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Giappone, rogna per il supertreno maglev: Shizuoka si oppone

Giappone, rogna per il supertreno maglev: Shizuoka si opponeRoma, 12 feb. (askanews) – Il progetto di supertreno a levitazione magnetica (maglev) che dovrebbe collegare le città giapponesi di Tokyo, Nagoya e Osaka è in difficoltà crescente. Secondo quanto racconta l’agenzia di stampa Kyodo, a rallentare e date d’inizio dei lavori è una controversia col governo della prefettura (provincia) di Shizuoka, che ha posto seri dubbi di natura ambientale.


Il Linear Chuo Shinkansen della Central Japan Railway Co., che a lavori completati dovrebbe collegare Tokyo a Osaka con treni che viaggiano fino a 500 chilometri all’ora, è al momento ostacolato dal governatore di questa piccola provincia, Heita Kawakatsu. Il completamento della tratta da Nagoya a Osaka è previsto per il 2037, mentre il tratto da Tokyo a Nagoya era inizialmente previsto per il 2027, ma ora è ufficialmente “2027 o successivo”, a causa della polemica in corso tra l’operatore ferroviario e il governo locale.


Si tratta di un progetto da 9mila miliardi di yen (56 miliardi di euro) e punta a dimezzare i tempi di percorrenza tra Tokyo e Osaka, utilizzando la tecnologia superconduttiva della levitazione magnetica. I treni maglev levitano a circa 10 centimetri sopra i binari e, durante un test con equipaggio su una pista sperimentale nella prefettura di Yamanashi nel 2015, un prototipo ha raggiunto i 603 km all’ora.


A differenza del Tokaido Shinkansen attualmente in servizio su quella tratta, l’86% del percorso di 286 chilometri della linea maglev tra Tokyo e Nagoya sarebbe in tunnel. Nella prefettura di Shizuoka è prevista una tratta in tunnel da 8,9 km. L’opposizione nella prefettura di Shizuoka, sostenuta dalle comunità locali, parte dal timore che la prevista costruzione del tunnel per la linea possa influire negativamente sul volume complessivo dell’acqua che passa attraverso un fiume.


La JR Central ha proposto di lavorare, migliorando le condizioni la diga di Tashiro, appartenente alla prefettura. Il piano sembrava destinato a soddisfare le richieste locali, ma un rapporto di un comitato del Ministero del territorio, delle infrastrutture, dei trasporti e del turismo a dicembre ha riconosciuto che i lavori potrebbero danneggiare l’ecosistema della catena delle Alpi meridionali, che corre dalla prefettura centrale di Nagano e scende attraverso le prefetture di Yamanashi e Shizuoka. Kawakatsu, governatore dal 2009, una volta tra i principali sostenitori del progetto, ha preso spunto dal progetto per rilanciare la sua opposizione. “Il percorso proposto attraversa le Alpi meridioonali, una riserva della biosfera riconosciuta dall’UNESCO. Il rapporto del comitato governativo afferma che ci saranno danni all’ambiente, quindi che ci siano problemi è evidente”, ha affermato. Nel tentativo di spingere Kawakatsu a rinunciare alla sua opposizione, il governo centrale ha pubblicato in ottobre una stima secondo cui potrebbero esserci 1,5 volte più servizi shinkansen regolari con fermate più frequenti, anche nelle aree della prefettura di Shizuoka, se la linea maglev dovesse proseguire. Ma Kawakatsu ha snobbato i calcoli definendoli “inadeguati, il tipo di stima che potrebbe fare anche uno studente delle elementari”. Il 28 dicembre, il ministero dei trasporti ha approvato la proposta di JR Central di modificare la data di completamento della tappa di Nagoya a “2027 o successiva”, citando l’opposizione a Shizuoka come motivo del ritardo. Ma Kawakatsu ha respinto l’ipotesi che la sua prefettura sia responsabile del rinvio del progetto dalla sua apertura nel 2027. “Possono completare la costruzione di altre parti della linea entro il 2027? Sembra che la sezione di Shizuoka venga usata come capro espiatorio per dire che non possono farlo”, ha detto il governatore. La JR Central ha risposto con una conferenza stampa a gennaio. “Stiamo andando avanti con il progetto – ha detto la compagnia ferroviaria – poiché le infrastrutture esistenti degli shinkansen sono invecchiate e per salvaguardarci da futuri disastri. Non stiamo considerando di aprire solo una sezione della linea”.

Settore IV gamma chiude 2023 con fatturato stabile e -4% a volume

Settore IV gamma chiude 2023 con fatturato stabile e -4% a volumeRoma, 12 feb. (askanews) – Il settore della IV gamma chiude il 2023 con un risultato a valore stabile rispetto al 2022 ma cede il 4% a volume. Secondo le rilevazioni di Circana, il settore della IV gamma archivia un 2023 in chiaroscuro. Infatti, se le verdure pronte al consumo, rispetto al 2022, hanno avuto un fatturato sostanzialmente stabile di 1,054 miliardi di euro (+0,2% sul 2022), hanno però ceduto il 4% a volume. I risultati della frutta di IV Gamma sono migliori, ma comunque allineati: 50.134.000 euro di fatturato (+5,4% sul 2022), registrando un -0,6% a volume rispetto all’anno precedente.


Questi risultati, si spiega in una nota, che “emergono in un contesto economico estremamente sfidante per tutti i settori ed in particolare per l’ortofrutta che ha visto significative perdite di quote di mercato a causa dei cambiamenti nei comportamenti di acquisto”. Un contesto a fronte del quale la IV gamma si dimostra resiliente. Le strategie mirate e la costante preferenza dei consumatori per prodotti freschi e comodi in quanto pronti al consumo, infatti, hanno permesso al settore di limitare la diminuzione dei volumi di vendita rispetto ad altre categorie dell’ortofrutta. I dati 2023, inoltre, “rendono evidente la necessità di favorire una riflessione per individuare le modalità più efficaci per valorizzare e sostenere un settore che per giro d’affari, operatori coinvolti (30.000 su tutto il territorio nazionale), contenuto di innovazione e servizio aggiunto e preferenza dei consumatori, rappresenta un’eccellenza indiscussa dell’agroalimentare Made in Italy”.

Allerta biodiversità, uccelli zone agricole -50% in Pianura padana

Allerta biodiversità, uccelli zone agricole -50% in Pianura padanaRoma, 12 feb. (askanews) – In calo del 36% la presenza degli uccelli nel complesso degli ambienti agricoli in Italia, con punte di -50% in Pianura Padana. Sono ancora peggiori dell’anno precedente i nuovi dati 2023 sulla presenza di uccelli nelle zone agricole, “a conferma che il Green Deal e la transizione ecologica devono proseguire senza indugi e anzi rafforzarsi, sapendo conciliare le esigenze della produzione agricola con l’indispensabile tutela della biodiversità”. Lo dichiara la Lipu rendendo noti i risultati del 2023 del suo studio sul Farmland Bird Index, ossia l’indicatore che descrive l’andamento delle popolazioni degli uccelli comuni delle aree agricole. L’indice è calcolato dalla Lipu su incarico del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, nell’ambito della Rete rurale nazionale.


Se le popolazioni degli uccelli agricoli sono diminuite del 36% dal 2000 al 2023, e se nelle aree di maggiore pressione dell’agricoltura intensiva e di urbanizzazione, ossia in pianura, la metà degli uccelli è andata persa (-50%), “allora urge l’approvazione di quelle norme europee che possono ridare spazio alla biodiversità prevedendo il ripristino di ambienti andati distrutti (elementi del paesaggio, zone umide di pianura) e un rafforzamento della PAC in difesa dell’ambiente, ripristinando per esempio l’opzione del 4% dei terreni da lasciare incolti, troppo frettolosamente posticipata”, spiega la Lipu. “I dati del nuovo FBI sono drammatici – spiega Federica Luoni, responsabile Agricoltura della Lipu – con 20 delle 28 specie prese in esame, ossia oltre il 70% del totale delle specie, con indici di popolazione in declino significativo. Si tratta, tuttavia, di numeri purtroppo attesi, poiché nessuna delle politiche e delle misure che avevano lo scopo di invertire la tendenza è stata messa in atto”.


L’agricoltura intensiva degli ultimi decenni, secondo i dati FBI, ha portato al crollo di specie in passato molto presenti, come la rondine (-51%), l’allodola (-54%) o la passera d’Italia (-64%), più che dimezzate, e la quasi scomparsa di specie come l’averla piccola (-72%), il saltimpalo (-73%), il torcicollo (-78%), il calandro (-78%).

Il Papa un’ora a colloquio con il presidente argentino Milei (e gli dona il Messaggio per la Pace)

Il Papa un’ora a colloquio con il presidente argentino Milei (e gli dona il Messaggio per la Pace)Città del Vaticano, 12 feb. (askanews) – E’ durato circa un’ora il faccia a faccia di stamane tra Papa Francesco e il Presidente dell’Argentina, Javier Milei. Un colloquio privato che ha avuto inizio, infatti intorno alle ore 9 di stamane per concludersi alle 10.


Il Papa ha donato al suo connazionale un medaglione in bronzo ispirato al Baldacchino di San Pietro ed alcuni volumi dei documenti papali, tra i quali il Messaggio per la Pace di quest’anno. Da parte sua il presidente Milei ha regalato al papa, al termine dell’incontro, un annullo filatelico dedicato dalle Poste argentine a Mama Antula, la prima santa argentina, ed una copia del documento con cui il Governo argentino accreditava il politico e scrittore Juan Bautista Alberdi come “Encargado de Negocios” presso il Papa, datato 1854.


Infine Milei, che ha lasciato con la sua delegazione la Città del Vaticano alle 10.10, ha anche voluto regalare a Papa Bergoglio alcuni dolci tipici argentini.

Intesa Federalimentare-Ordine tecnologi alimentari per valorizzarne ruolo

Intesa Federalimentare-Ordine tecnologi alimentari per valorizzarne ruoloMilano, 12 feb. (askanews) – Federalimentare e il consiglio dell’Ordine nazionale dei tecnologi alimentari (Otan) hanno siglato oggi un protocollo d’intesa per l’avvio di un progetto di comunicazione volto a valorizzare il ruolo dei tecnologi alimentari all’interno dell’industria. Oltre alla partecipazione di membri qualificati di Otan agli eventi organizzati da Federalimentare e alle Fiere nazionali più importanti come Cibus e Tuttofood, l’accordo prevede la diffusione di contenuti che facciano maggiormente comprendere al grande pubblico e agli addetti ai lavori l’importanza dei tecnologi per l’intero sistema agroalimentare.


“I tecnologi svolgono un ruolo poco conosciuto ma assolutamente fondamentale – spiega il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino – Questa scienza ha cominciato a svilupparsi all’inizio del XIX secolo, ma è da sempre che l’umanità ha cercato soluzioni per preservare nel tempo la qualità e la sicurezza degli alimenti. Negli ultimi due secoli, poi, la tecnologia alimentare ha fatto passi da gigante e ci consente di usufruire di beni e servizi che ora ci sembrano normali, ma che un tempo erano impensabili, come la refrigerazione, il packaging sterile, il latte in polvere o il caffè decaffeinato, tanto per fare alcuni esempi. Grazie ai processi tecnologici ora abbiamo una durabilità molto maggiore dei prodotti, che è particolarmente rilevante nei momenti di crisi ed è fondamentale per ridurre gli sprechi. Possiamo preparare un pasto completo in tempi molto brevi. La sicurezza dei cibi è aumentata a dismisura grazie alla riduzione di batteri nocivi che si ottiene in fase di produzione. Infine, dalla conclusione della Seconda guerra mondiale l’ottimizzazione dei processi ha sensibilmente abbassato i costi di produzione, conducendo a una significativa riduzione dei prezzi, che ha consentito progressivamente a tutti l’accesso a una dieta completa, varia ed equilibrata”. “Come Ordine nazionale dei tecnologi alimentari, siamo molto soddisfatti del protocollo d’intesa firmato con Federalimentare – afferma Laura Mongiello, presidente di Otan – Riteniamo infatti che l’industria alimentare italiana costituisca l’espressione diretta di quella cultura del cibo che è un modello di riferimento riconosciuto in tutto il mondo. Gran parte di ciò che arriva sulle nostre tavole è il frutto di una ricerca continua che, partendo dalla nostra migliore tradizione alimentare, è riuscita a valorizzarla e attualizzarla, rendendola sempre più rispondente alle mutevoli esigenze della società. Mantenendo saldi i principi della sicurezza, della salute e della soddisfazione del gusto, oggi, grazie all’industria, possiamo acquistare alimenti di elevata qualità, accessibili nel prezzo, facili da conservare, pratici da utilizzare e rispettosi dei criteri che li rendono buoni non soltanto per noi ma anche per l’ambiente. Avviare insieme a Federalimentare un progetto di comunicazione di vasta portata, costituisce un passo importante per promuovere nella società quella conoscenza diffusa che è indispensabile per compiere scelte di consumo e di politica agroalimentare responsabili e consapevoli”.

Nazionale italiana formaggi al World Championship Cheese in Usa

Nazionale italiana formaggi al World Championship Cheese in UsaRoma, 12 feb. (askanews) – La Nazionale Italiana Formaggi, nota all’estero come CheeseItaly, si prepara a rappresentare l’eccellenza casearia italiana al World Championship Cheese Contest, il più grande concorso internazionale nel settore dei latticini. L’evento, che si svolge ininterrottamente ogni due anni dal 1957, andrà in scenda dal 5-al 7 marzo a Madison, in Wisconsin, negli Stati Uniti d’America.


Con quasi 3000 latticini da tutto il mondo attesi alla competizione, l’Italia mostra la gamma di formaggi made in Italy che ambiscono a conquistare i mercati globali. Gabriele Arlotti, ideatore del gruppo CheeseItaly, sottolinea come “l’Italia abbia una varietà impressionate di formaggi che possono consolidare la nostra posizione negli Stati Uniti dove il nostro Paese esporta 30.000 tonnellate di formaggi per un controvalore di oltre mezzo miliardo di euro. Numeri sicuramente incrementabili se si considera che il consumo di formaggi in Usa è quasi 200 volte superiore e sempre più attento Dop e Igp”. Le selezioni dei migliori formaggi italiani sono in corso nei luoghi di stagionatura proprio in queste ore. Gareggeranno prodotti made in Italy che spaziano dalle paste dure, di latte e di pecora, agli erborinati, dalle paste filate, anche di bufala, ai formaggi freschi. Tra i protagonisti figurano Parmigiano Reggiano Dop dalle diverse province del comprensorio dai 24 ai 30 mesi, il Grana Padano Dop, con stagionature di 20 e 34 mesi, il Gorgonzola Dop, il Pecorino toscano Dop, l’Asiago Dop fresco, la Burrata pugliese, il Caciocavallo Sillano Dop, la tradizione dei Blu Italiani, ma anche il Caciocavallo.


“Stiamo parlando di formaggi che il mercato americano apprezza – prosegue Gabriele Arlotti – e che si sfideranno sotto gli occhi e il palato di 80 giurati internazionali, con i prodotti di altri Paesi del mondo. Nonostante la forte concorrenza, la qualità dei latticini italiani non teme confronti, come dimostrano i 70 riconoscimenti internazionali ottenuti dalla Nazionale Italiana Formaggi in soli 4 anni di attività”. Le aziende italiane in campo comprendono sia grandi caseifici con lunga tradizione di esportazione negli Stati Uniti, sia piccoli produttori artigianali: 4 Madonne Caseificio dell’Emilia (Modena), Ambrosi (Milano, Parma), Caseificio Il Battistero (Parma), D’Ambruoso Francesco (Bari), Il Carro società agricola (Bari), Latteria Soresina (Cremona), Latterie Vicentine (Vicenza), Nuova Castelli (Reggio Emilia), Bertozzi Corporation of America (New York).

Laurea magistrale ad honorem in Ingegneria civile ad Andrea Zampa

Laurea magistrale ad honorem in Ingegneria civile ad Andrea ZampaRoma, 12 feb. (askanews) – L’Università degli Studi di Trieste ha conferito oggi la Laurea Magistrale ad honorem in Ingegneria Civile ad Andrea Zampa. Il riconoscimento è stato attribuito “per il rilevante contributo fornito dalla ricerca sperimentale e nello sviluppo di strategie moderne basate sull’impiego di materiali compositi mirate alla riduzione della vulnerabilità sismica delle costruzioni esistenti in muratura”.


“Il prestigioso riconoscimento dell’Università di Trieste va a me, ma riguarda soprattutto una realtà imprenditoriale che ha fatto e continua a fare un grande lavoro con l’ateneo – afferma Zampa -. Un impegno che trasforma il pensiero e la ricerca in brevetti, prodotti, metodi, sistemi che impattano sulla normativa e sul mercato, creando valore aggiunto e ricchezza per tutto il sistema Paese”. Zampa è socio fondatore, Presidente e Direttore Tecnico di Fibre Net SpA e Fibre Net Holding, un gruppo che si occupa di progettazione, sviluppo e produzione di prodotti e sistemi in materiali compositi fibro rinforzati, utilizzati nei settori dell’edilizia, dell’energia, dei trasporti e dell’industria. Grazie alla sua esperienza maturata nel campo dei materiali compositi, nei primi anni 2000 ha pensato e ingegnerizzato un innovativo prodotto in Fiber Reinforced Polymer (FRP) che oggi trova largo utilizzo per il rinforzo strutturale e il miglioramento sismico di edifici e infrastrutture. Nel corso della sua carriera professionale ha collaborato a numerose attività di ricerca e sviluppo con università, laboratori e istituti in tutto il mondo con l’obiettivo di progettare nuovi prodotti applicando tecnologie e soluzioni all’avanguardia. Oggi Zampa è membro del consiglio di amministrazione di associazioni professionali e tavoli di lavoro del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e RILEM (International Union of Laboratories and Experts in Construction Materials, Systems and Structures).


Questo il titolo della Lectio magistralis di Andrea Zampa: “Un’esperienza di ricerca industriale per il miglioramento strutturale delle costruzioni: dall’idea alla normativa di prodotto”. Presenti alla cerimonia Valter Sergo, Pro Rettore Vicario dell’Università degli Studi di Trieste, Paolo Gallina, Direttore del Dipartimento di Ingegneria e Architettura, che ha letto la motivazione, Massimiliano Gei Professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria e Architettura, che ha tenuto la laudatio.

Sarà Angelina Mango a rappresentare l’Italia a Malmö all’Eurovision Song Contest 2024

Sarà Angelina Mango a rappresentare l’Italia a Malmö all’Eurovision Song Contest 2024Milano, 12 feb. (askanews) – Sarà Angelina Mango (16 donna italiana a partecipare all’evento musicale) a rappresentare l’Italia al 68° Eurovision Song Contest che si svolgerà alla Malmö Arena dal 7 all’11 maggio. La recente vincitrice del Festival della Canzone Italiana, con il brano “La noia”, inizia così il suo percorso di avvicinamento verso la città svedese che ospiterà, di diritto, la prossima edizione in seguito alla vittoria di Loreen in quella precedente. Anche quest’anno Rai seguirà l’evento non sportivo più visto al mondo, partorito nel 1956 dalla mente di un italiano sulla scia del successo di Sanremo, con le dirette delle due semifinali, in onda in prima serata su Rai 2, Rai Radio2 e RaiPlay, il 7 e il 9 maggio, e con la diretta su Rai 1 della finalissima dell’11 maggio, giorno in cui scenderà in campo l’Italia in quanto qualificata di diritto come gli altri “Big Five”, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito e alla Svezia, campione in carica. Per gli amanti delle statistiche è la terza volta che l’Italia si ritrova a concorrere a Malmö. Nel 1992 fu rappresentata da Mia Martini con “Rapsodia”, arrivata quarta, e nel 2013 da Marco Mengoni con “L’Essenziale”, piazzatosi settimo.

BYD, CATL e altri produttori cinesi uniti per batterie stato solido

BYD, CATL e altri produttori cinesi uniti per batterie stato solidoRoma, 12 feb. (askanews) – I produttori cinesi di batterie e automobili si sono uniti in un’alleanza promossa dal governo di Pechino per rafforzare la presa sul cruciale settore delle batterie allo stato solido. Lo riferisce oggi il Nikkei Asia.


Con l’obiettivo di costruire una catena di approvvigionamento per le batterie allo stato solido entro il 2030, Pechino a gennaio ha creato un consorzio, la China All-Solid-State Battery Collaborative Innovation Platform (CASIP), che riunisce governo, mondo accademico e industria, compresi i rivali delle batterie per veicoli elettrici. CATL e BYD. “Dobbiamo essere preparati al rischio che la tecnologia delle batterie allo stato solido possa ribaltare” il vantaggio della Cina nel settore delle batterie per autoveicoli, ha affermato Ouyang Minggao, professore dell’Università Tsinghua specializzato nello sviluppo di tecnologie legate all’automotive, durante una cerimonia che segna l’istituzione dell’organizzazione a Pechino il 21 gennaio.


CASIP mira a sviluppare e produrre batterie allo stato solido in grado di competere a livello globale, con le aziende cinesi al centro. I produttori di batterie che partecipano all’alleanza includono CATL, formalmente Contemporary Amperex Technology Co. Ltd., la controllata BYD FinDreams Battery, CALB, EVE Energy e Gotion High-tech. Sei dei 10 principali produttori di batterie per autoveicoli a livello globale prendono insomma parte all’iniziativa. Partecipano anche le case automobilistiche, principalmente imprese statali, nonché le case automobilistiche private BYD e Nio.


CATL e BYD competono aggressivamente per la quota di mercato delle batterie al litio-ferro fosfato, un campo dominato dalle aziende cinesi. CATL ha anche citato in giudizio CALB e Svolt Energy Technology, un altro produttore di batterie del consorzio, per violazione di brevetto.

AssoBirra rinnova il patrocino a BeerandFood Attraction 2024

AssoBirra rinnova il patrocino a BeerandFood Attraction 2024Roma, 12 feb. (askanews) – AssoBirra rinnova la propria presenza e il patrocinio a BeerandFood Attraction, il salone di Italian Exhibition Group dedicato a birre, bevande, food e tendenze per l’out of home, che si terrà in Fiera a Rimini dal 18 al 20 febbraio. Assobirra sarà protagonista di diversi appuntamenti che la vedranno portavoce dell’intero comparto brassicolo che con il suo indotto occupa circa 103.000 lavoratori e genera oltre 10 miliardi di euro di valore condiviso, ricoprendo un ruolo strategico per l’economia italiana.


Nel dettaglio, domenica 18 febbraio alle 11.30 nell’Horeca Arena, durante l’evento che darà il via alla nona edizione della fiera, il presidente di AssoBirra, Alfredo Pratolongo, sarà presente per un saluto introduttivo. Alle 16.30, ci sarà uno Showcooking AssoBirra in collaborazione con Federazione Italiana Cuochi – FIC dove un beer sommelier in rappresentanza di AssoBirra proporrà diverse tipologie di birra in grado di esaltare i sapori e le proprietà di tre piatti preparati live da uno chef della Federazione Italiana Cuochi. Infine, lunedì 19 febbraio alle 10.30 Pratolongo parteciperà al Congresso dell’Horeca a cura di Italgrob dove si terrà una tavola rotonda dei presidenti delle Associazioni di categoria, un momento di confronto sulle prospettive di settore, tra nuovi consumi e scenari in un contesto in evoluzione.