Wang Yi: relazioni Cina-Russia forti come una rocciaRoma, 21 feb. (askanews) – L’alto diplomatico cinese Wang Yi ha affermato oggi a Mosca che le relazioni sino-russe sono “forti come una roccia” in un incontro con il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev, uomo chiave nei rapporti Mosca-Pechino. Lo riferisce l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. “Le relazioni sino-russe sono mature e forti come una roccia e resisteranno alla prova della mutevole situazione internazionale”, ha detto il direttore della Commissione centrale affari esteri del Partito comunista cinese e membro del Politburo, nella capitale russa per l’ultima tappa del suo tour europeo che l’ha portato prima a Parigi, Roma, Monaco di Baviera (per la Conferenza sulla sicurezza) e Budapest. “Siamo pronti, insieme alla parte russa… a difendere con decisione gli interessi e la dignità nazionali e a promuovere una cooperazione reciprocamente vantaggiosa in tutti i settori”, ha aggiunto Wang.
Autonomia, Calderoli incontra Toti: Liguria avanti nell’iterRoma, 21 feb. (askanews) – “Proficuo e costruttivo incontro in tema di autonomia differenziata con il governatore della Liguria Giovanni Toti, al quale ha partecipato anche il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi per quanto concerne l’ambito portuale. C’è grande attenzione da parte della Regione per ottenere particolari forme e condizioni di autonomia su diverse materie, in particolare portualità e logistica, nel solco del procedimento di richiesta già avviato negli anni scorsi. La Liguria ha già svolto tutti i passaggi relativi alla fase regionale dell’iter e abbiamo ribadito l’impegno di proseguire nella stessa direzione, condiviso anche col governatore Toti”. Lo rende noto il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, dopo l’incontro con il governatore della Liguria Giovanni Toti. Con la Regione Liguria, ha spiegato il ministro, c’è “un’unità di intenti nel segno della collaborazione efficiente ed efficace che ho sempre auspicato e che spero potrà avvenire anche con le altre Regioni”. “Verrà inoltre istituito un tavolo al ministero delle Infrastrutture per il coordinamento tra le Regioni che hanno richiesto o richiederanno autonomia in ambito portuale”, ha aggiunto Calderoli.
24 febbraio Giornata europea contro molestie, evento al Parlamento UeRoma, 21 feb. (askanews) – La Federazione Italiana Sport Equestri, in collaborazione con il Parlamento Europeo, Coni, Sport e Salute, Rai e SOS Villaggi dei Bambini, ha istituito la Giornata Europea contro le molestie, “una piaga sociale sulla quale dobbiamo intervenire costantemente, senza mai abbassare la guardia”. Per questo il mondo dello Sport ha deciso di coalizzarsi, in difesa dei più fragili, delle nuove generazioni che devono trovare in ogni ambiente, anche in quello dello sport, un luogo sicuro e sano. “In questa giornata vogliamo tutelare tutti i soggetti fragili e, quindi, anche gli animali. La Fise se ne fa carico costantemente, ogni giorno, con un compagno di vita e di sport come il Cavallo, ma intende estenderlo a tutti i nostri amici a 4zampe. Venerdì 24 febbraio alle 11.30 presso il nuovo spazio del Parlamento Europeo “Esperienza Europa – David Sassoli”, vivremo una Giornata speciale per riflettere ed agire. Il grande sport e le importanti Istituzioni “insieme” per affrontare e vincere una sfida”, si legge nella nota di presentazione dell’evento. Interverranno: Andrea Abodi, Ministro per lo sport e i giovani; Giusy Versace, Vicepresidente della Commissione “Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport”; Silvia Salis, Vice Presidente vicario CONI; Marco Di Paola, Presidente Fise, Federazione Italiana Sport Equestri; Adriana Bonifacino, Consigliere Amministrazione Sport e Salute; Karina Laterza, Presidente Pari Opportunità Rai, Roberto Natale, Direttore Rai per la Sostenibilità ESG, Luca Massaccesi, Presidente Osservatorio Nazionale contro il bullismo e il disagio giovanile, Juri Morico, Presidente nazionale OPES; Marco Franzelli, Vicedirettore Rai Sport. Le conclusioni con Pina Picierno, Vicepresidente Parlamento Europeo e a Eleonora Daniele, Testimonial della Giornata Europea contro le molestie.
##Su Dl Ong governo corre,già domani in aula Senato per ok giovedìRoma, 21 feb. (askanews) – Governo e maggioranza corrono sull’approvazione del dl Ong che contiene la stretta sull’attività delle navi che si occupano dei salvataggi in mare. Il provvedimento, che è in seconda lettura, è stato incardinato oggi in commissione Affari costituzionali ma già domani approderà nell’Aula del Senato per l’ok definitivo entro giovedì, probabilmente con una nuova fiducia. A stabilire il rapido timing, la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Il provvedimento va portato in Aula entro domani e approvato entro giovedì “anche se non concluso in commissione”, ha puntualizzato il presidente dei senatori della Lega Massimiliano Romeo uscendo dalla capigruppo, prefigurando la presentazione di diversi emendamenti dalle opposizioni. Entro stasera, alle ore 21, scade il termine per le proposte di modifica che verranno esaminate nella seduta della commissione di domani. Nel pomeriggio, verranno votate in Aula le questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni e poi si passerà all’esame del testo con l’obiettivo di governo e maggioranza di licenziarlo in via definitiva entro dopodomani (pure se per la conversione in legge c’è tempo fino al 3 marzo). Nel decreto sono contenute le condizioni e le regole cui debbono attenersi le navi delle Organizzazioni non governative per poter svolgere la loro attività. Tra queste rientrano, ad esempio, il fatto che sia stata richiesta, nell’immediatezza dell’evento, l’assegnazione del porto di sbarco e che il porto di sbarco assegnato dalle competenti autorità sia raggiunto senza ritardo per il completamento dell’intervento di soccorso. Circostanze queste che di fatto ostacolano salvataggi multipli. “Salve le sanzioni penali quando il fatto costituisce reato”, in caso di violazione delle nuove regole si applica al comandante della nave una sanzione amministrativa fino a 50mila euro con l’estensione della responsabilità solidale ad armatore e proprietario e, “in caso di reiterazione della violazione”, è prevista la sanzione accessoria della confisca della nave.
Cvetic (Masciarelli): il nostro vino è anche accoglienza e solidarietàMilano, 21 feb. (askanews) – “Per noi charity non significa fare semplicemente una donazione ma dare voce ai progetti, lasciare un segno, una memoria”. Parola di Marina Cvetic, la donna che dopo la morte di suo marito Gianni Masciarelli scomparso 15 anni fa, ha reso Masciarelli Tenute Agricole non solo una delle più significative aziende vinicole del Centro-Sud Italia ma una realtà internazionale presente in 58 Paesi. “Abbiamo iniziato a fare solidarietà nel 2017 con il ‘Progetto Noemi’ e poi abbiamo proseguito con altre associazioni” continua Cvetic, spiegando che quest’anno una parte del ricavato delle vendita del suo “Abruzzo Pecorino DOC Castello di Semivicoli 2022” sarà devoluto all’Associazione nazionale genitori soggetti autistici (Angsa). Il vino, dunque, non solo come prodotto (“che decliniamo in grandi volumi così come in limitati ‘tailor made’”) ma come veicolo di cultura e conoscenza, e strumento di solidarietà. Nata nel 1981 con 2,5 ettari di vigneti in provincia di Chieti, oggi Masciarelli Tenute Agricole conta su 300 ettari divisi in una sessantina di appezzamenti nelle quattro province abruzzesi. La produzione annuale è di oltre due milioni di bottiglie, il 45% delle quali va all’estero, generando circa il 55% del giro d’affari complessivo. Sette le linee di prodotto per un totale di 22 etichette, tra cui il vino più rappresentativo e premiato della Cantina: il “Montepulciano d’Abruzzo Villa Gemma”. Ma Cvetic guarda sempre in avanti (“a dove saremo tra 40 anni e che uve vorremo raccontare”), e spiega ad askanews che con il riscaldamento globale e i pasti che sono sempre più leggeri e spesso consistono in una sola portata, crediamo fortemente nel Cerasuolo, un vino ottenuto da uve 100% Montepulciano vinificate in bianco, che si accompagna benissimo con tutti i piatti, molto invitante e ‘friendly’”. “Ha la stessa freschezza del nostro Pecorino in acciaio” spiega, ricordando che “il 2022 è stata un’ottima annata per il Pecorino, che ha una maturità pazzesca, con una bella acidità e una grande eleganza”. Da una ventina d’anni, prima insieme con Gianni e poi con le figlie, Cvetic porta avanti anche un progetto di agriturismo che ha trovato sostanza nel 2004 nell’acquisto del Castello di Semivicoli, una meravigliosa dimora baronale seicentesca tra i vigneti di Trebbiano nel comune di Casacanditella, nell’entroterra di Chieti. “Abbiamo aperto la residenza nel 2009 e attraverso il vino e la cucina raccontiamo i nostri quattro territori, l’Aquilano, il Pescarese, il Teramano e il Chietino” racconta l’imprenditrice, aggiungendo che “poi abbiamo aperto la Cascina di Chiara a San Martino sulla Marrucina (Chieti), un piccolo agriturismo circondato da dieci ettari di vigna”. Due “wine resort” destinati ad accogliere visitatori attenti, rispettosi e curiosi di conoscere storia, tradizioni, calori e sapori di questo territorio. “All’Abruzzo serve più turismo per far conoscere le sue bellezze e veicolare i suoi prodotti – sottolinea – e come per il resto d’Italia bisogna imparare a fare più sistema”. Alla Cantina, si aggiunge dal 2005 la “Gianni’s Selection”, azienda di distribuzione specializzata nella selezione, importazione e distribuzione in Italia di vini di alta gamma provenienti da diverse aree d’Europa. “Quest’anno introdurremmo certamente un paio di nuove aziende che annunceremo nei prossimi mesi” annuncia Cvetiv che di Masciarelli è amministratore unico, ma è soprattutto la sua appassionata e instancabile animatrice, oltre ad essere membro dell’Italian signature wines academy (Iswa) e dell’Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda (Aida).
Ucraina, Zelensky: Berlusconi? Non gli hanno mai bombardato casaKiev, 21 feb. (askanews) – “Diversi leader hanno diritto di pensiero, il vero problema è l’approccio della società italiana che a quel leader hanno dato un mandato. Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata dai missili, mai siano arrivati con i carri armati nel giardino di casa sua, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare o la moglie dovuto cercare da mangiare e tutto questo grazie all”amore fraterno’ della Russia”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa con Giorgia Meloni a Kiev. “Io – ha aggiunto – auguro pace a tutte le famiglie italiane, anche a chi non sostiene l’Ucraina, ma la nostra è una grande tragedia che va capita. Voglio che vengano qui a vedere con i propri occhi, vedano la scia di sangue che hanno lasciato”.
Zaia: bene ministro Bernini su ipotesi ingresso facoltà MedicinaVenezia, 21 feb. (askanews) – “Poche righe sui social che, quando si tradurranno in realtà, costituiranno una prima svolta per affrontare in modo sistemico e non emergenziale la piaga nazionale della carenza di medici. Ringrazio il Ministro Bernini per la volontà di seguire una strada diversa dal passato e mi auguro che possa trattarsi di un primo passo verso l’eliminazione o di una forte mitigazione della strozzatura iniziale, il numero chiuso, uno dei fattori della crisi dei camici bianchi”. Lo dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in relazione a un tweet del ministro dell’Università, Anna Maria Bernini, nel quale esprime la volontà di allargare l’entrata alla facoltà di Medicina, “in maniera programmata e sostenibile, ipotizzando, sulla base delle primissime stime, un aumento di posti tra il 20 e il 30%”. “Oggi come oggi – aggiunge il Governatore -, migliaia e migliaia di potenziali bravi medici vengono bloccati da una crocetta sbagliata su un quesito a volte strampalato, mentre dovrebbero essere il merito e le capacità dimostrate in un preciso arco di tempo universitario a fare la selezione. Questa è una mia vecchia convinzione che ribadisco da novembre 2017, e oggi, con la dichiarazione del ministro, potremmo essere ad un punto di svolta, all’inizio di un cammino voluto da chi ha capito che la prima necessità è quella di aumentare la platea dei possibili medici, tenendo conto che, dal primo ingresso in Facoltà, occorreranno anni per arrivare alla fine del percorso con la specializzazione”. “A suo tempo, e ne è passato tanto, le Regioni all’unanimità recapitarono al ministro della Salute del precedente Governo un documento nel quale proponevamo una serie di azioni da mettere in campo subito per fronteggiare l’emergenza e altre di più lungo respiro programmatorio. Come Presidente del Veneto – conclude Zaia – sono fin d’ora a disposizione per avviare un cammino di confronto con l’attuale Governo, che possa incidere profondamente su una delle peggiori crisi italiane come la carenza di medici”.
Euronext, Van den Hove amministratore delegato dal primo luglioRoma, 21 feb. (askanews) – Euronext ha annunciato che Benoît van den Hove rileverà la carica di amministratore delegato dal primo luglio e quella di presidente dal primo dicembre, subentrando a Vincent Van Dessel per sopraggiunti limiti di età. Secondo quanto riporta un comunicato, la nomina verrà proposta dal Supervisory Board all’assemblea generale che si svolgerà il 17 maggio. Van den Hove attualmente dirige le attività di Listing della piattaforma sui mercati azionari di Belgio e Lussemburgo. Van Dessel ha guidato Euronext dal settembre del 2009. Euronext è l’operatore che gestisce i mercati azionari di Amsterdam, Bruxelles, Dublino, Lisbona, Milano, Oslo e Parigi.
Diabete, esperti Siedp: attenzione a uso pancreas artificiale fai-da-teRoma, 21 feb. (askanews) – Sono circa 2mila in Italia i bimbi con diabete di tipo 1 con meno di 6 anni, 400 le nuove diagnosi ogni anno. Per loro esiste solo un sistema automatizzato di somministrazione di insulina (Automated Insulin Devices, AID), appena approvato dagli enti regolatori nel nostro Paese e in Europa. Per questo da alcuni anni decine di persone, poi centinaia e ora migliaia, stanno sperimentando anche nei bimbi “pancreas artificiali fai da te”, i cosiddetti Do-It-Yourself Artificial Pancreas System (DIYAPS), basati su algoritmi personalizzati e ‘fatti in casa’ dalla comunità di pazienti o dagli stessi genitori, anche sfruttando talvolta vecchi modelli fuori commercio di altri componenti (microinfusore e sensore). In questo modo i genitori invece di gestire in modo manuale la glicemia possono delegare questo compito a un algoritmo, riducendo stress e disagi dei bimbi e delle famiglie. Secondo una stima, contenuta in uno studio pubblicato nel 2021 su The Lancet Diabetes & Endocrinology, sarebbero almeno 10mila le persone che si affidano al “fai da te”, di cui il 20% al di sotto dei 18 anni. Per questo esperti e associazioni di pazienti internazionali hanno discusso oggi per la prima volta, in occasione della 16esima edizione del congresso Advanced Technologies & Treatments for Diabetes (ADDT), un documento di consenso per promuovere la sperimentazione di più sistemi automatici di somministrazione dell’insulina, facendo uscire dall’ombra quelli sviluppati dagli stessi genitori e pazienti. Tra i promotori dell’iniziativa anche la Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP) che punta a sollecitare le aziende e gli enti di ricerca per aumentare gli studi ufficiali sul pancreas artificiale nella popolazione pediatrica fino ai 6 anni, ma senza abbandonare le decine di famiglie italiane che hanno adottato sistemi “fai da te” in attesa dello sviluppo della ricerca e delle autorizzazioni normative. “Il pancreas artificiale rappresenta l’innovazione scientifica più avanzata per il trattamento del diabete di tipo 1 che, pur essendo la forma meno diffusa, riguarda 20 milioni di persone nel mondo e 300mila in Italia, di cui circa 2mila bimbi al di sotto dei 6 anni”, spiega Valentino Cherubini, presidente eletto SIEDP a nome della comunità diabetologica pediatrica, tra i più affermati ricercatori italiani a livello internazionale e direttore dell’unità di diabetologia pediatrica presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche di Ancona. Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario impazzisce e ‘divora’ parte del pancreas, le cellule beta che producono l’insulina. Senza più possibilità di produrre l’ormone che regola lo zucchero nel sangue, i pazienti devono continuamente monitorare la propria glicemia manualmente e altrettanto manualmente auto iniettarsi insulina ogni volta che la loro glicemia sale, andando incontro a bruschi balzi in alto o in basso, che a lungo andare fanno malissimo. “A rischio sono soprattutto i bimbi più piccoli – commenta Cherubini – per i quali è difficile gestire la malattia perché i genitori devono fare i conti con la vivacità dei bimbi, le loro attività e i pasti sempre diversi che causano continue variazioni glicemiche. Il pancreas artificiale – continua l’esperto – rappresenta soprattutto per loro una potenziale soluzione a tutto questo perché è dotato di sensori che monitorano in automatico e molto di frequente la glicemia e una pompa che inietta insulina in base ai bisogni, collegata negli ultimi anni a un software che ‘ripensa’ i livelli di insulina in modo automatico, considerando non solo la glicemia ma anche l’attività che sta svolgendo il piccolo paziente. Tali sistemi, oltre a migliorare gli esiti glicemici e la salute generale a lungo termine nei bambini, riducono il disagio e migliorano la qualità del sonno”.
Malattie rare, UNIAMO: felici per ok Comitato a Piano nazionale
Coronato grande lavoro di squadra. Scopinaro: elementi per migliorare qualità di vita
Roma, 21 feb. (askanews) – Il parere favorevole del Comitato Nazionale Malattie Rare corona tre anni di un grande lavoro di squadra del tavolo precedente. È quanto si legge in una nota di UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare. A detta di tutti, la bozza presentata era un ottimo lavoro concreto e sintetico. Fondamentale però – si sottolinea nel comunicato – l’appello del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, alla ragionevolezza e alla rapidità. Questo ha consentito di superare le possibili divergenze che potevano emergere da una compagine più ampia, in nome di un bene maggiore per la comunità delle persone con malattia rara, che attendono il piano dal 2016. “Siamo felici che il testo su cui abbiamo lavorato per tanto tempo abbia incontrato il parere favorevole del Comitato. Questo piano ha diversi elementi che potranno migliorare la qualità di vita della nostra comunità”, ha dichiarato Annalisa Scopinaro, Presidente di UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare. “Siamo fiduciosi che il Comitato lavorerà sulle prossime sfide con l’armonia e la determinazione che hanno contraddistinto il precedente gruppo e che il sottosegretario Gemmato accompagnerà i lavori con l’attenzione che ha sempre dimostrato verso le malattie rare”, ha concluso.