Australian Open, Sabalenka si riconferma regina di MelbourneRoma, 27 gen. (askanews) – Aryna Sabalenka infiamma la “Rod Laver Arena” e si prende il suo secondo trofeo Slam. E diventa la prima tennista a confermarsi per due anni di fila a Melbourne dai tempi della connazionale Azarenka (2012-2013). Nella finale dell’Australian Open la tennista bielorussa, n.2 WTA e seconda favorita del seeding, nonché campionessa uscente, ha battuto 63 62, in un’ora e sedici minuti di partita, la cinese Qinwen Zheng, n.15 del ranking e 12 del seeding, che giocava la sua prima sfida per un titolo Major in carriera (per la bielorussa era la terza). Aryna ha completato il torneo senza cedere nemmeno un set: nella classifica WTA la bielorussa resta però seconda alle spalle della polacca Swiatek.
Shoah, Liliana Segre: in questo tempo c’è qualcosa di già soffertoRoma, 27 gen. (askanews) – “Viviamo un tempo in cui mi è difficile far parte degli ottimisti, c’è qualcosa di già sentito, di già sofferto. Ho persone che mi vogliono bene e che mi dicono stai a casa in questo momento di forte recrudescenza dell’antisemitismo: no, no”. Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre intervenendo per la lectio magistralis nell’aula magna dell’Università Statale di Milano che oggi le conferisce la laurea honoris causa in Scienze storiche.
“Da bambina sentivo dire, meglio non uscire, non farsi notare, ed io chiedevo “perché”. Io quel “perché” dopo così tanti anni… Quel sentire di nuovo non farti sentire, quel perchè lì, intimo, umano, tragico di tempi che credevo perduti, sono io che lo grido quel perchè. Siccome non grido abitualmente, sono una donna di pace, lo urlo dentro di me quel perché”, ha aggiunto Segre.
Shoah, Meloni: antisemitismo vecchio e nuovo piaga da estirpareRoma, 27 gen. (askanews) – “Il 27 gennaio di 79 anni fa, con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il mondo ha visto con i suoi occhi l’orrore della Shoah, il deliberato piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico. Con la Shoah l’umanità ha toccato il suo abisso. Un evento storico la cui unicità – per presupposti, scientificità della pianificazione e modalità di esecuzione – è necessario ribadire con chiarezza”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione del Giorno della memoria.
“Questi sono giorni particolarmente difficili per le comunità ebraiche – ricorda la premier -. Il feroce attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ha scatenato una nuova ondata di odio contro il popolo israeliano e ha rinvigorito quei focolai di antisemitismo, che non si erano mai spenti del tutto e che hanno trovato nuovo vigore, molto spesso nascosti dietro la critica alle scelte del Governo israeliano”, sottolinea Meloni ribadendo che “l’antisemitismo è una piaga da estirpare. E noi dobbiamo lavorare per combatterla in tutte le sue declinazioni, vecchie e nuove”. “È una priorità di questo Governo e siamo felici che in questa sfida così impegnativa possiamo contare sulle competenze, le capacità e l’esperienza del generale Pasquale Angelosanto, come Coordinatore nazionale per la lotta all’antisemitismo”, conclude la premier.
Shoah,Meloni: antisemitismo vecchio e nuovo piaga da estirpareRoma, 27 gen. (askanews) – “Il 27 gennaio di 79 anni fa, con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il mondo ha visto con i suoi occhi l’orrore della Shoah, il deliberato piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico. Con la Shoah l’umanità ha toccato il suo abisso. Un evento storico la cui unicità – per presupposti, scientificità della pianificazione e modalità di esecuzione – è necessario ribadire con chiarezza”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione del Giorno della memoria.
“Questi sono giorni particolarmente difficili per le comunità ebraiche – ricorda la premier -. Il feroce attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ha scatenato una nuova ondata di odio contro il popolo israeliano e ha rinvigorito quei focolai di antisemitismo, che non si erano mai spenti del tutto e che hanno trovato nuovo vigore, molto spesso nascosti dietro la critica alle scelte del Governo israeliano”, sottolinea Meloni ribadendo che “l’antisemitismo è una piaga da estirpare. E noi dobbiamo lavorare per combatterla in tutte le sue declinazioni, vecchie e nuove”. “È una priorità di questo Governo e siamo felici che in questa sfida così impegnativa possiamo contare sulle competenze, le capacità e l’esperienza del generale Pasquale Angelosanto, come Coordinatore nazionale per la lotta all’antisemitismo”, conclude la premier.
Usa: colpito in Yemen un missile Houthi “puntato sul Mar Rosso”Roma, 27 gen. (askanews) – Nuovo attacco statunitense contro obiettivi Houthi nello Yemen: secondo quanto riferito dal Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom), le forze americane hanno colpito “un missile antinave Houthi puntato sul Mar Rosso che era pronto per il lancio”.
“Le forze statunitensi hanno identificato il missile nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e hanno stabilito che rappresentava una minaccia imminente per le navi mercantili e le navi della marina americana nella regione – ha dichiarato Centcom – le forze statunitensi hanno successivamente colpito e distrutto il missile per legittima difesa”. L’attacco è stato messo a segno poche ore dopo che un missile Houthi ha colpito una petroliera britannica gestita dal colosso commerciale Trafigura nel Golfo di Aden, innescando un incendio.
Mercoledì riunione del Consiglio di sicurezza sulla decisione della Corte OnuRoma, 27 gen. (askanews) – Il Consiglio di sicurezza dell’Onu si riunirà mercoledì prossimo per esaminare la decisione della Corte internazionale di giustizia sul caso presentato dal Sudafrica contro Israele per presunte violazioni della Convenzione sul genocidio nel conflitto in corso nella Striscia di Gaza. Lo annunciato la presidenza francese del Consiglio Onu, citata dalla France presse.
L’incontro, fissato per mercoledì alle 17, è stato chiesto dall’Algeria “per dare efficacia esecutiva al pronunciamento della Corte internazionale di giustizia sulle misure provvisorie imposte all’occupazione israeliana”. Ieri la Corte dell’Aia ha ordinato a Israele di adottare misure per prevenire atti di genocidio contro i palestinesi nella Striscia di Gaza.
”Golda”, in libreria la storia della donna che fondò IsraeleRoma, 27 gen. (askanews) – “Golda, la donna che fondò Israele” è il racconto della vita di Golda Meir, la prima premier donna in Israele, terza nel mondo, che ha guidato il paese nei difficili momenti dell’attentato di Monaco, della guerra di attrito e di quella del Kippur. Una figura che viene descritta nel libro di Elisabetta Fiorito, giornalista di Radio 24 e collaboratrice di Shalom, per la Giuntina.
Tutte le tappe della vita di Golda sono analizzate e percorse, dalla nascita a Kiev in epoca zarista alla partenza per gli Stati Uniti, dalla decisione di emigrare nella Palestina mandataria nel 1921 all’arrivo nell’afosa Tel Aviv guidata da Meir Dizengoff. Anni in cui con spirito pioneristico Golda Meir vive nel kibbutz di Merhavia per poi trasferirsi a Gerusalemme per accontentare il marito Morris Meyerson, dal quale si separerà dopo aver messo al mondo i suoi due figli, Sarah e Menahem con una vita sentimentale che riserverà qualche sorpresa. Il libro prende spunto dall’autobiografia scritta dalla stessa Golda (pubblicato in Italia da Mondadori nel 1975) e, rispetto alle biografie in inglese, il focus è sui suoi rapporti, e quindi d’Israele, con l’Italia. Dapprima, negli anni pionieristici, viene descritta l’amicizia che la lega a Enzo Sereni, attivista, partigiano, sionista, fondatore del kibbutz Givat Brenner, morto a Dachau il 18 novembre del 1944. Ma c’è anche il legame politico che Golda ebbe in ambito socialista con Pietro Nenni che continuerà sempre a sostenere Israele anche negli anni in cui la politica italiana volterà le spalle allo Stato ebraico.
Parte essenziale è dedicata all’incontro con Aldo Moro, avvenuto a New York nell’ottobre 1970, che sancirà la rottura tra i due paesi per la politica filoaraba intrapresa dall’allora ministro degli Esteri democristiano. Grazie agli archivi di Shalom, viene descritta dettagliatamente con i resoconti d’epoca la visita in Italia della premier israeliana e lo storico incontro con Paolo VI in Vaticano il 14 gennaio del 1973. Ancora, l’intervista di Oriana Fallaci: sarà attraverso più incontri che la giornalista riuscirà a far aprire la premier israeliana anche parlando del suo ex marito e della sua vita privata. Non vengono tralasciati gli avvenimenti internazionali, il rapporto con Kissinger, la strage alle olimpiadi di Monaco nel 1972 e il mancato attentato di Ostia. Una vita che si intreccia con la nascita d’Israele, le relazioni all’interno del partito socialista, la travagliata amicizia con Ben Gurion, i contrasti con la giovane generazione di Shimon Peres e Moshé Dayan fino al ritiro dalla scena politica dopo la guerra del Kippur e la morte avvenuta l’8 dicembre del 1978 con il funerale descritto dalla penna di Arrigo Levi.
Tajani: sospesi i finanziamenti all’UnrwaRoma, 27 gen. (askanews) – “Il Governo italiano ha sospeso i finanziamenti all’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) dopo l’atroce attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre”: lo ha annunciato su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
“Paesi Alleati hanno recentemente preso stessa decisione”, ha aggiunto il ministro, facendo riferimento alla decisione di Stati Uniti, Canada e Australia dopo l’avvio di indagini su alcuni dipendenti Unrwa sospettati di essere coinvolti negli attacchi del 7 ottobre a Israele. “Siamo impegnati nell’assistenza umanitaria alla popolazione palestinese, tutelando la sicurezza di Israele”, ha concluso Tajani.
Cos’ha detto Beppe Grillo sulla ShoahRoma, 27 gen. (askanews) – “Mio padre era un ragazzo del ’99, quando io e mio fratello chiedevamo a lui e a mio nonno cosa era successo non c’era verso di smuoverli su alcun ricordo: ‘non potete capire’. Da questo ho capito che certi dolori sono talmente enormi e devastanti che sono incomunicabili…”. Lo afferma Beppe Grillo in un video sui social.
“Ora viviamo in un momento con una reminiscenza di odio, razzismo, antisemitismo continuamente alimentata proprio per il tramandarsi alle giovani generaioni di ricordi di popoli che si sono scannati mille anni fa”, sottolinea Grillo che quindi lancia la sua proposta: “Bisognerebbe avere il coraggio di interrompere questo ciclo distruttivo, il coraggio di dimenticare per poter perdonare, la cosa più difficile è dimenticare le cose successe e passare alle nuove generazioni altri valori e concetti, io propongo che ci sia un giorno della dimenticanza e del perdono”, conclude.
Giorno Memoria,La Russa: Shoah male assoluto, ripudiare ogni odioMilano, 27 gen. (askanews) – “In occasione del Giorno della Memoria desidero rinnovare il sentimento di sincera vicinanza al popolo ebraico e inchinarmi alla memoria di chi non c’è più. La Shoah è senza ombra di dubbio il male assoluto, una tragedia immane, il simbolo di un odio bestiale che mai più deve ripetersi”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
“È necessaria, anzi indispensabile, una memoria condivisa che ripudi con forza ogni forma di odio, di razzismo, di antisemitismo e antisionismo. Il Giorno della Memoria e i crimini della Shoah devono entrare nella quotidianità, nelle scuole, nel cuore dei giovani, perché ogni giorno dell’anno sia il Giorno della Memoria” ha aggiunto. Asa