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La Russa torna sulle Fosse Ardeatine, ma è bufera. “Grave revisionismo”

La Russa torna sulle Fosse Ardeatine, ma è bufera. “Grave revisionismo”



La Russa torna sulle Fosse Ardeatine, ma è bufera. “Grave revisionismo” – askanews.it


La Russa torna sulle Fosse Ardeatine, ma è bufera. “Grave revisionismo” – askanews.it



















Roma, 31 mar. (askanews) – L’eccidio delle Fosse Ardeatine, commesso dai nazifascisti nel 1944, continua ad essere oggetto di scontro tra le forze politiche. Stavolta a scatenare la bufera sono le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa, che compie della vicenda quella che dal Pd non esitano a definire un’operazione di “revisionismo”, “sposando il punto di vista dei fascisti”. Per Elly Schlein, segretaria del Pd, sono “parole indecenti, inaccettabili per il ruolo che ricopre”.

In un’intervista a Libero, La Russa prima afferma che i partigiani misero in atto l’azione contro le truppe di occupazione nazista “sapendo che ne sarebbe derivata una rappresaglia…”. Poi minimizza l’azione in sè: “Non è stata una pagina nobilissima della Resistenza”, afferma l’intervistatore Pietro Senaldi; “No, tutt’altro – chiosa La Russa – anche perchè quelli che furono uccisi non erano biechi nazisti delle SS ma una banda musicale di semi-pensionati altoatesini, in quel momento mezzi tedeschi e mezzi italiani, non si capiva bene se erano tedeschi o italiani…”. E infine difende le parole di Giorgia Meloni, che commemorando l’eccidio del 24 marzo disse che le 335 vittime furono uccise “solo perchè italiani”: per La Russa “quando Meloni dice ‘uccisi perchè italiani’ nella sua testa lo sa che questi italiani erano italiani perchè erano antifascisti, ebrei, detenuti politici, qualcuno chi lo sa, pure fascista, chi lo sa, probabilmente, statisticamente ce ne sarà stato magari per sbaglio qualcuno… ma se li deve racchiudere in una sola parola, dice ‘perchè italiani’. Uno può dire: ‘Io avrei precisato’, ci sta. Ma farne uno scandalo è sinonimo di avere motivi di polemica un po più strutturati”. La Russa, che si definisce “uomo della Fiamma”, prosegue poi parlando del 25 aprile: non vuole ancora dire come lo celebrerà, ma ricorda di aver già reso omaggio alle tombe dei partigiani: “Di tutti, anche di quelli rossi, che come è noto non volevano un’Italia libera e democratica perchè avevano il mito della Russia comunista. Ma io comunque li ho omaggiati perchè sono morti per un’idea e pertanto meritano rispetto”. Parole che sollevano l’indignazione delle opposizioni di sinistra: “È grave che il Presidente del Senato, seconda carica di uno Stato nato dalla Resistenza e dalla guerra di liberazione, parli di via Rasella e della lotta partigiana nel modo in cui lo ha fatto nell’intervista a Libero. Siamo di fronte ad un esempio di revisionismo storico che, inoltre, sposa il punto di vista dei fascisti” ed è “inaccettabile mettere sullo stesso piano partigiani e nazifascisti”, dice il capogruppo Pd in Senato Francesco Boccia.

Dopo Boccia arrivano le critiche di Andrea Orlando, che ricorda come “i partigiani rossi hanno difeso la democrazia”, quelle di Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) e Angelo Bonelli (Verdi) che chiedono le dimissioni di La Russa dalla presidenza del Senato. Ma commenti critici vengono anche dal M5s, con il capogruppo alla Camera Silvestri che parla di “rigurgiti ideologici” e di “un palese tentativo di distrarre l’opinione pubblica dalle inadeguatezze di questo governo”. E le dimissioni di La Russa le chiede anche +Europa, con il segretario Riccardo Magi. Durissimo ovviamente il commento dell’Anpi: “Le parole di Ignazio La Russa sono semplicemente indegne per l’alta carica che ricopre e rappresentano un ennesimo, gravissimo strappo teso ad assolvere il fascismo e delegittimare la Resistenza”, dice il presidente Gianfranco Pagliarulo.

La Russa ribatte con una nota: “Confermo parola per parola la mia condanna durissima dell’eccidio delle Fosse Ardeatine che solo pochi giorni fa ho definito ‘una delle pagine più brutali della nostra storia’. Confermo, altresì, che a innescare l’odiosa rappresaglia nazista fu l’uccisione di una banda di altoatesini nazisti e sottolineo che tale azione non è stata da me definita ‘ingloriosa’ – dice riferendosi ad alcuni titoli online – bensì ‘tra le meno gloriose della resistenza’”.

Assistente Tecnologico, la startup made in Italy che diventa case study

Assistente Tecnologico, la startup made in Italy che diventa case study



Assistente Tecnologico, la startup made in Italy che diventa case study – askanews.it


Assistente Tecnologico, la startup made in Italy che diventa case study – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – Più di 22mila interventi forniti e 600mila euro di fatturato al termine del 2022, e oltre 1300 assistenti presenti sulla piattaforma. Sono questi i numeri di Assistente Tecnologico, startup made in Italy cresciuta in pochi anni dalla sua fondazione, tanto da divenire un case study nel suo settore. Nel 2019 l’idea nata dai due soci fondatori, Alfredo Fresser e Francesco Guratti, basata sulla volontà di risolvere una criticità: il 32% della popolazione italiana non acquistava prodotti hi-tech per paura di non saperli utilizzare o configurare adeguatamente.

Da questa ricerca, condotta da Samsung, si è sviluppato il lavoro che ha portato alla creazione di Assistente Tecnologico il quale, nel corso del tempo, ha stretto importanti partnership con colossi della vendita come Unieuro, leader nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici in Italia, e con altre aziende nazionali e internazionali specializzate nella produzione e distribuzione di assistenti vocali e soluzioni innovative per la domotica. Per fornire un completo supporto a domicilio o da remoto nell’utilizzo, installazione e configurazione dei prodotti acquistati online e nei punti vendita, i due fondatori si stanno avvalendo di una rete di assistenti che è cresciuta esponenzialmente nel corso degli ultimi anni. Per tale motivo che, a poco più di 4 anni dal suo lancio, Assistente Tecnologico registra oltre 1300 collaboratori fornendo il servizio in tutta Italia, isole comprese. La maggior parte degli assistenti rientra nella fascia d’età tra i 18 e i 45 anni; studenti universitari, lavoratori autonomi, appassionati di tecnologia. C’è di tutto nella lista, perché per diventare un assistente tecnologico l’unica prerogativa richiesta è avere una dimestichezza con il mondo hi tech. Saranno poi dei corsi specifici e gratuiti a formarli, durante i quali si affronteranno tematiche comportamentali, dato che si entra sempre in abitazioni private per svolgere il servizio, e argomenti puramente tecnici legati alle assistenze fornite e alle differenti tipologie di device da trattare.

Dall’altra parte, ci sono nonni che vogliono stare al passo con i nipoti ma non riescono a settare i loro nuovi profili social, oppure hanno problemi a capire gli aggiornamenti di whatsapp o di altre app scaricate sui propri smartphone. Ma anche la giovane coppia che ha ricevuto in regalo un nuovo assistente vocale e non sa come interagire. La lista di servizi richiesti e offerti potrebbe proseguire all’infinito anche se le maggiori assistenze riguardano il montaggio a parete e configurazione delle smart tv, il primo avvio dei computer, l’installazione di stampanti, e aspetti che interessano le nuove soluzione di domotica. Cose che, in passato, erano appannaggio di figli e nipoti ma ora, con l’evoluzione tecnologica in atto dove tutto sembra così semplice da usare ma più complicato da impostare, servono maggiori competenze. “Quando col mio socio Francesco abbiamo dato vita ad Assistente Tecnologico – ricorda Alfredo Fresser – credevamo che il maggior numero di richieste sarebbe giunto dalla Terza età. E invece ci siamo resi conto che tutti incappano in qualche difficoltà, più o meno lieve, nel settare il proprio device. Per questo abbiamo pensato di dare vita a una rete su base nazionale di assistenti tecnologici; una rete soprattutto capillare riuscendo a raggiungere anche i più piccoli comuni dove vivono le persone che necessitano di maggiore assistenza sotto ogni aspetto. Abbiamo ideato e creato l’intera piattaforma web attraverso la quale si incontrano richieste e chi può soddisfarle. Il cliente sceglie attraverso varie tipologie di servizio o card che abbiamo chiamato Helpy, (crasi tra Help e Happy) partendo da un’assistenza online al costo di 19€ fino a un valore massimo di 99€ per il montaggio a parete e configurazione di una smart tv che richiede di norma un paio di ore di lavoro. Dall’altra parte, i nostri assistenti associati, attraverso un’app dedicata, offrono la loro disponibilità in termini di orari, giorni e area geografica rispettando così al massimo la completa e autonoma gestione del loro tempo”.

“I numeri che stiamo registrando confermano quanto ci fosse bisogno della nostra soluzione – aggiunge Francesco Guratti – dato che anche un colosso come Unieuro ci ha scelti per erogare i nostri servizi attraverso i loro oltre 250 punti; servizi reputati come la soluzione perfetta per assistere i clienti nella fase del post vendita. Ma non finisce qui, perché ci stiamo preparando a sbarcare in Spagna con il lancio di Asistente Tecnológico, grazie al supporto di Innovation Booster, la holding spagnola di Antonio Fabrizio che ci supporta da quasi un anno. Come in Italia, anche in Spagna moltissimi brand hanno capito il valore aggiunto che l’assistente tecnologico può portare alla commercializzazione dei loro prodotti tech. La globalizzazione ha reso più semplice la diffusione della tecnologia, ma allo stesso tempo le problematiche da parte del cliente finale rimangono e noi siamo pronti ad assisterli in ogni dove grazie alla nostra rete capillare di assistenti tecnologici che si appresta a divenire sempre più internazionale”.

Pasqua: i consigli di CeliachiaFacile per la gita fuori porta senza glutine

Pasqua: i consigli di CeliachiaFacile per la gita fuori porta senza glutine



Pasqua: i consigli di CeliachiaFacile per la gita fuori porta senza glutine – askanews.it


Pasqua: i consigli di CeliachiaFacile per la gita fuori porta senza glutine – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – Mangiare senza glutine a Pasqua si può. La semplice gita fuori porta a Pasquetta, un weekend fuori, o un viaggio di qualche giorno approfittando di un ponte lungo potrebbe essere un problema per chi soffre di celiachia ma in realtà “bastano pochi semplici accorgimenti per evitare problemi”. Secondo Michele Mendola, che ha creato la community Celiachia Facile proprio per aiutare chi soffre di questa intolleranza a affrontare la vita di tutti i giorni, “per scegliere un ristorante che offra un menù senza glutine ci sono diverse app e addirittura dei siti specializzati. Le recensioni sono sempre un ottimo indicatore – spiega Mendola -, ma se si hanno dei dubbi è sempre bene contattare il ristoratore. Non basta usare degli ingredienti senza glutine, occorre anche seguire particolari accorgimenti quando si cucina. Vanno usate pentole e utensili appositi, per evitare contaminazioni. I cibi con il glutine possono infatti lasciare dei residui, e bastano quelli a scatenare l’intolleranza. Il cliente, inoltre, non deve esitare a chiedere che un piatto venga modificato per eliminare gli ingredienti con il glutine”.

Lo street food è ormai una vera e propria esperienza, anche perché consente di assaggiare delle pietanze che non si trovano in nessun altro posto. “In un luogo molto affollato, o quando il cibo viene preparato velocemente, i rischi di contaminazione accidentale purtroppo aumentano – sottolinea Mendola. – In questi casi però, i soggetti intolleranti hanno la possibilità di vedere come vengono preparate le pietanze e se vengono usati utensili appositi. In ogni caso è una buona regola comunicare chiaramente al ristoratore di avere un’intolleranza”. E all’estero? “Quando si viaggia all’estero non si deve aver paura – dice Mendola -, i cibi senza glutine hanno gli stessi standard in tutto il mondo: le normative sulle etichette alimentari possono variare da un Paese all’altro, ma i livelli di glutine ammessi per definire un cibo gluten free sono gli stessi non solo nei Paesi Europei, ma anche all’estero. Una pietanza gluten free può contenere al massimo 20 parti per milione, e questo equivale a dire che il glutine è pressoché assente. Insomma – spiega l’ideatore di Celiachia Facile – non c’è il rischio che il pane o la merendina senza glutine che mangiamo all’estero abbia un livello di glutine superiore rispetto al cibo italiano”. Una buona norma, sia per un breve viaggio che per una vacanza più lunga, è portare una piccola scorta di snack, pane, pasta e prodotti da forno. “Questi alimenti possono essere utili in caso di difficoltà, magari anche quando si viaggia in auto per diverse ore. E se c’è un imprevisto, come una notte in un albergo o in un B&B che non offrono cibi senza glutine, si può chiedere di usare la cucina e prepararsi da soli una cena” conclude Mendola.

Unicredit, ok soci a compenso Orcel: sì dal 69,1% dei presenti

Unicredit, ok soci a compenso Orcel: sì dal 69,1% dei presenti



Unicredit, ok soci a compenso Orcel: sì dal 69,1% dei presenti – askanews.it


Unicredit, ok soci a compenso Orcel: sì dal 69,1% dei presenti – askanews.it




















Milano, 31 mar. (askanews) – Via libera dall’assemblea degli azionisti di Unicredit alla nuova politica di remunerazione della banca che prevede aumenti per oltre 900 manager, tra cui l’AD Andrea Orcel il cui compenso potrà salire dai 7,5 milioni di quest’anno a 9,75 milioni, tra fisso e variabile, se supererà nel 2023 target ancora più stringenti.

“L’assemblea – si legge in una nota – ha approvato, con il 69,1% del capitale sociale presente e avente diritto al voto, la Relazione sulla Politica 2023 di gruppo in materia di remunerazione che definisce i principi e gli standard che Unicredit applica nel definire, implementare e monitorare le prassi, i piani e i programmi retributivi del gruppo”. Via libera, tra le altre cose, al sistema incentivante di gruppo 2023 da parte del 71,08% dei presenti, al bilancio 2022 dal 98,72% e al dividendo dal 99,97%. “Desideriamo esprimere la nostra soddisfazione per il supporto degli azionisti per tutte le proposte sottoposte al loro voto – ha commentato il presidente Pier Carlo Padoan – e in particolare per la nuova politica sulla remunerazione che è stata concepita per raggiungere fondamentalmente due obbiettivi: in primo luogo, rafforzare la nostra cultura della performance e incentivare l’eccellenza, in secondo luogo, garantire un totale allineamento di interessi di lungo periodo tra management e azionisti”.

“Desideriamo anche manifestare la nostra gratitudine – ha proseguito Padoan – per gli azionisti che hanno approfondito e compreso le proposte e che hanno attivamente partecipato alle attività di engagement. Ci fa particolarmente piacere notare che abbiamo avuto la più alta partecipazione assembleare da molti anni a questa parte e che la stragrande maggioranza dei voti positivi provenga da azionisti attivi di Unicredit che condividono la nostra visione di lungo termine”.

Pasqua e Pasquetta in Umbria, al via la stagione Rafting Marmore

Pasqua e Pasquetta in Umbria, al via la stagione Rafting Marmore



Pasqua e Pasquetta in Umbria, al via la stagione Rafting Marmore – askanews.it


Pasqua e Pasquetta in Umbria, al via la stagione Rafting Marmore – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – Pasqua e Pasquetta ai piedi della Cascata delle Marmore, in Umbria. Facile da raggiungere, questo luogo è meta tutto l’anno di turisti da ogni parte d’Italia e non solo, che si recano in Umbria per ammirare la cascata più alta d’Europa. Ci si potrà immergere nella natura e rilassarsi facendo una passeggiata per i sentieri che costeggiano la cascata e fare anche un giro della zona visitando la bella città di Terni e mangiando in una delle tante osterie umbre i prodotti tipici del luogo.

A cinque minuti dalla Cascata si trova il Centro Rafting Marmore che organizza, anche e soprattutto in questi due giorni di festa, discese in gommone, in Hydrospeed e Kayak lungo il fiume Nera. La partenza è situata proprio ai piedi della cascata e questo rende il tutto molto suggestivo, il divertimento è assicurato e soprattutto nessun partecipante deve avere un’esperienza pregressa. Basterà infatti saper nuotare ed essere in buona condizione fisica per partecipare alla discesa.

Biden ha chiesto a Mosca di rilasciare il giornalista del Wall Street Journal arrestato

Biden ha chiesto a Mosca di rilasciare il giornalista del Wall Street Journal arrestato



Biden ha chiesto a Mosca di rilasciare il giornalista del Wall Street Journal arrestato – askanews.it


Biden ha chiesto a Mosca di rilasciare il giornalista del Wall Street Journal arrestato – askanews.it



















Roma, 31 mar. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden ha chiesto alla Russia di rilasciare il corrispondente del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, arrestato da Mosca con l’accusa di spionaggio. Alla domanda della Cnn su quale sia il suo messaggio alla Russia dopo l’arresto, Biden ha risposto: “Rilasciatelo”. Inoltre, venerdì il presidente Joe Biden, in partenza dalla Casa Bianca per il Mississippi, alla domanda se avrebbe espulso diplomatici o giornalisti russi negli Stati Uniti, a seguito dell’arresto del giornalista Evan Gershkovich, ha risposto: “Non è questo il piano in questo momento”.

Il presidente ha esortato la Russia a rilasciare il corrispondente del Wall Street Journal, accusato di spionaggio. L’amministrazione Biden ha detto che stava lavorando per garantire l’accesso consolare a Gershkovich e ha anche avvertito i cittadini statunitensi di non recarsi in Russia e di lasciare immediatamente il Paese.

Guido Barilla: made in Italy punto di partenza ma da solo non basta

Guido Barilla: made in Italy punto di partenza ma da solo non basta



Guido Barilla: made in Italy punto di partenza ma da solo non basta – askanews.it


Guido Barilla: made in Italy punto di partenza ma da solo non basta – askanews.it




















Milano, 31 mar. (askanews) – “La cosa che abbiamo capito è che il made in Italy da solo non è sufficiente, è una base di partenza, è un dono”. E ancora: “Il concetto non è più semplicemente made in italy, cioè dato che siamo made in Italy siamo vincenti ma è siamo made in Italy e dobbiamo fare il prodotto by the italians nel mondo”. Guido Barilla, presidente dell’omonimo gruppo di Parma, parla della “lezione” appresa insieme ai fratelli dopo la morte del padre Pietro nel 1993 quando hanno preso in mano la guida dell’azienda e hanno deciso di portarla all’estero. E rivolgendosi alla platea di imprenditori che hanno preso parte all’evento de L’Economia del Corriere “L’Italia genera futuro”, ne fa una questione principalmente di apertura culturale: “Dobbiamo applicare questo dono in ognuno dei mercati dove vogliamo operare. E questa è una direzione che ha permesso a noi di aprirci totalmente a culture e competenze diverse”.

Nel ricostruire alcuni passaggi della storia recente del gruppo, Guido Barilla è partito dalla necessità, all’inizio degli anni 90, di “mettere degli stabilimenti fuori dall’Italia perchè la convinzione era che senza un impianto non si potesse partecipare alla storia e ai mercati di geografie diverse”. Un percorso, partito nel 1998 dagli Stati Uniti con il primo stabilimento, che ha segnato un “cambio di mentalità” nell’azienda ma che si è rivelato “un processo estremamente lungo, pieno di problemi, di errori: abbiamo vissuto quasi due decenni di grandi difficoltà in cui le esperienze e i passi sono stati difficili, abbiamo passato momenti di grande crisi ma avendo in mente con grande chiarezza che avevamo una conoscenza, un obiettivo, un’idea”, quello di “portare la pasta e il marchio della pasta in giro per il mondo”. Oggi, “abbiamo di fronte sfide che fino quattro-cinque anni fa ci sembravano lontane, sfide di discontinuità totale perchè non c’è più quella linearità di sviluppo vissuta prima della pandemia e le imprese devono viverle sapendo che saranno strutturali”. E Barilla oggi dove è arrivata? “Negli ultimi 10 anni la gente Barilla è molto maturata, cambiata, la Barilla era un’azienda 10 anni fa, un’altra azienda ora. Penso che il futuro sia analogo: dovremo migliorare e imparare ancora molto nei prossimi 10 anni però sarà grazie a questa apertura che fortunatamente abbiamo avuto il coraggio di intraprendere. Vi auguro un percorso migliore del nostro”.

A Zoomarine arriva show Topo Gigio, ingresso gratuito per Case Famiglia

A Zoomarine arriva show Topo Gigio, ingresso gratuito per Case Famiglia



A Zoomarine arriva show Topo Gigio, ingresso gratuito per Case Famiglia – askanews.it


A Zoomarine arriva show Topo Gigio, ingresso gratuito per Case Famiglia – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – Il rispetto per gli esseri umani, l’ambiente, la parità di genere, l’inclusione, sono alcuni dei temi affrontati con una serie di iniziative e campagne solidali da “Zoomarine per il sociale”, da sempre in prima linea nella diffusione di messaggi educativi. Con lo stesso scopo sta per partire una nuova iniziativa che per tutto il 2023 consentirà l’accesso gratuito alle Case Famiglia presenti nel territorio della regione Lazio.

La campagna, promossa da Zoomarine e patrocinata dall’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale e dal Comune di Pomezia, intende riservare l’ingresso omaggio per tutto l’anno ai bambini da 0 a 16 anni compiuti, ospitati nelle Case Famiglia del Lazio. Gli accompagnatori che lavorano nelle Case Famiglia, e i ragazzi dai 17 ai 21 anni, ospitati presso le stesse strutture, avranno accesso con un ticket simbolico di euro 5,00. Ad inaugurare la partenza di questa nuova mission sarà l’arrivo al Parco di una nuova mascotte: Topo Gigio. Per la gioia dei bambini, e anche per gli adulti che lo sono stati e lo hanno amato fin dal suo esordio in tv nel 1959, il dolcissimo pupazzo entrato nel cuore dei piccoli di varie generazioni, sta per sbarcare al Parco Zoomarine, per uno show live del buonumore. Tra le tante novità anche l’inaugurazione di un Bistrot, nel quale i bambini potranno gustare una super deliziosa “Gigio merenda” nello speciale box gadget, e quella di una “Dolceria” con una favolosa valanga di fresco yogurt da guarnire con tantissimi topping golosi e colorati. Sarà presente all’inaugurazione di domenica 2 aprile anche l’Assessora alle Politiche Sociali e alla salute di Roma Capitale Barbara Funari. La Casa Famiglia che vorrà fare visita al Parco dovrà prenotare la visita inviando una comunicazione, scritta su carta intestata, all’indirizzo email prenotazioni@zoomarine.it, indicando il numero dei bambini/ragazzi e degli accompagnatori che presenzieranno al Parco durante la data scelta. Il numero massimo di Case Famiglia che Zoomarine potrà ospitare giornalmente è 3. Se il Parco non dovesse avere disponibilità nella data scelta dalla Casa Famiglia, la stessa potrà individuare un’altra data. Il biglietto omaggio per i bambini e il biglietto scontato per gli accompagnatori e i ragazzi potranno essere ritirati solo presso le casse del Parco nel giorno della visita. Parola di Topo Gigio!

A Cibus prodotti di Bergamo e Brescia capitali cultura in vetrina

A Cibus prodotti di Bergamo e Brescia capitali cultura in vetrina




A Cibus prodotti di Bergamo e Brescia capitali cultura in vetrina – askanews.it


A Cibus prodotti di Bergamo e Brescia capitali cultura in vetrina – askanews.it



















Milano, 31 mar. (askanews) – Durante Cibus Connecting Italy, manifestazione specializzata per buyers nazionali e internazionali che si è chiusa ieri a Parma, la Lombardia ha puntato su Brescia e Bergamo Capitale della cultura 2023, per promuovere le due città e i prodotti dei rispettivi territori. Presenti a Parma nella collettiva lombarda i Consorzi di tutela di Taleggio, Quartirolo, Salva Cremasco, Strachitunt, Olio Garda Dop, Valtenesi, Valcalepio, Consorzio Moscato di Scanzo, Vini Garda e, con stand propri, i Consorzi Gorgonzola e Grana Padano.

Oltre alle attività in Fiera, visitata da più di ventimila operatori, nell’ambito del programma “Cibus destination on the road” è stato organizzato un tour dedicato a 35 importanti buyers provenienti da tutto il mondo, che sono stati accompagnati a alcune realtà aziendali di eccellenza: la ‘Cheese Valley’ nel bergamasco e la produzione di olio extravergine di oliva e dei prodotti nel bresciano, tra cui i vini Lugana, Garda e Valtenesi. “La manifestazione ha avuto pieno successo, – ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi – permettendo di mettere in vetrina i prodotti bresciani e bergamaschi. Due province a fortissima vocazione agricola, che vantano la bellezza di 14 specialità Dop e che si sono fatte apprezzare grazie alla partecipazione dei Consorzi di tutela e delle due Strade di Sapori Valcalepio e Garda”.

“Si tratta – ha precisato l’assessore Beduschi – di importatori provenienti da 18 diversi Paesi, arrivati dagli Stati Uniti, dall’Australia e dai paesi arabi, ma anche dal Giappone, dal Brasile e dal Canada e interessati ad aprire rapporti commerciali per rafforzare la presenza dei nostri prodotti. Un’occasione per dare ulteriore impulso all’export delle nostre eccellenze, che nel 2022 è già cresciuto del 18,1%, spingendo il valore della produzione agricola lombarda oltre la soglia dei 10 miliardi di euro”.

Il Papa domani sarà dimesso e sarà in piazza San Pietro per la Domenica delle Palme

Il Papa domani sarà dimesso e sarà in piazza San Pietro per la Domenica delle Palme



Il Papa domani sarà dimesso e sarà in piazza San Pietro per la Domenica delle Palme – askanews.it


Il Papa domani sarà dimesso e sarà in piazza San Pietro per la Domenica delle Palme – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – “Posso confermare che, essendo prevista la sua uscita dall’ospedale nella giornata di domani, è prevista la presenza di Papa Francesco in piazza San Pietro domenica per la celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme, Passione del Signore”, lo ha fatto sapere il direttore della sala stampa Vaticana, Matteo Bruni.

“Il rientro a casa Santa Marta” di Papa Francesco “è previsto nella giornata di domani, all’esito dei risultati degli ultimi accertamenti di questa mattina”, ha detto Bruni, raccontando che “la giornata di ieri” di Papa Francesco all’ospedale Gemelli di Roma “è trascorsa bene, con un normale decorso clinico. Nella serata Papa Francesco ha cenato, mangiando la pizza, insieme a quanti lo assistono in questi giorni di degenza ospedaliera: con il Santo Padre erano presenti i medici, gli infermieri, gli assistenti ed il personale della Gendarmeria. Questa mattina dopo aver fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani ed ha ripreso il lavoro”.