HR Tech, Glickon: cinque priorità per orientarsi nel settore
HR Tech, Glickon: cinque priorità per orientarsi nel settoreMilano, 27 feb. (askanews) – Il settore delle HR Tech è destinato a crescere. Si stima che se nel 2021 aveva superato i 53,1 miliardi di dollari a livello globale, nel 2025 arriverà a valere oltre 90 miliardi. A guidare questa crescita sono i Paesi del Nord America, ma anche l’Europa ricopre un ruolo centrale, con l’Italia al quarto posto (si è registrata una crescita del 9,9% nel 2021) in una classifica in cui Germania, UK e Francia sono sul podio e la Spagna fa da fanalino di coda.
L’attuale scenario del mercato del lavoro è sempre più frammentato e condizionato da fenomeni socio-economici e culturali che ne stanno ridisegnando priorità e nuovi “confini”.
Tra le aziende che operano nel settore c’è Glickon”. In questo contesto, dove per le aziende di ogni settore diventerà fondamentale continuare a crescere – ha detto Carlo Rinaldi, Chief Marketing Officer dell’azienda – c’è bisogno di aumentare la consapevolezza sulla sostenibilità del tempo, in un bilanciamento che non è più semplicemente vita-lavoro, bensì di ascolto continuo in un’organizzazione che evolve insieme e grazie alle persone che ne prendono parte attiva. È quindi necessario supportare le aziende ad attrarre e trattenere i talenti, ma ancor più attivare analisi organizzative attraverso modelli personalizzati. Un vero e proprio patto tra persone e tecnologia: valorizzare le persone, farle brillare e permettere alle aziende la ‘realizzazione del talento’. Ad esempio, in Glickon, abbiamo voluto porre basi solide per questa alleanza a partire dai modelli di Organizational Network Analysis presenti in piattaforma che permettono ai nostri clienti di osservare il lavoro e le relazioni in modo oggettivo per poi intraprendere azioni concrete per migliorare la qualità del lavoro e dei risultati di business”.
Glickon, ha quindi tracciato 5 priorità per orientarsi e trovare la bussola in questo settore, nel 2023:
1) People Ability L’approccio vincente è quello incentrato sulle persone, sulla capacità di abilitare le loro competenze, rendendole a loro volta abilitanti per costruire relazioni. È importante che il lavoro e il percorso lavorativo diventi un’esperienza: la migliore che ogni realtà possa offrire – qualunque sia il contesto – e tutto questo può partire dall’ascolto dei colleghi ed espletarsi attraverso l’engagement. Nelle aziende dove l’Employee Experience è positiva le performance sono infatti superiori al 95%. Fiducia e flessibilità diventano quindi naturale conseguenza di un rapporto bidirezionale che crea consenso, senso di appartenenza e appagamento.
2) Recruiting come ricerca dell’oro Glickon ha elaborato una “formula dell’oro” per trovare il talento che è in ognuno di noi e si basa su tre pilastri: cosa sai fare meglio (competenze), qual è il tuo “perché” (motivazione) e con chi lavori meglio (relazioni). I responsabili della selezione dovranno quindi ridefinire le priorità delle strategie per allinearsi alle attuali esigenze aziendali, pianificare molteplici potenziali scenari in un mercato mutevole e prendere decisioni con grande sicurezza utilizzando i dati.
3) Creare valore con la People Analytics La People Analytics, ovvero l’utilizzo di precise analisi di dati attivi e passivi per la gestione del personale, sta contribuendo alla crescita delle aziende, aiutandole a risolvere una moltitudine di bisogni legati alle persone e creando un impatto positivo sull’esperienza. Meno dogmi e più dati: questo è l’anno per utilizzare l’analisi dei dati per capire cosa funziona e cosa no. In un’organizzazione ibrida sarà fondamentale per risolvere e prevenire conflitti. E in questo contesto, la tecnologia entra a supporto del dato con le survey, o forse oggi potremmo rinominarle “survAI” (grazie all’utilizzo e implementazione dell’AI) che avrà sempre più un ruolo centrale.
4) Nuove competenze per le HR Accelerare i risultati aziendali, far progredire le capacità umane, mobilitare le informazioni, promuovere la collaborazione e semplificare la complessità: queste le cinque competenze e azioni chiave per i professionisti delle risorse umane da mettere in atto.
5) Creare aziende basate sulle competenze Tre quarti dei CEO sono preoccupati per la disponibilità di competenze chiave e per il fatto che ciò potrebbe impedire loro di acquisire, sviluppare e trattenere i talenti di cui hanno bisogno per guidare la crescita. Torna quindi fondamentale la necessità di investire in formazione e in percorsi lavorativi che possano far accrescere il talento di un collega.