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Comunali, Sala: sinistra senza confini certi non può che perdere

Comunali, Sala: sinistra senza confini certi non può che perdereMilano, 30 mag. (askanews) – “C’è una chiara sconfitta dell’area di cui mi sento parte, cioè il centrosinistra. Ma serve ragionare su cosa sia questa che definisco la mia parte politica. Che cos’è il centrosinistra? Qualcuno sa dirne le componenti o i confini, con certezza? Queste forze per caso stanno discutendo della composizione di un’area che contenda il Paese alle destre? Non mi pare. E credo invece che ce ne sia bisogno. Senza un’area di centrosinistra, organizzata intorno ai temi che uniscono e non solo sbandierando quelli che dividono, il Paese non è contendibile e lo si lascia in mano alle destre”. Lo ha scritto sui social il sindaco di Milano, Beppe Sala, commentando l’esito del secondo turno delle elezioni comunali.

La Nato dispiega ulteriori forze in Kosovo

La Nato dispiega ulteriori forze in KosovoRoma, 30 mag. (askanews) – In risposta ai recenti disordini e al ferimento di 30 membri della Kosovo Force della NATO, la NATO ha deciso il dispiegamento della riserva operativa Forces (ORF) per i Balcani occidentali. A un ulteriore battaglione multinazionale di forze di riserva è stato ordinato di diminuire il proprio stato di prontezza , passando da quattordici giorni a sette giorni, per essere pronti a rafforzare la KFOR se necessario.

“Il dispiegamento di ulteriori forze NATO in Kosovo è una misura prudente per garantire che la KFOR disponga delle capacità di cui ha bisogno per mantenere la sicurezza in accordo con le Nazioni Unite” ha affermato l’ammiraglio Stuart B. Munsch, comandante dell’Allied Joint Force Command Napoli (JFC Napoli). “Voglio elogiare la KFOR per aver preso le decisioni più rapide e efficaci per fermare i disordini e salvare vite umane. La violenza deve cessare e e tutte le parti devono smettere di intraprendere azioni che minano la pace di tutte le comunità del Kosovo”. Il comando Nato di Napoli, prosegue la Nato, “sta monitorando da vicino la situazione in Kosovo e continuerà a coordinarsi con la KFOR per garantire che abbiano tutte le capacità e le forze di cui hanno bisogno per agire in modo imparziale garantire un ambiente sicuro e protetto e la libertà di movimento per tutte le comunità secondo il loro mandato basato sulla risoluzione 1244 del 1999 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”.

Appello dei pezzi da 90 dell’IA: può condurci all’estinzione

Appello dei pezzi da 90 dell’IA: può condurci all’estinzioneRoma, 30 mag. (askanews) – Alcuni dei principali attori del mondo che sta dando vita all’ascesa apparentemente inarrestabile dell’Intelligenza artificiale hanno aderito a un appello lanciato dal Center for AI Safety che paventa il “rischio d’estinzione” dell’umanità a causa dell’intelligenza artificiale. Tra i firmatari – secondo il sito internet del CAIS – risultano l’amministratore delegato di ChatGPT Sam Altman, il co-fondatore di Anthropic Dario Amodei, il co-fondatore di OpenAI Ilya Sutskever e il CEO di DeepMind Demis Hassabis.

“Mitigare il rischio d’estinzione posto dall’Intelligenza artificiale dovrebbe essere una priorità globale, accanto ad altri rischi sociali come le pandemie e la guerra nucleare”, recita il semplice appello, che sta raccogliendo decine di firme di personalità rilevanti del mondo della scienza e della tecnologia globale. Il primo firmatario dell’appello è stato Geoffrey Hinton, professore emerito di scienze dei computer nell’Università di Toronto, considerato un pioniere nel settore dell’intelligenza artificiale. Con lui ha anche firmato Yoshua Bengio, professore presso l’Università di Montreal, anche lui considerato uno dei padrini dell’Intelligenza aertificiale.

Non è invece tra i firmatari al momento Yann LeCunn dell’Università di New York, che insieme a Hinton vinse il premio Turing nel 2019 per le loro ricerche che hanno aperto la strada all’IA. LeCunn si è in realtà contrario a una visione catastrofista dell’IA. Anche il boss di Tesla e tra i primi finanziatori di OpenAI Elon Musk non risulta al momento tra i firmatari. Ma Musk recentemente ha fatto scalpore con la sua richiesta di moratoria delle ricerche sull’IA.

Il comunicato della Juve: “Punto fermo per superare l’instabilità”

Il comunicato della Juve: “Punto fermo per superare l’instabilità”Roma, 30 mag. (askanews) – “Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver definito ad ogni effetto con gli organi della Giustizia sportiva il procedimento FIGC n. 336 pf 22-23 (relativo alle c.d. “manovre stipendi 2019/2020 e 2020/2021”, ai rapporti con taluni agenti sportivi, nonché a taluni presunti “rapporti di partnership” con altri club) a fronte dell’irrogazione di una sanzione pecuniaria pari a Euro 718.240,00 e della rinuncia alla presentazione di ricorso innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nel procedimento relativo alle c.d. “plusvalenze”. Così la Juventus, in una nota, commenta il patteggiamento con la Procura della Repubblica accettato dal Tribunale Federale che ha multato la società bianconera di 718mila euro. “La Società – prosegue la nota – pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive ha ritenuto di accedere all’applicazione di sanzioni su richiesta ex art. 127 CGS nei termini sopra indicati nel miglior interesse della Società stessa, dei suoi azionisti e di tutti gli stakeholders (sia appartenenti al mondo dello sport che non). La definizione di tutti i procedimenti sportivi FIGC aperti consente infatti alla Società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi, permettendo inoltre al management, all’allenatore della Prima Squadra e ai giocatori di concentrarsi sull’attività sportiva ed in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione (sia con riferimento alle attività sportive che per quanto attiene ai rapporti di business con gli sponsor, le altre controparti commerciali e quelle finanziarie)”.

Al via la II edizione dello Young Innovators Business Forum

Al via la II edizione dello Young Innovators Business ForumRoma, 30 mag. (askanews) – Quali saranno le nuove tendenze tecnologiche, cosa faranno le generazioni future e dove ci porterà la transizione energetica: queste le principali sfide del nostro Paese e questi anche i temi al centro dell’appuntamento annuale dedicato alla trasformazione digitale. Si tratta dello Young Innovators Business Forum che si terrà martedì 6 giugno presso Palazzo Mezzanotte dalle 9.00 alle 18.00 e che vedrà la partecipazione di imprese e opinion leader a confronto. Milano diventa così capitale dell’innovazione per questa nuova edizione dello YIBF 2023, rinnovata e ancora più ricca di contenuti, promossa dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia e con il patrocinio della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, del Comune di Milano, dell’Agenzia per l’Italia Digitale, del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell’ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Un’edizione ricca di ospiti in cui sarà presentato anche il II Rapporto dell’Osservatorio su Innovazione e Digitale con focus su investimenti e nuove tendenze, smart city e future mobility, cybersicurezza e pa digitale, transizione energetica e formazione. Il Rapporto è promosso da ANGI Ricerche in collaborazione con Lab21.01 e a cura del Prof. Roberto Baldassari Direttore del Comitato Scientifico ANGI. Si parte con Emmanuel Conte, Assessore al Bilancio e Patrimonio Immobiliare Comune di Milano, e Layla Pavone, Direttore Board Innovazione Tecnologica e Digitale Comune di Milano per proseguire con la testimonianza del Governo attraverso il messaggio di Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia e Valentino Valentini, Viceministro delle Imprese e del Made in Italy. Si continuerà con gli interventi di Fabrizio Spada, Responsabile Relazioni Istituzionali Uffici del Parlamento Europeo in Italia e della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia; Francesco Tufarelli, Segretario Generale CNEL, Alessandro Coppola, Direttore Generale Dip. Innovazione ENEA; Andrea Carapellese, International Expert on Investment & Technology at UNIDO; Matteo Malosio, Responsabile laboratorio “AAL, Robotic Rehab, Motion analysis” CNR-STIIMA. All’appuntamento non mancheranno i rappresentanti del mondo delle imprese e delle associazioni di categoria, tra cui Andrea Marangione, Vicepresidente Confindustria Nazionale Giovani; Dante Laudisa, Vicepresidente Assintel Confcommercio; Domenico De Rosa, Presidente SMET; Pietro Lanza, Director Sales Technology IBM, Ai & Cognitive Enterprise e Coordinatore dello Steering Committee Blockchain di Assolombarda. A seguire, la parola ai grandi rappresentanti delle corporate italiane e internazionali attraverso la voce di alcuni dei manager e leader d’impresa più esperti, dal mondo energy all’automotive, dalla blockchain al pharma, dalla mobilità sostenibile alla formazione, fino alla cybersicurezza e alla circular economy. Tra i maggiori, ci saranno Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato A2A; Massimo Nordio, Vice President Group Government Relations Volkswagen Group Italia S.p.A.; Giovanni Lionetti, CEO di Swag; Heike Prinz, Head of Commercial Operations EMEA, Member of the Pharmaceuticals Executive Committee Bayer; Tommaso Saso, Direttore Marketing e R.E. UniMarconi; Pierguido Iezzi, Cybersecurity Director and CEO at Swascan; Gianluca Copparoni, Ceo Value Promo Srl; Barbara Vita Innovation Director in Nestlé Italia. Non è esente dai nuovi trend nemmeno il mondo dell’intrattenimento e della comunicazione che vedrà gli interventi di Carlo Rodomondi, Responsabile Marketing Strategico e Digital Rai Cinema e Federico Ferrazza, Direttore Wired. Nel corso della giornata ci saranno ulteriori incontri con istituzioni, imprese e operatori dell’innovazione tra cui Paola Frassinetti, Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito; Alessandro Morelli, Sottosegretario Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega al CIPE; Antonio Frezza, Chief Marketing and Sales PMI SACE; Valentino Sevino, Direttore AMAT Milano; Lorenzo Tavazzi, Partner The European House Ambrosetti e i rappresentanti della micromobilità con le testimonianze di Dott e Lime. Il programma completo è consultabile sul sito web dedicato: https://youngbusinessforum.com/ “Questa nuova edizione dello Young Innovators Business dimostra ancora di più il grande percorso portato avanti dall’ANGI e la notevole crescita dell’ecosistema innovazione italiano ed internazionale – così il Presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri – “Siamo orgogliosi dell’importante risposta da parte delle istituzioni e della presenza di così tanti esponenti di eccellenza del mondo delle imprese e degli opinion leader del digitale che con le loro preziose testimonianze evidenzieranno come si sta muovendo l’ecosistema economico e industriale italiano ed europeo. Infine, un grazie particolare a tutti i nostri sostenitori che hanno reso possibile questa rimarchevole iniziativa a sostegno dei giovani, della crescita e dello sviluppo del nostro Paese”. Un’occasione unica per intrecciare relazioni di partnership e scambiare conoscenze sui temi del prossimo futuro. Ingresso gratuito previa registrazione al seguente link (https://youngbusinessforum.com/yibf/iscrizione/).

Conou: raccolto 100% olio lubrificante usato, rigenerato il 98%

Conou: raccolto 100% olio lubrificante usato, rigenerato il 98%Roma, 30 mag. (askanews) – Nel 2022 il Consorzio Nazionale Oli Usati (CONOU) ha raccolto 181 mila tonnellate di olio lubrificante usato: la totalità del raccoglibile. Del raccolto, oltre il 98% è stato rigenerato, con la produzione di ben 118 mila tonnellate di nuove basi lubrificanti e di oltre 38 mila tonnellate di bitumi e gasoli. L’attività ha avuto effetti positivi in termini economici e sociali: un risparmio di circa 130 milioni di euro sulla bolletta petrolifera per importazioni di greggio evitate, un impatto economico rilevante e lavoro per 1.216 persone tra occupazione diretta e indotto. Sono alcuni dei dati emersi durante la presentazione a Roma del Rapporto di Sostenibilità 2022 del CONOU.

“I processi di circolarità per l’uso efficiente delle risorse nello sviluppo di tecnologie e know-how organizzativo applicati nella Filiera del CONOU hanno permesso di creare una catena di valore per l’ambiente, l’economia e la salute umana senza eguali in Europa. Grazie al ruolo svolto dal Consorzio come bilanciatore, arbitro e controllore della sua filiera di 60 aziende sul territorio nazionale, – ha evidenziato Riccardo Piunti, presidente del CONOU durante la presentazione – neppure una goccia di un rifiuto pericoloso viene dispersa nell’ambiente, ma tutto viene rigenerato e trasformato in una nuova preziosa risorsa”. “L’Italia è uno dei Paesi d’Europa, in questo caso del mondo, che ha una capacità di riciclo elevata, e questo è nato dall’attenzione ai livelli locali, alla raccolta differenziata; è nato dall’iniziativa di fare meglio ciò che noi riusciamo già a fare. Siamo un Paese che non ha materie prime, un Paese che fa dell’ingegno la propria forza. Ebbene il CONOU credo sia la dimostrazione di come si possa costruire un qualcosa di importante per il Paese, che ci porta a primeggiare in ambito europeo”, ha commentato Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente, in occasione dell’evento di presentazione.

Tutto ciò è frutto dell’impegno di una rete capillare di raccoglitori col marchio che ha ritirato l’olio da circa 103 mila siti tra officine e industrie, distribuiti su tutto il territorio nazionale, e delle due aziende di rigenerazione che danno i loro contributo decisivo alla chiusura del cerchio. Il Rapporto di Sostenibilità 2022 conferma ancora una volta come la Filiera CONOU si posizioni quale eccellenza dell’Economia Circolare non solo in Italia ma anche in Europa, dove mediamente si rigenera appena il 61% dell’olio usato raccolto e una grande parte di esso viene bruciata. Operante dal 1984, il CONOU è stato il primo ente italiano nazionale dedicato alla raccolta e al riciclo di un rifiuto pericoloso, l’olio minerale usato – ovvero ciò che rimane alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti – che solo se raccolto e smaltito correttamente può trasformarsi in un’importante risorsa, con effetti positivi sulla qualità dell’ecosistema e sulla salute dell’uomo.

Nel 2022 grazie al Sistema CONOU è stata evitata l’immissione in atmosfera di 64 mila tonnellate di CO2 equivalente rispetto al modello alternativo (cioè la estrazione e raffinazione di petrolio vergine come materia prima), sono stati ottenuti, sempre in rapporto al modello alternativo, un minore sfruttamento del suolo del 77%, un minore impatto in termini di unità tossiche cancerogene dell’84% e un beneficio in termini di minore incidenza di malattie. Nel 2022 le Imprese del Sistema CONOU confermano un tasso di rigenerazione vicino al 100% sul totale dell’olio raccolto. Delle 181 mila tonnellate raccolte nel 2022, ben 86 mila (47% del totale) sono derivate dalla cosiddetta micro-raccolta, ossia da quei prelievi di piccoli quantitativi di olio usato che, pur non sempre remunerativi, vengono sempre recuperati (sempre a titolo gratuito) grazie ai sistemi contrattuali che legano i Concessionari raccoglitori al CONOU. L’88% della richiesta di raccolta dell’olio usato è pervenuta, appunto, dalle officine (prelievi molto più frammentati), mentre il 12% dall’industria. La media di olio raccolto è pari a circa 3 Kg per abitante, giungendo a 3.9 Kg/ab. al Nord, 2.6 Kg/ab. al Centro e 2.1 Kg/ab. al Sud e isole.

Se la raccolta è importantissima nell’attività del Consorzio, fondamentale è anche la rigenerazione, perché grazie agli impianti tecnologicamente evoluti del Sistema si assicura una qualità dei lubrificanti rigenerati pari a quelli prodotti in modo tradizionale dal petrolio.

Ambiente, Toti incontra Pichetto Fratin: focus su progetti liguri

Ambiente, Toti incontra Pichetto Fratin: focus su progetti liguriGenova, 30 mag. (askanews) – Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha incontrato oggi a Roma il ministro dell’Ambiente e Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. All’incontro han preso parte anche l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone ed il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini.

“Ringraziamo il ministro – afferma Toti – per questo confronto. È stato un dialogo molto proficuo, utile per fare il punto sui progetti che riguardano la Liguria. Un incontro che evidenzia ancora una volta l’attenzione del governo verso la nostra regione”.

Musk in Cina: non isolare Pechino da catene di forniture

Musk in Cina: non isolare Pechino da catene di fornitureRoma, 30 mag. (askanews) – Elon Musk, incontrando oggi il ministro degli Esteri cinese Qin Gang, avrebbe detto che Tesla – la sua compagnia – è contraria a ogni “disaccoppiamento” (“decoupling”) tra gli Stati uniti e la Cina o un isolamento di Pechino dalle catene di forniture internazionali. Lo sostiene Hua Chunying, portavoce del ministero degli Esteri cinese.

E’ la prima visita in tre anni di Musk in Cina, dopo alcuni anni di tensione da parte del fondatore della compagnia automobilistica elettrica, di fronte alla sfida concorrenziale posta dalla Cina. Oggi – secondo Hua – Musk avrebbe assicurato di avere la volontà di allargare la quota di mercato di Tesla nella Repubblica popolare e di cogliere in Cina opportunità di sviluppo. Qin, dal canto suo, ha detto che promuovere le relazioni Cina-Usa è “come guidare un’auto: bisogna prendere la direzione giusta, usare il freno quando la strada è curva e spingere sul gas per una cooperazione reciproca favorevole”.

Radio Zeta Future Hits Live per la “sicurezza” in amore e in strada

Radio Zeta Future Hits Live per la “sicurezza” in amore e in stradaMilano, 30 mag. (askanews) – Alla sua seconda edizione il Radio Zeta Future Hits Live – Festival della Generazione Zeta” – evento di Radio Zeta che si terrà a Roma, al centrale del Foro Italico, sabato 10 giugno – lancia due campagne di sensibilizzazione: una per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili in collaborazione con l’Istituto Nazionale Malattie Infettive “L. Spallanzani” di Roma e Ministero della Salute; l’altra in collaborazione con le Fondazione Ania per la sicurezza stradale”.

“Il Radio Zeta Future Hits Live 2023 è il festival del divertimento, di tutta la musica più amata da un’intera generazione e della responsabilità – ha detto Federica Gentile, direttrice di Radio Zeta, nel presentare a Milano la collaborazione con lo Spallanzani e la Fondazione Ania – Avere al nostro fianco main partner come Istituto Spallanzani e Ministero della Salute, e Fondazione Ania, ci consente di veicolare, in un contesto ludico e fortemente identitario, la necessaria attenzione all’adozione di comportamenti responsabili. La Generazione Zeta è fortemente intrisa di un senso di responsabilità sociale. A questo, affiancheremo quello relativo alla responsabilità personale, nel modo più semplice e naturale possibile con messaggi diretti, efficaci”. La collaborazione con l’Istituto Spallanzani e la Fondazione Ania si concretizza, grazie al progetto con il progetto “Future Hits For Future Lives” anche con una serie di iniziative collaterali all’evento. Per esempio, presso una postazione dell’Istituto Spallanzani ci sarà la possibilità di effettuare test di screening gratuiti e nel pieno rispetto della privacy su malattie sessualmente trasmissibili; verranno inoltre distribuiti gratuitamente condom ai partecipanti al Festival. Una postazione della Fondazione Ania, oltre a sensibilizzare sui corretti comportamenti in strada e sui diversi mezzi di trasporto, distribuirà gratuitamente un kit etilometro, da utilizzare dopo una serata in compagna e prima dimettersi alla guida. Un terzo stand sarà dedicato all’iniziativa Carta Giovani Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, official partner dell’evento.

“L’Hiv e le malattie sessualmente trasmesse sono purtroppo più diffuse di quanto si pensi, soprattutto tra i giovani – ha detto Francesco Vaia, direttore generale Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” partecipando alla presentazione – La prevenzione, oggi, passa attraverso un’alleanza virtuosa tra Sanità e mondo della Comunicazione. Screening, test e protezioni sono fondamentali. Ai giovani diciamo: amate, chi volete e come volete, ma fatelo in sicurezza. Take care of yourself”. Radio Zeta è una radio di riferimento peri ragazzi, riveste un ruolo di primo piano nei loro consumi culturali e parla il loro stesso linguaggio. Ogni giorno si reitera un ascolto reciproco e si scambiano informazioni che li rendono consapevoli e pronti a prendere decisioni corrette per la loro salute e il loro benessere. Il Radio Zeta Future Hits Live del 10 giugno a Roma sarà quindi un’ulteriore occasione di riflessione, sul palco ma anche in tante attività collaterali. All’esterno del Centrale del Foro Italico saranno presenti appositi stand nei quali i ragazzi potranno scoprire in prima persona come adottare comportamenti responsabili.

“Sono entusiasta ed emozionato di portare oggi, sul palco di Radio Zeta Future Hits Live, oltre alla grande musica che caratterizza la Generazione Z, con tutti gli artisti più amati dai ragazzi, anche un messaggio di prevenzione e sicurezza di grande importanza – ha sottolineato Lorenzo Suraci, presidente e editore del gruppo RTL 102.5, editore di Radio Zeta – Quest’anno, dopo il grandissimo successo dello scorso anno, questo festival ha l’opportunità di sensibilizzare i giovani su temi importantissimi, che riguardano la loro vita di tutti i giorni”. Nel corso della presentazione del Radio Zeta Future Hits Live, alla quale ha partecipato, tra gli altri anche il cantante Lazza, Suraci ha confermato anche il raddoppio del festival Radio Zeta Future Hits Live, con appuntamento all’Arena di Verona il 30 Agosto 2023.

(nella foto: Umberto Guidoni, segretario generale Fondazione Ania; Francesco Vaia, direttore generale Istituto Spallanzani; Lorenzo Suraci, presidente del gruppo RTL 102.5; e il cantante Lazza)

Internisti: fumo fattore alto rischio da combattere con ogni mezzo

Internisti: fumo fattore alto rischio da combattere con ogni mezzoRoma, 30 mag. (askanews) – È tra i fattori di rischio modificabili, quello che più impatta sulla salute. Ma nonostante anni di campagne e di warning, i fedelissimi alle bionde in Italia superano ancora i 12 milioni (24,2% della popolazione), sono più uomini che donne, il 43% circa concentrati nella fascia d’età 25-44 anni e soprattutto con una insidiosa tendenza all’aumento dagli anni della pandemia. Triplicate in appena 3 anni anche le persone che fumano sigarette a tabacco riscaldato (3,3% nel 2022, contro l’1,11% del 2019) e considerate dal 36,6% delle persone ‘meno dannose’ delle sigarette tradizionali.

“Al fumo di tabacco – ricorda il professor Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Medicina Interna – sono attribuiti circa 6 milioni di decessi l’anno nel mondo, in pratica uno ogni 6 secondi (dati OMS). Il fumo infatti può danneggiare l’organismo in tantissimi modi, portando allo sviluppo non solo di tumori ma aprendo la strada anche a tante patologie croniche. Per questo può essere considerato uno fattore di rischio ‘internistico’, tra i più temibili e dunque da ‘attenzionare’ e marcare stretto. Tra l’altro i suoi effetti sfavorevoli interessano non solo i fumatori, ma anche chi è esposto al loro fumo passivo”. Aumento dello stress ossidativo, infiammazione, danno diretto al DNA sono alcuni dei meccanismi attraverso i quali si declina il danno da sigarette; le tossine aspirate nei polmoni, attraverso il torrente sanguigno, arrivano in tutte le parti del corpo. Ecco perché il fumo può essere considerato a tutti gli effetti il nemico numero uno degli ‘internisti’, oltre ovviamente della salute dei fumatori. “Gli effetti del fumo – spiega il professor Sesti – si fanno sentire sull’apparato cardiovascolare, dove contribuiscono all’aumento di aneurismi dell’aorta, cardiopatia ischemica, ictus e arteriopatie periferiche. Sull’apparato respiratorio, dove provocano un aumento di bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), asma e polmoniti. Importante l’impatto del fumo materno sul sistema riproduttivo con un aumento delle morti fetali, di nati morti e di ritardato concepimento; mentre nell’uomo è un importante fattore di rischio per disfunzione erettile”. “Per non parlare poi dei tumori – ricorda il professor Nicola Montano presidente eletto della Società Italiana di Medicina Interna – . Il 30% circa di tutti i decessi correlati a neoplasie (e fino all’80-90% di quelli per tumore del polmone) è attribuibile al fumo, chiamato in causa direttamente per i tumori di orofaringe, laringe, esofago, polmone, cervice, rene, vescica, pancreas, stomaco e per le leucemie. Accanto a questo vanno aggiunte anche cataratta, parodontopatia, osteoporosi e aumentato rischio di fratture del femore”. Per i suoi effetti sul sistema immunitario il fumo è un fattore di rischio per infezioni (soprattutto respiratorio), ma anche per malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide. Terribile infine l’impatto delle sigarette sulle persone con diabete, nelle quali aumenta il rischio di nefropatia, perdita della vista, arteriopatia e neuropatia periferica (fino all’amputazione); recenti studi imputano al fumo anche un aumentato rischio del 30-40% di sviluppare diabete, rispetto ai non fumatori.

Un discorso a parte merita il cervello di adolescenti e giovani, molto più vulnerabile alle conseguenze negative della nicotina, perché più prono a sviluppare dipendenza, deficit di attenzione, disturbi dell’umore; l’esposizione alla nicotina può fare inoltre da primer all’impiego di altre sostanze da abuso e riduce il controllo degli impulsi. “Non basta lanciare l’allarme – afferma il presidente Sesti – servono anche iniziative concrete e lanciare delle ‘ciambelle di salvataggio’ per aiutare le persone ad abbandonare le sigarette. Servono più centri anti-fumo, in grado di fare un counselling appropriato e instradare i fumatori verso il miglior percorso di cessazione”. E la soluzione non può essere affidata alle ‘alternative. “I CDC americani – ricorda il professor Sesti – mettono in guardia dal fatto che l’uso di ‘e-cig’ può aumentare il rischio di utilizzo di nicotina e altri prodotti di tabacco, portando addirittura gli ex fumatori a ricadere nella trappola della nicotina e del tabacco, ritardando la cessazione del fumo tra i fumatori attivi. Anche nel caso delle e-cig, c’è anche il rischio dell’esposizione all’aerosol ‘passivo’, il cui perimetro di rischio non è ancora stato definito con certezza. Bisogna insomma continuare a fare ricerca per studiare a fondo l’impatto di sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato sulla salute”.