Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Al Cern prima osservazione di neutrini prodotti dal collisore LHC

Al Cern prima osservazione di neutrini prodotti dal collisore LHCRoma, 20 lug. (askanews) – Sfruttare il Large Hadron Collider (LHC) del Cern come sorgente per lo studio di neutrini, particelle elementari caratterizzate da una scarsissima interazione con la materia, emessi a seguito delle collisioni tra protoni all’interno del super acceleratore. Questo l’obiettivo della collaborazione internazionale SND@LHC, che vede un fondamentale contributo dell’Infn, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Dopo aver portato a termine la realizzazione del proprio apparato sperimentale nel marzo dello scorso anno, le ricercatrici e i ricercatori di SND@LHC, insieme ai colleghi della collaborazione Faser – altro esperimento al Cern che studia neutrini – hanno pubblicato ieri, mercoledì 19 luglio, sulla rivista “Physical Review Letters”, i primi risultati dell’analisi dei dati acquisiti nel corso del 2022, da cui emerge la prima osservazione di neutrini muonici di alta energia prodotti da LHC.

Oltre ad aprire una nuova finestra utile a indagare le proprietà dei neutrini, la misura, la prima del suo genere, – evidenzia l’Infn – rappresenta un importante successo tecnologico, confermando la capacità del sistema di rivelazione adottato da SND@LHC di individuare particelle tanto elusive. Al risultato, indicato come “editors’s suggestions” da “Physical Review Letters”, è stato dedicato anche un “Viewpoint article” nel Physics Magazine della Società Americana di Fisica. Approvato nel marzo del 2021, l’esperimento Scattering and Neutrino Detector (SND@LHC) è stato installato a 480 metri dall’esperimento Atlas in un in un tunnel in disuso che collega LHC all’SPS e ha come scopo l’individuazione e lo studio dell’elevato numero di neutrini di tutti e tre i sapori (elettronico, muonico e tauonico) che un collisore come LHC è in grado di produrre, finora sfuggiti a un’osservazione diretta a causa della loro bassa probabilità di interazione e della loro traiettoria parallela all’asse di collisione, che rende questi neutrini ‘invisibili’ agli altri esperimenti di LHC.

“Gli esperimenti a LHC hanno sinora associato la presenza di neutrini alla rivelazione di energia mancante nella ricostruzione dei prodotti delle interazioni”, spiega Giovanni De Lellis, responsabile internazionale della collaborazione SND@LHC, ricercatore Infn e professore all’Università “Federico II”. “SND@LHC è stato progettato con l’obiettivo di rivelare queste particelle, di grande interesse per la fisica in quanto caratterizzate da energie molto elevate e non ancora esplorate, estendendo il potenziale scientifico degli altri esperimenti di LHC”. SND@LHC presenta dimensioni ridotte rispetto alle altre tipologie di esperimenti dedicati allo studio dei neutrini attualmente in corso. Esso è costituito da due regioni. In quella più a monte ci sono lastre di tungsteno, per un peso complessivo di circa 800 kg, intervallate da film di emulsioni nucleari, in grado rivelare con estrema precisione l’interazione dei neutrini, e da sistemi traccianti elettronici basati su fibre scintillanti per la misura dell’instante in cui avvengono gli eventi di interazione e della loro energia elettromagnetica. La regione finale dell’esperimento è invece dotata di calorimetro adronico e un sistema di riconoscimento dei muoni.

“Il motivo che ha consentito la realizzazione di un apparato sperimentale di dimensioni contenute è legato all’elevato numero di collisioni di LHC, che si traducono in un altrettanto elevato flusso di neutrini nella direzione in avanti. L’ingente numero di neutrini, insieme alle loro alte energie, alla cui crescita corrisponde una maggiore probabilità di interazione, rendono possibile la loro rivelazione anche con apparati più compatti di quelli oggi impiegati nell’indagine sui neutrini grazie anche alla relativa vicinanza dell’apparato alla sorgente”, prosegue Giovanni De Lellis. Grazie alle sue caratteristiche, SND@LHC è stato in grado di discriminare i soli eventi dovuti all’interazione tra l’apparato sperimentale e i neutrini prodotti dall’acceleratore nel campione di dati acquisiti nel 2022, costituito da diversi miliardi di muoni. SND@LHC ha osservato 8 eventi candidati interazioni di neutrino muonico, con una significatività statistica superiore a quella necessaria in fisica per confermare un’osservazione.

“Con questi primi risultati dell’analisi dei dati raccolti nel 2022, l’esperimento SND@LHC ha aperto una nuova frontiera nello studio dei neutrini e nella ricerca di materia oscura”, illustra Giovanni De Lellis. “Abbiamo osservato neutrini dal collider con una significatività superiore alle 5 sigma. Alla luce del fatto che una buona parte dei neutrini è originata dai decadimenti di quark pesanti, essi costituiscono un modo unico per studiare la produzione di questi quark, inaccessibile ad altri esperimenti. Queste misure sono anche rilevanti per predire il flusso di neutrini di altissime energie prodotti nei raggi cosmici, sicché l’esperimento fa da ponte tra la fisica degli acceleratori e quella delle astroparticelle”. L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare svolge un ruolo centrale all’interno della collaborazione con i gruppi delle Università e dell’Infn di Bari, Bologna e Napoli. L’Infn ha infatti costruito il bersaglio dei neutrini e il sistema di identificazione dei muoni, ed è attualmente responsabile dell’analisi dati. “Questo risultato apre una nuova era, quella della fisica dei neutrini da collisionatore, un nuovo filone di ricerca che l’INFN, sulla base delle proprie riconosciute competenze in questo settore di ricerca, ha contribuito a inaugurare. Questo è il primo risultato: l’indagine proseguirà con lo studio di neutrini muonici a più alta statistica e con la rivelazione di neutrini elettronici e del tau, nonché con la ricerca di materia oscura, grazie alle caratteristiche uniche dell’apparato sperimentale”, conclude De Lellis.

Kissinger vede Xi, viaggio “privato” ma con accoglienza da leader

Kissinger vede Xi, viaggio “privato” ma con accoglienza da leaderRoma, 20 lug. (askanews) – La sorprendente visita di Henry Kissinger in Cina, che è culminata oggi con un colloquio “a cuore aperto” con il presidente Xi Jinping, ha avuto una lunga e accurata preparazione, come è ovvio quando si tratta di protocollo cinese e di un viaggio d’un uomo che ha ormai compiuto 100 anni. Lo racconta oggi il South China Morning Post.

L’ex segretario di stato americano si è recato a Pechino per un “viaggio privato”, ma in realtà ha ricevuto onori da capo di stato e ha potuto avere un accesso alla leadership cinese che gli ultimi esponenti dell’amministrazione Biden che si sono affacciati a Pechino – la segretaria al Tesoro Janet Yellen e l’inviato speciale per il clima e a sua volta ex segretario di stato John Kerry – non hanno ottenuto. Segno del grande prestigio personale di cui Kissinger gode in Cina, che gli consente un approccio informale al pensiero dei vertici della seconda potenza economica del mondo. Non a caso – secondo quanto hanno riferito i media cinesi – Xi ha ricevuto oggi Kissinger nella guesthouse per gli ospiti di stato Diaoyutai a Pechino, come se fosse appunto un alto funzionario ufficiale di una nazione straniera. “Kissinger ha appena festeggiato il suo centesimo compleanno e lei ha visitato la Cina più di 100 volte. La combinazione di queste due ‘centinaia’ rende la sua visita in Cina di particolare significato”, ha affermato Xi. “I cinesi apprezzano l’amicizia e non dimenticheremo mai il nostro vecchio amico, il suo contributo storico alla promozione dello sviluppo delle relazioni Usa-Cina e al rafforzamento dell’amicizia tra cinesi e americani”, ha continuato il presidente cinese, facendo un riferimento al ruolo avuto da Kissinger nella diplomazia che portò al riconoscimento americano della Repubblica popolare cinese, nella costruzione della storica visita dell’allora presidente Richard Nixon a Pechino, nel 1972, quando fu ricevuto dal fondatore della Cina comunista Mao Zedong.

“Il mondo sta attualmente subendo grandi cambiamenti nella struttura internazionale. Cina e Stati Uniti sono ancora una volta al bivio e le due parti si trovano a dover fare un’altra scelta. Guardando al futuro, la Cina e gli Stati Uniti possono raggiungere il successo reciproco e la prosperità comune. La chiave è seguire i tre principi del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione vantaggiosa per tutti”, ha detto inoltre il leader cinese, volgendo lo sguardo a temi più internazionali. Su questa base ha proseguito – “la Cina è disposta a discutere con gli Stati Uniti su come i due paesi possono andare d’accordo e promuovere il costante sviluppo delle relazioni sino-americane, il che è vantaggioso per entrambe le parti e anche per il mondo”. Kissinger – a quanto risulta dal resoconto fornito dal ministero degli Esteri cinese – ha espresso la sua gratitudine al presidente Xi Jinping per aver scelto di incontrarlo nell’edificio 5 della Diaoyutai State Guesthouse, dove incontrò i leader cinesi – Mao e l’allora primo ministro Zhou Enlai – durante la sua storica prima visita in Cina, nel 1971. “La relazione Usa-Cina – ha detto ancora l’anziano ex segretario di Stato – è di vitale importanza per la pace e la prosperità di entrambi i paesi e del mondo. Nella situazione attuale, dovremmo rispettare i principi fissati nel ‘Comunicato di Shanghai’, comprendere l’estrema importanza del principio dell”Unica Cina’ per la Cina e promuovere lo sviluppo delle relazioni Usa-Cina in una direzione positiva. Sono disposto a continuare a compiere sforzi per migliorare la comprensione reciproca tra il popolo degli Stati Uniti e della Cina”

Secondo il SCMP, che ha sentito una fonte a conoscenza dei dettagli della visita, il viaggio di Kissinger era stato pianificato almeno due mesi fa. Questo farebbe tacere una serie di speculazioni che vertono sul fatto che il viaggio di Kissinger abbia coinciso – di datto oscurandolo – con il viaggio di Kerry. In realtà l’andata di Kissinger sarebbe stata pianificata prima dell’annuncio della visita dell’inviato di Joe Biden per la decarbonizzazione. Kissinger, oltre a Xi, ha incontrato anche il ministro della Difesa cinese Li Shangfu – una personalità sottoposta a sanzioni da parte degli Stati uniti – e il capo della politica estera del Partito comunista cinese Wang Yi. Non ha visto invece il ministro degli Esteri Qin Gang che non fa uscite pubbliche da almeno tre settimane e questo continua ad alimentare speculazioni.

Su quanto la visita dell’anziano ex segretario di stato sia apprezzata a Washington non c’è chiarezza. Due giorni fa il Dipartimento di Stato ha precisato che Kissinger non è in Cina in rappresentanza degli Stati uniti e che il segretario di Stato Antony Blinken è stato informato della possibilità di una visita del centenario un mese fa, quando a sua volta è stato in Cina e ha incontra anche Xi. Ieri Wang ha definito Kissinger un “vecchio amico”, ma ha chiarito che, se Washington punta a contenere l’ascesa cinese si illude. “La Cina mantiene un alto grado di continuità nella sua politica nei confronti degli Stati Uniti e segue fondamentalmente i principi di rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione vantaggiosa per tutti, come propost dal presidente Xi Jinping”, ha affermato. “Lo sviluppo della Cina – ha proseguito – ha un forte slancio endogeno e un’inevitabile logica storica. È impossibile cercare di trasformare la Cina, ed è ancora più impossibile accerchiare e contenere la Cina”. Kissinger, dal canto suo, ha affermato cdi essere preoccupato per lo stato dei rapporti Usa-Cina e di essere favorevole agli sforzi per migliorare le relazioni tra i due paesi. “Non importa quanto sia difficile, entrambe le parti dovrebbero trattarsi alla pari e mantenere i contatti. È inaccettabile cercare di isolarsi o separarsi gli uni dagli altri”, ha detto Kissinger, secondo un resoconto fornito dal ministero degli Esteri dell’incontro con Wang.

Eso, trovato possibile gemello di un pianeta con la stessa orbita

Eso, trovato possibile gemello di un pianeta con la stessa orbitaRoma, 20 lug. (askanews) – Usando ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), alcuni astronomi hanno trovato il possibile “gemello” di un pianeta in orbita intorno a una stella lontana. L’equipe ha rilevato una nuvola di detriti che sembra condividere l’orbita del pianeta e che, ritengono gli scienziati, potrebbe rappresentare il materiale costitutivo per un nuovo pianeta oppure i resti di uno formato in precedenza. Se confermata, – informa l’Eso – questa scoperta sarebbe la prova più stringente finora che due esopianeti possono condividere la stessa orbita.

“Vent’anni fa era stato previsto in teoria che coppie di pianeti di massa simile potessero condividere la stessa orbita intorno alla propria stella, i cosiddetti pianeti troiani o co-orbitali. Per la prima volta, abbiamo trovato prove a favore di questa idea”, afferma Olga Balsalobre-Ruza, una studentessa del Centro di astrobiologia di Madrid, in Spagna, che ha guidato l’articolo pubblicato su “Astronomy & Astrophysics”. I Troiani, corpi rocciosi nella stessa orbita di un pianeta, sono comuni nel Sistema Solare: l’esempio più famoso sono gli asteroidi troiani di Giove – più di 12.000 corpi rocciosi che condividono la stessa orbita intorno al Sole del gigante gassoso. Gli astronomi prevedono che i troiani, in particolare i pianeti troiani, potrebbero esistere anche intorno a una stella diversa dal Sole, ma le prove di questo sono scarse. “Gli ‘esotroiani’ – i pianeti troiani al di fuori del sistema solare – sono stati finora come unicorni: in teoria possono esistere, ma nessuno li ha mai visti”, afferma il coautore Jorge Lillo-Box, ricercatore senior presso il Center for Astrobiology.

Adesso, un gruppo internazionale di scienziati ha utilizzato ALMA, di cui l’ESO è partner, per trovare la prova osservativa più forte dell’esistenza dei pianeti troiani, nel sistema PDS 70. Si sa che questa giovane stella ospita due pianeti giganti simili a Giove, PDS 70b e PDS 70c. Analizzando le osservazioni ALMA d’archivio del sistema, l’equipe ha individuato una nube di detriti nella posizione dell’orbita di PDS 70b in cui si prevede si possano trovare i troiani. I troiani occupano le cosiddette zone lagrangiane, due regioni estese nell’orbita di un pianeta dove la materia può rimanere intrappolata grazie all’attrazione gravitazionale combinata della stella e del pianeta. Studiando queste regioni dell’orbita di PDS 70b, gli astronomi hanno rilevato un segnale debole da una di esse, che indica la possibile presenza di una nube di detriti con una massa fino a circa due volte quella della Luna.

L’equipe ritiene che questa nube di detriti potrebbe indicare un mondo troiano o un pianeta in via di formazione in questo sistema. “Chi potrebbe immaginare due mondi che condividono la durata dell’anno e le condizioni di abitabilità? Il nostro lavoro è la prima prova che questo tipo di mondo potrebbe esistere”, afferma Balsalobre-Ruza. “Possiamo immaginare che un pianeta possa condividere la sua orbita con migliaia di asteroidi come nel caso di Giove, ma per me è strabiliante pensare che due pianeti possano condividere la stessa orbita”. “La nostra ricerca è il primo passo per cercare pianeti coorbitali in epoche molto iniziali di formazione”, afferma la coautrice Nuria Huélamo, ricercatrice senior presso il Center for Astrobiology. “Apre nuove domande sulla formazione dei troiani, su come si evolvono e quanto sono frequenti nei diversi sistemi planetari”, aggiunge Itziar De Gregorio-Monsalvo, capo dell’Ufficio dell’Eso per la scienza in Cile, che pure ha contribuito alla ricerca.

Per confermare definitivamente la scoperta, l’equipe dovrà attendere fino a dopo il 2026, quando mireranno a utilizzare ALMA per vedere se sia PDS 70b che la sua nube gemella di detriti si sono mossi in modo significativo lungo la loro orbita comune intorno alla stella. “Questo sarebbe un notevole passo avanti nel campo esoplanetario”, afferma Balsalobre-Ruza. “Il futuro in questo campo si mostra molto entusiasmante e attendiamo con impazienza le capacità della schiera estesa di ALMA, pianificata per il 2030, che miglioreranno notevolmente la possibilità dello strumento di caratterizzare i trioani in molte altre stelle”, conclude De Gregorio-Monsalvo.

In Italia il 2022 l’anno più caldo e meno piovoso dal 1961

In Italia il 2022 l’anno più caldo e meno piovoso dal 1961Roma, 20 lug. (askanews) – Il 2022 in Italia è risultato l’anno più caldo dal 1961 superando di 0,58°C il precedente record assoluto del 2018 e di 1,0°C il valore del precedente anno 2021. Il 2022 è stato anche l’anno meno piovoso dal 1961 segnando un -22% rispetto alla media climatologica 1991-2020, con precipitazioni inferiori alla norma (-39%) da gennaio a luglio.

É quanto emerge dal Rapporto “Clima in Italia nel 2022”, pubblicato dall’Ispra con cadenza annuale dal 2006 e che quest’anno, grazie al coinvolgimento del Sistema nazionale per la protezione ambientale (SNPA), si arricchisce di approfondimenti sul clima anche a scala regionale e locale, nonché su aspetti idro-meteo-climatici e meteo-marini più rilevanti dell’anno in esame. Mentre a scala globale, sulla terraferma, il 2022 è stato il quinto anno più caldo della serie storica, in Italia con un’anomalia media di +1,23°C rispetto al valore climatologico 1991-2020, il 2022 è risultato l’anno più caldo dal 1961, superando di 0,58°C il precedente record assoluto del 2018 e di 1°C il valore del precedente anno 2021. Tutti i mesi dell’anno sono stati più caldi della media, a esclusione di marzo e aprile: anomalie superiori a 2°C si sono registrate a giugno (con il picco di +3,09°C) e nei mesi di luglio, ottobre e dicembre. L’anomalia più marcata in estate (+2,18°C), seguita dall’autunno (+1,38°C) e dall’inverno (+0,58°C).

Il 2022 è stato l’anno meno piovoso dal 1961, segnando un -22% rispetto alla media climatologica 1991-2020, con precipitazioni inferiori alla norma (-39%) da gennaio a luglio. Le anomalie sono state più marcate al Nord (-33%), seguite dal Centro (-15%) e dal Sud e Isole ( 13%). A scala nazionale i mesi relativamente più secchi sono stati ottobre (-62%) e gennaio (-54%), mentre il mese relativamente più piovoso è stato agosto (+69%). Le prolungate condizioni di siccità, associate alle alte temperature, – rileva il Rapporto – hanno determinato una forte riduzione della disponibilità naturale di risorsa idrica: stimata per l’Italia una disponibilità annua di 221,7 mm (ca. 67 km3), che rappresenta il minimo storico dal 1951 a oggi, e delinea una riduzione di circa il 50% rispetto alla disponibilità annua media di risorsa idrica stimata per l’ultimo trentennio climatologico 1991-2020. Nel 2022 non sono mancati eventi estremi di precipitazione, in alcuni casi eccezionali. Particolarmente rilevante è stato il tragico evento che il 15 settembre ha investito le Marche, dove un sistema temporalesco autorigenerante e stazionario ha causato fenomeni intensi e localizzati, con precipitazioni giornaliere che hanno superato localmente i 400 mm. A fine novembre 2022, l’Alto Adriatico è stato interessato da un evento meteo-marino eccezionale, connesso al fenomeno della ciclogenesi alpina, che ha fatto temporaneamente registrare valori di innalzamento del livello del mare sotto costa anche superiori a 200 cm (tra i più alti delle serie storiche esistenti), che hanno reso necessaria l’attivazione delle barriere del MOSE di Venezia.

Da ricordare anche l’evento drammatico del 26 novembre a Ischia, con precipitazioni intense e massimi di 176,8 mm in 24 ore, presso la stazione di Forio d’Ischia e 13,4 mm in 10 minuti, presso la stazione di Monte Epomeo, che ha innescato colate di fango e causato la perdita di vite umane e ingenti danni al territorio. L’inverno 2022 è stato caratterizzato da una copertura nevosa esigua rispetto agli ultimi decenni e che si è fusa velocemente nei mesi primaverili ed estivi a causa delle alte temperature: nel mese di maggio è stata stimata una superficie inferiore a 5.000 km2, paragonabile a una situazione tipica di fine giugno-luglio. Il protrarsi nel corso dell’anno di questa, finora rara, combinazione di precipitazioni nevose molto scarse e temperature decisamente sopra le medie climatologiche, – rileva il Rapporto – ha contribuito ad alimentare le condizioni di forte siccità, oltre ad avere pesanti conseguente sui ghiacciai alpini che già a partire dai primi giorni di giugno si sono ritrovati in gran parte scoperti da neve: la fusione glaciale 2022 nel settore nord-occidentale delle Alpi è stata quattro volte più intensa rispetto alla media degli ultimi 20 anni.

Agricoltura e rinnovabili insieme per transizione ecologica in Puglia

Agricoltura e rinnovabili insieme per transizione ecologica in PugliaMilano, 20 lug. (askanews) – La siccità dello scorso anno, le catastrofiche alluvioni di quest’estate e le ondate di calore che stanno uccidendo migliaia di persone e danneggiando il comparto agroalimentare italiano, non lasciano più margini al dubbio. Occorre un’alleanza tra il mondo delle rinnovabili e il mondo agricolo per abbandonare definitivamente i combustibili fossili in favore di energie pulite, come quella solare o eolica, per abbattere le emissioni all’origine dei cambiamenti climatici. Una transizione energetica ed ecologica è possibile attraverso un approccio sistemico. È questo il focus del convegno “Agricoltura e rinnovabili insieme per la transizione ecologica della Puglia. Le best practice amiche del paesaggio e del mare”, promosso da Fondazione UniVerde, Società Geografica Italiana, Coldiretti Puglia con la main partnership di Renexia, in programma a Taranto venerdì 28 luglio, al Jonian Dolphin Conservation (Ketos Centro euromediterraneo del mare e dei cetacei, Palazzo Amati – Vico Vigilante snc).

L’obiettivo condiviso è quello di avviare un percorso che consenta al settore primario e all’industria delle rinnovabili di creare sinergie e disegnare nuovi modelli di sostenibilità amici del paesaggio, delle tradizioni agricole e del mare. Così come l’eolico offshore si sta impegnando a rispettare gli ecosistemi marini, il fotovoltaico può collaborare con le imprese agricole anche per una multifunzionalità sostenibile. La Puglia è una regione di opportunità, caratterizzata da un comparto agricolo di altissima qualità e apripista nella diffusione di nuove tecnologie per la produzione di energia rinnovabile. Una delle best practice che saranno presentate è infatti il lavoro svolto per il rispetto dei cetacei da Renexia insieme allo Jonian Dolphin Conservation proprio a Taranto nella realizzazione di Beleolico, il primo impianto eolico marino offshore d’Italia e dell’intero Mediterraneo. Allo stesso modo i sistemi agrivoltaici possono rappresentare un efficace strumento della transizione ecologica nel rispetto e nella valorizzazione delle attività e delle imprese agricole. Il dibattito sarà introdotto dai saluti di benvenuto di Rinaldo Melucci (Sindaco di Taranto) e Carmelo Fanizza (Presidente Jonian Dolphin Conservation). A seguire, si terrà l’introduzione dei lavori a cura di Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde e componente Consiglio Direttivo della Società Geografica Italiana) e Savino Muraglia (Presidente Coldiretti Puglia). Si proseguirà con la presentazione della best practice di Renexia a cura di Riccardo Toto (Direttore Generale Renexia). Faranno seguito gli interventi di Vannia Gava (Viceministro dell’ambiente e della sicurezza energetica), Patty L’Abbate (Vicepresidente Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, Camera dei Deputati), Mario Turco (Componente commissione permanente finanze e tesoro, Senato della Repubblica), Giacomo Aiello (Capo di Gabinetto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), Giuseppe Catalano (Capo di Gabinetto della Regione Puglia), Fabrizio Manzulli (Vicesindaco e Assessore allo sviluppo economico e all’innovazione, Comune di Taranto).

Fabrizio Venturi premiato al “Marateale” per la missione in Ucraina

Fabrizio Venturi premiato al “Marateale” per la missione in UcrainaMilano, 20 lug. (askanews) – Sarà il cantautore Fabrizio Venturi, direttore artistico del Festival della Canzone Cristiana di Sanremo, a ricevere il premio al premio “Marateale” nell’ambito della quindicesima edizione di “Marateale – Premio internazionale Basilicata”, in programma al Teatro sul mare dell’Hotel Santavenere di Matarea dal 25 al 29 luglio. Il riconoscimento è stato assegnato a Venturi per l’impegno sociale profuso nella realizzazione della sua missione di Pace in Ucraina e come primo artista italiano foriero di un messaggio di speranza al popolo ucraino devastato dalla guerra.

“Il Cinema contro la guerra” sarà uno dei temi principali che saranno affrontati durante la XV edizione del Festival Maratale. Il Direttore Nicola Timpone, infatti, è reduce dalla missione di Pace in Ucraina del Festival della Canzone Cristiana, condotta da Fabrizio Venturi e dal giornalista Biagio Maimone, in occasione della Festa della Repubblica Italiana tenutasi a Kiev, il 2 giugno, organizzata da l’Ambasciata d’Italia. Timpone, dopo aver incontrato alcuni Sindaci ucraini, ha avuto modo di visitare l’Ospedale Pediatrico Nazionale Kyiv Regional Children’s Hospital. “Grazie al vostro Paese molti bambini ucraini sono stati curati in Italia. Nel nostro Centro Pediatrico lavorano 100 chirurghi e 160 infermieri. Stiamo aprendo diversi reparti, tra cui quello di oncologia e chiediamo sostegno” ha dichiarato il Ceo dell’Ospedale Kateryna Savinova. Erano presenti all’incontro diversi primari di Ospedali, tra cui anche il Direttore di un Ospedale civile devastato dagli attacchi militari dell’esercito russo. Alcuni di essi emozionati hanno raccontato le atrocità subite dalla popolazione a causa della guerra ed il loro straziante dolore. “La visita in Ucraina, in occasione della Festa della Repubblica italiana, mi ha fatto capire il forte legame esistente tra il nostro Paese e il popolo ucraino. L’Italia riveste un ruolo fondamentale nella missione di Pace, per quanto attiene la diplomazia. L’Ucraina è una nazione che ha voglia di rinascere, di ricostruire, di tornare a vivere. Osservando le atrocità della guerra sono stato profondamente colpito dagli occhi smarriti dei bambini innocenti, i quali sono costretti a subire l’atroce devastazione della guerra, strappati dai magici sogni dell’infanzia, da cui è lontano il male e la sofferenza. Ad essi mi sono sentito molto vicino ed ho voluto esprimere il mio affetto profondo”, ha commentato Nicola Timpone. Nicola Timpone e il giornalista Biagio Maimone, anch’egli in visita a Kiev, hanno chiesto la candidatura dell’Area Sud della Basilicata a Patrimonio Mondiale dell’Umanità, ottenendo il sostegno del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e della Regione Basilicata Vito Bardi.

Tra le altre celebrità annunciate per la XV edizione della kermesse si annoverano Giancarlo Giannini, Carlo Verdone, Liz Hurley, Barbara d’Urso, Fabrizio Venturi, Francesca Fagnani, Edoardo Leo, Rocco Papaleo, Paolo Genovese, i ragazzi della fiction “Mare fuori”, Pio & Amedeo, Laura Chiatti, Marco Bocci, Ema Stokholma, Ermal Meta, Enzo Abitabile e i produttori Tarak Ben Ammar e Gianluca Corti.

Spagna, ultimo dibattito, ‘vince’ la sinistra, leader PP assente

Spagna, ultimo dibattito, ‘vince’ la sinistra, leader PP assenteRoma, 20 lug. (askanews) – A tre giorni dal voto, la sinistra ‘unita’ spagnola – Partito Socialista e Sumar – ‘vince’ l’ultimo dibattito secondo gli analisti dando una buona prova di coesione davanti a una coalizione di destra in difficoltà. Il premier Sanchez (socialista) e la sua vice, la leader di Sumar Yolanda Diaz si sono ritrovati assieme contro il solo leader dell’estrema destra di Vox Santiago Abascal. Assente – “si vergognava di presentarsi assieme a Vox” ha ironizzato Sanchez – il leader dei popolari Alberto Nunez Feijo. “Un’assenza molto presente”, commenta El Mundo, mentre su La Vanguardia l’analista Enric Juliana è anche più esplicito: un’assenza che è un clamoroso “errore” e “un’imprecisione” dal punto di vista della democrazia, scrive. A pochi giorni dal voto, l’esito del dibattito ribadisce dunque una sensazione di grande incertezza. Tutti i sondaggi vedono di fatto un testa a testa tra le due coalizioni e la differenza, secondo gli analisti, la faranno dieci, quindici seggi che potranno andare da una parte o dall’altra. Ma significativamente – questo in particolare si è visto dal dibattito – mentre la sinistra non è mai apparsa così unita, tra i Popolari e Vox ci sono ancora differenze e problemi.

Pedro Sánchez, Yolanda Díaz, Santiago Abascal e un assente molto presente: Alberto Núñez Feijóo. L’ultimo dibattito della campagna su RTVE, scrive El Mundo, è stato un faccia a faccia tra il candidato socialista e il candidato di Sumar, rispettivamente presidente e vicepresidente del governo, contro il leader Vox e contro il candidato PP, assente. Durante buona parte del duello, la leader di Sumar ha dominato con proposte e dati e ha monopolizzato la discussione scagliandosi contro Santiago Abascal mentre Pedro Sánchez ha mantenuto un profilo più istituzionale. Il candidato socialista ha detto chiaramente di andare alle urne con la speranza di poter governare con l’appoggio di Sumar e ha ipotizzato che il Pp lo farà con Vox anche se Feijóo, ha detto, “non ha partecipato al dibattito perché si vergogna di apparire insieme ad Abascal». Yolanda Díaz ha confermato le parole del socialista e ha assicurato che il suo partito aspira ad essere il sostegno del PSOE per rilanciare il governo di coalizione e impedire così alle politiche di destra di “danneggiare gli spagnoli”. Sánchez e Díaz sono sembrati in grande sintonia, per tutto il dibattito si sono chiamati direttamente per nome e non hanno avuto alcun momento di disaccordo.

Sulla difensiva, il leader di Vox Santiago Abascal ha criticato Sánchez dicendo che le sue decisioni di governo sono nate da “una menzogna sovrana” perché frutto di patti con partiti separatisti o indotte da “burocrati internazionali”. E ha ribadito che “governare sulla base della menzogna è illegittimo”. Messo alle strette, il leader di Vox ha dovuto però anche lamentarsi contro i Popolari che almeno in teoria continuano a ripetere di non voler guidare un governo assieme a Vox. Su La Vanguardia, l’analista Enric Juliana, assegna la ‘vittoria’ nel dibattito ai due leader della sinistra, e in particolare a Yolanda Diaz. Feijo, scrive, non presentadosi voleva sminuire la rilevanza dell’ultimo dibattito preelettorale ma ha sbagliato: “l’appuntamento di ieri sera, perfettamente condotto dal giornalista Xabier Fortes, non è stato di seconda divisione. Non è stata una perdita di tempo, visto che la partita non è ancora del tutto risolta, per quanto i sondaggi concordino su un possibile vincitore. Dieci o quindici deputati in una direzione o nell’altra possono creare nella notte del 23 scenari politici molto diversi. La decisione di Núñez Feijóo di non partecipare al dibattito può essere considerata sbagliata, a prescindere da considerazioni tattiche. L’uomo che oggi ha le migliori possibilità di presiedere il futuro Governo aveva l’obbligo di presentarsi in tribuna. Come democratico, ieri sera Feijóo ha commesso una “imprecisione”.

“Santiago Abascal ha avuto momenti incisivi. Molto istituzionale, Sánchez per la prima volta ha difeso in modo molto esplicito la continuità della coalizione. La vera vincitrice – conclude Juliana – è stata Yolanda Díaz, con la sua grande verve”.

Difesa europea, Occar con Eurosam per ulteriori sistemi Samp-T ng

Difesa europea, Occar con Eurosam per ulteriori sistemi Samp-T ngRoma, 19 lug. (askanews) – Il 18 luglio 2023, il direttore di OCCAR-EA, Joachim Sucker, e l’amministratore delegato di eurosam, Eva Bruxmeier, hanno firmato l’emendamento del contratto FSAF-PAAMS Sustainment & Enhancement (S&E) per l’approvvigionamento di sistemi terrestri di difesa aerea di nuova generazione SAMP/T NG per l’Aeronautica Militare italiana.

La commessa si aggiunge alla produzione di SAMP/T NG sottoscritta nel gennaio 2023 per l’Esercito Italiano e l’Aeronautica Militare Francese. OCCAR (Organisation Conjointe de Coopération en matière d’ARmement) ha commissionato questo emendamento al contratto S&E al Consorzio italo- francese eurosam – sostenuto dai suoi tre azionisti MBDA France, MBDA Italia e Thales LAS France – su delega del Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti (SEGREDIFESA) e della Direction Générale de l’Armement (DGA).

Il contratto è stato siglato alla presenza dei rappresentanti di SEGREDIFESA, DGA e dell’Aeronautica Militare Italiana, che entra ora a far parte dei clienti domestici del sistema FSAF-PAAMS, dopo l’Esercito e la Marina Militare Italiana, la Marina e l’Aeronautica francese e la Marina Militare britannica. Con questo contratto l’Aeronautica Militare italiana potrà contare sulla capacità di difesa terra-aria del sistema SAMP/T NG, equipaggiato con il radar Kronos Grand Mobile High Power di Leonardo (vedi nota). Lo sviluppo del sistema SAMP/T NG, avviato nel 2021 in collaborazione tra Francia e Italia, è una evoluzione del sistema SAMP/T, in servizio dal 2010 e attualmente utilizzato da clienti in Europa e nel Medio Oriente. Il sistema SAMP/T NG si basa su: – Un missile evoluto che amplia la famiglia ASTER: l’ASTER Block 1 NT (nuova tecnologia) di MBDA che include un nuovo seeker e un nuovo computer.

– Un lanciatore aggiornato. – Un nuovo radar AESA (Active Electronically Scanned Array) rotante, multifunzione a 360°: il Kronos Grand Mobile High Power di Leonardo per l’Italia e il Ground Fire 300 di Thales per la Francia.

– Un modulo di comando e controllo comune, basato su un’architettura software di comando e controllo aperta ed aggiornata, e una connettività migliorata. Il SAMP/T NG è progettato per realizzare tutte le missioni terrestri di difesa aerea con nuove e avanzate capacità chiave. È un sistema di difesa missilistica superficie-aria a lungo raggio in grado di: – offrire un raggio di sorveglianza aerea di oltre 350 km e un raggio di intercettazione di oltre 150 km. – Operare in ambienti densamente popolati da aerei civili, in cooperazione con aerei militari amici, e totalmente integrato nelle reti di difesa aerea. – Fornire una protezione a 360° alle Forze Armate e ai siti civili o militari sensibili. – Offrire una doppia capacità per abbattere simultaneamente tutti i tipi di bersagli, in qualsiasi combinazione. – Contrastare minacce emergenti e future come missili ipersonici, missili balistici manovranti, veicoli di rientro di missili balistici, missili da crociera ad alta velocità, UAV e velivoli altamente manovrabili, in uno scenario di attacco di saturazione e un ambiente impegnativo dal punto di vista cyber. – Essere schierato rapidamente con un numero limitato di personale e integrato facilmente in una rete di difesa aerea. Con queste funzionalità avanzate, il SAMP/T NG fornirà a Francia, Italia e qualsiasi altro cliente la capacità di garantire la sovranità del proprio spazio aereo, proteggere territorio, popolazioni e truppe durante le proprie operazioni.

Bando per 300 assunzioni al Maeci per l’internazionalizzazione

Bando per 300 assunzioni al Maeci per l’internazionalizzazioneRoma, 19 lug. (askanews) – È stato pubblicato sul portale Inpa.gov il bando di concorso per la selezione di 300 funzionari non dirigenziali del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. La selezione sarà gestita dal Dipartimento della Funzione Pubblica-Commissione RIPAM, avvalendosi di Formez PA.

Le nuove assunzioni permetteranno alla Farnesina e alla sua rete diplomatico-consolare di rispondere con maggiore incisività alle attuali sfide di politica estera e di consolidare l’attività al servizio dei connazionali e delle imprese nella loro proiezione internazionale. Il personale da selezionare comprenderà 60 funzionari per i servizi di informatica, telecomunicazioni e cifra; 145 funzionari amministrativi, contabili e consolari; 30 funzionari del profilo economico, finanziario e commerciale; 50 funzionari dell’area della promozione culturale e 15 unità con funzioni di architetto/ingegnere.

Il concorso è il primo pubblicato dalla commissione RIPAM in applicazione delle novità introdotte con il Dl 44/2023 (legge 74/2023) e con il Dpr 82/2023, che stabiliscono tempi rapidi per l’assunzione di persone con competenze orientate al valore pubblico. La nuova normativa rende le regole di accesso al pubblico impiego più snelle e razionali, privilegiando digitalizzazione e semplificazione, promuovendo parità d’accesso ed equilibrio di genere, garantendo massima partecipazione e piena trasparenza ed efficienza delle procedure.

Italia Polo Challenge, da giovedì a sabato lo show torna in Sardegna

Italia Polo Challenge, da giovedì a sabato lo show torna in SardegnaRoma, 19 lug. (askanews) – Arzachena, per il terzo anno di fila, è la capitale del polo. Da domani, giovedì 20, a sabato 22 luglio, Porto Cervo ospita la tappa sarda di Italia Polo Challenge, circuito di arena polo organizzato dalla Federazione Italiana Sport Equestri che completa un giro d’Italia iniziato a febbraio a Cortina d’Ampezzo e proseguito a maggio a Roma, inserito nel programma dello CSIO di Piazza di Siena. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Arzachena ed è stata aperta, come di consueto, dalla doppia sfilata di presentazione dell’evento, alla presenza del sindaco Roberto Ragnedda: la prima si è svolta questa mattina alle ore 11 per le strade di Arzachena, la seconda si terrà alle ore 18 per quelle di Porto Cervo. In entrambi i casi, ad accompagnare i giocatori a cavallo è stata la Banda Musicale della Brigata Sassari. L’evento sportivo si svolgerà, come nelle precedenti due edizioni, al centro sportivo Andrea Corda di Abbiadori, per l’occasione “riconvertito” da campo di calcio in campo di polo. Tra i principali obiettivi di Italia Polo Challenge, infatti, c’è proprio quello di portare il polo in location tradizionali e alla portata di tutti gli appassionati, che tra il 2021 e il 2022 hanno fatto registrare il tutto esaurito nelle serate di gara. Arriveranno cavalli e giocatori da ogni parte del mondo, proseguendo quindi nel percorso di crescita di una disciplina in costante ascesa, come dimostra anche la recente medaglia d’argento della Nazionale femminile nell’Europeo disputato pochi giorni fa a Punta Ala.

Si torna quindi in Sardegna, regione dove il cavallo è una religione e fa parte della cultura del lavoro e del folklore di un popolo intero. L’evento, che oltre a quello della FISE può contare sul sostegno della Regione Sardegna e del Comune di Arzachena, sarà come di consueto all’insegna della sostenibilità e della biodiversità, abbracciando località turistiche d’eccezione, dove centinaia di migliaia di visitatori ogni anno possono godere di 88 chilometri di costa, 50 spiagge, di sette imponenti siti archeologici e di una tradizione enogastronomica che rende la Sardegna un territorio unico nel suo genere. “Arzachena ospita per il terzo anno consecutivo il prestigioso circuito Italia Polo Challenge, che fa tappa nel nostro territorio con un torneo coinvolgente e spettacolare nel villaggio allestito a pochi passi da Porto Cervo – afferma Nicoletta Orecchioni, delegata allo Sport e Spettacolo del Comune di Arzachena -. Auspichiamo una grande partecipazione del pubblico e di giovani appassionati della disciplina nell’ottica di far crescere l’evento affinché diventi un appuntamento consolidato del nostro calendario sportivo”. “Un altro importante appuntamento – ha dichiarato Marco Di Paola, presidente della Federazione Italiana Sport Equestri – per il settore del polo, che, dopo il successo degli Europei Femminili di Punta Ala andati in scena dal 6 al 9 luglio, è nuovamente al centro del programma sportivo con la terza edizione del torneo internazionale Italia Polo Challenge. Un evento già molto apprezzato negli appuntamenti di Cortina d’Ampezzo e nel contesto del 90° CSIO di Roma Piazza di Siena per quanto riguarda il 2023, torna nella cornice di Porto Cervo, dove i nostri atleti porteranno l’adrenalina del polo in uno spettacolo che regalerà al pubblico di appassionati e interessati un’esperienza speciale nel dinamico mondo di questo settore”.

Saranno quattro le squadre che si sfideranno ad Abbiadori. U.S. Polo Assn. (con in campo Therence Cusmano, Angel Valdez e Massimo Giambarresi), Union (Eduardo Blousson, Alfredo Boden e Felipe Kelly), Hotel Petra Bianca (Davide Fioranelli, Francesco Scardaccione e Patricio Rattagan) e Natuzzi (Miguel Lagos Marmol, Fabrizio Facello e Alexander Aggravi). Il calendario prevede due partite al giorno da giovedì 20 a sabato 22, con inizio alle 19.30 e alle 20.30 e ingresso libero alle tribune del centro sportivo di Abbiadori. Previsto anche un torneo di polo pony per cavalieri e amazzoni Under 17 in sella a pony che non devono superare i 149cm di altezza. Polo, ma non solo, ad Abbiadori, con il torneo di Italia Polo Challenge che sarà come sempre accompagnato da musica dal vivo, degustazioni eno-gastronomiche e dj set, con il villaggio ospitalità allestito da Natuzzi a pochi passi dal campo che permetterà a tutti gli spettatori di vivere un’esperienza all’insegna del divertimento.