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Alla Iuc di Roma Il Viaggio d’Amore con Arianna Savall

Alla Iuc di Roma Il Viaggio d’Amore con Arianna SavallRoma, 25 nov. (askanews) – Arianna Savall raccoglie con meritato successo l’eredità artistica del padre Jordi e debutta a Roma domani alle 20.30 nell’ambito della programmazione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti (Iuc) di Roma con “Il Viaggio d’Amore” assieme al suo ensemble Hirundo Maris nella cui formazione, accanto a chitarra, contrabbasso e percussioni, confluisce una particolare selezione di strumenti: l’arpa tripla barocca, inventata come tale in Italia ai tempi di Monteverdi, prima di arrivare attraverso la corte di Francia fino in Inghilterra, dove fu molto apprezzata non solo da Re Carlo I ma anche dai musicisti popolari scozzesi e irlandesi; il mandolino, strumento la cui origine risale al Seicento in Italia, che ha raccolto grande successo sia in ambito classico che popolare e che continua ad essere utilizzato in vari generi musicali, dalla musica folk alla musica classica contemporanea; l’hardingfele, strumento emblematico della musica popolare norvegese che oltre alle quattro corde sfregate presenta delle corde “simpatiche”.


Partendo dall’assunzione che la musica antica nasce nel momento in cui è stata cantata e interpretata, ma si rivela nel momento in cui viene ascoltata, Arianna Savall e Petter Udland Johansen ci propongono un viaggio incentrato sulle musiche d’amore di tradizione popolare europea durante il Rinascimento e il Barocco. Un viaggio d’amore quindi attraverso secoli e terre, cantando canzoni d’amore come se fra loro e noi non ci fossero confini di tempo e spazio. Così facendo la vera sfida diventa integrare le canzoni antiche con altre, nuove e composte dagli artisti stessi ma che si rifanno alla tradizione. Per comunicare con forza e passione, l’importanza attuale della musica antica. Il viaggio tocca paesi come la Spagna, l’Inghilterra, l’Irlanda, l’Italia, la Catalogna, la Francia, la Norvegia e la Svizzera, per chiudere con il Cile. Ricchissimo il programma che annovera fra gli autori John Dowland, Claudio Monteverdi, G.G. Kapsberger, Henry Le Bally, fino alla cilena Violeta Parra e alla sua iconica Gracias a la Vida.


“Sono molto felice di esibirmi – ha spiegato Arianna Savall – con il nostro ensemble Hirundo Maris che quest’anno celebra il 15esimo anniversario dalla nascita, nella bellissima città di Roma, luogo pieno di storia e musica. A Roma mi sono già esibita varie volte, anche con i miei genitori tanti anni fa, ma sarà la prima volta con questo ensemble. E per quest’occasione abbiamo scelto un programma che è un viaggio d’amore nel periodo del Rinascimento e Barocco, con musiche di John Dowland, Claudio Monterverdi, G. Kapsberger, danze spagnole, canti antichi dalla Norvegia e dalla Catalogna. Saremo in quintetto, con mio marito Petter U. Johansen che è norvegese, Michal Nagy dalla Polonia, Miquel Angel Cordero e David Mayoral dalla Spagna; nel nostro ensemble si uniscono e mescolano molte tradizioni europee e questo lo rende molto ricco e dinamico. Abbiamo davvero voglia di incontrare il pubblico di Roma e condividere questo prezioso viaggio con tutti voi!” Nata a Basilea (Svizzera) nel 1972 nel seno d’una famiglia di musicisti catalani, Arianna Savall Figueras ha suonato e cantato in Europa, Scandinavia, Stati Uniti, Sudamerica, Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Israele. Nel 2009, insieme al suo compagno, il norvegese Petter Udland Johansen, ha creato il complesso Hirundo Maris, specializzato in musica antica e nuova creazione musicale. Il nucleo creativo è costituito dalla musica mediterranea e nordica, frutto di un ampio lavoro di collaborazione, e come questo uccello migratore, si ritrovano le strade del mare e la musica che fin da tempi remoti uniscono i paesi scandinavi alla penisola iberica.

Sicilia, rimossi quintali plastiche e rifiuti da foce dei fiumi

Sicilia, rimossi quintali plastiche e rifiuti da foce dei fiumiRoma, 25 nov. (askanews) – Continua con successo la campagna di sensibilizzazione per la rimozione di plastica dalle foci di fiumi e torrenti della Sicilia, avviata dall’Autorità di bacino della presidenza della Regione Siciliana e supportata dal ministero dell’ambiente. Grazie all’intervento sul campo delle associazioni di volontari, sono già stati raccolti diversi quintali di rifiuti e sono state installate delle barriere “blocca plastica”, come previsto dalla legge nazionale “Salvamare”.


“Solo una ‘rete attiva’ tra istituzioni, associazioni e società di smaltimento può garantire dei risultati – sottolinea Leonardo Santoro, segretario generale dell’Autorità di bacino – ma occorre aumentare la sensibilità di tutti verso la riduzione dell’uso delle plastiche, un materiale che sta sconvolgendo l’ecosistema. Un ringraziamento e un plauso vanno sicuramente ai volontari, ai docenti che stanno coinvolgendo tantissimi studenti delle scuole e a moltissimi Comuni siciliani che stanno supportando concretamente questa operazione”. A collaborare con l’iniziativa dell’Autorità di bacino sono le associazioni Guardia marina nazionale, Marevivo, Liberambiente, Legambiente circolo Mesogeo, Parco fluviale dell’Alcantara e Giva.

A Treviso le riprese di “Come Fratelli” del regista Antonio Padovan

A Treviso le riprese di “Come Fratelli” del regista Antonio PadovanRoma, 25 nov. (askanews) – Sono in corso a Treviso le riprese del film “Come Fratelli” per la regia di Antonio Padovan, il film, prodotto da Pepito Produzioni con Rai Cinema, scritto da Martino Coli, vede nel cast Francesco Centorame, Pierpaolo Spollon, Ludovica Martino, Paola Buratto, Mariana Lancellotti, Alessio Praticò, Roberto Citran e l’amichevole partecipazione di Giuseppe Battiston.


Al centro della storia due amiche, alle quali il destino prima regala la gioia di rimanere incinta contemporaneamente, per poi spazzarle via in un tragico incidente. Due mariti incapaci di affrontare la doppia sfida, essere padri e vedovi, decidono di allearsi, e darsi una mano a vicenda nel crescere i figli. Contro ogni pronostico nasce una nuova famiglia, anomala certo, ma che funziona alla grande, e che è destinata a venire sconvolta quando un’altra donna entra nell’equazione delle loro vite. Antonio Padovan ha studiato alla New York Film Academy. Con questo film firma la sua terza regia, dopo “Finché c’è prosecco c’è speranza” (2017), nominato ai Globi d’oro e ai Nastri d’Argento e vincitore di diversi premi internazionali, e “Il grande passo” (2019), suo secondo lungometraggio, presentato al 37esimo TFF- Torino Film Festival.

Violenza contro le donne, Meloni: adesso verrò definita razzista ma l’immigrazione illegale incide

Violenza contro le donne, Meloni: adesso verrò definita razzista ma l’immigrazione illegale incideRoma, 25 nov. (askanews) – “Io vengo accusata ogni giorno di aver introdotto troppi nuovi reati” ma “il tema della sicurezza è un tema che, soprattutto nelle nostre città è sempre più evidente”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo, in un’intervista video rilasciata alla direttrice di Donna Moderna, Maria Elena Viola, alla domanda su quali interventi bisgnerebbe mettere in campo per rendere più sicure le donne.


Come governo, prosegue la premier, “noi” abbiamo insistito sull’”assunzione delle forze dell’ordine”, e dato “segnali molto importanti” anche sul “trattamento delle forze dell’ordine perché poi la condizione nella quale lavori fa la differenza”, inoltre anche “i reati servono per combattere l’insicurezza dilagante” nonché “il tema del contrasto all’immigrazione illegale di massa perché, adesso verrò definita razzista, ma c’è un’incidenza maggiore, purtroppo, nei casi di violenza sessuale da parte di persone immigrate, soprattutto illegalmente, perché quando non hai niente si produce una degenerazione che può portare da ogni da ogni parte e quindi anche il contrasto all’immigrazione illegale di massa è un elemento di questo fenomeno” della violenza sulle donne. Quindi, sottolinea Meloni, sul fronte degli interventi da mettere in campo per rendere più sicure le donne “c’è un lavoro che è soprattutto securitario, qui la dimensione culturale c’entra di meno. E dunque, sintetizza la premier “bisogna garantire la presenza delle forze dell’ordine, garantire che ci siano i reati, garantire che quando qualcuno commette un reato paghi per quel reato e c’è un tema di contrasto all’immigrazione illegale di massa che incide, questa è una delle materie su cui il Governo si spende di più”.

Il 15 dicembre a Roma la premiazione della guida FLos Olei

Il 15 dicembre a Roma la premiazione della guida FLos OleiRoma, 25 nov. (askanews) – Si alza il sipario su Flos Olei 2025, la prima e più importante guida alle aziende di produzione olearia di tutto il mondo e ai loro extravergini, curata da Marco Oreggia e dalla giornalista Laura Marinelli. Sono 729 gli oli extravergini selezionati da un panel di esperti assaggiatori, 500 i produttori segnalati, provenienti da 57 paesi divisi su 5 continenti, 91 le cartografie mondiali delle zone olivicole, di cui 20 dedicate all’Italia e 14 alla Spagna.


La premiazione sarà il 15 dicembre a Roma. Tra i riconoscimenti più ambiti: l’Azienda dell’Anno è la salernitana Fattoria Ambrosio; il Migliore Olio Extravergine di Oliva dell’Anno è dell’Azienda Agricola De Carlo, pugliese; l’Azienda Emergente è il Frantoio di Croci in Toscana; i Migliori Oli Extravergine di Oliva da Agricoltura Biologica e Dop-Bio sono quelli dell’Azienda Agricola Vincenzo Marvulli (Basilicata) e Marfuga (Umbria). Croate l’Azienda Green e quella del Cuore: O.P.G. Chiavalon e Olea B. B. (Istra), mentre il Miglior Metodo di Estrazione è dell’italiana Frantoio Ranchino (Umbria). Il miglior rapporto Qualità/Prezzo se lo aggiudica la pugliese Crudo – Schiralli, quello Qualità/Quantità e Qualità/Packaging le spagnole Muela-Olives e Verde Esmeralda Olive (Andalucía). Nelle altre categorie troviamo aziende italiane: Olio Intini (Puglia), Azienda Agricola La Selvotta (Abruzzo), Marina Colonna (Molise), Fattoria di Fubbiano (Toscana), Sebastiana Fisicaro – Frantoio Galioto (Sicilia), Azienda Agricola Biologica Titone (Sicilia); assieme a una spagnola, Almazaras de la Subbética (Andalucía), una greca, Noan (Thessalia), e una brasiliana, Fazenda do Azeite Sabiá (São Paulo).

AccessiWay: accessibilità digitale fondamentale per tutela donne disabili

AccessiWay: accessibilità digitale fondamentale per tutela donne disabiliRoma, 25 nov. (askanews) – L’accessibilità digitale è uno strumento fondamentale per garantire la tutela delle donne con disabilità nella lotta alla violenza contro le donne, perché la maggior parte delle informazioni relative alle campagne di sensibilizzazione sia su come chiedere aiuto che per informarsi su cosa sia la violenza e in cosa consista la tutela e la prevenzione passa appunto dal digitale. È questo l’appello lanciato dalla start up under 30 AccessiWay Italia, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.


“È tempo che le Istituzioni e i vari Osservatori che si occupano di violenza contro le donne tengano conto anche delle necessità delle donne con disabilità che da diversi studi condotti anche dalla Fish hanno anche una probabilità maggiore di essere vittime di violenza non solo di tipo fisico ma anche economica all’interno di casa loro”, spiega Dajana Gioffrè, Chief Visionary Officer di AccessiWay. “Queste donne spesso vengono tagliate fuori sia per l’inaccessibilità dei centri di cura che accolgono le vittime di violenza che per l’indisponibilità delle informazioni che vengono veicolate dalle campagne di sensibilizzazione in forma digitale. Le cose sono cambiate in positivo negli ultimi anni ma molto ancora deve essere fatto per l’integrazione di queste donne nella lotta contro la violenza che deve riguardare tutte e non solo le donne non disabili”, conclude la rappresentante di AccessiWay Italia.

La Pietra: tagli lineari, come promesso, non riguardano l’ippica

La Pietra: tagli lineari, come promesso, non riguardano l’ippicaRoma, 25 nov. (askanews) – “Ho sempre sostenuto che le leggi finanziarie vadano giudicate alla fine del loro percorso e a tal riguardo ci sono due aspetti che vorrei evidenziare: il primo è che questo ministero, il ministro Lollobrigida ed io, nonostante i tagli lineari che sono stati applicati in ogni dicastero, abbiamo voluto salvaguardare l’ippica, grazie agli emendamenti che presenteremo e che abbiamo già presentato, per compensare quello che è stato tagliato rispetto alle effettive risorse disposte per il 2024”. Lo ha detto il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, durante il suo intervento alla Consulta dell’ippica, che si è tenuta oggi pomeriggio presso la sala Cavour del Masaf.


I premi al traguardo per il 2024 erano di 86 milioni circa, nella finanziaria ci sono 85 milioni di euro circa e “abbiamo già presentato un emendamento di 1 milione, a compensazione di questo taglio e a riprova di quanto ho sempre ribadito a chiunque mi abbia chiesto rassicurazioni in merito all’ipotesi di ridimensionamenti delle disponibilità finanziarie”, ha voluto puntualizzare La Pietra. “Voglio inoltre rispondere a chi, strumentalmente, fa riferimento alla tabella in cui erano indicati 89 milioni – ha quindi precisato il sottosegretario – visto che da 86 avevamo già previsto un aumento di disponibilità pari a 89 milioni. Proprio sugli 89 milioni è stato operato poi il taglio e basta leggere correttamente le tabelle per averne contezza, riconoscendo che le cifre previste per questo anno sono sostanzialmente le stesse dello scorso anno. Se ci deve essere una polemica deve essere fatta sulle cose concrete”.


Lo stesso ragionamento, ha proseguito, va operato per le risorse previste per gli ippodromi, che sono diminuite dagli effettivi 44 milioni del 2024, presentati in finanziaria con risorse pari a 37 milioni, “che verranno compensati nelle prossime ore con uno specifico emendamento. Infine voglio ricordare che per quanto riguarda i pagamenti dei premi di agosto – ha concluso La Pietra – stiamo già impegnando le relative risorse per procedere quanto prima con i pagamenti. Quindi ribadisco il concetto: per questo ministero l’ippica non si tocca, lo avevamo promesso e lo stiamo mantenendo con buona pace di chi, pur di andare contro l’operato di questo governo, è disposto a negare anche l’evidenza dei numeri”.

Violenza donne, Meloni: immigrazione illegale incide molto

Violenza donne, Meloni: immigrazione illegale incide moltoRoma, 25 nov. (askanews) – “Io vengo accusata ogni giorno di aver introdotto troppi nuovi reati” ma “il tema della sicurezza è un tema che, soprattutto nelle nostre città è sempre più evidente”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo, in un’intervista video rilasciata alla direttrice di Donna Moderna, Maria Elena Viola, alla domanda su quali interventi bisgnerebbe mettere in campo per rendere più sicure le donne.


Come governo, prosegue la premier, “noi” abbiamo insistito sull’”assunzione delle forze dell’ordine”, e dato “segnali molto importanti” anche sul “trattamento delle forze dell’ordine perché poi la condizione nella quale lavori fa la differenza”, inoltre anche “i reati servono per combattere l’insicurezza dilagante” nonché “il tema del contrasto all’immigrazione illegale di massa perché, adesso verrò definita razzista, ma c’è un’incidenza maggiore, purtroppo, nei casi di violenza sessuale da parte di persone immigrate, soprattutto illegalmente, perché quando non hai niente si produce una degenerazione che può portare da ogni da ogni parte e quindi anche il contrasto all’immigrazione illegale di massa è un elemento di questo fenomeno” della violenza sulle donne. Quindi, sottolinea Meloni, sul fronte degli interventi da mettere in campo per rendere più sicure le donne “c’è un lavoro che è soprattutto securitario, qui la dimensione culturale c’entra di meno. E dunque, sintetizza la premier “bisogna garantire la presenza delle forze dell’ordine, garantire che ci siano i reati, garantire che quando qualcuno commette un reato paghi per quel reato e c’è un tema di contrasto all’immigrazione illegale di massa che incide, questa è una delle materie su cui il Governo si spende di più”.

Fiera di Parma entra nel Capitale di Roma Bar Show

Fiera di Parma entra nel Capitale di Roma Bar ShowRoma, 25 nov. (askanews) – Fiere di Parma entra nel capitale di Roma Bar Show con un nuovo accordo strategico che farà delle sue due fiere dell’agroalimentare, Tuttofood Milano e Cibus, le piattaforme di riferimento anche per l’arte del bere e miscelare liquori e spirits. Con l’operazione Roma Bar Show, che dovrà essere approvata dall’assemblea dei soci, Fiere di Parma si propone di entrare come protagonista nel mercato della Spirit Industry, un settore che, a livello globale, ha raggiunto nel 2024 un valore stimato di circa 1.800 miliardi di euro, con previsioni di crescita del 6% fino al 2028, momento in cui potrebbe superare i 2.400 miliardi di euro.


“La sinergia tra Roma, Milano e Parma consentirà di portare nuova linfa vitale ad un settore da cui ci si attende una solida crescita soprattutto off trade e a livello internazionale – spiega in una nota Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma – e di offrire una piattaforma innovativa, globale e versatile al settore, partendo dall’Italia e puntando alla leadership continentale. Obiettivi per cui consideriamo fondamentale l’operazione Roma Bar Show e la collaborazione con l’attuale management a cui confermiamo piena fiducia”. “Roma Bar Show è ormai un punto di riferimento per gli operatori professionali e per il marketplace privilegiato per fare business di qualità – dichiara Andrea Fofi, Ceo di Roma Bar Show – l’ingresso di Fiere di Parma è stato il frutto di una lunga trattativa fortemente voluta nell’ottica di affermare, nel prossimo futuro, la manifestazione quale primo appuntamento a livello mondiale. Grazie al supporto di tutti i soci e founder siamo cresciuti progressivamente ogni edizione, la presenza di un player come Fiere di Parma siamo certi ci consentirà di posizionare il progetto e la città di Roma quali un


Un mondo, quello della mixology, molto variegato, che comprende prevalentemente spirits ma anche vini frizzanti e prodotti complementari (soda, concentrati, attrezzature, etc.). Il mercato della mixology, on e off trade, in Europa vale 465 mld di euro, in crescita prevista al 2028 del 4%, che porterebbe la cifra vicina ai 580 mld di euro. In particolare, dal punto di vista dei consumi, Germania, UK, Francia, Spagna e Italia detengono da soli oltre il 50% del mercato complessivo, cui contribuiscono con circa 325 miliardi di euro: ciò rende il nostro continente l’area geografica di riferimento per gli operatori del settore. L’Italia rappresenta il quinto mercato a livello europeo per consumi, con 35,6 mld di euro e una crescita media composta attesa al 2028 del 2,9% (che porterebbe la cifra a 41 mld di euro).


Dal punto di vista della produzione, UK, Francia, Germania, Italia e Spagna contribuiscono per oltre 40 mld di euro, con l’Italia al secondo posto tra i Paesi top Europei per produzione combinata nei segmenti “spirits” e “sparklingwine”.

Lollobrigida commemora Marcora: difese l’Italia in Ue come noi

Lollobrigida commemora Marcora: difese l’Italia in Ue come noiRoma, 25 nov. (askanews) – L’esperienza Giovanni Marcora “ha lasciato un grandissimo segno in questo ministero. A partire dalla sua costante presenza a Bruxelles, dove si decideva e si decide di quello che avviene anche in Italia. Lui aveva compreso che all’interno del condominio europeo ognuno deve essere rappresentante del suo Stato al di là dell’appertenenza politica”: lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel corso della commemorazione voluta dallo stesso ministro per celebrare la figura di Giovanni Marcora a 50 anni dalla sua prima nomina alla guida del ministero dell’Agricoltura, che Marcora guidò per 6 anni nel corso di 4 legislature e sotto 7 Governi.


Lollobrigida, che nel corso della cerimonia nella sala Cavour del Masaf ha anche consegnato una targa commemorativa alla figlia di Marcora, Barbara, ha ricordato l’importanza della cosiddetta Legge Quadrifoglio voluta da Marcora, “un esempio di pianificazione, il primo tentativo di programmazione pluriennale in agricoltura” e la “legge sull’obiezione di coscienza che insiste sul dovere di servire la patria non in armi: e ora c’è il servizio civile in agricoltura”. Ricordando come il ministero “pur avendo lo sguardo ben rivolto al futuro” non dimentichi il passato costruito da grandi nomi come “Marcora, Sereni o Sepieri”, Lollobrigida ha spiegato: “la storia insegna, ci permette di non perdere tempo per capire cosa bisogna fare guardando a chi ha già tentato”. Alla cerimonia erano presenti anche Gianfranco Rotondi e Bruno Tabacci, che hanno ricordato la figura di Marcora.


Di Marcora, oltre “al suo anelito per la libertà che fu uno dei pilastro fondamentali” Lollobrigida ha voluto ricordare l’opera di “difesa degli interessi italiani nell’ambito di un consesso in cui convintamente credeva”, quello europeo. Un esempio che l’Italia segue andando a Bruxelles dove, ha ribadito il ministro, “noi ci confrontiamo con la maglia azzurra indosso, spogliandoci dell’appartenenza politica, cercando di costruire un’Europa più credibile e correggendo i tanti errori messi in campo negli ultimi anni, che hanno indebolito alcuni settori strategici e messo in discussione la sovranità alimentare che l’Italia ha rilanciato e che oggi l’Europa ha raccolto in maniera convinta”. “Con il vice commissario europeo Fitto – ha concluso il ministro a margine della commemorazione di Marcora – avremo un risultato di lavoro strategico in nome dell’Europa e dell’Italia, in particolare in alcuni settori che fanno parte della sua sfera di influenza che sono proprio agricoltura, pesca, turismo, asset strategici per l’Italia.