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Meloni festeggia (i 47 anni) in radio: farò anche i 50 anni a Palazzo Chigi. E rivela: un regalo? Dormire

Meloni festeggia (i 47 anni) in radio: farò anche i 50 anni a Palazzo Chigi. E rivela: un regalo? DormireRoma, 15 gen. (askanews) – “Me ne sento 47, ma forse anche 48-49 in questo momento e dopo le feste me ne sento qualcuno in più… quando sali sulla bilancia ci sono queste dinamiche qua…”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in collegamento telefonico con “Un giorno da pecora” su Rai Radio Uno nel giorno del suo 47esimo compleanno.

Alla domanda se pensa di trascorrere a Palazzo Chigi anche il suo 50esimo compleanno (a gennaio 2027), la premier, visto che la legislatura scadrà a ottobre di quell’anno, ha risposto: “Per forza, ci tocca”, anche se “una legislatura intera” trascorrere “un anno a Palazzo Chigi li fa”, nel senso che “un anno sembrano cinque”. “Non lo so se la Schlein mi ha fatto gli auguri, me li ha fatti Giuseppe Conte”, il suo è stato “tra i primi che ho letto”, ma ho ancora “1400 sms inevasi”, ha poi risposto la premier ad un’altra domanda. Infine sul regalo che vorrebbe ricevere Meloni ha rivelato: “Dormire”.

Da underdog a armocromia,Treccani consacra neologismi politici 2023

Da underdog a armocromia,Treccani consacra neologismi politici 2023Roma, 15 gen. (askanews) – “Underdog” ma anche “armocromia”, “pizzo di Stato” ma anche “famiglia queer”. Un anno di politica si può raccontare anche attraverso i neologismi, in particolare quelli scelti dall’Osservatorio della Lingua Italiana Treccani e raccolti nel Libro dell’Anno 2023, appena pubblicato dall’Istituto della Enciclopedia italiana.

Tra le parole nuove che si sono affermate nell’anno passato, per la ribalta avuta grazie ai personaggi politici che le hanno ‘lanciate’, spicca fra tutti underdog, usato dalla premier Giorgia Meloni per raccontare se stessa nonchè la propria ascesa fino a Palazzo Chigi. La Treccani cita proprio le parole pronunciate dalla presidente del Consiglio nel discorso per la fiducia alla Camera: “Rappresento ciò che gli inglesi chiamerebbero l’underdog, lo sfavorito, che per affermarsi deve stravolgere tutti i pronostici. Intendo farlo ancora, stravolgere i pronostici”. Così come per la voce “armocromia” si rimanda alla famosa intervista a Vogue della leader del Pd Elly Schlein, che ha ammesso di essere ricorsa ad un’esperta di armocromia per il proprio look. E, ancora, ci si rifà alle parole della scrittrice Michela Murgia, scomparsa il 10 agosto dello scorso anno, allorchè, rivelando la propria malattia e che le restavano pochi mesi di vita, usò l’espressione “famiglia queer” (“Ho comprato casa con 10 letti per la mia famiglia queer”) per indicare una famiglia unita da legami non di sangue. Si torna ancora al dibattito politico e alle espressioni usate dalla leader di Fdi con “pizzo di Stato” mentre si dà conto anche della nascita, sui media, del termine “orbanizzare” nel senso di conformarsi ai modelli, alle proposte e alle scelte del primo ministro ungherese, campione degli euroscettici, Viktor Orban. Nasce anche, nel 2023, il termine “schleiniano” per indicare, dentro il Pd, i sostenitori della linea della segretaria, che la stampa ha contrapposto talvolta a “bonacciniamo”, intendendo i sostenitori (senza l’avallo del sostenuto che ha dichiarato più volte di voler difendere l’unità del partito) della linea di Stefano Bonaccini, candidato alle primarie battuto dalla Schlein.Ma si sono imposti all’attenzione anche altre new entry dalla politica nel vocabolario della lingua italiana: controegemonia; esternalizzazione delle frontiere; movimento delle tende; privatocrazia.

La sensibilità della pubblica opinione verso i cambiamenti climatici, e in particolare verso l’innalzamento delle temperature del Pianeta, ha contribuito all’affermazione di altri neologismi quali Caronte; codice calore; decarbonizzarsi; downburst; ebollizione globale; eco-talebano; e-fuel; european green deal; granchio blu; iper-estate; iperturismo e isola di calore umano. Con il cambiamento dei costumi e i nuovi fatti di cronaca, poi, nascono altre parole ed espressioni come ergastolo della patente; famiglia queer; gravidanza solidale; cavaiola; iperturismo; skin shaming; transilienza; diversity editor; digiuno intermittente; dealcolato; inflazione da avidità; pizzo di Stato; oblio oncologico; pull factor; anti orso. Anche le innovazioni tecnologiche fanno la loro parte modificando la lingua: intelligenza artificiale generativa; modello linguistico di grandi dimensioni; pregiudizio algoritmico; elaborazione del linguaggio naturale mentre dai social media arrivano parole come barbienheimer, booktok, challenge e deinfluencing.

Tutti termini che si aggiungono a femminicidio, la parola dell’anno scelta dalla Treccani per evidenziare l’urgenza di porre l’attenzione sul fenomeno della violenza di genere, stimolare la riflessione e promuovere un dibattito costruttivo intorno a un tema che è prima di tutto culturale. Naturalmente sarà il tempo a stabilire il destino lessicografico di questi neologismi, ovvero la loro fortuna nelle future edizioni dei dizionari. Il libro dell’Anno Treccani 2023 è un’edizione straordinaria, che ha scelto come personaggio dell’anno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e si completa di 12 copertine dedicate agli episodi più rilevanti, 82 testi affidati a grandi firme del giornalismo e della cultura, integrati da più di 83 box redazionali; 1045 notizie approfondite, 100 grafici e mappe, 508 immagini e una appendice dedicata alle Parole dell’anno, a cura di Silverio Novelli. “Uno strumento – ricorda il presidente dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Franco Gallo – in grado di analizzare da ogni punto di vista, con martellante incisività, quella “energia spietata che muove la storia”, quel “movimentato spettacolo del Mondo”, per usare le parole di Italo Calvino, di cui la Treccani celebra il centenario della nascita. “Un sapere certificato e di qualità, che ci lega ai lettori da anni” – ricorda Gallo – “che offre una mappa ancora più approfondita e dettagliata di quanto sta accadendo”.

Una edizione straordinaria perché – come sottolinea Marcello Sorgi – “alla fine di un anno terribile, vissuto pericolosamente sul ciglio di una guerra mondiale, ci voleva qualcosa di più di un semplice, puntuale resoconto dell’accaduto”.

Uffizi, da oggi in carica il nuovo direttore Simone Verde

Uffizi, da oggi in carica il nuovo direttore Simone VerdeMilano, 15 gen. (askanews) – Questa mattina si è insediato il nuovo direttore delle Gallerie degli Uffizi a Firenze, Simone Verde. Dopo aver effettuato un sopralluogo generale agli Uffizi, a Palazzo Pitti e al Giardino di Boboli ha subito iniziato ad approfondire i principali dossier. Nei prossimi giorni incontrerà i curatori, gli architetti e i funzionari per passare alla fase esecutiva del progetto sulla cui base è stato nominato.

“Ringrazio innanzitutto il ministro Gennaro Sangiuliano per la fiducia – dice il neo direttore – In questi primi giorni verranno effettuate le prime verifiche progettuali con il personale. Possiamo dire che la visione a cui ci ispireremo è quella di un consolidamento degli importanti risultati conseguiti da Eike Schmidt e un investimento poderoso sui servizi, sulla qualità museografica e museologica, sostenuta da una puntuale attività di ricerca scientifica”. Romano, 48 anni, museologo e storico dell’arte, dal 2014 al 2016 è stato responsabile ricerca scientifica del Louvre di Abu Dhabi, dal 2016 al 2023 ha diretto il Complesso Monumentale della Pilotta, del quale ha portato a termine il totale restauro e riallestimento.

Colucci (Noi Moderati): presto una proposta di legge sul Clima

Colucci (Noi Moderati): presto una proposta di legge sul ClimaMilano, 15 gen. (askanews) – “Con l’Intergruppo Parlamentare stiamo valutando di depositare una proposta di legge sul clima che dia rilevanza alla centralità delle imprese. Possiamo pensare a un futuro migliore per le nuove generazioni, solo in un Paese che continua a essere protagonista nell’ambito economico-produttivo guardando non solo alle fonti rinnovabili ma anche al nucleare di nuova generazione. In Europa ci sono 121 centrali nucleari attive, nel mondo ne stanno nascendo 400. Anche da noi va trovato il punto di equilibrio”. Lo ha dichiarato Alessandro Colucci, deputato di Noi Moderati e presidente dell’Intergruppo Parlamentare Sviluppo Sostenibile, nel corso del Cnpr forum “Obiettivo sostenibilità contro le sfide globali, a tutela delle future generazioni”, promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.

“Quando si parla di tutela dell’ambiente le posizioni sono molto spesso condizionate da valutazioni di tipo ideologico. Noi non siamo né negazionisti né estremisti. E’ possibile puntare sullo sviluppo economico – ha aggiunto Colucci – salvaguardando la salute delle persone e combattendo l’inquinamento. Esiste una terza via. Noi crediamo che sia importante mantenere le caratteristiche del nostro tessuto produttivo che hanno permesso all’Italia di essere una delle grandi potenze economiche del mondo ma bisogna porre attenzione all’ambiente”. Puntare sulle energie rinnovabili è la priorità secondo Filiberto Zaratti, segretario di Presidenza della Camera dei Deputati: “Bisogna tutelare il diritto alla sopravvivenza delle prossime generazioni – ha detto – L’enorme crisi climatica sta cambiando l’economia, i rapporti sociali e quelli tra Paesi. Serve un’iniziativa unitaria dei grandi Paesi del mondo per ridurre le emissioni. I potenti continuano una politica dissennata con l’utilizzo delle fonti fossili, quando sarebbe necessario investire nelle energie alternative e rinnovabili. Noi importiamo tutta la nostra energia pagando prezzi esorbitanti, come accaduto nel corso della guerra in Ucraina. L’unica soluzione per autoprodurre energia sono le fonti di cui disponiamo: sole e vento. Attraverso il loro utilizzo potremo abbassare significativamente le bollette delle famiglie italiane. Bisogna garantire alle famiglie italiane un adeguato costo delle bollette. L’uscita dal mercato tutelato è un errore clamoroso del governo di destra. Si tratta di un’ingiustizia clamorosa, specie se pensiamo agli oltre 70 mld di extraprofitti ottenuti dalle compagnie energetiche”.

Secondo Lorenzo Basso, senatore del Pd in Commissione Ambiente a Palazzo Madama “il benessere delle future generazioni si tutela sapendo che le sfide vanno affrontate e sarebbe sbagliato tentare di eluderle”. “Troppo spesso di fronte a due rivoluzioni gemelle, quella digitale e quella ambientale, si cerca di ricordare i tempi passati con l’intento di mantenere quello che era lo status quo. Così non si risolvono i problemi ma, anzi, si aggravano – ha detto Basso – Se vogliamo dare un futuro al Paese e alle nuove generazioni dobbiamo inserire nell’agenda politica una transizione che sia utile al raggiungimento degli obiettivi. Oltre ad investire in digitale e tecnologie, bisogna prevedere risorse per la formazione, in modo da utilizzare queste nuove tecnologie in senso positivo. Al contempo bisogna affrontare la sfida dei cambiamenti climatici, accompagnando il mondo della produzione, dai lavoratori dipendenti agli imprenditori, con una corretta allocazione delle risorse che sia in grado di coadiuvare questo passaggio che riguarda il concetto di produzione nel terzo millennio”. Critica Emma Pavanelli, deputata del M5s in Commissione Attività Produttive a Montecitorio: “Stiamo vivendo un momento di grandi cambiamenti e dobbiamo preparare i nostri giovani ad affrontarli – ha detto – La transizione ecologica, quella energetica ma anche l’avvento delle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale. Nell’anno di governo Meloni non c’è stata una campagna di informazione per i cittadini e tra l’altro è stato anche interrotto il mercato tutelato per l’erogazione del gas quando non c’era nessun motivo per fermarlo. Se la direttiva europea consente di mantenere il mercato tutelato fino al 2025 per l’energia elettrica, bene avrebbe fatto il governo a cercare un accordo con l’Europa, nonostante gli accordi fatti per il Pnrr. All’attenzione della commissione Attività produttive c’è proprio il decreto Energia e stiamo chiedendo di poter rimandare questo processo prima di tutto per informare adeguatamente gli italiani in modo che possano scegliere con consapevolezza quali contratti sottoscrivere. Purtroppo il governo continua a chiudere gli occhi su questo tema aumentando, tra l’altro, anche l’Iva sull’energia al 22%”.

Maria Vittoria Tonelli, consigliere d’amministrazione della Cnpr, ha sostenuto che “non è un caso che il Bilancio Sociale della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, giunto alla sua 15ma edizione, indichi la sostenibilità come fattore fondamentale e individuando tra i numerosi stakeholder proprio le nuove generazioni”. “La sostenibilità in un ente di previdenza viene indicata nei numeri del bilancio ma non solo, occorre una visione a 360 gradi – ha aggiunto Tonelli – Le linee guida sulle quali ci siamo mossi riguardano: adeguatezza delle pensioni degli iscritti, risparmio previdenziale, politiche di welfare attivo, sostegno all’esercizio della professione, investimenti che garantiscano rendimento e conservazione del patrimonio, promozione della figura dell’esperto contabile e osservanza dei princìpi Esg per ciò che attiene le politiche ambientali e sociali puntando su risparmi energetici, corretto smaltimento dei rifiuti e politiche di equilibrio dei dipendenti. Per questi obiettivi la Cnpr si è già impegnata per migliorare le performance”. Per Eleonora Linda Lecchi, commercialista e revisore legale dell’Odcec Bergamo, “le sfide di questi ultimi anni hanno generato rivoluzioni sociali, ambientali ed economiche. La tutela del benessere e la solidarietà nei confronti di chi sta peggio devono viaggiare di pari passo garantendo un futuro a tutte le giovani generazioni che rischiano di dover fare fronte a un debito insostenibile dal punto di vista economico e sociale”.

Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni (consigliere dell’Istituto Nazionale Esperti Contabili): “Non è in dubbio che il riscaldamento globale provocato dalle emissioni sia una verità e non una barzelletta, un ideologismo degli ambientalisti – ha detto – La transizione energetica, come tutte le cose di grande portata, richiede tempi di programmazione e di attuazione di medio e lungo periodo. Bisogna andare verso la decarbonizzazione, di cui tutti gli scienziati parlano, ma bisogna anche chiedersi come arrivare a questo obiettivo. E tutte le persone devono essere coinvolte nel processo. E’ giusto che si passi al libero mercato entro il 2025, come dice l’Unione Europea, ma è necessario illustrare e chiarire alle persone poco alfabetizzate che cosa succede e quali sono le scelte che devono essere fatte”.

Agricoltura, bando Isi Inail: 90 mln per macchinari più sicuri

Agricoltura, bando Isi Inail: 90 mln per macchinari più sicuriRoma, 15 gen. (askanews) – “È fondamentale cancellare i rischi del mondo agricolo, bisogna diffondere una cultura della sicurezza. Non ci devono essere più morti né incidenti sul lavoro dovuti alla mancanza di fondi per sostenere la garanzia di strumenti di lavoro che limitino totalmente gli incidenti frutto dell’assenza di strumenti idonei. Anche un solo infortunio sarebbe troppo, quindi dobbiamo riuscire ad azzerare questi rischi o almeno quelli dovuti all’assenza di strumenti; l’imperizia non è un elemento su cui possiamo incidere”, così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida a margine della presentazione al Masaf del bando Isi Agricoltura 2023 dell’Inail.

Il bando, pubblicato lo scorso dicembre, stanzia 90 milioni di euro – 55 milioni in più rispetto all’edizione dell’anno precedente – per mitigare i rischi legati all’utilizzo di trattori e macchine agricole favorendo la sostituzione dei mezzi obsoleti. Oltre all’aumento dei fondi a disposizione, suddivisi in 70 milioni per la generalità delle imprese agricole e in 20 milioni per i giovani agricoltori (under 40) organizzati anche in forma societaria, è stato anche aumentato l’importo massimo erogabile per ciascun progetto portato da 60mila a 130mila euro. Cresce, inoltre, la percentuale di copertura delle spese sostenute, dal 40% al 65% nel caso della generalità delle imprese e dal 50% all’80% per i giovani agricoltori. Dall’analisi dei dati presenti negli archivi statistici dell’Inail, aggiornati alla data dello scorso 31 ottobre, emerge che nel quinquennio 2018-2022 gli infortuni riconosciuti dall’Istituto nella gestione Agricoltura sono stati 114.744, di cui 447 mortali. Circa la metà dei decessi avvenuti in occasione di lavoro è legata alla perdita di controllo di una macchina agricola, frequente è il caso di ribaltamento del trattore.

“L’andamento degli infortuni è decrescente ma non dobbiamo rassegnarci, anzi dobbiamo rinforzare ancora di più le misure di prevenzione. C’è stato un ulteriore sforzo, la dotazione del bando Isi 2013 è di 90 milioni, è uno sforzo importante e ci auguriamo che le aziende rispondano al bando, aperto lo scorso dicembre. Per noi la parola d’ordine è prevenzione, che vuol dire anticipare i problemi, intervenire prima che si verifichino. Il bando Isi asse 5 Agricoltura è sicuramente uno strumento efficace per cercare di arginare gli infortuni”, lo ha detto il commissario straordinario dell’Inail Fabrizio D’Ascenzo sottolineando l’importanza della collaborazione tra diversi soggetti della pubblica amministrazione come avviene con il Masaf e con il ministero del Lavoro. Sul fronte della sicurezza, il ministero, ha ricordato Lollobrigida, “ha lavorato anche con altri strumenti finanziari per garantire innovazione tecnologica e l’acquisto di queste strumentazioni. Con il commissario D’Ascenzo dell’Inail e con il ministro Calderone abbiamo ritenuto prioritario questo tipo di approccio e oggi i primi segnali si vedono in maniera più che concreta. In questa iniziativa dell’Inail si passa da 30 a 90 milioni per l’acquisto di mezzi più sicuri, che sono affiancati anche dai 400 milioni del Pnrr dedicati all’acquisto di mezzi agricoli e ai 225 milioni che il ministero ha scelto di investire sempre in questo settore”.

Fai un salto nelle Marche! Parte campagna social 2024 con Tamberi

Fai un salto nelle Marche! Parte campagna social 2024 con TamberiRoma, 15 gen. (askanews) – Al via, da oggi, la campagna social promozionale della Regione Marche con il social ambassador Gianmarco Tamberi, campione del mondo e campione olimpico di salto in alto: marchigiano doc che ha scelto la sua regione per vivere e allenarsi. “Saltiamo, è il caso di dire, nel 2024 – così il presidente della Regione e assessore al turismo, Francesco Acquaroli – lanciando la nuova campagna per la promozione attraverso i social network, che ha come protagonista il nostro campione olimpico e mondiale, già social ambassador dal 2022. Anche in questa nuova campagna Gianmarco ha saputo farsi ispirare e cogliere nuovi spunti per raccontare le tante peculiarità della nostra regione, con la sua impronta e la capacità di divertirsi. Le Marche hanno molto da offrire, in ogni stagione, e noi vogliamo continuare a raccontarlo per ampliare sempre di più l’offerta e i target di riferimento”. Da oggi, per i prossimi mesi, sui canali social della Regione e di Gianmarco saranno pubblicati i nuovi video promo e i nuovi scatti realizzati nelle scorse settimane in cinque località marchigiane, una per provincia, raccontando, con la solita ironia e genuinità tipiche dell’oro olimpico, le mille sfaccettature delle Marche. “Arte e cultura”, “Benessere”, “Escursioni e natura”, “Enogastronomia” e “Borghi incantevoli” sono i topic principali dei spot che si alterneranno per raccontare la variegata offerta turistica dell’unica regione al plurale. Tante, insomma, le cose che si possono scoprire se si sceglie di fare “un salto nelle Marche”: una regione che riesce ad accontentare tutti i visitatori in tutte le stagioni. I contenuti della campagna saranno caricati sulle piattaforme online e i social network, per ampliare la riconoscibilità del territorio marchigiano e delle sue unicità anche attraverso un pubblico più giovane e un target più trasversale.

In Toscana perse 20mila aziende agricole in 10 anni

In Toscana perse 20mila aziende agricole in 10 anniRoma, 15 gen. (askanews) – Costi di produzioni alle stelle, costi della produzione primaria fuori controllo; danni da selvatici e ungulati, crisi di mercato, aree interne abbandonate, emergenza idrica. E ancora, crisi di mercato, inflazione e speculazione. L’agricoltura in crisi e ha “bisogno di un piano strategico nazionale che vada su proposte mirate rivolte ad una attenzione del ruolo dell’agricoltore all’interno della filiera, del bisogno di avere acqua per usi agricoli e civili, che incida sulla promozione e aiuti le aziende ad entrare nei mercati, a gestire la selvaggina, un piano che con concretezza vada a gestire i fondi a disposizione”. A sottolinearlo è Valentino Berni, presidente Cia Agricoltori Italiani della Toscana in apertura dell’assemblea regionale dal titolo “Salvaguardare l’agricoltura per salvare il futuro” che si è svolta oggi a Firenze.

La Toscana negli ultimi 10 anni (Censimento Istat 2020) ha perso oltre 20mila aziende agricole (passando da 72.686 a 52.146, pari a -28,3%); ha perso 640.111 ettari di Sau (Superficie agricola utilizzata) pari al -15,1%e 187mila di Superficie agricola totale (Sat), mentre la superficie boscata è passata al 33,6% rispetto alla SAU (Toscana al terzo posto dietro al Trentino e Liguria). Le società di persona sono il 7,9% e gestiscono il 22,2% della superficie agricole; le società di capitali sono il 2,7% e gestiscono il 11,9% della Sau. “Sulle filiere agroalimentare – ha detto Berni – bisogna implementare l’aggregazione di filiere aiutandole nella crescita con investimenti mirati riqualificanti anche e soprattutto partendo da piccoli investimenti atti ad inserire le piccole aziende in questo tipo di percorso e migliorare l’assetto organizzativo. Inoltre, le continue limitazioni UE nell’utilizzo degli agrofarmaci, mettono fuori competizione i nostri agricoltori rispetto a quelli extra UE”.

Sul settore pesa la carenza idrica: “dobbiamo avere acqua a disposizione ad un prezzo adeguato per garantire la competitività delle nostre aziende; dobbiamo fare le grandi opere che servono anche per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici tra bombe d’acqua a periodi di siccità” ha sottolineato il presidente della Cia Toscana. All’ordine del giorno anche l’emergenza ungulati e selvatici: “il problema va affrontato subito e risolto – ha detto Berni – non vogliamo proclami ma azioni mirate e dirette, controllo analisi rapida e successive soluzioni se non appropriate le precedenti”. Per quanto riguarda la promozione, “lo Stato e la Regione devono incentivare con iniziative di filiera corta comunità del cibo a creare sostenibilità per i piccoli agricoltori”.

All’assemblea è intervenuto anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: “è un momento importante – ha detto – anche perché abbiamo la partita dei fondi europei dove la Regione Toscana ha sull’agricoltura più di 1 miliardo di euro di disponibilità nell’arco dei sei anni che si indirizzano rispetto a quelli che sono gli investimenti e i supporti ad una attività sempre importante”.

Vino, il 19 febbraio a Firenze la terza edizione de “L’Altra Toscana”

Vino, il 19 febbraio a Firenze la terza edizione de “L’Altra Toscana”Milano, 15 gen. (askanews) – L’Associazione L’Altra Toscana, che raggruppa 14 Consorzi del vino per un totale di imbottigliato che corrisponde al 40% dell’intera produzione regionale, promuove la terza edizione de “L’Altra Toscana”, che anche quest’anno chiuderà la Settimana delle Anteprime in programma a Firenze dal 14 al 19 febbraio, con 18 Denominazioni che porteranno in degustazione le nuove annate raccontando un volto diverso della Toscana enologica.

Il 19 febbraio a Palazzo degli Affari si potranno provare i vini delle Dop e Igp Maremma Toscana, Montecucco e Montecucco Sangiovese, Orcia, Cortona, Valdarno di Sopra, Terre di Pisa, Chianti Rufina, Terre di Casole, Grance Senesi, Montescudaio, Suvereto, Val di Cornia e Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano e Vin Santo di Carmignano e Toscana. Nelle prime due edizioni sono state degustate oltre 300 etichette e anche per quest’anno saranno proposti percorsi tematici, con diversi focus, per facilitare l’assaggio. “Con la strategia dell’unione, che si è rivelata vincente nelle passate edizioni di questa Anteprima, vogliamo far emergere in tutto il loro valore le innumerevoli diversità che ci caratterizzano” ha spiegato Francesco Mazzei, alla guida della Associazione L’Altra Toscana e presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, sottolineando che “l’obiettivo è proprio quello di promuovere territori e vini contraddistinti da punte di qualità sempre più alte che vanno ad arricchire l’offerta vinicola di una delle regioni enologiche più affermate, che ha molto ancora da svelare”.

Meloni festeggia in radio: farò i 50 anni a Palazzo Chigi

Meloni festeggia in radio: farò i 50 anni a Palazzo ChigiRoma, 15 gen. (askanews) – “Me ne sento 47, ma forse anche 48-49 in questo momento e dopo le feste me ne sento qualcuno in più… quando sali sulla bilancia ci sono queste dinamiche qua…”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in collegamento telefonico con “Un giorno da pecora” su Rai Radio Uno nel giorno del suo 47esimo compleanno.

Alla domanda se pensa di trascorrere a Palazzo Chigi anche il suo 50esimo compleanno (a gennaio 2027), la premier, visto che la legislatura scadrà a ottobre di quell’anno, ha risposto: “Per forza, ci tocca”, anche se “una legislatura intera” trascorrere “un anno a Palazzo Chigi li fa”, nel senso che “un anno sembrano cinque”. “Non lo so se la Schlein mi ha fatto gli auguri, me li ha fatti Giuseppe Conte”, il suo è stato “tra i primi che ho letto”, ma ho ancora “1400 sms inevasi”, ha poi risposto la premier ad un’altra domanda. Infine sul regalo che vorrebbe ricevere Meloni ha rivelato: “Dormire”.

Divina Commedia Opera Musical torna al TAM Teatro Arcimboldi

Divina Commedia Opera Musical torna al TAM Teatro ArcimboldiMilano, 15 gen. (askanews) – “Questa verità teatrale riduce le distanze, porta con sé il genio fiorentino attorno e addosso a chi, oggi, con occhi giovani si affaccia curioso e affamato a vivere la propria, personale, libera ‘commedia’”. Così nelle note di regia Andrea Ortis racconta la sua Divina Commedia Opera Musical, l’acclamato kolossal, prodotto da MIC International Company, che nelle passate stagioni ha incantato i principali teatri italiani con ripetuti sold out, e che torna in tour dal 25 gennaio 2024.

Con nuova potenza e straordinaria bellezza sarà in particolare a Milano, al TAM Teatro Arcimboldi dal 30 gennaio al 4 febbraio 2024. E Ortis, assieme a Gianmario Pagano ha curato anche i testi, con le musiche composte da Marco Frisina. L’edizione 2024 si arricchisce di numerose novità a completamento di testi innovativi e quadri scenici realizzati e pensati dal regista e dal team creativo per rendere l’opera musical un moderno kolossal teatrale: nuovi effetti tecnologici di luci e proiezioni, ancor più evoluti e sorprendenti, che dipingono la scena con quadri in 3D in continuo mutamento, un nuovo cast e la voce narrante di Giancarlo Giannini.

Il più grande racconto dell’animo umano, della sua miseria e della sua potenza, tra vizi, peccati e virtù che non conoscono l’usura del tempo, riprende così la forma dello spettacolo di voci, danze e tecnologia in un allestimento così straordinario da far guadagnare a La Divina Commedia Opera Musical la Medaglia d’oro dalla Società Dante Alighieri, il titolo per ben due volte di Miglior Musical al Premio Persefone edizione 2019 e edizione 2020, e la partecipazione istituzionale nel 2021 con il riconoscimento del Senato della Repubblica, il patrocinio del Ministero della Cultura nel 2021, oltre al sempre costante patrocinio morale della Società Dante Alighieri. Successo, riconoscimenti e presenze di grandissima valenza. Inferno, Purgatorio e Paradiso: proiezioni immersive in 3D inondano il pubblico e lo immergono nell’immensità sublime che solo il padre della lingua italiana ha saputo creare nelle tre cantiche. E in questo viaggio teatrale, dove la tecnologia è elemento essenziale della narrazione, tutti gli spettatori, anche i più giovani, possono ammirare, comprendendola appieno, la grandezza del Sommo Poeta.