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Pioggia di missili russi sull’Ucraina, colpito anche un condominio. Kiev: almeno 12 morti nei raid

Pioggia di missili russi sull’Ucraina, colpito anche un condominio. Kiev: almeno 12 morti nei raidRoma, 28 apr. (askanews) – Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime degli attacchi missilistici russi di questa notte in Ucraina. Almeno 12 persone hanno perso la vita, secondo le ultime informazioni delle autorità locali. Il ministro dell’Interno ucraino, Ihor Klymenko, ha infatti appena confermato che l’attacco missilistico nella città di Uman, a sud di Kiev, ha provocato 10 morti e 17 feriti.

Il missile ha colpito un condominio di nove piani prima dell’alba, mentre i residenti stavano ancora dormendo. Nella città sud-orientale di Dnipro, inoltre, un missile ha colpito una casa, uccidendo una bambina di due anni e una donna di 31 anni, ha detto il governatore regionale, Serhiy Lysak.

L’Istat: il Pil italiano è aumentato dello 0,5% nel primo trimestre, +1,8% su base annua

L’Istat: il Pil italiano è aumentato dello 0,5% nel primo trimestre, +1,8% su base annuaRoma, 28 apr. (askanews) – Nel primo trimestre del 2023 il prodotto interno lordo italiano è aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dell’1,8% su base annua, secondo la stima flash diffusa dall’Istat, che individua in 0,8% la crescita acquisita per il 2023. L’istituto spiega che la stima preliminare riflette dal lato dell’offerta una crescita sia del comparto industriale, sia di quello dei servizi, mentre il settore primario registra una stazionarietà. Dal lato della domanda il contributo alla crescita del Pil risulta positivo sia per la componente nazionale sia per la componente estera.

“L’ambizione responsabile paga. Alle illazioni rispondono i fatti”, così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha commentato i dati Istat sul pil.

Papa Francesco è in Ungheria, per il suo 41esimo viaggio apostolico (con un pensiero all’Ucraina)

Papa Francesco è in Ungheria, per il suo 41esimo viaggio apostolico (con un pensiero all’Ucraina)Città del Vaticano, 28 apr. (askanews) – Papa Francesco è giunto in Ungheria dove sta iniziando il suo 41.mo viaggio internazionale. Al suo arrivo all’Aeroporto Internazionale Ferenc Liszt di Budapest, Francesco è stato accolto dal Vice-Primo Ministro della Repubblica di Ungheria, Zsolt Semjén. Due bambini in abito tradizionale gli hanno offerto il pane e il sale, simboli di accoglienza. Quindi, dopo la presentazione delle delegazioni locali, il Papa e il vice-primo ministro si sono diretti verso la sala vip dell’aeroporto per un breve incontro. Poi, la cerimonia di benvenuto al Palazzo Sßndor, la visita di cortesia alla presidente della Repubblica, Katalin Novak e l’incontro con il primo ministro, Viktor Orban.

“Questa visita è programmata da tempo e quindi non è motivata principalmente dalla situazione odierna che è marcata dalla guerra in Ucraina – ha spiegato ieri il segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin su Vatican News – ma come sappiamo questa tragedia che si sta perpetuando sta molto a cuore al Papa e sono sicuro che in questa visita non verrà trascurata nessuna opportunità che si possa presentare per promuovere la pace. Questa particolare attenzione del Santo Padre, dunque, arricchisce la sua presenza in Ungheria anche di questo incoraggiamento per un maggiore impegno a favore della pace”.

Banca Ifis: sostegno a ecosistema culturale è nostro pilastro

Banca Ifis: sostegno a ecosistema culturale è nostro pilastroVenezia, 28 apr. (askanews) – “Siamo felici di sostenere, in qualità di Main Sponsor, il Padiglione Italia di questa nuova edizione della Biennale Architettura che si presenta con un progetto dei curatori che interessa anche luoghi diversi da Venezia, e si propaga nei territori a favore di una dimensione partecipativa dell’arte. Il sostegno all’ecosistema culturale è uno dei pilastri dell’impegno della Banca a favore dello sviluppo economico e sociale dei territori italiani. Un impegno che ha dato vita al progetto Economia della Bellezza per fotografare il valore di un patrimonio fatto di cultura, territorio e imprese”. Lo ha detto, durante la presentazione del progetto per Padiglione Italia, il presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio.

Banca Ifis quindi vuole celebrare i suoi 40 anni di attività rinnovando il sostegno al mondo dell’arte e della cultura. La challenger bank leader nei servizi alle piccole e medie imprese italiane è infatti Main Sponsor del Padiglione Italia e per il terzo anno consecutivo sostiene un progetto legato alle manifestazioni de La Biennale di Venezia, rafforzando le sinergie col territorio nel quale è nata e dove ha tutt’oggi una delle sue principali sedi. Grazie al sostegno della Banca uno degli appuntamenti del Public Program del Padiglione Italia proporrà ai partecipanti una giornata di studio con gli architetti del collettivo Fosbury Architecture che ne curano l’edizione 2023. Banca Ifis ‘adotterà’, inoltre, uno dei progetti legati al territorio per valorizzarlo anche dopo la Biennale Architettura 2023. Per la Banca guidata da Fürstenberg Fassio, la cultura è definita un pilastro strategico, grazie a Kaleidos, il Social Impact Lab che raccoglie tutte le iniziative sviluppate a sostegno delle comunità e delle persone. Tra queste, “Economia della Bellezza”, che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio di Bellezza che esprime il nostro Paese, non solo negli ambiti più tradizionali come quello naturalistico-paesaggistico, ma anche industriale e imprenditoriale, attraverso il lavoro delle Pmi che la Banca sostiene con i suoi prodotti e servizi. Sempre nell’ambito di Kaleidos rientra “Your Future You”, il progetto della 21 Gallery che, attraverso la metodologia del life & executive coaching e della creatività artistica, offre ai ragazzi dei licei italiani l’opportunità di acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità attraverso l’arte.

Dopo lo “scivolone” la Camera torna ad esaminare il Def e la nuova Relazione

Dopo lo “scivolone” la Camera torna ad esaminare il Def e la nuova RelazioneRoma, 28 apr. (askanews) – L’Aula della Camera è tornata ad esaminare il nuovo Documento di economia e finanza (Def) 2023 e la Relazione con cui il governo chiede al Parlamento l’autorizzazione allo sforamento di bilancio. Si tratta di 3,4 miliardi per il 2023 e di 4,5 miliardi per il 2024. Dopo che ieri in Aula non è passata la Relazione, oggi l’Assemblea di Montecitorio esamina i provvedimenti con la stessa procedura. Ieri sera il Def e la nuova Relazione sono stati licenziati dalla Commissione bilancio. Nella nuova Relazione, approvata ieri pomeriggio in Consiglio dei Ministri, si è introdotto il riferimento all’utilizzo delle risorse per il 2023 per “sostenere le famiglie con figli”, oltre che a sostenere il reddito disponibile e il poter d’acquisto dei lavoratori dipendenti. Per il 2024 resta la destinazione delle risorse a interventi di riduzione della pressione fiscale.

Dopo la votazione sulla nuova Relazione, l’Assemblea di Montecitorio voterà le risoluzioni al Def già presentate ieri. Nel pomeriggio, dalle 14, la Relazione e il Def saranno esaminati dal Senato. Una giornata in cui la maggioranza dovrà rimediare allo “scivolone” di ieri: il Def non era mai stato bocciato prima. La notizia che la risoluzione sullo scostamento di bilancio non era passata per sei voti, con 26 assenze sui banchi della maggioranza è piombata ieri nel salottino dell’appartamento al numero 10 di Downing street, poco dopo che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si era accomodata accanto al premier britannico Rishi Sunak per un bilaterale che il governo italiano considerava importantissimo, anche perché ha portato alla firma di un memorandum a cui i due Paesi lavoravano dai tempi del Conte 2 e che finora, complici anche pandemia e guerra, non si era mai chiuso. Un accordo che spazia da ambiti come difesa e energia, fino a transizione ecologica e scambi commerciali. La premier aveva da poco ribadito al padrone di casa la “piena sintonia” su molti temi, a cominciare dall’Ucraina e soprattutto i migranti, arrivando anche ad appoggiare l’idea da molti contestata, di spostare in Ruanda i richiedenti asilo sbarcati sulle coste del Kent.

Un bilaterale sin dalle premesse costruito per essere pressoché perfetto per la premier, che però nel bel mezzo del colloquio è stata avvertita che la maggioranza era andata sotto nella risoluzione che accompagna il Def. Un provvedimento pesante e importante, uno di quelli su cui normalmente la maggioranza dovrebbe essere a ranghi serrati, non essere battuto per troppe assenze. La prima reazione, un messaggio ai suoi: “Non ho parole”. Più che rabbia, racconteranno, dispiacere e stupore. L’obiettivo di non oscurare la visita a Londra, con tanto di giro privato con Sunak in una Westminster chiusa al pubblico che si prepara all’incoronazione di Re Carlo III, ormai impossibile da centrare. La stessa presidente del Consiglio si rende conto che, per quanto lo avrebbe voluto evitare trovandosi in una missione all’estero, si impone la necessità di dare una risposta. Anche perché il caso ha finito per coinvolgere pure il Quirinale che, interpellato sulla possibilità di rivotare lo stesso testo, ha spiegato che il guaio andava sistemato con un nuovo provvedimento e una nuova risoluzione. Cosa che poi ha portato alla convocazione del Cdm riparatore. E così, conversando con alcuni giornalisti nell’hotel, la premier a fine giornata ha deciso di mettere nero su bianco che ciò che è successo alla Camera è “uno scivolone”, “una brutta figura” per cui tutti vanno “richiamati alle loro responsabilità” ma ha negato che si sia trattato di un “segnale politico” da parte degli alleati e anzi ha assicurato che il Consiglio dei ministri del 1 maggio, quello con i provvedimenti dedicati al lavoro, è confermato.

L’Rt sale sopra la soglia epidemica: è 1,08. Scende l’incidenza dei contagi da Covid-19

L’Rt sale sopra la soglia epidemica: è 1,08. Scende l’incidenza dei contagi da Covid-19Roma, 28 apr. (askanews) – Secondo il monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia di Ministero della Salute e Istituto superiore di sanità, nel periodo 5 – 18 aprile 2023, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,08 (range 0,85-1,37), in aumento rispetto al periodo precedente (era a 0,93) e al di sopra della soglia epidemica.

L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è invece in diminuzione e sotto la soglia epidemica: Rt=0,96 (0,91-1,02) al 18/04/2023 vs Rt=1,07 (1,02-1,13) al 11/04/2023. In calo anche l’incidenza settimanale a livello nazionale: 39 ogni 100.000 abitanti (21/04/2023 -27/04/2023) vs 48 ogni 100.000 abitanti (14/04/2023 -20/04/2023).

Secondo il monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia di Ministero della Salute e Istituto superiore di sanità, il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile all’1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 27 aprile) vs l’1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 20 aprile); il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale leggermente al 4,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 27 aprile) vs il 4,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 20 aprile).

Lavazza: rinnovato il cda, Giuseppe presidente

Lavazza: rinnovato il cda, Giuseppe presidenteMilano, 28 apr. (askanews) – Cambio al vertice di Lavazza, l’azienda del caffè torinese. L’assemblea nel pomeriggio di giovedì ha nominato il nuovo consiglio d’amministrazione che resterà in carica per il prossimo triennio e che vede Giuseppe Lavazza nella carica di presidente, mentre Alberto Lavazza ha assunto la carica di presidente onorario. Confermato nella carica di vicepresidente Marco Lavazza, nominato nel 2011, e i consiglieri Francesca, Antonella e Manuela Lavazza. Antonio Baravalle ed Enrico Cavatorta restano nel ruolo rispettivamente di amministratore delegato e chief financial & corporate officer.

Completano il nuovo board, composto da 13 membri di cui cinque amministratori indipendenti, i riconfermati Robert Kunze-Concewitz, chief executive officer di Campari, Nunzio Pulvirenti, membro dell’advisory board di Ferrero e Roberto Spada, managing partner di Spada & Partners. Accanto a loro fanno il loro ingresso nel cda come nuovi membri indipendenti Silvia Candiani, vice president telecommunication Microsoft, e Daniel Winteler, consigliere delegato operazioni straordinarie e business development di The European House Ambrosetti. Lasciano Pietro Boroli, vicepresidente di De Agostini, Gabriele Galateri di Genola e di Suniglia, presidente dell’Istituto italiano di tecnologia, Antonio Marcegaglia, presidente di Marcegaglia Steel e Leonardo Ferragamo, presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda di famiglia.

Approvato il bilancio 2022 della Cnpr con utile lordo a 186,8 mln

Approvato il bilancio 2022 della Cnpr con utile lordo a 186,8 mlnMilano, 28 apr. (askanews) – Approvato a larghissima maggioranza dall’assemblea dei delegati il bilancio d’esercizio della Cnpr – la Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca – per l’anno 2022. Il bilancio vede un utile al lordo di accantonamenti e rettifiche di valore pari a 186,8 milioni di euro (utile netto pari a 39,3 milioni).

Il risultato a consuntivo, rispetto al preventivo assestato di novembre 2022, è influenzato positivamente dai risultati conseguiti dalle adesioni degli iscritti al provvedimento di incentivazione alla regolarità contributiva, che ha consentito all’ente di accertare contribuzione eccedente relativa ad anni pregressi per 25,6 milioni – si legge in una nota della Cnpr – Inoltre la crescita dei redditi e dei volumi d’affari degli iscritti per l’anno 2021 ha permesso di accertare a consuntivo una maggiore contribuzione soggettiva di 8 milioni e una maggiore contribuzione integrativa di 6,9 milioni; altro contributo positivo deriva dalla rivalutazione di alcune immobilizzazioni finanziarie e di alcuni valori mobiliari iscritti nell’attivo circolante per circa 5,2 milioni, mentre l’andamento fortemente negativo dei mercati finanziari nell’ultimo mese di dicembre 2022, ha comportato una maggiore svalutazione dei titoli iscritti nell’attivo circolante di 32,5 milioni rispetto al budget assestato che stimava la rettifica di valore delle gestioni patrimoniali per le minusvalenze in formazione in 60 milioni di euro, mitigato dalla riduzione della svalutazione delle immobilizzazioni finanziarie per 1,5 milioni di euro. Altro elemento che ha inciso negativamente sul risultato è stato l’incremento della svalutazione dei crediti verso iscritti che ha conseguito un incremento di 17,4 milioni rispetto al budget, dovuto al maggior accertamento delle sanzioni e degli interessi per mancato pagamento accertate a consuntivo. La svalutazione appostata include il residuo da riscuotere dei crediti contributivi del 2010 e ammonta complessivamente a 50,2 milioni. Il fondo svalutazione crediti verso iscritti alla fine dell’esercizio ammonta a 225,1 milioni. Il valore dei crediti verso iscritti per contributi al netto del fondo ammonta a 428,4 milioni di euro. Il fondo svalutazione per effetto del provvedimento straordinario di incentivazione alla regolarità contributiva ha subito una riduzione di 40,5 milioni di euro dovuti alla riduzione delle sanzioni e degli interessi applicati agli iscritti aderenti.

L’andamento dei mercati mobiliari nell’ultimo semestre del 2022 ha rilevato un’elevata volatilità facendo registrare un sensibile decremento del valore di mercato degli investimenti mobiliari gestiti mediante i mandati di Gestione Patrimoniale Mobiliare che ha registrato un rendimento finanziario di -12,6% a fronte del +10,28% dell’anno 2021. L’eccezionale anno negativo è frutto della forte correlazione tra la componente obbligazionaria e quella azionaria, facendo registrare a tutte le asset class un rendimento negativo nel corso del 2022. Le poste che portano alla rilevazione del risultato lordo di 186,8 milioni, sono ascrivibili alle rettifiche di valore dei crediti verso iscritti e conduttori di immobili che assommano a 50,3 milioni di euro circa (in decremento rispetto al 2021 di circa 3,8 milioni, per effetto dell’accertamento delle minori sanzioni determinate in base al nuovo regolamento), alla svalutazione delle immobilizzazioni finanziarie e dei titoli dell’attivo circolante per 97,1 milioni a fronte della perdita di valore ritenute durevoli e dall’accantonamento del fondo oscillazione titoli del circolante per le minusvalenze implicite, mitigati dalla ripresa di valore delle partecipazioni iscritte nell’attivo immobilizzato e circolante per euro 5.3 milioni. Gli iscritti al fondo tra attivi e pensionati attivi sono pari 27.289 (27.839 a fine 2021), a fronte della stima di 28.545 con i quali si sono stimate le entrate contributive del 2022 nel bilancio di previsione. Il minor numero di iscritti consuntivati, non ha però comportato un minor accertamento a consuntivo della contribuzione che rileva a fine 2022 per 365,4 milioni a fronte dei 327,9 milioni dell’esercizio 2021, incremento derivato in gran parte dal maggior reddito e volume d’affari degli iscritti e dall’accertamento della maggiore contribuzione eccedente relativa ad anni pregressi a seguito dell’acquisizione delle comunicazioni reddituali presentate dagli iscritti aderenti al provvedimento straordinario di incentivazione alla regolarità contributiva e ai maggiori interessi di dilazione per il pagamento della contribuzione a fronte dell’incremento del tasso legale.

Le pensioni erogate tra dirette e indirette rilevano 10.928 prestazioni (10.535 nel 2021, si incrementano di 393 prestazioni tra dirette, e indirette pari al 3,73% in più) a fronte di una stima previsionale di 10.391. L’incremento è fortemente influenzato dalle 257 pensioni di vecchiaia dirette erogate nel 2022, nonché dalle 187 pensioni in cumulo (157 pensioni di vecchiaia e 30 pensioni anticipate). Nonostante il lieve decremento delle prestazioni (-2,11% in meno rispetto alla previsione assestata), la spesa previdenziale si è attestata a 247,5 milioni a fronte di una previsione assestata di 247,3 milioni, mentre la spesa assistenziale si è attestata a 6,7 milioni a fronte di una previsione assestata di 7,6 milioni. L’accertamento delle entrate per contributi è pari a 365,4 milioni (incluse le sanzioni e gli interessi per ritardato pagamento) a fronte di una previsione assestata di 311,8 milioni. Il patrimonio investito è pari a 2.314,3 milioni di euro a fronte di una valutazione a mercato di 2.281,1 milioni di euro. Il rendimento finanziario delle gestioni patrimoniali mobiliari si è attestato al -12,6%, registrando un risultato negativo inferiore rispetto all’asset allocation strategica che ha chiuso il 2022 al 13,15%. Dal conferimento dei mandati ai gestori selezionati mediante gara europea il rendimento dal 25/06/2015 al 31/12/2022 è pari a +21,01% contro il rendimento del benchmark dell’AAS che registra da inizio mandato un +25,75% (i dati sono riferiti ai mandati delle quattro case di gestione che hanno visto confermato il mandato nell’ambito della gara europea aggiudicata lo scorso 21 aprile 2022). Il nuovo gestore aggiudicatario ha conseguito un rendimento da inizio mandato al 31/12/2022 (sei mesi) negativo dello 0,36% a fronte di un rendimento dell’AAS nel medesimo periodo di -0,87%. Nel 2022 l’andamento dei mercati finanziari è stato contraddistinto dal proseguimento della fase rialzista nei primi mesi dell’anno fino all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ancorché avversato dal rialzo dei tassi statunitensi per il contrasto alla elevata inflazione, contrariamente alle previsioni macroeconomiche delle banche centrali, non era facilmente governabile attraverso il riassorbimento dell’eccesso di domanda di materie prime per la produzione. Infatti, il deflagrare del conflitto in Europa ha aggiunto all’inflazione core l’innalzamento delle fonti energetiche, con particolare riguardo al gas e al petrolio, che hanno visto un innalzamento delle quotazioni a seguito dell’imposizione delle sanzioni economiche alla Russia da parte dei paesi aderenti all’UE e da parte degli Stati Uniti. L’alimentazione del fenomeno inflazionistico ha avuto una ricaduta pesante sui mercati obbligazionari, che non hanno potuto beneficiare delle politiche monetarie meno espansive delle banche centrali, le quali non sono riuscite nel corso dei primi tre trimestri dell’anno a contrastarne la crescita. I timori per la contrazione della disponibilità delle fonti energetiche fossili e il loro innalzamento dei prezzi si è riverberato sui mercati azionari con conseguente incremento della volatilità e dell’avversione al rischio, generando in tal modo un’avversione al rischio degli investitori. Le azioni di politica monetaria e le dichiarazioni della Lagarde ad inizio dicembre, aventi a riguardo l’avvio della contrazione degli acquisti di titoli governativi in scadenza a partire dal successivo febbraio 2023 hanno provocato una sensibile contrazione nel mese degli indici azionari e obbligazioni, annullando il parziale recupero del valore del mercato azionario avvenuto nei mesi di ottobre e novembre 2022. Gli eventi geo-politici e le politiche monetarie restrittive hanno quindi fortemente impattato sul patrimonio investito dell’ente. Il maggior clima di fiducia dovuto ai primi segnali di contrazione dell’inflazione, nonché al superamento della crisi energetica attraverso la diversificazione geografica degli approvvigionamenti del gas in Europa, ha conseguito una ripresa del valore degli investimenti con ritorno al rendimento positivo dal 1° gennaio 2023 al 14 aprile pari al 3,69% del portafoglio investito mediante le gestioni patrimoniali a fronte di un rendimento dell’AAS del 4,14%. (nella foto: Luigi Pagliuca, presidente Cnpr)

Ambasciatore in Lettonia: presenza italiani apprezzata in base Nato

Ambasciatore in Lettonia: presenza italiani apprezzata in base NatoRiga, 28 apr. (askanews) – La presenza italiana nel Battle Group NATO in Lettonia vanta “un apprezzamento unanime” e “contribuisce alla deterrenza nei confronti di possibili minacce provenienti dal confine orientale dell’Alleanza”. Lo spiega Alessandro Monti, ambasciatore italiano a Riga che in un colloquio con askanews sottolinea: “il Governo italiano è in prima linea nel preparare un futuro di pace ed integrazione europea dell’Ucraina”.

askanews: Perché è importante per l’Italia che ci sia tale presenza? Ambasciatore Monti: “La partecipazione al dispositivo della NATO in Lettonia contribuisce alla deterrenza nei confronti di possibili minacce provenienti dal confine orientale dell’Alleanza. La presenza del contingente italiano – circa 250 militari e 140 mezzi terrestri della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” – rappresenta per l’Italia anche una dimostrazione concreta di amicizia e solidarietà nei confronti di un importante partner dell’Unione Europea come la Lettonia”.

askanews: Come viene percepito il personale italiano dalla popolazione lettone? Ambasciatore Monti: “Dalla nascita del Battle Group NATO nel 2017 le nostre donne e uomini in uniforme sono presenti in Lettonia, e fin dal principio sono stati accolti ovunque con grande rispetto e gratitudine. Un apprezzamento unanime che ci viene ribadito dalle autorità lettoni in ogni occasione di dialogo politico e che rispecchia un sentimento di simpatia che è facile riscontrare per le strade dei centri urbani nei pressi di Adazi (dove si trova la base, ndr) e della capitale Riga”.

askanews: Come si articola la posizione che ha assunto il nostro Paese? Ambasciatore Monti: “In una situazione internazionale caratterizzata da una profonda e dolorosa incertezza, Italia e Lettonia restano fianco a fianco nel sostegno all’Ucraina. Lo scorso luglio, in occasione del Summit di Madrid, il nostro Paese ha sostenuto il rafforzamento della presenza dell’Alleanza Atlantica lungo il confine orientale, nel segno della solidarietà europea ed atlantica. Allo stesso tempo, il Governo italiano è in prima linea nel preparare un futuro di pace ed integrazione europea dell’Ucraina. Per questo la Farnesina ha organizzato il 26 aprile a Roma una Conferenza bilaterale di alto profilo istituzionale e imprenditoriale per offrire un contributo concreto alla ricostruzione dell’Ucraina”.

(di Cristina Giuliano e Serena Sartini)

Lettonia, Base Nato: “Siamo sempre pronti, ma situazione tranquilla”

Lettonia, Base Nato: “Siamo sempre pronti, ma situazione tranquilla”Adazi (Riga), 28 apr. (askanews) – Il Tenente Colonnello Massimiliano Erra è il comandante del Task Group Baltic, ad Adazi, in Lettonia, dal 20 dicembre 2022. Il Battle Group è a guida canadese, ma l’Italia gioca un ruolo di primo piano, con i suoi circa 250 soldati, uomini e donne, impegnati nella Base Nato al confine est del Baltico, a 300 chilometri dalla Russia.

“L’Italia, a seguito del vertice di Varsavia nel 2016, nel 2017 ha aderito a questa attività, inviando un gruppo di soldati italiani, inserito in un Battle-Group a guida canadese. Il nostro Paese – spiega ad askanews il comandante – ha aderito subito e responsabilmente alla richiesta di partecipare a questa attività. Con i nostri circa 250 soldati, siamo il terzo contingente per presenza numerica qui in Lettonia, dopo Canada e Spagna. Il supporto che dà l’Italia è estremamente concreto”. Il compito principale del contingente italiano, in linea con il mandato Nato, è quello della deterrenza. “Quello che svolgiamo qui, attraverso una razionalizzazione di tutte le unità addestrative – prosegue il Ten. Col. Erra – è quello della deterrenza, per evitare un deterioramento della pace verso questi territori. L’obiettivo è garantire la pace, la tranquillità e l’unità territoriale dei nostri alleati Nato, qui nel confine est, attraverso una serie di esercitazioni e attività addestrative estremamente razionalizzate”.

Il comandante ci tiene a precisare che “ad Adazi si respira un’atmosfera normale e tranquilla, nonostante la vicinanza al confine con la Russia. La nostra attività, fin dal 2017, non è mai cambiata. I soldati italiani qui si addestrano tutti i giorni, costantemente, con l’obiettivo di integrarsi anche con gli altri Paesi dell’Alleanza”. Nessuna escalation di tensione? “Ovviamente – risponde il Ten. Col. Erra – è intrinseco nell’essere soldati avere sempre un massimo livello di allerta, qualunque sia la condizione geopolitica del momento. Ma non c’è nessuna escalation del livello di allarme o rischi particolari dopo l’invasione della Russia in Ucraina. Non ci sono state minacce concrete, la situazione è tranquilla, viviamo in armonia insieme agli altri Paesi che contribuiscono alla formazione del Battle Group, è un’esperienza estremamente esaltante per i nostri soldati, poter lavorare insieme mantenendo il principio della Nato – insieme per la sicurezza delle nostre Nazioni”. Di Serena Sartini e Cristina Giuliani