Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Marzio Innocenti si candida per secondo mandato a guida Federugby

Marzio Innocenti si candida per secondo mandato a guida FederugbyRoma, 2 set. (askanews) – Marzio Innocenti ha annunciato la propria intenzione di candidarsi per un secondo mandato quale Presidente della Federazione Italiana Rugby in occasione dell’Assemblea delle Società del Comitato Regionale Veneto svoltasi sabato 2 settembre a Silea (Treviso).

Eletto per la prima volta alla guida del movimento rugbistico italiano il 13 marzo del 2021, l’attuale massimo dirigente del rugby italiano ha scelto il momento d’incontro del Comitato Regionale che ha guidato per due mandati – dal 2013 al 2021 – per manifestare la propria intenzione di concorrere per proseguire, nel quadriennio olimpico 2024/28, il lavoro avviato con la consiliatura attualmente in corso. “Devo molto al rugby veneto, prima come giocatore, poi come tecnico, infine come dirigente sportivo, e l’aver scelto il consesso delle Società di una Regione che, per storia, tradizione e passione è uno dei punti di riferimento del nostro sport in Italia per rinnovare la mia disponibilità e il mio desiderio di proseguire nel percorso avviato nel 2021 ha, per me, un valore fortemente simbolico” ha detto Marzio Innocenti ufficializzando la propria ricandidatura.

“La volontà è quella di proseguire nel dare dare concretezza a una visione ben precisa che abbiamo del rugby italiano, nella quale le Società hanno creduto e che dovrà progredire nelle stagioni che ci attendono, in continuità con quello che è stato realizzato nei primi due anni e mezzo di lavoro, a partire dalla riforma e dal consolidamento dell’attuale sistema di formazione, all’insegna della stabilità per tutto il rugby italiano” ha detto Innocenti. “Il prossimo quadriennio sarà un crocevia per il rugby internazionale, indirizzato verso un’evoluzione che è vitale per la sostenibilità del nostro sport in tutti i Paesi, a ogni livello. Il nostro movimento sta ritrovando slancio ed entusiasmo, dalla base sino alla maglia azzurra, un motivo di ispirazione per migliaia di bambine e bambini che si avvicinano al nostro Gioco. Per noi, per me, il miglior stimolo a proseguire in questa avventura, che ha nel bene assoluto del rugby italiano il solo fine ultimo” ha concluso il Presidente nell’annunciare l’intenzione di candidarsi per guidare il movimento per un secondo mandato.

Mini Cooper, arriva la quinta generazione All Electric

Mini Cooper, arriva la quinta generazione All ElectricMilano, 2 set. (askanews) – Arriva la quinta generazione della Mini Cooper (gruppo Bmw) a tre porte, presentata in versione solo elettrica. Due le varianti Cooper E e Cooper SE, più potente e con più autonomia.

La nuova Mini Cooper riprende gli elementi stilistici dell’iconico modello, fra cui i fari anteriori circolari, rivisitati in chiave ancora più minimalista. Anche gli interni sono minimali: al centro il nuovo display oled per l’infotainment, mentre per le funzioni di guida c’è la nuova “toggle bar”. Il tutto è gestito dal nuovo sistema operativo 9 basato su Android. Al debutto l’assistente vocale attivabile con “Hey Mini”. Numerosi i sistemi di assistenza alla guida gestiti da 12 sensori a ultrasuoni e 4 telecamere sorround view che consentono alla vettura di parcheggiarsi da sola. La Mini Cooper E monta un motore elettrico da 184 CV (290 Nm di coppia) per uno 0-100 km/h in 7,3 secondi e una batteria da 40,7 kW per 305 km di autonomia (Wltp). La versione SE invece ha una potenza di 218 CV (330 Nm di coppia), per uno 0-100 in 6,7 secondi e una batteria da 54,2 kW, con un’autonomia che può arrivare a 402 chilometri. Le batterie sopportano rispettivamente ricariche fino a 75 e 95 kW per passare dal 10 all’80% in circa 30 minuti. La nuova All-Electric Mini Cooper è disponibile in quattro allestimenti, fra cui la sportiva John Cooper Works.

Patto Stabilità, Gentiloni: ottimista su intesa, non estenderemo stop

Patto Stabilità, Gentiloni: ottimista su intesa, non estenderemo stopCernobbio (Co), 2 set. (askanews) – Ottimista (“se volete, per necessità”) che si possa raggiungere una intesa sulla riforma del patto di stabilità e crescita entro la fine dell’anno, anche perchè un mancato accordo vorrebbe dire ritornare alle difficoltà delle vecchie regole, che non sono riuscite né a promuovere la crescita né a ridurre il debito. Esclusa, comunque, un’estensione al 2024 della sospensione delle regole di bilancio, decisa nel 2020 pochi giorni dopo lo scoppio della pandemia. A dirlo è il Commissario Ue all’economia, Paolo Gentiloni, intervenuto sabato alla seconda giornata del forum Ambrosetti dedicata all’Europa.

“Dobbiamo trovare entro la fine dell’anno un’intesa sul patto di stabilità e di crescita, sono soddisfatto del fatto che i governi stiano lavorando sulla base della proposta della Commissione e sono ottimista, se volete per necessità, sul fatto che si possa raggiungere una intesa entro fine anno”, ha dichiarato Gentiloni, parlando con la stampa a margine del forum. “Noi abbiamo deciso di sospendere le regole del patto di stabilità il 17 marzo del 2020, dopo la dichiarazione della pandemia. Le abbiamo prolungate abbastanza facilmente nel 2021, con qualche discussione nel 2022, con molte discussioni nel 2023. Non le prolungheremo nel 2024”. Secondo Gentiloni, un mancato accordo sul nuovo patto di stabilità, e quindi un ritorno alla situazione precedente, “metterebbe in luce le difficoltà delle regole precedenti”. Regole che, “pur avendo degli elementi certamente utili, positivi e da confermare, non sono riuscite né a promuovere la crescita né a ridurre sostanzialmente il debito, quindi riproporle non sarebbe sicuramente ideale”, ha evidenziato. Christine Lagarde, “ci ricorda spesso che raggiungere questa intesa è fondamentale anche nella valutazione complessiva che la Bce fa della situazione dei mercati e questo credo sia anche uno dei motivi aggiuntivi per cui bisogna lavorare con grande spirito di responsabilità per trovare un’intesa”.

L’11 settembre, Bruxelles aggiornerà le proprie previsioni economiche e il contesto, seppur non di recessione, vede comunque un rallentamento dell’economia, per cui è fondamentale per l’Unione europea essere competitiva. “La crescita rallenta perché sulla manifattura pesano i costi dell’energia, pesa, soprattutto per alcuni paesi, il rallentamento della Cina. Speriamo che nel settore dei servizi la stagione turistica contribuisca anche alla ripresa della crescita”, ha spiegato Gentiloni. “Siamo in un contesto di persistente inflazione, un contesto credo di rallentamento ma non di recessione, un contesto nel quale è fondamentale l’Unione europea sia competitiva”. “Essere competitivi – ha sottolineato Gentiloni – significa tre cose: primo, dobbiamo usare le risorse che abbiamo. Si parla spesso della necessità di nuove risorse, ma non dimentichiamo che abbiamo le risorse del Next Generation Ue che sono tuttora da impegnare e costituiscono per la Ue una massa finanziaria senza precedenti. Secondo, dobbiamo trovare entro la fine dell’anno un’intesa sul patto di stabilità e di crescita. La terza condizione – ha proseguito – è mettere in campo nuovi strumenti per rafforzare la competitività, anche perchè Next Generation Eu si conclude nel 2026 e per la Ue deve venire la necessità di mettere in campo nuove risorse. E’ una discussione non facile ma alla quale sarebbe sbagliato sottrarsi. Perchè – ha concluso – come ha ricordato il Presidente della Repubblica Mattarella non possiamo perdere le grandi opportunità che l’Europa ha di fronte”.

L’Argentina è in una situazione complicata

L’Argentina è in una situazione complicataRoma, 2 set. (askanews) – Gli hedge fund hanno aumentato le scommesse contro le obbligazioni argentine poiché l’emergere del candidato della destra radicale Javier Milei ha accresciuto i timori degli investitori che il paese si appresti a eleggere un leader che farà fatica a governare in preda a una crisi economica.

Il valore totale delle obbligazioni argentine prese in prestito dagli investitori per scommettere su un calo dei prezzi è aumentato del 65% da quando Milei, un sedicente “anarco-capitalista”, ha vinto le primarie il mese scorso in vista delle elezioni presidenziali di ottobre. I piani di Milei di tagliare radicalmente la spesa pubblica e di dollarizzare l’economia in difficoltà del paese – riporta il Financial Times – hanno scosso i mercati valutari e del reddito fisso del paese. Secondo i dati di S&P Global Market Intelligence, il valore delle posizioni corte contro obbligazioni argentine prestate dalle banche depositarie internazionali è attualmente di 41 milioni di dollari, in forte aumento rispetto ai 25 milioni di dollari prima del voto di metà agosto.

Sebbene tali numeri siano piccoli rispetto al valore complessivo del debito argentino, l’impennata arriva nonostante il fatto che le obbligazioni siano già scambiate in un territorio profondamente in difficoltà. La cautela da parte degli investitori internazionali giunge dopo un periodo di turbolenze per l’economia traballante dell’Argentina. L’inflazione supera il 113%, le riserve valutarie sono a livelli pericolosamente bassi e il peso ha perso più della metà del suo valore rispetto al dollaro negli ultimi 12 mesi. “Data la terribile situazione macroeconomica dell’Argentina, non c’è spazio per errori”, ha affermato Alejandro Arevalo, responsabile del debito dei mercati emergenti presso Jupiter Asset Management, secondo quanto riportato dal Ft. Arevalo ha aggiunto che gli investitori sono preoccupati per la difficoltà che Milei avrebbe incontrato nell’attuazione delle politiche di riforma tanto necessarie senza la maggioranza del Congresso o il sostegno dei potenti sindacati argentini, così come per i rischi di esecuzione con Milei, un leader inesperto e radicale.

“La questione non è tanto se le proposte riduzioni della spesa pubblica scateneranno proteste sociali, ma piuttosto come Milei reagirà a queste proteste”, ha detto Arévalo. Gli investitori ritengono che il candidato più favorevole al mercato sia la più moderata Patricia Bullrich, di destra, che propone anche un programma di risanamento fiscale. Sebbene Milei abbia affermato che taglierà drasticamente la spesa pubblica, la sua posizione ha sollevato preoccupazioni sulla fattibilità delle sue proposte. Il prezzo delle obbligazioni in dollari argentini è sceso fino al 15% subito dopo che Milei ha ottenuto più del 30% dei voti del 13 agosto, e il valore del peso sui tassi di cambio non ufficiali si è indebolito. La banca centrale ha risposto rapidamente svalutando il tasso di cambio ufficiale fino al 18% a 350 pesos per dollaro, cosa che ha aiutato le obbligazioni a recuperare parte delle perdite. Il tasso swap blue-chip, un tasso di cambio fluttuante per gli investitori internazionali che acquistano azioni e obbligazioni, ha continuato a indebolirsi venerdì scorso fino a oltre 780 pesos per dollaro.

Accordo Italia-Francia su rinvio lavori a tunnel Monte Bianco

Accordo Italia-Francia su rinvio lavori a tunnel Monte BiancoMilano, 2 set. (askanews) – È stata diramata, su indicazione dei Ministri Matteo Salvini e Clément Beaune, la nota congiunta Italia-Francia con cui si chiede alla Società che gestisce il Traforo del Monte Bianco di soprassedere all’avvio dei lavori previsto per questo lunedì 4 settembre 2023, scongiurando così il blocco quasi completo della circolazione transalpina, dopo la frana al Frejus. Così una nota del Mit.

L’intesa raggiunta prevede inoltre di convocare quanto prima una sessione straordinaria della Conferenza Intergovernativa al fine di valutare se sussistano ancora le condizioni per procedere con i lavori, una volta assicurata la viabilità al Frejus; oppure, se sia più opportuno rinviare l’ammodernamento del Bianco al 2024. Il Mit è in costante contatto con la Regione Valle D’Aosta, gli enti territoriali, gli operatori e le associazioni degli autotrasportatori per fornire notizie aggiornate sulle decisioni che verranno assunte.

Usa, scioperi Hollywood cancellano 5 miliardi da economia California

Usa, scioperi Hollywood cancellano 5 miliardi da economia CaliforniaRoma, 2 set. (askanews) – L’impatto degli scioperi di Hollywood sull’economia della California sfiora i 5 miliardi di dollari a soli quattro mesi dopo che gli sceneggiatori hanno iniziato i picchetti. Tale cifra dovrebbe crescere dopo che gli ultimi colloqui tra rappresentanti sindacali e studi cinematografici si sono conclusi con un nulla di fatto. E’ quanto emerge da una ricerca del Milken Institute il cui responsabile per le strategie sottolinea come il primo sciopero congiunto di attori e scrittori in 60 anni ha bloccato la maggior parte delle produzioni di Hollywood, creando un effetto a catena per ristoratori, tintorie, autisti, società di noleggio e altre piccole imprese che sostengono il settore. “Tutte queste diverse persone che forniscono servizi di supporto per far sì che le produzioni avvengano, vengono inchiodate”, ha detto al Financial Times Klowden, che è stato consigliere dell’industria e dei governatori della California.

Con lo sciopero degli sceneggiatori, giunto al suo 124esimo giorno, il bilancio sull’economia della California ha eclissato il colpo di 2,1 miliardi di dollari derivante dall’ultima grande azione sindacale di Hollywood nel 2007-2008, quando i membri della Writers Guild of America si ritirarono per 100 giorni. Fiona Ma, tesoriera dello stato della California, questa settimana ha inviato un “appello urgente” ai direttori dei principali studi in cui ha criticato il loro fallimento nel raggiungere un accordo con i sindacati e li ha esortati a tornare al tavolo delle trattative. Notando che circa 700.000 californiani lavorano nel settore dell’intrattenimento, ha affermato che gli scioperi hanno minacciato “la stabilità e il valore degli investimenti dei pensionati” nello stato e hanno chiesto la fine della situazione di stallo.

La WGA e un gruppo che rappresenta gli studi hanno ripreso le discussioni all’inizio di agosto dopo un periodo di “raffreddamento”, alimentando le speranze di una soluzione. I negoziatori sindacali si sono incontrati con i capi di Hollywood, tra cui l’amministratore delegato della Disney Bob Iger e il CEO di Netflix Ted Sarandos, il 22 agosto. Ma la discussione – scrive ancora il Ft – si è conclusa con i funzionari della WGA che si sono lamentati di aver ricevuto una conferenza da parte degli amministratori delegati. Gli studi, rappresentati dall’Alleanza dei produttori cinematografici e televisivi, hanno quindi pubblicato i termini dettagliati della loro offerta nella speranza di ottenere il sostegno di alcuni membri del sindacato. La WGA ha criticato quello che ha definito un tentativo di “deviazione” e non ci sono state più discussioni tra le parti.

L’ultima fase di stallo ha fatto temere che gli scioperi possano continuare fino all’autunno o oltre. Da diverse settimane non ci sono più discussioni tra gli studios e la Screen Actors Guild, composta da 160.000 membri, i cui membri hanno scioperato a metà luglio. Gli studi hanno iniziato a posticipare le uscite dei film al prossimo anno, in gran parte perché le regole dello sciopero impediscono agli attori di promuovere i loro film. La Warner Bros. ha ritardato l’uscita di Dune: Parte 2 con Timothée Chalamet e Zendaya fino alla prossima primavera. Sony ha spostato diversi film nel prossimo anno, tra cui Ghostbusters: Afterlife, e ha eliminato Spider-Man: Beyond the Spider-Verse dal suo calendario di uscita.

Al di là dell’impatto diretto sulle uscite cinematografiche e televisive, l’allungamento degli scioperi avrà un effetto considerevole sull’economia di Los Angeles, ha affermato Klowden, anche se Hollywood è in ritardo rispetto ai porti in termini di importanza finanziaria. Una volta risolti gli scioperi, la ripresa di Los Angeles “non sarà così veloce come si potrebbe pensare”, ha detto Klowden. Molti attori e scrittori potrebbero trovare lavoro in altre città e non saranno disponibili quando le produzioni riprenderanno. Alcuni membri dell’equipaggio potrebbero trasferirsi in altri settori. Lo spazio nello studio potrebbe essere limitato al termine degli scioperi. Bilson, membro del sindacato dei lavoratori teatrali dietro le quinte, ha affermato di sostenere gli scrittori e gli attori in sciopero, ma è anche preoccupato per il futuro del settore.

Spazio, prova a fuoco riuscita per lo stadio superiore di Ariane 6

Spazio, prova a fuoco riuscita per lo stadio superiore di Ariane 6Roma, 2 set. (askanews) – Il primo settembre 2023, i team di ArianeGroup, dell’agenzia spaziale tedesca DLR (Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt) e dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) hanno effettuato con successo una nuova prova a fuoco sul banco di prova dedicato allo stadio superiore del nuovo lanciatore Ariane 6 a Lampoldshausen (Germania).

La sequenza di test dello stadio superiore era rappresentativa dell’intera fase operativa dello stadio durante il volo inaugurale di Ariane 6. Essa comprendeva più di 11 minuti (680 secondi) di funzionamento del motore Vinci riaccendibile in due boost (accensioni), inclusiva di due boost della APU (Auxiliary Power Unit) in parallelo al funzionamento del motore Vinci, nonchè la gestione della pressione e della temperatura dei propellenti nei serbatoi durante la fase non propulsiva. L’APU ha funzionato per una durata totale di quasi 30 minuti. I risultati completi di questo test sono attualmente in fase di analisi e dovrebbero consentire di dichiarare lo stadio superiore Ariane 6 “pronto per il primo volo”.

“Questo nuovo successo per i team di Ariane 6 ci avvicina alla qualificazione finale dello stadio superiore. Questo test cruciale ha dimostrato il perfetto funzionamento simultaneo del motore riaccendibile Vinci e dell’APU, due tecnologie essenziali per la versatilità del nostro nuovo lanciatore europeo, che gli consente di svolgere un’ampia gamma di missioni”, ha spiegato Martin Sion, amministratore delegato di ArianeGroup. “Saluto l’eccellente collaborazione tra i team franco-tedeschi di ArianeGroup e i nostri partner del DLR, e con i team del nostro cliente ESA, che hanno dimostrato ancora una volta la loro determinazione a garantire la qualità e l’affidabilità del nuovo lanciatore europeo Ariane 6 per portarlo al suo volo inaugurale”. “Sono molto soddisfatto del successo del test e mi congratulo con il team di ArianeGroup, dell’ESA e della DLR per la proficua collaborazione. Questo test è una pietra miliare fondamentale e un passo essenziale nella qualificazione dello stadio superiore per il suo primo volo”, ha spiegato Walther Pelzer, membro del Consiglio esecutivo della DLR e direttore generale dell’Agenzia spaziale tedesca presso la DLR. “Il DLR è rinomato in tutto il mondo per la sua infrastruttura di test unica e sta definendo nuovi standard in Europa con il banco di prova P5.2″. Durante la riunione del Consiglio dell’ESA a livello ministeriale tenutasi a Parigi nel novembre 2022, gli Stati membri hanno concordato che Lampoldshausen fa parte dell’infrastruttura strategica dell’ESA come sito per i test dei motori e degli stadi”.

Il direttore del trasporto spaziale dell’ESA Toni Tolker-Nielsen ha ringraziato i partner che stanno conducendo i test a Lampoldshausen: ” Ariane 6 rappresenta un notevole aumento della nostra capacità di lancio e lo stadio superiore, con il suo motore Vinci riaccendibile, sarà una vera e propria trasformazione. I risultati di questi test ci danno grande fiducia nella flessibilità di questo sistema di lancio per soddisfare tutti i requisiti di missione. Insieme ai nostri partner stiamo facendo progressi significativi e non vedo l’ora di affrontare le prossime tappe del nostro viaggio con Ariane 6″. Assemblato presso lo stabilimento ArianeGroup di Brema, in Germania, lo stadio superiore dell’Ariane 6 incorpora alcune delle principali innovazioni del lanciatore, consentendogli di effettuare la più ampia gamma possibile di lanci, comprese missioni complesse come il dispiegamento su larga scala di costellazioni di satelliti in orbita terrestre bassa (LEO) o l’iniezione successiva di carichi utili in diversi piani orbitali. Lo stadio comprende due serbatoi principali per i propellenti criogenici (idrogeno e ossigeno liquidi), che alimentano il motore Vinci, che può essere riacceso fino a quattro volte, e l’innovativa unità di propulsione ausiliaria APU.

Contemporaneamente ai test dello stadio superiore in Germania, proseguono a Kourou i test CTM (Combined Test Model) del lanciatore completo. Questo lanciatore di prova comprende anche uno stadio superiore, utilizzato in particolare per i test elettrici e dei fluidi del lanciatore, comprese le sequenze di riempimento e svuotamento del propellente criogenico e il funzionamento dei bracci di rifornimento in condizioni completamente rappresentative insieme alla base di lancio. Ariane 6 è un programma gestito e finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). In qualità di prime contractor e autorità di progettazione del lanciatore, ArianeGroup è responsabile dello sviluppo e della produzione con i suoi partner industriali, nonché del marketing attraverso la sua controllata Arianespace. Il CNES e i suoi partner contrattuali sono responsabili della costruzione della rampa di lancio a Kourou, nella Guyana francese.

Assicurazioni: boom utili per 4 grandi gruppi, dice studio Fisac Cgil

Assicurazioni: boom utili per 4 grandi gruppi, dice studio Fisac CgilRoma, 2 set. (askanews) – Quattro grandi player assicurativi di livello internazionale – Generali e Unipol dalle radici italiane, Allianz ed Axa con importanti realtà nel nostro paese – hanno registrato nel primo semestre dell’anno un utile complessivo pari a 11,3 miliardi di euro, in crescita del 34% sullo stesso periodo dello scorso anno. A rilevarlo è un report su di un campione di quattro grandi importanti compagnie assicurative europee dell’Ufficio Studi e Ricerche della Fisac Cgil dal quale emerge, osserva la segretaria generale della categoria, Susy Esposito, “un quadro positivo per il settore, sia in termini di resilienza che di forte redditività, in un contesto macroeconomico estremamente complesso. Dati che dovranno essere la base per lo sviluppo della contrattazione, ora e in avanti, a tutti i suoi livelli, nazionale, aziendale e di gruppo. Con questi risultati è ora di fare passi in avanti sul fronte della contrattazione, ampliandola all’intera filiera assicurativa, iniziando dal rinnovo dei contratti Anapa e Anagina”.

Al risultato complessivo del campione citato di 11,3 miliardi di euro al 30 giugno 2023, si osserva nel report della Fisac Cgil di cui è stata diffusa una sintesi, hanno contribuito soprattutto i Rami Danni che registrano complessivamente nel semestre di quest’anno un utile operativo tecnico di 8,9 miliardi di euro, con un incremento del 33% sullo stesso periodo dello scorso anno, mentre i Rami Vita hanno presentato un utile operativo tecnico di 6,7 miliardi, con una crescita più contenuta, pari al 7%, dovuta alle minusvalenze sui titoli obbligazionari, causate dal rialzo dei tassi di interesse, sviluppatosi nel corso del 2022 e ancora in corso, oltre ai correlati riscatti di polizze vita. Il settore assicurativo nel campione selezionato, come evidenziato nel report della Fisac Cgil, ha manifestato una importante resilienza. Anche con riguardo al campione ‘italiano’, costituito dal Gruppo Generali e da quello Unipol, vi è stato un importante incremento (+51%) dell’utile di periodo: Generali è passata da 1.448 milioni di euro, registrati nel primo semestre del 2022, a 2.330 milioni di euro da gennaio a giugno 2023, per un incremento del 60%; Unipol nello stesso periodo è passata da 433 milioni di euro a 517 milioni di euro, con un incremento del 19%. Per gli altri due player si segnala un incremento significativo di Allianz, che migliora del 73% l’utile del semestre passando da 2,7 miliardi di euro a 4,6 miliardi di euro, mentre Axa conferma sostanzialmente utili per 3,8 miliardi di euro. I dati, sottolinea la Fisac Cgil, sono normalizzati e riconteggiati ai sensi dei nuovi principi contabili: Ifrs 17 sui contratti assicurativi e Ifrs 9 sugli strumenti finanziari.

Complessivamente, ricorda la Fisac Cgil, i quattro grandi gruppi hanno superato i 186 miliardi di euro di premi (Danni e Vita), con un incremento del 4,32%, sullo stesso periodo dello scorso anno. Le dinamiche di sviluppo risultano alquanto diverse tra Rami e tra le diverse compagnie. I Rami Danni presentano una crescita importante del 8,73%, in particolare si segnala un incremento di oltre il 12% del Gruppo Generali. Invece i Rami Vita registrano una crescita di appena lo 0,3%, con sviluppi decisamente diversi: il Gruppo Unipol evidenzia un aumento di oltre il 26% mentre il Gruppo Axa denota una diminuzione del 3% dei premi vita. Il settore assicurativo, si osserva infine nel report Fisac Cgil, si conferma nel complesso molto solido ed evidenza, inoltre, indici di solvibilità (Solvency Capital Requirement II – SCR Ratio) in deciso incremento e il campione presenta Gruppi tutti con ratio già superiori al 200% a dicembre 2022, quindi con fondi propri più che doppi rispetto al requisito di capitale di solvibilità SCR, che è passato da una media, aritmetica del campione, del 210% a dicembre 2022 ad una del 222% a giugno 2023, arrivando al 208% di Allianz, al 218% di Unipol, al 228% di Generali e, infine, al 235% di Axa.

Bmw anticipa il futuro con il concept Vision Neue Klasse

Bmw anticipa il futuro con il concept Vision Neue KlasseMilano, 2 set. (askanews) – Bmw anticipa il proprio futuro con l’anteprima del concept Vision Neue Klass, che sarà presentato ufficialmente all’IAA Mobility di Monaco, e debutterà nel 2025. Il concept ha un design essenziale con elementi caratteristici come la griglia a doppio rene, rivisitata in chiave digitale, e la curva Hofmeister dei finestrini laterali. Nell’abitacolo, spazioso e con ampie superfici vetrate, c’è la nuova generazione dell’iDrive con un solo display centrale e il Bmw Panoramic Vision, una evoluzione dell’head display che proietta le informazione lungo tutto il parabrezza per condividerle anche con il passeggero.

“La Bmw Vision Neue Klasse dimostra la nostra capacità di innovazione”, ha dichiarato Oliver Zipse, Ceo di Bmw. “Siamo due passi avanti al futuro: la Neue Klasse porterà su strada la mobilità del prossimo decennio e guiderà Bmw in una nuova era”. Prodotta nel nuovo stabilimento di Debrecen, senza l’impiego di combustibile fossile e con il ricorso a materiali riciclati, la Neue Klasse porta al debutto la sesta generazione del powertrain elettrico Bmw eDrive, con celle di batteria rotonde che hanno una densità energetica superiore del 20% rispetto alle celle prismatiche. Il risultato è un miglioramento complessivo dell’efficienza del veicolo fino al 25%.

Lavoro, studio Cgia: al 2027 3 mln in pensione (12%), mancano giovani

Lavoro, studio Cgia: al 2027 3 mln in pensione (12%), mancano giovaniMilano, 2 set. (askanews) -La crisi demografica sta facendo sentire i suoi effetti sul mercato del lavoro e nei prossimi anni la rarefazione delle maestranze più giovani è destinata ad accentuarsi ulteriormente. Lo scrive l’Ufficio studi della Cgia.

Negli ultimi dieci anni è sceso di quasi un milione il numero dei giovani tra i 15 e i 34 anni. Tra il 2023 e il 2027, il mercato del lavoro richiederà poco meno di tre milioni di addetti in sostituzione delle persone destinate ad andare in pensione. A legislazione vigente, pertanto, nei prossimi 5 anni quasi il 12 per cento degli italiani lascerà definitivamente il posto di lavoro per aver raggiunto il limite di età. Con sempre meno giovani pronti a sostiutuirli. E oltre ad averne pochi, il tasso di disoccupazione giovanile e l’abbandono scolastico sono elevati, soprattutto nel Mezzogiorno. Insomma, i giovani italiani sono in calo, con un livello di povertà educativa “allarmante” e lontani dal mondo del lavoro. Un responso che emerge in maniera evidente quando ci confrontiamo con gli altri paesi europei. E’ un quadro “desolante che rischiamo di pagare caro se, come sistema Paese, non torneremo ad aumentare il numero delle nascite, a investire maggiormente nella scuola, nell’università e, soprattutto, nella formazione professionale”, conclude la Cgia.