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Lollobrigida: Italia deve aumentare il valore delle produzioni

Lollobrigida: Italia deve aumentare il valore delle produzioniRoma, 28 nov. (askanews) – E’ molto difficile “aumentare le superfici coltivate in italia, che ha un territorio limitato nella possibilità di produrre, noi dobbiamo aumentare il valore delle produzioni ove possibile, non tralasciando l’obiettivo strategico di difesa dell’ambiente e dobbiamo investire sulla possibilità di non abbandonare i territori solo perché il valore dei prodotti che vi vengono realizzati è troppo basso”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo a margine del forum Coldiretti in corso a Villa Miani a Roma.


Il ministro ha quindi spiegato che è necessario “impegnarci con fattori incentivanti di carattere economico, tecnologico e formativo” e avere “una Pac orientata alla incentivazione delle produzioni”.

Lollobrigida: meglio cibi poveri di prodotti ultra processati

Lollobrigida: meglio cibi poveri di prodotti ultra processatiRoma, 28 nov. (askanews) – I poveri mangiano meglio dei ricchi in Italia? “La mia affermazione all’epoca fu travisata, anche oggi si è discusso di come alcune tipologie di prodotti che costano molto come gli ultra processati siano peggio di prodotti di alta qualità che hanno un valore superiore in termini di benessere e inferiore in termini economici”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo a margine del forum Coldiretti in corso a Villa Miani a Roma.


“Proprio oggi si parlava della differenza tra merendine e pane e marmellata – ha aggiunto il ministro – E’ evidente i ricchi possono accedere a qualsiasi prodotto e i poveri no, ma è vero che in Italia a differenza di altre economie avere meno risorse e una capacità di scelta di prodotti più semplici permette di avere una alimentazione migliore di altre nazioni, non in senso assoluto”. “Guarderei invece – ha concluso Lollobrigida – a quello che ha fatto il nostro governo in maniera attenta per sostenere la possibilità di acquisire prodotti di qualità, come la Carta dedicata a te che permette di approvvigionarsi con prodotti italiani di qualità”.

Sgomberate case abusive a Caivano, Meloni: lo Stato mantiene l’impegno, inizia fase 2 piano riqualificazione

Sgomberate case abusive a Caivano, Meloni: lo Stato mantiene l’impegno, inizia fase 2 piano riqualificazione“Passo determinante per restituire dignità ai cittadini perbene” Roma, 28 nov. (askanews) – Operazione interforze, coordinata dalla procura di Napoli Nord, nel Parco Verde di Caivano (Napoli), per liberare 36 case occupate abusivamente. Gli sgomberi sono stati eseguiti dagli agenti della polizia giudiziaria della Squadra mobile di Napoli, del commissariato di Afragola, del gruppo carabinieri di Castello di Cisterna, della compagnia e della stazione di Caivano e dei finanzieri del gruppo di Frattamaggiore.


In esecuzione 36 decreti di sequestro, emessi dal gip del tribunale di Aversa, nei tre comparti – A, B e C – del quartiere edilizio popolare. Su 240 decreti emessi complessivamente, si è provveduto a liberare quelle abitazioni per le quali non è possibile che possa espletarsi con esito positivo una procedura di regolarizzazione, sia per mancanza di requisiti reddituali che per l’esistenza di requisiti soggettivi ostativi, per precedenti penali a carico degli occupanti. “L’esecuzione – si legge in una nota a firma della procuratrice di Napoli Nord Maria Antonietta Troncone – viene condotta nel rispetto della dignità delle persone e assicurando la tutela di eventuali situazioni di particolare vulnerabilità di appartenenti ai nuclei familiari dei soggetti destinatari dei provvedimenti di sequestro”.


“Oggi lo Stato mantiene un altro impegno preso coi cittadini. In occasione dell’inaugurazione del nuovo Centro ‘Pino Daniele’, avevamo annunciato che il lavoro del Governo a Caivano non era affatto concluso e che sarebbe andato avanti. Così è stato. Oggi è iniziata la fase 2 del programma di riqualificazione e rigenerazione urbana portato avanti negli ultimi 15 mesi, con lo sgombero degli alloggi occupati abusivamente al Parco Verde da soggetti condannati per reati di camorra”, afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Ringrazio la Prefettura di Napoli, la magistratura, la struttura commissariale, le Forze di polizia e tutti gli operatori coinvolti nell’operazione di oggi – aggiunge – passo determinante per restituire dignità ai cittadini perbene e oneste di Caivano. Siamo già al lavoro, anche grazie ad una sinergia tra pubblico e privato, per raggiungere il prossimo obiettivo, che è la riqualificazione degli immobili del Parco Verde. Il cammino prosegue. Intendiamo fare di Caivano un modello, e poi esportare quel modello in tutte le altre Caivano d’Italia. È un impegno gravoso, ma è quello che gli italiani si aspettano da noi. E non intendiamo deluderli”.

Olio evo, a Castelvetrano dal 6 all’8 dicembre il Nocellara Fest

Olio evo, a Castelvetrano dal 6 all’8 dicembre il Nocellara FestRoma, 28 nov. (askanews) – Castelvetrano in Sicilia è pronta per ospitare la seconda edizione di Nocellara Fest, la festa dell’olio e dell’oliva da mensa, che si terrà dal 6 all’8 dicembre e che prevede seminari, visite guidate in frantoio, degustazioni, corsi gratuiti all’assaggio dell’olio di oliva extravergine ed attività per i più piccoli.


Nocellara Fest nasce per valorizzare il territorio dove si produce la cultivar Nocellara del Belice, oliva dalla quale si ricava un olio DOP “Valle del Belice” e un’oliva da mensa croccante e gustosa denominata “Oliva di Castelvetrano”. Il progetto, ideato dall’associazione HYPSAS (per la tutela lo studio e la fruizione dei beni culturali siciliani) ha trovato subito l’adesione del Comune di Castelvetrano partner del progetto. L’evento è patrocinato inoltre dal Ministero dell’Agricoltura e e dall’Assessorato regionale dell’agricoltura.

Prosciutto di Parma Dop supporta transizione ecologica imprese

Prosciutto di Parma Dop supporta transizione ecologica impreseRoma, 28 nov. (askanews) – Il Consorzio del Prosciutto di Parma conferma il proprio impegno verso l’ambiente e porta a termine un progetto pluriennale volto a supportare la transizione ecologica delle proprie aziende. Avviato nel 2022, il progetto si è posto l’obiettivo di definire una politica ambientale per il comparto del Prosciutto di Parma DOP che sia al servizio dei propri produttori, ottimizzandone le prestazioni in fatto di sostenibilità. Coinvolti nel progetto il Politecnico di Milano per la fase di definizione e realizzazione del progetto, il suo spin-off Enersem per lo sviluppo del software previsto dalla ricerca e CSQA per gli aspetti relativi alle verifiche.


Il progetto, nel corso di oltre due anni, ha previsto la realizzazione di alcune fasi distinte. In un primo momento è stato effettuato il calcolo dell’impronta ambientale del comparto del Prosciutto di Parma DOP e, alla luce dei dati elaborati e raccolti in questa prima fase, il Consorzio ha potuto depositare presso il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) le cosiddette Regole di Categoria di Prodotto (RCP) valide per tutti i prosciutti crudi DOP, che definiscono un profilo ambientale di riferimento per questa categoria merceologica. Questo passaggio era necessario per richiedere l’attivazione, per il Prosciutto di Parma DOP, dello schema Made Green in Italy, lo schema di certificazione nazionale sull’impronta ambientale di prodotto promosso dal MASE, che nasce per riconoscere, su richiesta volontaria delle aziende, i prodotti Made in Italy di alta qualità ambientale.


Nell’ultima fase è stato creato e messo a disposizione delle imprese del comparto del Prosciutto di Parma DOP un software per il calcolo e la riduzione dell’impronta ambientale, volto ad ottimizzare le prestazioni dell’intero ciclo produttivo. “L’obiettivo principale è stato quello di supportare le nostre aziende nel loro già consistente impegno verso la transizione ecologica, rafforzando così la tutela dell’ambiente, per il futuro del comparto e per le nuove generazioni – ha spiegato Alessandro Utini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma – Ciò che constatiamo è che un numero rilevante di produttori ha già deciso di avvalersi dell’utilizzo del software che abbiamo realizzato con questo progetto, confermando l’etica ambientale del nostro comparto, anche a beneficio della sua competitività sui mercati esteri in relazione a queste importanti tematiche”.

Nestlé e illy: raccolte 750mila capsule caffè esauste con progetto Recap

Nestlé e illy: raccolte 750mila capsule caffè esauste con progetto RecapMilano, 28 nov. (askanews) – Oltre 750.000 capsule di caffè esauste raccolte in circa un anno durante la fase pilota del progetto Recap. Nato alla fine del 2021 dall’alleanza tra illycaffé e il gruppo Nestlé in Italia con il brand Nescafé Dolce Gusto e promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia, il progetto ha l’obiettivo di creare un circuito per la raccolta e il riciclo delle capsule di caffè esauste.


Nella sua prima fase sperimentale, il progetto ha coinvolto i comuni di Trieste, Udine, Pasian di Prato e Campoformido in Friuli Venezia Giulia e i gestori dei rifiuti urbani locali. Dopo il successo riscontrato, il modello ora si fortifica grazie alla partecipazione della Regione Emilia Romagna con i comuni di Bologna e Ferrara e si estende a 26 comuni del Friuli Venezia Giulia, contro i 4 coinvolti inizialmente. Attualmente, dunque, nelle due regioni sono 37 i centri di raccolta in cui è attiva la raccolta delle capsule. Recap nasce dall’”Alleanza per il riciclo delle capsule in plastica”, firmata dal gruppo Nestlé in Italia e illycaffé, che è pronta ad accogliere altre aziende che producono capsule, nella convinzione che per ottenere risultati ancora più significativi sia fondamentale unire le forze ed allargare questo modello virtuoso. Il progetto coinvolge attivamente i consumatori dando loro la possibilità di riconsegnare le capsule esauste negli appositi centri di raccolta selezionati del proprio territorio. Da qui verranno poi avviate a trattamento in un impianto specializzato nella separazione della parte in plastica dal caffè. Per garantire la fattibilità del progetto, sono stati coinvolti alcuni gestori locali dei rifiuti, come Hera, AcegasApsAmga, Net, A&T2000, Ambiente Servizi, Gea e Isontina Ambiente.


L’impegno che Nestlé e illycaffè portano avanti con l’alleanza per il riciclo delle capsule di caffè in plastica e con il progetto Recap rientra nel più grande impegno per migliorare la sostenibilità dei propri imballaggi e prodotti, lavorando lungo diverse direttrici: investire nella creazione di iniziative di economia circolare, potenziare le infrastrutture di gestione dei rifiuti, riprogettare il proprio packaging ottimizzando l’utilizzo di materiali riciclabili e riutilizzabili. “Siamo orgogliosi di far parte di questa iniziativa all’avanguardia che non solo promuove la sostenibilità ambientale, ma rappresenta anche un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato per un futuro più sostenibile – ha dichiarato Marta Schiraldi, head of sustainability Nestlé Italia – Il successo e il potenziamento di questo progetto dimostrano come le capsule di caffè post consumo possano essere trasformate in preziosa risorsa grazie all’impegno di tutti i cittadini, delle istituzioni e delle imprese, creando un modello di economia circolare da esportare a livello nazionale ed europeo. Per questo, siamo pronti ad accogliere in questa alleanza anche altre aziende e operatori”. “Consapevoli che la sfida per un mondo più sostenibile si può vincere solo unendo le forze, riteniamo che la cooperazione fra il settore pubblico e quello privato rappresenti uno strumento fondamentale per la promozione dell’economia circolare – racconta David Brussa, chief quality & sustainability officer di illycaffè – L’approccio del miglioramento continuo adottato per il progetto Recap ci ha permesso di sperimentare modalità innovative che ci hanno permesso di coinvolgere attivamente i consumatori nello sviluppo di un circolo virtuoso solido”.

Meloni: nel 2023 il Sud è stato la locomotiva d’Italia

Meloni: nel 2023 il Sud è stato la locomotiva d’ItaliaRoma, 28 nov. (askanews) – “Noi abbiamo ancora tantissimi problemi da risolvere, abbiamo tantissimi problemi da risolvere nelle regioni del Sud, però ce lo vogliamo dire che nel 2023 il Sud è stato la locomotiva d’Italia? Che nel 2023 il Pil del Mezzogiorno è cresciuto dell’1,3% più di quanto non fosse la crescita della media italiana? Che qui l’occupazione è cresciuta anche di più di quanto non crescesse a livello nazionale, che è stato il Sud a dare l’impulso fondamentale all’export che ci ha portato per la prima volta a essere la quarta nazione esportatrice al mondo? Si può fare con un po’ di incentivi, infrastrutture, investimenti, orgoglio. E non devo spiegare ai sardi cosa sia l’orgoglio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a Cagliari per la firma dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione Sardegna.


“La sfida più grande che noi dobbiamo vincere per le regioni del Mezzogiorno – ha concluso – è metterle nella condizione di dimostrare il loro valore potendo finalmente competere ad armi pari e questo si fa solamente con gli investimenti, con investimenti duraturi, con investimenti seri, con investimenti che possono combattere le troppe disparità che abbiamo vissuto in questa nazione. È un pezzo del lavoro che abbiamo fatto oggi insieme”.

Governo, Meloni: con accordo Sardegna investimenti per 3,55 miliardi

Governo, Meloni: con accordo Sardegna investimenti per 3,55 miliardiRoma, 28 nov. (askanews) – “Con questo Accordo assegniamo complessivamente alla Regione Autonoma della Sardegna 2,48 miliardi di euro del Fondo di Sviluppo e Coesione, comprensivi anche dei 156,8 milioni di anticipazioni assegnate nel 2021. Se alle risorse FSC aggiungiamo anche i cofinanziamenti di Regione e Comuni e gli altri fondi statali ed europei per i progetti, questo Accordo garantisce investimenti per 3,55 miliardi a favore dell’Isola”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a Cagliari per la firma dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione Sardegna.


“Con queste risorse – ha sottolineato – finanziamo molti progetti che sono tutti progetti strategici per il territorio, progetti concentrati su alcune direttrici. Io ne individuo prevalentemente 5: il tema della messa in sicurezza del territorio è sicuramente la parte più significativa, parliamo di 735 milioni di euro complessivamente sui temi ambientali” in particolare per “rinnovare gli acquedotti e le infrastrutture per la l’approvvigionamento e la distribuzione dell’acqua”. “Poi la seconda direttrice si concentra sui trasporti e la mobilità, qui investiamo circa 450 milioni di euro”; c’è “il tema dell’edilizia residenziale anche io lo considero estremamente importante e qui complessivamente 230 milioni di euro”; c’è “la questione della salute e quindi tanto l’ospedale di Sassari quanto quello di Cagliari verranno rafforzati, implementati, complessivamente 136 milioni di euro di investimento sulla priorità della sanità”. Scuola e università “sono un’altra direttrice fondamentale, circa 187 milioni per l’edilizia scolastica, circa 104 milioni per la ricerca e l’infrastrutturazione dell’Università di Cagliari”.


“Quindi – ha concluso – ambiente, viabilità, casa, scuola, università, salute che sono priorità trasversalmente riconosciute da tutti noi che hanno come unico obiettivo quello di tentare di migliorare la qualità della vita dei cittadini”.

De Castro: abbiamo una nuova Commissione Ue solida

De Castro: abbiamo una nuova Commissione Ue solidaRoma, 28 nov. (askanews) – “La maggioranza che ha sostenuto Ursula von der Leyen sono gli stessi 9 voti della scorsa volta, non vedo perché fare una lettura molto critica di questa maggioranza. Certo, ci sono state dentro i gruppi politici delle questioni nazionali che hanno influenzato il voto, ma abbiamo una Commissione europea solida che parte con voti importanti”. Lo ha detto Paolo de Castro, professore ordinario di Economia e Politica Agraria all’università di Bologna ed ex ministro dell’Agricoltura, a margine del Forum Coldiretti in corso a Roma, a Villa Miani.


“E’ bene che ci siano stati i sostegni di tutti i partiti dai Verdi fino al Ppe – ha aggiunto – e quindi sono fiducioso e contento di avere un vice presidente esscutivo come Raffaele Fitto, che ha dimostrato da ministro e politico navigato di essere attento ai temi dell’agricoltura, che con le sue deleghe sovraintende. Siamo speranzosi che la coppia Fitto-Hansen sia più favorevole e più attenta al settore di quella che l’ha preceduta”. Per quanto riguarda la parte agricola, “l’agenda la fisserà la Commissione il primo di dicembre quando si insedierà – ha proseguito De Castro – ci aspettiamo novità nei primi 100 giorni di Hansen perchè la presidente nella sua lettera di incarico ha indicato i primi 100 giorni come termine per presentare le linee guida oggetto della riforma della Pac”, ha concluso De Castro.

Fvg, Fedriga: Regione a Expo di Osaka da 27 aprile a 3 maggio 2025

Fvg, Fedriga: Regione a Expo di Osaka da 27 aprile a 3 maggio 2025Trieste, 28 nov. (askanews) – “Il Friuli Venezia Giulia ha deciso di aderire con entusiasmo alla prossima esposizione universale di Osaka e ha acquisito un proprio spazio all’interno del Padiglione Italia tra il 27 aprile e il 3 maggio prossimi”. Lo ha annunciato stamane il governatore Massimiliano Fedriga, al termine del sopralluogo al cantiere Expo con il commissario generale per l’Italia a Expo, l’ambasciatore Mario Vattani, il console generale d’Italia a Osaka Marco Prencipe e l’architetto Mario Cucinella. Presente, al fianco del massimo esponente dell’Esecutivo, l’assessore alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini.


A meno di 150 giorni dall’apertura dell’esposizione universale, che accoglierà circa 30 milioni di visitatori dal 13 aprile al 13 ottobre 2025, Fedriga ha infatti avuto modo di osservare da vicino l’avanzamento dei lavori, per celebrare un simbolico traguardo verso la realizzazione di un progetto che, in linea con i temi di Expo, rappresenta l’ingegno, la sostenibilità e il design italiano nel mondo. “La nostra partecipazione, una finestra di sette giorni che si colloca due settimane dopo l’apertura ufficiale di Expo – ha sottolineato Fedriga – è finalizzata a promuovere il Friuli Venezia Giulia a 360 gradi: oltre alle nostre numerose eccellenze sul piano artistico, culturale ed enogastronomico, intendiamo garantirci una vetrina anche per evidenziare la nostra capacità di fare impresa, di innovare e di guardare al futuro”.


Nel dettaglio, il Friuli Venezia Giulia potrà personalizzare, nel corso della propria settimana, le due sezioni laterali della facciata del Padiglione Italia e disporrà di sei nicchie espositive – spazi ideati per valorizzare realtà di punta dell’artigianato -, di un cinema-teatro – per spettacoli di mezz’ora nel tardo pomeriggio di ogni giornata – e di una superficie espositiva di circa 110 metri quadrati. In aggiunta, la Regione potrà usufruire, per tre giorni, di un auditorium da 90 posti per la presentazione dei propri progetti, per il coinvolgimento degli stakeholder e per laboratori didattici, e avrà la possibilità di collaborare con Eataly, gestore dell’area ristorazione, per menù e degustazioni con prodotti del territorio.