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Schlein chiede unità al Pd, frizioni su guerra e Jobs act

Schlein chiede unità al Pd, frizioni su guerra e Jobs actRoma, 27 feb. (askanews) – I temi sul tavolo della direzione del Pd erano da trattare con grande cautela, perché su guerra e Jobs act le posizioni nel partito sono da sempre articolate, per usare un eufemismo. Lo dimostra il fatto che buona parte di Energia popolare, la minoranza del partito, non ha partecipato al voto sulla relazione della segretaria, approvata senza voti contrari e senza astensioni. Elly Schlein, d’altra parte, non ha dubbi che il ‘nuovo Pd’ debba avere una posizione chiara per riconnettersi col proprio elettorato. Ma la segretaria sa anche che un partito plurale e unito è più forte, come ha ricordato concludendo la sua relazione, e ha proposto una linea che riducesse al minimo il rischio di tornare a quelle “vecchie abitudini” che ha deprecato nel suo appello conclusivo.


“Questo momento storico ci richiede una grande responsabilità”, ha spiegato alla fine del suo intervento. Ricordando, appunto, che “l’anno scorso un partito plurale e unito come mai ha ricominciato a vincere” e che, dunque, sarebbe bene evitare di “tornare a vecchie abitudini e ricominciare con dinamiche autoreferenziali”. Il richiamo non era fuori luogo, perché Schlein sapeva bene che schierare il Pd per il sì al referendum sul Jobs act avrebbe creato mal di pancia, così come la posizione prudente sul riarmo Ue di cui si parla in questi giorni nelle cancellerie europee.


La riunione è stata preparata con cura, il sì al referendum Schlein lo ha accompagnato con una rassicurazione ai ‘dissidenti’: “Il Pd supporterà i referendum e invita tutte e tutti ad andare a votare”, ha spiegato. Ma poi ha aggiunto: “So bene che nel partito c’è anche chi non li ha firmati tutti e non chiediamo abiure a nessuno”. E infatti non sono mancati momenti di tensione nel susseguirsi degli interventi e più di un esponente della minoranza spiega che proprio grazie alle parole usate dalla segretaria – molto calibrate – alla fine ci si è limitati a qualche battibecco su un tema che poteva essere esplosivo.


Tra gli interventi più decisi, raccontano, ci sono stati quelli di Simona Malpezzi, Lia Quartapelle, Piero Fassino, Sandra Zampa. Malpezzi, spiegano, ha citato il richiamo al pluralismo fatto dalla segretaria, elogiandola, perché va ricordato che oltre al ‘nuovo Pd’ – rappresentato da chi è arrivato da poco e da chi è rientrato dopo essere uscito – c’è anche chi nel partito è sempre stato e non può essere cancellato. E il richiamo al pluralismo è stato apprezzato anche da Quartapelle, che però poi ha messo in guardia dal rischio che il Pd si schiacci sulla Cgil che è il sindacato “più estremista”, rompendo con la Cisl e forse anche con la Uil. Parole che nono sono piaciute affatto a Susanna Camusso e che hanno portato a un chiarimento tra le due parlamentari.


Anche un passaggio di Schlein sull’Ucraina ha suscitato qualche dibattito. La segretaria, nella relazione, ha spiegato: “Noi non siamo con Trump e al suo finto pacifismo e non siamo con l’Europa per continuare la guerra. Siamo con l’Europa per costruire una pace giusta”. E la difesa europea va sostenuta, ha aggiunto, ma nell’ambito di un piano per “l’autonomia strategica” che comprenda anche gli investimenti per il welfare, per la transizione, per il sostegno all’industria. Netta è stata Picierno: “Non siamo stati e non siamo di fronte a una postura bellicista dell’Europa. Non è mai stata l’Ue a voler fare o a voler continuare la guerra e non è nemmeno vero che la mancanza di iniziative di pace siano dipese da una mancanza di volontà politica della Ue”. Simili le obiezioni di Fassino e di Zampa. Risposte sono arrivate da Laura Boldrini, Roberto Speranza e altri. “L’Europa ha fatto benissimo a sostenere l’Ucraina – ha detto l’ex ministro della Sanità – ma inaccettabile che sia stata totalmente assente iniziativa di pace. Ora arriva Trump e riempie il vuoto lasciato dall’Europa. E la posizione della Kallas è fuori dal mondo”. E Andrea Orlando ha avvertito: “Non farsi carico delle posizioni di un popolo largo che ha sofferto rispetto all’ingaggio militare dell’Europa in questi anni, è secondo me un modo di fare questa discussione forzando”. Alla fine è stata la segretaria a rimettere insieme i pezzi della discussione: “Nessuno di noi pensa che quella guerra l’abbia voluta l’Europa. “Quello che pensiamo – ha precisato – è che l’Europa avrebbe potuto già prima fare di più e che oggi siamo chiamati a fare di più”. Ora, si augura la leader Pd, tutti si impegnino per “la mobilitazione” del partito sul “progetto per l’Italia”, perché – assicura – “il vocabolario del futuro non lo scriverà la destra”.

Samuele Bersani e Orchestra, riparte il tour (Roma e Milano sold out)

Samuele Bersani e Orchestra, riparte il tour (Roma e Milano sold out)Roma, 27 feb. (askanews) – Cresce l’attesa per i nuovi concerti di Samuele Bersani, ultima occasione per ascoltare live l’artista insieme ad una grande Orchestra. Dopo lo stop, Bersani torna nei Teatri d’Italia con l’Ensemble Symphony Orchestra (diretta dal Maestro Giacomo Loprieno), e registra il sold out in moltissimi appuntamenti. Biglietti già terminati a Roma, Parma, Bologna, Milano e Torino, mentre restano le ultime disponibilità a Padova, Brescia, Catania, Montecatini e Trieste.


I live di Bersani con Orchestra sono una celebrazione della musica che sa essere possente e delicata, capace di esplodere e di sussurrare. L’orchestra qui non è solo un accompagnamento, ma una voce che dialoga con la sua, che la moltiplica e la arricchisce di sfumature inedite. C’è qualcosa di magico nell’ascoltare Bersani in questa formazione: ogni accordo, ogni battuta è un respiro collettivo, ogni pausa è un’eco che resta. In mezzo al caleidoscopio di suoni, la sua voce si fa intima, senza mai perdere la sua forza evocativa. Il risultato è una delle più interessanti contaminazioni che presto prenderà anche la forma di un disco, in uscita il prossimo 21 marzo. Il pre-order di “Samuele Bersani & Orchestra” (Sony Music Italy) sarà disponibile da oggi, 27 febbraio (https://Columbia.lnk.to/SamueleBersaniOrchestra). Le melodie delle sue canzoni si vestono di nuovi colori, abbracciate dagli archi e dai fiati dell’orchestra che le accompagna e le esalta.


“Samuele Bersani & Orchestra – Tour Indoor 2024” è prodotto e organizzato da Friends and Partners. Le ultime date: 12 marzo a Parma (Teatro Regio), sold out; il 20 marzo Milano (Teatro Arcimboldi), sold out; 2 aprile a Trieste (Teatro Rossetti), 7 aprile a PADOVA (Gran Teatro Geox); il 9 aprile Roma (Auditorium Conciliazione), sold out; il 14 aprile a Brescia (Teatro Dis_Play); il 15 aprile Bologna (Teatro Europauditorium), sold out; il 18 aprile a Catania (Teatro Metropolitan), il 5 maggio Torino (Teatro Colosseo), sold out e il 7 maggio Montecatini Terme (PT) (Nuovo Teatro Verdi).

Bollette, governo: in dl risposte concrete, a lavoro su lungo periodo

Bollette, governo: in dl risposte concrete, a lavoro su lungo periodoRoma, 27 feb. (askanews) – Con il decreto bollette domani in Consiglio dei ministri “verrà adottato un pacchetto di misure che va incontro alle esigenze delle famiglie e delle imprese italiane, garantendo un sostegno concreto in un momento di difficoltà economica legato all’aumento dei costi energetici”. E’ quanto fanno sapere fonti di governo, esprimendo “soddisfazione” al termine del vertice di maggioranza sul decreto che si è tenuto a Palazzo Chigi, presenti la premier Giorgia Meloni, i vice Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e in collegamento il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.


Gli interventi previsti nel decreto, proseguono le fonti, “sono il risultato di un lavoro costante, dei ministri competenti condiviso dalle forze politiche di maggioranza, per dare una risposta rapida e mirata a una delle principali preoccupazioni di cittadini e imprese. Il Governo continuerà a lavorare parallelamente per ulteriori iniziative di medio-lungo periodo che possano rafforzare ed efficientare il sistema nel suo complesso”.

Rita Marcotulli e molti altri big al Festival Dolomiti Sky Jazz

Rita Marcotulli e molti altri big al Festival Dolomiti Sky JazzRoma, 27 feb. (askanews) – “Enrosadira” definisce perfettamente il 29esimo Festival Dolomiti Ski Jazz: nella lingua ladina questa parola descrive il fenomeno del “colorarsi di rosa delle Dolomiti”, all’alba e al tramonto (quando i raggi del sole colpiscono le rocce dolomitiche). Un effetto che, nella 29esima edizione, colora anche la musica che avvolge queste cime. Il festival della “black music”, che attraversa la Festa della Donna, non ha mai ospitato tante jazziste come nel cartellone 2025. Ventisette concerti liberano le note del jazz sulle piste da sci, nei pub, nei teatri e nei paesi delle Valli di Fiemme, Cembra e Fassa, dal 7 al 16 marzo 2025.


Sono state scelte 22 location intriganti per dare vita al festival, diretto da Enrico Tommasini con il supporto delle Apt d’ambito e di Trentino Marketing. Tra i luoghi prescelti, le terrazze con vista di rifugi e chalet, i pub, i teatri, oltre alle vie dei paesi che saranno attraversate dalle “street parades”. Ecco le jazziste di primo piano, a partire dalla cantante francese Camille Bertault, una delle artiste più talentuose della scena internazionale dotata di un virtuosismo mozzafiato. Camille sarà ospite speciale della band londinese Almanaque, con la quale proporrà un potente mix di musica brasiliana e di jazz dalle influenze africane.


Il raffinatissimo trio di Alba Armengou conduce in un viaggio musicale ispirato ai boleri, al cançó catalano, alla bossa nova, al latino e al jazz, La giovanissima ed eclettica cantante e trombettista di Barcellona, formatasi nella ormai mitica Sant Andreu Jazz Band di Barcellona, condividerà il palco del Palafiemme con Olivia Trummer in un concerto pieno di emozioni da non lasciarsi sfuggire. La cantante e pianista di Stoccarda affascina con l’eleganza e la poetica delle sue composizioni stilisticamente ispirate dalla musica di Stevie Wonder, Joni Mitchell e Oleta Adams. Melodie orecchiabili che si sviluppano con spontanea inventiva, virtuosismi strumentali che si alternano a groove coinvolgenti. In scena al Club La Grenz anche il quintetto della cantante romana Carla Marcotulli, docente di canto jazz al conservatorio di S. Cecilia, affiancata da vecchie conoscenze del jazz trentino che non mancano mai a Dolomiti Ski Jazz e dal grande Bruce Ditmas, batterista americano dalle storiche collaborazioni con Paul Blay e Jaco Pastorius.


Sul palco del festival dolomitico anche due talenti locali: l’altoatesina Evi Mair, con la potente voce dalle venature blues & soul e il quintetto di Martina Iori, raffinata cantautrice e chitarrista originaria di Canazei, in Val di Fassa che predilige comporre le sue canzoni in lingua ladina. A chiudere il festival il concerto di Rita Marcotulli, una delle pianiste e compositrici più apprezzate della scena Europea che, grazie a prestigiose collaborazioni con Peter Erskine, Joe Henderson, Joe Lovano ed Enrico Rava, si afferma in breve tempo come una figura importante a livello internazionale sulla scena jazz contemporanea Fra i suoi traguardi la pluripremiata colonna sonora del film di Rocco Papaleo “Basilicata coast to coast” e le collaborazioni in ambito pop con Pino Daniele, Pat Metheny, Giorgio Gaber, Gino Paoli e Noa.


Dolomiti Ski Jazz 2025 è organizzato da Trentino Jazz in collaborazione con Aziende per il Turismo delle Valli di Fiemme Cembra e Fassa.

Vino, prosegue partnership tra Consorzio Lugana e Fondazione Sozzani

Vino, prosegue partnership tra Consorzio Lugana e Fondazione SozzaniMilano, 27 feb. (askanews) – Il Consorzio Tutela Lugana Doc, dopo il successo dello scorso anno, rinnova la partnership con Fondazione Sozzani “in un binomio tra vino e moda all’insegna della contemporaneità”. Venerdì 28 febbraio, alle 16, il Lugana accompagnerà la presentazione della collezione “As Above, So Below” del brand Florania.


Ispirata alle donne surrealiste e all’alchimia,”As Above, So Below” racchiude i temi chiave del marchio a-genere fondato da Flora Rabitti: “la connessione tra macrocosmo e microcosmo, tra l’ecosistema naturale e le attività umane”. Tutti i capi sono realizzati in Italia con materiali circolari e fibre innovative. La presentazione sarà accompagnata dalla proiezione del cortometraggio “Everything Above, So Below” diretto da Filippo Savoia e girato all’interno dello storico Teatro all’Antica di Sabbioneta, Mantova. L’evento (su invito) fa parte del calendario ufficiale della Milano Fashion Week e si svolgerà presso la nuova sede di Fondazione Sozzani, in Via Bovisasca 87 nel capoluogo lombardo.

Con Ego Pizza Festival la Puglia diventa Capitale della pizza

Con Ego Pizza Festival la Puglia diventa Capitale della pizzaRoma, 27 feb. (askanews) – Acqua, farina, lievito. Tutto ciò che occorre per dar vita ad un capolavoro della cucina italiana: la pizza. E poi olio extravergine d’oliva, pomodoro, mozzarella, elementi fondamentali con cui giocare in un caleidoscopio di possibilità, ma con un gusto sempre inconfondibile. Tutti gli ingredienti per dar vita alla magia della pizza nascono proprio nel tacco del Belpaese.


Ed è proprio per questo che Taranto, città dei due mari, il 21 e il 22 marzo ospiterà EGO Pizza Festival, la kermesse che celebra il paniere della Dieta Mediterranea e svelerà i segreti della Pizza contemporanea pugliese. La Puglia è infatti nota come il Granaio d’Italia, il principale produttore italiano di grano duro, con 360.000 ettari coltivati e 10 milioni di quintali prodotti in media all’anno. Non solo: l’olio EVO è l’oro verde della Puglia, prima regione produttrice della Penisola, con quasi 150.000 quintali annui, rappresenta quasi il 50% della produzione nazionale. Ma la Puglia è anche la terra d’origine di un’altra protagonista indiscussa del mondo pizzeria: la Mozzarella di Gioia del Colle DOP, prodotta nell’Altopiano della Murgia e che ha ottenuto, nel 2019 dall’Unione europea, la Denominazione di Origine Protetta.


“Il Festival è un’opportunità per una narrazione della Puglia del gusto, partendo da un prodotto iconico come la pizza” spiega Monica Caradonna, giornalista, conduttrice televisiva e ideatrice della rassegna, “farina, olio EVO e mozzarella sono elementi semplici, dietro i quali si nasconde la storia e l’identità di questa regione, ma soprattutto la sua idea di futuro. Partiremo da questo paniere per raccontare il viaggio del gusto, che culminerà in un appuntamento declinato lungo le note della grande festa popolare. A questo si associa un progetto culturale a cui stiamo lavorando con i tecnologi di Petra Molino Quaglia e che renderemo pubblico proprio nei giorni del Festival”. “Siamo entusiasti di essere partner di Ego Pizza Festival – conferma Piero Gabrieli direttore marketing Petra Molino Quaglia – un evento che rappresenta un’importante piattaforma di crescita e confronto per la gastronomia italiana. Mettiamo a disposizione, con altrettanto entusiasmo, l’esperienza maturata nel contribuire alla nascita della pizza italiana contemporanea, con la costituzione dell’Università della Pizza e del Manifesto del 2012 e alla sua continua evoluzione, in un dialogo aperto con i professionisti del settore. Crediamo fermamente che il Festival diventerà il fulcro di un progetto gastronomico capace di esaltare la qualità della Puglia e dei suoi talenti, portandoli con orgoglio sulla scena internazionale”.


“Elemento centrale dell’Ego Pizza Festival è la valorizzazione di prodotti di qualità come l’olio EVO di Puglia, delle conserve e delle farine prodotte nei nostri territori, anche recuperando grani antichi e cultivar autoctone dall’alto valore nutrizionale, senza dimenticare la mozzarella DOP di Gioia del Colle – ha ricordato l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia – Tutti elementi che, in un prodotto gastronomico semplice e genuino come la pizza, emblema di convivialità e condivisione della buona tavola, diventano un’eccellenza riconosciuta, gustata e amata in tutto il mondo”. L’evento Il 21 e 22 marzo, nell’incantevole cornice di Villa Peripato, si potranno vivere due giornate dedicate alla pizza a 360 gradi, dalla scoperta degli ingredienti, sino alla sua realizzazione per mano dei pizzaioli più noti e acclamati d’Italia, che si daranno appuntamento nella città pugliese. Nell’Arena di Villa Peripato, verranno organizzate presentazioni di libri, serate musicali e banchi di degustazione, con i prodotti da forno realizzati sul momento dai pizza maker, i cuochi e i maestri lievitisti.


Grazie ad Ego Pizza Festival, la pizza diventa un’esperienza culturale, un volano – con il suo paniere di ingredienti – per un turismo enogastronomico attento e consapevole. Quaranta pizzaioli pugliesi saranno protagonisti della prima Pizza Competition. Ogni sera sul palco saliranno due squadre, composte da 10 pizzaioli ciascuna, che si sfideranno nelle quattro categorie evergreen per ogni maestro dell’arte bianca che si rispetti: pizza margherita, marinara, bianca e focaccia pugliese. Non mancherà il confronto su un prodotto ispirato alla Mortadella Bologna IGP. Alla squadra vincitrice, verrà assegnato un premio speciale da una giuria di giornalisti nazionali espressioni delle più importanti guide di settore presieduta da Luciano Pignataro e da Francesco Martucci. Nell’arena della Villa Peripato di Taranto, ai 40 pizzaioli pugliesi si affiancheranno anche 10 super ospiti provenienti da tutta Italia e a presentare entrambe le serate ci sarà Nicola Prudente, in arte Tinto, amatissimo volto di “Top Rai2” e voce storica di “Decanter” su Rai Radio2. Sul palco con lui, di fronte al forno a legna, anche i nomi dell’olimpo della pizzeria: Gabriele Bonci, il re indiscusso della pizza romana e Francesco Martucci, titolare de I Masanielli, a Caserta, eletta migliore pizzeria al mondo. “Taranto, città ricca di storia e cultura, si conferma ancora una volta un importante palcoscenico per promuovere eventi capaci di attrarre visitatori e promuovere il turismo del gusto – ha sottolineato Gianfranco Lopane, Assessore Regionale al Turismo, Sviluppo e Impresa Turistica – Ego Pizza Festival, nel capoluogo ionico, dà la possibilità al pubblico e al privato di collaborare per creare un sistema turistico integrato che coinvolga tutto il territorio nelle esperienze collaterali che possono generarsi attorno alla manifestazione. Penso, ad esempio, alla Terra delle Gravine, con il suo paesaggio unico e le sue eccellenze locali, che è parte di una strategia condivisa di sviluppo e promozione. Il turismo enogastronomico è un asset strategico. Appuntamenti come Ego Pizza Festival permettono di consolidare buone pratiche di sinergia tra Regione Puglia e operatori, tra imprese e comunità residenti, in ottica di prodotto turistico e lungo la direttrice di un percorso condiviso che punta a migliorare la qualità dei servizi per chi sceglie la nostra meravigliosa terra per viaggiare o per viverci”. La seconda edizione di Ego Pizza Festival è possibile grazie al supporto della Regione Puglia Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Ambientale, Petra Molino Quaglia, Moretti Forni, Gioiella, FG Eventi, So Food, Consorzio Mortadella Bologna Igp, Varvaglione1921, Consorzio Pasta Gragnano, Cippone Di Bitetto, Infrastistemi, Ferrarelle, Birra Raffo, Santoro salumi, Molecola e si ringraziano Goeldlin, GiMetal, Inpact, il rinnovato l’hotel Delfino e il Comune di Taranto per il patrocinio morale.

Papa, fonti vaticane: è uscito da momento più critico

Papa, fonti vaticane: è uscito da momento più criticoCittà del Vaticano, 27 feb. (askanews) – Papa Francesco “è uscito dal momento più critico” e dalla fase di “criticità” si è tornato al “quadro complesso”. E’ quanto riferiscono fonti vaticane, secondo cui il Papa sta alternando l’ossigenazione ad alti flussi con ventimask, ovvero mascherine di ossigeno. “E’ una soluzione più leggera rispetto all’ossigeno ad alti flussi”, precisano fonti vaticane, che fanno notare come “per la seconda volta non si utilizza il termine condizione critica”.


“E’ un bollettino che descrive un ulteriore miglioramento”, precisano le fonti, ma “è anche un segnale che si riservino la prognosi” e questo significa “che i medici nutrono ancora delle preoccupazioni”. Sull’Angelus di domenica, le fonti vaticane non si sbilanciano. “E’ ovvio che al Papa piacerebbe vedere la gente, attendiamo di vedere cosa succederà domenica”.

Il Papa sta meglio

Il Papa sta meglioCittà del Vaticano, 27 feb. (askanews) – “Le condizioni cliniche del Santo Padre si confermano anche nella giornata odierna in miglioramento. Oggi ha alternato ossigenoterapia ad alti flussi con ventimask”. E’ quanto si legge nel bollettino vaticano diffuso stasera riguardo alle condizioni di salute di Papa Francesco, giunto al suo quattordicesimo giorno di ricovero al Policlinico Agostino Gemelli.


“In considerazione della complessità del quadro clinico, sono necessari ulteriori giorni di stabilità clinica per sciogliere la prognosi”. E’ quanto si legge nel bollettino vaticano diffuso stasera. “Il Santo Padre – aggiunge il bollettino – ha dedicato la mattina alla fisioterapia respiratoria alternandola al riposo, mentre il pomeriggio dopo una ulteriore seduta di fisioterapia si è raccolto in preghiera nella Cappellina dell’appartamento privato sito al decimo piano, ricevendo l`Eucarestia; quindi si è dedicato alle attività lavorative”. 


 

Carpinella (AICC): Cultura principale motore turismo in Italia

Carpinella (AICC): Cultura principale motore turismo in ItaliaRoma, 24 feb. (askanews) – “Non vi sono dubbi che in Italia il principale motore per il turismo, che porta ogni anno milioni di persone a visitare il nostro straordinario Paese, sia la Cultura. Cultura intesa come beni culturali, straordinaria eredità dei grandi artisti del passato, ma anche cultura come insieme di esperienze legate al territorio ed espressione dei nostri valori e del nostro “saper fare”. In tal senso, le imprese culturali e creative contribuiscono a valorizzare i diversi territori del nostro Paese con iniziative e attività, fianco a fianco del settore pubblico, rendendo tali luoghi ancora più attrattivi e garantendo un’esperienza unica ai diversi visitatori. Non possiamo nascondere però che in Italia l’opera di valorizzazione sia maggiormente rivolta ai beni culturali ereditati, nella tutela e conservazione degli stessi. In questo senso ci sono Paesi e realtà che sono maggiormente consapevoli delle opportunità future in termini turistici e culturali, nello sviluppo e nella valorizzazione dell’arte contemporanea. Tra gli esempi che potremmo portare in tal senso e che si affacciano ora sulla scena turistica internazionale, vi è senza dubbio l’Arabia Saudita che, con la sua lungimirante Saudi Vision 2030, sta dimostrando di aver compreso a fondo, ancor più di tanti Stati Europei, l’importanza della leva culturale e dell’heritage per uno sviluppo che è al contempo economico e sociale. Innovazione e tradizione che si fondono perfettamente e che garantiranno esperienze uniche ai turisti e viaggiatori del futuro.


Lo ha dichiarato Caterina Carpinella, responsabile relazioni istituzionali AICC – Associazione Imprese Culturali e Creative, Confindustria, in occasione dell’edizione 2025 di TourismA.

Rapporto Pefc 2025: record per sostenibilità forestale in Italia

Rapporto Pefc 2025: record per sostenibilità forestale in ItaliaRoma, 27 feb. (askanews) – Un traguardo significativo per l’ecosistema della certificazione forestale: il 2024 ha registrato il maggior numero da sempre di nuove aziende certificate in un solo anno, confermando la validità del sistema di certificazione PEFC in particolare per le piccole e medie imprese. Gli ettari di foreste e piantagioni gestite in maniera sostenibile in Italia nel 2024 sono saliti a quota 1.061.059,26 con un incremento del +8,2% rispetto all’anno precedente. Questi i dati emersi dal Rapporto Annuale del PEFC Italia, ente promotore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale, che evidenziano anche l’importante aumento di aziende che hanno ottenuto la certificazione di Catena di Custodia PEFC, cioè la certificazione che garantisce la tracciabilità del materiale, dal bosco al consumatore finale. Sono infatti 236 le nuove certificazioni che, sommate a quelle degli anni precedenti, raggiungono un totale di 1.585, registrando un +16,8% rispetto al 2023. Attualmente sono 14 le regioni italiane con almeno una foresta certificata, con il Trentino Alto Adige che si posiziona in cima alla classifica per la vastità di superficie certificata.


“Il risultato di quest’anno è straordinario e dimostra come la certificazione PEFC stia diventando un elemento chiave per le aziende italiane orientate a perseguire pratiche sostenibili e obiettivi di responsabilità sociale d’impresa. Questo è un percorso fondamentale per trasformare processi produttivi e organizzativi”, spiega Marco Bussone, presidente di PEFC Italia. “La spinta verso la sostenibilità è alimentata anche dalle politiche pubbliche e dai criteri ESG, sempre più rilevanti per le aziende che desiderano accedere a fondi agevolati. La crescente consapevolezza dei consumatori sta cambiando il modo in cui le aziende operano, portando a filiere più virtuose e responsabili, nel quadro di Green Community che diventano percorsi decisivi per interpretare crisi ecologica e demografica”, aggiunge. A livello territoriale, il Trentino Alto Adige si conferma al primo posto per superficie forestale certificata con 598.463,29 ettari, seguito dal Friuli-Venezia Giulia con 98.570,46 ettari e dal Piemonte con 86.847,97 ettari. Il Veneto e la Lombardia continuano a contribuire in modo significativo alla crescita della superficie certificata con, rispettivamente, 79.981,19 e 79.084,31 ettari. Crescita tangibile anche per la Toscana, che raggiunge i 51.926,77 ettari, e per Emilia Romagna e Marche che contano rispettivamente 27.855,07 e 14.610,05 ettari. Invariata la situazione di Lazio (10.498,30 ettari), Basilicata (4.082,18 ettari) e Abruzzo (237,77 ettari), mentre registrano una lieve crescita Liguria (5.931,84 ettari), Umbria (2.486,13 ettari) e Calabria (483,92).


Per quanto riguarda i servizi ecosistemici da foreste certificate, sono 15 le nuove attestazioni rilasciate, di cui 14 riguardanti il servizio ecosistemico del carbonio e 1 per la biodiversità. Attualmente, PEFC Italia conta 35 certificati di servizi ecosistemici, con un coinvolgimento di 27.856 ettari, a dimostrazione della sempre più crescente attenzione verso la tutela della biodiversità, la promozione del turismo e del benessere forestale e dei benefici ecosistemici. Numerosi sono stati i progetti di finanziamento da parte di aziende produttive italiane a favore della promozione e tutela dei benefici ecosistemici forestali. Tra questi, il supporto da parte di Carte d’Or a favore della certificazione della biodiversità dell’area del Cansiglio, gestita da Veneto Agricoltura. La certificazione di Catena di Custodia PEFC nel 2024: +16,8% rispetto al 2023. Per quanto riguarda la certificazione di catena di custodia (o CoC, dall’inglese Chain of Custody), sono 236 le nuove aziende ad aver ottenuto la certificazione PEFC lo scorso anno, ovvero un +16,8% rispetto all’anno precedente, passando dalle 1.403 aziende certificate del 2023 alle 1.585 del 2024. È in assoluto l’anno con il maggior numero di nuove aziende e di conseguenza con l’incremento in percentuale più alto di sempre. Il Veneto si conferma capolista per numero di aziende certificate (326), seguito dalla Lombardia (263) e dal Trentino Alto Adige (234). Il Piemonte ha invece registrato il maggior numero di nuove aziende (+70), seguito dalla Lombardia (+52) e dal Trentino Alto Adige (+42). Nel Centro-Sud, la Toscana guida con 87 aziende (+23).


L’edilizia e il packaging in legno si affermano come settori trainanti, con una crescita di rilievo nelle categorie della pannellistica, segheria e legno lamellare. Una caratteristica peculiare della certificazione PEFC è la certificazione di gruppo di produttori, indubbiamente un vantaggio a favore delle piccole aziende che possono dunque accedervi “unendo le forze”. Nel 2024, il 53,4% delle nuove aziende ha aderito a questa modalità, sottolineando l’attenzione di PEFC verso i piccoli proprietari forestali e le PMI. Sono 1.585 le aziende certificate nel 2024, suddivise in 37 categorie su cui primeggiano pannelli (+26,6%), segherie (+16%) e legno lamellare (+28,7%), con significativi incrementi anche in carpenteria (+43%), pavimenti (+40%) e infissi (+71%). “L’aumento delle certificazioni PEFC non è solo un numero ma piuttosto il segno tangibile di un cambiamento culturale in direzione della sostenibilità e della trasparenza delle filiere di approvvigionamento”, aggiunge Antonio Brunori, segretario generale PEFC Italia.


“In un momento storico in cui la crisi climatica è al centro del dibattito globale, la certificazione PEFC rappresenta un impegno concreto per il futuro del nostro patrimonio forestale, per la sua gestione al fine di una mitigazione degli estremi climatici e per il benessere della società”, conclude.