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Sanremo, ci saranno Giorgia, Eros Ramazzotti e Gigliola Cinquetti

Sanremo, ci saranno Giorgia, Eros Ramazzotti e Gigliola CinquettiRoma, 15 gen. (askanews) – Giorgia, Eros Ramazzotti e Gigliola Cinquetti sul palco dell’Ariston. Lo ha annunciato Amadeus a Milano durante l’anteprima degli ascolti.

Quest’anno Sanremo celebrerà gli anniversari di tre canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana, 30, 40 e 60 anni dopo. Mercoledì 7 febbraio Giorgia canterà “E poi”, presentata a Sanremo trenta anni fa, nel 1994; giovedì 8 febbraio sul palco dell’Ariston sarà la volta di Eros Ramazzotti con “Terra Promessa”, la canzone che quaranta anni fa lo ha visto vincitore nella categoria Nuove Proposte; nella serata finale di sabato 10 febbraio Gigliola Cinquetti salirà sul palco con “Non ho l’età”, con la quale ha vinto il Festival sessanta anni fa, nel 1964.

Mar Rosso, Gentiloni: non sottovalutare rischi su energia e prezzi

Mar Rosso, Gentiloni: non sottovalutare rischi su energia e prezziRoma, 15 gen. (askanews) – “Non possiamo sottovalutare la possibilità che questa tensione nel Mar Rosso abbia delle conseguenze, che per il momento non sembrano esserci ma le potrebbe avere nelle prossime settimane sui prezzi dell’energia di conseguenza sull’inflazione”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni giungendo all’Eurogruppo.

“Oggi stiamo discutendo delle prospettive economiche dell’eurozona ed è una discussione importante perché è la prima discussione all’inizio dell’anno e perché di fronte a un contesto di crescita molto molto bassa si stanno verificando alcuni rischi dal punto di vista geopolitico. Il principale dei quali è il rischio delle tensioni provocate dagli Houthi nel Mar Rosso”, ha detto.

Prorogata da R. Toscana scandenza bando ammodernamento frantoi

Prorogata da R. Toscana scandenza bando ammodernamento frantoiRoma, 15 gen. (askanews) – E’ stata prorogata di un mese dalla Regione Toscana la scadenza per la presentazione delle domande di sostegno sul bando di ammodernamento dei frantoi oleari, che dunque dal 15 gennaio slitta al 15 febbraio 2024. La proroga è stata firmata dal settore Agricoltura della Regione su indicazione della vicepresidente e assessora Stefania Saccardi, preso atto delle difficoltà collegate alla compilazione delle domande di sostegno sul portale di erogazione dei servizi digitali del Sistema Informativo Agricolo Nazionale, che sono pervenute tramite mail alla Regione e considerate anche le problematiche connesse alla sincronizzazione dei fascicoli aziendali di chi fa richiesta del sostegno dovute alle difficoltà di interscambio tra ARTEA ed il SIAN.

Il bando, che può contare su una dotazione di 8 milioni e 335mila euro, concede contributi a fondo perduto per favorire la sostituzione o l’ammodernamento dei frantoi esistenti, anche attraverso l’introduzione di macchinari e tecnologie che migliorino le performance ambientali dell’attività di estrazione dell’olio extravergine di oliva. Il rinnovo degli impianti tecnologici è finalizzato anche al miglioramento della qualità degli olii e a un generale incremento della sostenibilità della filiera olivicolo-olearia. “Una proroga necessaria – ha detto la vicepresidente Saccardi – i frantoi oleari sono fondamentali per questa filiera strategica per la Toscana e questo bando, molto atteso e fondamentale per l’ammodernamento o il rinnovo totale dei frantoi, ha una duplice valenza: quella dell’innovazione, prima di tutto, e quella della sostenibilità ambientale. I risultati saranno infatti interventi che puntano a rafforzare la competitività di tutto il settore olivicolo e al contempo a migliorare l’impatto ambientale che produce questa attività, tenendo sempre elevata, e anzi migliorando, la qualità stessa del nostro olio extravergine”.

La Corea del Sud costruirà cluster produzione chip da 432 mld euro

La Corea del Sud costruirà cluster produzione chip da 432 mld euroRoma, 15 gen. (askanews) – La Corea del Sud ha svelato il suo piano per creare quello che definisce un “mega cluster di semiconduttori” nel sud di Seoul entro il 2047, promuovendo un investimento totale di 622mila miliardi di won (432 miliardi di euro) con Samsung Electronics Co. e SK hynix Inc. Lo riferisce l’agenzia di stampa Yonhap.

L’infrastruttura comprenderà varie zone industriali nella provincia meridionale di Gyeonggi, vanterà una superficie totale di 21 milioni di metri quadrati e avrà una capacità produttiva mensile di 7,7 milioni di wafer entro il 2030, secondo la dichiarazione congiunta dei ministeri dell’industria e della scienza di Seoul. Nel dettaglio, il governo prevede di istituire zone esclusive per l’industria dei semiconduttori a Pangyo, insieme a fonderie e impianti di produzione di chip di memoria a Hwaseong, Yongin, Icheon e Pyeongtaek.

La Corea del Sud costruirà inoltre una zona industriale per le imprese di materiali, componenti e attrezzature ad Anseong, con strutture di ricerca e sviluppo a Giheung e Suwon. Secondo il piano, l’area, che attualmente ospita 21 impianti di fabbricazione, ospiterà altri 16 stabilimenti entro il 2047, di cui tre destinati alla ricerca.

“Completando in anticipo la costruzione del mega cluster dei semiconduttori, otterremo la massima competitività mondiale nel settore dei chip e offriremo posti di lavoro di qualità per le generazioni più giovani”, ha affermato il ministro dell’Industria Ahn Duk-geun. Nel dettaglio, Samsung Electronics prevede di investire un totale di 500mila miliardi di won (347 miliardi di euro) per il progetto, compreso il budget di 360mila miliardi di won (250 miliardi di euro) per sei nuovi stabilimenti a Yongin, 33 chilometri a sud di Seoul. Inoltre investirà 120mila miliardi di won (83,3 miliardi di euro) per costruire tre nuove fabbriche a Pyeongtaek, 54 chilometri a sud di Seoul, insieme a tre fabbriche di ricerca a Giheung con 20mila miliardi di won (13,9 miliardi di euro).

Secondo il ministero, il secondo produttore di chip della Corea del Sud, SK Hynix, stanzierà 122mila miliardi di won (84,7 miliardi di euro) per costruire quattro nuovi stabilimenti a Yongin. Sulla base degli investimenti del settore privato, il governo prevede che il complesso possa vantare una capacità produttiva da leader mondiale nei chip con processori a 2 nanometri e memoria ad elevata larghezza di banda. Da questo megaprogetto dovrebbe poi derivare una ricadutqa occupazionale da 3,46 milioni di posti di lavoro. Entro il 2030 la Corea del Sud rappresenterà 10% del mercato globale dei chip non di memoria, in netto aumento rispetto alla stima attuale del 3%.

Vino, Uiv: a novembre -11% vendite in Usa, grazie a bolle Italia -3%

Vino, Uiv: a novembre -11% vendite in Usa, grazie a bolle Italia -3%Milano, 15 gen. (askanews) – Novembre nero per le vendite di vino negli Stati Uniti: il totale dei consumi enologici statunitensi segna un calo tendenziale mensile dell’11%, dato che porta il gap di vendite a volume nei primi 11 mesi 2023 a -8%. Va meglio per i soli vini italiani, che tra off trade e horeca a stelle e strisce limitano le perdite a -3% in novembre e a -3,5% nel cumulato dell’anno. Lo rileva l’Osservatorio del vino di Unione italiana vini (Uiv) in occasione del suo primo webinar dedicato al mercato Usa in presenza di circa 160 iscritti in rappresentanza di imprese e consorzi del vino.

Secondo il report Uiv su base SipSource, strumento che monitora il 75% degli esercizi commerciali statunitensi, la minor contrazione dei consumi di vino italiano periodo è da addurre alla sin qui buona tenuta del segmento spumanti (+2,2% tendenziale nell’anno) a fronte di una discesa generalizzata dei prodotti fermi, con i rossi a -9%, i bianchi a -3% e i rosati a -13%. Tra i canali, si attestano a -5% le perdite dei consumi fuori casa (ristorazione, bar, hotel), mentre si segnala in caduta la domanda off premise (gdo, vendita all’ingrosso, liquor store, grocery), che scende a -9%. Nel solo mese di novembre, con il sorpasso sui vini bianchi, gli spumanti (+8% su pari periodo 2022) diventano la tipologia italiana più consumata dai winelover Usa, con una quota che sfiora il 38% contro il 35,5% dei bianchi e il 17,5% dei rossi, questi ultimi in forte regressione (-16%). Le difficoltà dei rossi non si limitano però ai prodotti del Belpaese: nel 2023 il calo sul totale del mercato è del 10%, bissato da un novembre a -15%. Unica voce in positivo i cocktail wine, che crescono del 2% sia a novembre sia nel computo degli 11 mesi.

Il 23-01 in Agrifish presidenza belga presenta programma lavoro

Il 23-01 in Agrifish presidenza belga presenta programma lavoroRoma, 15 gen. (askanews) – Si riunirà il prossimo 23 gennaio il Consiglio Agricoltura e Pesca, durante il quale la presidenza belga presenterà il suo programma di lavoro per il prossimo semestre nel settore dell’agricoltura e della pesca.

Durante la seduta, i ministri europei discuteranno le questioni agricole legate al commercio, sulla base delle informazioni fornite dalla Commissione e il Consiglio terrà una discussione pubblica sul dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura in Europa avviato dalla Commissione. Sempre nel corso di una sessione pubblica e a seguito di una presentazione da parte della Commissione, il Consiglio avrà un primo scambio di opinioni sulla proposta di regolamento relativo a un quadro di monitoraggio per le foreste europee resilienti.

Infine, la Lettonia fornirà informazioni sulle sanzioni contro i prodotti agricoli importati dalla Russia, mentre il Consiglio riceverà pubblicamente informazioni dalla delegazione austriaca sul ruolo della politica agricola comune nella salvaguardia della produzione alimentare di alta qualità.

In 2023 produzione mele italiane a oltre 2,1 mln di tonn., +2,9%

In 2023 produzione mele italiane a oltre 2,1 mln di tonn., +2,9%Roma, 15 gen. (askanews) – La produzione totale di mele italiane nel 2023, ormai definitiva includendo anche le varietà più tardive, è stata di 2.174.674 tonnellate, con un aumento del 2,9% rispetto allo scorso anno. Il volume di mele destinate alla trasformazione industriale diminuisce leggermente rispetto all’anno precedente e così la disponibilità di mele per il mercato fresco cresce di poco oltre 4% rispetto al 2022, raggiungendo 1.878.891 di tonnellate. Il bilancio sull’andamento del comparto è stato fatto da Assomela, il Consorzio delle Organizzazioni di Produttori di mele italiani che rappresenta il 75% della produzione melicola nazionale.

Le giacenze di mele per il mercato fresco al primo gennaio si assestano a 1.215.750 tonnellate, con un incremento del 4,8% rispetto al minimo record dello scorso anno e in linea con la media degli anni precedenti. A dicembre sono state vendute complessivamente 164.376 tonnellate di mele, un volume esattamente in linea con la media degli ultimi cinque anni. Per quanto riguarda il settore del trasformato, i volumi sono in linea con le previsioni. Attualmente, spiega Assomela, la campagna di commercializzazione appare molto viva in Europa, grazie anche alla minore presenza sia di mele polacche, pur presenti con prezzi competitivi in diversi mercati, sia di mele tedesche.

Nell’export oltremare si registrano invece alcune difficoltà logistiche dovute all’intoppo del canale Suez e dei conflitti nel mar Rosso che comporta ritardi ed incertezze nella disponibilità di container. A causa della scarsità dei container, dei tempi di attesa, delle deviazioni e dell’aumento delle assicurazioni, i prezzi della logistica su queste strade vengono rinegoziati e in alcuni casi quasi raddoppiate. Sul fronte della legislazione comunitaria, Assomela continua a seguire con attenzione l’evoluzione delle proposte di Regolamento UE per l’uso sostenibile dei fitofarmaci (SUR) e per la riduzione degli imballaggi e rifiuti da imballaggi (PPWR), entrambe oggetto di forte critica da parte del settore. Assomela conferma infatti “un convinto sostegno alle posizioni espresse dal Parlamento Europeo lo scorso novembre, che ha rigettato la proposta SUR ed ha modificato la proposta PPWR, escludendo dal campo di applicazione il settore ortofrutticolo per quanto riguarda il divieto di uso di confezioni monouso”.

CATL aprirà fabbrica batterie a Pechino per Li Auto e Xiaomi

CATL aprirà fabbrica batterie a Pechino per Li Auto e XiaomiRoma, 15 gen. (askanews) – Contemporary Amperex Technology (CATL), il più grande produttore mondiale di batterie per veicoli elettrici, costruirà il suo primo stabilimento a Pechino per soddisfare la crescente domanda di auto alimentate a batteria nella Cina. Lo segnala oggi il South China Morning Post.

L’impianto di CATL aiuterà la capitale cinese a formare una catena di fornitura completa per la produzione di veicoli elettrici. Poiché Li Auto, la principale start-up di auto elettriche del paese, e il produttore di smartphone Xiaomi, entrambi con sede a Pechino, intensificheranno lo sviluppo di nuovi modelli. CATL inizierà la costruzione dell’impianto quest’anno, secondo una dichiarazione della Commissione per lo sviluppo e la riforma di Pechino, l’agenzia di pianificazione economica della città, che non ha fornito dettagli sulla capacità dell’impianto o sulla data di lancio.

L’agenzia di pianificazione economica di Pechino ha affermato che Li Auto sta valutando la possibilità di creare una base di produzione per componenti di automobili, senza rivelare dettagli. Li Auto è il rivale più vicino a Tesla nel segmento premium dei veicoli elettrici in Cina, con 376.030 veicoli intelligenti venduti nel 2023, con un incremento del 182,2% su base annua.

Lo scorso anno Tesla ha consegnato 603.664 unità prodotte nella sua Gigafactory di Shanghai a clienti cinesi, con un aumento del 37,3% su base annua. Xiaomi ha presentato il suo primo modello, SU7, alla fine del 2023. L’azienda prevede di iniziare la produzione di prova della berlina elettrica nei prossimi mesi. Il CEO Lei Jun ha affermato che Xiaomi s’impegnerà a diventare una delle prime cinque case automobilistiche globali nei prossimi 15-20 anni.

In Cina, il tasso di penetrazione dei veicoli elettrici ha superato il 40% alla fine del 2023. La Cina continentale è oggi il più grande mercato automobilistico ed elettrico del mondo, con le vendite di auto alimentate a batteria che rappresentano circa il 60% del totale globale.

Shoah, La Russa: art. 3 Carta vademecum dritto cammino

Shoah, La Russa: art. 3 Carta vademecum dritto camminoMilano, 15 gen. (askanews) – In occasione della visita della Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza del Senato al Memoriale della Shoah di Milano il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ho donato alla senatrice a vita Liliana Segre una targa con inciso l’articolo 3 della Costituzione.

“Io mi sono permesso di far preparare una targa che riporta l’articolo 3 della nostra Costituzione di cui tutti dobbiamo essere grati e che dice: ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’. Credo che la vittoria contro il male parta da queste parole che dobbiamo sempre conservare come un vademecum del dritto cammino e cercare di esserne degni, ogni giorno” ha detto. “Grazie senatrice, grazie veramente di cuore per l’invito che mi ha onorato e che mi ha emozionato”, ha aggiunto. “Ringrazio la senatrice Segre per questa grande opportunità che ha dato a tutti noi di vivere questa occasione, questo momento, con la passione, col dolore, con la considerazione che cerca di spazzare via quella indifferenza che giustamente lei ha voluto sottolineare nel suo intervento. Un’indifferenza aiutata da chi questo tragico destino voleva riservare a coloro che venivano trasportati nei campi di sterminio e che sapevano, che se l’indifferenza fosse crollata, non sarebbero riusciti nel loro intento”, ha concluso La Russa.

Compagnia delle Opere: Andrea Dellabianca è il nuovo presidente

Compagnia delle Opere: Andrea Dellabianca è il nuovo presidenteMilano, 15 gen. (askanews) – Andrea Dellabianca è il nuovo presidente nazionale di Compagnia delle Opere. Il consiglio direttivo di Cdo, riunitosi oggi, ha ufficializzato il rinnovo degli organi associativi per il prossimo quadriennio. In tale occasione, riporta una nota, ha nominato Dellabianca presidente e Alessandro Bracci, Massimiliano Tonarini e Felice Vai come vicepresidenti dell’associazione. Il consiglio ha anche nominato Mauro Cattaneo direttore generale.

Imprenditore attivo da anni nel settore del noleggio a lungo termine di veicoli, fondatore e presidente di Notess, Andrea Dellabianca è stato nell’ultimo triennio presidente della Compagnia delle Opere di Milano e Provincia, la sede provinciale più significativa in termini di associati (oltre 2 mila). Dellabianca è inoltre membro del consiglio e della giunta della Camera di Commercio di Milano, dove ricopre l’incarico di presidente del Formaper, del consiglio generale della Fondazione Fiera di Milano e del consiglio direttivo dell’Associazione PortoFranco Milano onlus. La sua elezione a presidente di Cdo, si motiva nella nota, è una scelta che “ha l’obiettivo di dare maggiore slancio e consistenza operativa allo scopo originario per cui, nel solco di quella presenza cattolica nella società ispirata alla dottrina sociale della Chiesa, è nata l’Associazione: sostenere e favorire opere e imprese impegnate nella costruzione di un contesto economico-sociale che sappia porre al centro la persona e la sua capacità creativa”.

“Sono profondamente onorato di assumere la presidenza di Cdo, consapevole delle grandi sfide che ci aspettano in quest’epoca di radicale trasformazione globale”, ha commentato Dellabianca. “Sentiamo la responsabilità di riaffermare con convinzione la dimensione antropologica ed il valore sociale dell’impresa, come luogo di crescita della persona e del suo desiderio di costruzione. Per questo è mia intenzione contribuire in maniera significativa a rafforzare il ruolo di Cdo come corpo intermedio di riferimento nell’interlocuzione tra istituzioni e tessuto economico del Paese. Per raggiungere questo traguardo credo sia anzitutto necessario far emergere le esperienze di chi, nei diversi ambiti, è impegnato quotidianamente nello sviluppo del Paese. Da questo punto di vista, intendo da una parte valorizzare, anche in modo innovativo, il contributo di ogni associato, dall’altra investire per rendere il più possibile le nostre posizioni protagoniste del dibattito pubblico”, ha aggiunto. Il consiglio direttivo, infine, “ringrazia molto” il presidente uscente Guido Bardelli “per il suo importante e prezioso contributo e guarda con fiducia a questa nuova fase, nella convinzione che il rinnovato spirito di servizio e di impegno da parte di Dellabianca e del suo staff porterà Compagnia delle Opere a crescere ulteriormente nel suo ruolo di rappresentanza e a contribuire ancor di più alla crescita del contesto sociale ed economico del Paese e alla costruzione del bene comune”.