesta a gran voce da cittadini e mondi produttivi. Serve più forza al centrodestra, ogni voto al centrodestra è un voto in più per una Europa che difende i suoi confini, che non rinnega se stessa ma è fiera di sè e della sua identità”.

Fi, von der Leyen: con Tajani rimane ancora dell’Italia alla UE

Fi, von der Leyen: con Tajani rimane ancora dell’Italia alla UEMilano, 23 feb. (askanews) – Affidando la segreteria ad Antonio Tajani, “Forza Italia rimane l’ancora dell’Italia all’Europa. Con la tua esperienza, il tuo impegno, la tua passione, so che il futuro è in buone mani”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in un messaggio inviato al Congresso di Forza Italia.


Von der Leyen ha sottolineato che “l’Italia è stato un pilastro del progetto europeo. Sotto la leadership di Silvio Berlusconi e grazie all’instacabile impegno di Forza Italia il vostro Paese è stato in prima linea in molte delle decisioni e dei passi più importanti che hanno reso l’Unione una famiglia di principi e di valori. Sono questi principi e valori che siamo tutti chiamati a difendere ancora una volta alle prossime elezioni europee. La nostra democrazia e la nostra libertà non solo definiscono il progetto europeo ma sono al centro della nostra identità come famiglia politica. Il PPE guiderà ancora una volta la battaglia in difesa della nostra democrazia e dei nostri valori comuni. Voglio ringraziare in particolare Antonio Tajani per la sua leadership e per i tanti anni che ha dedicato al servizio dell’Italia e dell’Europa. È una figura importante e su cui si può contare nella nostra famiglia politica. Come segretario di Forza Italia continuerà a ottenere risultati sui temi che stanno a cuore ai cittadini italiani”.

Nuova Mini Countryman cresce e diventa un crossover per famiglie

Nuova Mini Countryman cresce e diventa un crossover per famiglieMilano, 23 feb. (askanews) – Il 2024 è un anno importante per Mini che rinnova tutta la gamma per consolidare i risultati di crescita ottenuti nel 2023. In Italia le vendite sono aumentate del 5% a 18.756 auto, superando il risultato di gruppo (+0,9% a 295.474 auto), con una quota di elettrico pari al 15%.


Dopo la presentazione della classica Mini Cooper che sarà completata da una versione 5 porte e dalla cabrio in autunno, tocca alla Countryman. La più grande delle Mini, che in Italia rappresenta circa il 50% dei volumi, cresce ancora in dimensioni (+13cm in lunghezza per 4,4m; 8cm in altezza) per conquistare nuovi segmenti di mercato, proponendosi come prima auto anche per famiglie. Altra novità attesa entro l’anno è l’inedito crossover Aceman in versione solo elettrica. La nuova Mini Countryman è la prima Mini ad essere prodotta in Germania nello stabilimento di Lipsia dove si assemblano anche le batterie per le auto elettriche. Il design è essenziale all’insegna della nuova filosofia “charismatic semplicity”. Ampia la gamma di versioni: elettrica, benzina, diesel, a 2 e 4 ruote motrici. L’entry level è la Countryman C con motore 1.5 turbo benzina 3 cilindri mild hybrid da 170 CV con cambio automatico e trazione anteriore, come la versione diesel ibrida da 163 CV. Al top di gamma la Mini Countryman John Cooper Works ALL4 con il 2.0 turbo benzina da 300 CV, trazione integrale e cambio steptronic a 7 rapporti, con leve al volante. Due le versioni elettriche con batteria da 65 kWh: la E con 204 CV e fino a 463 km di autonomia e la SE con doppio motore, trazione integrale e 313 CV.


A bordo la Mini Countryman presenta un design interamente rinnovato e ancora più minimale: non c’è più il quadro strumenti sopra il volante sostituto da un head-up display (optional) e manca il cambio sostituito da una leva sulla plancia sotto il grande schermo ovale centrale Oled. Le bocchette di ventilazione sono disposte in verticale. Nuovo l’infotainment con il sistema operativo Mini Operating System 9, con assistente vocale evoluto, e personalizzabile con 8 diversi scenari con colori e suoni dedicati. Possibile modificare anche la firma luminosa dei fanali. Tre le modalità di guida: Core base, Green e Go-Kart. Numerosi gli Adas, per un livello 2 di guida autonoma. Fra questi il driving assistant e il parking professional che consente di parcheggiare la vettura senza restare a bordo. Per semplificare la scelta dei clienti e il processo produttivo, non ci sono più singoli optional ma 4 trim o allestimenti personalizzabili: Essential, Classic, Favoured e il più sportivo Jcw, con pelle vegana dove presente. Abbiamo avuto modo di provare la Mini Countryman C e la John Cooper Works ALL4 su un percorso misto di circa 80 km nei pressi di Firenze. La qualità è la finitura degli interni è elevata, come l’abitabilità anche al posteriore grazie al maggior spazio a disposizione. Buono lo spazio nel bagagliaio: 450 litri che diventano 1.450 con il sedile posteriore abbattuto. L’infotainment è completo e abbastanza intuitivo. L’assetto presenta un buon compromesso fra comfort e handling. La versione C con il 3 cilindri benzina si è rivelata sufficientemente potente per effettuare sorpassi in sicurezza, ma un pò rumorosa soprattutto in avvio e alle basse velocità. Rumore che diventa sound nella versione Jcw che presenta un doppio terminale di scarico al posteriore. Al top le performance, con uno 0-100 in 5,4 secondi e una velocità massima di 250 km/h, a fronte di consumi non esorbitanti (11l/100 km al termine della prova quasi tutta in modalità Go-Kart). Ottimo l’handling, anche se nella modalità più sportiva si ha la sensazione di uno sterzo fin troppo diretto e reattivo, mentre l’altezza compromette un po’ il go-kart feeling caratteristico della classica Mini Cooper. I prezzi partono da 34.900 per la Countryman C in versione base (cento euro in più del modello precedente) fino ai 51mila della Jcw top di gamma, con con una differenza di prezzo fra il modello base diesel (37.900 euro) e quello elettrico di meno di 3mila euro (40.700).

Cortei degli studenti, Schlein: manganellate inaccettabili. Il Pd presenta un’interrogazione a Piantedosi

Cortei degli studenti, Schlein: manganellate inaccettabili. Il Pd presenta un’interrogazione a PiantedosiRoma, 23 feb. (askanews) – “Le immagini di Pisa sono inaccettabili: studenti e studentesse intrappolati in un vicolo e caricati a manganellate dalla polizia. Presentiamo subito un’interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi, affinché chiarisca”. Lo scrive su Instagram la segretaria del partito democratico Elly Schlein. “C’è un clima di repressione che abbiamo già contestato mercoledì scorso al ministro in Parlamento. Difendiamo la libertà di manifestare pacificamente”.


La vicenda di Pisa, al corteo degli studenti, con le cariche della polizia, è “inaccettabile, sproporzionata, peraltro a un gruppo di ragazzi, minori, studenti medi, che non ponevano una minaccia per l’ordine pubblico. Sono stati stretti in un vicolo e caricati a colpi di manganellate. Basta manganellate sugli studenti” ha sottolineato la segretaria del Pd Elly Schlein anche a Tagadà su La7. “Non è il primo episodio, quello gravissimo oggi anche con l’immobilizzazione a terra di alcuni minori. Sono mesi che va avanti così, c’è un clima di repressione di cui abbiamo già chiesto conto e oggi abbiamo presentato subito un’interrogazione su questi gravi fatti di Pisa”, ha proseguito.


“Dinfenderemo la possibilità di manifestare pacificamente che è la sostanza di una democrazia. Vediamo un clima di repressione, in particolare contro i giovani, ricordiamoci che” tra i primi atti del governo Meloni c’è stato “un decreto contro i rave o poi contro gli ecoattivisti, mentre tolgono l’abuso d’ufficio. Con i colletti bianchi sono super garantisti e sui giovani vanno a colpi di manganelli”.

Sardegna, Schlein: non è test nazionale, in gioco destino sardi

Sardegna, Schlein: non è test nazionale, in gioco destino sardiRoma, 23 feb. (askanews) – “In gioco c’è il destino dei sardi e niente altro, la Sardegna non è un terreno di laboratori o sperimentazioni, o test nazionali, sarebbe un insulto alla tradizione di autonomia di quella terra”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, parlando, a Tagadà su La7, delle elezioni regionali in Sardegna di domenica.


Nessuno le chiederà il conto se non dovesse vincere la candidata del centrosinistra Alessandra Todde? “Sono sicura che tutto il partito colga la responsabilità di compiere l’ultimo sforzo di campagna elettorale e vincere. Una vittoria sarebbe importante anche per dire che c’è un’alternativa a queste destre e che Giorgia Meloni non è imbattibile”.

Tv, a “Che rimanga tra noi” intervista esclusiva a Rita Repetto

Tv, a “Che rimanga tra noi” intervista esclusiva a Rita RepettoRoma, 23 feb. (askanews) – Sarà incentrata su superstizione, credenze, riti e rituali legati alla scaramanzia degli italiani, la nuova puntata del programma “Che rimanga tra noi”, condotta da Alessio Moriggi, Francesca Pierri e Jessica Selassié che andrà in onda questa sera, venerdì 23 febbraio a partire dalle ore 18, in radiovisione su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV (canale 122 del digitale terrestre).


Fiore all’occhiello del nuovo appuntamento con “Che rimanga tra noi” è un’intervista esclusiva a Rita Repetto, sorella di Roberta, morta a 40 anni per le metastasi di un tumore maligno della pelle, asportato senza anestesia sul tavolo della cucina di una struttura, dopo essere stato curato con tisane ed erbe. Giovedì scorso è stata ribaltata la sentenza di primo grado ed è stata ridotta da tre anni e quattro mesi a un anno la pena del responsabile, Paolo Bendinelli, nonostante la procura in primo grado avesse chiesto 16 anni di reclusione, considerate le accuse di omicidio volontario, violenza sessuale e circonvenzione di incapace. Oltre a Rita Repetto, ospiti di “Che rimanga tra noi”, Erminio Fonzo, dottore di ricerca in Storia, con cui si parlerà delle origini nefaste dell’anno bisestile; la contessa Patrizia De Blanck, con cui si affronterà il tema della superstizione tra i nobili e nel mondo dello spettacolo. Previsto, inoltre, un collegamento via Skype con l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

Angelina Mango supera Mahmood: “La noia” brano più ascoltato in radio

Angelina Mango supera Mahmood: “La noia” brano più ascoltato in radioRoma, 23 feb. (askanews) – Effetto Sanremo nella classifica EarOne airplay radio: i primi sette posti sono occupati da brani in gara all’ultima edizione del Festival. La novità più significativa riguarda il primo posto dove “La noia” di Angelina Mango (+1) ha superato “Tuta gold” di Mahmood (-1), diventando così il brano più ascoltato in radio questa settimana.


Nessuna novità per gli altri tre brani in top 5 che si confermano nelle posizioni della scorsa settimana: “Sinceramente” di Annalisa (terzo posto), “Un ragazzo una ragazza” dei The Kolors (quarto posto) e “I p’ me, tu p’ te” di Geolier (quinto posto). Nelle prime dieci posizioni troviamo “Casa mia” di Ghali (sesto posto, +1), “Apnea” di Emma (settimo posto, +1), “Yes, and?” di Ariana Grande (ottavo posto, +1), “Lil Boo Thang” di Paul Russell (nono posto, -3) e “All Night Long” di Kungs X David Guetta X Izzy Bizu (decimo posto, +3). La più alta nuova entrata della settimana è “Training Season” di Dua Lipa (posizione 12) che precede, in questa speciale classifica, “Lovers In A Past Life” di Calvin Harris & Rag’N’Bone Man (posizione 23) e “Texas Hold ‘Em” di Beyoncé (posizione 27).


La classifica EarOne airplay italiana vede nelle prime tre posizioni “La noia” di Angelina Mango (+1), “Tuta gold” di Mahmood (-1) e “Sinceramente” di Annalisa. Cambiano le prime due posizioni della classifica EarOne airplay dance: “All Night Long” di Kungs X David Guetta X Izzy Bizu guadagna una posizione e si porta al comando. Entra direttamente al secondo posto “Lovers In A Past Life” di Calvin Harris & Rag’N’Bone Man. Terzo posto confermato per “Mwaki” di Zerb & Sofiya Nzau.


La classifica EarOne airplay urban è guidata anche questa settimana da “I p’ me, tu p’ te” di Geolier. Nessuna novità negli altri due posti del podio: “Soli a Milano” dei Club Dogo feat. Elodie si conferma in seconda posizione, seguita da “Lovin On Me” di Jack Harlow. “Fell In Love” dei Blink-182 (primo posto, +1) supera “Avalanche” dei Thirty Seconds To Mars (secondo posto, -1) nella classifica EarOne airplay rock. Guadagna due posizioni e sale al terzo posto “Oh No :: He Said What?” della band britannica Nothing But Thieves.


Con un balzo in avanti di quattro posizioni “Contigo” di Karol G & Tiësto conquista il primo posto della classifica EarOne airplay latin. Secondo posto confermato per “Bubalu” di Feid e Rema mentre scivola al terzo posto “La Falda” di Myke Towers (-2). I primi tre posti della classifica EarOne airplay tv sono occupati da “La noia” di Angelina Mango (+3), “Tuta gold” di Mahmood (-1) e “Sinceramente” di Annalisa (-1). “Vai!” di Alfa guida la classifica EarOne airplay radio indipendenti. I Negramaro con “Ricominciamo tutto” si confermano al secondo posto, seguiti da Diodato con “Ti muovi” (+1). La classifica EarOne airplay tv indipendenti vede nelle prime tre posizioni “Vai!” di Alfa (+2),”Ricominciamo tutto” dei Negramaro (-1) e “Ti muovi” di Diodato (-1).