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Volkswagen costruirà una gigafactory in Canada

Volkswagen costruirà una gigafactory in Canada

Blume: Nord America è una priorità. Avvio produzione nel 2027

Milano, 13 mar. (askanews) – Volkswagen costruirà una gigafactory in Canada a St. Thomas, Ontario. L’avvio della produzione di batterie è previsto nel 2027. Dopo Salzgitter e Valencia, quella in Canada sarà la terza gigafactory del gruppo, la prima in Nord America.
A costruire l’impianto sarà PowerCo, la divisione del gruppo Volkswagen dedicata alle batterie. L’investimento rientra in un piano più ampio di sviluppo in Nord America che comprende anche un impianto in Columbia, South Carolina, di Scout, brand indipendente del gruppo. Scout produrrà un pick-up e un suv rugged, dedicato al fuoristrada, entrambi elettrici. Nel 2026 nell’impianto dovrebbero essere prodotti più di 200mila veicoli Scout.
“Lo sviluppo in Nord America è una priorità del nostro piano in 10 punti presentato l’anno scorso. Con la decisione di avviare la produzione di batterie in Canada e con il sito Scout in South Carolina stiamo accelerando nell’esecuzione della nostra strategia”, ha detto il Ceo di Volkswagen, Oliver Blume.
Sempre in Nord America, Volkswagen ha aumentato la produzione dell’elettrica ID.4 a Chattanooga, Tennessee, e ha in programma investimenti a Puebla e Silao in Messico per la produzione di Bev e motori elettrici nella seconda metà del decennio. Anche Cariad, la divisione dedicata al software ha aperto una filiale a Seattle. Sul fronte dell’infrastruttura di ricarica, Volkswagen sta sviluppando Electrify America che prevede l’installazione di colonnine fast charger in Usa e Canada.

Tonfo delle Borse europee, crolla piazza Affari (-4,03%) con le banche

Tonfo delle Borse europee, crolla piazza Affari (-4,03%) con le banche

Spread Btp-Bund sale a 192 pb. UniCredit -9%, Intesa Sp -6%

Milano, 13 mar. (askanews) – Nuovo tonfo delle Borse europee sulla scorta dell’irrazionale allarme banche importato dagli Stati Uniti. Per piazza Affari – considerato il forte peso dei titoli del credito nel paniere del Ftse Mib – è stata poi una vera e propria giornata nera. L’indice Ftse Mib è crollato del 4% a 26.183,54 punti e l’All Share è precipitato del 3,94% a 28.320,66 punti. Cali inferiori ma comunque molto pesanti anche per i principali indici delle Borse di Francoforte (-3,04%), Londra (-2,58%), Parigi (-2,90%), Madrid (-3,51%).
Nè le misure d’emergenza varate con tempestività dalle Autorità Usa (Fed, Tesoro e Fdic) per tutelare i depositi in seguito al fallimento della Silicon Valley Bank e di altri istituti di credito regionali non sistemici statunistensi, nè la razionalità dei report degli analisti nello spiegare le nette differenze di situazione, nè il messaggio di forte rassicurazione lanciato dal presidente Usa Biden sono bastati a fermare il panico innescato sui mercati europei dal caso della SVB. Quanto a Wall Street, gli indici sono in altalena e la volatilità è elevatissima, come mostra anche o S&P 500 Vix, in marcato aumento. Il mercato ondeggia tra le paure che si possa generare una crisi sistemica del comparto creditizio e le previsioni/speranze che propio il caso SVP, insieme all’andamento degli indicatori economici, indurranno la Fed ad allentare decisamente la propria politica monetaria restrittiva.
A Milano i titoli delle banche hanno subito maxi-tracolli: Bper -9,51%, UniCredit -9,01%, Banco Bpm -8,09%, Banca Mediolanum -7,76%, Mps -7,33%, Intesa Sanpaolo -6,10%, Mediobanca -4,48%. In controtendenza hanno chiuso gli energetici Italgas (+1,05%), Terna (+0,61%), Snam (+0,56%).
In marcato aumento, infine, lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali. Il differenziale è salito in area 192 punti base, sebbene il rendimento del titolo italiano sia sceso al 4,20%, mentre quello del suo omologo tedesco si è attestato al 2,28%.

La Commissione Ue difende la sua proposta sui veicoli “Euro 7”

La Commissione Ue difende la sua proposta sui veicoli “Euro 7”Bruxelles, 13 mar. (askanews) – La portavoce della Commissione europea responsabile per il Mercato interno, Sonya Gospodinova, ha spiegato oggi a Bruxelles perché l’Esecutivo Ue abbia proposto la nuova normativa Euro 7 per i veicoli stradali, che prevede ulteriori riduzioni delle emissioni nocive per la salute, oltre all’altra normativa che preveda che dal 2035 sul mercato interno possano essere immessi solo auto e furgoni a emissioni zero di CO2.
Una dozzina di Stati membri (i cui ministri dei trasporti, compreso l’italiano Matteo Salvini, si sono riuniti oggi a Strasburgo) sostengono le obiezioni dell’industria, che considera gli investimenti necessari per rispettare le norme Euro 7 irragionevoli, dal momento che comunque entro il 2035, secondo le regole che la stessa Ue vorrebbe varare, il motore a combustione interna non potrà più essere usato nelle auto nuove sul mercato europeo, e chiede di lasciare invariate, per la maggior parte, le attuali norme Euro 6.
Ai giornalisti che ricordavano questa obiezione, durante il briefing quotidiano della Commissione oggi a Bruxelles, la portavoce ha replicato: “Un punto molto importante nella nostra proposta è che va considerato che la precedente normativa Euro 6 era del 2012; da allora, l’industria si è adattata, c’è stata una evoluzione: le imprese sono ora già molto vicine ai livelli di ambizione della nuova normativa Euro 7, e la Commissione ne ha tenuto conto quando ha fatto la proposta, che è ambiziosa ma realistica”.
Va considerato, poi, ha continuato Gospodinova, che “la riduzione delle emissioni di ossidi di azoto e di particolato, prevista dall’Euro 7, riduce l’inquinamento atmosferico, e dunque “serve a proteggere la salute dei cittadini”. Quindi, ha sottolineato, “ogni miglioramento è a vantaggio dei cittadini”.
Inoltre, la portavoce ha ricordato che, come ha precisato a più riprese il commissario Ue all’Industria e al Mercato unico, Thierry Breton, “si potrà sempre possibile esportare i motori a combustione interna fuori dall’Ue”, dopo il 2035.
Quando ha presentato la sua proposta, il 10 novembre scorso, Commissione ha indicato i vantaggi per i mercati di esportazione dei motori endotermici, “visto che diversi paesi terzi, come l’Australia, il Brasile, la Cina o l’India, tendono a basare le loro normative sulle norme Euro in materia di emissioni”.
La data prevista per l’entrata in vigore del nuovo regolamento Euro 7 è il primo luglio 2025 per i veicoli leggeri nuovi (autovetture e furgoni) e il 1º luglio 2027 per i veicoli pesanti nuovi (autocarri e autobus).
Attualmente la norma Euro 6 (Euro VI per i veicoli pesanti) disciplina ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO), particolato, idrocarburi, metano, e infine ammoniaca, ma solo per autocarri e autobus. Oltre a questi inquinanti, la proposta Euro 7 estende alle autovetture e ai furgoni i limiti per l’ammoniaca autocarri e autobus. In più, la nuova proposta disciplina anche le emissioni di formaldeide, un gas irritante e cancerogeno, e il protossido di azoto (solo per autocarri e autobus), un potente gas a effetto serra, il particolato ultrafine più piccolo (fino a 10 nanometri).

Fisco, domani confronto su riforma. Ok imprese, attesa sindacati

Fisco, domani confronto su riforma. Ok imprese, attesa sindacatiRoma, 13 mar. (askanews) – Prende il via domani il confronto con le parti sociali sul disegno di legge delega di riforma del fisco che dovrebbe approdare giovedì in Consiglio dei ministri. Un provvedimento che alla vigilia degli incontri a palazzo Chigi ha già raccolto il giudizio positivo delle organizzazioni imprenditoriali mentre resta sospeso quello dei sindacati che saranno i primi ad essere ascoltati domani dal primo pomeriggio.
Tra le principali misure che dovrebbero entrare nella delega la riduzione da quattro a tre degli scaglioni Irpef, da finanziare con una razionalizzazione delle detrazioni fiscali; la riforma dell’Ires con un regime di favore per gli utili reinvestiti; la ripresa del percorso di abolizione dell’Irap; la razionalizzazione delle aliquote Iva con la possibilità di tassazione a zero per i beni di prima necessità; la semplificazione dei tributi locali e il federalismo fiscale; l’estensione della cedolare secca agli immobili commerciali.
Nel ddl delega verrà poi ridisegnato il rapporto tra contribuente e fisco con, tra l’altro, il potenziamento della compliance e l’introduzione del concordato preventivo biennale e sarà riformata la riscossione con l’obiettivo di abbattere il pregresso di 1.150 miliardi ed evitare che se ne crei altro semplificando il processo.
Praticamente unanime il consenso espresso dalle organizzazioni datoriali alle linee generali del provvedimento spiegate nelle ultime settimane dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti e dal viceministro Maurizio Leo.
“Ho sempre dichiarato che avrei auspicato una riforma organica” ha sottolineato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi “aspettiamo di vedere il testo finale, ma sembra che vada nella giusta direzione”.
Plauso anche dalle organizzazioni degli artigiani. “Siamo sulla strada giusta per una revisione organica e strutturale del nostro sistema tributario” ha affermato il presidente di Confartigianato Marco Granelli secondo il quale “oggi ci sono tutte le premesse per costruire un fisco nuovo”.
Per la CNA la riforma fiscale “sta andando nella giusta direzione, garantendo finalmente l’equità del prelievo fiscale sui redditi, la riduzione della pressione fiscale, la semplificazione degli adempimenti, incentivi alla capitalizzazione delle imprese personali e all’incremento del reddito d’impresa”.
Anche Confcommercio promuove la riforma sul fronte dell’Irpef, per la “riduzione delle aliquote e degli scaglioni di reddito”, per “una no tax area senza disparità tra lavoro dipendente e pensionati” e per “la progressiva estensione della flat tax”. E su quello delle tasse d’impresa, in particolare per le scelte “in materia di IRES, che intendono favorire il reinvestimento degli utili in azienda”.
Un “primo giudizio positivo” arriva anche da Confagricoltura alla riforma “che dovrebbe dare il via a un graduale processo di riduzione del carico fiscale e un’importante semplificazione del calendario degli adempimenti e del meccanismo dei versamenti”.
Resta invece sospeso il giudizio dei sindacati che attendono l’incontro con il governo di domani. “Mi sembra, da quel poco che ho capito, che la proposta che stiamo facendo noi va in una direzione opposta” ha affermato il leader della Cgil, Maurizio Landoni, “ma prima di esprimere un giudizio su una proposta del Governo voglio conoscerla e capire, concretamente, quale sia perché non siamo pregiudiziali”.
La Cisl con il segretario generale Luigi Sbarra insiste sulla necessità di “mettere sotto controllo prezzi e tariffe, rinnovare tutti i contratti pubblici e privati e rivalutare le pensioni” mentre sul fronte fiscale chiede di “assicurare la riduzione della tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati”.
La Uil da parte sua chiede “di destinare tutti i 20 miliardi recuperati nel 2022 dall’Agenzia delle Entrate al taglio immediato delle tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, che sono i più fedeli contribuenti del fisco”.

Teatro Sistina, 50mila studenti di tutta Italia a matinée per scuole

Teatro Sistina, 50mila studenti di tutta Italia a matinée per scuoleRoma, 13 mar. (askanews) – Sono 50mila i giovanissimi spettatori delle matinée teatrali del Teatro Sistina rivolte alle scuole di tutta Italia. Una proposta di qualità pensata proprio per avvicinare gli studenti alla magia unica e irripetibile dello spettacolo dal vivo, con tante produzioni sia del Sistina sia esterne. In questo progetto, che stimola la fantasia e unisce il divertimento all’educazione all’arte teatrale, il direttore artistico Massimo Romeo Piparo crede molto, tanto da aver voluto fortemente inserire repliche mattutine anche degli spettacoli che chiuderanno la Stagione in corso del Teatro, da “Rugantino” a “Billy Elliot” interpretati dal cast ufficiale.
Alla qualità dell’offerta ha corrisposto la risposta delle scuole che è stata straordinaria: da novembre, infatti, il Teatro Sistina ha ospitato diversi istituti scolastici, provenienti da tutta Italia, proponendo al giovane pubblico un cartellone ricco di messe in scena di notevole valore sociale e “spettacolare”, tra grandi storie e temi di attualità con un forte messaggio di insegnamento e intramontabili classici del teatro musicale italiano.
I prossimi appuntamenti, già sold out, saranno mercoledì 15 e giovedì 16 marzo con le matinée di “Rugantino”, insieme ai protagonisti Serena Autieri e Michele La Ginestra e tutto il cast ufficiale, mentre ad aprile (nei giorni 12, 18 e 19) gli studenti assisteranno alle repliche mattutine di “Billy Elliot” sempre con il cast al completo. Tra i vari spettacoli concepiti appositamente per i ragazzi anche la produzione de Il Sistina “Capitan Calamaio”, a cui si sommano quelle esterne di “Io non bullo”, “La storia di tutte le maschere”, “La gabbianella e il gatto”, “Canto di Natale” e “Le avventure di Pinocchio”.
Il Teatro Sistina, sotto la direzione artistica di Massimo Romeo Piparo, si conferma quindi un vero e proprio punto di riferimento dello spettacolo dal vivo non solo per i più grandi ma anche per i più piccoli, credendo e investendo sempre di più nella formazione e nell’educazione delle giovani generazioni al teatro.

Musica, Lazza: album dei record conquista sesto disco di platino

Musica, Lazza: album dei record conquista sesto disco di platinoRoma, 13 mar. (askanews) – 44 Dischi di Platino, 40 Dischi d’Oro nel suo palmarès, LAZZA non si ferma e piglia tutto. Con i nuovi #FIMIAwards l’album dei record SIRIO (Island Records) da oltre 800MLN di stream complessivi brilla sempre più multiplatino. Entrato di diritto nella storia della FIMI dopo aver conquistato per la ventesima settimana dalla release la vetta della classifica degli album più venduti in Italia (stabilendo un record assoluto di permanenza al n.1 e spostando ancora più in alto l’asticella per la musica italiana e non solo), SIRIO ottiene oggi il SESTO DISCO DI PLATINO, allungando la scia degli incredibili successi che hanno costellato gli ultimi 11 mesi del percorso artistico di LAZZA.
Ma il successo di LAZZA si tinge anche, più che mai, del rosso vivo di CENERE, certificato oggi DOPPIO DISCO DI PLATINO. Dopo aver marchiato a fuoco il palco dell’Ariston, e dopo l’incredibile secondo posto nella Top Songs Debut Global di Spotify nelle prime 72 ore dalla release, il brano (oltre 70MLN di stream complessivi) non ha smesso neanche per un attimo di infuocare le chart nazionali, stabile alla n.1 su Spotify e Apple Music, per la quarta settimana consecutiva al primo posto della classifica dei singoli FIMI/GfK e per la terza al comando della classifica airplay dei singoli più trasmessi in radio.
CENERE e le hit di SIRIO faranno finalmente scatenare dal vivo il pubblico di LAZZA con le date del LAZZA OUVER-TOUR – in programma da aprile nei principali palasport e all’Arena di Verona e già sold out – e del LAZZA OUVERTOUR SUMMER 2023, in partenza a giugno e fresco di sei nuovi esplosivi annunci: anche Codroipo, Marostica, Parma, Palermo, Matera e Baia Domizia si preparano ad accogliere l’artista del roster Me Next, pronto a portare il suo show – prodotto da Vivo Concerti e Next Show – sui palchi delle arene e dei festival più importanti della calda stagione.

Salute, Pirellone in lilla per un giorno contro disturbi alimentari

Salute, Pirellone in lilla per un giorno contro disturbi alimentariMilano, 13 mar. (askanews) – Il Pirellone si colora simbolicamente di lilla per un giorno. Accadrà domani, martedì 14 marzo, in occasione della 12esima giornata nazionale del “Fiocchetto Lilla”, indetta con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 8 maggio 2018 per contrastare i disturbi del comportamento alimentare. Bulimia e anoressia, binge eating e night eating syndrome: i disturbi legati a un anomalo rapporto con il cibo saranno al centro dello spettacolo teatrale “Ti sei mai chiesto quale funzione hai?” che sarà messo in scena dalla Compagnia teatrale CIV di Vaprio d’Adda all’Auditorium Gaber (piazza Duca d’Aosta, 3) alle ore 10 e, in replica, alle ore 20.30.
Lo spettacolo, scritto e diretto da Antonella Cazzola ed Emilio Quadri, attori formatisi alla Scuola Teatro Arsenale di Milano, propone il racconto di una serie di situazioni di vita famigliare molto comuni ed ironizza sulle facili incomprensioni generazionali tra genitori e figli. In questo clima di immedesimazione da parte del pubblico, soprattutto dei più giovani, all’improvviso cala il dramma della malattia, che si presenta sotto forma di una “guerra”: un evento catastrofico e devastante che il protagonista non sente arrivare fino a quando, di colpo, è già troppo tardi.
Il tema dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione presenta un impatto generazionale profondo. Si tratta, infatti, della seconda causa di morte della popolazione femminile italiana adolescente dopo gli incidenti stradali e colpisce un numero crescente di giovani. Secondo la “Società Italiana di Riabilitazione Interdisciplinare Disturbi Alimentari e del Peso” (SIRIDAP), in Italia sono circa 3 milioni i soggetti affetti da “Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione” (DAN). In prevalenza sono interessati l’1% delle adolescenti per anoressia nervosa e il 3% per bulimia nervosa; forme subcliniche caratterizzate da una minore gravità del quadro sembrano colpire mediamente il 10% dei soggetti di sesso femminile.
Per rispondere a questa emergenza il Consiglio regionale della Lombardia nel febbraio del 2021 ha approvato all’unanimità, su iniziativa Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi (Forza Italia), la Legge regionale n. 2 del 23 febbraio 2021, “Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie” che ha introdotto strumenti, azioni e misure per prevenire e curare i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. A sostegno degli obiettivi della legge è stato stanziato un milione e mezzo di euro all’anno, che si è aggiunto alle risorse già previste su questo tema che ammontano a circa 4 milioni di euro l’anno.

Domani a Milano quarta giornata nazionale società Benefit

Domani a Milano quarta giornata nazionale società BenefitRoma, 13 mar. (askanews) – Si terrà domani a Milano, presso la Sala Conferenze di Palazzo Reale (P.zza Duomo 14, 3° Piano), la Quarta Giornata Nazionale delle Società Benefit, promossa e organizzata da Assobenefit, con il Patrocinio del Comune di Milano.
La manifestazione dal titolo “Tra Avanguardia e regola. Tracciamo la rotta per un futuro sostenibile” si pone in un momento cruciale per le Società Benefit, chiamate a rispondere alla sfida globale della sostenibilità. Può l’impresa agire in modo sostenibile? O meglio: come può l’impresa agire in modo sostenibile?
Come sottolinea il Presidente di Assobenefit, On. Mauro Del Barba: “La nostra risposta, la risposta delle Società Benefit oggi è: sì, l’impresa non solo può, ma deve darsi dei fini ulteriori a quello del profitto per essere pienamente sostenibile. Stanno qua la forza e l’originalità delle Società Benefit, che, come ogni impresa, partecipano allo sforzo collettivo di definire perimetri di azione nuovi e differenti entro cui riportare lo spazio di competizione proprio del mercato. […] Con la qualifica giuridica che comporta la duplice finalità e definisce maggiori responsabilità per gli imprenditori, le Società Benefit imprimono a questa ricerca collettiva la forza del proprio protagonismo e la responsabilità aggiuntiva di un impegno identitario irreversibile”.
La Giornata avrà inizio alle ore 9.30 con i saluti in apertura dell’Assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano, Alessia Cappello, cui seguirà un Keynote speech a cura del Professor Enrico Giovannini, Direttore scientifico dell’Asvis, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
Di qui si tratteggerà una ricca rassegna di sessioni tematiche, con i panel della mattina orientati ad inquadrare l’evoluzione del mercato, della finanza sostenibile e, soprattutto, della normativa a livello europeo dopo l’introduzione della direttiva CSRD, Corporate Sustainability Reporting Directive, sulla comunicazione societaria sulla sostenibilità.
L’interesse sarà rivolto anche al ruolo che il Pubblico può svolgere per lo sviluppo sostenibile, grazie gli interventi del Presidente dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), Stefano Besseghini, e del Direttore Generale di Utilitalia, Giordano Colarullo.
Dopo la pausa, i lavori riprenderanno nel pomeriggio, dalle ore 14, per orientare lo sguardo al panorama delle Società Benefit in Italia, la loro crescita e la loro diffusione, attraverso la presentazione della Dashboard interattiva per il monitoraggio delle Società Benefit in Italia, realizzata da Camera di commercio di Taranto insieme ad Infocamere.
Verranno poi approfondite le tematiche che maggiormente qualificano l’identità delle SB: il beneficio comune, la valutazione di impatto, la capacità di comunicare “Benefit”, e molto altro ancora.
Un’attenzione particolare verrà riservata allo sviluppo dei territori e di imprese innovative e sostenibili, cogliendo nuove opportunità di investimento e di crescita, a colloquio con Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, e Sergio Urbani, Direttore Generale della Fondazione Cariplo.
La Quarta Giornata Nazionale delle Società Benefit, che si concluderà alle ore 17.30, manterrà sempre al centro le Società benefit e il loro ruolo, come anche quello di Assobenefit. “Finalità, impatto, comunicazione emergono come tre dinamiche centrali e correlate. Questa la riflessione che la Giornata Nazionale pone sul tavolo e caratterizza le azioni programmatiche di Assobenefit e dei propri soci per i prossimi mesi. Ci pare importante dunque sottolineare come la normativa e i trend di mercato, anche quando vanno nella direzione esattamente auspicata dalle Società Benefit, non riescono da soli ad esprimere tutte le potenzialità che ravvisiamo nel modello Benefit. Per converso ci pare utile ribadire che le Società Benefit possono mettere in campo un assetto giuridico maggiormente idoneo allo scopo e che va misurato, per contro, con gli stessi strumenti che il mercato offre a tutti con la fondamentale differenza di poterli rendere profondamente correlati alla propria stessa identità. Qua si concentrano i nostri sforzi”, conclude Del Barba.

Teatrino di Palazzo Grassi, tornano film de Lo schermo dell’arte

Teatrino di Palazzo Grassi, tornano film de Lo schermo dell’arteMilano, 13 mar. (askanews) – Il Teatrino di Palazzo Grassi porta a Venezia da giovedì 16 a domenica 19 marzo i film de Lo schermo dell’arte Festival di cinema e arte contemporanea, progetto unico dedicato alle molteplici interazioni tra cinema e arte contemporanea, diretto da Silvia Lucchesi. Per festeggiare la decima edizione, Palazzo Grassi e Lo schermo dell’arte, in collaborazione con MYmovies, offrono al pubblico tre film disponibili gratuitamente in streaming da giovedì 16 a domenica 26 marzo 2023.
La rassegna fiorentina porta a Venezia un programma di 11 opere, firmate da importanti artisti e filmmaker internazionali, selezionate per il pubblico veneziano insieme a Palazzo Grassi – come sin dalla prima collaborazione tra le due istituzioni, nel 2014 dal programma dell’ultima edizione del Festival.
Diversi gli argomenti trattati dai film selezionati, dall’approfondimento della vita e dell’esperienza artistica di grandi artisti, alla riflessione sullo sfruttamento delle risorse naturali e i conflitti generati dalla loro gestione, passando per l’osservazione del mondo naturale e della sua straordinaria complessità.

Paesaggio italiano vale 6% Pil: a Napoli convegno “Lost Landscapes”

Paesaggio italiano vale 6% Pil: a Napoli convegno “Lost Landscapes”Roma, 13 mar. (askanews) – Il patrimonio paesaggistico italiano – quel mix unico di cultura e natura – genera nel complesso un valore economico superiore ai 107 miliardi di euro l’anno, circa il 6% del Pil. Ma la gestione del paesaggio è un “progetto” di controllo e indirizzo della sua continua evoluzione che riguarda molteplici aspetti: dall’emergenza climatica alle opportunità economiche e occupazionali connesse, alla qualità della vita. I soli paesaggi rurali ricoprono il 33% del territorio italiano – se adeguatamente gestiti possono avere un ruolo chiave nella tutela della salute alimentare, della biodiversità, nel garantire servizi ecosistemici (aria e acqua pulite, suolo fertile), nella difesa del territorio dal dissesto idrogeologico e nel trasferimento di saperi culturali e sociali.
Ma è nelle città – circa il 3% della superficie terrestre – che si concentra il 50% della popolazione mondiale, si emettono il 70% delle emissioni climalteranti. Qui gli effetti delle emergenze climatiche e sociali si percepiscono con maggior evidenza: dalle ricadute sulla salute determinate dalle isole di calore e dall’inquinamento dell’aria, fino agli eventi eccezionali, quali i disastri di natura idrogeologica, che hanno gravi ricadute dirette sui cittadini e provocano problemi sociali, intergenerazionali e interculturali. È quindi nei i paesaggi che abitiamo quotidianamente che deve avvenire la gestione del cambiamento, con criteri di adattamento ai cambiamenti climatici in corso, attraverso progetti sapienti di architettura del paesaggio.
Dell’evoluzione dei paesaggi si parlerà nella maratona internazionale di eventi raccolti sotto il titolo “Lost Landscapes”: il convegno internazionale organizzato da Aiapp in occasione dell’Assemblea generale di IFLA Europe, rispettivamente l’Associazione Italiana degli Architetti del Paesaggio e quella continentale. La quattro giorni si svolgerà dal 12 al 15 ottobre a Napoli, ma i preparativi per fare arrivare delegati da 27 Paesi europei sono già in corso. “Vogliamo ricordare proprio in occasione della Giornata che si celebra nel nostro Paese il 14 marzo che i paesaggi sono il risultato delle trasformazioni delle nostre azioni (produttive, sociali, ecc) sui territori e sull’ ecosistema”, afferma Maria Cristina Tullio, presidente di Aiapp. “Viviamo inoltre in un’epoca di transizione, un momento durante il quale maturano nuove concezioni e produzioni alla ricerca di nuove condizioni di coesistenza. È quindi necessario operare con competenza per ristabilire i termini di queste nuove condizioni. Ma troppo spesso l’attività umana ha trasformato e trasforma sensibilmente e velocemente i luoghi, consuma suolo, natura ed energia con grande facilità e indifferenza e, quotidianamente, produce rifiuti, inquina aria, acqua e suolo. Dobbiamo, dunque, perseguire un nuovo equilibrio sostenibile: dobbiamo integrare gli interventi che consumano con quelli che purificano, filtrano, compensano e producono, creando un sistema di scambio e arricchimento e recupero reciproci. Dobbiamo integrare le nuove soluzioni tecnologiche con processi naturali, accrescendo le capacità performative della natura. Nostro compito è far ‘stare bene’ le persone nei luoghi in cui abitano, migliorando il micro-clima, la qualità dell’aria, migliorando nel contempo la qualità della vita di tutti i viventi e il paesaggio che circonda i luoghi che abitiamo. Non si può parlare di salvaguardia del paesaggio, dunque, senza un competente progetto che mira a ristabilire o conservare gli equilibri fra natura e azioni umane”. Obiettivo della quattro-giorni di “Lost Landscapes” – alla quale parteciperanno 34 delegati in rappresentanza degli architetti del paesaggio da tutti i Paesi europei – è l’attivazione di un confronto sulle linee di ricerca e sulle pratiche dell’architettura riferite ai paesaggi dell’abitare; ai paesaggi produttivi e ai paesaggi dell’attraversamento. “I paesaggi cambiano per soddisfare le nuove esigenze di sviluppo. Un processo nel quale se si perde qualcosa si può al contempo ottenere qualcos’altro”, spiega il coordinatore del comitato scientifico organizzatore, Gianni Celestini.
“Ma talvolta la loro trasformazione avviene in maniera impropria, provocando cesure e strappi che determinano la perdita di riconoscibilità. Per evitare questo e far sì che la mutazione abbia senso, occorre un progetto di paesaggio in grado di interpretare le condizioni dell’habitat contemporaneo e che sia decisivo nella ricostruzione del significato e del valore delle nostre relazioni con la Terra”, aggiunge. “L’Architettura del Paesaggio deve diventare il soggetto che cambia il gioco, fondamentale non solo per consolidare, ricostruire, conformare praticamente i sistemi ecologici della Terra, ma per contribuire in modo decisivo alla trasformazione del modo di abitare, produrre e attraversare i nostri paesaggi. Il suo compito è di porsi come un negoziatore tra natura e cultura, tra innovazione tecnologica, ecologica e ‘immaginazione poetica’ per svolgere un ruolo decisivo nella ricostruzione del significato e del valore delle nostre relazioni con la Terra”, conclude Celestini.