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Peter in Florence premiato come gin dell’anno dai bartender Usa

Peter in Florence premiato come gin dell’anno dai bartender UsaMilano, 14 giu. (askanews) – Peter in Florence, il gin prodotto sulle colline di Firenze con la radice e il fiore del giglio fiorentino, è “Spirit of the Year” e “Gin of the Year” ai Bartender Spirits Awards 2023. La giuria, composta da 39 esperti di mixology dalla East alla West Coast degli Usa, ha assegnato al distillato made in Tuscany il punteggio più alto in classifica: 99 su 100. La versione “Navy Strenght”, con gradazione alcolica più alta, ha ottenuto la medaglia d’oro, e la distilleria, ospitata dal resort Podere Castellare a Pelago, è stata premiata come “Gin Producer 2023”.

Le medaglie vengono assegnate agli alcolici che hanno ottenuto i migliori risultati in base ai parametri gusto, confezione e prezzo. I vincitori saranno adesso presentati nella “Bartenders Top 100 Spirits Guide”, distribuita a migliaia di baristi negli Stati Uniti. Il gin Peter in Florence è nato nel 2017 grazie a Patrick Hoffer, Patrizio Pandolfi e Francesco Sanapo, ed è realizzato completamente in Toscana con ingredienti per la maggior parte locali, attraverso un metodo di distillazione tradizionale a infusione di vapore, con una versione ridotta dello storico alambicco Carter-Head.

Maltempo, Gualtieri: con bombe d’acqua ko anche caditoie pulite

Maltempo, Gualtieri: con bombe d’acqua ko anche caditoie puliteRoma, 14 giu. (askanews) – “Non vanno confusi i normali temporali con le bombe d’acqua: 60 millimetri d’acqua in 90 minuti sono una bomba d’acqua. Sono eventi che iniziano a diventare ricorrenti ma di fronte a questa concentrazione d’acqua anche le caditoie pulite non ce la fanno. Inoltre le foglie fatte cadere dall’acqua stessa le otturano”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in un’intervista a Rete Oro.

“Abbiamo in capo al Comune di Roma 55 mila caditoie – ha spiegato Gualtieri – e in un anno ne abbiamo già ripulite 30 mila, quasi due terzi. Arriveremo al 100% di quelle che ci spettano. Ce ne sono poi 400 mila più piccole che spettano ai Municipi, che hanno una difficoltà maggiore e li stiamo aiutando. Però non si può pensare che in 1-2 anni si facciano 400mila caditoie – ha aggiunto il sindaco -. Abbiamo 340 mila alberi del Comune, ne abbiamo potati 37 mila e saranno 70mila alla fine dell’anno. Faremo il 100% degli alberi in cinque anni. Sono alberi che non si potavano da anni, come quelli sulla Nomentana”, ha concluso.

L’addio di Meloni a Berlusconi: obiettivi comuni, ti renderemo orgoglioso

L’addio di Meloni a Berlusconi: obiettivi comuni, ti renderemo orgogliosoRoma, 14 giu. (askanews) – “Abbiamo iniziato questo cammino molti anni fa. Abbiamo percorso strade diverse, ma l’obiettivo era e rimarrà comune: rendere l’Italia fiera e capace di stupire il mondo. Grazie Silvio, ti renderemo orgoglioso”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un video postato su Facebook dopo i funerali che ripercorre i successi di Silvio Berlusconi, ma anche la loro esperienza politica: da quando la nominò ministro per la Gioventù, fino alla ‘separazione’ e poi al ritorno al centrodestra unito.

“Combattente, coraggioso, determinato. Uno dei più grandi imprenditori che l’Italia abbia avuto – si legge nel testo in sovraimpressione -. Capace di innovare e costruire nuove strade. Sempre pronto a difendere l’interesse nazionale. Ha governato con l’orgoglio, la visione e l’autorevolezza che una nazione come la nostra merita e richiede. Ha reso l’Italia centrale nello scenario internazionale e ha scritto pagine significative della nostra storia”.

Stadio Roma, Gualtieri: possibile che sia terminato nel 2027

Stadio Roma, Gualtieri: possibile che sia terminato nel 2027Roma, 14 giu. (askanews) – “È possibile avere lo stadio terminato nel 2027 per il centenario della Roma se si continuerà nel rispetto dei tempi. Siamo ansiosi di vedere il progetto definitivo, che aspettiamo a breve”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in un’intervista a Rete Oro.

“È un investimento integralmente privato, dove il Comune non mette un soldo – ha spiegato Gualtieri- per uno stadio che ci aiuta a riqualificare un quadrante con parchi, ciclovie e percorsi ciclopedonali in un’area in cui oggi non c’è nulla, con una fermata della metro che nessuno usa perché non ci sono luoghi da raggiungere e il paradosso che, invece, oggi c’è uno stadio dove la metro non c’è e si creano ingorghi. Al posto di una landa desolata avremo uno dei poli più belli e vivaci di Roma”, ha concluso.

ONU, 110 mln di sfollati, determinanti guerre e climate change

ONU, 110 mln di sfollati, determinanti guerre e climate changeNew York, 14 giu. (askanews) – L’invasione russa dell’Ucraina, i conflitti in Siria e in Sudan, le crisi alimentate dal climate change hanno spinto circa 110 milioni di persone a sfollare a causa delle conseguenti persecuzioni, violenze, violazioni dei diritti umani. A dichiararlo è stata l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), in un nuovo rapporto martedì sera.

Il totale globale comprende 62,5 milioni di sfollati interni, 35,3 milioni di rifugiati, 5,4 milioni di richiedenti asilo e altri 5,2 milioni che necessitano di protezione internazionale. Il nuovo rapporto dell’UNHCR è “una vera e propria accusa contro lo stato del nostro mondo”, ha detto l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi, spiegando che ci “stiamo costantemente confrontando con le emergenze”, mentre i piani di risposta umanitaria e i budget rimangono gravemente sottofinanziati. Il 2022 ha messo anche in luce la disparità di trattamento dei diversi gruppi di rifugiati. Se l’Europa è stata lodata per aver accolto a braccia aperte i rifugiati ucraini, dall’altra parte alcuni dei paesi europei sono stati criticati per aver chiuso i propri confini agli sfollati provenienti da altri luoghi.

”I potenti al tempo di Giorgia”, nell’era del Post Berlusconi

”I potenti al tempo di Giorgia”, nell’era del Post BerlusconiRoma, 14 giu. (askanews) – Per la prima volta nella storia della Repubblica, a comandare in Italia è una donna. Giorgia Meloni ha fondato un partito, ha vinto le elezioni ed è decisa a imporre una nuova classe dirigente, anche a costo di scontentare alleati, colleghi di partito e pezzi di apparato burocratico e dei servizi segreti. Ma cosa sta succedendo realmente all’interno dei Palazzi del potere? Luigi Bisignani e Paolo Madron, nel libro “I Potenti al tempo di Giorgia Meloni” edito da Chiarelettere e presentato a Roma alla Coffe House di Palazzo Colonna, raccontano la lotta in corso per entrare nelle stanze dove si decidono le sorti del paese e per sedersi ai tavoli che contano davvero.

Una presentazione e una prima romana che, a proposito di potenti, cade proprio nei giorni di lutto per la scomparsa di Silvio Berlusconi. “Certamente un gigante – dice Luigi Bisignani – poi questo libro corre tutto attorno a Berlusconi e purtroppo noi ne avevamo anche colto le difficoltà in questo ultimo periodo e parlavamo anche della fine dell’era Berlusconi. Che significa un periodo straordinario per l’Italia dove Berlusconi ha rimesso l’Italia al centro della scena mondiale. Fa molto piacere in queste ore vedere il tributo d’affetto che c’è verso Berlusconi e anche molti che stanno facendo un piccolo esame di coscienza per quello che hanno fatto contro Berluscono. Io l’ho conosciuto bene quando aveva lui appena 40 anni, ero giovanissimo quando venne a Roma per diventare Cavaliere del lavoro, il suo entusiasmo, la sua simpatia, la sua empatia è qualcosa che mi porterò sempre nel cuore”.

E ne “I potenti al tempo di Giorgia” c’è dunque anche tanto Berlusconi. “Ne abbiamo parlato molto nel libro – sottolinea Paolo Madron – perchè tra i potenti al tempo di Giorgia il più potente era Berlusconi. Abbiamo scritto il libro quando lui era già malato raccontando comunque il tramonto di un’epoca politica. Perchè come dicono anche i suoi collaboratori è difficile immaginare una Forza Italia senza Berlusconi”.

Ma chi sono i potenti al tempo di Giorgia? “Le caratteristiche del potente al tempo di Giorgia Meloni sono ancora un pò troppa arroganza rispetto al suo cerchio magico mentre certamente lei ha una capacità straordinaria che ha dimostrato più all’estero che in Italia. Dove c’era tutta una letteratura che diceva che ci avrebbe fatto fare brutta figura invece, lei invece all’estero ha vinto e ha fatto vincere l’Italia mettendo i temi italiani, primo fra tutti l’immigrazione, al centro del dibattito europeo”, aggiunge Bisignano.

L’incontro di presentazione è stato promosso da Inrete, società di consulenza specializzata nelle Relazioni Istituzionali. “I fatti della vita ci hanno messo nella condizione di dover organizzare questo evento oggi, un giorno particolare in cui è scomparso quello che Bisignani ha definito in un suo articolo un gigante – afferma Simone Dattoli, fondatore e AD di Inrete. Cercheremo di rendere onore al presidente Berlusconi andando a raccontare quella che è stata la sua figura all’interno dell’attualità che viene trattata dal libro, e il primo capitolo del libro si intitola l’epoca del post Berlusconi. Questo per noi è trattare temi di attualità, ed è quello che la nostra agenzia, Inrete, cerca di fare quotidianamente”.

Berlusconi, Meloni: obiettivi comuni, ti renderemo orgoglioso

Berlusconi, Meloni: obiettivi comuni, ti renderemo orgogliosoRoma, 14 giu. (askanews) – “Abbiamo iniziato questo cammino molti anni fa. Abbiamo percorso strade diverse, ma l’obiettivo era e rimarrà comune: rendere l’Italia fiera e capace di stupire il mondo. Grazie Silvio, ti renderemo orgoglioso”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un video postato su Facebook dopo i funerali che ripercorre i successi di Silvio Berlusconi, ma anche la loro esperienza politica: da quando la nominò ministro per la Gioventù, fino alla ‘separazione’ e poi al ritorno al centrodestra unito.

“Combattente, coraggioso, determinato. Uno dei più grandi imprenditori che l’Italia abbia avuto – si legge nel testo in sovraimpressione -. Capace di innovare e costruire nuove strade. Sempre pronto a difendere l’interesse nazionale. Ha governato con l’orgoglio, la visione e l’autorevolezza che una nazione come la nostra merita e richiede. Ha reso l’Italia centrale nello scenario internazionale e ha scritto pagine significative della nostra storia”.

La Biennale Teatro Emerald apre con il Leone d’oro Armando Punzo

La Biennale Teatro Emerald apre con il Leone d’oro Armando PunzoMilano, 14 giu. (askanews) – Si apre Emerald. Il 51esimo Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia, curato dai direttori Stefano Ricci e Gianni Forte (ricci/forte), al terzo anno di mandato, animerà i teatri e gli spazi di Venezia, Mestre e Marghera fino a sabato 1 luglio. Inaugura il Festival – giovedì 15 giugno alle 20.00 – il Leone d’oro alla carriera Armando Punzo, che assieme alla storica Compagnia della Fortezza metterà in scena Naturae al Teatro alle Tese dell’Arsenale.

Risultato di un processo di ricerca durato oltre otto anni, Naturae nasce dalle riflessioni sul teatro shakespeariano iniziate da Armando Punzo nel 2015 e dal confronto con il surrealismo magico di Jorge Luis Borges. All’overture seguono i quattro quadri La vita mancata, La valle dell’innocenza, La valle dell’annientamento, La valle della permanenza. Scrive Punzo: “Negli ultimi otto anni il lavoro della compagnia della fortezza è stato guidato dalla ricerca dell’ordine e della bellezza nella natura umana. Senza alcuna volontà iniziale sono emerse una narrazione e una visione dell’uomo che ci hanno fatto scegliere di riscrivere l’opera di Shakespeare per sconfessare una superstizione che vede l’uomo ripetersi all’infinito sempre uguale a sé stesso, senza alcuna possibilità di cambiamento. In questo lungo viaggio di auto-formazione, due figure, lui e il bambino, sono diventate protagoniste di una nuova visione che ha spazzato via i fondamenti intoccabili della filosofia esistenziale dell’occidente, per la quale a partire dal ‘900 sembrava non essere più possibile sognare un nuovo uomo e un nuovo mondo… L’incontro con l’opera di Borges ha poi suggerito un grado di intelligenza ed evoluzione umana superiore: la sua scrittura non indugiava sulla copia dell’esistente, ma richiedeva uno sforzo consapevole e un lavoro da compiere per affrancarsi da sé stessi e lanciarsi oltre lo steccato dei nostri limiti e della cultura attuale della paura e della morte… Ci siamo resi conto che l’evoluzione umana è in essere, sempre, ed è questa che bisogna alimentare. Non possiamo credere di essere arrivati alla fine della storia, è innaturale e non serve a migliorare la nostra esistenza, le relazioni tra gli uomini, una diversa idea di comunità fatta di persone sensibili e il futuro della nostra terra. L’homo sapiens è solo una fase, dobbiamo lavorare per guadagnarci l’homo felix, dobbiamo far crescere in noi la ricerca della libertà, dell’amore, della felicità. Dobbiamo ricominciare a sognare un nuovo uomo e imporlo alla realtà”. Premiato con il Leone d’oro alla carriera dopo trentacinque anni di intesa attività teatrale in un contesto particolare come quello della Fortezza medicea di Volterra, Armando Punzo è stato il primo regista a proporre l’istituzione di una compagnia teatrale in carcere. Fondata nel 1988 la Compagnia della Fortezza ha solo recentemente ottenuto la creazione di un teatro dedicato all’interno della Fortezza, disegnato dall’architetto Mario Cucinella.

Naturae è un’occasione unica per vedere in scena il regista e i suoi attori-detenuti al di fuori del carcere della Fortezza. Lo spettacolo sarà in replica venerdì 16 giugno alle 18.00. Per facilitare il pubblico, la Biennale di Venezia mette a disposizione navette gratuite che dal Teatro alle Tese dell’Arsenale fermano a Sant’Elena, San Zaccaria, Zattere, Tronchetto, Piazzale Roma.

Pitti Uomo, Arena compie 50 anni

Pitti Uomo, Arena compie 50 anniRoma, 14 giu. (askanews) – Una nuova collezione Beachwear, proprio nell’anno del 50esimo anniversario. Il marchio arena dà una forte spinta verso il futuro e l’innovazione presentando in esclusiva a Pitti Uomo la sua nuova linea beachwear uomo e donna, che segna un deciso rilancio dell’azienda nel segmento lifestyle.

La nuova sfida per arena, fondata nel 1973 da Horst Dassler, è quella di spingersi sempre oltre i propri limiti, rimanendo però fedele al proprio Dna. Così sulla base del claim Inspired by performance DESIGNED TO FIT, l’anniversario diventa un’occasione strategica per gettare le basi della prossima avventura del brand: diventare una success-story di moda e non solo di abbigliamento legato al mondo dello sport e della performance. La collezione arena Beachwear Spring/Summer 2024 non è solo fatta di costumi da bagno: spazia infatti dai capispalla alle borse, dalle felpe alle t-shirt, passando per bermuda, pantaloni e mini-abiti. Una premium selection pensata per un guardaroba urban minimal e sofisticato, ideale per chi ama uno stile di vita nel segno della performance e del trend e in piena sintonia con l’ambiente. Insomma, tuttoo quello che serve per vivere la spiaggia in tutte le sue diverse occasioni d’uso. Dettagli come l’iconico logo dai tre diamanti ricamati o stampati sui capi e patch applicaG a mano raccontano l’eccellenza delle lavorazioni che combinano innovazione, ar6gianalità e materiali di alta qualità. Completa la proposta una gamma ricercata di accessori, ideata per vivere il mare a 360°, dai momenti di relax sottoo l’ombrellone agli happening serali sul lungomare. Il tech-plus Grafico di arena si ritrova nelle materie prime utilizzate, tutte di alta qualità e sempre più sostenibili, grazie all’utilizzo di alte percentuali di fibre riciclate; tutti i materiali utilizzati riflettono i valori di tecnologia e performance della collezione, contraddistinta da tessuto traspiranti, idrorepellenti, antibatterici, ad asciugatura rapida e tridimensionali.

Saranno proprio i nuotatori Ambassador di arena i primi modelli scelG per indossare i capi della collezione. A raccontare la nuova sfida lifestyle del brand saranno infatti, tra gli altri, il campione del mondo e bronzo olimpico nei 100 rana Nicolò Martinghi e lo sprinter brasiliano Bruno Frautus, anche lui medagliato ai Giochi di Tokyo. Nella collezione Beachwear trova spazio da subito un primo progetto di co-branding: a Pitti Uomo sarà infatti presentata una capsule collection di costumi da bagno in lana Merino in collaborazione con The Woolmark Company. Lo sviluppo inaspettato nell’utilizzo della fibra ha portato alla realizzazione di un tessuto ultraleggero e compatto capace di mantenere rapida asciugatura, resistenza all’acqua salata e al cloro. Questo innovativo tessuto certificato, selezionato per la proposta uomo e donna, assicura naturale elasticità, traspirabilità e protezione dai raggi UV aprendo le porte ad una nuova frontiera responsabile e performante. La lana Merino, fibra 100% naturale, biodegradabile e completamente rinnovabile, dalle innate qualità tecniche, garantisce inoltre un basso impatto ambientale, non contribuendo all’inquinamento da microplastiche in mare

Biennale Gherdëina, Lorenzo Giusti curatore dell’edizione 2024

Biennale Gherdëina, Lorenzo Giusti curatore dell’edizione 2024Milano, 14 giu. (askanews) – La Biennale Gherdëina, evento d’arte che si tiene sulle Dolomiti, ha annunciato la nomina di Lorenzo Giusti come curatore della sua nona edizione, intitolata The Parliament of Marmots. La rassegna alpina si svolgerà a Ortisei e nelle zone circostanti della Val Gardena, dal 31 maggio al 1 settembre 2024. The Parliament of Marmots si integrerà in una più ampia rete di iniziative che, nel corso del biennio 2024-2025, insieme ad altre aree, si espanderà anche al territorio di Bergamo e alla catena delle Orobie, sotto il ventaglio progettuale Thinking Like a Mountain.

Il titolo della Biennale Gherdëina The Parliament of Marmots è preso in prestito da una delle più note leggende delle Dolomiti che racconta la vicenda dei “Fanes”, un popolo mite e pacifico il cui regno si estendeva oltre le sette montagne ai confini del mondo. Il segreto della prosperità dei Fanes stava nell’alleanza con le marmotte che abitavano l’omonimo altipiano. Quando l’alleanza fu rotta a causa di una principessa vergognosa del patto con gli animali, i Fanes andarono incontro a sventure e conflitti che portarono al declino del regno.   Lorenzo Giusti è uno storico dell’arte italiano e curatore, appassionato di montagna e amante del cammino negli spazi naturali. Attuale direttore della GAMeC di Bergamo, ha curato svariate mostre personali e collettive di autori sia storici sia contemporanei, collaborando con istituzioni pubbliche e private, tra le quali Art Dubai, la Biennale di Venezia, Artissima Torino, Vienna Curated by Festival, Palazzo Grassi-Punta della Dogana a Venezia, OGR Torino, Shenzhen Animation Biennale, FRAC Corse, Triennale Milano, Palazzo Strozzi a Firenze e altre. Suoi interessi particolari sono il rapporto tra avanguardie storiche e linguaggi del contemporaneo, nonché le relazioni tra il pensiero ecologico e le arti visive. È ideatore e co-editore della piattaforma digitale Radio GAMeC, nata nel 2020 a Bergamo durante l’emergenza pandemica. Attraverso format diversi – tra nuove produzioni per lo spazio pubblico, performance, mostre personali e collettive e laboratori aperti al pubblico – The Parliament of Marmots raccoglierà i contributi di artiste e artisti provenienti da aree diverse dell’Europa, del Nord Africa e del Medio Oriente, radunando nel meraviglioso contesto naturale della Val Gardena una comunità molteplice, chiamata a porre le basi creative per una nuova alleanza strategica tra tutte le specie del mondo vivente.   Thinking Like a Mountain è invece un’espressione coniata dal guardaboschi e scrittore ambientalista americano Aldo Leopold in seguito all’incontro con un branco di lupi. In A Sand County Almanac -una raccolta di riflessioni pubblicata postuma nel 1949 – si legge: “Soltanto la montagna ha vissuto abbastanza da potere ascoltare, imparziale, l’ululato del lupo”. “Pensare come una montagna” per Leopold significa saper apprezzare tutti gli elementi del vivente e le loro profonde relazioni; un invito a trascendere il punto di vista antropocentrico e contemplare l’ecosistema come un organismo dotato di equilibrio e armonia e le terre selvagge come uno scrigno di meccanismi e processi rigenerativi da salvaguardare.   Nel contesto della Biennale Gherdëina e delle altre iniziative immaginate per il biennio 2024-2025 l’espressione di Leopold si fa interprete della volontà di promuovere un’etica della terra scaturita da una frequentazione responsabile degli spazi naturali e dall’esercizio condiviso di una creatività rispettosa dei ritmi rigenerativi e avvalorante le differenze di specie.   “Quando mi è stato proposto di curare la Biennale Gherdëina – ha spiegato Lorenzo Giusti – ho ritenuto significativo proporre un’alleanza con il progetto che stavo portando avanti nel contesto delle Orobie bergamasche. Le trasformazioni del pensiero ecologico legate al mito della natura selvaggia faranno da sfondo a una narrazione che, insieme alle diverse aree europee, coinvolgerà l’intero bacino del Mediterraneo – spazio di migrazioni ricorsive e multidirezionali di numerose specie del mondo vivente – legandolo idealmente alla montagna.”   “Lorenzo Giusti – ha detto il presidente della associazione Zënza Sëida Eduard Demetz – con la sua incredibile capacità comunicativa e la sua esperienza si interfaccerà con grande sensibilità al nostro territorio e la sua cultura, sviluppando un programma vasto e inclusivo”. Le linee guida del progetto saranno presentate da Giusti, a Ortisei, il 22 luglio 2023, accompagnate da una performance dell’artista palestinese Mirna Bamieh.