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Vino, si è chiusa a Firenze “Chianti Lovers e Rosso Morellino”

Vino, si è chiusa a Firenze “Chianti Lovers e Rosso Morellino”Firenze, 18 feb. (askanews) – Oltre 100 aziende del territorio e più di 200 etichette sono state le protagoniste di “Chianti Lovers & Rosso Morellino 2024”, nona edizione dell’anteprima che si è tenuta oggi alla Fortezza da Basso di Firenze.


“Anche quest’anno la manifestazione si conferma una grande occasione di visibilità per un mondo come quello del vino che sta vivendo un difficile momento sotto tanti punti di vista, dai cambiamenti climatici a una burocrazia asfissiante” ha affermato il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, aggiungendo che “malgrado queste problematiche il Chianti è continuato a crescere e non manca l’apprezzamento degli operatori e del pubblico per l’alta qualità delle etichette”. “In questa intensa giornata di degustazione abbiamo condiviso e commentato con la stampa e gli appassionati lo stile inconfondibile e le peculiarità delle nuove annate del Morellino” ha dichiarato Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio Morellino di Scansano, sottolineando che “per quanto riguarda la versione Annata, possiamo affermare che questi primi assaggi del millesimo 2023, ancora in affinamento, confermano le buone sensazioni che avevamo riscontrato a fine vendemmia”. “Freschezza, morbidezza e tannini lievi definiti mettono già in evidenza lo stile inconfondibile della Denominazione, come versione elegante e gradevole di Sangiovese che si affaccia sulla Costa Toscana” ha proseguito, concludendo “la Riserva 2021 si presenta come vino che ha già una sua personalità perché riesce a combinare in maniera armoniosa la freschezza tipica del Morellino con una struttura importante”.


Foto di Alessandro Fibbi

Tennis, Sinner vince a Rotterdam, da domani è n.3 al mondo

Tennis, Sinner vince a Rotterdam, da domani è n.3 al mondoRoma, 18 feb. (askanews) – Jannik Sinner non smette di vincere. Dopo gli Australian Open arriva il successo nel torneo di Rotterdam ATP 500, esordio stagionale per l’altoatesino. Battuto l’australiano De Minaur in due ore di gioco: 7-5, 6-4. Per l’azzurro da domani si spalancano le porte della classifica Atp scalando una posizione: è numero 3 al mondo.  Con la vittoria di oggi Jannik è sicuro di arrivare a una dotazione di 8.270. Ovvero 1105 meno di Alcaraz e 1.585 da Djokovic. E’ l’ennesima pagina di storia scritta dall’altoatesino. Una partita sempre in mano del tennista azzurro. Il primo set si sblocca al quinto gioco. Dopo due turni di servizio a testa arriva il break: Sinner aggressivo negli scambi, costringe il rivale a un paio di errori e sale 15-30. Guadagna la palla break con una variazione di ritmo e va a segno con il dropshot in rete
dell’australiano. Al decimo arriva il controbreak: De Minaur vince il primo 15, poi tira a tutto braccio per il 15-30. Prima vincente e drittone però ribaltano tutto per il primo set point, cancellato però da Alex. L’australiano ne annulla un secondo, un terzo, e un quarto, poi non sfrutta la palla del controbreak ma al 2° va a segno. Controbreak e parità. Situazione che si sblocca all’undicesimo con Sinner che prima piazza il break, poi con un passante fantastico va a segno per il 6-5. Set che si chiude in 64′ di gioco. Nel secondo parziale Sinner e Di Minaur
controllano il servizio. Al quarto game Primo punto pazzesco di Jannik con lo smash, poi la prima lo toglie dagli impicci sul 15 pari. Il primo doppio fallo lo manda 30-30, poi si va ai vantaggi dove cancella due palle break e pareggia i conti. Ma che fatica ora per Sinner (2-2). De Minaur non si è mai sentito così in lotta con Sinner e per questo non arretra di un millimetro. Al quinto game arriva il break per Sinner. Serve molto bene l’australiano, che ora sembra avere qualcosa di più dell’azzurro a livello tattico e fisico. A un tratto però Sinner sale di livello e lo trascina ai vantaggi dove con un gran passante guadagna palla break, annullata. Ne salva altre due, ma alla quarta va a segno: è 3-2. Al sesto gioco De Minaur vince uno splendido primo scambio e sale 0-15, poi Sinner sbaglia la palla corta che concede tre palle del controbreak (0-40): al secondo tentativo va a segno e torna in parità (3-3). Sinner torna avanti 4-3 riprendendosi il break di vantaggio. E’ una autostrada per la vittoria: arriva il 5-3. De Minaur mantiene il servizio ma poi si arrende per il 6-4 definitivo


 

La salma di Navalny sarebbe a Salekhard, sul suo corpo dei lividi

La salma di Navalny sarebbe a Salekhard, sul suo corpo dei lividiMilano, 18 feb. (askanews) – Il corpo del dissidente russo Aleksei Navalny si trova nell’obitorio dell’ospedale Salekhard, nel nord della Russia, non distante dal campo di prigionia dove era detenuto. Avrebbe dei lividi, forse provocati da convulsioni e uno compatibile con il massaggio cardiaco. L’informazione riferita da Novaya Gazeta Europe, si basa sul racconto di un anonimo paramedico ma farebbe luce sulla vicenda, mentre ormai da molte ore il mondo si interroga dove si trovi la salma.


Navalny è morto venerdì in un campo di prigionia artico di Kharp nell’Okrug autonomo di Yamalo-Nenets, all’età di 47 anni, ma è diventato subito chiaro che non c’era certezza su dove fosse custodito il corpo. Ieri la madre Lyudmila insieme con un avvocato è giunta sul posto alla ricerca della salma del figlio, senza poterla vedere e girando a vuoto. I colleghi di Navalny pretendono che le autorità russe consegnino il corpo del politico a sua madre, ma le autorità hanno parlato di nuove verifiche istologiche, che non è chiaro quando verranno effettuate. Come ha scritto l’addetto stampa del politico Kira Yarmysh, la colonia ha affermato che il corpo si trovava all’obitorio di Salekhard, dove la madre del politico si era recata ma non lo ha trovato. Oggi è emerso che la salma invece sarebbe custodita in un altro obitorio, non via Glazkova. Secondo la fonte di Novaya Gazeta Europe, il corpo è stato portato prima nella città di Labytnangi, ma la sera del 16 febbraio è stato trasferito all’ospedale di Salekhard, in via Mira. Un’eccezione. “Di solito i corpi di coloro che muoiono nelle colonie vengono consegnati direttamente all’ufficio del medico legale in via Glazkova, ma in questo caso per qualche motivo è stato portato alla clinica” ha detto la fonte.


La fonte spiega anche particolari indicativi. “Alcuni – riferisce – hanno detto che da Mosca è arrivato l’ordine di attendere gli specialisti della capitale, mentre altri hanno sostenuto che i medici stessi si sono rifiutati di eseguire l’autopsia. Questa è una questione politica e non è chiaro come andrà a finire. E se fai un’autopsia e arriva un ordine diretto di apportare modifiche al risultato, non puoi farla franca”. Altro particolare non trascurabile che viene fatto notare è sulla eventuale conservazione del corpo di Navalny: a Salekhard adesso ci sono meno 27 gradi: “è inverno e i corpi possono semplicemente essere conservati nel corridoio per settimane. Basta aprire la porta d’ingresso, ed ecco il frigorifero” si afferma.


Infine fa riflettere quanto dichiarato oggi dal dissidente russo Mikhail Khodorkovsky in un’intervista a Monica Maggioni per In Mezz’ora su Rai Tre: “Temo che il regime semplicemente non permetterà” che il funerale di Aleksey Navalny “si tenga”, ha detto. “L’opposizione russa risponderà scendendo per le strade di Mosca, o nel giorno delle elezioni o nel giorno del funerale di Navalny, sempre se questo funerale si terrà” ha continuato, definendo l’oppositore morto “un politico di grande talento”. (Di Cristina Giuliano)

Musica, Gio Evan: al via nei teatri il tour “Fragile/Inossidabile”

Musica, Gio Evan: al via nei teatri il tour “Fragile/Inossidabile”Roma, 18 feb. (askanews) – Dopo l’uscita dell’ultimo disco Ribellissimi per Capitol Records Italy, Gio Evan inizia il tour nei teatri “Fragile/Inossidabile”, che lo ha già visto raddoppiare le date, registrando diversi sold out a Crema, Lecce, Milano, Firenze, Spoleto, Bologna, Torino ed entrambe le date a Roma.


Il teatro è il luogo che meglio può ospitare lo spettacolo di Gio Evan, un’opera del tutto inedita che prende forma attraverso monologhi, poesie, canzoni e gag: l’autore ci racconta la forza della fragilità inossidabile, lo spessore della finezza, frammenti rimasti fra menti rimaste. Tra giochi di parole e concetti visionari, il funambolo Evan regala una nuova prospettiva di vita, dichiarando che “Fragile/inossidabile” è una protezione 50 contro i raggi degli iperinsensibili. Il tour, prodotto e organizzato da Baobab Music & Ethics di Massimo Levantini è realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”: Radio Zeta è la radio ufficiale. I biglietti sono in prevendita su TicketOne.

Vino, un libro racconta Chateau d’Yquem, Tenuta simbolo del Sauternes

Vino, un libro racconta Chateau d’Yquem, Tenuta simbolo del SauternesMilano, 18 feb. (askanews) – Ad una manciata di mesi dalla scomparsa del conte Alexandre de Lur Saluces, che per quasi quattro decadi ha guidato l’azienda di famiglia, dal 1999 nelle mani del gruppo del lusso Lvmh, è arrivato nelle librerie italiane “Chateau d’Yquem”, un volume monografico dedicato alla storica Cantina del Sauternes, una delle realtà più famose e iconiche del panorama enologico mondiale. Edito da seipersei edizioni, il libro è firmato dalla critica enogastronomica Cinzia Benzi ed è corredato dalle fotografie di Francesca Brambilla e Serena Serrani.


Nelle sue 176 pagine, il prezioso volume illustra il cammino evolutivo e ripercorre l’epopea della Tenuta, offrendo la descrizione dei vitigni e gli stili di vinificazione adottati, ma anche la tenacia della visionaria fondatrice Josephine Sauvage d’Yquem fino all’attuale presidente e Dg Pierre Lurton, assieme all’italianissimo directeur d’exploitation, Lorenzo Pasquini, che conducono il lettore verso il futuro di Yquem. Alla stesura del libro hanno partecipato, con le proprie riflessioni, anche Eleonora Cozzella, Federico De Cesare Viola, Maddalena Fossati Dondero, Andrea Grignaffini, Paolo Marchi, Leila Salimbeni, Gabriele Gorelli, Massimo Bottura e Giuseppe Palmieri.


Le immagini di Brambilla e Serrani, interpreti della food photography italiana, immortalano i vigneti nel lento alternarsi delle stagioni, il silenzio delle cantine dove le bottiglie riposano, e naturalmente la magnifica Tenuta. Ad arricchire il tutto, le illustrazioni di Gianluca Biscalchin, che interpreta le note di degustazione di Yquem, tratteggia alcuni dei possibili abbinamenti al vino e ci regala altri scorci della Cantina.

”Il sogno di Shakespeare” alla Sala Umberto di Roma il 19 febbraio

”Il sogno di Shakespeare” alla Sala Umberto di Roma il 19 febbraioRoma, 18 feb. (askanews) -Il sogno di una notte di mezza estate è tra le opere più celebri e rappresentative del teatro di Shakespeare, in questo caso è la ripresa dell’opera originale per proporla in una realtà più vicina agli spettatori. Un gruppo di artigiani si incontrano in un bosco per preparare uno spettacolo per le nozze del Duca, un classico: “La tragica commedia di Piramo e Tisbe” (atto I, scena II).


“Il sogno di Shakespeare” va in scena alla Sala Umberto di Roma il 19 febbraio, per il riadattamento di Savino Maria Italiano e Ivano Picciolo, le musiche I Nuovi Scalzi. Quegli artigiani siamo noi, la nostra compagnia che s’incontra in un luogo fuori dal teatro per preparare Il Sogno di una notte di mezz’estate per un grande evento: l’incontro con il pubblico. Un impedimento amoroso e un amore non corrisposto costringono quattro innamorati a fuggire dalla città per ritrovarsi in un bosco abitato da spiriti e fate. Il bosco, allegoria della vita, si scopre palcoscenico perfetto dove i personaggi fantastici Puck, Oberon e Titania possono divertirsi con i destini dei malcapitati. Come dèi con gli uomini o pupari con i loro pupi, gli abitanti del bosco muoveranno gli innamorati in un continuo e ripetuto scambio di ruolo prima di donar loro il giusto amore. Una giostra che gira al limite tra amore e fantasia, sogno e realtà, attore e personaggio, che metterà tutti a nudo al termine della rappresentazione.

Vino, Bani (Consorzio Vino Chianti): a gennaio +21% di vendite

Vino, Bani (Consorzio Vino Chianti): a gennaio +21% di venditeFirenze, 18 feb. (askanews) – “Dopo che l’anno scorso si è chiuso con un’ulteriore riduzione delle vendite, a gennaio abbiamo registrato un +21% di vendite rispetto a gennaio 2023: siamo partiti col piede giusto, l’importante è mantenere il ritmo e la tendenza. Per capire davvero dove andrà il mercato, serviranno ancora alcuni mesi. Dai primi dati, però, abbiamo verificato che c’è un aumento del volume delle vendite, e soprattutto c’è un aumento dei prezzi medi di vendita del 5-6% e questo è di aiuto alle aziende, che stanno affrontando un periodo non semplice, anche e soprattutto per i contraccolpi sui mercati esteri delle crisi internazionali. Se guardiamo i dati della grande distribuzione, nel 2023 abbiamo venduto 3 mln di bottiglie in più rispetto a 2019. La grande distribuzione rappresenta uno dei principali canali di sbocco della della nostra Denominazione, per cui guardiamo al futuro con positività”. Lo ha spiegato il direttore del Consorzio Vino Chianti, Marco Alessandro Bani, a “Chianti Lovers & Rosso Morellino”, l’anteprima in corso alla Fortezza da Basso a Firenze.


“All’interno del Consorzio stiamo studiando nuove tipologie di Chianti da poter mettere sul mercato” ha aggiunto il presidente del Consorzio, Giovanni Busi, spiegando che “per quel che riguarda i nuovi mercati, come un po’ tutti i vini italiani, oggi siamo poco presenti in Sudamerica ma in quell’area ci sono le potenzialità per un incredibile sviluppo, perché la Denominazione del Chianti è molto apprezzata”. Sul fronte Asia, “la Cina sarà un Paese a cui dobbiamo guardare con grande attenzione, così come al Vietnam, dove l’apprezzamento per il Chianti sta crescendo in maniera esponenziale” ha continuato il presidente del Consorzio, sottolineando che “non possiamo trascurare i mercati esteri perché sono importanti quanto quello italiano: è necessario fare maggiori investimenti, maggiore promozione, maggiore pubblicità”. Foto di Alessandro Fibbi

L’Ue è pronta a multare Apple per 500 milioni per la musica in streaming (secondo il Financial Times)

L’Ue è pronta a multare Apple per 500 milioni per la musica in streaming (secondo il Financial Times)Milano, 18 feb. (askanews) – L’Unione europea sarebbe pronta a multare Apple per 500 milioni di euro. La società di Cupertino, secondo Bruxelles avrebbe violato le leggi europee sulla concorrenza limitando l’accesso degli utenti ai servizi di musica in streaming. Lo rileva il Financial Times in un articolo online. La sanzione dovrebbe essere annunciata all’inizio di marzo e arriverebbe al culmine di un’indagine iniziata nel 2019, dopo un reclamo di Spotify: l’indagine, spiega il quotidiano della City, sta verificando se Apple abbia impedito alle app di informare gli utenti di iPhone di alternative più economiche per accedere agli abbonamenti musicali al di fuori dell’App Store.


Ft spiega che l’Unione europea avrebbe concluso che la società fondata da Steve Jobs e Steve Wozniak ha effettivamente abusato della sua posizione dominante, imponendo pratiche commerciali anti-concorrenziali. Come ricorda il giornale londinese, sarebbe la prima multa europea per Apple anche se l’azienda è stata multata in Francia nel 2020 per 1,1 miliardi di euro (poi ridotti a 372 milioni) sempre per comportamento anti-concorrenziale.

Khodorkovsky: Putin pensa che ascesa Trump farà spaccare la Nato

Khodorkovsky: Putin pensa che ascesa Trump farà spaccare la NatoMilano, 18 feb. (askanews) – Putin “ritiene che l’ascesa al potere di Trump in America porterà ad una spaccatura all’interno della NATO”. Lo ha detto il dissidente russo Mikhail Khodorkovsky in un’intervista a Monica Maggioni per In Mezz’ora su Rai Tre. “Sì lui (Putin, ndr) crede che ci sarà una spaccatura anche all’interno dell’America, e questo la renderà più debole. Ed è anche convinto che se attaccherà gradualmente i paesi europei della NATO, a cominciare dai paesi Baltici, la NATO non risponderà e si dissolverà” ha continuato.


Putin “è una persona pragmatica. Ciò non significa che vuole raggiungere la Manica, ma significa che crede di poter dettare la sua volontà a molti paesi europei. Quello che conta per lui adesso è che tutto ciò gli consentirà di mantenere il potere in Russia” ha detto Khodorkovsky.

Vino, Busi: rivolta trattori è un sintomo, urge abbattere burocrazia

Vino, Busi: rivolta trattori è un sintomo, urge abbattere burocraziaFirenze, 18 feb. (askanews) – “La rivolta dei trattori è un sintomo. È il segnale che il settore sta arrivando al limite della sopportazione. Dal nostro punto di vista, quello che viviamo come un peso è la burocrazia, perché pone dei forti limiti alle imprese. Le istituzioni dovrebbero promuovere la ricerca in agricoltura, invece la burocrazia la rallenta. Abbiamo bisogno di uno Stato che sia veloce e agile come lo sono le imprese, magari di più. Se fosse così, potremmo fare grandi cose”. Lo ha detto il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, a margine del “Chianti Lovers & Rosso Morellino”, l’anteprima in corso alla Fortezza da Basso a Firenze.


“Il nostro settore sta subendo i contraccolpi dell’inflazione, dei tassi alti di interesse, del costo delle bollette: servono politiche che riescano a far tornare il denaro nei portafogli delle famiglie” ha proseguito Busi, spiegando che “la scienza e la ricerca saranno gli strumenti con cui supereremo le difficoltà del settore, perché si tratta di difficoltà legate ad agenti esterni, come il cambiamento climatico o la minore capacità di spesa delle famiglie”. “La qualità della produzione è invece rimasta di altissimo livello” ha sottolineato il presidente, concludendo “partiamo dal cambiamento climatico, la ricerca ci darà l’opportunità di utilizzare materiale vivaistico che possa resistere alla siccità e alle temperature più alte, alle malattie”.


Foto di Alessandro Fibbi