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Dl Cutro, maggioranza compatta ma frenata su protezione speciale

Dl Cutro, maggioranza compatta ma frenata su protezione specialeRoma, 19 apr. (askanews) – La lunga giornata di votazioni sul dl Cutro in Senato è iniziata con il blitz della maggioranza che ha presentato un emendamento ‘canguro’, poi ritirato in seguito alle proteste dell’opposizione, che avrebbe fatto decadere le proposte di modifica della minoranza e strozzato il dibattito. Ed è finita con una marcia indietro sull’emendamento unitario del centrodestra sulla protezione speciale: il testo è stato infatti riformulato per cancellare un comma che escludeva gli “obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano” nella valutazione dei divieti di respingimento o espulsione. Tema delicato su cui c’è stato un braccio di ferro interno alla maggioranza finché ha prevalso la posizione di chi non voleva ignorare la sensibilità del Quirinale per il rispetto di limiti invalicabili come quelli legati alla Costituzione e al rispetto dei trattati.

Alla fine l’emendamento è stato approvato nella versione riformulata che ha comunque confermato il giro di vite sul rilascio della protezione speciale a chi non l’ha ottenuta ma non può essere espulso o respinto perché a rischio di persecuzione, della vita e di violazioni sistematiche di diritti umani, trattamenti inumani o tortura. Per il resto, la maggioranza ha proceduto compatta e finché non si è giunti al ‘nodo’ della protezione speciale riferita all’articolo 7, le votazioni sono andate avanti speditamente. Con una quindicina di emendamenti unitari firmati da tutti i partiti che sostengono il governo Meloni. Alcuni approvati oggi, altri andranno al voto domani. L’esame infatti, dopo la bagarre esplosa sulla protezione speciale, si è concluso proprio all’articolo 7 e dopo il via libera all’emendamento del centrodestra. Domani si ripartirà alle ore 10 da lì, con un ritardo sulla tabella di marcia che prevedeva per quell’ora l’avvio delle dichiarazioni di voto finali sul provvedimento.

Ama, Gualtieri: con nuovo accordo Lavoro più dipendenti giovani

Ama, Gualtieri: con nuovo accordo Lavoro più dipendenti giovaniRoma, 19 apr. (askanews) – “Ama compie un passo in avanti di grande importanza per proseguire il suo percorso di rilancio, nel segno del ricambio generazionale e della formazione del personale. Lo storico Contratto di Espansione ratificato ieri dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che consentirà l’ingresso di un nuovo lavoratore per ogni operatore, all’interno di una platea di oltre 700 vicini alla pensione, che sceglierà di optare per l’uscita anticipata dall’azienda, porterà all’immissione di giovani operatrici e operatori fortemente motivati a svolgere un servizio pubblico essenziale per Roma”. Così in una nota il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

“Fondamentale anche, nelle intese siglate dall’azienda con i sindacati, il progetto di formazione e riqualificazione dei dipendenti che nel prossimo triennio riguarderà oltre un terzo del personale”, aggiunge Gualtieri. “Ringrazio quindi il management di Ama, le parti sociali e tutte le lavoratrici e i lavoratori per questo risultato che rafforza l’impegno comune per una Roma sempre più pulita, anche per affrontare al meglio sfide decisive come il Giubileo, la candidatura a Expo 2030 e la realizzazione del nostro ambizioso piano per chiudere il ciclo dei rifiuti nel segno della sostenibilità e dell’efficienza del servizio”, conclude il sindaco.

Dl Cutro, ok a testo maggioranza su protezione speciale riformulato

Dl Cutro, ok a testo maggioranza su protezione speciale riformulatoRoma, 19 apr. (askanews) – Via libera dell’aula del Senato all’emendamento della maggioranza sul giro di vite sulla protezione speciale ma con la riformulazione chiesta dalla stessa maggioranza. Una decisione su cui dopo una riflessione è arrvato il “parere conforme” del sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni.

L’emendamento sulla protezione speciale puntava anche a cancellare dal comma 1.1 dell’articolo 19 del testo unico sull’immigrazione le parole “o qualora ricorrano gli obblighi di cui all’articolo 5, comma 6”, ossia gli “obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano”. L’articolo 19 esclude “il respingimento o l’espulsione o l’estradizione di una persona verso uno Stato qualora esistano fondati motivi di ritenere che essa rischi di essere sottoposta a tortura o a trattamenti inumani o degradanti o qualora ricorrano gli obblighi di cui all’articolo 5, comma 6”. Il primo firmatario Maurizio Gasparri (Fi) ha chiesto di stralciare proprio il passaggio che avrebbe determinato lo stop alla valutazione legata a questi obblighi. Per il resto l’emendamento ha confermato la stretta sul rilascio della protezione speciale a chi non ha ottenuto la protezione internazionale ma non può essere espulso o respinto perché a rischio di persecuzione, della vita e di violazioni sistematiche di diritti umani, trattamenti inumani o tortura. Ridotta al lumicino la possibilità per chi ha ottenuto la protezione speciale di vedersela convertire in permessi di soggiorno per poter lavorare; stop anche per chi è nel nostro Paese a causa di gravi calamità e per cure mediche.

Il permesso di soggiorno poi verrà concesso non più per “grave” calamità ma per calamità “contingente ed eccezionale”, e si precisa che sarà rinnovabile (rispetto ai primi sei mesi) solo per ulteriori sei mesi e solo se permarranno le condizioni di “eccezionale” calamità. Si restringe inoltre la platea degli stranieri che non possono essere respinti o espulsi per motivi legati a gravi condizioni psicofisiche o patologiche. A fronte del giro di vite, nel testo è stata invece inserita una norma per concedere il permesso di soggiorno alla vittima straniera che venga costretta o indotta a contrarre un matrimonio.

La maggioranza vuole modificare l’emendamento sulla protezione speciale

La maggioranza vuole modificare l’emendamento sulla protezione specialeRoma, 19 apr. (askanews) – Il sottosegretario agli Interni, Nicola Molteni, chiamato a esprimere i pareri sugli emendamenti all’articolo 7 del decreto Cutro, ha chiesto di accantonare l’emendamento sulla protezione speciale che la maggioranza ha chiesto di modificare. Nel testo dell’emendamento originario del centrodestra sulla protezione speciale, si chiedeva di cancellare dal comma 1.1 dell’articolo 19 del testo unico sull’immigrazione le parole “o qualora ricorrano gli obblighi di cui all’articolo 5, comma 6” per la valutazione sulla concessione . Questi obblighi sono “il rispetto degli obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano”. L’articolo 19 esclude “il respingimento o l’espulsione o l’estradizione di una persona verso uno Stato qualora esistano fondati motivi di ritenere che essa rischi di essere sottoposta a tortura o a trattamenti inumani o degradanti o qualora ricorrano gli obblighi di cui all’articolo 5, comma 6”. Gasparri ha dunque chiesto di stralciare dall’emendamento sulla stretta della protezione speciale il passaggio che escludeva “il rispetto degli obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano”.

Dl Cutro, governo chiede di accantonare testo su protezione speciale

Dl Cutro, governo chiede di accantonare testo su protezione specialeRoma, 19 apr. (askanews) – Il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, chiamato a esprimere i pareri sugli emendamenti all’articolo 7 del decreto Cutro, ha chiesto di accantonare l’emendamento sulla protezione speciale che la maggioranza ha chiesto di modificare.

Nel testo dell’emendamento originario del centrodestra sulla protezione speciale, si chiedeva di cancellare dal comma 1.1 dell’articolo 19 del testo unico sull’immigrazione le parole “o qualora ricorrano gli obblighi di cui all’articolo 5, comma 6” per la valutazione sulla concessione . Questi obblighi sono “il rispetto degli obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano”. L’articolo 19 esclude “il respingimento o l’espulsione o l’estradizione di una persona verso uno Stato qualora esistano fondati motivi di ritenere che essa rischi di essere sottoposta a tortura o a trattamenti inumani o degradanti o qualora ricorrano gli obblighi di cui all’articolo 5, comma 6”. Gasparri ha dunque chiesto di stralciare dall’emendamento sulla stretta della protezione speciale il passaggio che escludeva “il rispetto degli obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano”.

Giubileo, Meloni in Vaticano incontra Segretario di Stato Parolin

Giubileo, Meloni in Vaticano incontra Segretario di Stato ParolinCittà del Vaticano, 19 apr. (askanews) – Questo pomeriggio si è svolto un Incontro bilaterale tra lo Stato italiano e la Santa Sede sul prossimo Giubileo del 2025 questo pomeriggio in Vaticano.

Insieme al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, riferisce una nota ufficiale della Santa Sede, erano presenti per la parte italiana il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministro degli Interni, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministro della Cultura, il Ministro della Salute, il Ministro del Turismo, il Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare, il Presidente della Regione Lazio, e il Sindaco di Roma e Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo. Con loro l’Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede. Per la Santa Sede erano presenti il Segretario di Stato, Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, Mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione – con il Sotto Segretario del Dicastero – il Sostituto della Segreteria di Stato, il Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, l’Assessore per gli Affari Generali, insieme al Vice Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, con il Direttore delle Infrastrutture e Servizi e il Vice-Direttore dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile. “Nel corso dell’incontro, durato circa un’ora e mezza, le parti – riferisce la nota vaticana – hanno espresso gratitudine per la collaborazione tra l’Italia e la Santa Sede e attesa per un evento che potrà dare un contributo spirituale e culturale alla città di Roma e al Paese. Nel concludere l’incontro si è evidenziata la necessità di ulteriori momenti di scambio per seguire l’andamento dei lavori, volti a favorire un’adeguata accoglienza a quanti, pellegrini e fedeli, raggiungeranno la città in occasione dell’Anno giubilare”.

Milano-Cortina, Sala: bene appoggio di Bach in caso di difficoltà

Milano-Cortina, Sala: bene appoggio di Bach in caso di difficoltàMilano, 19 apr. (askanews) – “Come sempre, quando si tratta di eventi di questo genere, i tempi sono stringenti, ma al momento non vediamo reali criticità. Abbiamo comunque accolto con favore l’appoggio manifestato dal presidente Bach qualora si presentassero eventuali difficoltà”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dopo l’incontro di stasera a Palazzo Marino con il presidente del Cio, Thomas Bach, per fare il punto sull’organizzazione dei Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026.

“Alla delegazione Cio ho anche illustrato lo stato di avanzamento lavori in particolare per quanto riguarda Villaggio olimpico, Palasharp e PalaItalia” ha aggiunto. Il numero uno dello sport olimpico mondiale, ha confermato infine Sala, “ha espresso soddisfazione per la scelta di Milano come sede per le gare di speed skating. Da parte nostra abbiamo garantito celerità nel realizzare l’opera”.

Decima edizione speciale per l’Uno Maggio di Taranto

Decima edizione speciale per l’Uno Maggio di TarantoRoma, 19 apr. (askanews) – L’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto compie 10 anni, un’edizione speciale, ancora interamente autofinanziata, creata dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti e sempre con la direzione artistica di Diodato, Roy Paci e Michele Riondino, mentre a condurre l’evento ci saranno Valentina Correani, Martina Martorano, Valentina Petrini, Serena Tarabini e Andrea Rivera.

Dalle ore 14, come di consueto, si esibiranno i numerosi artisti che hanno scelto di aderire all’iniziativa a titolo gratuito: Samuele Bersani, Vasco Brondi, Vinicio Capossela, Tonino Carotone, Luca De Gennaro, Niccolò Fabi, Nino Frassica e la Los Plaggers Band, Gemitaiz, Fido Guido, Kento, La rappresentante di lista, Marlene Kuntz, Mezzosangue, Meg, Francesca Michielin, Studio Murena, Omini, Willie Peyote, Ron, Renzo Rubino, Terraros, Venerus. Insieme a loro anche due presenze speciali: il giovane attore e musicista Carlo Amleto e la Uno Maggio Orchestra, una band creata per l’occasione, composta da musicisti straordinari che interagiranno con molti degli artisti in line up. Ecco la formazione: Roberto Angelini alle chitarre, Fabio Rondanini alla batteria, Gabriele Lazzarotti al basso, Adriano Viterbini alle chitarre, Andrea “Fish” Pesce, alle tastiere, Rodrigo D’Erasmo, al violino, Beppe Scardino al sax baritono/flauto, Stefano “Piri” Colosimo alla tromba/flicorno. Ma anche e soprattutto per questa edizione, la musica farà da amplificatore alla voce degli attivisti che interverranno dal palco per condividere e discutere dal vivo i temi politici intorno ai quali è nata la manifestazione. Prima tra tutte la libertà: “se dal punto di vista degli eventi storici – fa sapere il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti – dovremmo considerarci sconfitti, perché le nostre profezie su Taranto si sono avverate data l’impossibilità di adeguare gli impianti e la progressiva riduzione dei posti di lavoro, sappiamo di aver intrapreso un processo lungo e complesso per far fronte alla crisi globale. Siamo parte di un meccanismo più ampio di prevaricazione e l’Uno Maggio è la riprova che noi non intendiamo lasciarci schiacciare”.

Quest’anno a celebrare i dieci di lotta ci saranno le compagne e i compagni storici impegnati nella difesa dei territori e delle comunità. Ci saranno i giovanissimi in prima linea nella battaglia climatica e numerosi ospiti nazionali e internazionali. Tra questi Filippo Taglieri per l’associazione ReCommon, Valentina Pitzalis, Christian Raimo, Ilenia Iengo, Teresa Antignani, Francesca Corbo per Amnesty International Italia, Flavio Rossi Albertini, l’associazione Bianca Guidetti Serra, Fridays for Future Italia, Luisa Impastato per Casa Memoria Felicia Impastato, Dana Lauriola per il Movimento No Tav, il Movimento No Triv, il Movimento No Tap, Campagna per il Clima fuori dal Fossile, Enzo Di Salvatore, Raffaele Crocco, Laika, Patrizia Moretti, Sos mediterranee, Marco Cappato, Salvo Ruvolo per Associazione Musica e Cultura, Margherita Luongo per la Fondazione Amor, l’associazione Dis-education. Avremo anche una testimonianza da Cutro e vari contributi artistici non solo musicali. All’Uno maggio e agli eventi che lo precederanno la casa di produzione Cascavel con i registi Giorgio Testi e Fabrizio Fichera documenteranno la giornata e quelle precedenti per dare alla narrazione della manifestazione uno sguardo nuovo.

L’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto sarà in diretta su Antenna Sud e Corriere.it. Media Partner Vh1 e Pluto Tv.

Milano-Cortina, Fontana: Bach molto soddisfatto per pista in fiera

Milano-Cortina, Fontana: Bach molto soddisfatto per pista in fieraMilano, 19 apr. (askanews) – Una delegazione del Comitato olimpico internazionale, guidata dal presidente Thomas Bach, è in visita a Milano per fare il punto dell’organizzazione dei Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026. I delegati del Cio, accompagnati dal presidente del Coni e della Fondazione Milano Cortina 2026 Giovanni Malagò, hanno incontrato nel tardo pomeriggio il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nella sede della giunta, per poi vedere sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a Palazzo Marino.

“Abbiamo spiegato che il lavoro sta procedendo in modo molto celere – ha riferito Fontana – evidenziando come da parte di tutti noi ci sia la massima condivisione nelle scelte. La nostra è una squadra che funziona in maniera ottima e il presidente Bach si è dichiarato molto soddisfatto della decisione di individuare Milano come sede della pista” del pattinaggio di velocità da realizzare nella fiera di Rho, “ritenendola un’ottima soluzione. Da parte sua il presidente ha dimostrato la massima disponibilità a collaborare nel caso si presentassero delle difficoltà”.

Jaguar Land Rover: 15 mld per elettrificazione, entro 2023 Range bev

Jaguar Land Rover: 15 mld per elettrificazione, entro 2023 Range bevMilano, 19 apr. (askanews) – Jaguar Land Rover investirà 15 miliardi di sterline nei prossimi cinque anni per accelerare il processo di elettrificazione e diventare un brand di “modern luxury”. Nel dettaglio il gruppo investirà in impianti di produzione, lancio di nuovi modelli, tecnologie digitali, guida autonoma, Intelligenza Artificiale e formazione del personale.

Lo stabilimento Jaguar Land Rover di Halewood nel Merseyside, Regno Unito, diventerà un impianto produttivo per vetture elettriche. L’Engine Manufacturing Centre di Jaguar Land Rover a Wolverhampton, nel Regno Unito, sarà rinominato Electric Propulsion Manufacturing Centre La prossima generazione di Suv di medie dimensioni, avrà un’architettura puramente elettrica. Entro la fine dell’anno si apriranno i pre-ordini per la prima Range Rover full electric. La prima delle tre Jaguar elettriche Modern Luxury sarà una 4 porte GT costruita a Solihull, nel Regno Unito.

“Due anni fa abbiamo lanciato la nostra strategia Reimagine e da allora abbiamo fatto grandi progressi, tra cui il lancio di due nuovi modelli Modern Luxury notevolmente acclamati, la Range Rover e la Range Rover Sport, che vanno ad aggiungersi alla famiglia Defender, per la quale stiamo riscontrando una domanda da record. Siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo affrontando i venti contrari della pandemia e della scarsità di chip, aumentando proficuamente la produzione dei nostri modelli più redditizi per ottenere un profitto nel terzo trimestre”, afferma Adrian Mardell, Ceo di Jaguar Land Rover. “Sono orgoglioso di annunciare – prosegue – che stiamo accelerando il nostro percorso di elettrificazione, rendendo uno dei nostri stabilimenti nel Regno Unito e la nostra architettura di prossima generazione per i suv di lusso di medie dimensioni, totalmente dedicati alla propulsione elettrica. Questo investimento ci consentirà di realizzare la nostra visione Modern Luxury, sviluppando nuove competenze e riaffermando il nostro impegno nel voler diventare un’azienda a zero emissioni di carbonio entro il 2039”.