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Automotive: i consumatori chiedono sostenibilità e trasparenza

Automotive: i consumatori chiedono sostenibilità e trasparenzaMilano, 14 feb. (askanews) – Le case automobilistiche rispondono alle crescenti richieste dei consumatori riguardo la sostenibilità e la trasparenza durante tutto il processo di produzione, e alle sollecitazioni fleet manager di digitalizzare le operazioni e la supply chain investendo in innovazione tecnologica: nel corso del 2023, sette su dieci prevedono di aumentare la spesa tecnologica e sei su dieci quella per le infrastrutture di produzione. E’ quanto emerge dall’analisi “Automotive Ecosystem Vision Study” di Zebra Technologies Corporation – azienda automotive quotata al Nasdaq – svolta da Azure Knowledge su un audience globale di 1.336 intervistati, tra cui i decision-maker del settore automobilistico – compresi OEM e fornitori – fleet manager e consumatori.
Sono proprio i consumatori, rappresentativi di diverse generazioni, i principali driver dell’accelerazione delle case automobilistiche verso l’innovazione tecnologica: otto su dieci dichiarano, infatti, che la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente sono fattori cruciali nelle loro decisioni di acquisto e di leasing di veicoli. In particolare, l’87% dei Millennial considera la sostenibilità una priorità per la propria auto, seguito dal 78% della Gen X e dal 76% dei Baby Boomer.
Un’altra tendenza riportata nell’analisi è la crescente attenzione da parte dei clienti per la personalizzazione, ovvero la possibilità di realizzare un veicolo secondo i propri gusti, con quasi quattro consumatori su cinque che affermano come le opzioni di personalizzazione influiscano sulla loro decisione di acquisto. Anche otto fleet manager su dieci condividono le stesse esigenze di sostenibilità e personalizzazione. Se da un lato quasi l’80% dei decision maker nel settore automobilistico riconosce che i consumatori si aspettano una scelta maggiore di veicoli più sostenibili e personalizzati, sette su dieci ammettono che è difficile tenere il passo con le crescenti richieste di personalizzazione. Di conseguenza, tre quarti delle case automobilistiche affermano che la priorità assoluta è la realizzazione di partnership strategiche con aziende tecnologiche per le loro prossime produzioni.
“Non c’è dubbio che l’ecosistema di produzione automobilistica stia attraversando un cambiamento significativo, con enormi ostacoli da superare. Questo include essenzialmente la gestione di due processi produttivi distinti: uno per i veicoli tradizionali a benzina/diesel e l’altro per i veicoli elettrici, ibridi e a guida autonoma di prossima generazione – ha dichiarato Stephan Pottel, Automotive Industry Lead di Zebra Technologies – La pressione per soddisfare le normative e le richieste di sostenibilità, unita a quella di produrre di più e più velocemente e alla necessità di fornire visibilità in tempo reale lungo tutta la supply chain è scoraggiante. Nonostante ciò, con i giusti investimenti strategici in tecnologia, l’industria automobilistica è in grado di indirizzare e persino superare queste aspettative, oltre a rispondere meglio ai propri clienti”.
I risultati dello studio evidenziano anche una maggiore propensione verso l’acquisto di veicoli elettrici (EV) nel futuro, con oltre la metà dei consumatori che preferisce soluzioni hybrid-electric (HEV). Tuttavia, l’aumento della domanda di veicoli elettrici comporta delle sfide: il 68% dei decision maker in ambito automobilistico afferma di essere sottoposto a forti pressioni per la produzione di veicoli di nuova generazione (cioè elettrici) e il 75% di essi, inoltre, è preoccupato dalla forte spinta per la fornitura di prodotti più ecologici, sostenibili e rispettosi dell’ambiente.
L’analisi di Zebra evidenzia inoltre che la trasparenza dei dati e delle informazioni è molto importante, sia per i consumatori che per i fleet manager, che chiedono maggiore visibilità all’ecosistema automobilistico. Quando valutano l’acquisto o il leasing di un veicolo, l’81% dei consumatori e l’86% dei gestori di flotte dichiarano di voler conoscere l’origine e la provenienza dei materiali e dei componenti automobilistici. I Millennial sono i primi a esigere maggiore trasparenza nella produzione automobilistica: otto su dieci affermano che è importante avere informazioni sull’origine dei materiali e dei componenti, sapere se sono sostenibili e avere visibilità dell’intero processo produttivo. Oltre a richiedere una maggiore visibilità sul processo di produzione automobilistica, una volta in possesso delle automobili, l’88% dei consumatori e l’86% dei fleet manager vogliono capire come i dati provenienti dai loro veicoli saranno utilizzati dall’ecosistema automobilistico. Dopo l’acquisto, l’83% dei consumatori e l’84% fleet manager si aspettano, inoltre, la proprietà e il controllo dei dati generati dal veicolo.
Inoltre la maggior parte dei consumatori e dei fleet manager (80%) desidera una visibilità end-to-end durante il processo di produzione. Tuttavia, solo circa un terzo dei decision maker del settore nei prossimi cinque anni darà priorità alla connessione in tempo reale di sistemi di dati per consentire una visione olistica delle operazioni e aumentare la visibilità sulla produzione e sull’intera catena di approvvigionamento.
Circa un terzo dei produttori di componenti originali (OEM) ha dichiarato che i robot mobile autonomi (AMR), l’RFID, i computer palmari rugged, gli scanner e la machine vision industriale saranno in grado di migliorare la gestione della supply chain, mentre circa un terzo dei fornitori indica le stampanti mobile di etichette con codici a barre/termici, i computer indossabili e la tecnologia di localizzazione.
Nel complesso, sette decision maker del settore automobilistico su dieci concordano sul fatto che la trasformazione digitale è una priorità strategica per la loro organizzazione. Nei prossimi cinque anni, prevedono di espandere l’utilizzo della tecnologia a tutti i settori, con il 47% che si focalizzerà sulla produzione additiva/stampa 3D e il 45% sulle soluzioni di pianificazione della supply chain.

Porta (Pd): presto una ‘green card’ per i giovani italodiscendenti

Porta (Pd): presto una ‘green card’ per i giovani italodiscendentiRoma, 14 feb. (askanews) – “Concedere una ‘green card’ per gli italodiscendenti che permetta loro di avere un’opportunità reale di trasferirsi nel nostro Paese per investire, lavorare o studiare”. Così Fabio Porta, deputato del Pd eletto nella circoscrizione estero, ripartizione America meridionale, nel corso della presentazione alla Camera del libro ‘Sardi in fuga in Italia e dall’Italia’ di Aldo Aledda, Franco Angeli editore.
“Si tratta di una proposta di legge, che verrà presentata nelle prossime settimane, costruita dal gruppo di lavoro ‘Comitato 11 ottobre’. L’idea è quella di favorire realmente un rientro in patria degli italodiscendenti per valorizzare al meglio e sostenere una presenza sempre più significativa dal punto di vista quantitativo ma soprattutto qualitativo”, ha aggiunto Porta.
Questa proposta di legge è rivolta “ai figli, ai nipoti, ai pronipoti dei milioni di italiani sparsi nel mondo affinché possano trovare delle vere opportunità e un terreno fertile per insediarsi e costruire qualcosa in Italia. Il nostro Paese ha bisogno delle nuove giovani generazioni di italodiscendenti”, ha sottolineato Porta.

Esce “Le verità nascoste del delitto Attanasio” di Antonella Napoli

Esce “Le verità nascoste del delitto Attanasio” di Antonella NapoliRoma, 14 feb. (askanews) – Il prossimo 17 febbraio arriva in libreria “Le verità nascoste del delitto Attanasio”, libro inchiesta di Antonella Napoli, giornalista e scrittrice, direttrice del magazine Focus on Africa, nel secondo anniversario dell’uccisione dell’ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo, vittima di un agguato insieme al carabiniere che gli faceva da scorta, Vittorio Iacovacci, e l’autista del World food programme Mustapha Milambo.
Il libro verrà presentato venerdì 17 febbraio 2023 alle ore 17:30, presso la Fondazione per il giornalismo Paolo Murialdi. L’evento sarà introdotto dalla direttrice di All Around. Lucia Visca, e dialogheranno con l’autrice il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli, Salvatore Attanasio, padre dell’ambasciatore, e Dario Iacovacci, fratello del carabiniere accompagnato dal papà.
Oltre ad aver acquisito tutti gli atti dell’indagine giudiziaria della Procura del Tribunale di Roma la Napoli, che conosceva bene Attanasio, ha raccolto testimonianze sul posto trascorrendo un lungo periodo in Congo. Voci che avvalorano la tesi che non si sia trattato di un tentativo di sequestro finito male ma di un’azione premeditata che l’autrice racconta con dovizia di particolari suffragati da riscontri confermati anche negli atti della Procura di Roma.

Cina accusa: Stati uniti stato di sorveglianza n. 1 al mondo

Cina accusa: Stati uniti stato di sorveglianza n. 1 al mondoRoma, 14 feb. (askanews) – Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, rispondendo oggi a una domanda nella conferenza stampa quotidiana, ha ribaltato le accuse di spionaggio arrivate dagli Stati uniti in seguito alla vicenda del pallone sonda cinese che ha sorvolato diversi stati Usa prima di essere abbattuto, sostenendo che in realtà Washington è “numero 1 al mondo in termini di sorveglianza”.
Wang ha invitato gli Usa e la Nato di smetterla di accusare in maniera infondata la Cina, creando “nemici immaginari”. E ha anzi detto che l’America non può puntare su nessuno il dito accusandolo di essere uno stato di sorveglianza, essendo essa stessa “la prima al mondo”, come ha “portuto sperimentare la comunità internazionale, a partire dall’Europa”.
Il portavoce ha ricordato come, “in collaborazione con l’unità d’intelligence danese, la National Security Agency degli Usa ha spiato i leader di Germania, Svezia, Norvegia e Francia, compresa l’ex cancellliera tedesca Angela Merkel”.
Inoltre Wang ha detto che sin dagli anni ’70 la CIA “controla segretamente la compagnia svizzero Crypto AG che fornisce equipaggiamento per il crittaggio, per condurre attività di sorveglianza in diversi paesi del mondo, con la compagnia che ha venduto equipaggiamenti di crittaggio a più di 120 paesi”.
Ancora, Wang ha accusato gli Usa di aver trasformato il programma per i palloni-sonda in uno strumento militare per tracciare i missili strategici ipersonici di Cina e Russia.

Olio evo, Confagricoltura e Carapelli: da accordo di filiera 25 mln valore

Olio evo, Confagricoltura e Carapelli: da accordo di filiera 25 mln valoreMilano, 14 feb. (askanews) – E’ di circa 25 milioni di euro il valore al consumo dell’olio prodotto grazie all’accordo di filiera siglato nel 2018 tra Confagricoltura e Carapelli Firenze. Centinaia le aziende olivicole coinvolte in questi cinque anni di attività che, a detta degli attori della filiera, non sono stati privi di difficoltà. Ma oggi il bilancio è giudicato più che positivo e l’accordo è stato rinnovato per “reciproca soddisfazione” delle parti.
Dei benefici e delle potenzialità generate da iniziative come questa per la promozione della filiera dell’olio extravergine di oliva si è discusso in occasione del convegno “Olio di oliva: impresa, sostenibilità, mercati”, alla presenza del mondo olivicolo e delle istituzioni nazionali ed europee oltre che di Confagricoltura e Carapelli Firenze, oggi parte della multinazionale spagnola Deoleo.
L’accordo nacque nel 2018 con l’obiettivo di contribuire a stabilizzare il mercato e restituire valore a entrambe le parti, quella agricola e quella industriale, garantendo al consumatore un prodotto di qualità, tracciato e sostenibile. E la tavola rotonda al centro del convegno è stata l’occasione per i protagonisti dell’accordo di illustrare le opportunità che ha generato per tutti gli attori della filiera produttiva aderenti, a partire dalle aziende agricole, alle organizzazioni di produttori (OP) e alle associazioni di organizzazioni di produttori (AOP) ai frantoi, fino all’industria.
“Carapelli Firenze crede molto nelle alleanze tra parte agricola e parte industriale ed è proprio attraverso accordi di filiera come questo che riteniamo di poter creare un futuro sostenibile al settore – ha sottolineato – Ignacio Silva, presidente del gruppo Deoleo – Noi siamo l’anello di congiunzione tra il consumatore e il produttore agricolo e per noi sostenibilità è garantire valore sia al consumatore che all’olivicoltore ed in questo contesto è anche valorizzare il made in Italy”.
“L’accordo – ha spiegato Anna Cane, scientific & public affairs director di Carapelli Firenze – nasceva dall’esigenza di trovare un nuovo modo di lavorare tra Carapelli Firenze e il mondo della produzione, che generasse vantaggi ad entrambe le parti, con l’obiettivo primario di stabilizzare, in ottica pluriennale, il prezzo di mercato, sempre soggetto a forte volatilità”. L’accordo ha riguardato sia “aspetti economici (una premialità sul prezzo di mercato e l’impegno di acquisto da parte di Carapelli), sia aspetti qualitativi che aspetti logistici (necessità di maggiore aggregazione del prodotto con sistemi logistici che proteggano la qualità) e una tracciabilità certificata sia in termini di provenienza che di cultivar/nuove tecnologie per la tracciabilità oltre alla certificazione di sostenibilità secondo un protocollo aziendale molto rigido verificato e certificato da Interteck”.
Nel suo intervento conclusivo, Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha subito messo in chiaro che “il fatto che Doleo sia un gruppo spagnolo non mi interessa perchè non esistono blocchi in Europa, mi interessa che si promuova il prodotto italiano in Europa e a livello internazionale, ed è quello che facciamo con questo accordo”. Giansanti ha colto l’occasione per parlare di un “progetto inter-mediterraneo intorno all’olio, che deve nascere intorno a quest’area. Oggi esiste una capacità che deve essere riportata a casa, noi oggi non produciamo l’olio che producevamo qualche anno fa, siamo condizionati dall’andamento metereologico quindi è il modello che deve cambiare. Come Confagricoltura con i nostri partner dobbiamo iniziare a ripensare a un nuovo modello soprattutto per affrontare col ministero il tema del piano olivicolo, di cui si parla da anni e che deve diventare realtà”.

Alto diplomatico cinese Wang Yi da oggi in viaggio in Europa

Alto diplomatico cinese Wang Yi da oggi in viaggio in EuropaRoma, 14 feb. (askanews) – Il diplomatico cinese di più alto rango, Wang Yi, inizia oggi una missione in Europa dalla durata insolitamente lunga – che continuerà fino al 22 febbraio – nella quale “su invito dei rispettivi governi” farà tappa in Francia, Italia, Ungheria e Russia, secondo quanto ha riferito il ministero degli Esteri di Pechino. Inoltre prenderà parte alla 59ma edizione della Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
Wang Yi, che è stato ministro degli esteri, ricopre l’incarico formale di direttore della Commissione centrale per gli Affari esteri del Partito comunista cinese, oltre essere membro del Politburo, il sancta sanctorum del Pcc. Non è prevista al momento, durante la conferenza di Monaco nel weekend, un incontro diretto con il segretario di Stato Usa Antony Blinken, che sarà anch’egli presente alla conferenza. Ma, secondo quanto ha scritto l’agenzia di stampa Reuters, fonti del Dipartimento di Stato hanno confermato che il capo della diplomazia americana sta valutando la possibilità.
E’ il primo viaggio all’estero di Wang da quando non è più ministro degli Esteri e ha assunto l’incarico di superiore prestigio nell’ambito della diplomazia cinese, essendo uomo di fiducia del presidente Xi Jinping.
La sua missione viene in un momento particolarmente teso nelle relazioni con gli Stati uniti, in particolare, a causa della vicenda del pallone sonda cinese abbattuto sugli Stati uniti dopo aver sorvolato diversi stati. Gli Usa hanno accusato Pechino di aver condotto di un’attività di spionaggio, mentre la Cina ha protestato per l’abbattimento e per l’asserito ingresso di palloni sonda americanni per dieci volte nel suo spazio aereo nello scorso anno.
Lo scontro verbale ha portato alla cancellazione di una prevista visita del segretario di Stato in Cina, a inizio febbraio. Per cui la concomitante presenza degli esponenti delle due diplomazie rappresenta un’occasione per un chiarimento faccia-a-faccia.
Il viaggio di Wang prevede anche tappe in Francia, in Italia, Ungheria e Russia. Non sono stati forniti dettagli né temporali né sul livello degli incontri che ci saranno. Il ministero degli Esteri cinese ha spiegato che la visita si colloca nell’ambito del 20mo anniversario delle relazioni tra Cina e Ue e punta rafforzare le relazioni bilaterali con i tre paesi europei in cui l’alto diplomatico si recherà.
In questi incontri, però, ci sarà l’ombra della posizione di non-condanna assunta da pechino nei confronti dell’invasione russa dell’Ucraina in ambito Onu. Con Pechino che, per giunta, non ha interrotto le attività militari di addestramento e le manovre congiunte con le forze russe dallo scoppio del conflitto ucraino quasi un anno fa. Oltre a rafforzare gli scambi commerciali con Mosca.
Pechino si è mantenuta piuttosto prudente nell’uso delle parole per annunciare la visita a Mosca di Wang, parlando di uno scambio di punti di vista “su questioni internazionali e regionali”. Anche per quanto riguarda la tappa russa, non è chiaro da chi sarà ricevuto l’alto diplomatico cinese. Si sa che però è in ballo l’ipotesi che Xi Jinping quest’anno si rechi in Russia, in seguito all’invito fatto dal presidente russo Vladimir Putin in una telefonata a fine anno, che ancora deve essere formalmente accettato.

Banche, Abi: a gennaio tassi nuovi mutui al 3,52%, massimo dal 2013

Banche, Abi: a gennaio tassi nuovi mutui al 3,52%, massimo dal 2013Roma, 14 feb. (askanews) – Nuovi e netti aumenti dei tassi di interesse sui prestiti bancari a imprese e famiglie in Italia, sulla scia dei rialzi operati dalla Bce. E intanto a gennaio l’effetto della stretta monetaria si è visto anche sulla crescita dell’erogazione di finanziamenti delle banche, che ha segnato un ulteriore rallentamento al più 1,3% su base annua, a fronte del più 1,6% di dicembre. Secondo il rapporto mensile dell’Abi, il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni ha raggiunto il 3,53%, rispetto al 3,01% di dicembre. Si tratta del livello più elevato segnato dai nuovi mutui dal novembre del 2013, secondo le tabelle storiche dell’associazione.
Il tasso medio sul totale dei prestiti è salito al 3,51%, dal 3,20% nel mese precedente. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese ha raggiunto il 3,70%, dal 3,55% nel mese precedente.
Tornano alla dinamica di erogazione di prestiti, l’Abi, che effettua delle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia (calcolate includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni) riporta che a dicembre i prestiti alle imprese erano rimasti stabili su base annua, mentre i prestiti alle famiglie sono cresciuti del 3,3%.

Dal 17 al 20 febbraio quattro giorni dedicati alla grappa trentina

Dal 17 al 20 febbraio quattro giorni dedicati alla grappa trentinaMilano, 14 feb. (askanews) – Dal 17 al 20 febbraio a Palazzo Scopoli di Tonadico (Trento) si terrà la prima edizione di “#GrappaTrentinaLovers”, appuntamento dedicato alla grappa trentina. Promosso dalla Strada dei Formaggi delle Dolomiti in stretta collaborazione con l’Istituto tutela grappa del Trentino, l’evento “mira a far crescere la conoscenza della storia, della qualità e della tradizione racchiuse nella grappa trentina, in particolare tra i tanti turisti che in questo periodo frequentano la Valle di Primiero per le attività invernali”.
“Un’iniziativa pensata per i cosiddetti ‘grappa lovers’, ma anche per i neofiti della materia – ha spiegato il presidente dell’Istituto di tutela, Bruno Pilzer – perché poter formare alla degustazione i nostri consumatori è uno degli obiettivi del nostro Istituto, insieme a raccontare tutte quelle caratteristiche, a partire dal disciplinare di produzione, che rendono unica la nostra grappa”.
Assieme ad un esperto dell’Istituto di tutela, i partecipanti avranno la possibilità di spaziare tra le tante etichette che riportano il marchio del Tridente, per assaporare l’autentica grappa completamente prodotta in Trentino, dalle bucce dell’uva alla mano dei distillatori. I prodotti saranno accostati anche ad alcune eccellenze alimentari del territorio come i crostoli trentini, cioccolato e biscotti artigianali della Pasticceria Lucian, ma anche alla base di un intrigante mixage per un aperitivo con cocktail a base di grappa abbinato al sushi trentino. Ad aprire il programma dei quattro giorni sarà la food blogger Silvia Colletto con una “cooking class” sulle ricette del Carnevale che avranno il distillato trentino tra gli ingredienti, mentre in chiusura una masterclass che vede un matrimonio di profumi e aromi tra la grappa trentina e i formaggi del Caseificio di Primiero.
Ogni anno in Trentino vengono prodotti circa 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) vale a dire circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 13mila tonnellate di buccia d’uva. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% uve a bacca rossa. L’Istituto tutela della grappa del Trentino è stato fondato nel 1960 e oggi conta 25 soci, dei quali 22 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina. Ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”.

Convegno a Faenza su ruolo della donna dagli anni ’60 ad oggi

Convegno a Faenza su ruolo della donna dagli anni ’60 ad oggiRoma, 14 feb. (askanews) – Si terrà sabato 18 febbraio 2023 dalle ore 9.00 alle 12,30 presso il teatro Masini di Faenza, la manifestazione “Riflessioni… il ruolo della donna dagli Anni ’60 ad oggi” organizzato da ANLA, Associazione Nazionale Lavoratori Anziani, e FIDAPA – Marradi, in collaborazione con il Comune di Faenza. L’evento, grazie al coinvolgimento delle scuole locali, vuole essere un dialogo a più voci sul tema, anche con l’ausilio di più linguaggi e metodi comunicazione, e soprattutto in ascolto di testimoni.
“Nell’ambito del dialogo fra le generazioni, che ANLA da sempre persegue, non poteva mancare un confronto sul ruolo della donna nella nostra società”, spiega il presidente nazionale di ANLA Edoardo Patriarca che prosegue: “Certamente un percorso positivo è stato quanto meno avviato, se pensiamo ad esempio al fatto che solo da pochi decenni è stato consentito il voto alle donne; dobbiamo continuare su questa strada. Tanto resta ancora da fare per un’effettiva parità uomo-donna: penso ad esempio all’accesso al mondo del lavoro, alla parità salariale, al diritto alla maternità, alla responsabilità dei figli da condividere sempre più fra i genitori. Facciamo memoria del cammino fatto, ascoltiamo, dialoghiamo con i giovani perché la costruzione del bene comune non può prescindere dal riconoscimento del ruolo della donna a tutti i livelli”.
Saranno tante le voci da ascoltare, da Cellini Diva cuoca e terapeuta alla scrittrice Alice Cesarini, da Emanuela Bacchilega membro del CdA della BCC al maggiore Carla Angelucci istruttrice di volo, da Morena Plazzi, procuratore aggiunto del Tribunale di Bologna a Alba Pellegrini, medico chirurgo e tante altre. Spiega Francesca Goni, responsabile ANLA Ravenna, organizzatrice dell’evento: “Il tema sarà il confronto tra il ruolo della donna di ieri e quella di oggi, con il quale si vuole portare i giovani ad una riflessione sul ruolo della donna, come si è modificato nel tempo, riguardo alla famiglia, al lavoro, alla politica, allo sport e nella società”.

Auto, Europarlamento approva obbligo auto a emissioni zero al 2035

Auto, Europarlamento approva obbligo auto a emissioni zero al 2035Bruxelles, 14 feb. (askanews) – Con 340 voti favorevoli, 279 voti contrari e 21 astensioni, la plenaria del Parlamento europeo ha approvato oggi a Strasburgo in via definitiva i nuovi obiettivi vincolanti per la riduzione delle emissioni di CO2 dalle autovetture e dai veicoli commerciali leggeri di nuova produzione, in base al testo dell’accordo già raggiunto con il Consiglio Ue, che emenda la proposta originaria della Commissione 14 luglio 2021.
Entro il 2030, le emissioni dovranno essere ridotte per le auto del 55% rispetto ai livelli del 2021, e per i furgoni del 50%, come obiettivi intermedi; si conferma, inoltre, che dall’inizio del 2035 tutte le auto nuove vendute nell’Ue dovranno essere a emissioni zero, che significherà, sostanzialmente, la fine del motore a combustione interna e l’avvento della nuova era dell’auto elettrica. È prevista tuttavia un’esenzione totale per chi produce meno di 1.000 nuovi veicoli l’anno (“emendamento Ferrari”).
Una deroga di un anno dall’obbligo di immettere sul mercato solo veicoli a zero emissioni, fino alla fine del 2035, è prevista inoltre per i costruttori con un volume annuo di produzione limitato (da 1.000 a 10.000 nuove autovetture o da 1.000 a 22.000 nuovi furgoni).
Ci saranno poi obiettivi più bassi di riduzione, fino al 2030, per quei costruttori che vendono un maggior numero di veicoli già a basse emissioni (sotto i 50g di CO2 per chilometro), come i veicoli elettrici e i veicoli ibridi più efficienti.
Dopo il voto finale della plenaria, il Consiglio Ue dovrà approvare formalmente il testo prima della sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale.