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Roma, Ospedale Bambino Gesù inaugura la nuova sala emodinamica

Roma, Ospedale Bambino Gesù inaugura la nuova sala emodinamicaRoma, 17 mar. (askanews) – Una nuova sala emodinamica con la tecnologia più avanzata attualmente disponibile per correggere i difetti cardiaci: è stata inaugurata nel Padiglione Spellman della sede del Gianicolo del Bambino Gesù. Consente di aumentare la qualità delle immagini a raggi X con una minore esposizione radiologica e minore stress fisico e psicologico per i bambini. L’unità di cardiologia interventistica del Bambino Gesù esegue circa 500 procedure all’anno per il trattamento delle patologie congenite del cuore dal neonato all’adulto, tra le quali l’impianto di valvole polmonari (sia espandibili con pallone che auto-espandibili), la chiusura di tutti i tipi di difetti, l’impianto di stent, la chiusura del dotto di Botallo nel neonato prematuro, la ricanalizzazione di strutture vascolari ostruite. Le procedure avvengono nella sala emodinamica in modo mininvasivo, senza cioè la necessità di un intervento chirurgico con torace aperto. Micro cannule vengono inserite nei vasi sanguigni che portano al cuore. Al loro interno scorre un catetere (tubicino flessibile) che viene posizionato laddove c’è il problema da individuare o risolvere. Il percorso del catetere viene osservato e valutato tramite strumenti di imaging a raggi X. La nuova sala mette a disposizione una tecnologia innovativa recentissima. Questa consente l’acquisizione di immagini in 3D in metà tempo rispetto alle macchine oggi in uso grazie a bracci meccanici che ruotano di 50 gradi al secondo (invece che di 25 gradi) e con angolazioni più estreme per cogliere maggiori dettagli. Garantisce un’elevata qualità delle immagini a fronte di un’esposizione minima del paziente alle radiazioni. Il miglioramento della qualità delle immagini, a sua volta, consente di ridurre i tempi delle procedure e quindi dell’impiego di anestesia con minore impatto sui bambini.
La ristrutturazione della sala ha richiesto alcuni mesi ed è stata portata a termine grazie al lavoro congiunto della Direzione Sanitaria, dell’Ingegneria Clinica, dei Servizi Tecnici e amministrativi dell’ospedale con il personale tecnico e infermieristico del comparto operatorio. Il livello avanzato del progetto meccanico dell’impianto lo mette in condizione di accogliere anche le evoluzioni tecnologiche ormai prossime per dimezzare ulteriormente i tempi di acquisizione delle immagini. «Nel futuro – afferma Gianfranco Butera, responsabile di Cardiologia interventistica – prevediamo di introdurre ulteriori innovazioni che comprendono il trattamento e il monitoraggio continuo dello scompenso cardiaco, l’impianto di valvole polmonari auto-espandibili di dimensioni ancora maggiori, il trattamento della patologia delle vene polmonari, le disfunzioni dei vasi linfatici in particolare correlate alle cardiopatie congenite, lo studio delle curve di pressione intracardiaca durante il cateterismo cardiaco, i trattamenti avanzati nei pazienti di basso peso e prematuri».

Biblioteca degli Alberi Milano, al via la nuova stagione cultrale

Biblioteca degli Alberi Milano, al via la nuova stagione cultraleMilano, 17 mar. (askanews) – Fondazione Riccardo Catella inaugura il quinto anno del progetto BAM – Biblioteca degli Alberi Milano, con l’apertura di una nuova stagione culturale che consolida il ruolo di player culturale del Parco e il successo di un modello di partnership pubblico-privata diventata in pochi anni punto di riferimento per un numero crescente di istituzioni anche a livello internazionale. Cuore verde di Porta Nuova, quartiere simbolo di innovazione e sostenibilità della città e primo al mondo ad aver ottenuto la doppia certificazione LEED e WELL for Community, BAM conferma così la sua vocazione inclusiva nel fare cultura e la sua capacità di ridefinire gli spazi attraverso un nuovo approccio nel fare community.
La programmazione, ideata e diretta da Francesca Colombo, Direttore Generale Culturale BAM, Fondazione Riccardo Catella, nel 2023 prevede 264 momenti culturali ispirati al binomio natura/cultura concepiti con format innovativi a cadenza quasi quotidiana, che rendono il parco un teatro a cielo aperto, un luogo di confronto sui grandi temi della contemporaneità e un palcoscenico per le giovani generazioni e conferma la validità del modello innovativo di BAM, che unisce il patrimonio botanico a una ricca proposta culturale ormai internazionalmente riconosciuta e in grado di attivare un’ampia comunità, promuovendone l’integrazione anche oltre i confini del quartiere. Attraverso il linguaggio universale della cultura, BAM si apre sempre di più alla città in termini di accessibilità degli eventi e di contaminazione tra generi, per arrivare a coinvolgere una platea di persone sempre più ampia ed eterogenea.
A dare il via a una stagione ricca di eventi site specific, come sempre gratuiti e aperti a tutti, sarà come da tradizione il primo dei BAM Season Day, le giornate dedicate alla celebrazione dell’alternanza delle stagioni che ricorrono a cavallo degli equinozi di primavera e di autunno e dei solstizi d’estate e d’inverno. Il primo appuntamento è “Arriva la Primavera!”, che domenica 19 marzo celebra la rinascita della natura con il linguaggio performativo della danza, attraverso un ricco palinsesto con 12 attività da mattino a sera, tra performance interattive e partecipate, workshop botanici, giochi fuori scala diffusi per il parco e spettacoli.

Ferpi, Bianchini alla guida del Comitato regionale Lazio

Ferpi, Bianchini alla guida del Comitato regionale LazioRoma, 17 mar. (askanews) – L’Assemblea dei soci Ferpi della Delegazione del Lazio, ospitata il 14 marzo a Roma dalla sede di Eprcomunicazione, ha proceduto all’elezione dei cinque componenti del Comitato regionale Lazio, come previsto dallo Statuto e dai regolamenti della Federazione.
Ad essere eletti, tra le dieci candidature pervenute, i soci Serena Bianchini, Vincenzo D’Anna, Anna C. Forciniti, Valentina Lombardo ed Elisabetta Marchesini.
Al termine dello scrutinio, il Comitato regionale neoeletto si è riunito ed ha indicato Serena Bianchini come propria Delegata regionale, la quale avrà la responsabilità di rappresentare la Delegazione negli organi nazionali, di assicurare il buon esito delle iniziative intraprese sul territorio e il raggiungimento degli obiettivi che via via si individueranno. Dopo la ratifica da parte del prossimo Consiglio Direttivo Nazionale, che procederà anche alla proclamazione del Delegato, guiderà la Delegazione per un triennio.
Il Presidente della Ferpi, Filippo Nani, presente all’assemblea romana, ha sottolineato “il valore del lavoro sul campo delle singole Delegazioni, allo stato dodici, della Federazione e il crescente senso di comunità e appartenenza che la partecipazione ampia al momento associativo dell’assemblea e la grande disponibilità di mettersi in gioco al servizio della Federazione di tanti soci in questi mesi testimonia”. Nel fare gli auguri di buon lavoro ai neoeletti, ha ricordato “la necessità di uno sforzo comune per affrontare le sfide della professione oggi e per accogliere ed accompagnare i giovani che si stanno affacciando proprio ora, così numerosi, su questo mondo”.

Covid, Nursind: “Potenziare SSN per onorare memoria vittime”

Covid, Nursind: “Potenziare SSN per onorare memoria vittime”

Bottega: “Libera professione infermieri sarebbe primo passo per migliorare offerta servizi”

Roma, 17 mar. (askanews) – “Il modo migliore per onorare le vittime del Covid è mettere in campo azioni concrete per potenziare il Ssn a partire dalla medicina territoriale che ha mostrato tutte le sue lacune durante la pandemia”. Lo dice Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind, alla vigilia della giornata nazionale dedicata. “Consentire la libera professione agli infermieri, per esempio – prosegue -, sarebbe già un primo passo per migliorare l’offerta dei servizi, oltre che per cercare di incentivare la categoria a non abbandonare il lavoro”.
Secondo Bottega, “è un processo che non si può più rimandare e che non può prescindere dal rafforzamento dell’organico infermieristico e dalla valorizzazione dei professionisti della salute. Ecco perché, tra le altre cose, è necessario che il governo reperisca le risorse adeguate per il rinnovo contrattuale del triennio 2022-2024”.
“Un obiettivo sul quale – conclude il segretario – eserciteremo una pressione costante sulle istituzioni di riferimento”.

Usa, Produzione industriale in febbraio invariata come da stime

Usa, Produzione industriale in febbraio invariata come da stimeNew York, 17 mar. (askanews) – In febbraio, la produzione industriale negli Stati Uniti, secondo i dati della Federal Reserve è rimasta pressoché invariata rispetto al mese precedente, quando aveva registrato un dato a 103 punti. Gli analisti avevano anch’essi previsto un dato stazionario. La produzione totale rispetto a febbraio 2022 è scesa dello 0,2%.
La produzione manifatturiera, in febbraio, ha registrato un rialzo dello 0,1%, mentre l’indice del settore minerario è sceso dello 0,6%; mentre l’indice dei servizi di pubblica utilità è aumentato dello 0,5%.
L’utilizzo della capacità degli impianti – che misura la produzione industriale rispetto al potenziale – è rimasta invariata al 78,3%, contro attese per un 78,3%. Il dato di gennaio sulla produzione è stato rivisto a +0,3%; mentre la capacità di utilizzo degli impianti rivista, è passata da 78,3% a 78%.

Svb, la Holding ricorre al capitolo 11 per protezione da fallimento

Svb, la Holding ricorre al capitolo 11 per protezione da fallimentoNew York, 17 mar. (askanews) – La holding della Silicon Valley Bank, SVB Financial Group, venerdì mattina ha presentato istanza di protezione dal fallimento secondo il capitolo 11 presso la corte del distretto meridionale di New York.
La decisione, annunciata da un comunicato stampa, mira preservare il valore dell’attività in vista di una ristrutturazione, che non esclude la vendita, sotto la supervisione della della Federal Deposit Insurance, che ha assunto il controllo di SVB una settimana fa.
La holding, nel comunicato, ha dichiarato di avere circa 2,2 miliardi di dollari di liquidità. Il debito finanziato di SVB Financial Group è di circa 3,3 miliardi di dollari in capitale aggregato. L’unità titoli di SVB, SVB Securities, e le attività di capitale di rischio, SVB Capital, non sono incluse nel deposito del capitolo 11.

Grandine: nell’area Mediterraneo l’Italia è il Paese più colpito

Grandine: nell’area Mediterraneo l’Italia è il Paese più colpitoRoma, 17 mar. (askanews) – Le grandinate sono tipicamente eventi di breve durata e di limitata estensione spaziale, fattori che ne complicano notevolmente l’osservazione laddove non siano disponibili strumenti di misurazione a terra, come i radar. I ricercatori dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Cnr-Isac), utilizzando i dati forniti dai satelliti, hanno indagato l’incidenza dei temporali grandinigeni nel Mediterraneo, un’area di particolare interesse perché è una di quelle maggiormente colpite dagli effetti del cambiamento climatico. Nell’ambito di questa ricerca, pubblicata sulla rivista Eos, è stata definita la prima mappa globale di grandine ad alta risoluzione, realizzata utilizzando un set completo di dati provenienti dallo spazio.
“Abbiamo analizzato l’intera rete di sensori satellitari che fanno parte della missione spaziale internazionale Global Precipitation Measurements (GPM). Questo tipo di sensori consentono di utilizzare una vasta gamma di frequenze di sondaggio e hanno un’elevata copertura spaziale, offrendo notevoli potenzialità in termini di rilevamento e di indagine delle grandinate”, spiega Sante Laviola, ricercatore del Cnr-Isac e primo autore dello studio.
Secondo questa ricerca, l’Italia risulta essere il Paese dell’area mediterranea maggiormente colpito dagli eventi grandinigeni, trainando l’incremento delle precipitazioni nell’intero bacino. “I valori rilevati indicano che negli ultimi vent’anni il Mediterraneo si sta riscaldando il 20% più velocemente rispetto alla media globale, con la conseguente variazione dei regimi delle precipitazioni, che aumentano per intensità e frequenza. Nonostante ci sia una grande variabilità tra un anno e l’altro, in tutta l’area si può notare un trend di aumento, pari al 30%, per quanto concerne le precipitazioni di grandine sia intense che estreme. In particolare, nella nostra Penisola si è raggiunto il numero medio più alto di questo tipo di precipitazioni, che si concentrano maggiormente nel nord durante l’estate, mentre crescono nel centro-sud tra la fine dell’estate e l’autunno”, prosegue il ricercatore del Cnr.
Attraverso questi dati – evidenzia il Cnr – i ricercatori potranno migliorare i modelli metereologici e climatici, supportando anche la gestione del rischio con l’obiettivo di mitigare gli effetti della grandine sul territorio e sulle attività dell’uomo. “Una mappa globale di grandine, che può essere prodotta ogni tre ore, fornisce un’informazione – finora inesistente – utile per poter studiare la distribuzione dei pattern grandinigeni su ogni area del pianeta, e in particolar modo in mare. Se da punto di vista operativo le nostre mappe globali permettono di osservare le grandinate anche su aree del pianeta scoperte da sistemi di misura al suolo, da un punto di vista climatico renderebbero possibile replicare il nostro studio su altri hotspot climatici della Terra”, conclude Laviola.

Giornata dell’acqua: italiani promossi ma con riserva

Giornata dell’acqua: italiani promossi ma con riservaMilano, 17 mar. (askanews) – Torna il 22 marzo la Giornata mondiale dell’acqua e con essa i consigli per un uso consapevole delle risorse idriche, come evitare di tenere aperto il rubinetto inutilmente, preferire la doccia alla vasca da bagno, usare l’acqua corrente solo quando serve. L’80% degli italiani ha fatto propri questi consigli e li mette in pratica ogni giorno. È quanto emerge dalla ricerca svolta da SodaStream, marchio leader nell’acqua frizzante, partendo dal tema centrale del World Water Day 2023 “Accelerating change”, un invito collettivo a essere parte del cambiamento con il proprio personale contributo.
Nel complesso emergono dati positivi sui comportamenti più semplici da attuare. Il 90% degli intervistati, infatti, usa la doccia e non la vasca da bagno e ne limita l’uso entro dieci minuti, l’80% chiude il rubinetto quando l’acqua non serve (lavaggio dei denti, rasatura ecc.), il 94% usa la lavatrice e la lavastoviglie solo a pieno carico e il 63% lava le verdure in ammollo e non sotto l’acqua corrente. Un’analisi più approfondita, però, mette in evidenza che c’è ancora margine di miglioramento su tutti quei comportamenti che richiedono più attenzione in termini di tempo e impegno economico.
Nonostante la costante attività di sensibilizzazione da parte di associazioni, istituzioni e opinion leader, oltre il 50% degli italiani sciacqua ancora i piatti prima di metterli in lavastoviglie e più del 50% non pensa mai a come riciclare l’acqua che utilizza in casa. Inoltre, se il 75% fa costantemente una corretta manutenzione dell’impianto idraulico per evitare sprechi, solo il 47% degli intervistati può contare su rubinetti di ultima generazione. Un dato che dimostra quanto la rubinetteria con tecnologia a risparmio idrico sia assente nelle case di oltre la metà degli intervistati.
In generale gli italiani si dimostrano più attenti a risparmiare acqua nella maggior parte delle attività quotidiane ma ci sono margini di crescita, facendo proprie altre piccole abitudini per non sprecarla: riutilizzare l’acqua di cottura di pasta e verdure (per esempio per sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie o come concime naturale), utilizzare l’acqua del deumidificatore o dell’asciugatrice per il ferro da stiro (quest’accortezza allunga la vita dell’elettrodomestico perché priva di calcare), monitorare i consumi (controllare periodicamente il contatore è il modo migliore di accorgersi subito di perdite invisibili), quando si va in vacanza chiudere il rubinetto centrale (per evitare sprechi e danni in caso di guasti agli impianti).

Going: il tour operator fa partire il programma Resort

Going: il tour operator fa partire il programma ResortRoma, 17 mar. (askanews) – Negli ultimi mesi, Il tour operator collegato al gruppo MSC Cruises si è reso protagonista di continue evoluzioni e sviluppi, a cominciare dai nuovi rilasci per la piattaforma di dynamic packaging Going4you, della divisione incoming Going2Italy, del programma sinergico con MSC, Going4Cruises. Ora è la volta di completare la propria offerta con Going Resort, che diventa una divisione aziendale dedicata al prodotto di ospitalità leisure, con il quale il tour operator intende ulteriormente caratterizzare e qualificare la sua proposta al mercato. La business unit viene affidata alla guida di Beppe Pellegrino, noto professionista del settore che ha una lunga carriera al suo attivo nell’ambito del tour operating e dell’hospitality, avendo operato in Italia e all’estero per I Grandi Viaggi, I Viaggi del Ventaglio, Pianeta Terra e Settemari.
«Dopo l’ingresso di Maurizio Casabianca, chief commercial & operations officer di Going, l’arrivo recente di Roberto Pannozzo alla guida del settore incoming Goig2Italy ed oggi di Beppe Pellegrino in Going Resorts sono la testimonianza dell’investimento che il Gruppo ha deciso di operare con Going e della fiducia riposta in un progetto di crescita internazionale», ha dichiarato il CEO Domenico Pellegrino.

Mangiare cibi a con farina di insetti: per 1 italiano su 3 si può fare

Mangiare cibi a con farina di insetti: per 1 italiano su 3 si può fare

Ricerca Università di Bergamo. Il settore in Europa vale oltre 260 mln

Milano, 17 mar. (askanews) – Un italiano su tre è propenso ad acquistare alimenti che contengono insetti commestibili. E la maggior parte di loro lo farebbe per soddisfare la propria curiosità e per sperimentare alimenti innovativi. È quanto emerso da “Insect food e consumatori”, la più recente indagine sul tema realizzata dall’Università degli Studi di Bergamo e presentata in occasione dell’evento “Cibi a base di insetti: cosa ne pensano i consumatori?”, presso il dipartimento di Scienze aziendali, con la partecipazione di Giovanni Malanchini, consigliere della Regione Lombardia, di Ipiff (International platform of insects for food and Feed) e di Alia Insect Farm.
Con l’entrata in vigore nel 2018 della normativa Europea (Reg UE 2015/2283) che legittima il consumo degli insetti e la loro appartenenza alla categoria di “Novel food”, con la conseguente possibilità di allevare e introdurre sul mercato tali insetti e le farine derivate, infatti, il settore è cresciuto notevolmente. E si stima possa crescere ancora: in Europa, in particolare, il valore di mercato del novel food si appresta a triplicare, passando da 82 milioni di dollari del 2018 ai 261 milioni previsti nel 20231. Attualmente, il settore europeo degli insetti è composto nella maggior parte da piccole e medie imprese come start up, ma anche grandi aziende che prima erano attive in settori diversi come quello del pet food.
Come evidenziato da Ipiff, organizzazione no-profit che rappresenta gli interessi del settore dei produttori di insetti, la produzione si basa su qualche migliaio di tonnellate (volumi destinati sia al settore feed che food), mentre gli investimenti hanno già superato quota un miliardo di euro e si stima arriveranno ai tre miliardi nel 2025. Il settore degli insetti raggiungerà entro il 2030 oltre 30 mila impiegati full time.
Le opportunità sono anche e soprattutto sul fronte della domanda di mercato. Nonostante le precedenti ricerche in Italia abbiano evidenziato una ridotta disponibilità di acquistare o assaggiare cibi a base di insetti i nuovi dati presentano un’attitudine diversa e sostanziale: un italiano su tre si è detto favorevole al consumo di insect food. L’indagine è stata condotta su un campione composto da 1.170 individui rappresentativi della popolazione italiana, i cui dati sono stati raccolti in un intervallo di tempo compreso tra ottobre 2021 e settembre 2022. In base alle risposte ottenute dai questionari somministrati, in particolare, risulta che il 9% degli intervistati sarebbe “altamente propenso” a consumare insect food e il 21% “mediamente propenso”, mentre il restante 70% si dichiara poco propenso.
La ricerca dell’Università di Bergamo poi, per la prima volta, a profilare le caratteristiche dei consumatori, individuando quattro gruppi omogenei per caratteristiche sociodemografiche, comportamentali e psicologiche: i progressisti, gi inconvincibili, gli edonisti e i follower. Gli edonisti (15% del totale degli intervistati, 181 individui), in particolare, sono tra i più aperti all’acquisto. Sono soprattutto uomini, fino ai 25 anni d’età, per lo più onnivori, con un livello di istruzione media e una vita attiva (dichiarano di praticare sport fino a 5 volte a settimana). Rispetto agli altri cluster, registrano la percentuale più alta di soggetti che hanno già avuto esperienze passate con il consumo di cibo a base di insetti, e l’interesse più basso verso le dimensioni di salubrità ed etica nelle decisioni alimentari. Altrettanto interessati all’insect food sono i “progressisti” (18%, 208 soggetti): persone over 40, equamente divise tra uomini e donne, per lo più liberi professionisti e imprenditori e un livello di scolarizzazione universitario. Si definiscono onnivori e praticanti sport individuali con una media di una o due volte a settimana. Sono i più interessati a provare alimenti inusuali e nuovi e compiono scelte di acquisto alimentari che tengano conto delle proprietà salutistiche degli alimenti e della loro dimensione etica. I meno interessati all’insect food sono gli “inconvincibili” e i “follower”. Gli “inconvincibili” (33%, 391 partecipanti), composti soprattutto da donne, tra i 18 e 25 anni, con un livello di istruzione medio-alto, sono onnivori e non hanno avuto esperienze pregresse con il cibo a base di insetti. Non vogliono esplorare alimenti nuovi e sono poco interessati alla dimensione salutistica degli alimenti. I secondi, ovvero i “follower” (33%, 390 consumatori), sono rappresentati soprattutto da donne, over 26, con istruzione intermedia e sedentarie. Interessati alla salubrità e alla dimensione etica degli alimenti acquistati, tendono a volersi conformare alle opinioni altrui, non hanno mai avuto esperienze pregresse con il cibo a base di insetti e non vogliono variare i loro consumi alimentari.
Ma quali sono le variabili che possono accostarsi all’intenzione di acquisto di alimenti a base di insetti? Spiccano le esperienze pregresse nel consumo di insetti: chi ha già sperimentato alimenti a base di insetti risulta più incline a ripetere l’esperienza; il genere, con gli uomini maggiormente inclini alla possibilità di acquistare cibi a base di insetti; la propensione al cambiamento: i soggetti più curiosi risultano più aperti all’entomofagia.
“‘Insect food e consumatori” è la prima indagine che offre una profilazione degli italiani sul tema, rappresentando un riferimento importante per tutto il settore in Italia -ha spiegato Riccardo Valesi, ricercatore del dipartimento di Scienze aziendali dell’Università degli Studi di Bergamo – Come evidenziato dalla ricerca, i driver principali che spingerebbero i consumatori all’acquisto di questi alimenti sono la curiosità e lo spirito innovativo. Ma questo è solo il primo passo per indagare un mercato molto promettente per il futuro: condurremo altri studi per approfondire il rapporto tra italiani e insect food utilizzando anche tecniche neuroscientifiche che potrebbero includere l’assaggio diretto di questi cibi al fine di valutare i processi percettivo-emotivi impliciti sottesi ai soggetti rientranti nei target primari (progressisti ed edonisti) e secondari (follower)”.