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HR Tech, Glickon: cinque priorità per orientarsi nel settore

HR Tech, Glickon: cinque priorità per orientarsi nel settoreMilano, 27 feb. (askanews) – Il settore delle HR Tech è destinato a crescere. Si stima che se nel 2021 aveva superato i 53,1 miliardi di dollari a livello globale, nel 2025 arriverà a valere oltre 90 miliardi. A guidare questa crescita sono i Paesi del Nord America, ma anche l’Europa ricopre un ruolo centrale, con l’Italia al quarto posto (si è registrata una crescita del 9,9% nel 2021) in una classifica in cui Germania, UK e Francia sono sul podio e la Spagna fa da fanalino di coda.
L’attuale scenario del mercato del lavoro è sempre più frammentato e condizionato da fenomeni socio-economici e culturali che ne stanno ridisegnando priorità e nuovi “confini”.
Tra le aziende che operano nel settore c’è Glickon”. In questo contesto, dove per le aziende di ogni settore diventerà fondamentale continuare a crescere – ha detto Carlo Rinaldi, Chief Marketing Officer dell’azienda – c’è bisogno di aumentare la consapevolezza sulla sostenibilità del tempo, in un bilanciamento che non è più semplicemente vita-lavoro, bensì di ascolto continuo in un’organizzazione che evolve insieme e grazie alle persone che ne prendono parte attiva. È quindi necessario supportare le aziende ad attrarre e trattenere i talenti, ma ancor più attivare analisi organizzative attraverso modelli personalizzati. Un vero e proprio patto tra persone e tecnologia: valorizzare le persone, farle brillare e permettere alle aziende la ‘realizzazione del talento’. Ad esempio, in Glickon, abbiamo voluto porre basi solide per questa alleanza a partire dai modelli di Organizational Network Analysis presenti in piattaforma che permettono ai nostri clienti di osservare il lavoro e le relazioni in modo oggettivo per poi intraprendere azioni concrete per migliorare la qualità del lavoro e dei risultati di business”.
Glickon, ha quindi tracciato 5 priorità per orientarsi e trovare la bussola in questo settore, nel 2023:
1) People Ability L’approccio vincente è quello incentrato sulle persone, sulla capacità di abilitare le loro competenze, rendendole a loro volta abilitanti per costruire relazioni. È importante che il lavoro e il percorso lavorativo diventi un’esperienza: la migliore che ogni realtà possa offrire – qualunque sia il contesto – e tutto questo può partire dall’ascolto dei colleghi ed espletarsi attraverso l’engagement. Nelle aziende dove l’Employee Experience è positiva le performance sono infatti superiori al 95%. Fiducia e flessibilità diventano quindi naturale conseguenza di un rapporto bidirezionale che crea consenso, senso di appartenenza e appagamento.
2) Recruiting come ricerca dell’oro Glickon ha elaborato una “formula dell’oro” per trovare il talento che è in ognuno di noi e si basa su tre pilastri: cosa sai fare meglio (competenze), qual è il tuo “perché” (motivazione) e con chi lavori meglio (relazioni). I responsabili della selezione dovranno quindi ridefinire le priorità delle strategie per allinearsi alle attuali esigenze aziendali, pianificare molteplici potenziali scenari in un mercato mutevole e prendere decisioni con grande sicurezza utilizzando i dati.
3) Creare valore con la People Analytics La People Analytics, ovvero l’utilizzo di precise analisi di dati attivi e passivi per la gestione del personale, sta contribuendo alla crescita delle aziende, aiutandole a risolvere una moltitudine di bisogni legati alle persone e creando un impatto positivo sull’esperienza. Meno dogmi e più dati: questo è l’anno per utilizzare l’analisi dei dati per capire cosa funziona e cosa no. In un’organizzazione ibrida sarà fondamentale per risolvere e prevenire conflitti. E in questo contesto, la tecnologia entra a supporto del dato con le survey, o forse oggi potremmo rinominarle “survAI” (grazie all’utilizzo e implementazione dell’AI) che avrà sempre più un ruolo centrale.
4) Nuove competenze per le HR Accelerare i risultati aziendali, far progredire le capacità umane, mobilitare le informazioni, promuovere la collaborazione e semplificare la complessità: queste le cinque competenze e azioni chiave per i professionisti delle risorse umane da mettere in atto.
5) Creare aziende basate sulle competenze Tre quarti dei CEO sono preoccupati per la disponibilità di competenze chiave e per il fatto che ciò potrebbe impedire loro di acquisire, sviluppare e trattenere i talenti di cui hanno bisogno per guidare la crescita. Torna quindi fondamentale la necessità di investire in formazione e in percorsi lavorativi che possano far accrescere il talento di un collega.

Loacker: nel 2022 fatturato tocca 418 mln trainato da Medio Oriente

Loacker: nel 2022 fatturato tocca 418 mln trainato da Medio OrienteMilano, 27 feb. (askanews) – L’altoatesina Loacker ha chiuso il 2022 con un fatturato globale di 418 milioni, in crescita del 12% rispetto al 2021 e del 52% rispetto all’ultimo decennio, grazie ai traguardi raggiunti negli oltre 100 Paesi in cui è presente con filiali commerciali e partner di distribuzione.
Tra le regioni internazionali che più hanno inciso sui numeri del 2022, sottolinea una nota, c’è il Medio Oriente, che con 103,8 milioni di fatturato rappresenta una fetta molto importante del mercato estero (pesa il 25% circa sul fatturato totale) di Loacker. A completare il podio il Nord America con 43,6 milioni (10,4%), con numeri sempre più in crescita, e il Sud-est asiatico con 34,2 milioni (8,2%). Dei Paesi che hanno maggiormente contribuito al raggiungimento di questo fatturato globale primo rimane l’Italia, seguito da Arabia Saudita, Stati Uniti, Israele e infine Cina. Dati che in termini di prodotto si traducono in 10.595 tonnellate di farina utilizzate, più di un miliardo di unità prodotte e un totale di vendite globali per quasi 38.346 tonnellate.
“Siamo orgogliosi e lieti di condividere questi risultati – commenta Ulrich Zuenelli, executive chairman di Loacker – che sono il frutto dell’apporto quotidiano di ognuno degli oltre 1.000 collaboratori in tutto il mondo. I numeri del 2022 stanno a testimoniare che il grande lavoro che stiamo portando avanti sotto diversi punti di vista, non ultimo quello della sostenibilità, sia apprezzato da milioni di consumatori, e questo è un grandissimo stimolo per proseguire in questo percorso di evoluzione e innovazione. La nostra crescita vuole essere responsabile. Questo per noi è fare scelte sempre più buone e permettere alle persone di fare la loro scelta buona”.
Da tempo caratterizza l’azienda altoatesina sta portando avanti una strategia di sostenibilità che si concentra su cinque pilastri. Il principale, quello riguardante la filiera sostenibile, comprende oggi diversi progetti, in Italia e nel mondo, per stabilire standard per l’uso delle materie prime nell’ambito della responsabilità ecologica e sociale. Tra questi, il progetto noccioleti italiani, in Veneto, Umbria, Toscana e Marche; il Cocoa farming program, grazie al quale sostiene in collaborazione con Altromercato in Ecuador e Sucden e Agroforce in Costa d’Avorio gli agricoltori locali di cacao da cui si approvvigiona; il progetto del latte 100% alpino e prodotto da animali alimentati con mangimi non Ogm e infine il progetto della vaniglia Bourbon in Madagascar.
Tra gli altri pilastri la neutralità climatica, le misure intraprese per la sostenibilità dei packaging, progetti che mirano ad accrescere la circolarità dei materiali e la rimozione del packaging non necessario, la promozione della responsabilità sociale verso i collaboratori e le collaboratrici attraverso una cultura aziendale inclusiva e trasparente e, verso i fornitori attraverso relazioni durature e positive; ultima, la Mindful Indulgence, per la cura e il rispetto del nostro corpo e dell’ambiente. Anche grazie a questa strategia di sostenibilità Loacker è stata recentemente inserita nella classifica di Standard Ethics. Loacker è rientrata tra le sei aziende italiane pienamente sostenibili tra le 30 che costituiscono l’indice SE Food&Beverage Italian Sustainability Benchmark.

Vino, i vignaioli della Fivi festeggiano i 15 anni di attività

Vino, i vignaioli della Fivi festeggiano i 15 anni di attivitàMilano, 27 feb. (askanews) – Sono passati quindici anni dal 2008, anno in cui un gruppo di produttori di vino ha avuto l’intuizione e il coraggio di dare vita all’Associazione dei vignaioli indipendenti (Fivi), che oggi valorizza e tutela gli interessi di oltre 1.500 associati. L’anniversario è stato festeggiato ieri durante l’assemblea dei soci alla Slow Wine Fair a BolognaFiere.
“Coltiviamo la nostra indipendenza, oggi come quindici anni fa” ha detto in apertura il presidente Lorenzo Cesconi, in sala insieme con l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Alessio Mammi, il presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari, il curatore della Guida Slow Wine e primo segretario di Fivi, Giancarlo Gariglio, e la presidente della Confédération européenne des vignerons indépendants (Cevi), Matilde Poggi. Alla Federazione hanno mandato il loro saluto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, e il Presidente dei Vignerons indépendants de France, Jean-Marie Fabre.
Per l’occasione il logo della Fivi è stato ridisegnato dal suo autore, il grafico Pier Zuanon, che per enfatizzare il concetto di artigianalità che identifica i vignaioli indipendenti ha tratteggiato a mano sullo sfondo il numero 15.
Attualmente sono 31 le Delegazioni della Fivi e più di 300 i “Punti di affezione”, ovvero wine-bar, ristoranti ed enoteche che più di altri hanno a cuore il lavoro dei Vignaioli e offrono agli appassionati una scelta molto ampia dei loro vini

Scuola, a Milano a maggio parte al MIC il “Balóss film festival”

Scuola, a Milano a maggio parte al MIC il “Balóss film festival”Roma, 27 feb. (askanews) – Dal 12 al 14 maggio 2023, a Milano, al MIC – Museo Interattivo del Cinema e al Teatro del Buratto, si svolgerà la prima edizione del Balóss Film Festival, il primo festival cittadino dedicato a cortometraggi realizzati interamente da bambini, bambine, ragazzi e ragazze in età scolare.
L’edizione “zero” del Balóss Film Festival si è svolta online nel 2021. Con l’edizione 2023 il Festival apre il concorso nazionale di cortometraggi con l’assegnazione dei premi per il miglior cortometraggio, il miglior attore, la migliore attrice, la migliore sceneggiatura, il premio del pubblico e il premio della giuria. Inoltre, il Festival ospiterà anche prodotti cinematografici europei che abbracciano le stesse finalità al fine di costruire una rete di conoscenza e scambio sulla metodologia di educazione all’immagine.
Il tema dell’edizione 2023, non vincolante, sarà “Vivere la comunità tra regole e libertà”. Entro mercoledì 15 marzo 2023 è possibile candidare al concorso i cortometraggi realizzati da ragazze e ragazzi, dai 6 ai 16 anni, realizzati durante i laboratori di cinema svolti a scuola. Per poter partecipare i cortometraggi devono durare al massimo 10 minuti, i protagonisti devono essere i ragazzi e le ragazze, che devono aver realizzato l’opera, dall’ideazione alla scrittura, fino alla messa in opera del prodotto audiovisivo, come una vera e propria troupe cinematografica, accompagnati, ovviamente, da figure professionali, tecniche ed artistiche.
Ogni organizzazione proponente può inviare fino a un massimo di 5 cortometraggi scrivendo a baloss@circonvallafim.org.
Entro il 31 marzo 2023 sarà comunicato l’elenco dei cortometraggi in concorso e reso noto il Comitato Scientifico del Festival che ha svolto la selezione.
Il Festival è dedicato ad Ermanno Olmi, grande regista italiano che amava i bambini e gli attori non professionisti, che ha vissuto una parte della sua infanzia in Bovisa, il quartiere dove ha sede Circonvalla Film, l’associazione culturale che realizza il festival, che da 20 anni si occupa di promozione, produzione e diffusione della cultura cinematografica, a partire dall’età scolare.
Durante il festival Balóss verranno presentati i contenuti audiovisivi, curati da Circonvalla Film, frutto dei laboratori di cinema realizzati a scuola con i ragazzi e le ragazze, un percorso educativo durante il corrente anno scolastico e realizzato grazie al supporto del Ministero dell’Istruzione e del Ministero della Cultura, degli enti locali e di alcune fondazioni milanesi. Il percorso formativo, osservato dal dipartimento di Pedagogia dell’Università Milano Bicocca, è stato accolto come materia curricolare dalle scuole coinvolte dal progetto ed ha accreditato il cinema – per la prima volta in Italia – come materia d’esame di fine ciclo scolastico per la Scuola Secondaria di Primo Grado. Durante il festival si svolgerà anche un convegno organizzato dall’Università e dedicato all’educazione cinematografica nella scuola dell’obbligo, con la presenza di ricercatori e addetti ai lavori.

Emiliano: Regione Puglia pronta a sviluppo base Onu Brindisi

Emiliano: Regione Puglia pronta a sviluppo base Onu BrindisiRoma, 27 feb. (askanews) – Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, in occasione della visita del sottosegretario Generale delle Nazioni Unite per il Supporto Operativo, Atul Khare e del Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York, ambasciatore Maurizio Massari, ha partecipato al seminario “Sostenere la Pace con nuove alleanze e competenze: un focus sul Centro delle Nazioni Unite di Brindisi”, a Palazzo Granafei-Nervegna.
“Sono qui per iniziare un lavoro e per consolidare una partnership stabile che consenta alla Base Onu di Brindisi, e anche alla Regione Puglia, di scambiare una serie di servizi e di utilità, soprattutto per quanto riguarda determinati asset come la scuola e la formazione, la gestione delle risorse idriche, la produzione di energia, i trasporti, la sanità e la protezione civile”, ha dichiarato Emiliano.
“La regione Puglia è pronta a firmare un piano strategico per la per lo sviluppo della base del Global Service ONU a Brindisi, che consenta alla base di crescere e di evolvere assieme al territorio della provincia e della città di Brindisi. Un impegno importante anche con investimenti diretti da parte della Regione, ma ovviamente di concerto con il governo centrale, perché la Regione può assumere impegni con un’organizzazione internazionale solo avendo l’autorizzazione dello Stato centrale”, ha concluso Emiliano.

Architetti Emirati Arabi a Firenze per design toscano

Architetti Emirati Arabi a Firenze per design toscanoRoma, 27 feb. (askanews) – Il design toscano si presenta Emirati Arabi, Kazakistan e Uzbekistan. Sono a Firenze per 4 giorni gli architetti, gli operatori e un trade analyst di ICE impegnati a conoscere, progettare e acquistare il design made in Tuscany.
La piattaforma B(U)Y design, vetrina digitale dai richiami letterari ed architettonici inconfondibili, dopo aver incontrato operatori europei, del mediooriente, arabi ed africani oggi raccoglie intorno ad un tavolo architetti, interior designers, rivenditori, importatori provenienti da UAE, Kazakistan, Uzbekistan attratti dai prodotti di design delle imprese toscane. Gli studi di architettura sono oggi a Villa Agape per i B2B, da dove poi si sposteranno verso le singole aziende per apprezzare i materiali usati per realizzare cucine su misura, tappezzerie pregiate, soluzioni di illuminazione per ambienti domestici e commerciali, che portano con sé la storia dei distretti produttivi, con lavorazioni di antica tradizione unite alle moderne tecnologie, passando per il rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Gli investitori sono stati coinvolti con il supporto, tra gli altri, del Ministero degli Esteri, dell’ICE (l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), della Regione Toscana e dell’Università di Firenze.
“Nel sistema design – si ricorda in una nota diffusa dall’organizzazione – che segna un +5,3% nei primi 11 mesi del 2021 rispetto agli stessi mesi del 2019, il distretto toscano ha dato un contributo importante, avendo la Toscana esportato 1 miliardo di euro di valore dei prodotti (esattamente 1.019.000.000 EURO relativamente al sistema abitare-design ossia arredo, mobili, ceramica, cristallo, complemento, artigianato artistico) con 5.500 Companies (furniture, accessories) e 18.000 Employees”.

Enit promuove siti Unesco Veneto con influencer Anna Nooshin

Enit promuove siti Unesco Veneto con influencer Anna NooshinRoma, 27 feb. (askanews) – L’Italia con Enit in un percorso di valorizzazione di tre siti UNESCO nel Veneto, regione che muove oltre un milione e 800mila visitatori dai Paesi Bassi. I territori toccati sono Padova, le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e le Dolomiti. Per sviluppare esperienze di viaggio su misura è stata coinvolta l’influencer iran-olandese internazionale Anna Nooshin, iraniana di nascita e olandese d’adozione, nota nel mondo del lifestyle, della moda, della bellezza, dei viaggi e delle cause umanitarie. Su Youtube è diventata famosa per il suo stile di vita e i consigli di bellezza. Nel 2011 ha co-fondato la rete di blog creativi online NSMBL, dove si è ritagliata un posto d’onore con post di viaggio, i video e i suggerimenti sullo styling. Nel 2020 ha aperto il più grande museo di Instagram in Europa chiamato Upside Down, e quindi lanciato la sua beautyline basata sulla convinzione che la bellezza debba essere accessibile, semplice e inclusiva. “Attraversare la Penisola con un sguardo esterno e innovativo restituisce nuove prospettive di viaggio e consente di sperimentare strumenti di comunicazione come i social network. Affidarsi a strumenti innovativi al passo con i tempi è un modo per restituire messaggi e immagini anche diverse dell’Italia vista con sguardi esterni e un approccio al racconto dell’identità di un Paese con una grande storia che può essere raccontata in modo sempre più attuale, più moderno, più virale” dichiara Ivana Jelinic presidente e Ceo Enit.
La meta centrale di Anna Nooshin sarà quella del Sito delle Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio UNESCO dal 2019, che sta puntando molto sul turismo all’aria aperta, raccogliendo apprezzamento crescente sia dai visitatori nazionali che internazionali e in particolare dai Paesi Bassi che rappresentano il 9 per cento dei viaggiatori dell’area. “Il turismo dai Paesi Bassi segna un andamento positivo. E siamo certi sia destinato ad aumentare significativamente grazie al programma di investimenti che il territorio sta promuovendo, ad esempio, sul mondo del biking, con la creazione di percorsi dedicati e l’organizzazione di gare dal respiro internazionale o del trekking, con l’inaugurazione, quest’anno, del cammino delle Colline del Prosecco e di una rete di 40 itinerari. Un turismo slow e sostenibile che renderà ancora più attrattivo il nostro Sito UNESCO”. sottolinea Marina Montedoro, Presidente dell’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

A Slow Wine Fair consegnato il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow

A Slow Wine Fair consegnato il Premio Carta Vini Terroir e Spirito SlowMilano, 27 feb. (askanews) – Sono stati consegnati oggi a Slow Wine Fair, la fiera del vino “buono pulito e giusto” in corso a BolognaFiere, i 36 riconoscimenti del Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, prima edizione dell’iniziativa realizzata in collaborazione con Milano Wine Week. Nato infatti come spin off dei MWW Awards, questo premio vuole “celebrare la cultura del bere bene e del vino buono pulito e giusto, per rafforzare il legame tra locali e winelovers”, e viene conferito in 12 diverse categorie da una giuria di professionisti e dal pubblico di appassionati.
Tra i tanti premi, quello per la “Miglior selezione di vitigni autoctoni” è andato ai ristoranti Tacabanda (Cremona), Franceschetta58 (Modena), La Forchetta Curiosa (Genova) e Sorì (Cuneo). Quello per la “Miglior selezione di biologici” a Conca d’Oro (Bassano del Grappa), La Vecchia Scuola (Montalto di Montese), Andirivieni (Torino), Reis Cibo Libero di Montagna (Cuneo), Cicala (Palermo) e Osteria Pironetamosca (Castelfranco Veneto). Quello per il miglior rapporto “Qualità prezzo) è invece stato assegnato a Enoteca&Bistrot da Alessandro e Piero (Sassari), Enofficina (Roma), Ummara (Scicli) e Home piccola osteria alternativa (Bacoli).
“Il senso di questo premio sta esattamente nella Slow Wine Coalition, una rete internazionale che unisce i tre soggetti che possono contribuire alla rivoluzione del vino che noi agogniamo: i produttori di vino, che devono essere sempre più stimolati a produrre vini buoni puliti e giusti, i consumatori che abbiamo visto ieri animare i padiglioni di BolognaFiere, ma soprattutto chi ha fatto del vino il senso della propria vita lavorativa”. ha spiegato il coordinatore della Slow Wine Coalition, Giancarlo Gariglio, ricordando che “i produttori che sono presenti alla Slow Wine Fair, senza il ruolo di queste persone che raccontano e vendono i loro vini, vedrebbero vanificata la loro fatica tra i filari”. “Siamo tuttavia coscienti della crisi di vocazione e di personale specializzato che sta attraversando questo settore – ha concluso – ed è per questo che vogliamo valorizzarli con questo premio”.
La premiazione è avvenuta al termine di un momento di confronto e riflessione sul valore dello strumento carta dei vini e della figura del sommelier. All’incontro hanno partecipato Giacomo Pavesi, patron dell’Osteria Fratelli Pavesi di Podenzano (Piacenza), Marta Passaseo, sommelier del ristorante Imbuto di Lucca e Eugenio Signoroni, curatore della guida Osterie d’Italia, dove le migliori selezioni e carte dei vini sono messe in evidenza con il simbolo della bottiglia. Secondo Signoroni, una buona carta dei vini deve essere “coerente”, cioè trasmettere chiaramente la scelta operata nella selezione dei vini; “democratica”, cioè deve poter mettere a proprio agio tutti i clienti, qualsiasi sia la propensione di spesa di ciascuno, ma soprattutto deve esserci, perché è l’espressione di una cultura del vino e di una consapevolezza che continua a evolvere e deve essere supportata anche grazie alla carta dei vini, che può narrare anche i vini al bicchiere o sfusi che ormai nelle osterie si possono trovare di buona qualità.

Mare, Acampora (Assonautica italiana): serve nuova visione strategica

Mare, Acampora (Assonautica italiana): serve nuova visione strategicaMilano, 27 feb. (askanews) – “Questo è un momento determinante: c’è un nuovo assetto istituzionale e occorre che tutte le filiere del mare lavorino insieme per mettere in piedi una nuova visione strategica marittima. Dobbiamo diventare il pontile dell’Europa nel Mediterraneo da un punto di vista non solo geografico, quanto sociale, politico, economico”. Lo ha sottolineato il presidente di Assonautica Italiana, Giovanni Acampora, intervenendo al meeting ‘Il turismo nautico nell’economia del mare’ promosso da Assonautica Trieste.
“Assonautica è in prima linea nel dare il proprio contributo al Governo a scrivere insieme il Piano triennale”, ha aggiunto Acampora. “Tra le priorità – ha spiegato – c’è la necessità di una riforma del demanio marittimo, di tutelare la nostra bandiera italiana, di formare i nostri giovani e accompagnare le aziende nel processo di transizione energetica”.

Sicurezza, Manfredi: necessario garantire controlli 24 ore su 24

Sicurezza, Manfredi: necessario garantire controlli 24 ore su 24Roma, 27 feb. (askanews) – “La notte è il momento cruciale per questi fenomeni, specie nei weekend l’unica differenza tra giorno e notte è la luce, poi il numero delle presenze in giro per la città è lo stesso. E questo richiede una radicale riorganizzazione dei servizi da garantire h 24, oltre che della dotazione di strumenti tecnologici essenziali per la prevenzione”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intervenendo alla presentazione dell’XI Rapporto Anci sull’attività delle Polizie Locali a Roma, alla presenza, tra gli altri, del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
Dopo aver delineato le caratteristiche di un fenomeno, espressione soprattutto della delinquenza e del disagio giovanile, Manfredi ha sottolineato l’importanza degli investimenti in formazione, a partire dalle scuole. “Servono comunque risorse importanti per integrare i servizi educativi e sociali dei Comuni, così da poter assicurare misure di sostegno a tutte le famiglie. In alcuni casi le maglie degli interventi non sono molto strette e restano fuori tanti ragazzi che restano ‘invisibili’ fino al momento in cui ci accorgiamo di loro perché delinquono”, ha detto il sindaco di Napoli.