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Ppe, Giansanti: pronti a dialogo strategico su futuro agricoltura

Ppe, Giansanti: pronti a dialogo strategico su futuro agricolturaRoma, 20 set. (askanews) – “In questi ultimi anni gli agricoltori europei sono sempre stati in prima linea nell’affrontare impatti geopolitici significativi, dovuti alle conseguenze della Brexit, all’aumento dei costi energetici e di produzione, all’inflazione, alla crisi COVID, alle questioni legate al sostegno del settore agricolo ucraino, gli incendi boschivi o gli sconvolgimenti climatici che stanno influenzando la nostra produzione, raccolto dopo raccolto”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, che è anche vicepresidente del Copa intervenuto all’emiciclo del Parlamento europeo in rappresentanza delle Organizzazioni agricole europee, alla conferenza organizzata dal PPE ‘European farmer’s deal’.

Giansanti ha ricordato quanto sia centrale il ruolo degli agricoltori nell’economia mondiale. “Siamo pronti a fare la nostra parte con un forte impegno per garantire la sicurezza alimentare in Europa, in termini di disponibilità, convenienza e accessibilità per tutti, coniugando i 3 pilastri della sostenibilità: economico, ambientale e sociale – ha detto Giansanti – Ma per proseguire su questa strada è necessario riconoscere il giusto reddito agli agricoltori, investire in ricerca, innovazione e nuove tecnologie, favorire il ricambio generazionale, investire nelle aree rurali e migliorare le infrastrutture e i servizi – ha proseguito – Dobbiamo investire nelle 4F: food/feed/fuels/fibres”. Le imprese europee del settore guardano quindi con grandi speranze ai prossimi mesi. “Copa-Cogeca ha accolto con entusiasmo il riconoscimento dato al settore agricolo e forestale da Ursula von der Leyen nel suo ultimo discorso sullo stato dell’Unione europea insieme all’annuncio di aprire ‘un dialogo strategico’ sul futuro dell’agricoltura, atteso da tutti gli attori della filiera, e non vediamo l’ora di avere maggiori dettagli e di poter contribuire in modo concreto a questa discussione”, ha concluso Giansanti.

Al convegno del PPE è intervenuta anche Diana Lenzi, sempre di Confagricoltura, in rappresentanza del CEJA, l’Organizzazione dei giovani agricoltori europei.

Il Cremlino: la visita di Putin in Cina è “in preparazione”

Il Cremlino: la visita di Putin in Cina è “in preparazione”Roma, 20 set. (askanews) – I preparativi per la visita del presidente russo Vladimir Putin in Cina sono in corso, ha detto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Ria Novosti. “La visita è in preparazione”, ha confermato il portavoce ai giornalisti.

Intanto, oggi, Putin avrà oggi un incontro con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi a San Pietroburgo, ha riferito ancora Peskov. “Oggi Putin riceverà il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, in visita in Russia. Sapete che Wang Yi ha avuto negoziati molto fruttuosi con il segretario del Consiglio di Sicurezza

Schlein: famiglie più povere nella totale assenza del governo

Schlein: famiglie più povere nella totale assenza del governoRoma, 20 set. (askanews) – Il potere d’acquisto delle famiglie viene eroso nella “totale assenza e indifferenza del governo”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, presentando le proposte del partito per il contrasto all’impoverimento. “In quest’anno – dice – a parte i proclami e l’accanimento contro i poveri il governo non ha saputo dare risposte nemmeno a quella parte di ceto medio che si è fortemente impoverito per la crisi economica e le conseguenze della guerra”.

“Stiamo aspettando ancora le loro iniziative dopo un anno che sono al governo e non si accorgono di essere al governo”, aggiunge. Il Pd presenta cinque proposte, a cominciare dall’utilizzo dell’extragettito Iva prodotto dall’aumento dei carburanti. “Un miliardo dovrebbe andare a sostegno delle fasce più fragili – spiega Schlein – e un miliardo a sostegno del trasporto pubblico locale”.

Approvato da Comagri Pe testo su strategia UE per proteine

Approvato da Comagri Pe testo su strategia UE per proteineRoma, 20 set. (askanews) – E’ stato approvato dalla Comagri PE il testo del rapporto di iniziativa sulla strategia europea per le proteine. “Lo ripetiamo da mesi, e adesso lo abbiamo messo anche nero su bianco in una relazione del Parlamento europeo: la carne sintetica, con i suoi impatti da un punto di vista ambientale, sociale, economico ed etico non può rappresentare una soluzione al deficit strutturale di proteine affrontato dall’Europa”, commenta Paolo De Castro, membro della Commissione agricoltura del Parlamento europeo.

“Al contrario – aggiunge De Castro – la scienza ci offre soluzioni ben più sostenibili, a partire dalle nuove tecnologie ad evoluzione assistita delle piante, che possono portare ad un incremento nel breve termine della produzione europea di proteine vegetali, grazie a varietà più produttive e più resistenti.” “Nonostante il testo messo al voto includesse un paragrafo che definiva la carne sintetica un’opportunità da sfruttare – spiega l’europarlamentare PD – grazie agli emendamenti presentati insieme alla collega Daniela Rondinelli e vari altri deputati del Gruppo dei Socialisti e Democratici, siamo riusciti a ribaltare questo impianto, eliminando ogni riferimento al cibo di laboratorio e sottolineando l’importanza delle nuove biotecnologie sostenibili nella sfida globale per un’agricoltura in grado di produrre di più, utilizzando meno input”.

“La battaglia contro il cibo sintetico e a favore di una scienza che, come con le TEA, sostenga e rafforzi i cicli biologici necessari alla produzione di cibo, continua. E come paesi mediterranei – conclude De Castro – dovremo essere in grado di creare un blocco granitico a difesa del legame cibo-natura, che rischia di essere sostituito a causa di visioni opposte alle nostre, soprattutto da parte dei paesi nord-europei”.

La missione di Meloni all’Onu: “L’Italia non diventerà il campo profughi d’Europa”

La missione di Meloni all’Onu: “L’Italia non diventerà il campo profughi d’Europa”New York, 20 set. (askanews) – “Non permetterò che l’Italia diventi il campo profughi d’Europa”. È il messaggio che Giorgia Meloni lancia da New York, dove si è aperta la 78esima assemblea generale delle Nazioni Unite.

Il tema dei migranti è al centro della missione italiana al Palazzo di Vetro. Lo testimoniano i bilaterali avuti finora: la premier ha incontrato questa mattina il presidente della Guinea Bissau Umaro Sissoco Embalò; il presidente della Repubblica del Senegal Macky Sall ed il presidente della Repubblica del Kenya William Samoei Ruto. Meloni ha visto anche il presidente turco Recep Tayyp Erdogan. Con i tre leader africani, ha riferito Palazzo Chigi, Meloni ha parlato della necessità di rafforzare il “contrasto al traffico di esseri umani, attraverso la promozione dello sviluppo economico di questi territori, mediante la pianificazione e la realizzazione congiunta di iniziative in settori strategici”. Più importante, però, il colloquio con Erdogan, dato che la Turchia è coinvolta sia per la gestione della rotta balcanica che in quella mediterranea. “La Turchia ha dato dei segnali di attenzione, ad esempio con i visti ma credo che si possa fare di più, credo anche sul fronte mediterraneo e in particolare sulla Libia”, ha detto Meloni parlando con i giornalisti a margine della deposizione di una corona di fiori alla statua di Cristoforo Colombo a Columbus Circle. Proprio dalla Libia, in questi giorni, c’è stato un flusso rilevante di migranti. L’immigrazione dalla Libia era stata “tenuta sotto controllo” ma l’inondazione ha creato “una situazione difficile”. Il vero problema però è quello della Tunisia, anche per la difficoltà di rendere effettivo l’accordo siglato, su cui pesano le critiche e i dubbi della sinistra europea che – per Meloni – tenta di “minare un lavoro molto delicato, lungo e faticoso” che però è la “soluzione più sensata e dunque è importante che vada avanti”. Certo che l’Italia in questa fase sembra lasciata sola nella sua partita, con la Francia che “ha bloccato le frontiere, la Germania ha detto che non ricolloca, l’Austria ha detto che farà più controlli al Brennero” e anche le critiche dell”amico’ conservatore polacco Mateusz Morawicki al piano europeo di Ursula von der Leyen. “Campagna elettorale”, secondo Tajani, mentre per Meloni il primo ministro di Varsavia “faceva riferimento al patto di immigrazione e asilo. Se il tema è quello sono d’accordo, nel senso che la questione non è quella dei ricollocamenti ma come si fermano le partenze illegali”.

La situazione dell’immigrazione è “difficile” e il governo non ha la “bacchetta magica”, ma alla fine “avremo la meglio”, garantisce Meloni che è intervenuta all’Assemblea all’una di notte in Italia. Anche di fronte ai leader Meloni ha posto il tema dei migranti, chiedendo “un maggiore coinvolgimento delle Nazioni Unite” perché “un’organizzazione come l’Onu, che è stata fondamentale per sconfiggere la schiavitù, non possa consentire il ritorno di quella barbarie sotto altre forme”.

”DIA-LOGÒI”, da domani a Quartu la prima edizione del festival

”DIA-LOGÒI”, da domani a Quartu la prima edizione del festivalRoma, 20 set. (askanews) – Creare connessioni per trovare soluzioni. E’ questo l’obiettivo di “DIALOGOI-Dialoghi dal Quartu Mondo”, il primo festival di giornalismo e letteratura dedicato a tutti i Sud del mondo, in programma domani 21 e venerdì 22 settembre 2023 presso gli spazi della Biblioteca Centrale di via Dante 68, a Quartu Sant’Elena, con il titolo “UN NUOVO UMANESIMO PER I POPOLI DEL MEDITERRANEO”.

Il Festival, patrocinato dall’Amministrazione Comunale di Quartu con la collaborazione dell’Associazione della Stampa Sarda, dell’Unione delle Università del Mediterraneo Unimed, dell’Associazione Accus, della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna, accoglierà le voci di scrittori, studiosi e giornalisti di rilievo nazionale ed internazionale impegnati nel confronto sulle grandi sfide dell’attualità, partendo dai versanti convergenti della letteratura, della cronaca e della ricerca. Tra gli ospiti della due giorni Marco Impagliazzo, Presidente S.Egidio, Marco Ansaldo, corrispondente per Repubblica e consigliere politico per Limes, Alberto Negri, inviato speciale ed analista, Mons.Giuseppe Baturi, Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, Hamaid Ben Aziza, Segretario Generale Unimed, già rettore dell’Università di Tunisi. Saranno moderati da grandi nomi del giornalismo come Anna Piras, vicedirettore Rai Parlamento, Antonio Di Rosa, Direttore editoriale gruppo SAE, Simonetta Selloni, Presidente Assostampa Sardegna, Giacomo Mameli, giornalista e scrittore, Vittorio Giacopini, conduttore di Pagina Tre su RadioRai3, Francesca Bellino, giornalista, scrittrice, autrice radiotelevisiva. Per la sezione “letteratura” saranno presenti grandi nomi dello scenario internazionale fra cui: Inaam Kachahi, giornalista e scrittrice irachena, corrispondente da Parigi per le testate Al-Awsat e Kol-Al-Usra. Khadija Abdalla Bajaber, pluripremiata scrittrice proveniente dal Kenia, Najwan Darwish, importante voce palestinese, uno dei poeti più eminenti del panorama poetico arabo moderno, Fariborz Kamkari, affermato regista e sceneggiatore iraniano di origine curda già attivo in Italia. Il Festival DIALOGÒI intende provare a dare un contributo alla riflessione sui nuovi fenomeni globali e sulle problematiche dei paesi dell’Area Mediterranea e dei vari “Sud” del mondo, nella convinzione che solo attraverso il metodo del dialogo e del confronto sia possibile trovare soluzioni comuni a sfide comuni. Conoscere per conoscersi meglio, per superare le differenze e costruire percorsi di pace, di crescita, di progresso, con ricadute diffuse e durature per le collettività coinvolte. Da qui l’idea di provare a immaginare un nuovo umanesimo, alla riscoperta di una radice comune fra i popoli del Mediterraneo, da cui possa nascere un domani la risposta ai tanti problemi della contemporaneità.

DIALOGÒI nasce con l’intenzione di capovolgere il paradigma dominante nella gerarchia delle notizie e nella narrazione della realtà, a partire da noi stessi. L’idea è quella di volgere lo sguardo non più e non soltanto a Roma, Parigi, Berlino o Bruxelles, ma anche più a Sud, verso Tunisi, Algeri,Abuja, Nairobi, Ramallah, il Cairo, ed ancora oltre, dove spesso la lente dell’interesse occidentale non si sofferma. Dai Dialogòi di Quartu Sant’Elena si vuole scommettere sull’accensione di un’antenna di informazione nuova e diversa, partendo dal punto di osservazione privilegiato di un’isola al centro del Mediterraneo che ambisce a conoscere quello che accade intorno a sé a 360 gradi, riconoscendo l’importanza di creare connessioni per trovare soluzioni. Quartu, all’interno dell’isola, rappresenta il luogo paradigmatico di questo incontro: gli anni dell’inurbamento massivo nel recente passato hanno cambiato profondamente il volto della città, popolandola per successive stratificazioni di nuovi abitanti spesso ben integrati all’interno del tessuto sociale e civile cittadino. Fra questi, non soltanto sardi originari del capoluogo o dei vari territori dell’isola, ma anche gruppi di stranieri provenienti prevalentemente dal bacino del Mediterraneo e che oggi stando alle ultime rilevazioni Istat rappresentano il 3,3% della popolazione residente. Spicca in questi gruppi la capacità di integrazione favorita in modo particolare dal mondo dell’associazionismo locale o da forme di autoorganizzazione e di rappresentanza, che l’Amministrazione intende valorizzare.

Il Festival Dialogoi nasce sotto curatela di un comitato scientifico che per la parte letteraria vede l’autorevole direzione artistica dello scrittore e giornalista Giacomo Mameli, coadiuvato dall’esperienza culturale, autoriale e letteraria di Francesca Bellino e Vittorio Giacopini. Per la sezione giornalismo la curatela è stata assunta dalla giornalista Paola Pintus.

I separatisti del Nagorno Karabakh depongono le armi (come richiesto dall’Azerbaigian): cessate-il-fuoco e negoziati

I separatisti del Nagorno Karabakh depongono le armi (come richiesto dall’Azerbaigian): cessate-il-fuoco e negoziatiRoma, 20 set. (askanews) – I separatisti del Nagorno Karabakh hanno deciso di deporre le armi come richiesto dall’Azerbaigian: lo riferisce l’agenzia russa Interfax. Le ostilità sono cessate grazie alla mediazione del comando del contingente russo di mantenimento della pace dalle 12.00, ora di Mosca, ha riferito il centro unificato di informazione della non riconosciuta Repubblica del Nagorno Karabakh.

“Attraverso la mediazione del comando del contingente russo di mantenimento della pace di stanza nel Nagorno-Karabakh, è stato raggiunto un accordo sulla completa cessazione delle ostilità dalle 13.00 (12.00) del 20 settembre 2023”, si legge nel messaggio. L’amministrazione del presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, ha annunciato che un incontro con i rappresentanti dell’Armenia nel Nagorno Karabakh avrà luogo domani, 21 settembre, a Evlakh. Un ex alto funzionario dell’amministrazione armena del Nagorno Karabakh ha detto oggi che quasi 100 persone sono state uccise e altre centinaia sono rimaste ferite nella regione dopo che l’Azerbaigian ha iniziato l’offensiva.

Ricerca, un nuovo dispositivo indossabile che si autoalimenta

Ricerca, un nuovo dispositivo indossabile che si autoalimentaRoma, 20 set. (askanews) – Il boom vissuto dal mercato dei dispositivi elettronici portatili richiede urgentemente innovazioni nel campo delle fonti di energia necessarie ad alimentarli. Un’alternativa interessante può ora provenire dai cosiddetti generatori di energia che convertono una forma di energia come ad esempio l’energia meccanica generata da movimenti, vibrazioni o rotazioni in energia elettrica. Una pubblicazione sulla rivista scientifica “Advanced Materials Technologies” descrive un nuovo sviluppo di un nanogeneratore triboelettrico, una variante particolarmente interessante di questi convertitori di energia, ad opera di esperti nel campo dell’elettronica flessibile e della tecnologia dei sensori della Libera Università di Bolzano e di Eurac Research.

Sulla base di una tesi di dottorato del ricercatore Raheel Riaz, le équipe guidate dai proff. Luisa Petti e Paolo Lugli (unibz), nonché da Roberto Monsorno e Abraham Mejia Aguilar (Eurac Research) in collaborazione con il prof. S. Ravi P. Silva (Università del Surrey), hanno sviluppato un innovativo nanogeneratore triboelettrico con un’inedita struttura con creste. Il nanocomponente può essere utilizzato sia come sensore, che come generatore di energia: è cioè in grado di misurare i movimenti (senza bisogno di energia elettrica) o di generare energia a partire da essi. Grazie alla struttura a creste, – informa Unibz – questa nuova tecnologia è in grado di rilevare uno spettro molto più ampio di forze biomeccaniche rispetto alle tecnologie convenzionali, ossia di rilevare forze di ampiezza variabile: da molto bassa ad elevata. I team di ricerca coinvolti hanno creato un dispositivo in grado di autoalimentarsi e di registrare la frequenza respiratoria, la frequenza del polso e la distanza percorsa. Quali i vantaggi di tale dispositivo? Un processo di produzione semplice ed economico – basato sulla stampa e assemblaggio in laboratorio – e l’impiego di materiali flessibili e biocompatibili, come il silicone, un elastomero simile alla pelle artificiale e l’argento, che possono essere incorporati senza grandi difficoltà nei wearable e sono resistenti e dermocompatibili.

“I wearable autoalimentati sono di crescente interesse non solo per le applicazioni sportive, ma anche nel campo del monitoraggio digitale della salute – soprattutto in considerazione del crescente invecchiamento della nostra popolazione e della tendenza a misurare sempre più valori corporei in modo continuo e in tempo reale”, afferma la prof.ssa Luisa Petti, docente di Elettronica alla Facoltà di Ingegneria. Petti, che è anche direttrice del corso di laurea in Ingegneria Elettronica e Sistemi Ciber-Fisici, sostiene che al momento si assiste a una grande richiesta di sviluppo di sistemi intelligenti in grado di raccogliere ed elaborare i dati sul nostro stato di salute e, in conseguenza, di intraprendere azioni automatiche come avvisare i medici o dispensare farmaci. “Questi sistemi autonomi, in grado di raccogliere ed elaborare i dati e, sulla base di questi, di intraprendere azioni automatiche, sono chiamati anche sistemi ciber-fisici e sono interessanti non solo per la ricerca, ma anche per l’insegnamento”, spiega Petti. “Il nostro nuovo corso di laurea in Ingegneria elettronica e dei sistemi ciber-fisici alla Libera Università di Bolzano mira a formare una nuova generazione di ingegneri in grado di progettare, sviluppare e validare tali sistemi per un’ampia gamma di applicazioni, dai wearable per gli esseri umani a quelli per le piante”.

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Imprese, Bonomi: pensare a un commissario agli investimenti

Imprese, Bonomi: pensare a un commissario agli investimentiMilano, 20 set. (askanews) – “L’Italia dovrebbe puntare sulla sua attrattività, tutti nel mono hanno voglia di italiano ma investire in Italia non è semplice. Credo si possa pensare ad avere un commissario agli investimenti”. Lo ha proposto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervistato da Restart su Rai3. “Perché quando si compete con gli altri Stati membri, come avvenuto con la Germania su Intel, ci sia qualcuno che possa dire che in due mesi si possono ottenere tutti i permessi e non dover dipendere – ha concluso – da 100 enti”.