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Cinema, esordio boom per “FolleMente”, la commedia di Paolo Genovese

Cinema, esordio boom per “FolleMente”, la commedia di Paolo GenoveseRoma, 24 feb. (askanews) – Esordio trionfale per “FolleMente”, commedia romantica di Paolo Genovese che ha conquistato il pubblico totalizzando l’incasso record di euro 4.074.619 (Cinetel) nel primo weekend di uscita.


Il primo appuntamento di Lara (Pilar Fogliati) e Piero (Edoardo Leo) accompagnati da Alfa (Claudia Pandolfi), Giulietta (Vittoria Puccini), Trilli (Emanuela Fanelli), Scheggia (Maria Chiara Giannetta) e dai corrispettivi maschili Il Professore (Marco Giallini), Romeo (Maurizio Lastrico), Eros (Claudio Santamaria) e Valium (Rocco Papaleo) ha divertito e commosso 553.449 spettatori e si è attestata come la migliore apertura tra i film italiani dal post pandemia. “Sono stati incassi davvero impressionanti quelli registrati da ‘FolleMente’ nei primi 4 giorni di programmazione nei cinema italiani, soprattutto perché ottenuti in un periodo non festivo” ha dichiarato Luigi Lonigro, direttore di 01 Distribution – “già i dati delle anteprime dell’8 febbraio avevano fatto capire chiaramente quanto interesse ci fosse da parte del pubblico per il nuovo bellissimo film di Paolo Genovese, ma i risultati sono andati oltre le nostre aspettative. Molte sale hanno fatto registrare sold out in tutti gli spettacoli del weekend e il passaparola sembra davvero molto positivo ed efficace. Il regista ed i protagonisti che hanno accompagnato il film nei saluti in sala sono stati accolti da vere e proprie ovazioni e il tour proseguirà coinvolgendo tutta l’Italia”.


Dopo le anteprime e i primi saluti in sala, Paolo Genovese e parte del cast del film continueranno il tour nei cinema di città e provincia; stasera a Napoli per poi proseguire il 26 febbraio a Bologna, il 27 a Firenze, il 28 a Torino, il primo marzo a Bari, il 2 a Palermo e il 3 a Catania. La nostra mente è un posto molto affollato, siamo tutti pluriabitati con tante diverse personalità che devono convivere tra di loro. Razionali, romantiche, istintive, a volte folli. Ma chi comanda veramente? “FolleMente” è la storia di un primo appuntamento, una divertente commedia romantica che fa entrare nei pensieri dei due protagonisti per scoprire i meccanismi misteriosi che ci fanno agire. Le varie personalità avranno voce e corpo e le vedremo discutere, litigare, gioire e commuoversi per cercare di avere il sopravvento e prendere la decisione finale.


Da un soggetto originale di Paolo Genovese, regista e autore della sceneggiatura insieme a Isabella Aguilar, Lucia Calamaro, Paolo Costella e Flaminia Gressi, “FolleMente” è prodotto da Raffaella Leone e Andrea Leone, una produzione Lotus Production, una società Leone Film Group, con Rai Cinema e in collaborazione con Disney+ in associazione con Vice Pictures. L’opera è stata realizzata con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo.

Vino, Vinventions: nel 2024 venduti tre miliardi di tappi

Vino, Vinventions: nel 2024 venduti tre miliardi di tappiMilano, 24 feb. (askanews) – Nel 2024, anno del suo 25esimo anniversario, Vinventions ha annunciato di aver raggiunto un volume complessivo di vendite di tre miliardi di tappi destinati a vini, distillati e olio d’oliva. Questo risultato conferma la capacità di Vinventions di soddisfare le esigenze dei clienti offrendo prodotti affidabili e adatti anche in un contesto economico complesso.


Ricordando che l’anno scorso il mercato europeo ha affrontato contrazione della domanda, maggiore concorrenza, pressioni sui prezzi e un lento smaltimento delle scorte di vini e distillati, l’azienda sottolinea di “aver mantenuto la propria dinamicità, supportando i propri clienti con soluzioni di chiusura innovative, di qualità, competitive e sostenibili”. Nel 2024 i tappi alternativi al sughero Nomacorc hanno registrato una crescita di 45 milioni di unità rispetto all’anno precedente, segnando un aumento della quota di mercato per questo genere di chiusure. Anche la gamma di tappi micro-naturali Subr, “riconosciuta come valida alternativa ai micro-agglomerati di fascia alta”, ha registrare incremento del 50% in volume per il secondo anno consecutivo.


Nonostante il calo generalizzato dei volumi di capsule a vite sul mercato nel 2024, Vinventions “ha dimostrato grande resilienza, come testimoniano le solide performance in Europa dell’Est e in Italia. In Europa dell’Est, la crescita ha portato a un aumento del fatturato del 16%, mentre in Italia le capsule a vite hanno registrato un incremento di 26 milioni di unità vendute”. Durante l’anno da poco concluso, Vinventions ha rafforzato la propria offerta con soluzioni innovative come il Nomacorc Ocean, realizzato con plastica riciclata proveniente dai rifiuti plastici raccolti nelle zone costiere (Ocean-Bound Plastics, OBP), e il Nomacorc Pops che ha ampliato la gamma introducendo una soluzione dedicata agli spumanti.

Marchio biologico boost per imprese sui mercati esteri

Marchio biologico boost per imprese sui mercati esteriRoma, 24 feb. (askanews) – L’adozione di un logo biologico Made in Italy “risulta cruciale per certificare in modo chiaro l’autenticità, la qualità e l’origine dei prodotti bio italiani, non solo oltre confine: il 75% degli italiani ritiene che la presenza di un logo bio italiano rappresenti una garanzia aggiuntiva all’origine del prodotto”. Lo ha detto Silvia Zucconi, Chief Operating Officer Nomisma SpA, nel corso dell’Osservatorio Sana che Nomisma ha presentato oggi a Bologna Fiere per Sana Food 2025 in occasione della prima giornata di Rivoluzione Bio 2025, gli Stati generali del biologico, organizzati in collaborazione con FederBio e AssoBio.


I dati della survey di Nomisma hanno anche rivelato quanto il marchio biologico rappresenti un boost per le imprese italiane nel presidio dei mercati internazionali: “circa 4 su 10 sostengono che il bio abbia molto favorito il posizionamento dell’azienda oltreconfine – ha spiegato Zucconi – ma anche l’origine italiana o territoriale è un fattore di successo indispensabile per imprese e consumatori”. Secondo la survey, ch acquista Bio sceglie prevalentemente in base all’origine del prodotto: il 47% dei consumatori presta attenzione all’origine italiana o locale/km0 (32%) delle materie prime, mentre il 34% cerca la presenza di certificazioni DOP/IGP. Inoltre, aumenta l’interesse per prodotti Bio con confezioni sostenibili (20%) e 100% vegetali (20%).


Se si considerano le categorie di prodotti healthy, il biologico si conferma un driver di scelta, guidando il 22% dei frequent user nell’acquisto di prodotti vegetali. Tra le motivazioni legate all’acquisto delle diverse categorie di prodotti healthy, il biologico conferma le maggiori garanzie in termini di salute (30%), rispetto per l’ambiente (24%) e qualità (12%). La ricerca di attributi salutistici nelle occasioni di consumo fuori casa che emerge dall’indagine realizzata da Nomisma per l’Osservatorio SANA, vede prodotti tipici del territorio e a km0 come il “must have” dell’away from home per circa 9 consumatori su 10. Sul podio anche i prodotti biologici, la cui presenza risulta fondamentale per il 68% degli italiani. Nel complesso il consumatore bio è più esigente e attento rispetto alla scelta del locale e alle caratteristiche di servizio offerte. Oltre a familiarità e consigli di amici e parenti, il consumatore bio valuta in maniera più approfondita la reputazione del luogo scelto per mangiare fuori e l’accoglienza/ambiente del locale.


Rispetto al menù, invece, il consumatore bio ha un forte orientamento verso la ricerca di prodotti freschi e di stagione (per il 48% degli user bio), di piatti semplici e poco elaborati (39%). Le aspettative del consumatore bio però non trovano risposte positive in quella che è l’attuale offerta di prodotti bio presso la ristorazione, soprattutto quella collettiva. Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio, ha ricordato che “negli anni, il biologico è uscito dalla dimensione di nicchia, ma c’è ancora ampio spazio di espansione considerato che molti paesi europei hanno consumi interni superiori rispetto ai nostri. Per questo – ha detto – è importante continuare a dare impulso al settore, con attività di informazione, promozione ed educazione alimentare, a partire dalle scuole. Un sostegno concreto arriverà dal Marchio biologico italiano, che, oltre a favorire la presenza dei prodotti bio nei mercati internazionali, assicura un’immediata riconoscibilità, rafforzando il ruolo degli agricoltori e favorendo la collaborazione tra produzione, trasformazione e distribuzione”.

Divulga: con guerra in Ucraina +21% costi per aziende agricole italiane

Divulga: con guerra in Ucraina +21% costi per aziende agricole italianeMilano, 24 feb. (askanews) – Le aziende agricole italiane con i tre anni di guerra in Ucraina hanno visto aumentare del 21% i costi complessivi per far fronte ai propri consumi intermedi. È quanto rivela il centro studi Divulga in occasione dell’anniversario per i tre anni del conflitto in Ucraina. Il costo per l’energia, ad esempio, è salito del 66% incidendo in modo maggiore sui bilanci delle imprese. Infatti, i consumi energetici e dei concimi rappresentano oggi in media il 25% dei consumi intermedi di un’azienda agricola italiana, mentre prima della guerra il loro peso si aggirava intorno al 20%. A fronte di una riduzione dei volumi utilizzati dalle singole aziende agricole, il valore di tutte le voci di costo principali a bilancio è notevolmente cresciuto.


Ad incrinare la capacità di generare redditi di molte imprese agricole, e quindi ad aggravare la propria sostenibilità economica, l’aumento dei costi per mangimi e spese per il bestiame (+11% in termini monetari) e per i fitosanitari (circa l’8% in più rispetto al 2021) che rappresentano una voce di spesa importante per il settore agricolo italiano (circa 1/3 dei costi aziendali totali). Le quotazioni medie dei principali fertilizzanti hanno subito una crescita esponenziale proprio nel 2022, anno dell’invasione russa (+173% rispetto al 2019). Successivamente c’è stata una progressiva contrazione dei prezzi (in media -45%) ma in ogni caso su valori decisamente più alti rispetto al passato. Ad oggi, le quotazioni medie dei fertilizzanti registrate a gennaio 2025 si attestano su valori medi del 49% superiori al 2019. In rialzo anche le quotazioni del gasolio agricolo, più alti del 22% circa rispetto a prima del conflitto.

Export prodotti agroalimentari bio italiani +7% in 2024 a 3,9 mld

Export prodotti agroalimentari bio italiani +7% in 2024 a 3,9 mldRoma, 24 feb. (askanews) – Cresce l’export di prodotti agroalimentari italiani biologici: nel 2024 ha raggiunto i 3,9 miliardi di euro, con un incremento del +7% rispetto all’anno precedente. Una crescita che segue l’andamento positivo dell’intero settore agroalimentare. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Sana che Nomisma ha presentato oggi a Bologna Fiere per Sana Food 2025 in occasione della prima giornata di Rivoluzione Bio 2025, gli Stati generali del biologico, organizzati in collaborazione con FederBio e AssoBio.


Considerando i mercati esteri, dall’indagine Nomisma su 336 imprese italiane emerge come le principali destinazioni per i prodotti Bio siano la Germania, la Francia, la Scandinavia, il Benelux e gli Stati Uniti. Le prospettive per il biologico italiano sui mercati esteri sono decisamente promettenti: circa un terzo delle aziende italiane del settore food & beverage che oggi non esporta Bio, prevede di farlo nei prossimi 2-3 anni. Il binomio Bio-Made in Italy si conferma un fattore di successo, con un’ottima reputazione e percezione sui mercati esteri: per il 49% delle aziende del settore food e il 64% delle aziende del settore wine, l’origine italiana e la notorietà del territorio di produzione rappresentano uno dei principali fattori di successo dell’export Bio sui mercati internazionali.


Per altro, l’Italia è sul podio tra i Paesi produttori Bio di maggiore qualità secondo il consumatore dei principali mercati esteri di riferimento (negli USA il 45% cita proprio il nostro Paese quando pensa al Bio di qualità) ed è elevata la quota di user Bio stranieri interessati al Bio italiano: si va dal 23% del Benelux all’85% registrato nei Nordics.

Agroalimentare bio made in Italy, in 2024 vendite +5,7% a 6,5 mld

Agroalimentare bio made in Italy, in 2024 vendite +5,7% a 6,5 mldRoma, 24 feb. (askanews) – Continua a crescere il biologico italiano: nel 2024 le vendite alimentari di prodotti bio sul mercato interno hanno superato i 6,5 miliardi di euro, con un aumento del 5,7% sul 2023, mentre l’export agroalimentare biologico consolida il suo andamento positivo raggiungendo i 3,9 miliardi di euro (+7% rispetto al 2023). Sono alcuni dei dati dell’Osservatorio Sana che Nomisma ha presentato oggi a Bologna Fiere per Sana Food 2025 in occasione della prima giornata di Rivoluzione Bio 2025, gli Stati generali del biologico, organizzati in collaborazione con FederBio e AssoBio.


A trainare la crescita del mercato sono prevalentemente i consumi domestici che sfiorano i 5,2 miliardi di euro. Si ridimensiona, invece, la crescita del fuori casa osservata nella precedente rilevazione, per un valore complessivo di 1,3 miliardi di euro. La distribuzione moderna (3,3 miliardi di euro, +5,3% rispetto al 2023) si riconferma il primo canale per gli acquisti Bio degli italiani e pesa per il 64% del totale delle vendite legate ai consumi domestici. Iper e supermercati sono i canali che, all’interno della Distribuzione Moderna, veicolano la maggior parte delle vendite Bio superando gli 1,6 miliardi di euro nel 2024. Tra gli altri canali, in forte espansione spiccano i discount con vendite di prodotti biologici pari a quasi 350 milioni di euro, in crescita del + 6% rispetto all’anno precedente. Da segnalare, infine, la performance leggermente negativa dell’e-commerce che segna una flessione del -0,4% a fronte di vendite pari a 75 milioni di euro. Il canale specializzato Bio supera il miliardo di euro nel 2024, segnando un significativo incremento (+9%) rispetto alla crescita più contenuta degli anni precedenti.

Ucraina, Zelensky: uno scambio di prigionieri il primo passo verso la pace

Ucraina, Zelensky: uno scambio di prigionieri il primo passo verso la paceRoma, 24 feb. (askanews) – Uno scambio di tutti i prigionieri di guerra potrebbe essere un primo passo verso la pace. Lo ha detto oggi il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervenro al vertice “Support Ukraine” in corso a Kiev in occasione del terzo anniversario dell’invasione russa.


“L’Ucraina è pronta per uno scambio tutti per tutti, è un’opzione giusta”, ha detto Zelensky, sottolineando che sono “migliaia” le persone detenute in Russia. “E alcune di loro sono detenute non dal 2022, ma anche da molto prima, dal 2014”, ha precisato il leader ucraino, secondo quanto riportato dai media locali.

Vino, Argea acquisisce WinesU e rafforza posizionamento negli Usa

Vino, Argea acquisisce WinesU e rafforza posizionamento negli UsaMilano, 24 feb. (askanews) – Argea, il principale gruppo privato italiano nel settore vitivinicolo, ha annunciato di aver firmato un accordo vincolante per l’acquisizione del 100% di WinesU, storico importatore statunitense specializzato in etichette italiane e francesi. Questa acquisizione strategica consentirà ad Argea di consolidare la propria posizione negli Stati Uniti, che nel 2024 si sono confermati il mercato principale del Gruppo, con un peso superiore al 30% dell’export complessivo.


Fondata oltre 45 anni fa a Eddystone, Pennsylvania, da Gino Razzi con il nome di Viva Vino Imports, WinesU è un punto di riferimento nell’importazione di vini italiani e francesi per i distributori locali americani. Con un fatturato di circa 35 milioni di euro nel 2024, WinesU “rappresenta un tassello chiave nella strategia di crescita di Argea, contribuendo all’incremento dei ricavi consolidati del Gruppo e rafforzandone ulteriormente la leadership sul mercato”. Il portafoglio prodotti di WinesU comprende 7 Cantine con un totale di 11 etichette. “Questa operazione garantirà ad Argea un accesso diretto al mercato statunitense, rafforzandone la presenza attraverso sinergie strategiche” ha spiegato l’azienda in una nota, in cui si rimarca che “la presenza diretta sul mercato permetterà inoltre di cogliere le nuove opportunità offerte dai trend di consumo negli Usa, ampliare il portafoglio clienti e accelerare la crescita dei propri marchi premium su un mercato in continua espansione”.


L’acquisizione “si inserisce pienamente nella strategia a lungo termine di Argea, che mira a rafforzare il presidio sui mercati esteri, garantendo al contempo un approccio integrato alla gestione della filiera e alla valorizzazione delle denominazioni italiane di eccellenza”. “Si tratta di un passo fondamentale nel percorso di crescita internazionale di Argea, confermando il ruolo strategico degli Stati Uniti, primo mercato per vendite e fatturato” ha commentato Massimo Romani, Ad di Argea, sottolineando che “questo traguardo dimostra ancora una volta la capacità di Argea di crescere e innovare, puntando sulla valorizzazione dei nostri territori e la distribuzione delle eccellenze vitivinicole italiane in tutto il mondo. Siamo lieti di accogliere i nuovi colleghi di WinesU nella famiglia Argea – ha concluso – ed affrontare la gestione della società all’insegna della continuità, confermando pienamente nella gestione operativa il team di persone che ha contribuito al successo del business Usa in questi lunghi e prestigiosi anni”.

Meloni: enorme soddisfazione, gli Emirati investono 40 miliardi di dollari in Italia

Meloni: enorme soddisfazione, gli Emirati investono 40 miliardi di dollari in ItaliaRoma, 24 feb. (askanews) – “Accolgo con enorme soddisfazione la volontà degli Emirati arabi uniti di investire in Italia 40 miliardi di dollari, uno degli investimenti più rilevanti e imponenti per la storia della nostra nazione, un segno di straordinaria fiducia per l’Italia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al business forum Italia-Emirati arabi uniti. “E’ una giornata che considero storica. Utilizziamo spesso la parola storica, a volte lo facciamo a sproposito, in questo caso non è a sproposito. Questo incontro – ha aggiunto Meloni – segna una tappa fondamentale nel rapporto tra Italia ed Emirati arabi uniti. E’ la prima visita di Stato in Italia di un presidente degli Emirati ed è un’occasione per sottolineare che insieme abbiamo deciso di portare la nostra cooperazione bilaterale a un livello mai sperimentato prima”.

Just Eat: l’olandese Prosus lancia Opa da 4,1 miliardi

Just Eat: l’olandese Prosus lancia Opa da 4,1 miliardiMilano, 24 feb. (askanews) – Il gigante europeo delle consegne di cibo a domicilio Just Eat Takeaway.com verrà acquisito dal gruppo di investimento olandese Prosus che ha lanciato un’Opa, interamente in contanti, da 4,1 miliardi di euro. L’offerta valuta le azioni Just Eat 20,3 euro, pari a un premio del 63% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì. Il titolo Just Eat ha letteralmente preso il volo alla Borsa di Amsterdam, balzando del 53% a 19,1 euro. Prosus, invece, cede il 6,75% a 42,87 euro.


Prosus, specializzato in investimenti nel ramo tecnologico e la cui maggioranza è in mano alla sudafricana Naspers, detiene già una quota del 28% in Delivery Hero. “Siamo entusiasti dell’ingresso di Just Eat Takeaway.com nel gruppo Prosus e dell’opportunità di creare un campione tecnologico europeo”, ha dichiarato Fabricio Bloisi, Ceo di Prosus e del gruppo Naspers. “Crediamo che l’unione delle forti capacità tecniche e di investimento di Prosus con la posizione di leader del marchio Just Eat Takeaway.com nei principali mercati europei creerà un valore significativo per i nostri clienti, i driver, i partner e gli azionisti”. L’offerta arriva dopo alcuni anni difficili per Just Eat. Come molte altre società di consegna di cibo a domicilio, il prezzo delle azioni dell’azienda è crollato dopo la fine della pandemia di coronavirus, che inizialmente aveva favorito, invece, queste aziende.