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Meloni: l’Italia ha voglia riprendersi, la rimettiamo in piedi

Meloni: l’Italia ha voglia riprendersi, la rimettiamo in piediRoma, 9 giu. (askanews) – Quelle che vede dopo 7 mesi di governo “trovo che sia un’Italia che ha voglia di riprendersi il suo ruolo e lo vedo. Quello che sta accadendo sull’economia, la risposta dei cittadini, anche quando si prendono scelte difficili come sull’Ucraina ma si affida perchè il nostro ruolo sta cambiando, è la cosa più importante per me. Ho visto un’Italia rassegnata, rassegnata a essere fanalino di coda, ad andare in giro con il cappello in mano, chiedere sempre scusa, permesso, per favore, oggi vedo un’Italia che sta lavorando con orgoglio e determinazione, che capisce che c’è lo spazio per tornare a essere la nazione che siamo e che ci siamo convinti che non potevamo essere più. Siamo ancora quell’italia, la rivedo e penso che la rimettiamo in piedi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al Forum in Masseria di Bruno Vespa.

A Vespa che le chiedeva se la veda più complicata che dall’opposizione, Meloni ha replicato sorridendo: “Ero abbastanza preparata, lo sapevo”.

Bodrato,Mattarella lo ricordo: politico rigoroso al servizio Istituzioni

Bodrato,Mattarella lo ricordo: politico rigoroso al servizio IstituzioniRoma, 9 giu. (askanews) – “Ho appreso con profonda tristezza la notizia della scomparsa di Guido Bodrato. La sua lunga esperienza politica al servizio delle istituzioni, dal Consiglio comunale di Torino alla Camera dei Deputati, nell’impegno di governo, nel Parlamento di Strasburgo, è stata sempre vissuta nel segno di una rigorosa assunzione di responsabilità. Quella responsabilità e quel senso del dovere che negli anni della formazione giovanile aveva riconosciuto nella testimonianza della generazione che lo aveva preceduto e che, soprattutto nelle sue zone, si era battuta nella Resistenza per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo e per la costruzione della democrazia”. Con queste parole, commosse, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricorda lo storico esponente della Dc scomparso nella notte.

“Questa lezione intensamente vissuta, anche per ragioni familiari, lo ha motivato all’impegno politico fin dai primi anni della sua giovinezza, a partire dall’esperienza nel movimento degli studenti nell’Ateneo di Torino. Attivo nel movimento dei lavoratori cristiani, attento osservatore e studioso dei fenomeni sociali, Bodrato – prosegue il Capo dello Stato – è sempre stato capace di guardare alla realtà con quella intelligenza dei tempi nuovi che per lui significava senso della storia, curiosità, attenzione per le attese e le domande delle nuove generazioni, sviluppando questa attitudine anche nelle stagioni più difficili e sofferte, come negli anni bui del terrorismo”. “Un intellettuale senza retorica e schivo da ogni tentazione ideologica, che ha sempre trovato nella Costituzione e nella sua appassionata difesa il suo orientamento. Ulteriore cifra distintiva del suo impegno politico – ricorda – è stata l’Europa, nella convinzione che il rafforzamento del processo di integrazione costituisse la garanzia più forte della pace e della libertà per tutti”.

Un uomo, sottolinea Mattarella, guidato nel suo percorso da “una profonda fede, vissuta con semplicità, libertà e laicità, secondo quello spirito maturato dal Concilio Vaticano II che ha appassionato tanti della sua generazione. Esempio significativo e distintivo di una stagione politica vissuta dal cattolicesimo democratico italiano”. “Per tante ragioni Guido Bodrato resta un testimone esemplare per la Repubblica e non soltanto per chi lo ha conosciuto e gli è stato amico”, conclude il presidente della Repubblica.

Meloni: difendere Ucraina è interesse Italia.O guerra più vicina

Meloni: difendere Ucraina è interesse Italia.O guerra più vicinaManduria (Taranto), 9 giu. (askanews) – “Nel difendere l’Ucraina noi difendiamo noi stessi, non è vero che se gli ucraini si arrendessero noi avremmo la pace, noi avremmo invece la guerra più vicina a casa nostra, si sposterebbe in Moldavia, e poi vediamo la Polonia…”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervistata da Bruno Vespa al Forum in masseria a Manduria ribadendo il suo sostegno a Zelensky.

“Non conviene all’Europa e all’Italia” che l’Ucraina si arrenda, “una nazione affidabile in cui i politici non cambino idea a seconda che siano al governo o all’opposizione è una nazione di cui ci si può fidare, sono convinta di quello che si sta facendo, è fatto nell’interesse nazionale italiano” ha aggiunto la premier. “Se facessimo quello che propongono dall’opposizione… Io dico che sostenere l’Ucraina è il modo più serio di sostenere la pace, tutto il resto se non si scende nel merito è cinica propaganda, mi dica l’opposizione quali sono le condizioni, io non sono così cinica da scambiare la parola pace con la parola invasione”.

Fisco, Meloni: obiettivo ridurre Irpef e premiare chi assume

Fisco, Meloni: obiettivo ridurre Irpef e premiare chi assumeRoma, 9 giu. (askanews) – “Con la delega fiscale vogliamo rivedere le aliquote irpef per abbassare le tasse a tutti e lavorare sul rafforzamento di alcune misure per favorire l’occupazione nella tassazione delle imprese”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al Forum in Masseria di Bruno Vespa.

“Viviamo in un mondo – ha aggiunto – in cui non è più vero che quando aumenta la produzione aumenta l’occupazione: il lavoro va favorito. Quando si tratta di rivedere l’Ires bisogna dire abbassiamo l’Ires ma la parte che viene guadagnata viene guadagnato se si reinveste in innovazione o lavoro, con il principio ‘più assumi meno paghi’”.

A Gerusalemme apre il nuovo museo della Torre di David

A Gerusalemme apre il nuovo museo della Torre di DavidMilano, 9 giu. (askanews) – Un’esperienza totalmente immersiva e interattiva per addentrasi nell’antica Gerusalemme. Dopo oltre un decennio di progettazione e tre anni di costruzione con un team multidisciplinare di archeologi, architetti, curatori, ricercatori, designer e creativi, ha aperto al pubblico il nuovo Museo della Torre di Davide di Gerusalemme nell’antica cittadella che per la prima volta nella sua storia è ora accessibile.

L’antica cittadella della Torre di Davide, simbolo di Gerusalemme, situata tra la città vecchia e quella nuova, si trova in una posizione unica per raccontare la storia di una città unica al mondo. Con il suo nuovo percorso di visita – dal padiglione d’ingresso incassato della Porta di Giaffa, passando per le gallerie e il punto di osservazione della Torre Phasael, fino all’uscita nella Città Vecchia – il Museo della Torre di Davide di Gerusalemme diventa il perfetto punto di accesso per andare alla scoperta di Gerusalemme. La storia di Gerusalemme – di circa 4000 anni – e l’importanza della città per le tre maggiori religioni monoteiste sono raccontate con attraverso diverse modalità interattive che rendono il visitatore partecipe del passato della città. Le 10 gallerie tematiche, completamente nuove, si trovano nascoste nelle antiche guardiole della struttura che circondano il cortile esterno, pieno di reperti archeologici risalenti a 2800 anni fa.

Artefatti e modelli originali sono affiancati da esposizioni multimediali innovative e stimolanti. Il risultato è un’esperienza sensoriale che incoraggia il coinvolgimento attivo e permette ai visitatori di esplorare la storia di Gerusalemme in modo dinamico, stimolante e divertente. La parete multimediale interattiva di 12 metri, Sands of Time, che percorre tutta la galleria di ingresso, permette ai visitatori di scoprire autonomamente i 4000 anni di storia di Gerusalemme con un semplice tocco. Altri elementi di spicco sono l’animazione delle mappe del Medioevo, la scansione 3D di una veduta a volo d’uccello di un modello di Gerusalemme del XIX secolo, la proiezione interattiva su una cartina a mosaico, una copia della famosa mappa di Madaba e una sfera interattiva del mondo che, con un semplice tocco, misura la distanza tra diverse città del mondo e Gerusalemme.

“Nessun altro museo può raccontare la storia di Gerusalemme in un ambiente così particolare, all’interno di questa cittadella, che è stata testimone di così tanti periodi significativi del passato della città – ha sottolineato Eilat Lieber, direttore e capo curatore del museo – Oltre alla conservazione delle mura e delle torri di questo antico sito, abbiamo sviluppato una mostra permanente del tutto inedita e una programmazione creativa che racconta la lunga, dinamica e complessa storia di Gerusalemme in maniera rispettosa, innovativa e coinvolgente”.

Riforme,Meloni:è mia responsabilità rendere l’Italia più stabile

Riforme,Meloni:è mia responsabilità rendere l’Italia più stabileManduria (Taranto), 9 giu. (askanews) – Sul fronte delle riforme istituzionali “ci sono due obiettivi irrinunciabili: chi governa lo decidono gli italiani, i governi non si fanno nel palazzo; il secondo elemento è la stabilità del governo”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervistata da Bruno Vespa al Forum in masseria a Manduria.

“Se i governi durano un anno e mezzo non si fanno investimenti strategici” ha ricordato Meloni ribadendo che “sarebbe irresponsabile da parte mia che ho un orizzonte di cinque anni, eh questo passa la casa…, non preoccuparmi di cosa viene dopo di me, ho la responsabilità di rendere la democrazia italiana più stabile”. “Confido nella responsabilità delle opposizioni, dei corpi intermedi, perchè è una sfida di modernizzazione dell’Italia, se la posizione è continuiamo a dire no a tutto per fare i governi nei palazzi chiederemo agli italiani con un referendum cosa pensano” ha concluso.

Pronta al lancio missione Spei Satelles con il messaggio del Papa

Pronta al lancio missione Spei Satelles con il messaggio del PapaRoma, 9 giu. (askanews) – Pronta al lancio la missione Spei Satelles (Custode di speranza) che porterà nello spazio il testo della storica preghiera “Statio Orbis” di Papa Francesco del 27 marzo 2020.

Il lancio della missione – ideata dal Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e organizzata in collaborazione con l’Agenzia Spaziale italiana, il Politecnico di Torino, l’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Cnr e l’Apostolato digitale di Torino – è programmato per la serata di lunedì 12 giugno. Chi vorrà alle 21.30 nell’Aula Magna del Politecnico di Torino potrà assistere in diretta streaming, previa registrazione, alla partenza dalla base di Vandenberg in California del razzo Falcon 9 con a bordo il veicolo di trasferimento orbitale ION di proprietà di D-Orbit, l’azienda di logistica spaziale, che si occuperà del trasporto e del rilascio del CubeSat. Spei Satelles porterà nello spazio, racchiuso in un nanobook in silicio realizzato dal Cnr, il messaggio di pace e di speranza lanciato da Papa Francesco in piena pandemia, custodito nel CubeSat 3U SpeiSat progettato e costruito a tempo di record dai team studenteschi CubeSat Team e Diana del Politecnico di Torino guidati dalla professoressa Sabrina Corpino e operato dall’Agenzia Spaziale Italiana.

Il libro del Papa, “Perché avete paura? non avete ancora fede”, che porta il messaggio della Statio Orbis, è diventato, grazie al Consiglio Nazionale delle Ricerche ed in particolare all’attività dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie coordinata dal dott. Andrea Notargiacomo, un “nanobook” (una lastra di silicio, di 2x2x0,2 mm), in cui è stato inciso il libro ad alta miniaturizzazione per mezzo di tecnologie di micro e nanofabbricazione. Il satellite è anche dotato, oltre che della strumentazione di bordo per funzionare ed essere guidato da terra, anche di un trasmettitore radio. Per il tempo di permanenza in orbita saranno captabili, nel momento in cui il satellite sorvolerà quella porzione di Terra, e facilmente codificabili in modo testo, frasi desunte dal Magistero Pontificio che hanno a tema la speranza e la pace. I messaggi sono in italiano, inglese e spagnolo.

Savona (Consob): l’alta inflazione crea presupposti per la deformazione della democrazia

Savona (Consob): l’alta inflazione crea presupposti per la deformazione della democraziaMilano, 9 giu. (askanews) – “Abbattere l’inflazione senza creare depressione e squilibri sociali è compito assai arduo, che richiede un forte impegno politico nello scegliere un livello accettabile di equità distributiva, che trovi consenso nei cittadini e possa continuare a poggiare sulla capacità del mondo produttivo”. Lo ha dichiarato il presidente della Consob, Paolo Savona, nel corso del suo intervento all’incontro annuale con il mercato finanziario, definendo l’inflazione “come un’Idra dalle molte teste: se una viene tagliata e cauterizzata, agiscono le altre”. Ma “la politica non dispone di un Eracle, il gigante mitologico che affrontò l’Idra, né di uno Iolao, che cauterizzava con il fuoco le teste tagliate per impedire che ricrescessero”.

“Gli effetti negativi dell’inflazione sul risparmio e sul funzionamento del mercato finanziario – ha spiegato Savona – non sono i soli sui quali va applicato l’impegno dei gruppi dirigenti privati e pubblici dell’economia, perché la storia insegna che un’elevata inflazione crea i presupposti anche per una deformazione della democrazia e l’emersione di forme di violenza sociale, che danneggerebbero tutti”. Secondo Savona, “una politica economica che intenda interrompere gli effetti a catena dell’inflazione dovrebbe cercare consenso distinguendo la parte esogena da quella endogena”. “I Governi – ha proseguito – hanno il potere, sovente invocato e talvolta praticato, di bloccare la trasmissione degli aumenti dei prezzi dei beni e dei servizi al costo dei fattori di produzione, capitale e lavoro; se però l’esercitano, come l’esperienza insegna, causano conseguenze negative al buon funzionamento dell’economia reale e finanziaria, producendo danni superiori a quelli della stessa inflazione. Un saggio esercizio del potere redistributivo degli oneri da inflazione richiede da parte delle istituzioni democratiche di valutare ogni componente del problema e di limitare interventi sequenziali volti a soddisfare le pressioni di parte”.

Meloni: Polonia e Ungheria? Sono democrazie, la Ue non è club

Meloni: Polonia e Ungheria? Sono democrazie, la Ue non è clubManduria (Taranto), 9 giu. (askanews) – “I miei avversari mi rimproverano innanzitutto di non essere di sinistra. Vicinanza a Vox? Sta all’opposizione e non può fare provvedimenti autoritari. Polonia e Ungheria? Sono sicuramente delle democrazie, più giovani delle nostre, c’è un lavoro che va fatto per rafforzarle, io farò la mia parte. L’Ue non è un club, non ci sono nazioni di serie A e B, non è l’interesse di uno sugli altri, lavoro per rafforzare l’Ue nel suo complesso, nessuno va respinto, tutti vanno avvicinati”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervistata da Bruno Vespa al Forum in masseria a Manduria.

“Non c’è un problema dello stato di diritto, non credo che vada usato per colpire gli avversari” ha concluso.

Migranti, Meloni: difesa confini esterni visione condivisa in Ue

Migranti, Meloni: difesa confini esterni visione condivisa in UeRoma, 9 giu. (askanews) – Sui migranti “stiamo facendo molti passi in avanti, non solo con Scholz. Credo che chi è intellettualmente onesto possa riconoscere dalle sue dichiarazioni come in Ue ci sia oggettivamente un cambio di priorità. Ha detto che ci dobbiamo occupare della dimensione esterna ma fino a ieri in Europa il dibattito era come gestiamo i movimenti secondari. Nei primi Consigli Ue ho posto un tema semplice: finchè ci occupiamo di movimenti secondari scarichiamo il problema ma non lo risolviamo, il modo per risolvere il problema è difendere i confini esterni. Ormai è una visione condivisa dagli altri Paesi europei, anche quelli che son sempre stati più scettici. La questione non si può risolvere se non si capisce che la frontiera europea è una e che non si può prescindere dal coinvolgimento dei Paesi di partenza e di transito”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al Forum in Masseria di Bruno Vespa.