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Mosca: un aereo russo con 65 prigionieri ucraini si è schiantato a Belgorod

Mosca: un aereo russo con 65 prigionieri ucraini si è schiantato a BelgorodRoma, 24 gen. (askanews) – Un aereo da trasporto russo Il-76 con 65 prigionieri ucraini a bordo si è schiantato oggi nella regione russa di Belgorod, ha riferito il Ministero della Difesa russo citato dalla Ria Novosti.

“Intorno alle 11 un aereo da trasporto Il-76 si è schiantato nella provincia di Belgorod durante un volo di linea”, si legge nella nota. L’entità militare ha indicato che “a bordo c’erano 65 prigionieri delle forze armate ucraine che venivano trasportati nella regione di Belgorod per uno scambio, sei membri dell’equipaggio dell’aereo e tre assistenti”.

Una commissione dell’aeronautica russa si è recata sul luogo dell’incidente per stabilire le cause del disastro”, ha affermato il ministero.

Intelligenza Artificiale, Seeweb: investire sui sistemi europei

Intelligenza Artificiale, Seeweb: investire sui sistemi europeiRoma, 24 gen. (askanews) – Investire nei sistemi europei di Intelligenza Artificiale per portare innovazione e garantire sicurezza e protezione. Il ceo di Seeweb e di Dhh, Antonio Baldassarra, interverrà al World AI Festival che si svolgerà a Cannes dall’8 al 10 febbraio e che riunirà tutti i player che stanno attualmente sviluppando le strategie e i casi d’uso dell’Ia più rivoluzionari.

In particolare, Baldassarra parteciperà alla tavola rotonda “Governance e infrastrutture It” organizzata dall’Istituto EuropIA. In diverse occasioni, Baldassarra ha sottolineato che l’Unione Europea deve diventare protagonista del cambiamento: “non deve solamente ‘frenare’ gli eventuali abusi nell’utilizzo dell’IA, ma, piuttosto, sfruttare il know-how delle imprese locali e del mondo della Ricerca Scientifica per utilizzare tecnologie abilitanti erogate dai Data Center comunitari”. Secondo Baldassarra, infatti, “è fondamentale favorire la creazione di sistemi di ‘private AI’. Aziende e centri di ricerca possono costruire sistemi di AI privati basandosi sui propri dati e sulle proprie conoscenze aziendali, senza condividerli con soggetti terzi. È un processo già in corso in contesti (come quello farmaceutico, finanziario o in alcuni ambiti tecnologici) particolarmente gelosi dei propri dati. E questo consente alle aziende di portare avanti il proprio business o la propria attività di ricerca e sviluppo, senza comprometterne la riservatezza. Non è un caso se la più grande istallazione cloud in Italia per l’AI viene utilizzata in ambito farmaceutico, ed è fondamentale per la ricerca dei farmaci innovativi”.

L’intervento di Baldassarra si inserirà nel dibattito sulle potenzialità e i rischi – etici, di mercato, di ritorno economico – che sta suscitando lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. La conferenza intende quindi sviscerare il tema specifico delle architetture e delle infrastrutture di ICT (hardware e piattaforme, on-premises o on-cloud) che supportano l’AI a livello fisico. Prodotto e organizzato da Corp Agency, l’evento di Cannes prevede la partecipazione di oltre 300 relatori da tutto il mondo con sessioni demo che mostreranno le ultime innovazioni in ambito di Intelligenza Artificiale e che potranno essere applicabili in ambiti quali sport, Hr, robotica, gaming, benessere, food & Hospitality, Ar/Vr.

Tajani oggi in Medio Oriente: la soluzione dei due Stati è l’unica strada

Tajani oggi in Medio Oriente: la soluzione dei due Stati è l’unica stradaRoma, 24 gen. (askanews) – Il ministro degli Esteri Antonio Tajani sarà oggi e domani in missione in Medio Oriente per sostenere “un percorso che porti alla creazione di uno Stato israeliano libero e sicuro e di uno Stato palestinese”, che possano coesistere l’uno al fianco dell’altro in una situazione di pace duratura e sostenibile. “L’unica strada percorribile”, ha ribadito ancora ieri. Il capo della diplomazia italiana farà tappa a Beirut, Tel Aviv, Gerusalemme e Ramallah. “Cercherò di portare messaggi di pace, non è facile ma c’è la volontà del consesso internazionale, del G7 che l’Italia ha l’onore di presiedere, dell’Unione europea”, ha confermato in un intervento ad Avanti Popolo, su Rai 3.

L’Italia continua a lavorare per “scongiurare il rischio di un allargamento del conflitto” e “favorire una de-escalation”. L’obiettivo, secondo quanto si legge in una nota della Farnesina, è “ripristinare al più presto un orizzonte politico verso una soluzione a due Stati, che rappresenta la risposta più efficace alla violenza efferata di Hamas”. Secondo Tajani “si può passare anche per una fase di transizione con la presenza dell’Onu, anche con la presenza italiana” che già partecipa alla missione Unifil in Libano. In questo Paese, Tajani avrà incontri con esponenti di primo piano del Governo libanese e si recherà in visita alla Missione Militare Bilaterale Italiana in Libano (MIBIL), da cui avrà un videocollegamento con il contingente italiano presso la Missione delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL), dove il nostro Paese è presente attualmente con 1.062 soldati. La Missione MIBIL svolge dal 2015 attività di addestramento in favore delle Forze Armate libanesi per accrescerne la capacità di controllo del territorio. Tra gli impegni che il Vicepremier avrà nella giornata di giovedì 25 gennaio, si segnalano incontri al massimo livello con le Autorità israeliane e palestinesi, oltre a quelli con l’omologo israeliano Katz e quello palestinese al-Maliki. Il Ministro Tajani parteciperà inoltre, in qualità di ospite d’onore, alla cerimonia annuale presso lo Yad Vashem, il memoriale della Shoah, in occasione del Giorno della Memoria.

“Sarò allo Yad Vashem per testimoniare che l’Italia è in prima linea, a fianco di Israele, contro l’antisemitismo” ha sottolineato il Vicepremier. “Non possono essere in alcun modo tollerati questi vergognosi rigurgiti di antisemitismo che si stanno diffondendo come conseguenza del conflitto in corso: quest’anno, ancora di più, abbiamo il dovere di contrastarli ovunque, in ogni modo”.

Eurozona, stima indice Pmi manifatturiero a gennaio in rialzo a 46,6

Eurozona, stima indice Pmi manifatturiero a gennaio in rialzo a 46,6Roma, 24 gen. (askanews) – In rialzo a gennaio, secondo la stima preliminare, l’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona che si porta a 46,6 dai precedenti 44,4 punti.

In leggero rialzo anche l’indice composito a 47,9 da 47,6 mentre quello dei servizi si porta a 48,4 da 48,8 punti. “Secondo i dati provvisori dell’indagine Pmi, a gennaio l’attività economica nell’area dell’euro è scesa al tasso più lento in sei mesi, anche se con flessioni persistenti sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi, a fronte di ulteriori cali nei nuovi ordini. In generale la contrazione dei nuovi ordini è stata tuttavia la più contenuta registrata dallo scorso giugno, contribuendo a stabilizzare e aumentare i livelli occupazionali e l’ottimismo delle imprese per l’anno a venire ai massimi di otto mesi”, si legge nell’indagine.

Bill Ackman e moglie acquistano il 4,9% della Borsa di Tel Aviv

Bill Ackman e moglie acquistano il 4,9% della Borsa di Tel AvivMilano, 24 gen. (askanews) – Bill Ackman, il magnate americano a capo dell’hedge fund Pershing Square Capital Management, e sua moglie Neri Oxam, nata in Israele, hanno acquistato una partecipazione azionaria nella Borsa di Tel Aviv (TASE). La coppia ha acquistato una quota azionaria di circa il 4,9% del Tel Aviv Stock Exchange.

La Borsa di Tel Aviv ha annunciato oggi il prezzo di un’offerta secondaria di 17.156.677 azioni ordinarie. TASE riceverà circa 242 milioni di shekel (65 mln dollari circa) di proventi netti dall’offerta che saranno utilizzati per investimenti nella sua infrastruttura tecnologica. L’operazione, sottolinea una nota della Borsa israeliana, “ha suscitato un forte interesse da parte di investitori israeliani, statunitensi, europei e australiani, a testimonianza di un forte voto di fiducia nei confronti della Borsa di Tel Aviv e dell’economia israeliana in generale”. Tra gli acquirenti di spicco figurano, appunto, la coppia Ackman-Oxman che hanno concordato l’acquisto di circa il 4,9% di azioni.

Moto, Joan Pedrero vince Africa Eco Race in categoria maxitrail

Moto, Joan Pedrero vince Africa Eco Race in categoria maxitrailRoma, 24 gen. (askanews) – Joan Pedrero, pilota d’élite della Dakar, ha vinto la quindicesima edizione dell’Africa Eco Race nella categoria maxitrail, classificandosi 25° nella categoria assoluta guidando una moto di serie.

Per 16 giorni infatti Pedrero ha gareggiato alla guida della Pan America 1250, il primo modello Adventure Touring di Harley-Davidson equipaggiato con il potente motore Revolution Max 1250, un bicilindrico a V da 1250 cc raffreddato a liquido. Per partecipare alla gara sono state apportate solo pochissime modifiche alla moto, che è rimasta quasi completamente stock, con l’unica eccezione di una leggera modifica al radiatore per meglio affrontare le condizioni estreme del deserto. “Siamo entusiasti del risultato di questa gara e dell’incredibile performance di Joan Pedrero. Il nostro marchio è sinonimo di avventura e prestazioni, e la Pan America che ha portato a termine questa gara è un fantastico esempio di come stiamo continuando ad andare oltre le aspettative di chiunque, sfidando i limiti della tecnologia e delle prestazioni”, commenta Kolja Rebstock, vice presidente regionale Harley-Davidson per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa.

3Sun: 560 mln da Bei e banche per la Gigafactory più grande in Europa

3Sun: 560 mln da Bei e banche per la Gigafactory più grande in EuropaMilano, 24 gen. (askanews) – 3Sun, la gigafactory per la produzione di celle e moduli fotovoltaici di Enel Green Power, si è assicurata un pacchetto finanziario di 560 milioni di euro che serviranno ad ampliarne la capacità produttiva, segnando una tappa importante verso la transizione e sicurezza energetica in Europa. Il finanziamento si è concretizzato grazie alla collaborazione messa a punto tra la Banca europea per gli investimenti, sostenuta da InvestEU, e un pool di banche italiane, guidate da UniCredit e comprendente Bper Banca e Banco Bpm, affiancate da Sace.

La capacità di produzione della Gigafactory 3Sun di Catania passerà dagli attuali 200 megawatt circa a 3 gigawatt annui entro la fine del 2024, consentendole di diventare la più grande fabbrica per la produzione di celle e moduli solari in Europa. Oltre a generare energia pulita sufficiente a rifornire l’equivalente di 1 milione di famiglie all’anno, l’operazione stimolerà anche la crescita economica in Sicilia, creando posti di lavoro diretti e opportunità di lavoro indirette. Il sostegno del consorzio di banche italiane, con il supporto della garanzia green di Sace, e il finanziamento diretto della Bei, garantito in parte dal programma InvestEU, è stato strumentale per destinare alla costruzione e gestione del più grande stabilimento fotovoltaico europeo 560 milioni. Rientrano nel finanziamento Bei prestiti intermediati concessi a istituti di credito commerciali, pari a 118 milioni, che eventualmente potrebbero aumentare a 342 milioni nel 2024. L’intervento complessivo della Bei a favore di 3Sun potrebbe quindi raggiungere 389,5 milioni.

Nel dettaglio, la struttura finanziaria dell’operazione prevede: prestito Bei di 47,5 milioni; prestito UniCredit di 147,5 milioni, garantito per l’80% da Sace Green, oltre a un prestito di 85 milioni per il pagamento dell’Iva (di questi 147,5 milioni, la Bei si è impegnata a erogare a UniCredit 118 milioni di finanziamenti intermediati, consentendo alla banca italiana di agevolare le condizioni di prestito a 3Sun); prestito Banco Bpm di 140 milioni, garantito per l’80% da Sace Green; prestito Bper di 140 milioni, garantito per l’80 % da Sace Green.

Casa reale svedese scarica cioccolatini Marabou, sanzionati da Kiev

Casa reale svedese scarica cioccolatini Marabou, sanzionati da KievMilano, 24 gen. (askanews) – Un terremoto di ciccolato a Stoccolma: la casa reale svedese ha “scaricato” la marca Marabou come fornitore di corte. In una e-mail alla TT News Agency, la casa reale conferma che il contratto di forniture non è stato rinnovato.

I cioccolatini Marabou sono finiti alla ribalta l’anno scorso quando la società proprietaria, Mondelez International, è stata inserita nella lista nera dalle autorità ucraine, in seguito alla sua decisione di rimanere in Russia. I boicottaggi scandinavi al marchio storico svedese erano iniziati ben prima, a partire dalla compagnia aerea SAS, e sono proseguiti non soltanto in Svezia ma anche in Norvegia. La reazione negativa è scaturita dalla decisione dell’Agenzia nazionale ucraina per la prevenzione della corruzione di indicare Mondelez come “sponsor internazionale della guerra”.

Un certo numero di negozi e aziende hanno smesso di vendere il cioccolato Marabou e anche le forze di difesa svedesi hanno scelto di boicottare Mondelez. La società possiede anche Freia, altro marchio storico, ma di Olso, che è stata boicottata da diversi atleti in Norvegia.

Salone del Vino di Torino: dal 2 al 4 marzo la seconda edizione

Salone del Vino di Torino: dal 2 al 4 marzo la seconda edizioneMilano, 24 gen. (askanews) – La seconda edizione del Salone del vino di Torino si terrà dal 2 al 4 marzo, anticipata da una settimana diffusa di eventi in tutta la città che prenderà il via martedì 27 febbraio con momenti di approfondimento e cene con i vigneron in centinaia di luoghi della cultura a partire dal Circolo dei Lettori, Combo, Offtopic, piole e grandi ristoranti, enoteche e spazi informali con musica e degustazioni.

Più di 500 le Cantine che saranno coinvolte nella fiera, che si snoderà tra le OGR Torino e il Museo del Risorgimento. Le giornate di sabato 2 e domenica 3 marzo saranno aperte agli appassionati, mentre quella di lunedi 4 sarà dedicata esclusivamente agli operatori professionali che, da quest’anno, non saranno solo italiani. Grazie alla partnership con più di 25 realtà di promozione, quali Consorzi del vino, enoteche regionali e associazioni di valorizzazione del territorio, la tre giorni sarà il più grande palco di rappresentazione del Piemonte del vino. L’obiettivo della manifestazione è infatti quello di raccontare tutte le sfaccettature della straordinaria realtà enologica piemontese, “facendo scoprire al grande pubblico e agli operatori del settore le radici profonde di un territorio che guarda al futuro, attraverso la lente di ingrandimento della sostenibilità”. Sostenibilità ambientale, economica e sociale, da promuovere anche grazie al neonato comitato scientifico e alla collaborazione, tra le altre, con con il Dipartimento di Scienze Agrarie, forestali e alimentari di Torino, il Politecnico di Torino e il Dipartimento di Ingegneria e Architettura di Parma.

Tra le novità dell’edizione 2024, che punta a consolidare il successo di pubblico (“oltre 13mila presenze”) del 2023, la presenza di una regione ospite: la Valle d’Aosta con le sue Cantine di vino e i suoi spirit. Il Salone diventa inoltre cashless.

Usa2024, Trump non stravince in New Hamsphire e Haley non molla

Usa2024, Trump non stravince in New Hamsphire e Haley non mollaRoma, 24 gen. (askanews) – Donald Trump ha vinto le primarie repubblicane in New Hampshire, in un duello con Nikki Haley che lo proietta verso una nuova nomination repubblicana per la Casa Bianca. La sfidante però non molla. L’ex governatrice del South Carolina guarda alle primarie nello Stato da lei guidato dal 2011 al 2017, in calendario il 24 febbraio, come una chance di rilancio. I media americani e diversi analisti fanno notare che sarà l’ultima occasione e che i candidati non in carica e vincenti in Iowa e New Hampshire, nella storia elettorale americana, hanno sempre vinto la nomination per la Casa Bianca. Come sintetizza Cnn: Nikki Haley sta combattendo contro la storia. Intanto il team elettorale di Joe Biden si mobilita per un nuovo duello con il tycoon, il prossimo novembre.

Nel New Hampshire Trump ha vinto ma avrebbe voluto vincere di più: è arrivato al 54,% dei voti secondo gli ultimi dati aggiornati dal New York Times – ma i commenti dopo i risultati hanno lasciato trasparire un certo disappunto. L’ex presidente ha definito Haley “un impostore” accusandola di avere rivendicato la vittoria malgrado sia andata “molto male”. In realtà l’ex governatrice ha ottenuto un risultato migliore rispetto a diverse previsioni, distaccata da Trump di ‘soli’ 11 punti percentuali (ha ottenuto il 43,1%). Nella notte ha parlato molto presto, quando i primi risultati erano per lei più favorevoli, come previsto, in quanto in arrivo dai principali centri urbani. Il messaggio implicito è: niente di inatteso stanotte, vediamo tra un mese in South Carolina. Trump è apparso molto irritato e ha invitato due ex aspiranti candidati alla presidenza – l’imprenditore Vivek Ramaswamy e il senatore della Carolina del Sud Tim Scott ad attaccare Haley dal palco post-primarie. “Stanotte abbiamo visto America first sconfiggere America last”, ha scandito il businessman, giocando sullo slogan trumpiano “Prima l’America”. Niente di nuovo.

Insomma Trump avrebbe voluto un risultato più netto, per considerare chiusa la questione del candidato repubblicano alle presidenziali di novembre. Come ha commentato Julie Chavez Rodriguez, manager della campagna di Biden, l’ex presidente repubblicano “non ha affatto chiuso” la nomination. “La corsa non è per niente finita, ci sono ancora decine di Stati”, ha affermato da parte sua Haley. Haley non parteciperà ai caucus del Nevada l’8 febbraio (parteciperà invece alle primarie dello stato, il che non le porterà a vincere alcun delegato). La sfida probabilmente decisiva sarà in Carolina del Sud, ma nei prossimi giorni, fa notare Cnn, probabilmente si ritroverà sotto grande pressione sull’opportunità di restare in gara. La sua campagna ha comunque annunciato la decisione di investire 4 milioni di dollari per spot tv nella Carolina del Sud.

Haley ha usato il suo discorso nella notte per martellare sui punti deboli di Trump, definendolo il candidato ideale dei democratici, “l’unico repubblicano del Paese che Joe Biden può sconfiggere”. Perché se l’ex presidente è in forte vantaggio nelle primarie Gop, i sondaggi indicano che la sfidante farebbe meglio in un ipotetico confronto elettorale con Biden. “Il primo partito a mandare in pensione il suo candidato ottantenne sarà il partito che vincerà queste elezioni”, ha detto ieri sera, senza dimenticare di sottolineare l’età dei due probabili sfidanti di novembre: Trump compirà 78 anni il giorno delle elezioni di novembre e Biden avrà 81 anni. Nel New Hampshire, riferiscono i media Usa, Haley ha ottenuto il voto del 29% dell’elettorato che si è identificato come moderato con un margine di 3 a 1. La campagna di Biden, nel frattempo, si sta preparando per un inizio anticipato delle elezioni generali, spostando due assistenti senior dalla Casa Bianca alla sua campagna. Jen O’Malley Dillon, che è stata responsabile della campagna di Biden del 2020, è pronta a passare al ruolo di presidente della campagna dell’inquilino della Casa Bianca, mentre Mike Donilon, guru di lunga data della messaggistica di Biden, sarà chief strategist.