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Gerusalemme, riapre il Davidson Center nel Parco Archeologico

Gerusalemme, riapre il Davidson Center nel Parco Archeologico


Gerusalemme, riapre il Davidson Center nel Parco Archeologico – askanews.it



Gerusalemme, riapre il Davidson Center nel Parco Archeologico – askanews.it


















Gerusalemme, 22 mar. (askanews) – Riapre al pubblico, dopo tre anni di restauri, il Davidson Center all’interno del Jerusalem Archaeological Park. Situato nella Città Vecchia di Gerusalemme, ai piedi del Monte del Tempio, i visitatori del Centro recentemente rinnovato potranno esplorare il tema della Città del Tempio di Gerusalemme attraverso una combinazione unica di antichi reperti archeologici, tecnologia innovativa, rappresentazioni artistiche e gallerie interattive.

Il progetto di ristrutturazione del Davidson Center, che includeva un’espansione dell’edificio e un aggiornamento completo dei contenuti, è stato guidato dall’Autorità israeliana per le antichità con finanziamenti forniti dalla William Davidson Foundation. Il Centro Davidson esporrà diversi manufatti antichi, risalenti al periodo del Primo Tempio – 2.700 anni fa – con alcune delle più antiche iscrizioni conosciute che portano l’antico nome ebraico di Gerusalemme, “yršlm”.

I visitatori sperimenteranno un’intera galleria dedicata alla storia dell’origine della Menorah del Tempio. Tra i manufatti in mostra, una moneta estremamente rara coniata dall’ultimo re asmoneo, Antigono II Mattatia, raffigurante la Menorah del Tempio. “Questa è la più antica rappresentazione artistica conosciuta della Menorah, creata 107 anni prima della distruzione del Secondo Tempio”, afferma Yuval Baruch, capo dell’archeologia e dell’amministrazione presso l’Autorità israeliana per le antichità, che è stato uno degli archeologi del sito e ha guidato la curatela archeologica del Davidson Center.

L’altro reperto archeologico esposto al pubblico per la prima volta da quando è stato scavato negli anni ’50 è un frammento di intonaco proveniente da una grotta sepolcrale dell’era del Secondo Tempio, nota come Tomba di Giasone, recante cinque incisioni di menorah. Anche il Muro Sud, adiacente al Parco Archeologico di Gerusalemme e al Centro Davidson, è molto particolare. Questo muro conteneva il principale punto di ingresso per i pellegrini che salivano nei cortili del Tempio (attraverso le Porte Hulda ) per adempiere al comandamento di portare offerte nelle feste e in altre occasioni. “Siamo entusiasti di annunciare la riapertura del Davidson Center, che offrirà ai visitatori un’esperienza unica esplorando la ricca e variegata storia di Gerusalemme attraverso i suoi tesori archeologici”, ha affermato Darin McKeever, presidente e CEO della William Davidson Foundation . “Crediamo che il museo sarà un’importante destinazione culturale sia per i visitatori stranieri che per quelli israeliani, e non vediamo l’ora di condividere le storie e le scoperte del passato di Gerusalemme con questo pubblico vasto e diversificato. La William Davidson Foundation è orgogliosa di continuare a costruire sugli investimenti di trasformazione del suo defunto fondatore nel Parco Archeologico di Gerusalemme”.

Il Parco Archeologico di Gerusalemme è uno dei siti archeologici più importanti di Israele. A causa della sua importanza archeologica, storica e culturale, centinaia di migliaia di persone visitano il parco ogni anno. La Società per lo sviluppo del quartiere ebraico guida le esperienze dei visitatori nella Città Vecchia, compresa l’area del Muro meridionale, il Centro Davidson e il Parco archeologico di Gerusalemme. Herzl Ben Ari, amministratore delegato della Società per la ricostruzione e lo sviluppo del quartiere ebraico, ha aggiunto: “Oggi, dopo anni di lavoro, siamo orgogliosi di riaprire il Centro Davidson nel Parco Archeologico di Gerusalemme. Grazie a tutti i partner in questa impresa, il Centro racconta la commovente storia di Gerusalemme, il Monte del Tempio e il ricordo del Tempio, utilizzando tecniche e tecnologie di prim’ordine e innovative. È una testimonianza della visione del signor Davidson e un nuovo entusiasmante capitolo per un sito in cui gli ebrei sono venuti e desiderati da generazioni. Il Parco archeologico di Gerusalemme è stato istituito nel 1995 grazie al sostegno dell’uomo d’affari e filantropo di Detroit, William “Bill” Davidson (1922-2009), che apprezzava l’archeologia e credeva profondamente nella conservazione della storia del popolo ebraico. Basandosi sul suo contributo alla trasformazione del parco, il signor Davidson ha fondato il Davidson Center, aperto per la prima volta nel 2001, che è diventato rapidamente una delle attrazioni turistiche più innovative e tecnologicamente avanzate di Gerusalemme”.

Calderoli: clima Conferenze Stato-Regioni collaborativo e sereno

Calderoli: clima Conferenze Stato-Regioni collaborativo e sereno



Calderoli: clima Conferenze Stato-Regioni collaborativo e sereno – askanews.it



Calderoli: clima Conferenze Stato-Regioni collaborativo e sereno – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – “Il lavoro delle Conferenza Stato-Regioni e Unificata è proseguito anche quest’oggi in un clima collaborativo e sereno. In poco più di mezz’ora sono stati esaminati 27 provvedimenti, con un ritmo medio che si mantiene spedito e in linea con le sedute precedenti. I principi di rapidità, semplicità, efficienza ed efficacia che ho chiesto di rispettare fin dalla prima riunione vengono quindi preservati anche oggi. Un segno evidente del pragmatismo e della volontà di collaborare da parte dei soggetti istituzionali coinvolti, a conferma dell’impegno di tutti”. Lo dichiara il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, al termine delle Conferenze Stato-Regioni e Unificata.

iLMeteo.it nell’ultimo videoclip di Emanuele Aloia

iLMeteo.it nell’ultimo videoclip di Emanuele Aloia


iLMeteo.it nell’ultimo videoclip di Emanuele Aloia – askanews.it



iLMeteo.it nell’ultimo videoclip di Emanuele Aloia – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – iLMeteo.it debutta nel mondo delle hit musicali. Quale migliore occasione se non la collaborazione all’interno del videoclip del singolo “Meteo”, la nuova canzone di Emanuele Aloia, cantante torinese classe 1998 che negli ultimi due anni ha scalato le classifiche e dominato i social con i suoi singoli “Girasoli”, “Il bacio di Klimt”, “L’urlo di Munch”.

Il sito meteo più amato dagli italiani, con 6 milioni di utenti medi al giorno e una media mensile di 30 milioni di utenti unici, sceglie così la musica per incontrare il target della Generazione Z. Secondo una ricerca Doxa per iLMeteo.it, il 42% dei giovani fra i 18 e i 24 anni si informa sulle previsioni meteo dai canali de iLMeteo.it e il 27% di loro lo considera il sito di riferimento. “In questi anni siamo riusciti a diventare un canale di consultazione trasversale capace di parlare a tutti gli italiani, complice anche il nostro approccio pop e previsioni sempre più puntuali – dice Emanuele Colli, amministratore delegato de iLMeteo.it – Oggi con questa operazione vogliamo dare seguito a quel dialogo che intratteniamo con il pubblico più giovane, che ci spinge a investire sulle nuove tecnologie e a innovare le forme e i modi di comunicazione”. “È un grande piacere per me aver realizzato il videoclip del mio singolo “Meteo” insieme a iLMeteo.it – ha detto Emanuele Aloia. “Il giorno dell’uscita del mio singolo, tra i vari commenti c’era anche quello de iLMeteo.it, cosa che ha suscitato grande divertimento e interazione tra i miei follower per il collegamento che c’è con il titolo del mio brano. Penso proprio che le cose che nascono in modo così naturale siano le più belle ed è per questo che, da quel commento, abbiamo deciso di realizzare qualcosa insieme”.

Il videoclip di “Meteo” è realizzato dalla Sunflower. L’app de iLMeteo.it compare in apertura e chiusura del video sul refrain “Cambiavi umore come il meteo, senza avviso”.

Addio a Lucy Salani, l’unica trans italiana sopravvissuta ai lager nazisti

Addio a Lucy Salani, l’unica trans italiana sopravvissuta ai lager nazisti


Addio a Lucy Salani, l’unica trans italiana sopravvissuta ai lager nazisti – askanews.it



Addio a Lucy Salani, l’unica trans italiana sopravvissuta ai lager nazisti – askanews.it


















Roma, 22 mar. (askanews) – La comunità italiana Lgbtq+ è in lutto: alla soglia dei 99 anni è morta a Bologna Lucy Salani, figura storica del movimento e della associazionismo per i diritti degli omosessuali italiani. Lucy Salani, nata a Bologna nell’agosto del 1924 e registrata all’anagrafe come Luciano Salani, è passata alla storia come la sola persona italiana transgender italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti dopo aver trascorso sei mesi a Dachau dove fu deportata come omosessuale e antifascista dichiarata nell’autunno del 1944, rimanendovi fino alla liberazione americana del 1945. Al rientro dalla Germania si stabilì a Torino. Per poi fare ritorno a Bologna una volta andata in pensione. Nel 2010 la sua storia è stata raccontata al grande pubblico in due opere letterarie della scrittrice e regista Gabriella Romano “Con grande commozione – ha annunciato la presidenza dell’Arcigay- partecipiamo al dolore per la scomparsa di Lucy Salani, la cui esistenza ha illuminato la storia del nostro movimento. Lucy era il monumento tangibile della Resistenza delle persone trans: la sua persecuzione non si interruppe con la liberazione dal campo dì concentramento di Dachau ma fu un’esperienza che la accompagnò per gran parte della sua straordinaria vita. Il suo secolo di vita racchiude tutte le manifestazioni più terribili dell’odio verso le persone trans. Ci uniamo alla comunità lgbtq+ bolognese che negli ultimi decenni è stata la grande famiglia di Lucy e ringraziamo di cuore le persone che fino all’ultimo si sono prese cura di lei. Auspichiamo che la città di Bologna voglia dedicarle il giusto tributo”.

“Che dolore enorme la scomparsa di Lucy Salani. A 98 anni era la donna trans più longeva d’Italia, una delle poche sopravvissute al campo di concentramento di Dachau ancora in vita. Ci eravamo viste qualche mese fa, gli occhi sempre vivaci e pieni di luce. La forza con cui ha affrontato una vita intensa, di impegno, di resistenza, di testimonianza per la libertà. Mancherà tantissimo.” Lo scrive in un post la segretaria del Pd Elly Schlein.

Rapporto Onu sviluppo risorse idriche 2023, presentazione traduzione italiano

Rapporto Onu sviluppo risorse idriche 2023, presentazione traduzione italiano


Rapporto Onu sviluppo risorse idriche 2023, presentazione traduzione italiano – askanews.it



Rapporto Onu sviluppo risorse idriche 2023, presentazione traduzione italiano – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Tra le decine di eventi inseriti nel calendario ufficiale della New York Water Week, nell’ambito della 2a Conferenza Mondiale sull’Acqua delle Nazioni Unite iniziata oggi a New York presso il quartier generale dell’Onu, di interesse strategico per il nostro Paese è l’immediata fruibilità, per gli italiani che non parlano le lingue onusiane dell’inglese e del francese, dei dati contenuti nella traduzione ufficiale in italiano del World Water Development Report 2023 dedicato ai “Partenariati e cooperazione per l’acqua”, curata dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi delle Politiche Ambientali (IISPA) e con il sostegno di Menowatt Ge, GMT, EPM e AVR affiliata Anima, che si terrà domani, mercoledì 23 marzo 2023 alle ore 10.30 (15.30 ora italiana) in occasione del seminario “Water and cultural heritage in Italy” presso l’Italian Academic Center ospitato presso il TATA Innovation center della Cornell Tech Campus sull’iconica Roosevelt Island di New York.

Al seminario, ideato dal Prof. Lucio Ubertini, titolare della Cattedra UNESCO “Gestione delle risorse idriche e Cultura” presso l’Università per Stranieri di Perugia e l’Università Sapienza di Roma, e dalla Prof.ssa Chiara Biscarini, co-titolare della Cattedra, interverranno: il Console Generale d’Italia, Fabrizio Di Michele; il Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio; il coordinatore e direttore UNESCO-WWAP, Michela Miletto e si confronteranno tanti accademici da prestigiose università italiane e straniere. In occasione dell’evento, tra le varie attività, sarà proiettato lo short movie “The water landscapes: natural protected areas in Italy” con le più rappresentative immagini dei paesaggi d’acqua selezionate dal concorso fotografico nazionale “Obiettivo Terra”, promosso dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana, che ogni anno celebra la Giornata Mondiale della Terra. Nell’ambito dell’iniziativa, in linea con gli obiettivi della 2^ Conferenza Mondiale sull’Acqua delle Nazioni Unite, saranno inoltre presentate le best practice di Menowatt Ge, rappresentata dal Presidente Adriano Maroni, e di GMT, rappresentata dal Presidente Gianfranco Nicolè, che puntano a una più efficiente e sostenibile gestione della risorsa idrica.

Il WWDR 2023, in particolare, descrive l’importanza di avviare partenariati con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione in tutte le dimensioni della sostenibilità. Le evidenze scientifiche della crisi idrica sono chiare, ecco perché vanno sempre più posti al centro del dibattito i temi della giustizia e dell’equità nella gestione delle risorse idriche. La traduzione ufficiale, sostenuta da partner virtuosi e frutto della collaborazione tra la Fondazione UniVerde e l’UNESCO WWAP con il supporto dell’IISPA, si rinnova ormai dal 2018 ed ha notevolmente contribuito alla diffusione di una maggiore informazione e a un più alto grado di sensibilizzazione intorno al tema dell’acqua a tutti i livelli, permettendo all’Italia di elevarsi verso le prime posizioni al mondo per numero di download del Documento e di stimolare i necessari interventi di istituzioni e imprese a favore della tutela della risorsa idrica e per il conseguimento dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile 6 dell’Agenda2030: “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”.

L’evento seguirà la presentazione odierna della versione in inglese e francese del WWDR2023 presso il Palazzo di Vetro, nell’ambito del side event “Partnership and cooperation for water” promosso dal MASE con la partecipazione del Ministro Gilberto Pichetto Fratin. La Fondazione Univerde ha collaborato anche alla realizzazione della mostra “The Walk of Water: An Intergenerational Journey” che evidenzia come l’arte, l’acqua e la scienza possono interagire fruttuosamente per generare nuovi messaggi volti a migliorare l’utilizzo della risorsa in prospettiva intergenerazionale. La mostra è ospitata nel Corridoio 1B della Conferenza ONU sull’acqua 2023, dal 22 al 24 marzo, ed è stata sviluppata da WWAP-UNESCO e dal Joint Research Centre della Commissione europea in collaborazione con la Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua (UNESCO-IHE), l’IHE Delft Institute for Water Education e la Arts Coalition for Water. La versione online è disponibile al link: https://walkofwater.com. In occasione della 31° Giornata Mondiale dell’Acqua, la Fondazione UniVerde (in qualità di organismo preposto alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’elemento “L’arte del pizzaiuolo napoletano” iscritto nel 2017 nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità) e l’Unesco UNESCO Chair on Water Resources Management and Culture – Università per Stranieri di Perugia, in partnership con Mulino Caputo e la pizzeria napoletana Kestè (77 Fulton St. – New York) hanno altresì promosso l’evento di celebrazione “The art of neapolitan pizzaiuolo on the occasion of the UN 2023 Water Conference” con l’intento di creare un ulteriore momento di confronto per accrescere la consapevolezza e la coscienza sulla necessità di tutelare, tramandare ed internazionalizzare i patrimoni dell’umanità.

Rai, ‘Dalla strada al palco’ riparte da Napoli: presto in Europa

Rai, ‘Dalla strada al palco’ riparte da Napoli: presto in Europa


Rai, ‘Dalla strada al palco’ riparte da Napoli: presto in Europa – askanews.it



Rai, ‘Dalla strada al palco’ riparte da Napoli: presto in Europa – askanews.it



















Napoli, 22 mar. (askanews) – Un cilindro pieno di diecimila euro: sarà questo il premio che verrà assegnato al vincitore della seconda edizione di ‘Dalla strada al palco’, il nuovo programma di RaiDue condotto da Nek e in onda, per sei puntate, dal prossimo 28 marzo. Forte di punte del 9% di share e di una messa in onda a inizio estate 2022, lo show si arricchisce quest’anno di un nuovo studio, quello del Centro di produzione Rai di Napoli, e di 800 persone che comporranno il pubblico in sala. Nato da un’idea originale di Carlo Conti, lo spettacolo è “un format italiano e – ha anticipato l’ad e direttore creativo di Stand by me, Simona Ercolani – a breve potremo essere stupiti da edizioni in altre lingue europee. Stiamo chiudendo delle trattative insieme con Rai Com”. “Questo programma è stata la prima creatura della direzione Prime Time dopo la creazione delle direzioni di genere ed è nato sulla scia della storia dei Maneskin, dopo la loro vittoria a Sanremo – ha ricordato Stefano Coletta, direttore Intrattenimento Prime Time Rai – Dopo la prima edizione ci è sembrato giusto tornare non solo per i numeri ma perché si raccontano storie, per lo storytelling”. Entusiasta di questa nuova avventura Filippo Neviani, in arte Nek, per la seconda volta alla conduzione dello show dopo il successo dell’anno scorso. “Per gli artisti di strada è bella la possibilità di venire su un palco importante come quello di Rai2 – ha sottolineato – ma per loro è ancora più bello poter tornare nelle piazze e nelle strade da dove sono venuti. Non conoscevo il mondo dei busker ma ammiro molto la loro scelta di stare fuori da certe logiche, di evitare lo stress della discografia, l’ansia da classifica”. “Loro stanno con piena consapevolezza e libertà nelle strade e nelle piazze captando l’attenzione della gente. Questo mi affascina. Li ammiro molto. E li sento anche molto vicini perché all’inizio quando facevo concerti gratis in piazza ho conosciuto anche io che vuol dire trovarsi di fronte dei passanti che magari non gradiscono e ti fischiano”, ha aggiunto il cantautore che, con Francesco Renga ha in radio il singolo ‘L’infinito più o meno’, e in programma un tour in giro per l’Italia, oltre ai due eventi all’Arena di Verona il 5 settembre e al Forum di Assago il 7 ottobre. E per lui non sono state lesinate lodi da parte di Coletta: “Di Nek vanno elogiate la sua capacità, tecnica e umana, l’accoglienza e il grande rispetto per chi arriva sul palco. Gentilezza, curiosità fanno la differenza e ti permettono di arrivare al cuore del pubblico”.

Rai, Nek: Sanremo? Incrocio dita, mi piace mettermi in gioco

Rai, Nek: Sanremo? Incrocio dita, mi piace mettermi in gioco


Rai, Nek: Sanremo? Incrocio dita, mi piace mettermi in gioco – askanews.it



Rai, Nek: Sanremo? Incrocio dita, mi piace mettermi in gioco – askanews.it



















Napoli, 22 mar. (askanews) – “Certo, mi piacerebbe molto la conduzione di Sanremo. Chi lo sa, incrociamo le dita, anche perché abbiamo avuto un precedente, Claudio Baglioni, che è sceso dal palco, si è messo al suo servizio e ha presentato il festival. Questo è incoraggiante, indipendentemente se sia io o qualche altro cantante a fare da tramite tra il pubblico e le canzoni”. A dirlo Filippo Neviani, in arte Nek, rispondendo a una domanda dei giornalisti su una sua possibile, futura, conduzione del festival di Sanremo. A Napoli per la presentazione della seconda edizione del programma di RaiDue, ‘Dalla strada al palco’, condotto dallo stesso cantautore di Sassuolo, Nek ha ragionato: “La musica è il mio amore della vita, dopo trenta anni di carriera e qualche esperienza fatta sul palco anche non da performer musicale, sono affascinato dall’imparare cose nuove. Mi rendo conto che più passa il tempo, più mi piace mettermi in gioco in quest’altra veste”. “Sarò sempre un musicista e un cantante che si mette al servizio della televisione provando a essere non un conduttore, ma – ha proseguito – un tramite tra il palco e il pubblico, e lo farò a mio modo. Forse non rientrerà nei canoni della conduzione eccellente, a volte sarò anche sgangherato, ma sarò io. Prima di tutto sono Filippo il musicista, il cantautore e poi parallelamente, ogni tanto, succederà anche di trovarmi su un palco non necessariamente a cantare una canzone”, ha concluso Nek.

La comunità italiana Lgbtqia+ in lutto, è morta Lucy Salani

La comunità italiana Lgbtqia+ in lutto, è morta Lucy Salani


La comunità italiana Lgbtqia+ in lutto, è morta Lucy Salani – askanews.it



La comunità italiana Lgbtqia+ in lutto, è morta Lucy Salani – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – La comunità italiana Lgbtqia+ è in lutto: alla soglia dei 99 anni è morta a Bologna Lucy Salani, figura storica del movimento e della associazionismo per i diritti degli omosessuali italiani. Lucy Salani, nata a Bologna nell’agosto del 1924 e registrata all’anagrafe come Luciano Salani, è passata alla storia come la sola persona italiana transgender italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti dopo aver trascorso sei mesi a Dachau dove fu deportata come omosessuale e antifascista dichiarata nell’autunno del 1944, rimanendovi fino alla liberazione americana del 1945. Al rientro dalla Germania si stabilì a Torino. Per poi fare ritorno a Bologna una volta andata in pensione. Nel 2010 la sua storia è stata raccontata al grande pubblico in due opere letterarie della scrittrice e regista Gabriella Romano

“Con grande commozione – ha annunciato la presidenza dell’Arcigay- partecipiamo al dolore per la scomparsa di Lucy Salani, la cui esistenza ha illuminato la storia del nostro movimento. Lucy era il monumento tangibile della Resistenza delle persone trans*: la sua persecuzione non si interruppe con la liberazione dal campo dì concentramento di Dachau ma fu un’esperienza che la accompagnò per gran parte della sua straordinaria vita. Il suo secolo di vita racchiude tutte le manifestazioni più terribili dell’odio verso le persone trans*. Ci uniamo alla comunità lgbtqia+* bolognese che negli ultimi decenni è stata la grande famiglia di Lucy e ringraziamo di cuore le persone che fino all’ultimo si sono prese cura di lei. Auspichiamo che la città di Bologna voglia dedicarle il giusto tributo”.

Bankitalia, Visco: non è detto che il Mezzogiorno soffra di più

Bankitalia, Visco: non è detto che il Mezzogiorno soffra di più


Bankitalia, Visco: non è detto che il Mezzogiorno soffra di più – askanews.it



Bankitalia, Visco: non è detto che il Mezzogiorno soffra di più – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – “Non è detto” che il Mezzogiorno soffra di più per l’inasprimento monetario e il rallentamento del credito: “questo dipende veramente dai progetti, per esempio anche da quello che avverrà sul Pnrr. Quindi da che tipo di stimoli ci saranno lì”. Quanto alle Bcc, le banche del credito cooperativo “molti temevano che con la riforma si sarebbero trovate in cattive acque, in realtà – ha rilevato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco durante una audizione alla Camera – abbiamo una risposta abbastanza positiva”.

Nelle Bcc “ci sono state fusioni, integrazioni. Hanno trattamenti di semplificazione che noi abbiamo introdotto che ancora sono favorevoli e hanno risposto bene, nel momento di crisi e di difficoltà sono riuscite a intervenire sulle piccole e medie imprese. E beneficiano dell’aumento dei tassi – ha proseguito Visco -. Quindi hanno un cuscinetto e, se sono ben gestite, possono coprire questa situazione congiunturale”.

Lazio, pugno duro contro i tifosi antisemiti: “Allontanati a vita”

Lazio, pugno duro contro i tifosi antisemiti: “Allontanati a vita”



Lazio, pugno duro contro i tifosi antisemiti: “Allontanati a vita” – askanews.it



Lazio, pugno duro contro i tifosi antisemiti: “Allontanati a vita” – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Pugno duro della Lazio nei confronti dei tifosi antisemiti. La società biancoceleste ha deciso di disporre l’allontanamento a vita dallo stadio per il tifoso, identificato dalle forze dell’ordine, che domenica scorsa è stato immortalato in tribuna all’Olimpico con indosso la maglietta con la scritta “Hitlerson 88”. Si tratta di un ragazzo tedesco simpatizzante della Lazio, identificato grazie alla visione dei filmati delle telecamere dell’impianto sportivo. L’uomo ha un precedente di polizia risalente al 2009, quando, proprio in occasione del derby della Capitale Lazio-Roma dell’11 aprile di quello stesso anno, era stato denunciato in quanto resosi responsabile di invasione di campo. Nei confronti del ragazzo è stato poi emesso un Daspo di 5 anni dal Questore di Roma. Identificati altri due soggetti, di nazionalita’ rumena, i quali, all’esito della partita, hanno ostentato il braccio destro teso in avanti, effettuando un saluto romano. “Nei loro confronti, una volta concluso l’iter amministrativo degli organi di sicurezza e ottenuta dalla Procura della Repubblica l’autorizzazione al Questore a fornire le generalità dei tre soggetti, la Lazio applicherà con severità il Codice Etico e disporrà il non gradimento quindi l’allontanamento a vita dallo stadio e si costituirà parte civile per la richiesta di risarcimento danni negli eventuali procedimenti penali che seguiranno” è scritto in una nota della Lazio.