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Rifiuti, Gualtieri: Tari congelata è buona notizia per cittadini

Rifiuti, Gualtieri: Tari congelata è buona notizia per cittadiniRoma, 18 mag. (askanews) – “Congeliamo la Tari, un caso non comune in Italia, quindi siamo molto soddisfatti. È una buona notizia. Ringrazio le assessore Sabrina Alfonsi e Silvia Scozzese, e i dipartimenti, che hanno lavorato molto su questo tema e sul recupero dell’evasione”. Lo ha annunciato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in un punto stampa in Campidoglio dopo l’approvazione della delibera di Giunta che disciplina il costo del tributo per il prossimo anno.

“Lo scorso anno il tributo aveva subito una oscillazione al ribasso, quindi una piccola riduzione percentuale, che quest’anno si stabilizza nonostante l’inflazione – ha sottolineato Gualtieri -. Dal punto di vista economico-finanziario si tratta di una riduzione, anche se l’effetto sull’economia reale è quello di una stabilizzazione. In caso contrario, senza il recupero dell’evasione e l’efficientamento delle attività di Ama che hanno registrato un incremento soltanto dello 0,63% dei costi nonostante l’aumento dei servizi – ha concluso il sindaco – la tariffa, nell’attuale scenario economico, avrebbe rilevato degli aumenti”.

Pnrr, Emiliano: su spesa ministeri performano la metà delle Regioni

Pnrr, Emiliano: su spesa ministeri performano la metà delle RegioniRoma, 18 mag. (askanews) – “Non ci sono differenze sostanziali tra Nord e Sud sulla spesa del Pnrr”, c’è “solo un errore che avevamo più volte indicato anche al governo Draghi, per ontestà: gli avevamo detto non tagliare fuori le regioni dalla spesa del Pnrr, perché sennò tu avrai i foderi a combattere e le sciabole appese ai muri perché le uniche entità italiane che riescono a spendere fondi europei e fondi nazionali in tempi rapidi sono le regioni. I ministeri stanno alla metà della performance delle Regioni quindi c’è una gigantesca manipolazione della verità sostenendo che ci siano Regioni che non spendono”. Lo ha spiegato il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, al termine della Conferenza Stato-Regioni che aveva all’ordine del giorno il tema del Pnrr e quello del Fondo di sviluppo e coesione.

“Quello che è certo – ha proseguito Emiliano – è che senza il Fondo di sviluppo e coesione è impossibile il cofinanziamento dei fondi europei, quindi si sta ritardando anche la programmazione dei fondi europei. Ricordo che in Puglia noi abbiamo obbligazioni giuridicamente vincolanti sull’Fsc, anche su quelle del vecchio quadro, al 99%, cioè abbiamo impegnato tutto, quindi siamo la prima regione italiana per la spesa dei fondi europei e probabilmente anche la prima nella spesa del Fsc. Ciò nonostante veniamo frenati in attesa questi incontri lunghi, defatiganti, per cui il soprannome che ormai si è guadagnato Fitto è il ‘il ministro piano piano’. Oggi ne ho avuto la percezione anche guardandolo negli occhi e vedendo la difficoltà e il nervosismo col quale ha sostenuto tutte le nostre garbate domande”.

Nadal annuncia l’addio al tennis nel 2024 e salta Parigi

Nadal annuncia l’addio al tennis nel 2024 e salta ParigiRoma, 18 mag. (askanews) – Rafael Nadal annuncia il suo addio al tennis. Accadrà nel 2024, dopo un tour lungo un anno. Dal 2005 il maiorchino, 37 anni il prossimo 3 giugno, non ha mai saltato un’edizione dello Slam parigino, il torneo che più di ogni altro lo ha consegnato alla storia del tennis mondiale. Nadal ha annunciato che sarà costretto a saltare il Roland Garros, in programma quest’anno dal 22 maggio all’11 giugno. Il maiorchino ha però annunciato che proverà a tornare già in questa stagione, possibilmente per la fase conclusiva delle Davis Cup Finals di Malaga a novembre, prima di ritirarsi definitivamente nel 2024. La prossima stagione sarà infatti l’ultima del 22 volte campione Slam. “L’infortunio patito in Australia non è guarito come volevamo, il Roland Garros così è impossibile da giocare – ha esordito il 36enne in conferenza stampa -. Non ho intenzione di continuare a giocare per i prossimi mesi. In questi ultimi anni, anche se i risultati sono stati di primo livello, il mio lavoro quotidiano è stato di livello molto basso e dopo la pandemia sono stati anni difficili in questo senso”. L’attuale numero 14 del mondo ha poi tracciato il piano per il futuro: “Negli ultimi mesi ho lavorato tanto per tornare, ma non ce l’ho fatta. Voglio prendermi il tempo per recuperare e tornare al livello più alto possibile. Non darò una data di rientro, quando sarò pronto mentalmente e fisicamente tornerò”. “Un obiettivo potrebbe essere tornare a giocare la Coppa Davis (a novembre ndr.) e iniziare bene il 2024, con la garanzia di poter essere competitivo e con la certezza che sarà il mio ultimo anno in campo – ha annunciato lo spagnolo -. Il piano è quello di giocare nella prossima stagione i tornei che più di tutti ho amato e che maggiormente hanno segnato la mia storia da professionista anche per non disputare un anno da comparsa. Cercherò di farlo grazie al ranking protetto ma senza togliere wild card a nessuno. Olimpiadi 2024 al Roland Garros? Proverò sicuramente a partecipare ma non posso dire se quello sarà il mio ultimo torneo in assoluto”.

Roma, Gualtieri: Tariffa rifiuti invariata nonostante inflazione

Roma, Gualtieri: Tariffa rifiuti invariata nonostante inflazioneRoma, 18 mag. (askanews) – “Abbiamo approvato la delibera di determinazione della Tari per il 2023 che a Roma non aumenterà nonostante l’inflazione”. Lo ha annunciato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in un punto stampa in Campidoglio dopo l’approvazione della delibera di Giunta che disciplina il costo del tributo per il prossimo anno.

“Raccogliamo i primi frutti dell’efficientamento di Ama che oltre a offrire un servizio – ha spiegando il sindaco -, sia di raccolta che di spazzamento, aumentato registra un incremento dei costi soltanto dello 0,63%. Inoltre le attività a contrasto dell’evasione ci hanno consentito di assorbire gli aumenti dovuti all’inflazione: siamo passati dal recupero dell’evasione fermo ai 4,9 milioni del 2021 ai 13,6 milioni del 2022, abbiamo in pratica triplicato il recupero dei crediti”.

È morto l’attore Helmut Berger, fu scoperto da Luchino Visconti

È morto l’attore Helmut Berger, fu scoperto da Luchino ViscontiRoma, 18 mag. (askanews) – E’ morto a Salisburgo, all’età di 78 anni l’attore austriaco Helmut Berger. Lanciato nel mondo cinematografico da Luchino Visconti, di cui diventò compagno di vita Berger recitò con attori come Romy Schneider, Elizabeth Taylor, Henry Fonda e Burt Lancaster. Era nato a Bad Ischl, in Austria, il 29 maggio 1944 ed è salito alla ribalta grazie ai suoi ruoli nei film del regista italiano Luchino Visconti che diventerà poi suo socio e nel 1966 gli affiderà il suo primo ruolo. Il successo arrivò con “La caduta degli dei” (1969), diretto sempre da Visconti, il quale lo volle nella parte del nevrotico e decadente personaggio di Martin von Essenbeck. Per Visconti ha interpretato ruoli in “The Damned” (da cui deriva il suo soprannome di “dannato”), “Ludwig”, uno dei suoi film più famosi in cui interpretava Ludovico II di Baviera e “Conversation Piece”. Berger fece delle apparizioni anche in “Il giardino dei Finzi-Contini” di Vittorio De Sica, “Dorian Gray” di Massimo Dallamano e, successivamente, in “Il Padrino Parte III” di Francis Ford Coppola. Nel 1975 fu il protagonista maschile di “Salon Kitty” di Tinto Brass. COn Visconti, oltre a un sodalizio lavorativo, anche una relazione sentimentale molto forte, che durò fino alla morte del regista nel 1976. Berger ha annunciato la fine della sua carriera di attore nel novembre 2019 dopo una vita comunque di eccessi come consumatore di alcol, droghe e sesso libero. Ha sperperato denaro, è stato in prigione e ha tentato persino il suicidio. Negli anni ultimi anni ha recitato tra le altre cose nella soap opera statunitense “Dynasty”.

Pnrr, Toti: governo affidi a Regioni coordinamento territoriale

Pnrr, Toti: governo affidi a Regioni coordinamento territorialeGenova, 18 mag. (askanews) – “Ritengo che prima di spostare risorse dal Pnrr ad altri fondi europei, si debba valutare se ci sono progetti non ancora finanziati con il Pnrr ma pronti a partire per essere realizzati entro il 2026, dando quindi alle Regioni quel ruolo, chiesto fin dal governo Draghi ma non ancora riconosciuto, di coordinamento territoriale che dovrebbe spettare loro”. Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine della Conferenza straordinaria delle Regioni sulla programmazione dei fondi europei, alla presenza del ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto.

“In altre parole – aggiunge Toti – alla base dell’uso dei fondi europei, oltre a tener conto delle esigenze dei territori e della distribuzione geografica, deve esistere un principio di meritocrazia e capacità di spesa: se ci sono Regioni in grado di garantire la fattibilità dei loro progetti entro il 2026, si spostino su quei progetti le risorse del Pnrr, prima di optare per l’uso dei Fondi per Sviluppo e Coesione, al di là dei ragionamenti su base territoriale”. “Trovo adeguata la proposta avanzata dal ministro – ha sottolineato il governatore ligure – che prevede cabine di regia dedicate alle singole Regioni per valutare insieme l’utilizzo della dotazione europea complessiva dei prossimi anni, come il Pnrr e gli altri fondi europei come Fse e Por Fesr, che possono essere co-finanziati grazie al riparto del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, che le Regioni stanno appunto aspettando dal governo. Andando ad agire Regione per Regione sarà più facile rifare questa programmazione”.

“Su questa base – conclude Toti – la maggior parte delle Regioni si sono dette d’accordo, chiedendo che le riunioni con il governo avvengano in tempi stretti e che il Cipes, il Comitato Interministeriale per la Politica Economica Estera che programma i fondi, possa riunirsi nelle prossime settimane per mettere a disposizione le risorse. Il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione verrà sostanzialmente utilizzato in tre modi diversi: per progetti strategici nazionali, come le grandi reti di viabilità o le ferrovie, per progetti strategici regionali perché, come dimostra il dramma vissuto in questi giorni dall’Emilia Romagna, c’è bisogno di continuare ad investire anche i piccoli lavori di dissesto idrogeologico e, in terzo luogo, per il cofinanziamento della spesa corrente dei fondi dedicati al sociale e alle imprese”.

Pnrr, Fitto: maggioranza Regioni condivide percorso proposto

Pnrr, Fitto: maggioranza Regioni condivide percorso propostoRoma, 18 mag. (askanews) – “Mi sembra che ci sia un quadro abbastanza maggioritario, importante, che invece condivide questo percorso ma siccome non dobbiamo perdere tempo la cosa migliore è avviare le convocazioni, cosa che farò a breve”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Raffaele Fitto, rispondendo, al termine della Conferenza Stato-Regioni, a una domanda sul mancato consenso di molte Regioni alla sua proposta di convocare ogni singola Regione al fine di coordinare i fondi del Pnrr e qulli del Fondo di sviluppo e coesione in un quadro complessivo, al fine di individuare progetti condivisi e avere scadenze temporali differenziate.

Emilia-Romagna, 320 persone evacuate dall’Aeronautica Militare

Emilia-Romagna, 320 persone evacuate dall’Aeronautica MilitareCervia, 18 mag. (askanews) – Sono almeno 320 le persone finora evacuate dalle zone colpite dall’ondata di maltempo in Emilia-Romagna grazie all’intervento degli equipaggi e gli elicotteri dell’Aeronautica Militare.

Lo rende noto la Forza Armata in una nota pubblicata online. Gli equipaggi del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare di stanza sulla base di Cervia, reparto specializzato nell’attività di ricerca e soccorso aereo, sono impegnati dal tardo pomeriggio di martedì 16 maggio nelle attività di soccorso alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dalla forte ondata di maltempo.

Gli elicotteri HH-139B dell’83° Gruppo SAR (Search and Rescue – Ricerca e Soccorso) di Cervia, sotto il coordinamento del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (Ferrara), stanno operando giorno e notte su richiesta della Protezione Civile regionale e della Prefettura di Forlì-Cesena per evacuare nel più breve tempo possibile cittadini bloccati nelle proprie abitazioni o in zone alluvionate ed isolate. Sono finora oltre 320 le persone recuperate dagli elicotteri dell’Aeronautica, con speciali ceste e verricelli, operando anche di notte ed in condizioni ambientali estreme grazie all’utilizzo di speciali visori notturni. Le operazioni di evacuazione sono tutt’ora in corso. Per l’esigenza, il Rescue Coordination Centre del Comando Operazioni Aerospaziali, che coordina tutte le attività di volo degli assetti militari dell’emergenza, ha disposto la prontezza di 4 equipaggi e 4 elicotteri del soccorso aereo dell’Aeronautica Militare.

Questo genere di interventi rientrano tra quelli che la Difesa, attraverso unità specializzate delle Forze Armate di volta in volta individuate in base all’esigenza, mette a disposizione della collettività in caso di emergenza o calamità. Otto elicotteri, un aeromobile a pilotaggio remoto (APR), 16 gommoni, nove battelli, satelliti, due velivoli Eurofighter e due velivoli Tornado per attività di ricognizione: questi i mezzi messi in campo dalla Difesa italiana a seguito degli eventi meteorologici in Emilia-Romagna e Marche. “Assetti di ogni tipo, di Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare e Carabinieri stanno collaborando senza sosta con il Ministero dell’Interno e con il Dipartimento della Protezione Civile. La miglior rappresentazione dello Stato. Senza colori, magliette, divisioni. Pronto a tendere la mano”, ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

A seguito degli eventi meteorologici che si stanno verificando, arrecando gravi danni e mettendo a rischio la vita delle popolazioni coinvolte, il Ministro Crosetto ha dato indicazione al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, per il tramite del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), di fornire tutto il necessario supporto alla Protezione Civile ed ai Vigili del Fuoco che operano nelle zone colpite dal maltempo.

Cantina Valle Isarco lancia il primo Metodo Classico 100% Sylvaner

Cantina Valle Isarco lancia il primo Metodo Classico 100% SylvanerMilano, 18 mag. (askanews) – E’ di 800 bottiglie la tiratura del primo Metodo Classico prodotto dalla Cantina Valle Isarco, la più giovane realtà cooperativa vinicola dell’Alto Adige, che è anche il primo spumante da uve 100% Sylvaner a finire sul mercato. Si chiama “Aristos Zero Pas Dosé” e rientra nel progetto della bella realtà altoatesina di valorizzare e dare visibilità ai vitigni autoctoni del territorio.

E il Sylvaner è il vitigno più antico presente nella valle e la Cantina ne produce tre versioni ferme e secche in purezza (declinate nelle linee “Aristos” e “Sabiona”), a cui adesso ha voluto affiancare questa elegante “bolla” dell’annata 2019 di grande freschezza e sapidità, affinata per 36 mesi sui lieviti. “Sarebbe stato facile fare un Metodo Classico utilizzando come uve lo Chardonnay, ma noi puntavamo con questo progetto a promuovere ulteriormente un nostro vitignio autoctono” ha spiegato il direttore della Cantina Valle Isarco, Armin Gratl, aggiungendo che “il Sylvaner è perfetto per la spumantizzazione: abbiamo selezionato la vigna, il momento della vendemmia ideale per fare un base spumante e capito tutto il percorso da fare per produrlo al meglio”. “Abbiamo scelto la versione non dosata – ha precisato – perché volevamo mettere in bottiglia tutta l’espressività di questo vitigno, senza le ‘alterazioni’ del dosaggio”.

La produzione era partita in via sperimentale l’anno scorso con 200 bottiglie che non erano state messe in vendita: “Delle annate 2020 e 2021 abbiamo prodotto 1.800 bottiglie, per la 2022 la produzione è salita a quota 3.500 ma il nostro obiettivo è di arrivare a cinquemila bottiglie per ogni annata” ha annunciato Gratl, ricordando che “il nostro è un territorio di vini fermi e il Sylvaner, che per noi è una varietà molto importante, fuori dall’Alto Adige è ancora poco conosciuta”.

Pnrr, Emiliano: procedura governo porterà via dei mesi

Pnrr, Emiliano: procedura governo porterà via dei mesiRoma, 18 mag. (askanews) – “La Conferenza delle Regioni era stata chiara: aveva chiesto l’immediata fissazione del Cipess per assegnare immediatamente le risorse del Fondo di sviluppo e coesione e questa risposta è stata respinta da parte del ministro Fitto sostenendo di dover incontrare tutte e 17 le Regioni che partecipano al Fsc in incontri dove dovrebbe partecipare ogni volta anche il ministro del ramo competente rispetto ad ogni investimento in una procedura che, a occhio e croce, porterà via mesi”. Lo ha detto il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, al termine della Conferenza Stato-Regioni che aveva all’ordine del giorno il tema del Pnrr e quello del Fondo di sviluppo e coesione.

“Tutto questo – ha proseguito Emiliano – evidentemente conferma il sospetto che ho sempre avuto e cioè che in realtà il governo vuole mantenere in mano i 48 miliardi dell’Fsc al fine di utilizzarli in maniera diversa da come previsto dalla legge, cioè assegnandole all’80% al Mezzogiorno e il resto alle altre regioni italiane. Questo impedisce il funzionamento delle regioni, non solo sulle strade ma visto che i fondi europei non finanziano più tutta la cultura del nostro paese non sarà possibile utilizzare i fondi europei per le regioni del mezzogiorno e neanche quelli dell’Fsc sballando le programmazioni di tutte le attività regionali e questo ovviamente farà danni incalcolabili”. “Devo essere sincero – ha sottolineato Emiliano -: ho visto il ministro Fitto in enorme difficoltà anche di fronte alle Regioni della sua stessa parte politica che gli avevano posto la stessa richiesta che gli avevano posto le regioni del centro sinistra, ha detto No a noi e ha detto No alle regioni della sua parte politica. Il perché si stia infilando in un tunnel del genere non può che destare sospetti o addirittura l’idea che, siccome si è fissato su una posizione, adesso non sa come uscirne. In entrambi casi la tragedia non ricadrà solo sul governo, su di lui, ma sul paese intero”, ha concluso il presidente della Regione Puglia.