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Papa Francesco è al Gemelli per controlli, annullati gli impegni

Papa Francesco è al Gemelli per controlli, annullati gli impegni


Papa Francesco è al Gemelli per controlli, annullati gli impegni – askanews.it



Papa Francesco è al Gemelli per controlli, annullati gli impegni – askanews.it




















Milano, 29 mar. (askanews) – Papa Francesco è ricoverato da oggi pomeriggio al Policlinico Gemelli per controlli che la Sala stampa vaticana ha confermato essere stati “programmati precedentemente”. Il Pontefice, 86 anni e alle spalle un’operazione al colon e problemi alle ginocchia che ne rendono difficoltosa la deambulazione, dovrebbe rimanere in ospedale per una o due notti per accertamenti e sono stati cancellati gli impegni delle udienze dei prossimi due giorni.

I controlli – filtra da fonti vicine al Vaticano – sarebbero stati programmati in questo momento per via dell’agenda meno piena per il Papa prima dell’intensa settimana che conduce alla Pasqua. Sull’ipotesi, circolata in rete, di “un malore” del Pontefice non ci sono conferme né dal Vaticano, nè dal Policlinico Gemelli. Nelle udienze degli ultimi giorni Francesco era apparso più affaticato nel parlare, ma al momento non si sa se questo elemento sia collegato al ricovero. La notizia del ricovero intanto viene rilanciata come breaking news sugli organi d’informazione di tutto il mondo.

Papa Francesco al Gemelli per controlli, annullati impegni

Papa Francesco al Gemelli per controlli, annullati impegni


Papa Francesco al Gemelli per controlli, annullati impegni – askanews.it



Papa Francesco al Gemelli per controlli, annullati impegni – askanews.it




















Milano, 29 mar. (askanews) – Papa Francesco è ricoverato da oggi pomeriggio al Policlinico Gemelli per controlli che la Sala stampa vaticana ha confermato essere stati “programmati precedentemente”. Il Pontefice, 86 anni e alle spalle un’operazione al colon e problemi alle ginocchia che ne rendono difficoltosa la deambulazione, dovrebbe rimanere in ospedale per una o due notti per accertamenti e sono stati cancellati gli impegni delle udienze dei prossimi due giorni.

I controlli – filtra da fonti vicine al Vaticano – sarebbero stati programmati in questo momento per via dell’agenda meno piena per il Papa prima dell’intensa settimana che conduce alla Pasqua. Sull’ipotesi, circolata in rete, di “un malore” del Pontefice non ci sono conferme né dal Vaticano, nè dal Policlinico Gemelli. Nelle udienze degli ultimi giorni Francesco era apparso più affaticato nel parlare, ma al momento non si sa se questo elemento sia collegato al ricovero.

La notizia del ricovero intanto viene rilanciata come breaking news sugli organi d’informazione di tutto il mondo.

NielsenIQ: spettro recessione condiziona consumi, caccia a qualità-prezzo

NielsenIQ: spettro recessione condiziona consumi, caccia a qualità-prezzo


NielsenIQ: spettro recessione condiziona consumi, caccia a qualità-prezzo – askanews.it



NielsenIQ: spettro recessione condiziona consumi, caccia a qualità-prezzo – askanews.it



















Milano, 29 mar. (askanews) – Oggi il 39% dei consumatori globali ritiene di essere in una situazione finanziaria peggiore rispetto al 2021. Gli italiani in realtà hanno un atteggiamento meno pessimista degli altri colleghi europei, ma in generale lo spettro della recessione aleggia così minaccioso che anche quando non si tratta di recessione tecnica, 6 su 10 pensano di esserci completamente dentro, e questo ne condiziona comportamenti e intenzioni di acquisto. A scattare la fotografia a livello globale è NielsenIQ che in occasione della giornata inaugurale di Cibus Connecting Italy, in programma fino a domani 30 marzo, ha presentato una ricerca su “I consumatori del 2023” tra sfide, bisogni e opportunità.

L’inflazione nel 2022 ha avuto un impatto molto forte sui risultati dei vari comparti dell’agroalimentare. Ma è un effetto distorsivo poichè gli aumenti di listino hanno spinto al rialzo i fatturati senza che a questo corrispondesse un parallelo aumento dei volumi. Se prendiamo i soli volumi di gennaio 2023, ad esempio, per l’Italia il calo è stato del 6% rispetto al 2022, contro il -4,3% di Spagna, il -4,7% della Germania e il -2,8% della Francia. Dalla fotografia dei trend a volume tuttavia emergono alcune indicazioni: prima di tutto non per tutti i settori parliamo di cali dei volumi. Per esempio nel nostro Paese il 2022 è stato un anno di forte crescita per i prodotti plant based (+12,9 che il primo mese del 2023 diventa un +3,6%); ma anche il comparto indulgence di merendine e dolci freschi, caramelle, gelato multipack tiene (-0,6%) nel 2022. Forti segnali positivi anche per l’alimentazione sportiva e ancora per sughi pronti, tonno naturale e uova e per la cura persona. Emerge poi un caso vino, che arretra anche a valore e questo perchè “è vero che il vino è un prodotto in cui nell’attuale congiuntura si può rinunciare ma nello specifico chi lo consuma non intende rinunciare alla qualità a cui è abituato” ha spiegato Matteo Bonù, global client business partner di NielsenIQ. L’inflazione chiaramente non impatta solo sui risultati dell’industria ma erode anche il potere d’acquisto consumatori che come prima reazione cercano la convenienza. Lo fanno optando spesso per la marca del produttore ma la ricerca ricerca evidenzia che la soluzione più frequente non penalizza la qualità, anzi i prodotti premium continuano ad essere richiesti per soddisfare il benessere fisico e, ancor più, mentale.

“Lo spettro della recessione è al centro delle preoccupazioni dei cittadini europei ed americani – ha detto Bonù, Global – La contrazione delle vendite di prodotti di largo consumo è uno degli effetti tangibili. Tuttavia, non tutte le persone e le categorie merceologiche reagiscono nello stesso modo. Il consumatore cura il proprio benessere personale e ricerca sempre più attentamente i prodotti con il miglior rapporto qualità-prezzo. Ci sono quindi ancora opportunità per le imprese che sapranno intercettare questi bisogni”.

Dl superbonus, governo pone fiducia alla Camera. Si vota domani

Dl superbonus, governo pone fiducia alla Camera. Si vota domani


Dl superbonus, governo pone fiducia alla Camera. Si vota domani – askanews.it



Dl superbonus, governo pone fiducia alla Camera. Si vota domani – askanews.it



















Roma, 29 mar. (askanews) – Il Governo ha posto la fiducia alla Camera sul decreto legge sui crediti fiscali legati ai bonus edilizi. Lo ha annunciato in Aula il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti. La fiducia è stata chiesta sul testo del decreto come ulteriormente modificato oggi pomeriggio in Commissione, a seguito dei rilievi mossi dalla Ragioneria generale dello Stato.

Il voto di fiducia si terrà domani, con la chiama dei deputati che inizierà alle 18. Alle 16,30 si svolgeranno le dichiarazioni di voto. L’esame del decreto riprenderà quindi lunedì, con l’illustrazione degli ordini del giorno che saranno votati martedì e a seguire, lo stesso giorno, il voto finale sul provvedimento. Il decreto, che deve essere convertito in legge entro il 17 aprile, passa poi all’esame del Senato per la seconda lettura.

Oggi è stato necessario un ulteriore passaggio in Commissione finanze a seguito dei rilievi della Ragioneria sugli emendamenti approvati lunedì. In particolare “al fine di escludere effetti negativi sulla finanza pubblica” i tecnici del Mef hanno chiesto di dettagliare la norma che consente alle banche di convertire i crediti acquistati in Bpt, specificando che il primo utilizzo può essere fatto in relazione a emissioni “ordinarie”, effettuate a partire dal 1° gennaio 2028. L’inserimento del termine “ordinarie” esclude la possibilità che nel 2028 si possa ricorrere a emissioni “straordinarie” con conseguenti ricadute sui conti pubblici. Nelle richieste della Rgs anche quella di completare la norma aggiungendo che “con appositi provvedimenti di natura direttoriale dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero dell’economia, sentita la Banca d’Italia, sono individuate le modalità applicative”.

Giappone mette a punto nuovo piano d’evacuazione per eruzione del Fuji

Giappone mette a punto nuovo piano d’evacuazione per eruzione del Fuji


Giappone mette a punto nuovo piano d’evacuazione per eruzione del Fuji – askanews.it



Giappone mette a punto nuovo piano d’evacuazione per eruzione del Fuji – askanews.it




















Roma, 29 mar. (askanews) – E se il monte Fuji dovesse eruttare? Perché, al di là del suo affascinante aspetto, il perfetto cono vulcanico simbolo del Giappone è pur sempre un vulcano attivo. Tra l’altro, sono passati solo poco più di 300 anni dall’ultima disastrosa eruzione e, da allora, l’area che potrebbe venir colpita è diventata una delle più abitate al mondo. Così il governo nipponico ha deciso di mettere a punto un nuovo piano d’evacuazione.

La novità più importante del nuovo piano è la richiesta ai cittadini di non lasciare l’area di massimo rischio, all’ordine di fuga, con le automobili, come previsto dall’ormai datato vecchio piano, ma a piedi. Questo per evitare la congestione delle strade. Anche perché la “zona rossa” di evacuazione totale e immediata include le prefetture (province e aree metropolitane) di Yamanashi, Shizuoka e Kanagawa, per un totale di 800mila residenti sparsi in 27 comuni. Inoltre, la commissione creata ad hoc nel 2021 per rivedere il vecchio piano d’evacuazione risalente al 2015 ha deciso di imporre la fuga dei turisti quando il rischio di eruzione del Fuji sia ancora a un livello precedente rispetto a quello che farà scattare l’evacuazione dei residenti. Questo per evitare che si possano creare ulteriore confusione e ritardi nella fuga. Secondo i nuovi criteri, avendo come base cinque livelli di allerta vulcanica, i turisti – compresi i trekker e scalatori – dovranno avviare l’evacuazione via auto o treno alla dichiarazione di un allarme di Livello 1 ed entro il Livello 3. Oltre quel livello nessuno potrà più avvicinarsi al vulcano.

L’agenzia meteorologica e geofisica nazionale giapponese Kishocho, tra l’altro, ha effettuato nel 2021 un importante aggiornamento della mappa di rischio del vulcano per supportare l’elaborazione di questo piano. E’ stato il primo aggiornamento di questo strumento, che rappresenta in maniera grafica l’area di espansione stimata della lava, in 17 anni. Il nuovo piano, inoltre, valuta che la caduta di cenere vulcanica sarà copiosa anche in un’ampia area della megalopoli di Tokyo. Stimando una caduta di 2 cm e più di cenere come pericolosa per lo svolgimento delle funzioni urbane, il piano vede interessata ad attività di reazione all’eruzione a Tokyo qualcosa come 8,85 milioni di residenti.

Una particolare attenzione è dedicata nel piano agli anziani, alle persone in sedia a rotelle e, in generale, a coloro che possono avere delle difficoltà oggettive nell’evacuazione. A essi verrà richiesto di lasciare l’area allo scattare dell’allerta di Livello 4, quando ormai i turisti saranno tutti fuori, e saranno assistiti. Le scuole e gli asili chiuderanno i battenti al Livello 3 e i bambini passeranno sotto il controllo di genitori e tutori. In generale, i residenti nella zona rossa non interessati da cadute piroclastiche/esplosioni e situati in un’area in cui l’arrivo della lava è stimato entro tre ore, dovranno andar via a piedi immediatamente all’inizio dell’eruzione. Il Kishocho valuta che la velocità della lava sia più o meno quella di un pedone che cammini in un’area urbana. Ovviamente, però, chi vuole lasciare l’area preventivamente con le auto e altri mezzi, ai livelli precedenti come i turisti, potrà farlo.

Il monte Fuji – Fuji-san per i giapponesi – non erutta da oltre trecento anni. L’ultima eruzione fu innescata da un terremoto nel 1707. Dal 781 d.C. sono state censite dalle fonti storiche 16 eruzioni del vulcano. Dopo il devastante terremoto-tsunami del Giappone nord-orientale, che provocò quasi 20mila morti e fu la causa dell’incidente nucleare di Fukushima, gli esperti hanno messo sotto controllo stringente il vulcano, scoprendo che la sua pressione interna è cresciuta fino a 1,6 megapascal. Questo ha provocato alcune speculazioni sul rischio che possa avvicinarsi un’eruzione.

Banco Alimentare, 200mila pasti donati nel 2023 da Negroni

Banco Alimentare, 200mila pasti donati nel 2023 da Negroni


Banco Alimentare, 200mila pasti donati nel 2023 da Negroni – askanews.it



Banco Alimentare, 200mila pasti donati nel 2023 da Negroni – askanews.it




















Milano, 29 mar. (askanews) – In Italia ci sono 5,6 milioni di persone (il 9,4% della popolazione) che vivono in condizione di povertà assoluta, eppure si spreca ancora troppo cibo (più di 4 milioni di tonnellate nel 2022 nella filiera alimentare per un valore complessivo di oltre 9 miliardi di euro). Ridare valore al cibo attraverso la rete di enti caritatevoli e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di aiutare le persone più in difficoltà sono dunque le buone pratiche che Negroni, il marchio della Stella, mette in atto anche nel 2023 sostenendo per il terzo anno consecutivo la Fondazione Banco Alimentare Onlus. Attraverso l’iniziativa della “Buona Stella”, infatti, anche quest’anno, da aprile a giugno, l’azienda leader nella salumeria italiana di alta qualità contribuisce a donare 200.000 pasti a chi è in difficoltà, grazie alle oltre 7.600 strutture caritative convenzionate con Banco Alimentare che, con la sua rete di 21 organizzazioni regionali e gli oltre 1.900 volontari, è presente in tutta l’Italia.

“Con il progetto ‘Buona Stella’ – dichiara Claudia Ferrari, responsabile Marketing Salumi Negroni – abbiamo contribuito a donare complessivamente 700.000 pasti in tre anni, raggiungendo un risultato importante anche in questa primavera. Non a caso rinnoviamo il nostro sostegno a Banco Alimentare destinando una parte del ricavato della vendita dei Salumi Negroni 100% Italiani a favore di Banco Alimentare, impegnato quotidianamente nel recupero e distribuzione di alimenti alle fasce più vulnerabili della popolazione. Un modo concreto e simbolico per ribadire la capacità del Made in Italy di saper fare squadra anche in questo ambito”. Uniti nel segno della solidarietà, Banco Alimentare e Negroni rappresentano infatti due eccellenze del Made in Italy che, attraverso l’iniziativa della “Buona Stella”, sono un pezzo di quell’Italia generosa che opera ogni giorno per migliorare la qualità della vita delle persone più bisognose, le cui richieste di aiuto alimentare sono aumentate ulteriormente negli ultimi anni. Nel 2022 Banco Alimentare ha sostenuto circa 1.700.000 persone distribuendo 116.000 tonnellate di cibo, di cui 42.500 salvate dallo spreco con un risparmio di circa 92.225 tonnellate di CO2 equivalente non emesse.

“Siamo felici e onorati di essere per il terzo anno consecutivo charity partner di Negroni per la campagna “Buona Stella”. Per noi è importante poter contare sul sostegno continuativo da parte delle aziende per la nostra opera quotidiana a favore di chi vive in difficoltà. Questa partnership ci garantisce un sostegno concreto e ci consente di promuovere il nostro lavoro con migliaia di persone rafforzando la nostra alleanza con il mondo delle aziende. Ci auguriamo che il nostro percorso con Negroni possa proseguire anche negli anni a venire”, sottolinea Giovanni Bruno, Presidente Fondazione Banco Alimentare Onlus.

PoliMi presenta a Vinitaly corso di “design thinking” per futuro vino

PoliMi presenta a Vinitaly corso di “design thinking” per futuro vino


PoliMi presenta a Vinitaly corso di “design thinking” per futuro vino – askanews.it



PoliMi presenta a Vinitaly corso di “design thinking” per futuro vino – askanews.it



















Milano, 29 mar. (askanews) – POLI.design, società consortile del Politecnico di Milano (PoliMi) presenta il 2 aprile a Vinitaly a Veronafiere, un corso dove, per la prima volta, il “design thinking” verrà applicato al mondo del vino. “Un approccio alla soluzione dei problemi alternativo, creativo, empatico e tempestivo” che sarà al centro del corso intitolato “Progettare il futuro del vino: soluzioni per scenari che cambiano” che partirà a giugno 2023.

La presentazione si terrà alle 16.15 in Sala Puccini con un incontro aperto a tutti. “L’espressione ‘design thinking’ può sembrare criptica ma se si pensa che proprio questo fu il metodo con cui Steve Jobs diede vita alle più innovative invenzioni, tutto diviene più chiaro” spiegano in una nota gli organizzatori, sottolineando che “il design thinking, infatti, parte dalla capacità di mettersi nei panni del cliente-consumatore e trovare delle soluzioni creative in modo veloce e concreto”. “Una creatività che spesso manca al settore enologico, molto tradizionalista, che tuttavia ha accolto questo progetto con grande interesse” proseguono i promotori del corso, spiegando che i patrocinatori sono infatti UIV (Unione Italiana Vini), AGIVI (Associazione Italiana Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani, ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino), l’Associazione Nazionale Donne del Vino e Divinea, oltre a Associazione Cometa, società del Terzo settore. Alla presentazione, dove si parlerà di cambiamenti del settore e prospettive future, opportunità del cambio generazionale e nuove soluzioni, interverranno Luca Fois, direttore scientifico del corso, Silvia Baratta, direttore tecnico del corso, Lamberto Frescobaldi, Presidente di Unione Italiana Vini, Vito Intini, Presidente ONAV, Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente AGIVI.

Gli astronomi assistono alla nascita di un ammasso di galassie

Gli astronomi assistono alla nascita di un ammasso di galassie


Gli astronomi assistono alla nascita di un ammasso di galassie – askanews.it



Gli astronomi assistono alla nascita di un ammasso di galassie – askanews.it



















Roma, 29 mar. (askanews) – Un team di astronomi guidato dal ricercatore Luca Di Mascolo dell’Università degli Studi di Trieste ha osservato per la prima volta le fasi iniziali di formazione di un ammasso di galassie.

Gli ammassi di galassie sono le strutture cosmiche gravitazionalmente legate più grandi dell’Universo e, come suggerisce il nome, contengono fino a diverse migliaia di galassie, oltre che materia oscura e un alone diffuso di gas caldo, il cosiddetto “Intracluster medium” (ICM). Si tratta di un gas che di fatto ha una massa che supera notevolmente quella delle galassie stesse e ne permea lo spazio tra l’una e l’altra. Lo studio, pubblicato su Nature, ha investigato il protoammasso associato alla galassia Spiderweb, così chiamata perché ricorda un gigantesco ragno cosmico intento a divorare galassie più piccole come mosche catturate in una ragnatela. Spiderweb – spiegano UniTs e Inaf – è destinato a diventare una delle più grandi strutture dell’Universo ed è posto a una distanza che corrisponde a quando l’Universo stesso era 10 miliardi di anni più giovane di adesso. In particolare l’analisi di Luca Di Mascolo ha rivelato, per la prima volta, la grande quantità di gas caldo dell’ICM nella fase “gestazionale” degli oggetti più grandi del cosmo a così grandi distanze.

Lo studio ha osservato il gas nel protoammasso di galassie Spiderweb attraverso il cosiddetto effetto Sunyaev-Zeldovich (SZ) termico. Questo effetto si verifica quando la luce del fondo cosmico a microonde (la radiazione fossile prodotta dal Big Bang) attraversa il gas stesso. Quando questa luce interagisce con gli elettroni in rapido movimento nel gas caldo, il suo colore, o lunghezza d’onda, cambia leggermente. “Alle giuste frequenze, l’effetto SZ da un ammasso di galassie appare come un’ombra sul fondo cosmico a microonde”, spiega Di Mascolo. Misurando queste ombre gli astronomi possono quindi dedurre l’esistenza del gas caldo, stimarne la massa e la pressione e mapparne la struttura. “Grazie alla sua impareggiabile risoluzione e sensibilità, ALMA è l’unico telescopio attualmente in grado di eseguire una misura di questo tipo “, spiega ancora Di Mascolo. ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) è un telescopio modernissimo per studiare l’Universo alle lunghezze d’onda millimetriche collocato sull’altopiano di Chajnantor nelle Ande cilene e gestito dall’ESO (European Southern Observatory, di cui l’Italia è uno stato membro) in collaborazione con i suoi partner internazionali. ALMA è composto da 66 antenne di alta precisione, disseminate a distanze che raggiungono i 16 chilometri e consente la raccolta di dati fondamentali per scoprire i meccanismi che regolano il cosmo.

“Questo studio, uno dei risultati principali ottenuti dal progetto ERC a cui stiamo lavorando, ci permette di capire l’ambiente in cui il protoammasso si sta formando. In un certo senso stiamo osservando il nido della Spiderweb galaxy”, spiega Alex Saro, il ricercatore che ha ideato, proposto e gestito le osservazioni del protoammasso Spiderweb eseguite da ALMA. Tony Mroczkowski, coautore del lavoro e ricercatore dell’ESO, spiega che “Il fenomeno osservato presenta enormi contrasti. Il gas caldo distruggerà gran parte di quello freddo durante l’evoluzione del sistema: stiamo assistendo a una delicata transizione. Questo studio fornisce una conferma osservativa delle previsioni teoriche di lunga data sulla formazione degli oggetti legati gravitazionalmente più grandi dell’Universo”. “Lo studio pubblicato su Nature dimostra come combinando sofisticati metodi di analisi dei dati ricavati dai telescopi più avanzati e le simulazioni ottenute con il calcolo ad alte prestazioni si possano aprire nuove vie alla comprensione della formazione delle strutture cosmiche”, afferma Stefano Borgani che, assieme ad Alex Saro (entrambi Università di Trieste e INAF) ed Elena Rasia (INAF-Trieste), ha svolto le simulazioni numeriche all’interno dello studio.

A Reggio Emilia torna Internazionale Kids: dal 12 al 14 maggio

A Reggio Emilia torna Internazionale Kids: dal 12 al 14 maggio


A Reggio Emilia torna Internazionale Kids: dal 12 al 14 maggio – askanews.it



A Reggio Emilia torna Internazionale Kids: dal 12 al 14 maggio – askanews.it




















Milano, 29 mar. (askanews) – Torna anche quest’anno Internazionale Kids a Reggio Emilia, il primo festival italiano di giornalismo per bambine e bambini del mensile che ogni mese porta in Italia il meglio della stampa internazionale per lettrici e lettori tra i 7 e i 13 anni, previsto dal 12 al 14 maggio. Si parte venerdì 12 maggio, per tre giornate di eventi dedicati all’attualità e all’informazione, con un programma ancora più ampio. Un’edizione rinnovata ma sempre guidata dall’idea di coinvolgere le nuove generazioni nella comprensione di un mondo in evoluzione: al centro, l’attivismo e i suoi temi, dai diritti all’ambiente, con uno sguardo sempre aperto sull’attualità. Ma anche musica e giochi, danza, fumetto e molto altro negli spazi del festival, che quest’anno saranno 6: ai Chiostri di San Pietro e al Palazzo dei Musei si aggiungono il teatro Cavallerizza e il teatro Valli, La Fonderia e il Mapei Stadium – Città del Tricolore. Un programma ricco di appuntamenti per un weekend insieme alla redazione di Internazionale Kids e a tanti ospiti, attiviste e cantanti, scrittrici e giornalisti, illustratori, artiste, performer, in un territorio, quello emiliano, che continua a impegnarsi per l’educazione dei giovani e la promozione della cittadinanza attiva. Per la prima volta anche incontri destinati agli adulti: educatori, insegnanti e genitori, infatti, potranno partecipare al festival in maniera inedita, con quattro appuntamenti dedicati.

Quaranta incontri, tra spettacoli, conferenze, presentazioni di libri e proiezioni, e 24 laboratori, che metteranno al centro la creatività e il pensiero critico, dal lavoro di una redazione alla sperimentazione con il corpo, dalla creazione di magliette alla musica elettronica. Tanti gli appuntamenti in cui esplorare, partecipare, immaginare, con numerosi ospiti e proposte per aprire sempre di più il proprio sguardo sul mondo. A tutti i partecipanti sarà regalato un kit con un taccuino e una penna, realizzati in materiale riciclato, offerto da Tetra Pak.

L’Onu chiederà alla Corte giustizia un parere sulle responsabilità del climate change

L’Onu chiederà alla Corte giustizia un parere sulle responsabilità del climate change


L’Onu chiederà alla Corte giustizia un parere sulle responsabilità del climate change – askanews.it



L’Onu chiederà alla Corte giustizia un parere sulle responsabilità del climate change – askanews.it



















New York, 29 mar. (askanews) – Con una mossa storica, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato mercoledì per chiedere un parere consultivo alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja circa le responsabilità dei Paesi per il cambiamento climatico La risoluzione, sponsorizzata dalla nazione di Vanuatu, un’isola del Pacifico, climaticamente vulnerabile, potrebbe stabilire un obbligo per i diversi paesi ad agire contro il climate change. Anche se il parere consultivo non è vincolante potrebbe “fornire chiarimenti, tanto necessari, sugli obblighi legali internazionali esistenti”, ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, spiegando che tale parere “aiuterebbe l’Assemblea generale, le Nazioni Unite e gli Stati membri a intraprendere un’azione climatica più audace e più forte”.

Il pronunciamento potrebbe essere citato nei casi giudiziari che vedono implicate le compagnie di combustibili fossili per aver contribuito al problema del climate change.