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##Ponte Stretto, dopo quasi 10 anni in stand by riparte la società

##Ponte Stretto, dopo quasi 10 anni in stand by riparte la societàMilano, 16 mar. (askanews) – Dopo quasi 10 anni torna in vita la Società dello Stretto di Messina con l’obiettivo di arrivare al progetto esecutivo per il Ponte entro il 31 luglio del 2024. Era infatti il 15 aprile del 2013 quando con decreto del presidente del Consiglio dei ministri la società venne posta in liquidazione. Il Cdm dell’attuale governo Meloni, ha approvato salvo intese il decreto legge che dispone la revoca dell’atto di liquidazione della società che dovrebbe essere posseduta al 51% dal Mit, con quote per Rfi, Anas e le Regioni Sicilia e Calabria. Si riparte dal progetto definitivo del 2011 che verrà adeguato alle nuove norme tecniche, di sicurezza e ambientali per arrivare a realizzare un ponte lungo 3,2 chilometri.
Soddisfazione è stata espressa dal vicepremier e ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Matteo Salvini che parla di “giornata storica non solo per la Sicilia e la Calabria ma per tutta l’Italia. Dopo cinquant’anni di chiacchere questo Consiglio dei ministri approva il ponte che unisce la Sicilia al resto d’Italia e all’Europa”.
Critiche invece le associazioni ambientaliste, con Legambiente che parla di “inutile opera faraonica” ritenendo più urgente “la partenza di quei cantieri per la transizione ecologica necessari per permettere ai cittadini e alle merci di muoversi in Calabria e Sicilia come in un paese civile e industrializzato e per contribuire alla lotta alla crisi climatica”. Critico anche il Wwf secondo il quale “è fallimentare puntare su un’opera dagli elevatissimi e insostenibili costi ambientali, sociali ed economico-finanziari, come il ponte sullo Stretto di Messina”.
Toni diversi dalla maggioranza. Per il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, quello del Ponte sullo Stretto “è un progetto concreto, che rappresenta l’idea di futuro che abbiamo sempre avuto. Già 20 anni fa con il mio governo avevamo pronto il progetto, un’opera strategica che si sarebbe realizzata se la sinistra non fosse intervenuta con la politica dei No. Questa volta non ci fermeranno”.
Soddisfazione anche dal presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, per il quale il Ponte è “un’ opera strategica che da sempre la Sicilia e i siciliani ritengono fondamentale per eliminare il divario tra Nord e Sud e che permetterà alla nostra Isola di avere finalmente un collegamento diretto con l’Italia ed il resto dell’Europa”.
Dall’opposizione invece da registrare la reazione ironica del vicepresidente del Pd, Peppe Provenzano che in tweet scrive: “Un Ponte immaginario (e salvo intese) per far passare l’autonomia differenziata che frantuma l’Italia e affossa il Mezzogiorno”.

Svelata la Ferrari Roma Spider: ‘Nuova dolce vita’ fuori città

Svelata la Ferrari Roma Spider: ‘Nuova dolce vita’ fuori cittàMilano, 16 mar. (askanews) – Svelata a Marrakech (Marocco) la nuova Ferrari Roma Spider, ultima nata della Casa di Maranello. La vettura reinterpreta in chiave contemporanea lo stile italiano degli anni ’50 e ’60, con la novità nel tetto rimovibile in tessuto, soluzione che vede il proprio ritorno nella gamma a motore anteriore del Cavallino Rampante a 54 anni dalla sua gloriosa apparizione sulla 365 GTS4.
La Ferrari Roma Spider, disegnata dal Centro Stile Ferrari sotto la direzione di Flavio Manzoni, “punta a trasferire il concetto di ‘Nuova Dolce Vita’ fuori dagli spazi cittadini”, si legge in una nota.
Il motore della Ferrari Roma Spider fa parte della famiglia di V8 biturbo vincitrice del premio International Engine of the Year per quattro anni consecutivi e nominata nel 2018 Best engine of the last 20 years. Il propulsore da 3855 cm3 eroga 620 cv a 7500 giri/min., equivalenti a 161 cv/l, confermando così le eccezionali doti di potenza e fruibilità raggiunte dal motore della Ferrari Roma, in grado di erogare l’80% della coppia disponibile già a 1900 giri/min.
Il cambio, basato sull’architettura a doppia frizione in bagno d’olio, deriva dalla trasmissione a 8 rapporti introdotta sulla SF90 Stradale. “L’introduzione dell’ottava marcia e il miglioramento dell’efficienza di trasmissione – viene spiegato – permettono una rilevante riduzione dei consumi in utilizzo urbano e autostradale, ottenendo d’altro canto un miglioramento delle prestazioni percepibile nell’utilizzo sportivo”.

Mit: rivviato il percorso per la realizzazione del Ponte sullo Stretto

Mit: rivviato il percorso per la realizzazione del Ponte sullo StrettoRoma, 16 mar. (askanews) – Approvato il Decreto Ponte. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un testo che consente l’immediato riavvio del percorso di progettazione e realizzazione dell’opera. Lo si legge in una nota del Mit al termine del cdm che ha approvato il decreto Ponte.
“Rinasce così la Società Stretto di Messina che avrà una nuova e più moderna governance – si legge -. È prevista una solida partecipazione del Mef e del Mit, a conferma dell’importanza che il governo attribuisce al collegamento stabile tra Calabria e Sicilia”.
“In concreto – prosegue -, si riparte dal progetto definitivo del 2011 che verrà adeguato alle nuove norme tecniche, di sicurezza e ambientali. Il nuovo iter autorizzativo dovrà bollinare il ponte strallato più lungo al mondo (3,2 chilometri), che rappresenterà il fiore all’occhiello dell’arte ingegneristica italiana. Come ha tenuto a sottolineare il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini, si tratta di un’opera fortemente green: consentirà di ridurre l’inquinamento da anidride carbonica, oltre a permettere un consistente risparmio di tempo e denaro a tutti coloro che devono attraversare lo stretto. Infine, sarà motivo di grande attrazione turistica. Salvini ne ha parlato questa mattina anche con i governatori di Calabria e Sicilia, Roberto Occhiuto e Renato Schifani. Il Ponte sarà un volano di crescita infrastrutturale per entrambe le regioni, che infatti avranno un proprio amministratore nel cda della società”.
“Il consiglio dei ministri ha dato il semaforo verde salvo intese – concluso -, il testo sarà disponibile a breve perché sono necessari gli ultimi approfondimenti tecnici”.
Sen

Mef, via libera dal Cdm a delega riforma, riscrive il sistema

Mef, via libera dal Cdm a delega riforma, riscrive il sistema

Nuove regole per semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti

Roma, 16 mar. (askanews) – La delega fiscale approvata dal Consiglio dei Ministri riscrive completamente l’attuale sistema tributario varato negli anni 70. Le nuove regole, operative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge delega, vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni e instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo mirato tra le parti secondo le esigenze di cittadini e imprese. Lo riferisce il Ministero dell’economia e delle finanze in una nota.
Con la riforma dell’Irpef si garantisce l’equità orizzontale, attraverso la riduzione della pressione fiscale, passando da 4 a 3 aliquote e con l’obiettivo della flat tax per tutti. Inoltre viene garantita la razionalizzazione e semplificazione dell’intero sistema Irpef (Redditi agrari, fabbricati, finanziari, da lavoro dipendente, autonomo, d’impresa e diversi). La delega prevede anche la revisione delle tax expenditures, (oggi più di 600 voci) e l’equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti (8174 euro e pensionati 8500 euro).
Per quanto riguarda le imprese è prevista una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe eo assume. Ci sarà anche una graduale eliminazione dell’Irap. Con l’istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell’adempimento collaborativo si riscrivono le regole della lotta all’evasione fiscale che diventa preventiva e non più repressiva.
Lsa

Italia isolata contro direttiva Ue su emissioni industria allevamenti

Italia isolata contro direttiva Ue su emissioni industria allevamentiBruxelles, 16 mar. (askanews) – Il Consiglio Ue dell’Ambiente ha adottato oggi a Bruxelles la sua posizione negoziale (“orientamento generale”) sulla proposta della Commissione europea per una revisione della direttiva sulle emissioni industriali nell’aria, nell’acqua e negli scarichi dei rifiuti, che comprende anche dei limiti alle emissioni nocive per l’ambiente e per la salute da parte degli allevamenti intensivi.
L’Italia, rappresentata al Consiglio dal ministro dell’Ambiente Gilbetrto Pichetto, è l’unico Stato membro che si è opposto al testo di compromesso proposto la presidenza di turno svedese del Consiglio, mentre un solo altro paese la Bulgaria, si è astenuto.
Intervenendo per riferire la posizione italiana, Pichetto ha detto di “apprezzare e ringraziare” la presidenza di turno svedese “per lo sforzo che è stato fatto, ma non possiamo accogliere – ha sottolineato – il testo così com’è presentato e modificato, in particolare per il settore zootecnico per quanto riguarda la parte degli allevamenti bovini, in quanto le soglie (che limitano le emissioni inquinanti, ndr) per noi non sono accettabili. Confidiamo nei passaggi successivi del ‘trilogo’ (il successivo negoziato a tre con la Commissione e il Parlamento europeo, ndr) ma manteniamo la nostra opposizione”, ha concluso.
Cinque paesi (Olanda, Iralanda, Finlandia, Lussemburgo e Danimarca), pur criticando il compromesso per aver abbassato a un livello “troppo basso” l’ambizione ambientale del testo rispetto alla proposta originaria della Commissione. Anche la Francia e la Polonia hanno espresso delle critiche, ma hanno appoggiato il compromesso.
La direttiva sulle emissioni industriali è il principale strumento dell’Ue che regola l’inquinamento da impianti industriali e allevamenti intensivi, come ossido di azoto, ammoniaca, mercurio, metano e anidride carbonica. Gli impianti e le aziende agricole su scala industriale sono tenuti a operare in conformità con un’autorizzazione concessa dalle autorità nazionali, utilizzando le migliori tecniche disponibili (Bat) come standard.
Nel loro approccio generale, gli Stati membri hanno modificato la proposta della Commissione per estendere il campo di applicazione della direttiva agli allevamenti intensivi di bestiame. Secondo la proposta della Commissione, la direttiva dovrebbe applicarsi a tutti gli allevamenti industriali con più di 150 unità di bestiame vivo (Uls), che equivalgono a 150 unità per i bovini, con soglie proporzionalmente più alte per gli animali più piccoli.
Il compromesso del Consiglio ha ridotto fortemente queste ambizioni della proposta originaria, fissando la soglia per applicare la direttiva agli allevamenti a 350 Uls, ovvero a un numero di animali vivi superiore a 350 unità per bovini e suini, 350 unità per il pollame e 350 unità per gli allevamenti misti. Sarebbero esclusi gli allevamenti estensivi. Le nuove regole verrebbero applicate progressivamente a partire dalle aziende agricole più grandi.

Il Metaverso per il rilancio del turismo 4.0

Il Metaverso per il rilancio del turismo 4.0Roma, 16 mar. (askanews) – Si è svolto presso il Crisalide Competence Centre di Pozzuoli, gruppo di aziende e startup che operano nei settori della tecnologia avanzata, nella pubblica amministrazione, cyber security, marketing e innovazione, un importante incontro per descrivere le opportunità del metaverso per le imprese e semplificare il processo di transizione dal web 2 al web 3. Ospite d’eccezione Gianluca Salvemini, presidente dell’Italian Hotel Group, catena alberghiera italiana con sede a Montecatini Terme e con in gestione decine di strutture ricettive (Hotel sul mare, Hotel di montagna, Hotel di città, Villaggi turistici), che vuole dare un deciso segnale al mercato turistico investendo nel potenziamento dell’innovazione tecnologica, dell’accoglienza turistica post emergenza sanitaria e valorizzando le nuove opportunità del metaverso per la crescita delle imprese e del turismo esperienziale. Nel mondo del comparto alberghiero e in quello del turismo mare e montagna in Italia, all’estero e dei villaggi vacanze, il metaverso rappresenta un’opportunità per la crescita dell’attrazione turistica. Il comparto turistico ha già avuto modo di sperimentare la realtà virtuale per variegate tipologie di attività, per esempio proponendo esperienze aggiuntive all’interno dei musei e delle aree archeologiche, riuscendo a far visitare musei sottomarini e luoghi inaccessibili, attraverso ricostruzioni e tour immersivi, ma anche offrendo l’opportunità a chi non può viaggiare, a causa di disabilità o problematiche fisiche, di provare l’ebbrezza di visitare i siti più interessanti collegandosi via web.
Il metaverso può rappresentare uno step in avanti verso soluzioni ancora più coinvolgenti e commercialmente interessanti. Secondo gli esperti del settore, infatti, non saranno soltanto enti pubblici e le società che gestiscono le principali attrazioni turistiche a veder aumentare le opportunità a proprio favore, ma anche gli operatori commerciali come hotel, villaggi turistici e ristoranti. Ai lavori di Pozzuoli hanno partecipato Angelo Marciano, presidente dell’ICC – Istituto di Credito Complementare; Gianluca Salvemini di ItalianHotel Group; Vincenzo Cioffi, esperto di consulenza e finanza; Giuseppe Gargiulo, promotore finanziario; Maurizio Bellavista, Manager Keyone Consulting; Giuseppe Mele, Manager Keyone Consulting; Giorgio Gallo, della società “Costruisci e Arreda”; Massimiliano Treassi, della Max Adv Production; Franco Capasso di Miss Grand International e il giornalista Domenico Letizia, Rappresentante d’interessi per alcune organizzazioni d’impresa presso la Camera dei Deputati. Nel corso dei lavori, Gianluca Salvemini ha descritto anche l’innovativo progetto HGI-Tech che fornisce una doppia applicazione: da un lato la formazione sul web 3 ad aziende e professionisti e dall’altro, la condivisione dei propri spazi nel metaverso e la vendita di nuovi spazi personalizzabili. HGI-tech ha creato una vera e propria Academy che ha come scopo la formazione sulle professioni del Futuro. Questa è la prima Academy certificata dal Metaverse Standard Forum. Siamo ovviamente ancora in una fase iniziale e solo nel corso dei prossimi mesi si potrà capire fino a che punto il metaverso potrà rivoluzionare il mondo dei viaggi, ma gli studiosi e gli esperti d’innovazione e tecnologia condividono l’idea di considerare questa tecnologia innovativa come una delle più dirompenti degli ultimi anni.

Autonomia, Calderoli: ok definitivo in Cdm, ora passaggio in Parlamento

Autonomia, Calderoli: ok definitivo in Cdm, ora passaggio in ParlamentoRoma, 16 mar. (askanews) – “C’è il via libera definitivo e unanime del Consiglio dei ministri all’Autonomia differenziata, il cammino della riforma procede. Ora il disegno di legge si appresta ad imboccare la strada verso l’esame del Parlamento, che sarà quindi pienamente coinvolto in questo percorso”. Lo dichiara il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli.
“In quell’ottica di collaborazione che guida il mio lavoro fin dal principio, nel testo definitivo oggi approvato – spiega – sono state inserite alcune proposte emendative degli enti territoriali, ivi compresa l’insularità. L’Italia ha una storica occasione di rinnovamento strutturale che va affrontata senza pregiudizi o ideologie, ma con pragmatismo e consapevolezza. Il mio obiettivo è far correre il nostro Paese come un treno ad alta velocità, superando i divari che il centralismo attuale ha cristallizzato e permettendo a tutti di migliorare nel segno dell’efficienza, dello sviluppo, della trasparenza e della responsabilità. E’ una sfida per il futuro e la modernità, che possiamo e dobbiamo cogliere nell’interesse dei cittadini”.

A “Vino en Primeur Bergamo” 11 cantine e i loro vini di taglio bordolese

A “Vino en Primeur Bergamo” 11 cantine e i loro vini di taglio bordoleseMilano, 16 mar. (askanews) – Undici cantine bergamasche e i loro vini di taglio bordolese sono stati al centro di “Vino en Primeur Bergamo”, una manifestazione che si è tenuta al Palafeste di Grumello del Monte (Bergamo) il 14 marzo scorso.
L’anteprima è stata l’occasione per stampa e operatori del settore Horeca, di assaggiare e conoscere più da vicino non solo il blend Merlot e Cabernet Sauvignon locale, ma anche le denominazioni Doc Valcalepio, Doc Colleoni e Igt Bergamasca che prevedono anche vini bianchi e spumanti. Spazio anche ai vini passiti con la famosa Docg Moscato di Scanzo.
Una masterclass condotta dal giornalista e “wine educator” Filippo Bartolotta ha tracciato un racconto dal 1990 ai giorni nostri dei vini prodotti nel territorio, evidenziando anche la longevità che il taglio bordolese di matrice bergamasca ha da queste parti. Pairing di gusto con i formaggi di due aziende casearie della zona, Latteria Valtorta e Sant’Antonio Valtaleggio.
Le aziende che hanno preso parte all’evento sono state Caminella, Tenuta Castello di Grumello, Cornasella, Tenuta Iris, Eligio Magri, La Collina, Le Corne, Pecis, Tenuta Casa Virginia, Tosca e Valba Vini.

McDonald’s: 85% nostri fornitori sono italiani, valgono 370 mln

McDonald’s: 85% nostri fornitori sono italiani, valgono 370 mlnMilano, 16 mar. (askanews) – McDonald’s ha lanciato la nuova piattaforma di comunicazione, I’m lovin’ it Italy, attraverso cui racconta i 37 anni di attività in Italia. Oggi la catena di fast food ha come fornitori l’85% aziende italiane, acquista ogni anno 140 mila tonnellate di prodotti provenienti da tutta la Penisola, per un totale di oltre 370 milioni di euro. Tra questi ci sono anche 18 ingredienti Dop e Igp, entrati in assortimento per la prima volta nel 2008 e di cui in 15 anni sono state acquistate 4.600 tonnellate.
La relazione con l’Italia passa anche dal percorso di sostenibilità che McDonald’s ha intrapreso ormai da anni all’interno del proprio sistema, coinvolgendo quindi la propria rete di ristoranti e i propri fornitori: un esempio è l’eliminazione della plastica monouso dal packaging – ogni anno il risparmio è di 1.000 tonnellate – in favore di materiali più sostenibili, come la carta. Le analisi condotte da Comieco hanno dimostrato la piena riciclabilità dei rifiuti di McDonald’s in carta: circa il 90% del packaging realizzato in carta è 100% certificata e riciclabile.
“Crediamo e vogliamo che il nostro impatto positivo sia sempre più rilevante – ha commentato Dario Baroni, amministratore delegato McDonald’s Italia – Ecco perché confermiamo il nostro impegno nell’investire sull’agroalimentare made in Italy, certi che qualità e italianità siano da un lato la chiave giusta per rispondere alle richieste dei nostri clienti, e dall’altro una via solida attraverso cui contribuire alla crescita del Paese”.
“L’attenzione del governo per il cibo, il nostro cibo, non è una mera battaglia ideologica. Proprio in questo senso, la sovranità alimentare passa anche dall’impegno a introdurre prodotti Dop e Igp, come il pomodoro pachino, nei menù di grandi catene commerciali – ha sottolineato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida in occasione della presentazione a Roma – un risultato molto positivo. Investire sulla produzione nazionale e valorizzare le filiere più deboli è fondamentale. Oggi il valore aggiunto è dato dalla qualità”. “La collaborazione con McDonald’s rappresenta una grande opportunità per valorizzare le eccellenze agroalimentari nazionali garantendo ai consumatori l’italianità delle produzioni e dando un giusto reddito economico al lavoro dei nostri imprenditori agricoli”, ha sottolineato Ettore Prandini, presidente Coldiretti. “La collaborazione tra McDonald’s e la filiera agroalimentare italiana ha rappresentato, anche attraverso l’adesione a Filiera Italia, un modello unico e lungimirante. Di chi, come azienda leader nella ristorazione a livello globale, comprende come oggi la vera forza sia consolidare le proprie filiere agricole e produttive, investire insieme per renderle sempre più distintive e competitive. Di come il ruolo di chi unisce migliaia di agricoltori e fornitori a milioni di consumatori sia un ruolo di responsabilità di chi contrasta l’omologazione lavorando, da un lato, per una equa ripartizione del valore aggiunto generato a tutta la filiera e, dall’altro, per rendere accessibile a tutti i consumatori la qualità, sicurezza e distintività dei nostri prodotti e la nostra cultura distintiva”, ha aggiunto Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia.

Non solo gusto, i suoni della prima colazione che fanno stare bene

Non solo gusto, i suoni della prima colazione che fanno stare beneMilano, 16 mar. (askanews) – Ogni suono ha la capacità di influenzare le nostre emozioni e i nostri comportamenti già a partire dalla prima colazione. Secondo diversi studi scientifici i suoni legati al cibo riuscirebbero ad attivare sensazioni di rilassamento e benessere: si chiama Asmr, Autonomous sensory meridian response, ovvero risposta autonoma del meridiano sensoriale. Si tratta di un’esperienza sensoriale che porta gli individui a rilassarsi, a provare esperienze di benessere o di felicità di fronte a certi stimoli sonori: sembra, ad esempio, che lo scoppiettio del latte versato sui cereali mentre si gonfiano sia un ottimo rimedio per rilassarsi; lo sfrigolio del burro che si scioglie in padella prima di versare l’impasto dei pancakes metta subito allegria; così come il borbottio della moka rappresenti un ottimo dispensatore di energia.
“Io Comincio Bene”, la campagna di Unione italiana food che promuove il valore della prima colazione in Italia, ha scoperto, attraverso una social survey, quale “suono” ha il primo pasto del mattino per la community di breakfast lovers. Per oltre sei intervistati su 10 (64%) il “crunch” dei biscotti al mattino è il suono ‘evocativo’ per eccellenza e riporta all’infanzia; mentre più di tre su 10 (36%) associano a questo ricordo i cereali che si tuffano nel latte. La colazione, però, è anche sinonimo di energia: otto breakfast lovers su 10 (l’83%) la associano al borbottio del caffè sul fuoco; per il 16% degli intervistati anche il suono della crema al cacao e alle nocciole spalmata sulle fette biscottate è in grado di dare la carica.
Per la metà del campione intervistato (46%), il suono delle bevande vegetali versate nel bicchiere rappresenta l’emblema della colazione moderna. Anche il suono dello sciroppo versato sui pancake è per considerato sinonimo di modernità. Lo conferma il 54% degli intervistati. I pancake, tipici della colazione americana si sono diffusi anche in Italia, accompagnati da miele, marmellate, creme spalmabili.
Per i ‘romantici’ della colazione, invece, non ci sono dubbi: il suono del cornetto appena spezzato, per otto su 10 (81%) è quello più amato, seguito dal coltello che taglia la torta (19%).