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Tag: askanews

Coldiretti: dal Mar Rosso in 2023 concime per 200 mln euro

Coldiretti: dal Mar Rosso in 2023 concime per 200 mln euroRoma, 22 gen. (askanews) – Le difficoltà alla navigazione provocate dagli attacchi degli Houthi dello Yemen contro le navi nel Mar Rosso rischiano di ostacolare le importazioni dall’Asia di concimi e fertilizzanti, che nel 2023 hanno rappresentato un valore di circa 200 milioni di euro. Un blocco che rischia di avere un preoccupante impatto sui costi di produzione delle imprese agricole. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat nel sottolineare che si tratta del 15% del totale delle importazioni di fertilizzanti in Italia, in riferimento al documento di Italia, Francia e Germania al Consiglio Affari Esteri sulla missione navale Ue nel Mar Rosso.

Ad essere interessati sono soprattutto i concimi idrosolubili che vengono utilizzati nella fertirrigazione e per i quali si avvertono già le prime tensioni sui prezzi. Difficoltà per il settore anche sul lato dell’export agroalimentare in Asia che vale 5,5 miliardi nel 2023. Quasi il 90% di questo export raggiunge i Paesi di destinazione per via marittima e l’allungamento delle rotte marittime tra Oriente e Occidente ha portato ad aumenti vertiginosi del costo dei trasporti marittimi e dei tempi di percorrenza.

Conte (Lega): a fianco proteste agricoltori contro scelte Ue

Conte (Lega): a fianco proteste agricoltori contro scelte UeRoma, 22 gen. (askanews) – “Sono al fianco delle centinaia di agricoltori che oggi a Bologna sono scesi in strada per difendere il settore contro le scellerate politiche europee che colpiscono l’agricoltura e l’agroalimentare”. Così in una nota l’europarlamentare della Lega Rosanna Conte, componente della Commissione Agricoltura, in riferimento alla mobilitazione nazionale organizzata in Italia da Cra, Comitati riuniti agricoltori, scesi in piazza in diversi presìdi con trattori e agricoltori.

Manifestazioni simili si svolgono da giorni anche in altri paesi europei, Germania in primis. “Una mobilitazione che sta coinvolgendo diversi paesi – spiega Conte – contro un’Europa che vuole imporci carne sintetica, grilli e altre eurofollie, aprendo la porta all’invasione di cibo di scarsa qualità da Paesi terzi, ricordo che la nostra sovranità alimentare parte dagli agricoltori. Le politiche di questi anni stanno mettendo a rischio non solo decine di migliaia di posti di lavoro, il nostro made in Italy, ma anche la nostra alimentazione, la nostra salute”. Secondo Conte, quindi, “in Europa serve un’inversione di rotta. Ma perché questo avvenga, occorre mandare a casa la sinistra verde che governa oggi a Bruxelles. Al Parlamento europeo siamo già riusciti a bloccare stangate come la stretta sui pesticidi e gli imballaggi. Questo è stato possibile grazie alla Lega e a un centrodestra compatto. Le prossime elezioni europee dovranno essere l’occasione per proseguire su questa strada. E per ridare slancio alla nostra agricoltura. Altro che insetti, farine di grillo o carne sintetica, come vorrebbe imporre qualcuno in Europa. La Lega è e sarà sempre al fianco degli agricoltori italiani contro quelle scelte che da Bruxelles danneggiano i prodotti, il lavoro e la salute del nostro Paese”, conclude l’europarlamentare.

Jobs Act, la Consulta: legittime le norme sui licenziamenti collettivi

Jobs Act, la Consulta: legittime le norme sui licenziamenti collettiviRoma, 22 gen. (askanews) – La Corte costituzionale, con la sentenza n. 7/2024, ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale degli articoli 3, primo comma, e 10 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23, il quale, in attuazione della legge di delega n. 183 del 2014 (cosiddetto Jobs Act), ha introdotto il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio. Lo rende noto la Consulta in un comunicato.

La Corte d’appello di Napoli – spiega la Consulta – aveva censurato, in particolare, la disciplina dei licenziamenti collettivi quanto alle conseguenze della violazione dei criteri di scelta dei lavoratori in esubero. Si è prevista una tutela indennitaria, compensativa del danno subito dal lavoratore, ma non più la tutela reintegratoria nel posto di lavoro, in simmetria con l’ipotesi del licenziamento per giustificato motivo oggettivo. La legge di delega aveva, infatti, escluso, per i ‘licenziamenti economici’ di lavoratori assunti con contratti a tutele crescenti (quindi a partire dal 7 marzo 2015), la possibilità della reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro, e aveva previsto un indennizzo economico, limitando il diritto alla reintegrazione ai licenziamenti nulli e discriminatori e a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato.

La Corte, considerando anche i lavori parlamentari e la finalità complessiva perseguita dal Jobs Act, ha ritenuto che il riferimento contenuto nella legge di delega ai “licenziamenti economici” riguardasse sia quelli individuali per giustificato motivo oggettivo, sia quelli collettivi. Ha quindi escluso che, sotto questo profilo, ci sia stata – come assumeva la Corte d’appello – la violazione dei criteri direttivi della legge di delega. Inoltre la Corte – spiega ancora la Consulta nel comunicato – ha ritenuto non fondata anche la censura di violazione del principio di eguaglianza, comparando i lavoratori “anziani” (quelli assunti fino al 7 marzo 2015), che conservano la più favorevole disciplina precedente e quindi la reintegrazione nel posto di lavoro, e i lavoratori “giovani” (quelli assunti dopo tale data), ai quali si applica la nuova disciplina del Jobs Act. Il riferimento temporale alla data di assunzione consente di differenziare le situazioni: la nuova disciplina dei licenziamenti è orientata ad incentivare l’occupazione e a superare il precariato ed è pertanto prevista solo per i “giovani” lavoratori. Il legislatore non era tenuto, sul piano costituzionale, a rendere applicabile questa nuova disciplina anche a chi era già in servizio. Infine la Corte ha ritenuto non inadeguata la tutela indennitaria. Attualmente al lavoratore illegittimamente licenziato all’esito di una procedura di riduzione del personale spetta un’indennità, non assoggettata a contribuzione previdenziale, di importo pari al numero di mensilità, dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto, determinato dal giudice in base ai criteri indicati da questa Corte nella sentenza n. 194 del 2018, in misura comunque non inferiore a sei e non superiore a trentasei mensilità.

La Corte ha anche ulteriormente segnalato al legislatore che “la materia, frutto di interventi normativi stratificati, non può che essere rivista in termini complessivi, che investano sia i criteri distintivi tra i regimi applicabili ai diversi datori di lavoro, sia la funzione dissuasiva dei rimedi previsti per le disparate fattispecie”.

Europee, Meloni: sulla mia candidatura deciderò all’ultimo con le liste

Europee, Meloni: sulla mia candidatura deciderò all’ultimo con le listeRoma, 22 gen. (askanews) – Si candida alle elezioni europee “Vediamo…me la cavo così perché non ho deciso. Penso che deciderò all’ultimo, quando si formano le liste”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della registrazione di “Quarta Repubblica” che andrà in onda stasera su Rete 4.

“Si figuri – ha aggiunto – se io non considero importante misurarmi con il consenso dei cittadini, per me quello è l’unico elemento che conta. Rispetto per esempio a chi dice che candidarsi alle Europee da presidente del Consiglio è prendere in giro i cittadini perché poi in Europa non si va” rispondo che “i cittadini che poi dovessero votare per una Meloni che si candida in Europa sanno che non ci va. Ciò non toglie che se vogliono confermare un consenso, o non farlo, anche quella è democrazia”. “Il prossimo giugno governerò da un anno e mezzo – spiega – potrebbe essere importante verificare se ho ancora quel consenso dei cittadini che è l’unica cosa che mi interessa. Per il resto i miei oppositori possono fare e dire quello che vogliono”.

Europee,Meloni: sulla candidatura deciderò all’ultimo con le liste

Europee,Meloni: sulla candidatura deciderò all’ultimo con le listeRoma, 22 gen. (askanews) – Si candida alle elezioni europee “Vediamo…me la cavo così perché non ho deciso. Penso che deciderò all’ultimo, quando si formano le liste”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervista a ‘Quarta Repubblica’.

“Si figuri – ha aggiunto – se io non considero importante misurarmi con il consenso dei cittadini, per me quello è l’unico elemento che conta. Rispetto per esempio a chi dice che candidarsi alle Europee da presidente del Consiglio è prendere in giro i cittadini perché poi in Europa non si va” rispondo che “i cittadini che poi dovessero votare per una Meloni che si candida in Europa sanno che non ci va. Ciò non toglie che se vogliono confermare un consenso, o non farlo, anche quella è democrazia”. “Il prossimo giugno governerò da un anno e mezzo – spiega – potrebbe essere importante verificare se ho ancora quel consenso dei cittadini che è l’unica cosa che mi interessa. Per il resto i miei oppositori possono fare e dire quello che vogliono”.

Federpesca: da Parlamento Ue segnali positivi per settore

Federpesca: da Parlamento Ue segnali positivi per settoreRoma, 22 gen. (askanews) – Venerdì 19 gennaio il Parlamento Europeo in plenaria ha votato una risoluzione inerente il “Piano d’azione dell’UE: Proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini per una pesca sostenibile e resiliente”, che avrebbe l’obiettivo di voler eliminare la pesca a strascico dai mari europei. Nell’ambito della discussione sono stati espressi una serie di pareri molto importanti e sono stati invece bocciati alcuni emendamenti che andavano nella direzione di criminalizzare il settore e soprattutto la pesca di fondo. Una presa di posizione che piace a Federpesca la cui direttrice, Francesca Biondo, commenta in una nota: “dopo mesi di provvedimenti volti a criminalizzare il settore della pesca e di cattiva informazione, finalmente un segnale positivo per la pesca europea”.

“Ringraziamo i parlamentari europei, in particolare i membri della Commissione Pesca che hanno predisposto e votato la relazione. Apprezziamo – aggiunge Biondo – l’intento di evidenziare alla Commissione europea come il Piano d’Azione manchi di un approccio coerente e trasparente, di una valutazione dell’impatto socio-economico e di un reale coinvolgimento dei pescatori e portatori di interesse. Importante aver inoltre ribadito come il Piano d’azione non sarà giuridicamente vincolante per gli Stati membri e che bisognerà evitare che le flotte europee sostengano altri costi dopo anni di sacrifici”. Per la direttrice di Federpesca “è invece necessario riconoscere come il settore si sia impegnato molto negli anni verso la protezione della biodiversità e la ricostituzione degli stock ittici, seguendo regolamenti e norme molto stringenti. Sarebbe allora auspicabile – conclude – coinvolgere maggiormente anche flotte di paesi terzi nell’obiettivo della protezione dei mari, così che l’impegno da parte delle nostre flotte nella gestione sostenibile delle risorse sia portato avanti in modo eguale e non basato su una concorrenza sleale”.

Per Gambero Rosso 70 le gelaterie italiane che meritano Tre Coni

Per Gambero Rosso 70 le gelaterie italiane che meritano Tre ConiRoma, 22 gen. (askanews) – Settanta gelaterie premiate con i Tre Coni e un gelato made in Italy che guarda alle ultime tendenze alimentari, frutto di un’attenta ricerca di materie prime di qualità, sperimentazione nei sapori e una crescente attenzione alla sostenibilità. Al Sigep di Rimini il Gambero Rosso ha anticipato la Guida Gelaterie d’Italia che uscirà in aprile, giunta all’ottava edizione e realizzata in collaborazione con Orion.

Sono 70 le insegne che hanno raggiunto il massimo dei Tre Coni attribuiti dalla Guida Gambero, con un aumento di 8 gelaterie tra le premiate con il punteggio pieno. A livello regionale, la Lombardia è presente con 14 esercizi, principalmente nel capoluogo e hinterland, con alcune eccezioni a Bergamo, Varese, Monza, Mantova e Vigevano. Seguono il Piemonte (10), con un nuovo ingresso, Emilia-Romagna (9) e Lazio (8) con due nuovi ingressi. Le 8 novità Tre Coni sono Aria a Torino, I Gelati del Bondi a Firenze, la Gelateria Quattrini a Falconara Marittima (Ancona), Tonka ad Aprilia (Latina), Fiordiluna di Eugenio Morrone a Roma, Michel a Peschici (Foggia), Gelato Cesare a Reggio Calabria e Santo Musumenci a Randazzo. Assegnati anche 5 premi speciali insieme agli sponsor.

Carne coltivata, Italia, Francia, Austria chiedono dibattito Ue

Carne coltivata, Italia, Francia, Austria chiedono dibattito UeBruxelles, 22 gen. (askanews) – L’Italia, l’Austria e la Francia, con il sostegno di di Repubblica Ceca, Cipro, Grecia, Lussemburgo, Lituania, Malta, Romania, Slovacchia e Ungheria, hanno presentato il 18 gennaio un documento comune contro l’autorizzazione in Europa della carne coltivata in laboratorio, affinché sia discusso durante il Consiglio Agricoltura di domani, a Bruxelles.

Negli ultimi anni, si legge nel documento, “alcune nuove pratiche di produzione alimentare basate su cellule artificiali coltivate in laboratorio sono emerse in tutto il mondo. Tuttavia, queste pratiche rappresentano una minaccia agli approcci primari basati sull’agricoltura e ai metodi di produzione alimentare genuina che sono al centro del modello agricolo europeo”. “Lo sviluppo di questa nuova produzione alimentare coltivata in laboratorio – rileva il documento – solleva molte domande che devono essere discusse approfonditamente tra gli Stati membri, la Commissione, le parti interessate e il pubblico in generale”.

“Queste domande sono essenziali per la società futura che vogliamo costruire in Europa e dovrebbero pertanto far parte di un rinnovato e ampio dibattito nell’Ue, specifico sulla carne coltivata in laboratorio”. Dopo aver indicato più nel dettaglio quali sono le questioni aperte (etiche, enconomiche, sociali, relative alla sostenibilità, alla trasparenza, alla salute pubblica e agli aspetti giuridici) a cui va data una risposta, i firmatari del documento chiedono “un approccio più ampio alla produzione di carne basata su cellule, al fine di tenere conto di queste domande e dei risultati delle discussioni che si terranno con gli Stati membri e la società civile europea, prima di prendere qualsiasi decisione sull’autorizzazione l’immissione in commercio”.

“Ricordiamo che finora l’Ue non ha mai rilasciato alcuna autorizzazione su prodotti di origine animale basati su tecniche di coltivazione cellulare. Pertanto, è necessario un approccio trasparente, scientifico e globale per valutare lo sviluppo della produzione di carne basata su cellule artificiali, che a nostro avviso non costituisce un’alternativa sostenibile alla produzione primaria basata sugli allevamenti”, conclude il documento. ​

Turismo, Toti: al via progetto per valorizzare isola Gallinara

Turismo, Toti: al via progetto per valorizzare isola GallinaraGenova, 22 gen. (askanews) – “Oggi prende il via il progetto di valorizzazione dell’isola Gallinara e della costa del ponente savonese antistante, che è un sito straordinario sia dal punto di vista culturale che naturale e non solo della Liguria ma dell’intero bacino del Mediterraneo. Il nostro obiettivo è sviluppare il potenziale di quest’isola, condividendo con tutti gli stakeholder pubblici e privati nuove forme di turismo esperienziale e sostenibile legate al mare, nel pieno rispetto della natura, risorsa unica che costituisce uno dei fattori di attrattività più rilevanti per l’intera Liguria”. Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, durante la presentazione di un progetto finanziato dall’Unione europea per la valorizzazione dell’isola Gallinara.

Il progetto “Liguria Tourism” prevede la messa a punto di nuove proposte di turismo outdoor sostenibile delle zone marino-costiere di questo straordinario territorio, anche attraverso la realizzazione di una azione pilota, una zona delimitata da boe rimovibili e temporanee, che delimiteranno una piscina naturale adibita alla fruizione turistico-sportiva. “Attraverso lo strumento di supporto tecnico – ha spiegato Mario Nava, direttore generale della Dg Reform della Commissione Europea – la Commissione europea affianca gli Stati membri nell’affrontare, con opportune riforme, le sfide collegate alle dimensioni chiave della transizione verde e della crescita regionale e locale. Il futuro modello di sviluppo turistico sostenibile metterà al centro la formazione delle imprese e dei giovani, per generare nuovi sbocchi occupazionali e trattenere i talenti nel territorio. Inoltre, grazie al suo carattere innovativo, questo progetto di supporto tecnico per lo sviluppo della Liguria Occidentale, attraverso la cooperazione tra Regione, Commissione europea e Università di Genova, permetterà la condivisione di buone pratiche con altre regioni europee che si trovano ad affrontare simili sfide”.

“Il progetto – ha aggiunto l’assessore regionale al Turismo Augusto Sartori – prevede anche un’analisi della domanda di turismo sostenibile e un’intensa attività di coinvolgimento e supporto agli operatori turistici nella definizione di nuove proposte ai visitatori basate sulla valorizzazione della natura e dei valori culturali, tra i quali l’area archeologica subacquea dei fondali della Gallinara. Crediamo che tale offerta potrà generare occupazione sul territorio anche ai giovani, che intendono lavorare in questo settore”. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura, il Comune di Albenga, l’Anci e i Comuni limitrofi e la Capitaneria di Porto, rappresenterà un caso di studio il cui esito potrebbe essere replicato in altri contesti europei e nazionali in chiave di valorizzazione territoriale.

Benedizioni gay, il cardinale Zuppi: sono una risorsa, non legittimano nulla

Benedizioni gay, il cardinale Zuppi: sono una risorsa, non legittimano nullaRoma, 22 gen. (askanews) – La “misericordia” e “lo sguardo amorevole della Chiesa su tutti i figli di Dio” è la giusta interpretazione della Dichiarazione del dicastero della Dottrina della Fede, Fiducia supplicans, che ammette la possibilità di concedere la benedizione alle coppie irregolari e alle coppie omosessuali. Lo ha detto il cardinale Matteo Zuppi, aprendo i lavori del Consiglio Episcopale Permanente.

“Un documento – sottolinea Zuppi – che si pone nell’orizzonte della misericordia, dello sguardo amorevole della Chiesa su tutti i figli di Dio, senza tuttavia derogare dagli insegnamenti del Magistero”. Il cardinale Zuppi ricorda che “non vi è alcuna messa in discussione del significato del Sacramento del matrimonio” e, facendo sua una riflessione del cardinale Giuseppe Betori, sottolinea come “le benedizioni sono ‘una risorsa pastorale piuttosto che un rischio o un problema’, un gesto che ‘non pretende di sancire né di legittimare nulla’”.

“Dio vuole che tutti siano salvi – conclude Zuppi – è quindi compito della Chiesa interessarsi di tutti e di ciascuno. Non possiamo dimenticare che tutti i battezzati godono della piena dignità dei ‘figli di Dio’ e, come tali, sono nostri fratelli e nostre sorelle”.