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Asi: via al progetto Quid per realizzazione rete quantistica in Italia

Asi: via al progetto Quid per realizzazione rete quantistica in ItaliaRoma, 5 giu. (askanews) – Ai nastri di partenza il progetto QUID (Quantum Italy Deployment), la realizzazione italiana della European Quantum Communication Infrastructure (EuroQCI), promossa dalla Commissione Europea con lo scopo di creare un’infrastruttura europea per la comunicazione quantistica. Obiettivo del progetto, guidato da un consorzio di cui fa parte anche l’Agenzia Spaziale Italiana, è quello di ampliare le infrastrutture di comunicazione esistenti, in fibra ottica e satellitari, ed estendere la rete di comunicazione quantistica a tutto il nord-est italiano, includendo la tratta di Roma, Padova, Trento e Trieste, che si aggiungerà a quella già esistente che comprende Torino, Milano Bologna, Firenze Napoli e Matera. Avvalendosi delle leggi della meccanica quantistica QUID garantirà comunicazioni sicure attraverso lo scambio di chiavi quantistiche crittografiche (Quantum Key Distribution), utilizzate sia per decifrare il messaggio inviato attraverso un canale classico, sia ad allertare in caso di attacchi di terze parti. Un sistema di cifratura inattaccabile che permetterà al mittente e al destinatario della comunicazione di avere l’assoluta certezza che il messaggio non possa essere intercettato. Allo stesso tempo, QUID promuove lo sviluppo delle aziende italiane che producono sistemi e servizi per la comunicazione quantistica a diverse categorie di utenti. Il progetto svolgerà attività di servizio attraverso lo sviluppo di reti metropolitane di comunicazione quantistica, collegate tra loro attraverso un’infrastruttura che copre il territorio italiano, l’Italian Quantum Backbone. Tale infrastruttura distribuisce, con stabilità e accuratezza senza precedenti, segnali di tempo e frequenza campione, usando fibre ottiche commerciali. In ogni rete di comunicazione quantistica metropolitana verranno effettuati scambi di chiave, come ad esempio in ospedali, banche e università, utilizzando sistemi di distribuzione quantistica di chiavi crittografiche. Attraverso la fibra ottica è possibile distribuire la comunicazione fino a un raggio di 20 chilometri. Distanze superiori di quelle metropolitane saranno coperte utilizzando dei nodi sicuri (nodi trusted) oppure attraverso tecniche innovative di Twin-Field che, sfruttando i principi della meccanica quantistica, sono in grado di replicare la chiave senza leggerla, preservando così il messaggio. In questo caso la comunicazione potrà essere inviata utilizzando dei nodi untrusted che riescono a coprire distanze fino a 200 chilometri. Utilizzando sistemi QKD a variabili discrete; QUID unirà siti importanti per il collegamento tra la comunicazione in fibra ottica e il segmento spaziale del QCI europeo.

Accanto a queste attività di tipo infrastrutturale, QUID pone grande attenzione allo sviluppo dei metodi per l’erogazione ottimale dei servizi di comunicazione quantistica. Il progetto infine lascia spazio allo sviluppo di tecniche innovative per l’incremento della frequenza di trasmissione, per l’utilizzo di nuovi tipi di fibre ottiche e per la trasmissione in aria. Il consorzio QUID riunisce le aziende italiane leader nel settore, i principali Istituti di ricerca coinvolti nella comunicazione quantistica, sia per il segmento terrestre che per il segmento spaziale, e le Università impegnate nell’innovazione e nella formazione. Le aziende che producono dispositivi di distribuzione quantistica di chiavi crittografiche, gestiscono reti di telecomunicazioni e servizi sia terrestri che spaziali, e offrono soluzioni integrate di sicurezza informatica che permetteranno di collegare agevolmente i sistemi di distribuzione di chiavi quantistiche nelle reti di comunicazione sul territorio nazionale. Il consorzio, guidato dall’ Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM), è composto da: Agenzia Spaziale Italiana (ASI); Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR); Coherentia, Thales Alenia Space – Italia, QTI; Leonardo; ThinkQuantum; Telecom Italia; Telsy; Telespazio; Consorzio TOP-IX; Politecnico di Milano; Università degli studi dell’Aquila; Università La Sapienza; Università degli studi di Napoli Federico II; Università degli studi di Padova; Università degli studi di Trieste.

Etichette Irlanda, Alleanza Cooperative: esposto a Commissione Ue

Etichette Irlanda, Alleanza Cooperative: esposto a Commissione UeMilano, 5 giu. (askanews) – “Abbiamo avuto modo di esprimere i nostri dubbi rispetto alla legittimità dell’iniziativa irlandese sugli health warnings, ora abbiamo formalizzato la nostra contrarietà con la presentazione di un esposto alla Commissione europea affinché possa fare chiarezza rispetto ad una posizione che riteniamo sproporzionata e incompatibile con il diritto europeo”. Con queste parole il coordinatore Vino di Alleanza Cooperative Agroalimentari, Luca Rigotti, annuncia l’avvenuta notifica di un reclamo alla Commissione europea per denunciare la violazione da parte dell’Irlanda del diritto UE, con particolare riferimento agli articoli 34 e 36 del del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

“Con questa iniziativa l’Irlanda ha di fatto introdotto in maniera unilaterale delle restrizioni e degli ostacoli al commercio, – ha detto Rigotti – un’azione che va a ledere e a mettere in discussione i principi del mercato unico. È necessario lavorare – ha aggiunto – per una maggiore armonizzazione della regolamentazione europea, senza frammentare il mercato interno con regole discriminatorie come quelle irlandesi, basate tra l’altro su un approccio ideologico, allarmistico e penalizzante per il vino, che non pone alcuna differenza tra abuso e consumo responsabile, l’unico che invece riteniamo corretto”. Ora la Commissione europea, che nel dicembre scorso aveva ritenuto di non precedere nei confronti della proposta di legge irlandese, dovrà esprimersi durante la prossima riunione, fissata per il 21 giugno, del Comitato Barriere Commerciali del WTO così come, conclude Luca Rigotti, “è assolutamente importante contrastare i fenomeni di eccessivo consumo di alcol, ma riteniamo che questo obiettivo possa essere raggiunto solo mediante la condivisione di una politica di prevenzione che metta al centro un approccio basato sul consumo moderato, campagne di educazione e di adeguata e corretta informazione a favore dei consumatori”.

La notifica del reclamo avviene a pochi giorni dalla ratifica della legge irlandese che, dal 22 maggio 2026, imporrà la presenza in etichetta delle bevande alcoliche di messaggi sugli effetti dei prodotti alcolici sulla salute.

L’Ucraina: “Dalla Russia notizie per distrarre da Bakhmut”

L’Ucraina: “Dalla Russia notizie per distrarre da Bakhmut”Roma, 5 giu. (askanews) – Le notizie russe secondo cui l’Ucraina avrebbe iniziato una controffensiva hanno lo scopo di distrarre dalle perdite subite dalla Russia nella regione di Bakhmut. Lo ha sottolineato il viceministro della Difesa ucraino, Hanna Maliar. In un post sul Telegram, Maliar ha scritto: “Che cosa sta succedendo adesso? Stiamo continuando la difesa iniziata il 24 febbraio 2022. L’operazione difensiva comprende tutto, comprese le azioni di controffensiva. Pertanto, in alcune aree stiamo passando ad azioni offensive”. In particolare, ha aggiunto, “la direttrice di Bakhmut resta l’epicentro delle ostilità. Lì ci stiamo muovendo lungo un fronte piuttosto ampio. Abbiamo successo. Occupiamo le alture dominanti. Il nemico è sulla difensiva e vuole mantenere la sua posizione”. Anche “a Sud – il nemico è sulla difensiva. Continuano i combattimenti di importanza locale”, ha proseguito, “perché i russi stanno divulgando attivamente informazioni su una controffensiva? Perché hanno bisogno di distogliere l’attenzione dalla sconfitta in direzione di Bakhmut”.

Microsoft apre Cloud Region in Lombardia, impatto da 135 mld usd

Microsoft apre Cloud Region in Lombardia, impatto da 135 mld usdMilano, 5 giu. (askanews) – In Lombardia, prima “cloud region” in Italia nata per accelerare la transizione digitale di imprese anche estere, pubblica amministrazione con servizi innovativi fra cui l’intelligenza artificiale di Chat Gpt, Microsoft punta a generare un volume d’affari di 135 miliardi di dollari (17,1% dei nuovi ricavi globali stimati dal gruppo) e a creare 237mila posti di lavoro entro il 2027. E’ quanto emerso all’evento Made in DigItaly organizzato da Microsoft in Triennale a Milano.

La cloud region, composta da 3 data center localizzati in Lombardia, sarà disponibile per i 14mila partners di Microsoft in Italia nelle prossime settimane e si aggiunge alle oltre 60 cloud region Microsoft nel mondo. Quella in Italia diventerà una delle più ampie delle 17 region datacenter annunciate in Europa e rientra nel piano Ambizione Italia di Microsoft del 2020 che prevede 1,5 miliardi di investimenti in cinque anni. “Il lancio della Cloud Region di Microsoft è un fatto rilevante per la Lombardia e l’Italia. L’iniziativa porta non solo opportunità di occupazione di qualità, ma soprattutto fornisce strumenti e infrastrutture tecnologiche che permettono alle aziende e alla Pubblica Amministrazione di procedere lungo la via della transizione digitale”, ha commentato Valentino Valentini, viceministro ministero delle Imprese e del Made in Italy.

“Con la nostra nuova region datacenter in Italia, stiamo consentendo alle organizzazioni del Paese di cogliere le opportunità dell’era digitale, di scalare più facilmente a livello internazionale e di sfruttare le nuove tecnologie, come le capacità dell’AI, contribuendo a soddisfare e superare le aspettative dei loro clienti”, ha detto Ralph Haupter, Presidente Microsoft Emea. Fra i partner di Microsoft in Italia c’è Poste Italiane. “La nostra collaborazione con Microsoft è di lunga data – aggiunge Del Fante – oggi si concentra sull’introduzione di infrastrutture e sull’applicazione di strumenti di analisi dei big data in grado di realizzare la trasformazione del nostro modello tecnologico allineandolo alle migliori tech-company”, il commento dell’ad Matteo Del Fante.

Tra le aziende che stanno trasferendo le proprie operazioni nella nuova region datacenter c’è illimity, banca italiana fondata nel 2018, nativa digitale e basata su cloud, cresciuta fino a diventare una banca con oltre 6 miliardi di euro di attività e quasi 900 dipendenti. “illimity insieme a Microsoft ha creato pochi anni fa la prima banca italiana cloud native, certamente una delle primissime in Europa. Il cloud è certamente il primo prerequisito per poter cavalcare la digitalizzazione le cui evoluzioni sono oggi solo in piccola parte prevedibili”, ha dichiarato l’Ad Corrado Passera.

Alluvione, Bonaccini: già raccolti 38 milioni con donazioni

Alluvione, Bonaccini: già raccolti 38 milioni con donazioniBologna, 5 giu. (askanews) – A tre settimane dall’alluvione in Romagna “sono stati già raccolti 38 milioni di euro nel conto corrente aperto come Emilia-Romagna. Non è una cifra banale considerando tutti gli altri conti aperti” e le realtà che stanno proponendo raccolte fondi. Lo ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in conferenza stampa con il ministro delle Imprese, Adolfo Urso.

“Visto che in tanti chiedono come dare una mano – ha aggiunto Bonaccini – io dico ‘venite in vacanza qui’. E’ un modo per dare concretamente una mano agli emiliano-romagnoli”.

Ogyre: le iniziative ambientali in occasione dell’Oceans Month

Ogyre: le iniziative ambientali in occasione dell’Oceans MonthRoma, 5 giu. (askanews) – Raccogliere entro il 2024 1,5 milioni chili di rifiuti marini, pari a sette Colossei riempiti di bottiglie di plastica. Questo uno degli obiettivi che Ogyre, la startup italiana che ha implementato la prima piattaforma digitale di fishing for litter per pulire gli oceani dai rifiuti marini con l’aiuto dei pescatori, ha annunciato in vista del World Oceans Day e dell’Oceans Month.

Si terrà infatti l’8 giugno la Giornata Mondiale degli Oceani, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 per sensibilizzare le persone sull’importanza del mare come ecosistema fondamentale per la vita del pianeta, invitando ad agire per la sua conservazione durante tutto l’anno. Per tutto il mese di giugno, spiega una nota, Ogyre si impegna ad accendere i riflettori sul tema della salvaguardia del mare. Ogyre presenta Il mare parla a Milano, un evento aperto al pubblico in programma mercoledì 7 giugno presso Deus Portal Club a Milano. Nel corso dell’evento, sarà presentato in anteprima un video prodotto insieme a VD News che racconta il modello del fishing for litter e l’impegno di Ogyre a fronte dell’attuale situazione sulla Legge Salvamare. Con la Legge Salvamare, entrata in vigore il 10 giugno 2022, è finalmente possibile per i pescatori italiani recuperare i rifiuti raccolti in mare e portarli a riva per smaltirli correttamente. Prima della normativa, i pescatori che riportavano i rifiuti in porto rischiavano di essere multati o di pagare una tassa in quanto i materiali ripescati in mare venivano considerati rifiuti speciali da trattare solo previa apposita autorizzazione.

Attraverso la collaborazione con Comuni ed enti locali, Ogyre agevola il rispetto della legge, supportando e facilitando le azioni di recupero e riciclo dei rifiuti raccolti dai pescatori durante le regolari attività di pesca. “L’attuale Legge Salvamare è indubbiamente un buon inizio, perché, se prima i rifiuti accidentalmente pescati venivano ributtati in mare per non incorrere in sanzioni, adesso possono essere riportati a terra e conferiti adeguatamente agli impianti portuali di raccolta. Tuttavia, se questo è quello che avviene oggi, il merito è spesso delle diverse intese locali e della buona volontà dei pescatori”, spiega Andrea Faldella, co-founder di Ogyre. “Perché una legge sia pienamente valida, è infatti necessario che alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale seguano i decreti di attuazione e un’opportuna copertura finanziaria. Su questo però c’è ancora da lavorare”.

Sempre nel mese di giugno, parte una nuova e significativa collaborazione tra Ogyre e Acquario di Genova per una campagna di sensibilizzazione e divulgazione rivolta al pubblico sul tema dell’inquinamento dei mari. La collaborazione prende forma attraverso due iniziative: da un lato l’impegno a raccogliere insieme una tonnellata di rifiuti marini attraverso la community di pescatori di Ogyre e dall’altro l’allestimento di un’area all’interno dell’Acquario di Genova che per tutto il periodo estivo informerà i numerosi visitatori sul problema dell’inquinamento e sul progetto di raccolta congiunto.

Tramite appositi QR code posizionati nell’area espositiva, sarà infatti possibile collegarsi alla pagina dedicata alla collaborazione tra Ogyre e Acquario di Genova ed essere aggiornati in tempo reale sull’andamento della raccolta di rifiuti, visualizzando le quantità raccolte, le aree interessate e i pescatori coinvolti. “La nostra missione è ripensare i modelli di consumo e di business tra uomo e ambiente, permettendo a tutti di poter agire nel pieno rispetto del mare”, commenta Antonio Augeri, co-founder di Ogyre. “Coinvolgendo i pescatori per riportare a terra i rifiuti marini e compensandoli con un contributo economico per il loro lavoro, Ogyre riesce a raccogliere fino a 22 tonnellate di rifiuti marini al mese, generando al contempo un beneficio economico diretto e indiretto di circa 3 milioni di euro. Tutto questo grazie alla tecnologia che ci aiuta a rendere il processo più diretto, trasparente e alla portata di tutti”.

Dal 2020 ad oggi, l’attività di Ogyre ha permesso di raccogliere 298.343 chili di rifiuti marini (103.697 chili solo nel 2023) di cui circa il 12% viene reinserito nei circuiti di riciclo. La startup conta oggi sei porti in Italia (Cesenatico, Santa Margherita Ligure, Marina di Ravenna, Teulada, Salerno e Cagliari), altri porti in Brasile e Indonesia, coinvolgendo nella raccolta oltre una sessantina di pescatori. L’obiettivo è ora quello di ampliare ulteriormente la flotta e raggiungere entro il 2024 quota 1,5 milioni chili di rifiuti marini, pari a sette Colossei riempiti di bottiglie di plastica.

Ambiente, edilizia sostenibile certificata contro cambiamenti climatici

Ambiente, edilizia sostenibile certificata contro cambiamenti climaticiRoma, 5 giu. (askanews) – La sostenibilità dell’ambiente costruito nei grandi e piccoli insediamenti urbani è un obiettivo di primaria importanza in uno scenario globale nel quale, tra le tante crisi che stiamo vivendo, quella dei cambiamenti climatici mette sempre più alla prova la popolazione del pianeta e la nostra Nazione, ne sono in questo un esempio i recenti eventi meteorici devastanti che hanno afflitto differenti regioni del nostro territorio.

La filiera dell’edilizia e dell’immobiliare è da un lato uno dei maggiori responsabili dei problemi di impatto energetico-ambientale e al contempo uno dei principali vettori di possibile miglioramento. L’ambiente costruito, infatti, è responsabile di circa il 40% dei consumi finali di energia, del 37% delle emissioni di CO2, del 40% circa dei materiali di prima estrazione, di oltre il 30% della produzione di rifiuti, di oltre il 21% dei consumi idrici nonché figura tra i maggior responsabili del consumo di suolo a livello globale e dei problemi di confort e salubrità delle persone. “Il settore delle costruzioni e dell’immobiliare deve essere considerato come una componente imprescindibile e centrale per l’intera Nazione se si vogliono perseguire gli sfidanti obiettivi che sono stati siglati dai nostri governi a livello internazionale”, dichiara Marco Mari, Presidente di GBC Italia, che prosegue: “Dobbiamo accelerare il percorso per raggiungere gli obiettivi sullo Sviluppo Sostenibile che sono al centro della politica europea e nazionale e al contempo utilizzare correttamente le risorse finanziarie garantite dal PNRR. Per essere capaci di spendere correttamente tali risorse, serve un piano di sviluppo industriale a livello Paese che permetta azioni più efficienti, derogando per esempio a quegli aspetti formali che dilungano inutilmente le tempistiche, soprattutto in quei casi in cui il bene comune è oggetto di misurata rendicontazione e certificazione con i protocolli energetico-ambientali rating system. Solo in questo modo, infatti, saremo in grado di raggiungere gli obiettivi finanziari ed energetico-ambientali per i quali, oggi più che mai, abbiamo gli strumenti, le tecnologie e le competenze necessarie. Dobbiamo inoltre privilegiare le opere che prevedono un approccio integrato al sistema edificio, come nel caso ad esempio dei CAM Edilizia nel settore pubblico. In quanto, come è stato dichiarato anche da ANCE e ricalcolato nel nostro Impact Report, i dati di cui oggi disponiamo dimostrano che le strategie basate su un approccio “puntuale”, atte a risolvere una singola problematica senza adottare un approccio olistico di intervento sull’intero immobile (sistema edifício), sono scarsamente efficaci. Ne è un esempio il Superbonus 110%: alla luce del significativo impegno economico sostenuto (l’Ufficio Parlamentare di Bilancio stima oltre 75 miliardi di Euro di spesa in detrazioni e crediti d’imposta), il bonus ha portato a circa 385.000 interventi, di cui 211.000 su edifici unifamiliari, conseguendo in questo modo una riduzione complessiva annua di 338 GWh (pari allo 0,11% dei consumi elettrici nazionali); un dato contenuto rispetto a quanto si potrebbe ottenere attraverso l’applicazione di altri strumenti che possono giungere non solo a una riduzione di oltre i 1000 GWh ma anche a produrre benefici sulle ulteriori caratteristiche ambientali collegate. Come GBC Italia stiamo da anni facilitando il dialogo tra le tante parti interessate a supporto della giusta transizione dell’intera filiera, un valido strumento per comprendere le dinamiche e le tendenze in atto nel mondo del green building lo presenteremo il prossimo 13 giugno a Roma: il primo impact Report di GBC Italia”.

“GBC Italia – spiega una nota – nasce con l’obiettivo di promuovere un processo di trasformazione del mercato dell’edilizia e dell’immobiliare verso lo sviluppo sostenibile e consentire così a tutti di vivere in un ambiente che rispetti le esigenze dell’uomo e dell’ambiente. Seguendo la strada che abbiamo tracciato, potremo congiuntamente azzerare l’impatto ambientale del costruito, riconoscendo centralità alla persona e garantendo un miglior benessere per tutti. “Se oggi il nostro Paese si colloca al secondo posto in Europa per edifici registrati ai fini della certificazione e già certificati con i protocolli della famiglia LEED-GBC e nei primi dieci al mondo che utilizzano tali strumenti, è anche grazia al costante operato della nostra Associazione”. dichiara Francesco Bedeschi, membro del Comitato Esecutivo di GBC Italia e coordinatore dell’Impact report 2023, “ed è proprio a partire da questo percorso che GBC Italia è giunta oggi a compiere un ulteriore passo in avanti, giungendo a rispondere a un interrogativo chiave del nostro tempo: possiamo rendicontare in modo oggettivo e misurato gli impatti positivi di queste pratiche edilizie? A valle di un intenso lavoro di analisi effettuato sugli oltre diciannove milioni di metri quadrati di asset già certificati, o in via di certificazione, con i protocolli energetico-ambientali rating system della famiglia LEED-GBC, l’Associazione è giunta alla redazione del primo Impact Report dell’edilizia sostenibile certificata in Italia. Un documento capace di misurare e far apprezzare i benefici ambientali, economici e sociali generati dagli edifici LEED e GBC in Italia, dalla cui analisi si evidenzia un nuovo Made in Italy, quello dell’edilizia sostenibile certificata, capace di giungere a eccellenti risultati per il benessere dei cittadini e per ripristinare il naturale equilibrio di tutti gli ecosistemi”.

Il Primo Impact Report a cura di GBC Italia è stato sviluppato grazie alla partnership con USGBC (United States Green Building Council), GBCI (Green Business Certification Inc.) e Arc Skoru, in collaborazione con The European House – Ambrosetti e grazie al supporto di numerose imprese della filiera edilizia ed immobiliare italiana. L’evento di presentazione si svolgerà il 13 giugno 2023 dalle ore 11.30, è possibile partecipare al webinar di presentazione registrandosi al seguente link: https://register.gotowebinar.com/register/1974889340622525280

Al Teatro Lirico ‘Giorgio Gaber’ torna ‘Musical Square’

Al Teatro Lirico ‘Giorgio Gaber’ torna ‘Musical Square’Milano, 5 giu. (askanews) – Giovedì 8 Giugno 2023 alle ore 20.00 l’Orchestra Filarmonica Campana diretta dal M° Giulio Marazia debutterà a Milano nel prestigioso Teatro Lirico Giorgio Gaber per il Festival Musical Square con il concerto Nobiltà e Aristocrazia. In programma musiche di Edward Elgar, Frederic Chopin e Francesco Paolo Tosti. La rassegna è curata dal direttore artistico M° Giuliano De Angelis con la sinergia del responsabile del comparto musica classica del Teatro Lirico Roberto Favaro e il coordinamento artistico della violinista russa Yulia Berinskaya. Il concerto si apre con la Serenata per archi in mi minore op. 20 di Edward Elgar, considerato tra i compositori inglesi più rappresentativi del periodo tardoromantico e molto sensibile alle influenze del sinfonismo di derivazione tedesca. Il lavoro è contraddistinto da un cordiale e affettuoso lirismo, rivelatore di uno stile creativo dai gusti raffinati e aristocratici, nel contesto di un discorso fluido scorrevole e secondo un tipo di scrittura formalmente chiara e sentimentalmente comunicativa. A seguire il concerto per pianoforte e orchestra in fa minore n. 2 op. 21 di Frederic Chopin, nella versione cameristica per archi e pianoforte. Scritto durante il periodo giovanile, prima di lasciare Varsavia, sotto l’influenza d’un ambiente musicale un po’ provinciale e superficiale, che nel concerto vedeva soltanto l’occasione in cui un solista di cartello poteva esibire il suo scintillante virtuosismo e la sua accattivante cantabilità. Dunque non c’è da meravigliarsi se i temi e l’architettura di questo concerto recano tracce di questo tipo di concertismo: tuttavia il non ancora ventenne compositore lascia emergere anche in questi lavori giovanili più d’una anticipazione della sua scrittura pianistica, del suo fascino di natura nobile e melodico e del suo colorito armonico, inconfondibili. Il concerto sarà interpretato dalla giovane Giulia Falzarano, per la prima volta tra i solisti dell’OFC. Chiudono il concerto le liriche da camera di Francesco Paolo Tosti, Non T’amo più, Malia e A’ Vucchell, nella versione per voce e archi e interpretate dal soprano Giusy Luana Lombardi. Tosti è stato un compositore divenuto celeberrimo per le sue liriche da camera, nonché protagonista dei più importanti salotti artistici dell’epoca e insegnante di canto della principessa Margherita di Savoia. Le sue romanze di gusto raffinato, espressione di un’epoca e di una società, gli diedero fama europea. Sul podio dell’orchestra il direttore musicale Giulio Marazia. Ha studiato corno, pianoforte, didattica della musica, composizione e direzione d’orchestra presso i Conservatori di Salerno, Bari e Milano, dove si è laureato con il massimo dei voti. Fra i suoi insegnanti Nicola Samale, Piero Bellugi, Vittorio Parisi, Gianluigi Gelmetti e Paolo Arrivabeni. Fra le orchestre dirette: Pomeriggi Musicali, Orchestra del Conservatorio di Milano, Brooklyn Chamber Orchestra, Opera Royal de Wallonie, Venice Chamber Orchestra, Orchestra Filarmonica Pugliese, Orchestra Pergolesi, Israeli Moshavot Chamber Orchestra, Orchestra Sinfonica di Asti, Orchestra Conservatorio di Foggia, Orquestra Simfonica Julia Carbonell de Lleida, Kodaly Philarmonic Orchestra, Orquestra Sinfonica do Teatro Nacional Claudio Santoro di Brasilia.

Meloni: mettere in sicurezza il territorio ma no all’ecologismo ideologico

Meloni: mettere in sicurezza il territorio ma no all’ecologismo ideologicoMilano, 5 giu. (askanews) – “Imperativo prioritario dell’agenda di Governo è la messa in sicurezza della nostra Nazione. È una sfida epocale e l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna ce lo ha drammaticamente ricordato. Purtroppo, stiamo scontando decenni di scelte mancate e di ritardi e l’idea, errata, che la cura del territorio non fosse un investimento strategico. Bisogna cambiare paradigma. Nessuno ha la bacchetta magica ma è arrivato il momento di immaginare un modello completamente nuovo, che sappia responsabilizzare di più tutte le amministrazioni coinvolte e permetta di realizzare le opere necessarie, velocemente e bene. E capire che ci sono interventi che non possono essere più rimandati o bloccati dalla burocrazia o da un certo ecologismo ideologizzato. Non è facile, ma il Governo sta lavorando incessantemente per raggiungere questo obiettivo”. Lo ha detto lapresidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio inviato al think tank “Futuro Italia Remind”.

Sanità: alla Cattolica di Roma la 28ma Conferenza Annuale EHMA

Sanità: alla Cattolica di Roma la 28ma Conferenza Annuale EHMARoma, 5 giu. (askanews) – “L’Italia è oggi impegnata, con gli altri Paesi UE a dare corpo all’idea dell’Europa della Salute. In Italia, in particolare, il sistema sanitario per decenni è stato oggetto di una politica di tagli lineari che hanno determinato criticità, che negli anni si sono cronicizzate, e che sono stati poco utili a garantire il recupero dell’appropriatezza. Oggi possiamo ritenere definitivamente conclusa la fase di definanziamento. Questo Governo nonostante le oggettive difficoltà economiche, la crisi energetica e la guerra russo-ucraina, ha aumentato le risorse destinate alla sanità: nel triennio 2023-2026 sono stati stanziati circa 7 miliardi e mezzo di euro in più rispetto al passato. Solo nel 2023 abbiamo reso disponibili 3 miliardi e mezzo in più”. Così il Ministro della Salute Orazio Schillaci aprendo la cerimonia inaugurale della 28ma edizione della conferenza annuale della European Health Management Association (EHMA) che l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari – Facoltà di Economia dell’Università Cattolica (ALTEMS) e l’EHMA promuovono dal 5 al 7 giugno nell’Auditorium del campus di Roma dell’Ateneo.

“Accanto alle risorse, occorre visione – ha continuato il Ministro – e il coraggio di attuare una riforma sanitaria che vada oltre singoli interventi tampone, a partire dalla revisione dei modelli assistenziali. In quest’ottica appare prioritario ripensare i nostri modelli organizzativi e lo vogliamo fare cambiando la prospettiva dalla quale guardiamo al sistema sanitario: sino ad ora è stato pensato e costruito partendo ‘dal lato dell’offerta’, dal lato degli operatori. Dobbiamo ri-progettare il sistema sanitario mettendoci decisamente dalla parte di chi ne beneficia: dalla parte dei cittadini e dei pazienti”. La conferenza EHMA 2023 è stata aperta dal professor Americo Cicchetti, Ordinario di Organizzazione Aziendale alla Facoltà di Economia dell’Università Cattolica e direttore dell’ALTEMS: “Ci troviamo in un momento certamente significativo per la vita del nostro Servizio Sanitario Nazionale sul quale si è riacceso il dibattito sulla sua sostenibilità. Nel nuovo scenario italiano ed europeo sarà cruciale riprogettarlo su basi culturali totalmente nuove: smettendo di disegnare le nostre organizzazioni nella prospettiva di chi offre i servizi, ma mettendoci nei panni di chi ne usufruisce, pazienti e cittadini. Questi tre giorni nell’EHMA Conference saranno preziosi per comprendere quali traiettorie di innovazione organizzativa dovremo intraprendere per garantirci la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale”.

Dopo i saluti istituzionali della Preside della Facoltà di Economia dell’Università Cattolica Antonella Occhino e del Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia Antonio Gasbarrini, è stata la professoressa Sandra C. Buttigieg, Presidente dell’EHMA, a offrire il benvenuto a nome dell’associazione europea: “Di fronte alla complessità e alle sfide del sistema sanitario questa Conferenza ha l’obiettivo di fornire una piattaforma non solo per elaborare soluzioni organizzative, ma anche per creare connessioni fra tutti gli health manager e ‘costruire ponti’ tra ricerca e management”, ha detto. “Per continuare ad avere una sanità fondata sui principi di universalità, equità, sostenibilità, dobbiamo aprirci e investire nelle innovazioni che sono intervenute e prepararci a utilizzare al meglio quelle che verranno guidando il sistema sanitario attraverso una profonda trasformazione organizzativa basata su un massiccio investimento per la digitalizzazione – ha concluso il Ministro Schillaci – in un’ottica di sostenibilità ed efficientamento la disponibilità di un patrimonio di dati sanitari omogenei consentirà di prevedere epidemie, di monitorare mutamenti epidemiologici e di conseguenza di allocare le risorse in maniera più efficiente e appropriata. Ma quando parliamo di innovazione, non si può non ricordare la centralità rivestita dall’Health Technology Assessment (HTA), affinché le decisioni politiche siano guidate dalle migliori evidenze scientifiche e tenendo conto delle risorse disponibili. Questo richiama l’importanza di investire nelle competenze dei professionisti della salute, nelle loro competenze scientifiche e digitali da inserire in organizzazioni sanitarie che vanno gestite in modo sempre più efficace ed efficiente, grazie allo sviluppo di quella cultura manageriale che appare la cifra distintiva del dibattito che accompagnerà questi tre giorni di lavori della vostra associazione. Sono lieto che questo possa accadere in Italia ed a Roma in particolare”.