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Abruzzo: nuovo dimensionamento scuola, Quaresimale chiama Valditara

Abruzzo: nuovo dimensionamento scuola, Quaresimale chiama ValditaraRoma, 26 mag. (askanews) – “I nuovi parametri che saranno adottati per il dimensionamento scolastico dal 2024/2025 sono, per l’Abruzzo, meno impattanti rispetto a quanto emerso in un primo momento dalla lettura della bozza di decreto ministeriale”. Lo afferma l’assessore regionale all’Istruzione, Pietro Quaresimale, che proprio in ragione di quanto emerso nella sede della Conferenza Unificata, ha avuto un’interlocuzione con il ministro dell’Istruzione e Merito, Giuseppe Valditara, all’indomani del parere favorevole alla bozza di decreto espresso dalla Conferenza.

“Il Ministro e i tecnici dell’Istruzione – chiarisce Quaresimale – mi hanno confermato che il dato dei 900 alunni è un parametro che verrà spalmato su tutto il territorio regionale, per cui scuole con meno di 900 alunni non verranno automaticamente accorpate, lasciando autonomia alle Regioni. Inoltre, e su questo il Ministro Valditara è stato chiaro, il decreto terrà conto della specificità dei territori, tutelando naturalmente quelle realtà che negli ultimi anni registrano criticità demografiche. In questo senso, mi ritengo ampiamente soddisfatto dall’interlocuzione avuta con il Ministro Vaditara, la cui proposta di decreto mostra margini di movimento e soprattutto migliorativa delle tabelle di simulazione elaborate dal Coordinamento tecnico. Certo – aggiunge l’assessore – ci saranno degli accorpamenti, ma questi non incideranno affatto sia sulla qualità dell’offerta scolastica, sia sull’attività del corpo docente delle scuole interessate, sia sulla tenuta dei servizi sul territorio”. La bozza di decreto ministeriale sul dimensionamento scolastico prevede un incremento in Abruzzo delle posizioni dirigenziali, che passeranno a 179 dal 2024, ma riduce a casi molto particolari e ampiamente giustificati l’istituto della reggenza tra le direzioni delle scuole. “In autunno – anticipa l’assessore Quaresimale – il nostro impegno, quando partiranno le consultazioni per il dimensionamento scolastico, sarà di avviare confronti con gli amministratori per capire le esigenze e non penalizzare i territori”.

Auto: cresce mercato connected car and mobility a 2,5 mld (+16%)

Auto: cresce mercato connected car and mobility a 2,5 mld (+16%)Milano, 26 mag. (askanews) – Il settore delle auto connesse e della mobilità smart continua a crescere. Nel 2022 il mercato della Connected Car & Mobility ha raggiunto, in Italia, un valore di 2,5 miliardi di euro, +16% rispetto al 2021. Un risultato di tutto rispetto, soprattutto se si considerano le problematiche legate alla carenza di semiconduttori e di materie prime, a cui si è poi aggiunta l’instabilità economica e politica per la guerra in Ucraina.

Un risultato raggiunto principalmente grazie alle soluzioni per l’auto connessa, che valgono 1,4 miliardi di euro (+10% in un anno), a cui si aggiungono i sistemi di Advanced Driver Assistance Systems (Adas) integrati nei nuovi modelli, come la frenata automatica d’emergenza o il mantenimento del veicolo in corsia, che valgono 740 milioni di euro (+16%), e le soluzioni Smart Mobility nelle città, in primis per la gestione dei parcheggi e la sharing mobility (340 milioni di euro, +48%). Sono alcuni risultati della ricerca dell’Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano, presentata oggi durante il convegno: “Connected car & Mobility: da grandi poteri, grandi responsabilità”.

Cresce anche la diffusione delle auto connesse: a fine 2022 nel nostro paese se ne contavano 19,7 milioni, un’auto su due del parco circolante (50%), 1 ogni 3 abitanti. Iniziano ad affacciarsi le prime sperimentazioni di smart road: sono 190 i progetti identificati – a livello mondiale – a partire dal 2015. Di questi, ben 63 sono stati attivati nel 2022 (+43% sul 2021). Nel nostro paese sono 15 le iniziative avviate, tutte nel biennio 2021-2022.

“La Smart Mobility è sempre più al centro dell’attenzione nel nostro Paese, grazie al proliferare dei progetti e alle opportunità previste dal PNRR. In un contesto caratterizzato da fattori critici come la crisi dei chip, le difficoltà di approvvigionamento di componenti e il rincaro delle materie prime e dell’energia, l’evoluzione tecnologica ha un ruolo chiave per consentire alle aziende di continuare ad essere competitive e abilitare nuove opportunità di crescita in futuro. Tra le tecnologie disponibili, la connettività è certamente una delle più promettenti”, afferma Giulio Salvadori, direttore dell’Osservatorio Connected Car & Mobility . “Ad oggi sono ancora numerosi gli ostacoli e le sfide da superare per liberare appieno il potenziale dei dati raccolti da veicoli e infrastrutture – afferma Giovanni Miragliotta, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Connected Car & Mobility -. Quasi sempre i dati differiscono fortemente nel formato, nella tipologia e nel livello di dettaglio passando da una casa automobilistica all’altra. Serve quindi rendere interoperabili i dati raccolti da attori diversi, tramite l’adozione di un linguaggio comune e un formato il più possibile standard e condiviso. Infine, occorre gestire al meglio gli aspetti legati alla privacy e alla cybersecurity dei dati degli utenti finali”.

Ponte Stretto, Salvini: sono orgoglioso, porterà tanto lavoro

Ponte Stretto, Salvini: sono orgoglioso, porterà tanto lavoroCatania, 26 mag. (askanews) – “E’ un’emozione da ministro e da italiano, dopo tante chiacchiere, avere finalmente approvato il progetto del Ponte di tutti gli italiani. Non unisce solo Sicilia e Calabria, ma tutto il Paese e porterà centomila posti di lavoro vero e che libererà mare e aria e permetterà a milioni di italiani, che ammirano questa splendida terra, di venire in Sicilia spendendo di meno. E complessivamente ci sono oltre 30 miliardi di investimenti in infrastrutture in Sicilia. E’ una cosa che mi rende orgoglioso”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, parlando a margine con i giornalisti a Catania in occasione della chiusura di campagna elettorale del centrodestra a sostegno del candidato a sindaco Enrico Trantino.

Vino, Terzer: entusiasmante quarta edizione di “Spazium Pinot Blanc”

Vino, Terzer: entusiasmante quarta edizione di “Spazium Pinot Blanc”Milano, 26 mag. (askanews) – “Siamo entusiasti del riscontro avuto da questa quarta edizione: dal simposio scientifico, dalle masterclass realizzate e dallo scambio tra produttori, esperti internazionali e amanti del vino è infatti emerso con convinzione quanto il Pinot Bianco sia un vitigno capace di esprimere delicatezza ed equilibrio da cui nascono vini longevi, in grado di evolvere nel tempo in modo spesso sorprendente e dalle grandi potenzialità” Così l’enologo della Cantina San Michele Appiano, Hans Terzer, ha commentato “Spazium Pinot Blanc”, l’unica manifestazione in Europa interamente dedicata al Pinot Bianco che si è da poco conclusa ad Appiano (Bolzano) e che lui ha contribuito a promuovere.

L’evento ha rappresentato un palcoscenico per un vitigno non sempre valorizzato come merita. Dai contributi offerti durante il Convegno è apparso infatti evidente che in particolare in alcune zone del Nord dell’Italia così come in alcune parti d’Europa, il Pinot Bianco riesce a coniugare oggi aspetti varietali e territoriali in modo unico, restando fedele alle proprie origini e riuscendo ad affrontare meglio di altre varietà i cambiamenti climatici che stanno influenzando sempre di più molti aspetti della viticultura. Per Terzer ci sono poi interessanti sviluppi anche sul versante del rapporto con il cibo. “Possiamo senza dubbio affermare che grazie al suo stile elegantemente riservato, non ci sono limiti all’uso del Pinot Bianco nell’abbinamento gastronomico” ha spiegato, sottolineando che le sue potenzialità “sono ancora troppo poco conosciute e meritano di essere valorizzate sempre di più nella convinzione che questo vitigno possa essere il perfetto alleato di molti piatti”.

Italian Pro Tour, vince l’olandese Van der Weele. Secondo Agugiaro

Italian Pro Tour, vince l’olandese Van der Weele. Secondo AgugiaroRoma, 26 mag. (askanews) – L’olandese Kiet Van der Weele, dopo una travolgente corsa di testa, ha trionfato con 191 (63 63 65, -19) colpi e un notevole vantaggio sugli avversari, nel Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon, primo evento dell’Italian Pro Tour 2023, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy, e torneo inserito anche nel calendario dell’Alps Tour.

Sul percorso de La Pinetina Golf Club (par 70), ad Appiano Gentile (Como), ottima prova di Niccolò Agugiaro, secondo con 200 (69 66 65, -10) alla pari con lo spagnolo Asier Aguirre Izcue, mentre altri quattro azzurri hanno concluso tra i top ten: al quarto posto con 202 (-8) Enrico Di Nitto, al settimo con 203 (-7) il dilettante Elia Dallanegra e al nono con 204 (-6) Filippo Bergamaschi e l’altro amateur Mattia Comotti, per la seconda volta in stagione tra i primi dieci. Di Nitto è stato affiancato dal francese Alexandre Daydou e dall’irlandese Ronan Mullarney, a segno nel precedente Gosser Open, e Dallanegra ha condiviso la posizione con il transalpino Augustin Hole. In buona classifica Luca Cianchetti, 17° con 206 (-4), Adalberto Montini, Andrea Saracino, Manfredi Manica e il dilettante Lucas Nicolas Fallotico, 22.i con 207 (-3).

Van der Weele, 22enne neoprofessionista, ha firmato il secondo successo stagionale (dopo quello nell’Alps de Las Castillas) in appena cinque gare disputate sull’Alps Tour. Lo ha fatto realizzando con 191 (-19) lo score più basso nelle nove edizioni del torneo e stabilendo con nove colpi il divario più ampio con il secondo. Entrambi i primati appartenevano a Gregorio De Leo che lo scorso anno aveva segnato un 192 (-18) e lasciato a quattro colpi il francese Pierre Pineau. In precedenza il margine tra primo e secondo non era mai stato superiore ai due colpi. Curiosa analogia, anche l’azzurro ha fatto accoppiata con l’Alps De Las Castillas. Van der Weele ha concluso la sua corsa vittoriosa con un 65 (-5, cinque birdie) dopo due 63 (-7) mettendo insieme 20 birdie contro un solo bogey. Nuovo leader della money list, ha ricevuto un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro. Un 65 (-5) anche per Agugiaro con sette birdie e due bogey e un 68 (-2) per Di Nitto con tre birdie e un bogey.

Nel corso della gara è stata realizzata una “hole in one” dal dilettante toscano Luca Rimauro (buca 17, par 3, metri 158, ferro 8). Prossimo evento dell’Italian Pro Tour il Croara Alps Open in programma dall’8 al 10 giugno sul percorso del Croara Country Club.

“E’ una vittoria che accresce la mia autostima, ma significa anche che so stare bene in campo, analizzare nel modo giusto le varie situazioni e che sta tutto andando alla grande – le parole di Kiet Van der Weele -. Nelle tre giornate ho sempre avuto piena confidenza con il gioco in ogni parte del percorso e, in particolare, con il putting, soprattutto nei primi due round. Nel mese di giugno sarò ancora sull’Alps Tour, poi avrò qualche chance sul Challenge Tour. Dedico la vittoria al mio coach, ma anche a me stesso per il lavoro che abbiamo svolto”. Niccolò Agugiaro è “pienamente soddisfatto per un ottimo risultato dal quale trarre tanta fiducia per il resto della stagione che sarà tutta sull’Alps Tour”, mentre Elia Dallanegra, miglior amateur, esprime la sua soddisfazione e guarda al futuro: “Sono alla quarta gara sul circuito ed è la prima volta che mi classifico così in alto. Continuerò a frequentare il tour, compatibilmente con i miei impegni da amateur, e ringrazio il mio coach Alain Vergari”.

Riforme, Calderoli: bene Meloni sui Lep come elemento di coesione

Riforme, Calderoli: bene Meloni sui Lep come elemento di coesioneRoma, 26 mag. (askanews) – “Non posso che concordare con quanto ha ribadito oggi il nostro presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, che ha rimarcato opportunamente come l’introduzione dei Livelli essenziali delle prestazioni rappresenta il vero elemento di coesione a livello nazionale e rappresenta lo strumento per annullare le attuali anomalie e l’attuale diversità nei servizi, per qualità e quantità, tra singole Regioni, differenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti”. Lo dichiara in una nota Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e l’Autonomia.

Secondo Calderoli “ha detto bene il presidente Meloni: l’autonomia rafforzerà le competenze, le responsabilità e le virtuosità delle singole Regioni. E finalmente declineremo esplicitamente quanto previsto dalla nostra Costituzione, che attende di essere pienamente attuata, in tutti i diritti enunciati nella sua prima parte, enunciati ma appunto non declinati”. “Noi – ha sottolineato il ministro – vogliamo fare questo, noi stiamo facendo questo. Questo Governo ha raccolto questa sfida, per la prima volta nella storia repubblicana, di definire esplicitamente e analiticamente quali sono i diritti di cui possono godere i cittadini italiani, e soltanto arrivando alla definizione dei Lep questi diritti costituzionali potranno essere garantiti su tutto il territorio nazionale. Si tratta di un’impresa difficilissima, che mai nessuno ha voluto affrontare finora, un’impresa necessaria per garantire che tutti i cittadini nel Paese possano godere degli stessi diritti”, ha concluso il ministro per gli Affari Regionali e l’Autonomia.

Bmw XM, il primo sav plug-in prodotto dal brand M

Bmw XM, il primo sav plug-in prodotto dal brand MMilano, 26 mag. (askanews) – Non è un’auto che passa inosservata, ma è quello che vogliono i clienti americani e asiatici, in particolare cinesi, a cui si rivolge. Spiegano così in Bmw le forme appariscenti e imponenti (5,1 metri di lunghezza) del maxi sav XM, il primo modello plug-in del brand M, e il secondo, dopo la M1 del 1972, progettato e sviluppato interamente dal marchio sportivo di Bmw, che festeggia così i suoi 50 anni. La XM è prodotta, come tutte le Bmw X, a Spartanburg nella Carolina del Sud e i primi due anni di produzione sono già stati venduti. Per l’Italia è prevista la consegna di circa 150 modelli l’anno con prezzi a partire da 181.500 euro, più eventuali personalizzazioni.

All’esterno nella parte anteriore spiccano i fari divisi in due unità separate, la griglia a doppio rene e le grandi prese d’aria. Diversi i dettagli in comune con la M1 del 1972: la linea di cintura con modanatura laterale, disponibile in diverse tonalità, i loghi Bmw incisi sui lati del lunotto e la struttura a lamelle delle luci posteriori. Gli scarichi sono, per la prima volta, verticali ed esagonali, mentre i cerchi di serie sono da 21 pollici (optional 22 e 23 pollici). L’abitacolo è elegante e spazioso con sedili multifunzione, mentre l’infotainment, con l’ultimo sistema operativo, è gestito tramite il curved display composto da cockpit digitale, display informativo e head up display. Molto comoda la parte posteriore M Lounge, con il montante incorporato nella seduta molto avvolgente sui lati per favorire la conversazione. Il tetto si caratterizza per l’headliner in alcantara con stampa 3D a prisma e led con diverse tonalità di illuminazione. Oltre alle forme, a impressionare della Bmw XM è il powertrain M Hybrid da 653 CV e 800 Nm di coppia, composto da un V8 biturbo 4.4 da 489 CV abbinato a un motore elettrico da 197 CV alloggiato nel cambio steptronic a 8 rapporti. Il motore elettrico muove l’assale anteriore per generare la trazione integrale ed è alimentato da una batteria da 28 kW per un’autonomia a zero emissioni fino a 88 km. Impressionanti le prestazioni, considerando il peso di 2,7 tonnellate: lo scatto 0-100 avviene in 4,3 secondi, la velocità è di 250 km/h, ma può arrivare a 270 con l’M Driver’s Package. In autunno arriverà una versione ancora più estrema, la Bmw XM Label Red. Con 748 CV e 1000 Nm di coppia sarà la più potente vettura di serie omologata su strada nella storia di Bmw M.

Al debutto su un modello M, le 4 ruote sterzanti che aiutano a gestire le masse in particolare nel misto stretto e sistemi di assistenza alla guida di livello 2, disattivabili nelle modalità di guida più sportive. Sulla console centrale compare il tasto M Hybrid per selezionare le tre modalità di funzionamento: Ibrida, Elettrica limitata a 140 km/h, ed eControl per preservare la batteria. Altri testi servono per regolare il Setup e per inserire la modalità M, che modifica il carattere della vettura e regola gli interventi degli Adas. Abbiamo avuto modo di provare la Bmw XM da Milano a Portofino. Il maxi sav rileva doti dinamiche sorprendenti per la mole della vettura. Nelle curve della Serravalle il pacchetto composto da sospensioni adattive e dall’Active Roll Control gestito da motori elettrici a 48V, garantisce un handling eccellente, con trasferimenti di carico progressivi e rollio praticamente assenti. La Bmw XM è piantata a terra e assorbe le giunture dei cavalcavia con estrema facilità, anche a velocità sostenuta. La trazione e l’agilità sono assicurate dalle 4 ruote motrici e sterzanti, mentre la frenata, con due impostazioni, è potente e ben modulabile. La spinta del V8 biturbo abbinata all’elettrico è poderosa e proietta il maxi sav fuori dalle curve con grande progressione e fluidità. Il sound è avvolgente: gli scarichi sportivi con flap a controllo elettronico fanno cantare il V8, cui si affianca, nelle modalità ibride, il suono della trazione elettrica composto da Hans Zimmer. La Bmw XM nonostante l’aspetto e le dimensioni è una vettura versatile, adatta a un uso quotidiano e su ogni tipo di terreno grazie ai numerosi settaggi disponibili.

Putin: siamo disposti al dialogo sull’Ucraina e alla via diplomatica (ma Kiev la blocca)

Putin: siamo disposti al dialogo sull’Ucraina e alla via diplomatica (ma Kiev la blocca)Roma, 26 mag. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito la disponibilità di Mosca al dialogo sull’Ucraina nel corso di un colloquio con l’omologo brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva: è quanto si legge in un comunicato diffuso dal Cremlino.

Secondo quanto affermato da Putin, la via diplomatica “è ancora bloccata da Kiev e dai suoi sponsor occidentali”; Lula da parte sua si è detto disposto a condurre un dialgoo con Russia e Ucraina per una soluzione pacifica della crisi.

Milano, aula Consiglio comunale si fa teatro per ricordo Matteotti

Milano, aula Consiglio comunale si fa teatro per ricordo MatteottiMilano, 26 mag. (askanews) – Martedì 30 maggio, alle ore 21, l’aula del Consiglio comunale di Milano a Palazzo Marino si trasformerà in un palcoscenico teatrale per ricordare Giacomo Matteotti. Lo spettacolo si intitola “Giacomo (Matteotti) … io il mio discorso l’ho fatto” e mette a confronto due degli interventi del deputato socialista in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921 e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui Matteotti partecipò prima di essere assassinato dai sicari fascisti. Lo spettacolo, promosso dalla Presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi, rientra nel palinsesto di Milano è Memoria, è proposto dalla rassegna Stanze a cura di Alberica Archinto (www.lestanze.eu) e realizzato dal Teatro dei Borgia (www.teatrodeiborgia.it). In scena l’attrice Elena Cotugno per la regia di Gianpiero Borgia.

“Il 30 maggio di 99 anni fa Giacomo Matteotti teneva il suo ultimo discorso alla Camera dei deputati – ricorda la Presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi -, un intervento di denuncia, certamente non l’unico da parte sua, delle violenze perpetrate dai fascisti e dei brogli da loro commessi alle ultime elezioni. Per quel discorso, per il suo impegno politico in favore di braccianti e lavoratori e per la sua forte opposizione al fascismo, Matteotti pagò con la vita. Rievocare quelle parole, la sua figura e il suo assassinio, è uno di quegli esercizi storici, politici e morali che fanno bene alla coscienza civica di ogni cittadino democratico e antifascista. Oggi come ieri”. Tra i banchi dell’emiciclo di Palazzo Marino verranno riproposti i discorsi di Matteotti nella loro terrificante verità. L’iniziativa è resa possibile grazie al sostegno di Centro Brera, Centro Studi Grande Milano, Centro Studi Circolo Caldara, The Mill/Le passioni generano idee ed ha il patrocinio del Comune di Fratta Polesine, della Fondazione Giacomo Matteotti, della Fondazione di Studi Storici “Filippo Turati” e della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli. La realizzazione dello spazio scenico è di Filippo Sarcinelli, i costumi di Giuseppe Avallone, l’ideazione, il coaching, la regia e le luci di Gianpiero Borgia. Coproduzione di TB e Artisti Associati Gorizia. L’ingresso è gratuito, su prenotazione, fino a esaurimento posti. Sarà anche possibile seguire la diretta streaming dello spettacolo sulla WebTvRadio del Comune di Milano.

Coppa dei Club Padel MSP, sabato finale fase di Roma e provincia

Coppa dei Club Padel MSP, sabato finale fase di Roma e provinciaRoma, 26 mag. (askanews) – Erano partite in 168, sono rimaste in due. Saranno Padel Colli Portuensi White ed Eschilo Armonia a giocarsi, sabato 27 maggio, la finale di Roma e provincia dell’ottava edizione della Coppa dei Club, campionato nazionale amatoriale a squadre organizzato da MSP Italia, ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni. A ospitare l’evento – si legge in una nota – sarà il Padelife di via Silicella, il nuovo circolo che ha tra i fondatori l’ex direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni.

“Come Padelife siamo molto felici di ospitare le finali romane della Coppa dei Club MSP, circuito giunto ormai all’ottava edizione e che rappresenta al meglio lo spirito dello sport amatoriale – spiega Baldissoni -. Il nostro intento è quello di promuovere lo sport puntando fortemente sulla sostenibilità e sulla fornitura di servizi Premium, a oggi difficili da trovare nella maggior parte dei centri di padel. Da tutta la famiglia Padelife un sincero in bocca al lupo a tutti i giocatori e le giocatrici della Coppa dei Club MSP affinché riescano a divertirsi sui nostri campi senza mai dimenticare il sano spirito agonistico”. Il 27 maggio, oltre alla finale del tabellone Pro (quello principale) si giocheranno anche quella del tabellone High (intermedio, a contendersi la vittoria saranno Green House e Blu Padel Academy) e Starter (in campo Jolly Padel Luisa Rosati e DLF Civitavecchia). Se per il Padel Colli Portuensi si tratta della seconda finale (il circolo ha già vinto nel 2020), l’Eschilo – ricorda il comunicato – non si era mai spinto a questo punto della competizione. Il Colli Portuensi ha eliminato 3-1 il Forte Padel Gang; con lo stesso risultato, invece, l’Eschilo Armonia ha superato il Fight Padel Club, circolo di un altro ex romanista come Vincent Candela. Le finaliste del tabellone Pro accedono di diritto alla finale nazionale in programma al Ternana Padel dal 7 al 9 luglio. Con loro, anche il Mas Padel, che lo scorso anno si laureò campione nazionale nelle finali giocate al Padelmania di Pescara.

“Con la Coppa dei Club, Roma si conferma capitale italiana, e non solo, del padel – ha spiegato l’assessore allo Sport, al Turismo e ai Grandi eventi di Roma Capitale, Alessandro Onorato -. Il padel è un movimento in continua crescita nella nostra città, sia nel numero dei praticanti sia sotto il profilo dell’indotto economico. La partecipazione in questa edizione di 168 squadre è un record destinato a crescere ancora, perché è una disciplina alla portata di tutti: amatori e professionisti, ad alto tasso di spettacolarità e di divertimento. In bocca al lupo alle giocatrici e ai giocatori che si contenderanno il titolo e difenderanno i colori di Roma alle finali nazionali”. “Anche quest’anno siamo arrivati all’epilogo della fase di Roma e provincia della Coppa dei Club – le parole di Claudio Briganti, responsabile nazionale MSP Italia -. Un torneo che ha avuto come sempre grande successo e che ci auguriamo possa aver soddisfatto le esigenze di tutti i circoli che vi hanno partecipato. In bocca al lupo alle due finaliste che, a prescindere da come andrà il match del 27 maggio, aspettiamo a Terni a giocarsi il titolo nazionale”.