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Lavoro, tre ore di incontro riservato tra Landini e Conte

Lavoro, tre ore di incontro riservato tra Landini e ConteRoma, 12 feb. (askanews) – Tre ore di incontro ieri nella casa privata al centro di Roma del leader M5s Giuseppe Conte fra il segretario della Cigl Maurizio Landini e lo stesso presidente dei Cinque Stelle. Ne dà notizia il quotidiano la Stampa, il cui cronista Ilario Lombardo è stato casualmente testimone del faccia a faccia.


Secondo il quotidiano torinese, il lungo colloquio fra il leader sindacale e Conte ha avuto per oggetto un “patto” sulle politiche di difesa e rilancio di occupazione e potere d’acquisto dei salari, basato su rilancio del salario minimo legale e contratti. Tre ore di colloquio che avrebbe dovuto restare segreto per un confronto su salario minimo e contratti.

”Oltre 60 morti per attacchi Israele a Rafah”. Hamas: un genocidio

”Oltre 60 morti per attacchi Israele a Rafah”. Hamas: un genocidioRoma, 12 feb. (askanews) – Secondo la Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS), più di 60 persone sono state uccise negli attacchi aerei israeliani delle ultime ore contro la città di Rafah, nel Sud della Striscia. Per la PRCS, la città, dove si rifugia più della metà della popolazione di Gaza, è stata “bersagliata intensamente” da aerei da guerra e attacchi aerei: gli elicotteri hanno anche sparato con le mitragliatrici lungo le regioni di confine.


Le Forze di Difesa Israeliane hanno confermato lunedì di aver condotto “una serie di attacchi” contro obiettivi nell’area di Shaboura, un distretto di Rafah, affermando in un comunicato che “gli attacchi si sono conclusi”. Una moschea a Shaboura era tra gli obiettivi degli attacchi israeliani, secondo il comune di Rafah. Sarebbero state prese di mira due moschee e 14 abitazioni in varie zone di Rafah.


Il direttore dell’ospedale Abu Yousef Al-Najjar ha dichiarato che le strutture mediche di Rafah “non sono in grado di gestire il gran numero di feriti a causa dei bombardamenti dell’occupazione israeliana”. Secondo la Mezzaluna Rossa Palestinese, varie persone sarebbero intrappolate sotto le macerie. Hamas ha condannato ultimi attacchi aerei israeliani su Rafah affermando che rappresentano un “ampliamento della portata dei massacri che sta commettendo contro il nostro popolo”.


“L’attacco di stanotte dell’esercito di occupazione nazista contro la città di Rafah… che ha causato la morte di più di cento martiri finora, è considerato una continuazione della guerra genocida e dei tentativi di sfollamento forzato che sta conducendo contro il nostro popolo palestinese”, ha dichiarato il gruppo in un comunicato stampa, come riferisce Al Jazeera.

Due ostaggi israeliani salvati in un’operazione speciale a Rafah

Due ostaggi israeliani salvati in un’operazione speciale a RafahRoma, 12 feb. (askanews) – Due ostaggi israeliani sono stati salvati nella notte dalla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, nel corso di un’operazione speciale delle Forze di Difesa israeliane, dell’Agenzia di Sicurezza israeliana Shin Bet e della polizia israeliana.


I due ostaggi sono stati identificati come Fernando Simon Marman, 60 anni, e Louis Har, 70 anni, catturati da Hamas durante l’attacco del 7 ottobre. Il loro salvataggio arriva dopo una prigionia di 128 giorni. I due uomini, ha dichiarato l’IDF, sono in buone condizioni mediche e sono stati trasferiti al centro medico Sheba in Israele.


Il Ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha salutato l’operazione come una “impressionante liberazione” da parte dell’IDF: “Tutto l’apprezzamento alle forze dell’IDF, alle forze di sicurezza e alle forze speciali di polizia per l’importante operazione e per le prestazioni di qualità. Manterremo il nostro impegno a restituire gli ostaggi in qualsiasi modo”, ha scritto su X.

Finlandia, l’ex premier Stubb ha vinto le presidenziali

Finlandia, l’ex premier Stubb ha vinto le presidenzialiRoma, 11 feb. (askanews) – L’ex premier Alexander Stubb, candidato del centrodestra, è il nuovo presidente della Finlandia. Il suo sfidante alle presidenziali Pekka Haavisto, candidato indipendente, ha ammesso la sconfitta e ha fatto le congratulazioni a Stubb. Lo riferiscono i media finlandesi.


Con il 98,3% di schede conteggiate, Stubb ha ottenuto il 51,7% dei voti, contro il 48,3% di Haavisto, una differenza molto inferiore a quanto previsto dai sondaggi precedenti ma sufficiente per succedere alla presidenza del conservatore Sauli Niinistö. Si tratta della vittoria di più stretta misura in un’elezione presidenziale da quando è stato istituito il suffragio diretto per eleggere il capo dello Stato nel 1994. “È l’onore più grande della mia vita. Non c’è compito più grande che essere il Presidente della Repubblica”, ha detto Stubb alla stampa, visibilmente emozionato dopo aver appreso i risultati. “Sono orgoglioso che in un momento così complicato della situazione geopolitica globale siamo stati in grado di portare avanti una campagna così civile, non è qualcosa di facile da vedere oggi in altri paesi”, ha aggiunto.


Da parte sua, Haavisto si è congratulato con Stubb e ha detto che la Finlandia avrà un presidente molto competente, grazie alla vasta esperienza internazionale del suo rivale. Il candidato ambientalista ha sottolineato che il suo risultato è stato migliore di quanto previsto dagli ultimi sondaggi, che gli davano un massimo del 47% dei voti, ma ha lamentato che il miglioramento nella fase finale della campagna non è stato sufficiente per vincere le elezioni.


Stubb e Haavisto sono entrati nel secondo turno delle elezioni presidenziali dopo aver battuto gli altri sette candidati nella prima votazione di due settimane fa, nella quale hanno ottenuto rispettivamente il 27,2% e il 25,8% dei voti. La responsabilità principale del presidente finlandese è quella di indirizzare la politica internazionale e di sicurezza, in coordinamento con il governo in carica: una questione di grande attualità a causa dei rapporti tesi con la Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina e allo storico ingresso della Finlandia nella NATO.

Saras, famiglia Moratti vende 35% e cede controllo a svizzeri Vitol

Saras, famiglia Moratti vende 35% e cede controllo a svizzeri VitolRoma, 11 feb. (askanews) – La famiglia Moratti cede il controllo delle sue raffinerie Saras agli svizzeri di Vitol, che detengono infrastrutture energetiche in tutto il mondo. Massimo Moratti S.a.p.A. di Massimo Moratti, Angel Capital Management S.p.A. e Stella Holding S.p.A. e Vitol B.V., società con in Olanda, hanno infatti stipulato un contratto di compravendita in base al quale la Famiglia Moratti si è impegnata a cedere a Vitol, azioni di Saras S.p.A. che rappresentano circa il 35% del capitale azionario di Saras, ad un prezzo pari a €1,75 per azione. Lo rende noto un comunicato dell’azienda.


Ai sensi dello SPA e subordinatamente al verificarsi di determinate circostanze ivi previste, ACM si è impegnata a vendere a Vitol le eventuali azioni di Saras che ACM potrebbe ricevere sulla base dell’esistente contratto derivato di funded collar, avente ad oggetto circa il 5% del capitale azionario di Saras. Nel caso in cui venga deliberato e distribuito un dividendo da parte di Saras prima della data di completamento dell’Operazione, il Prezzo per Azione sarà ridotto di conseguenza.


Il completamento dell’Operazione è esclusivamente subordinato all’ottenimento delle autorizzazioni regolamentari necessarie (i.e., le autorizzazioni ai sensi dei regolamenti dell’Unione europea sulle sovvenzioni estere e in manteria di concorrenza (antitrust) e della normativa golden power italiana). Al completamento dell’Operazione, l’intera partecipazione detenuta dalla Famiglia Moratti in Saras sarà trasferita a Vitol. L’Operazione determinerà l’insorgere di un obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sul capitale azionario di Saras, che sarà promossa da Vitol allo stesso Prezzo per Azione, ovvero al prezzo rettificato in caso di distribuzione di un dividendo prima del completamento dell’Operazione. L’obiettivo dell’OPA è ottenere la revoca delle azioni ordinarie di Saras dalla quotazione e dalle negoziazioni su Euronext Milan, che potrà essere conseguita anche attraverso una fusione in presenza delle relative condizioni.


Saras è un’azienda leader nel settore industriale ed energetico con sede in Italia. Tra i suoi impianti è inclusa la più grande raffineria a sito unico nel Mediterraneo. Posizionata strategicamente in un sito industriale in Sardegna, la raffineria con una capacità di 300 mila barili/giorno fornisce prodotti petroliferi all’Italia e al resto dell’Europa, mentre il suo impianto di generazione di energia elettrica perfettamente integrato, uno dei più grandi nel suo genere, ha una potenza installata di 575MW e contribuisce per oltre il 40% al fabbisogno energetico della Sardegna. Inoltre, Saras ha un importante portafoglio di rinnovabili che comprende 171MW di impianti eolici operativi e una pipeline di di progetti eolici e solari rispettivamente di 593MW e 79MW. Vitol ha una lunga storia di investimenti in infrastrutture energetiche in tutto il mondo, dalla produzione e raffinazione del petrolio alle energie rinnovabili e allo stoccaggio di CO2. Questa Operazione rappresenta per Vitol un’opportunità di investire in un asset di alta qualità, ben posizionato per soddisfare le esigenze energetiche attuali e future in Italia e in Europa.


Massimo Moratti, Presidente e Amministratore Delegato di Saras, ha dichiarato: “Dopo 62 anni dalla sua fondazione avvenuta ad opera di mio padre, con i miei nipoti Angelo e Gabriele ed i miei figli Angelomario e Giovanni, ho ritenuto che la miglior garanzia per il futuro successo della raffineria di Sarroch fosse l’aggregazione con un primario operatore industriale del settore energetico globale, quale è Vitol, dotato di risorse relazionali, finanziarie e manageriali necessarie per competere nell’attuale contesto di mercato internazionale. Pertanto, ritengo che, questa Operazione sarà positiva per tutti gli azionisti, per le maestranze, per i clienti e tutti gli altri stakeholders, che ringrazio per la fiducia che ci hanno sempre accordato. Oggi Saras è una società solida e profittevole, leader nell’intero bacino del Mediterraneo, e auguriamo a Vitol di poter espandere i successi fino ad ora conseguiti.” Russell Hardy, Amministratore Delegato di Vitol, ha dichiarato: “La nostra ambizione è quella di investire in una forte società italiana nel settore dell’energia, gestita da un management locale autonomo e supportata dall’esperienza e dall’accesso al mercato di Vitol. Apprezziamo l’importanza di Saras in Sardegna, e nel paese più in generale, e ci impegniamo a portare avanti l’eredità della famiglia Moratti di gestione diligente, operazioni sicure e supporto alla comunità locale e ai dipendenti. Le attività di Saras sono ben complementari al core business di Vitol e questa Operazione rafforzerà la sicurezza energetica europea e migliorerà l’approvvigionamento di un impianto chiave nel settore energetico europeo”. Al completamento dell’Operazione, Vitol disporrà di oltre 800 mila barili/giorno di capacità di raffinazione in sette raffinerie, 4GW di produzione di energia termica e oltre 1,4GW di generazione di energia rinnovabile. La Famiglia Moratti è assistita da BofA Securities e Four Partners Advisory in qualità di advisor finanziari e da Linklaters Milano in qualità di advisor legale. Vitol è assistita da J.P. Morgan in qualità di advisor finanziario esclusivo e da Chiomenti e Weil, Gotshal & Manges in qualità di advisor legali.

M.O.,Conte(M5s):parole Netanyahu agghiaccianti,va fermato subito

M.O.,Conte(M5s):parole Netanyahu agghiaccianti,va fermato subitoRoma, 11 feb. (askanews) – “Dobbiamo finire il lavoro, possiamo finire il lavoro. La vittoria è a portata di mano”. Le parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu risuonano agghiaccianti. Di quale lavoro parla? Di quale vittoria? A Gaza è in corso una carneficina che sfiora ormai i 30mila morti, il 70% dei quali donne e bambini. È ancora vivo l’eco della voce disperata di Hind Rajab, la piccola di 6 anni che implorava l’aiuto dei soccorsi e che invece è morta insieme ai suoi soccorritori.Hamas ha condotto un vile e atroce attacco terroristico e i suoi miliziani da terroristi vanno trattati, ma i civili palestinesi non sono terroristi e non possono essere trattati come tali. Anche loro hanno diritto ad avere uno Stato”. Lo denuncia via social il presidente M5s Giuseppe Conte.


“L’indifferenza e l’ipocrisia – ammonisce Conte- ci rendono complici di questa carneficina: sono contro i valori della nostra Costituzione, contro il diritto internazionale, contro il diritto europeo. Netanyahu va immediatamente fermato e i suoi folli propositi vanno condannati con la massima risolutezza: ha dichiarato che vuole arrivare a Rafah, nella zona sud di Gaza, proseguendo in questa scellerata azione militare. In questo modo sta scrivendo una pagina di sangue e di odio che peserà indelebile anche sulla “causa” di Israele.Abbiamo il dovere di fermare questa questa vergognosa tragedia e aprire veri canali di pace.Cessate-il-fuoco subito”.

Protesta trattori, Salvini: Governo troverà tutte le risorse che servono

Protesta trattori, Salvini: Governo troverà tutte le risorse che servonoRoma, 11 feb. (askanews) – “La difesa di agricoltori, allevatori e pescatori per noi è vitale. Il governo nazionale troverà tutte le risorse necessarie per aiutare gli agricoltori: ne va del lavoro e della salute”. Lo ha assicurato il vicepremier Matteo Salvini segretario della Lega, in un comizio elettorale ad Alghero alla vigilia della presentazione della proposta del governo sull’esenzione dall’Irpef agricola.


“Per la Lega – ha sottolineato – è una questione di lavoro e di salute. Va ribaltata questa Europa al servizio di pochi miliardari che vogliono imporre bistecche sintetiche, latte e formaggio finto, formaggio finto, vino tinto e farina di insetti. Un’Eurooa secondo la quale in futuro potranno mangiare bene solo i ricchi lasciando agli altri i prodotti che le multinazionali sono pronte a mettere sul mercato”.

Salvini: viviamo tempi difficili, problema Italia non è Salvini

Salvini: viviamo tempi difficili, problema Italia non è SalviniRoma, 11 feb. (askanews) – “Per molti il problema dell’Italia sono io: è Salvini. Ma non è così. Il problema è che ora sono tempi difficili per molti.Lo dicevo ben prima che arrivassero i trattori. Ed allora io cerco di ascoltare chi ha più bisogno. Faccio il mio lavoro di vicepremier semplicemente perchè diverse milioni di italiani lo hanno chiesto, non per avere titoloni sui giornali. Lo faccio consapevole che questi sono tempi difficili per molti.La Lega sta sempre dalla parte del popolo”. Lo ha affermato fra l’altro il vicepremier Matteo Salvini, segretario della Lega, al termine di un comizio elettorale ad Alghero per le Regionali in Sardegna.

Pallanuoto, Italia-Usa 13-12: Azzurri ai quarti e Parigi

Pallanuoto, Italia-Usa 13-12: Azzurri ai quarti e ParigiRoma, 11 feb. (askanews) – La nazionale italiana di pallanuoto batte gli Stati Uniti 13-12 (3-3, 3-1, 4-4, 3-4) ai mondiali di Doha, accede ai quarti di finale e, quel che è più importante, stacca il pass per le Olimpiadi di Parigi. Un traguardo ottenuto all’ultima curva ma frutto di un gruppo rinnovato dall’argento di Budapest ’22 che ha aperto il nuovo ciclo olimpico e che si giocherà contro la Grecia ai quarti di finale un’altra possibilità per un podio mondiale dopo la delusione dei rigori contro la Serbia sei mesi fa a Fukuoka. (Foto Andrea Masini DBM)

Svizzera,meno migranti da confine con Italia stop a rinforzi polizia

Svizzera,meno migranti da confine con Italia stop a rinforzi poliziaRoma, 11 feb. (askanews) – Nelle ultime settimane in Svizzera sono arrivati meno migranti. Ciò ha spinto le autorità a rivedere il dispositivo alla frontiera. Al confine meridionale – quello ticinese con l’Italia – l’organico torna ad essere quello di prima e i rinforzi arrivati lo scorso autunno dal resto della Svizzera non sono più necessari.


Lo ha spiegato alla radiotelevisione svizzera RSI l’Ufficio federale della dogana e delle sicurezza dei confini, secondo il quale gli ingressi irregolari possono ora essere gestiti dal solo personale della dogana sud. Il livello di controlli è comunque lo stesso precisa l’UDSC, che si dice pronto a reagire qualora la situazione mutasse. Cosa tutt’altro da escludere visto che anche per il 2024, la Confederazione si attende 30’000 domande di asilo, un numero simile a quello del 2023.