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Banche, Fisac Cgil: 2 filiali al giorno chiuse, 15 dipendenti a casa

Banche, Fisac Cgil: 2 filiali al giorno chiuse, 15 dipendenti a casa




Banche, Fisac Cgil: 2 filiali al giorno chiuse, 15 dipendenti a casa



















Milano, 8 apr. (askanews) – Ogni giorno in Italia poco meno di due filiali chiudono i battenti e oltre 15 dipendenti spariscono: lo scorso anno gli sportelli sono diminuiti di 664 unità, passando da 21.650 nel 2021 a 20.986. “Una desertificazione che trascina con sé anche una diminuzione del personale bancario, pari lo scorso anno a 264.132 in flessione del -2,1% rispetto all’anno precedente per -5.647 dipendenti”. Sono alcuni numeri contenuti in un report prodotto dall’ufficio studi della Fisac Cgil Nazionale su dati di Bankitalia.

“La dinamica del settore è estremamente preoccupante che disegna una desertificazione, bancaria e occupazionale, al momento inarrestabile: serve con urgenza invertire questa tendenza”, ha detto la segretaria generale della categoria, Susy Esposito. Il report della Fisac Cgil rileva che considerando gli ultimi cinque anni il numero di sportelli è diminuito di -6.388 unità, quasi il -24% delle 27.374 filiali rilevate a fine 2017 rispetto alle 20.986 del 2022. Alla contrazione del numero di sportelli è corrisposta quella degli organici bancari: a fine 2022 i dipendenti bancari italiani erano 264.132 e sugli ultimi cinque anni la flessione registrata è del -7,7%, quando nel 2017 i dipendenti bancari erano 286.222.

“Il settore bancario – ha aggiunto la segretaria generale della Fisac Cgil Esposito – sta vivendo una situazione estremamente preoccupante. I maggiori gruppi proseguono, tra digitalizzazione e piani industriali, nell’operazione di desertificazione e sparizione bancaria e occupazionale. Una tendenza ancora più grave perché incide in aree del paese caratterizzate da comuni di minori dimensioni e dove un tessuto finanziario solido è funzionale allo sviluppo economico e al contrasto all’illegalità”. La riduzione degli sportelli bancari è generalizzata in tutte le regioni e ha inciso in misura maggiore, nel dato anno su anno, in Molise (-5,8%), nelle Marche (-4,9%) e in Sardegna (-4,1%). Per quanto riguarda i dipendenti le flessioni maggiori in percentuale, tra il 2022 e il 2021, si sono registrate in Liguria (-19,9%), in Toscana (-9,7%) e in Campania (-7,6%). Sul raffronto 2017-2022 emergono in negativo ancora una volta la Liguria (-38,7%), seguita dalla Valle d’Aosta (-28,2%) e dall’Umbria (-26%).

A Gerusalemme lo chef della Bibbia: “Pace per la Terra Santa”

A Gerusalemme lo chef della Bibbia: “Pace per la Terra Santa”




A Gerusalemme lo chef della Bibbia: “Pace per la Terra Santa”




















Gerusalemme, 8 apr. (askanews) – Moshe Basson è anche detto lo chef della Bibbia perché i suoi piatti richiamano sia negli ingredienti che nella realizzazione i passi legati alla vita di Gesù. La storia dello chef inizia nel 1960, quando da bambino pianta un albero di eucalipto nel giardino di casa. Proprio sotto quello stesso albero, dopo vari anni, è stato aperto il suo primo ristorante, che non poteva che chiamarsi “Eucalipto”, nel cuore di Gerusalemme.

“Realizziamo cibo dell’Antico testamento, legato alla terra e al suolo della Terra Santa. E’ il cibo di tutte le religioni. Appartengo a un movimento, “Chef della pace”: siamo cristiani musulmani ed ebrei. Insieme, per un messaggio di pace”. Ogni sera, lo chef della Bibbia porta in tavola il suo piatto forte: Makluba, piatto della cucina palestinese a base di riso, agnello e verdure.

E proprio nei giorni in cui la Terra Santa e Gerusalemme in particolare è sede di violenti scontri nella spianata della moschea di Al-Aqsa, lo chef della Bibbia lancia un messaggio di pace. “Utilizziamo i coltelli grandi per…cucinare e fare tante cose buone. Non per uccidere”.

La Puglia celebra il mare, risora più importante del territorio

La Puglia celebra il mare, risora più importante del territorio




La Puglia celebra il mare, risora più importante del territorio



















Roma, 8 apr. (askanews) – La Regione Puglia celebra il mare, una delle risorse più preziose del nostro territorio la cui costa si estende per circa 940 km. A partire dall’11 aprile “Giornata del mare e della cultura marinara”, ricorrenza italiana nata nel 2017, nel corso dei prossimi mesi si svolgeranno numerose manifestazioni rivolte alle più disparate platee per la valorizzazione, la conoscenza e la tutela del mare.

“Il mare è una risorsa infinita – ha detto il presidente Michele Emiliano – che in Italia celebriamo l’11 aprile con la Giornata del mare e della cultura marinara, in Europa si celebra il 20 maggio con la Giornata europea del mare e a livello mondiale si festeggia l’8 giugno con la Giornata mondiale degli oceani voluta dalle Nazioni Unite. Per noi pugliesi il mare non è solo una risorsa ambientale, economica e turistica da tutelare e valorizzare ma è anche il cardine della nostra cultura di marinai e di paese che accoglie, nel nome dell’integrazione e dell’arricchimento. Ai nostri ragazzi dobbiamo insegnare quale grande patrimonio esso sia, punto di partenza per uno sviluppo sostenibile e una migliore qualità della vita.” Sposando gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”, la Regione Puglia rafforzerà la collaborazione con le autorità militari preposte, con i Comuni costieri e i centri di ricerca scientifica per una gestione della risorsa mare capace di prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino derivante anche da attività esercitate sulla terraferma e di proteggere l’ecosistema marino e costiero, al fine di non comprometterne la biodiversità. In questa direzione andranno anche azioni volte alla regolamentazione della filiera del settore della pesca marittima e dell’acquacoltura e del settore del diporto nautico, con il potenziamento dell’attività di vigilanza, controllo e sicurezza lungo le coste.

E proprio perché il mare è una risorsa a 360 gradi, insieme ai principali stakeholder legati a esso (Marina Militare, Corpo delle Capitanerie di Porto e Guardia costiera, Guardia di Finanza, Ufficio Scolastico regionale, scuole, enti locali costieri, Arpa, operatori della Blue economy, tra gli altri), nei prossimi mesi saranno calendarizzati svariati eventi che si terranno in numerose località costiere pugliesi, focalizzando i contenuti sulle tematiche di Cultura e Formazione, Accoglienza, Economia, Sicurezza. Si parte martedì 11 aprile nella “Giornata del Mare e della cultura marinara”, con l’evento “Il mare in museo. I musei di Puglia raccontano il patrimonio sommerso della regione”, organizzato dal Centro Euromediterraneo per l’Archeologia dei Paesaggi costieri e subacquei – ESAC, in collaborazione con i Poli bibliomuseali regionali. Nei musei Castromediano di Lecce, Ribezzo di Brindisi e nel Museo del Territorio di Foggia si terranno visite guidate sul tema del mare e del patrimonio archeologico e naturalistico subacqueo, condotte dai conservatori e dal team dell’ESAC. Sarà possibile anche vivere esperienze immersive con video e app che raccontano, grazie alla realtà virtuale, questo patrimonio altrimenti invisibile o riservato a pochi. Un patrimonio che ci racconta storie di contatti e di scambi, di migrazioni e di contaminazioni, di rotte e di commerci, di naufragi e di approdi.

Il 21 aprile, a conclusione della “Settimana Blu” (17-21 aprile), presso la sala 1- giardino e sala 4 del padiglione 152 della Fiera del Levante di Bari si terrà la Cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso regionale sulla “Settimana Blu e Giornata del Mare” rivolto alle scuole, bandito dall’Ufficio Scolastico Regionale Puglia in collaborazione con la Direzione Marittima della Puglia e Basilicata Jonica e la Regione Puglia-Assessorato all’Istruzione. Oggetto del concorso è la “promozione e sviluppo della cultura del mare, in un quadro più ampio di educazione civica e di sostenibilità ambientale nel rispetto e nella tutela dell’ambiente marino e costiero e della tutela della biodiversità”. Se questi due eventi sono mirati al riconoscimento del mare come patrimonio culturale e alla formazione in particolare dei giovani studenti, le altre manifestazioni che verranno organizzate con il patrocinio della Regione Puglia si focalizzeranno sulla risorsa mare come cuore della Blue Economy e delle attività turistiche, e come scenario di approdi e sbarchi che la Puglia vuole affrontare in maniera sempre più sicura nel pieno rispetto del migrante, senza tradire i valori dell’accoglienza e dello scambio culturale che da sempre la caratterizzano.

Usa-Sudcorea-Giappone: bloccare l’utilizzo di lavoratori nordcoreani

Usa-Sudcorea-Giappone: bloccare l’utilizzo di lavoratori nordcoreani




Usa-Sudcorea-Giappone: bloccare l’utilizzo di lavoratori nordcoreani




















Roma, 8 apr. (askanews) – La Corea del Sud, gli Stati uniti e il Giappone hanno chiesto sostegno internazionale per vietare alla Corea del Nord di inviare lavoratori all’estero e frenare i crimini informatici del Nord in modo da bloccare i canali di finanziamento del suo programma nucleare. Lo riferisce oggi il Nikkei Asia.

I responsabili anti-proliferazione nucleari dei tre paesi si sono incontrati a Seoul per valutare assieme le mosse da fare rispetto alla rafforzata attività nucleare del regime di Kim Jong Un. La Corea del Nord ha intensificato i suoi testi missilistici e appare pronta a effettuare in qualsiasi momento il suo settimo test nucleare.

Nonostante 11 cicli di sanzioni delle Nazioni unite e le difficoltà legate alla pandemia, che hanno peggiorato i suoi problemi economici e alimentari, la Corea del Nord dedica ancora gran parte delle sue scarse risorse ai suoi programmi nucleare e missilistico. A contribuire al finanziamento del suo programma bellico – secondo quanto sostengono gli esperti – ci sono le attività di pirateria informatica, oltre che le retribuzioni dei lavoratori nordcoreani inviati in Cina, in Russia e anche in altri paesi, nonostante un precedente ordine delle Nazioni Unite di rimpatriarli entro la fine del 2019.

In una dichiarazione congiunta, gli inviati dei tre paesi hanno esortato la comunità internazionale a rispettare scrupolosamente le risoluzioni delle Nazioni unite sul divieto di sfruttamento dei lavoratori nordcoreani all’estero Il ministero degli Esteri sudcoreano ha denunciato che un gran numero di lavoratori nordcoreani è utilizzato in attività economiche in tutto il mondo e trasferisce denaro che viene investito nei programmi d’armamento della Corea del Nord. Ha affermato che i tre inviati hanno cercato di richiamare l’attenzione sui lavoratori nordcoreani, perché il Nord potrebbe riaprire ulteriormente i suoi confini internazionali man mano che la situazione globale di COVID-19 migliora.

Non si sa esattamente quanti lavoratori nordcoreani operino all’estero. Ma, prima del 2019, il Dipartimento di Stato Usa aveva stimato che c’erano circa 100mila nordcoreani che lavoravano in fabbriche, cantieri, industrie del legname e altre strutture in tutto il mondo. Questi lavoratori, che non possono muoversi liberamente, facevano affluire alla Corea del Nord entrate stimate tra i 200 ei 500 milioni di dollari all’anno. “Dobbiamo assicurarci che le provocazioni non restino mai impunite. Contrasteremo efficacemente le future provocazioni della Corea del Nord e taglieremo i loro flussi di entrate che finanziano queste attività illegali”, ha detto Kim Gunn, l’inviato sudcoreano, nei commenti televisivi all’inizio del incontro. Sung Kim, l’inviato degli Stati uniti, ha sostenuto che con i suoi programmi nucleari e missilistici e il “programma informatico dannoso che prende di mira paesi e individui in tutto il mondo”, la Corea del Nord minaccia la sicurezza e la prosperità dell’intera comunità internazionale. L’intelligence sudcoreana ha dichiarato a dicembre che gli hacker nordcoreani sono stati in grado di rubare circa 1.500 miliardi di won (1,2 miliardi di dollari) in criptovalute e altre risorse virtuali negli ultimi cinque anni e più della metà solo lo scorso anno. Il National Intelligence Service ha affermato che la capacità della Corea del Nord di sottrarre risorse digitali è tra le migliori al mondo perché Pyongyang si è concentrata sui crimini informatici da quando le sanzioni economiche delle Nazioni Unite sono state inasprite nel 2017 in risposta ai suoi precedenti test nucleari e missilistici. La Corea del Nord sostiene da tempo che le sanzioni delle Nazioni Unite e le esercitazioni militari guidate dagli Stati Uniti nella regione sono la prova dell’ostilità di Washington contro Pyongyang. Il Nord ha affermato di essere stato costretto a sviluppare armi nucleari per far fronte alle minacce militari statunitensi.

Perego di Cremnago: proteggere anche il cyber under – water

Perego di Cremnago: proteggere anche il cyber under – water




Perego di Cremnago: proteggere anche il cyber under – water




















Roma, 8 apr. (askanews) – “Il Cyberspazio è un super dominio, non solo il quinto come definisce la Nato, perché pervade tutti gli altri. Occorre fare sistema tra Istituzioni e imprese, la tecnologia e la sua sovranità sono un fattore abilitante ma la differenza la fanno le persone. L’Italia sta investendo non solo per difendersi da cyber attacchi ma per prevenirli sopra e sotto il mare perché il concetto di cyber under- water sarà un nuovo dominio. Tutto ciò che viaggia sotto il mare (comunicazioni e energia) ha importanza vitale e va protetta”. Così Matteo Perego di Cremnago, sottosegretario alla Difesa, in un’intervista a Il Giornale.

Rixi (Lega): con Ponte Stretto stupiremo il mondo

Rixi (Lega): con Ponte Stretto stupiremo il mondo




Rixi (Lega): con Ponte Stretto stupiremo il mondo




















Roma, 8 apr. (askanews) – “Noi crediamo che il Ponte sullo Stretto, esempio paradigmatico di perdita di tempo con la chiu- sura dei cantieri che erano già aperti nel 2012 e che sono stati chiusi, possa essere riallineato, come progetto, in un anno. Certo è che un’opera del genere non riguarda un ministero e un governo. Dobbiamo tornare a stupire il mondo. E smettere di dribblare le sfide che ci si pongono dinanzi”. Lo dice Edoardo Rixi (Lega), ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in un’intervista a Il Giornale.

Sugli altri obiettivi a breve termine, spiega: “dobbiamo spendere tutti i soldi del Pnrr. Entro aprile avremo una mappatura di tutti i progetti. E sposteremo le coperture finanziarie in modo che tutte le opere possano essere riparametrate in relazione al Pnrr. Faremo una cosa che insegnano normalmente in qualsiasi azienda che si occupi di gestire la finanza: coprire con degli strumenti finanziari che vadano veloci tanto quanto i cantieri. Se ci sono cantieri in ritardo, non possiamo finanziarli con il Pnrr. Poi, come ministero, dobbiamo fare i conti con le autorizzazioni altrui. Tema che abbiamo in parte affrontato col nuovo Codice, come il rapporto con le soprintendenze. Questo per il futuro. Diverso è il discorso per i progetti già in essere”. Per Rixi “un tema centrale è la rete autostradale, che va rinnovata di netto, pure se non c’entra con il Pnrr. Dobbiamo avere strade e autostrade degne di questo nome. Attualmente abbiamo dei colli di bottiglia che rischiano di bloccare il Paese. Un altro focus va posto, e in fretta, sulla rete ferroviaria. Vorrei che le principali direttrici ferroviarie siano realizzate in maniera definitiva, per davvero. L’Alta Velocità deve arrivare a Venezia, per dire. Serve all’economia un collegamento veloce tra il primo porto del Paese e Milano. E poi dobbiamo necessariamente rinnovare i treni Intercity, che hanno 45 anni. I problemi del Sud saranno risolti, a mio pare- re, col ponte sullo Stretto. Quello sarà un’opera risolutrice. Non vuol dire rinunciare agli altri investimenti: vuol dire conferire un senso anche alle altre opere che stiamo per mettere in campo, collegando la rete ferroviaria siciliana al resto del continente”.

Taiwan: rilevate otto navi e 42 aerei da guerra cinesi

Taiwan: rilevate otto navi e 42 aerei da guerra cinesi




Taiwan: rilevate otto navi e 42 aerei da guerra cinesi



















Roma, 8 apr. (askanews) – Taiwan ha affermato oggi di aver rilevato 42 aerei e otto navi da guerra cinesi nei pressi dell’isola. Lo riferisce l’agenzia di stampa France Presse.

Ventinove aerei hanno attraversato la linea mediana che separa la Cina da Taiwan, ha affermato il ministero taiwanese, denunciando “azioni irrazionali” da parte di Pechuino. L’Esercito di liberazione del popolo cinese ha avviato oggi tre giorni di esercitazioni militari nello Stretto di Taiwan, in un contesto di tensioni con l’isola. Le manovre “servono come seri avvertimenti” contro la collusione tra le forze separatiste che cercano l’”indipendenza di Taiwan” e le forze esterne, così come le loro attività provocatorie”, ha detto in una nota il portavoce militare cinese Shi Yi.

Ieri Pechino ha reso noto che lunedì si terranno esercitazioni a fuoco vivo nello Stretto di Taiwan, vicino alla costa del Fujian (est), la provincia prospiciente l’isola, hanno riferito anche le autorità marittime locali. Taipei ha affermato che le manovre minacciano “la stabilità e la sicurezza” nella regione Asia-Pacifico. Gli annunci seguono il “transito” della presidente taiwanese Tsai Ing-wen negli Stati Uniti questa settimana. La leader di Taipei ha incontrato mercoledì Kevin McCarthy, presidente della Camera dei rappresentanti Usa e numero tre nella gerarchia istituzionale americana.

Pechino ha promesso “misure ferme e energiche” in risposta a quella che considera una violazione del principio dell’”Unica Cina”, riconosciuto anche da Washington. Da giovedì, Pechino ha intensificato la pressione militare su Taiwan con l’invio di navi da guerra e aerei nello stretto. Il luogo esatto delle nuove manovre non è specificato, a parte le esercitazioni a fuoco vivo di lunedì, che si svolgeranno intorno a Pingtan, il punto della Cina continentale più vicino a Taiwan.

Ad agosto 2022, Pechino mise in scena manovre militari senza precedenti intorno a Taiwan in risposta alla visita nell’isola dell’allora speaker della Camera Usa, la democratica Nancy Pelosi.

Testamento Solidale ricorda Picasso e le donazioni e i lasciti

Testamento Solidale ricorda Picasso e le donazioni e i lasciti




Testamento Solidale ricorda Picasso e le donazioni e i lasciti




















Milano, 8 apr. (askanews) – “Perché in casa mia non ci sono appesi miei dipinti? È perché non posso permettermeli”. Recita così un celebre aforisma attribuito a Pablo Picasso. Ma nel 1976 venne stimato che il patrimonio totale del pittore si aggirasse attorno ai 3,75 miliardi di franchi francesi. L’8 aprile 2023 ricorre il cinquantesimo anniversario della morte di Picasso, scomparso nel 1973 a Mougins, all’età di 91 anni, senza scrivere alcun testamento, lasciando oltre 40mila opere d’arte ancora invendute. La morte di Picasso diede vita a lunghe pratiche per la sistemazione e suddivisione del patrimonio che negli anni fu oggetto di importanti donazioni. In particolare, spiccano i lasciti allo Stato francese promossi dalla figlia Maya Ruiz-Picasso. L’ultimo lascito promosso dalla figlia del pittore, morta all’età di 87 anni lo scorso dicembre, fu la donazione al museo Picasso di Parigi di sei dipinti, un album di schizzi, una statua e un’opera etnografica. Per Maya Picasso, la promozione dell’arte del padre era una missione, per far sì che le opere del grande artista fossero un lascito a beneficio di tutta la collettività.

Il “Caso Maya” non è un episodio di generosità isolato. Sono decine gli artisti e le personalità note che, negli anni, hanno deciso di donare i loro beni per cause sociali, culturali o umanitarie. Tuttavia, la scelta di lasciare tutti o parte dei propri beni a uno o più enti benefici, impegnati in favore di chi ha più bisogno, non è appannaggio soltanto di filantropi o personalità celebri ma è sempre più diffusa anche tra i comuni cittadini. “L’anniversario della morte di Picasso ci ricorda quanto sia importante lasciare a chi resta una traccia dei propri valori, quando non ci saremo più. Non dobbiamo però credere che un lascito solidale sia appannaggio solo di persone note o particolarmente abbienti. – spiega Rossano Bartoli, portavoce del Comitato Testamento Solidale e presidente della Lega del Filo d’Oro – Sicuramente atti di generosità come quelli di Maya Picasso non passano inosservati e sono un dono prezioso per l’intera umanità, sono di esempio per tutti, ma non dimentichiamoci che chiunque ha la possibilità di fare un lascito in favore di una causa benefica. Quello che con il Comitato Testamento Solidale raccontiamo e spieghiamo ormai da 10 anni è proprio questo: basta anche un piccolo gesto per fare una grande differenza nella vita di tante persone e di intere comunità”. Nel 2023 il Comitato Testamento Solidale, con la sua opera di sensibilizzazione e informazione, compie infatti i suoi primi dieci anni. Il Comitato nacque nel 2013 con lo scopo di diffondere la cultura dei lasciti solidali in Italia e offrire informazioni chiare e autorevoli a quanti decidono di intraprendere la strada della generosità post mortem, per lasciare una duratura traccia di sé e dei propri valori. E in 10 anni, l’azione del Comitato e delle Organizzazioni ha effettivamente inciso nella consapevolezza e nell’attitudine degli italiani verso il lascito solidale. Da una ricerca condotta nel 2022 da Walden Lab per il Comitato Testamento Solidale, emerge che, in Italia, sono quasi 800 mila le persone over 50 che hanno già predisposto un lascito solidale, 1 milione quelli che certamente lo farebbero e quasi 5 milioni quelli che lo considerano una possibilità concreta. In totale, 1 italiano su 4, fra gli over 50, dice di aver già fatto un testamento solidale o di essere ben disposto a farlo: si tratta di oltre 6 milioni 800 mila persone in tutto.

“Con il Comitato Testamento Solidale e le organizzazioni che ne fanno parte ci impegniamo per far sì che il lascito per sostenere una causa benefica sia sempre più conosciuto e scelto dagli italiani. – spiega Bartoli – Quest’anno il Comitato compie dieci anni: in questo decennio abbiamo visto la cultura della solidarietà cambiare ed evolversi, in risposta ai profondi mutamenti sociali, economici e culturali del nostro Paese, accentuatisi soprattutto dopo due anni di pandemia e con lo scoppio di una guerra a noi vicina. Il lascito solidale è una realtà sempre più nota e prescelta, ma abbiamo di fronte ancora tanta strada affinché sia uno strumento sempre più diffuso e conosciuto”.

Kim Jong Un “testa” di nuovo il suo drone nucleare sottomarino

Kim Jong Un “testa” di nuovo il suo drone nucleare sottomarino




Kim Jong Un “testa” di nuovo il suo drone nucleare sottomarino



















Roma, 8 apr. (askanews) – La Corea del Nord ha annunciato oggi di aver effettuato un altro test con un drone d’attacco sottomarino a capacità nucleare, dimostrando l’affidabilità del sistema d’arma e la capacità di colpire in maniera “fatale” il nemico. Il test con l’arma strategica sottomarina denominata Haeil-2 è stato effettuato dal 4 al 7 aprile, secondo l’agenzia di stampa ufficiale del regime Korean Central News Agency (KCNA).

“Il sistema servirà come potenziale militare vantaggioso e prospettico delle forze armate della Corea, essenziale per contenere tutte le azioni militari in evoluzione dei nemici, rimuovere le minacce e difendere il paese”, ha affermato la KCNA. La provocazione del Nord è arrivata mentre il regime ha promesso di intraprendere azioni “schiaccianti” contro le esercitazioni militari congiunte tra la Corea del Sud e gli Stati uniti delle ultime settimane

Il drone è partito martedì da un porto nella provincia di Sud Hamgyong e venerdì ha “navigato correttamente” con una testata di prova montata, sott’acqua dopo aver percorso un percorso “ovale e a forma di otto” e simulando una distanza di 1.000 chilometri per 71 ore e sei minuti, secondo il dispaccio della KCNA. Il nuovo annuncio arriva circa due settimane dopo che Pyongyang ha reso pubblico per la prima volta un test del suo drone d’attacco subacqueo Haeil il 24 marzo. Allora la Nordcorea sostenne che “l’arma segreta” è in grado di generare uno “tsunami radioattivo” e attaccare i nemici senza essere preventivamente rilevato.

Il 28 marzo, il regime ha svelato per la prima volta la sua testata nucleare tattica Hwasan-31 e ha affermato di aver organizzato un test di detonazione sottomarina del suo drone Haeil-1 il giorno prima. Considerando il cambio di numero progressivo nel nome dell’arma nell’ultimo test, quella testata questa settimana potrebbe essere una versione aggiornata.

Il Nord ha recentemente intensificato i suoi atti provocatori, come mettere in mostra la testata nucleare tattica Hwasan-31 e il lancio di missili da crociera da sottomarino.

Firenze, al Museo Bargello mostra Ghiberti, Verrocchio e Giambologna

Firenze, al Museo Bargello mostra Ghiberti, Verrocchio e Giambologna




Firenze, al Museo Bargello mostra Ghiberti, Verrocchio e Giambologna



















Roma, 4 apr. (askanews) – Fino al 4 settembre prossimo il Museo Nazionale del Bargello di Firenze ospiterà in mostra il San Giovanni Battista di Lorenzo Ghiberti, l’Incredulità di san Tommaso di Andrea del Verrocchio e il San Luca del Giambologna, tre tra i massimi capolavori della statuaria bronzea rinascimentale, provenienti dal Museo di Orsanmichele. L’esposizione intende offrire al pubblico l’occasione per ammirare l’allestimento di tre opere del celebre ciclo scultoreo di Orsanmichele, trasferite presso l’antica sede del Palazzo del Podestà durante la temporanea chiusura del Complesso monumentale (12 dicembre 2022 – 22 settembre 2023) per lavori straordinari di restauro, messa in sicurezza, riallestimento e miglioria degli accessi.