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In Campidoglio confronto su opportunità commerciali nel Mediterraneo

In Campidoglio confronto su opportunità commerciali nel MediterraneoRoma, 8 feb. (askanews) – Si è svolto il 6 febbraio scorso in Campidoglio nella sala del Carroccio, “Italia – Malta: opportunità e sinergie”. Il confronto internazionale sullo sviluppo culturale e commerciale nell’area mediterranea che ha coinvolto istituzioni, amministrazioni locali, imprese esperti e docenti universitari. L’iniziativa è stata patrocinata dalla Confederazione Italiana di Unione delle professioni intellettuali (CIU-UNIONQUADRI) il sindacato maggiormente rappresentativo delle professionaità dei quadri del settore pubblico e privato, componente del CNEL e del CESE di Bruxelles. Obiettivo: far comprendere, soprattutto alle piccole e medie imprese partecipanti, il sistema economico e politico dell’area mediterranea, con un particolare focus sul forte sviluppo economico che alcuni paesi UE stanno vivendo.
Ad aprire i lavori il Consigliere capitolino Mariano Angelucci, Presidente della Commissione Turismo, Moda, Relazioni Internazionali e grandi eventi che ha dichiarato “Giornate come queste che mettono in contatto amministratori pubblici, cittadini, imprese e mondo delle Università sono fondamentali per creare dei momenti di confronto e di informazione. Per questo sono contento di parlare a ospiti di un partner strategico per il nostro Paese, quale è Malta”. Angelucci ha aggiunto: “Parlare di Malta, in chiave economica ed imprenditoriale, attraverso le voci vive di chi quotidianamente si occupa di impresa, formazione e cultura in questa meravigliosa realtà che tanto ha da offrire ha un grande valore. Il Campidoglio, la casa dei romani, è sempre aperto quando si tratta di realizzare iniziative a favore dei cittadini e delle relazioni internazionali”.
Alessandro Alongi, Consigliere del XII Municipio, ha tenuto una relazione sul ruolo delle innovazioni tecnologiche come volano di crescita in alcuni paesi dell’area mediterranea: “Malta, in particolare, è un’isola proiettata verso il futuro, altamente sviluppata in termini di connettività a banda ultralarga, ragazzi e giovani generazioni formate e consapevoli della strategicità del digitale e un governo nazionale che sta attuando delle precise politiche pubbliche tese all’innovazione”.
L’iniziativa si colloca in un progetto più ampio che mira a costruire le basi per una vera coesione europea che parta dai cittadini. Proprio Marco Ancora, responsabile del dipartimento cultura di CIU Unionquadri, ha ricordato una iniziativa da loro patrocinata nell’arcipelago maltese lo scorso maggio a La Valletta, patrocinata anche del Comune di Roma (Assessorato alla Cultura), dall’Istituto Italiano di Cultura a La Valletta (Ufficio Culturale dell’Ambasciata Italiana a Malta, organismo del Ministero degli Affari Esteri) che si è svolto negli spazi della società Dante Alighieri (a La Valletta). Ancora ha ribadito come la cultura rappresenti un volano per l’economia e sia la base, pur ricordando il nostro passato, per proiettarci nel futuro ed ha proposto Malta come centro di forum e convegni, a partire dal mondo del lavoro e della cultura.

Sanremo, sui social il Festival è cresciuto tantissimo

Sanremo, sui social il Festival è cresciuto tantissimoMilano, 8 feb. (askanews) – Sanremo visto dai social secondo il Monitoraggio a cura di DeRev, società di strategia e comunicazione digitale. Tra i profili storici (escluso Amadeus), la crescita maggiore in termini di follower l’ha fatta registrare proprio Sanremo. In totale, 217mila follower in più, dei quali 144mila su Facebook (+20%) e 50mila su TikTok (+68%).
Tra gli artisti che si sono esibiti, domina Mengoni: +57mila follower. Considerato che si tratta di un artista di lungo corso, è probabile che sia stato scoperto dai più giovani (17mila nuovi follower, infatti, sono arrivati su TikTok e 32mila su Instagram). A seguire, dopo Mengoni, le crescite maggiori sono state registrate da: gIANMARIA (+16,7mila), Coma Cose (+11,3mila), Ultimo (+10,6mila) e Ariete (+10,2mila). In termini di interazioni, il Festival è cresciuto tantissimo. In occasione della prima serata dello scorso anno aveva mosso 2,7 milioni di interazioni tra tutte le piattaforme sui profili dei cantanti, quest’anno oltre 4 milioni. Ai quali va aggiunta la performance di Sanremo stesso che ha totalizzato un volume 1,7milioni di interazioni, delle quali 900mila (oltre la metà) su TikTok. Anche Ferragni ha beneficiato della serata: per quanto la sua fanbase sia già amplissima, ha arricchito di 52mila follower su Ig. Il popolo social, invece, non ha gradito Blanco. Si registra l’unica decrescita in termini di follower (-13,3mila) che, anche se non particolarmente massiccia, si configura come un unicum: non era mai successo che un personaggio in occasione di un momento di visibilità globale perdesse utenti. Da segnalare il neonato profilo Ig di Amadeus che ha registrato picchi in 20 minuti (da pochi centinaia di follower a mezzo milione), andando in crash per sovraccarico più volte.
Di cosa si è parlato di più: Ferragni vs Blanco. Sui social media sono stati condivisi 920 articoli che parlano di Chiara Ferragni. Questi articoli hanno generato 213mila interazioni. Analisi del sentiment: 48% ironia; 35% apprezzamento; 11% indignazione; 3% tristezza; 3% stupore. Sui social media sono stati condivisi 833 articoli che parlano di Blanco. Questi articoli hanno generato 362mila interazioni (quindi gli utenti hanno partecipato più alle conversazioni su Blanco che non a quelle su Ferragni). Analisi del sentiment: 65% indignazione; 28% ironia; 3% tristezza; 2% love, 2% stupore.
Quella su Blanco è anche la notizia che ha generato più interazioni in assoluto in Italia (la Ferragni è soltanto al 12esimo posto, mentre Blanco ricorre 8 volte tra le prime 12 posizioni). È anche la terza notizia al mondo ad aver generato più interazioni.

Lombardia, Balotta (Avs): Pedemontana è Salerno-Reggio del Nord

Lombardia, Balotta (Avs): Pedemontana è Salerno-Reggio del NordMilano, 8 feb. (askanews) – La Pedemontana “è motivo di vergogna: solo Fontana fa finta di non capirlo”. Lo afferma Dario Balotta, candidato alle elezioni regionali nella lista Verdi Sinistra a Milano e Monza per Majorino Presidente, che definisce l’infrastruttura stradale “la Salerno-Reggio Calabria del nord”. “E ferma da oltre 10 anni – afferma Balotta in una nota – Ha consumato oltre 1 miliardo di euro di soldi pubblici eppure il pedaggio costa 20 centesimi al km (il doppio della media italiana) e così nessuno la usa. Ha consumato milioni di metri quadri di verde senza restituire al territorio né servizi né compensazioni. Tiene in ostaggio da anni decine di migliaia di piccoli proprietari che forse saranno espropriati e forse no, prigionieri in casa loro senza avere disponibili le loro proprietà. Ha indebitato – prosegue Balotta – i lombardi per oltre mezzo miliardo di euro sottratti alla sanità ed ai trasporti pubblici e che comunque la devono pagare ogni volta che la usano. Non ha realizzato le opere di compensazione destinate al territorio e ai cittadini”. Per Balotta, la Pedemontana “non sarà completata, perché i soldi non bastano, Ciò significa solo nuovi ricatti ai cittadini ed al territorio della Brianza”.

Unicampus, XV master universitario di II livello in Homeland Security

Unicampus, XV master universitario di II livello in Homeland SecurityRoma, 8 feb. (askanews) – In un contesto che vede la necessità per le aziende e le pubbliche amministrazioni di fronteggiare nuove minacce legate al contesto geo-politico mondiale, alla recrudescenza di fenomeni di estremismo, ai crescenti rischi del cyberspace, ai sempre più frequenti eventi climatici estremi è fondamentale avere professionisti in grado di affrontare queste nuove sfide con una visione integrata e unitaria.
È questo l’obiettivo del Master universitario di II livello in Homeland Security – sistemi, metodi e strumenti per la security e il crisis management dell’Università Campus Bio-Medico di Roma
, giunto ormai alla sua XV edizione che prenderà le mosse il prossimo 8 marzo 2023. Anche quest’anno sarà un’edizione blended per meglio conciliare le attività di formazione con quelle lavorative: il 60% lezioni saranno svolte in aula e il 40% delle lezioni in live streaming.
Il Master si rivolge sia a coloro che vogliono avvicinarsi al complesso mondo della security industriale che ai professionisti che lavorano nel settore e che vogliono razionalizzare le loro conoscenze, oltre che a coloro che operano nel settore pubblico, nelle forze dell’ordine e armate che vogliono specializzarsi in un settore in crescita e in costante evoluzione.
C’è tempo fino al 16 febbraio per candidarsi. L’ammissione avviene tramite graduatoria dopo un colloquio conoscitivo con la commissione di valutazione.Per maggiori informazioni sul programma didattico, borse di studio e quote agevolate è possibile visitare il sito web dedicato www.masterhomelandsecurity.eu oppure scrivere a ucbmacademy@unicampus.it.

Dl milleproroghe,medici famiglia possono andare in pensione 72 anni

Dl milleproroghe,medici famiglia possono andare in pensione 72 anniRoma, 8 feb. (askanews) – I medici di famiglia e i pediatri di libera scelta convenzionati con il Servizio sanitario nazionale possono andare in pensione a 72 anni. Lo prevede un emendamento di maggioranza al decreto legge milleproroghe approvato dalle Commissioni al Senato. Questa facoltà non è concessa agli altri medici.
Con un altro emendamento approvato dalle Commissioni viene prorogata la possibilità di riconoscere nel monte ore formativo dei tirocinanti la sostituzione dei medici di base.

Sanremo, la giuria adolescenti vota Mr Rain la prima serata

Sanremo, la giuria adolescenti vota Mr Rain la prima serataMilano, 8 feb. (askanews) – Mr Rain votato per la canzone più bella. Radioimmaginaria, coordina 1000 ragazzi tra 11 e 22 anni di tutta Italia che votano ogni sera le canzoni e l’interpretazione degli artisti ma anche il loro look. Nella prima serata del Festival Sanremo La Giuria degli Adolescenti, organizzata per il quinto anno consecutivo da Radioimmaginaria, “consacra” Mr Rain con il 25% dei voti per la canzone più bella. Al secondo posto di posizione Ultimo che raccoglie il 18% dei consensi e poco distante Marco Mengoni con il 17%. Secondo i ragazzi indubbiamente l’outfit più figo è stato quello di Elodie (7%) e l’esibizione più trash quella di Anna Oxa (36%) La Giuria degli Adolescenti è composta da 1000 ragazzi di età compresa tra 11 e 22 anni provenienti da ogni parte d’Italia. La redazione di Radioimmaginaria, la web radio degli adolescenti (11-17 anni) da una postazione collocata a Casa Sanremo raccontano la kermesse sanremese ai loro coetanei. Nonostante l’età e l’ora tarda, i giovani votanti seguono le serate del festival per esprimere, attraverso una piattaforma, un voto ogni sera sulle canzoni e gli interpreti. I ragazzi danno un parere anche sul look dei cantanti: il migliore “outfit” e quello “più trash”. Il sabato sera si potranno votare soltanto gli artisti che parteciperanno alla finale. Ogni votante a fine festival sarà libero di scegliere nuovamente, anche un artista che non ha gareggiato nella serata finale. Il premio sarà comunicato, prima del vincitore ufficiale della 73 edizione del Festival di Sanremo.

Legalità, tutto esaurito al cinema “Troisi” per il Montespaccato Calcio

Legalità, tutto esaurito al cinema “Troisi” per il Montespaccato CalcioRoma, 8 feb. (askanews) – Overbooking di pubblico e personalità per il cortometraggio “Legalità in campo” realizzato da “Sportmemory” e dedicato alla storia di riscatto di un quartiere. L’appuntamento è stasera, al Cinema Troisi in Via G. Induno, 1, nel cuore di Trastevere, con inizio alle ore 19 e di fronte ad oltre 300 fra giovani, cittadini di Montespaccato e rappresentanti delle Istituzioni, con la presentazione in anteprima nazionale del cortometraggio “Montespaccato Calcio. Legalità in campo”, realizzato da “Sportmemory” nell’ambito del progetto “Roma Sport Sociale”, cui seguirà un confronto/dibattito sull’attuale situazione della Polisportiva e del Centro sportivo “Don Pino Puglisi” alla luce del recente rinvio della decisione sull’eventuale confisca definitiva.
Una iniziativa che oltre a vedere la partecipazione dei vertici delle istituzioni competenti in materia di sicurezza, legalità e gestione dei beni sequestrati e confiscati, rappresenta anche una sorta di “stati generali” dello sport, vista la partecipazione di tutti i più importanti rappresentanti del settore, dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, all’Assessore allo Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato, al Presidente e Amministratore delegato di Sport e Salute Vito Cozzoli, alla Presidente del Credito Sportivo Antonella Baldino, al Presidente della FIGC Gabriele Gravina, al Presidente della LND Giancarlo Abete e alla Vice Presidente del CONI, Silvia Salis.
“Siamo felici di questa massiccia partecipazione sia da parte dei vertici delle Istituzioni che da parte di ragazzi, giovani e famiglie di Montespaccato e dei quartieri limitrofi – ha dichiarato il Presidente di Asilo Savoia Massimiliano Monnanni, promotore dell’iniziativa – Abbiamo raggiunto la capienza massima del cinema – prosegue – e ci dispiace moltissimo aver dovuto dire no a molte altre persone della zona che avrebbero voluto partecipare, così come di dover “emigrare” a Trastevere – e ringrazio ovviamente i ragazzi del Piccolo America per averci accolto a braccia aperte – perché purtroppo a Montespaccato, in attesa della trasformazione dell’ex Campari in centro aggregativo e culturale, non esistono strutture e luoghi al chiuso dove poter incontrare così tante persone. Confidiamo – conclude – che la presentazione di questo cortometraggio serva non tanto a celebrare i risultati raggiunti dal luglio 2018 ad oggi – che sono sotto gli occhi di tutti – ma soprattutto a garantire – anche dopo le recenti novità sull’ulteriore procrastinarsi dell’esito della procedura di prevenzione in atto ormai da più di 4 anni – la prosecuzione di questa esperienza unica in Italia attraverso scelte coraggiose e condivise con la popolazione e le realtà associative di Montespaccato”.

Cia-Nomisma: agricoltura vale 72,4 mld ma cresce solo a valore (+21%)

Cia-Nomisma: agricoltura vale 72,4 mld ma cresce solo a valore (+21%)Milano, 8 feb. (askanews) – Agricoltori afflitti dall’aumento dei costi di produzione a causa della guerra e consumatori in crisi per l’inflazione. E’ questo il primo impatto dello studio Nomisma per Cia “Le nuove sfide per l’agricoltura italiana”, con un’Italia più preoccupata della media Ue, dove il 51% dei cittadini è in difficoltà economiche contro il 45% del resto d’Europa. Dopo la spinta nel post Covid, anche l’agricoltura è in fase di stallo e, pur confermandosi fra le principali dell’Ue (72,4 miliardi di valore della produzione), registra una variazione positiva solo grazie all’escalation dei prezzi agricoli (+21%).
Le commodity, già cresciute nel 2021, sono schizzate nel 2022: riso (+69%), soia (+12%), frumento (+42%), mais (+39%). L’inflazione pesa su tutto il settore food (+13,1% annuo) con picchi per pasta (+20%), prodotti lattiero-caseari (+17,4%) e olio (+16,2%). Allo stesso tempo, tutti i settori agricoli sono stretti dall’aumento generale dei costi di produzione (+22%), guidati dal +55% della voce energia. Le maggiori tensioni si registrano nell’approvvigionamento degli input tecnici dall’estero, soprattutto fertilizzanti, che per il 62% sono extra-Ue.
Il 98% degli italiani è preoccupato per la crescita dei prezzi alimentari. L’84% dei consumatori ha, infatti, modificato la spesa alimentare, con lo stop al superfluo per il 46% e la rinuncia ai beni voluttuari e di maggior costo: carni rosse tagliate (-14%), pesce (-9%), salumi (-8%) e vino (-6%). Lo testimoniano anche i canali retail che vedono un +12% dei discount. Anche la crescita dell’export agroalimentare (+16% sul ’21) è in parte legata all’inflazione. Parallelamente, l’aumento dell’import porta al netto peggioramento del saldo attivo della bilancia commerciale (da 4,9 miliardi del 2021 a soli 300 milioni per il 2022). La filiera ha, dunque, retto, di fronte alle difficoltà, ma potrebbe pericolosamente vacillare se la situazione si protrae per tutto il 2023.
Pesa ancora il gap cronico di servizi e infrastrutture tra città e aree interne, dove sale al 28% il rischio di esclusione sociale per i giovani. L’Italia si distingue per un ampio digital divide, posizionandosi solo al 18esimo posto in Ue per le difficoltà che registra su questo fronte soprattutto in termini di capitale umano e servizi pubblici digitali. Anche sulla connettività, le aree rurali garantiscono l’accesso a internet con smartphone solo al 74% della popolazione, contro l’81% delle grandi città. Per quanto concerne le infrastrutture di trasporto, ancora grande disomogeneità che rende alcune parti del Paese vicine agli standard Ue e altre profondamente penalizzate.
C’è, invece, un’Italia agricola che è leader in Europa per le attività connesse, come gli agriturismi, la prima trasformazione, le fattorie sociali e le agroenergie. Valgono 5,3 miliardi e incidono sulla produzione agricola per il 10% (in Ue solo il 4%) e si confermano elemento importante per preservare il capitale umano nelle aree rurali. Si registrano tuttavia due velocità, con il Centro-Nord del Paese che è molto più avanti in fase di integrazione della multifunzionalità (Nord-Ovest 12%, Nord-Est 10%, Centro 9%), rispetto al Sud (solo il 2%), che potrebbe potenziare specialmente gli agriturismi, nelle regioni a forte vocazione turistica.
L’Italia agricola è in corsa per il Green Deal con la riduzione del 55% delle emissioni di gas effetto serra entro il 2030 per arrestare il riscaldamento globale. A fronte di una crescita del 67% delle emissioni globali del pianeta nel 2021 in Europa, si è conseguita una riduzione del 27%. L’Italia è in linea, con una contrazione del 26%. Si ricorda, peraltro, che il 9% delle emissioni di gas serra arriva dall’agricoltura (il 6% dalla zootecnia) che però riassorbe il 10% di tali emissioni grazie a foreste, pascoli e colture permanenti. Gli obiettivi di minori emissioni sono funzionali a interrompere il riscaldamento globale, che sta portando a innalzamenti delle temperature generalizzati. In particolare l’area mediterranea, Italia compresa, rappresenta un “hot spot” per il cambiamento climatico. Gli ultimi anni sono stati, infatti, caratterizzati da numerosi eventi climatici avversi, in particolare la siccità, che ha investito il 10% delle aree agricole con colture erbacee e il 25% di quelle sommerse. Mais e riso hanno registrato un calo produttivo, rispettivamente pari al 23% e al 22%, il grano del 9% e la suinicoltura del 4,2%. La siccità si aggiunge al consumo di suolo, che nel biennio 2021-22 è tornato a crescere con una media di 19 ettari al giorno.
Il 2023 si è aperto con l’avvio della nuova Pac, che ha per obiettivo la redistribuzione a favore delle aziende medio-piccole (solo il 4,5% ha superficie maggiore di 50 ettari) e interventi a favore dei giovani agricoltori (il 9,3% degli agricoltori è under 40), mentre il 25% delle risorse complessive (875 milioni) è destinato a incentivare le pratiche sostenibili necessarie alla transizione ecologica. Parallelamente, prosegue l’attuazione del Pnrr che dedica 8,5 miliardi all’agroalimentare. Tutti questi fondi Ue sono orientati dalla strategia Farm to Fork; resta tuttavia l’interrogativo sugli effetti che potrebbe generare sulla produzione la proposta di nuovo regolamento sull’uso sostenibile (Sur) – decisione slittata di alcuni mesi – con cui l’Ue chiede all’Italia di ridurre del 62% l’uso dei fitosanitari e del 45% quelli più pericolosi. In assenza di difesa, però, si calcola un calo del 70% per le rese di grano duro, del 62% per l’olio e addirittura dell’81% per il pomodoro da salsa, dell’84% per il riso e dell’87% per il mais, indispensabile alla zootecnia da cui dipende il nostro Made in Italy. L’agricoltura tricolore, intanto, ha già avviato il percorso di riduzione dei fitofarmaci (-38%), impiega per il 45% prodotti ammessi nel bio e può centrare il target del 25% di superfici biologiche al 2030, con 2,2 milioni di ettari già convertiti e uno scarto di altri 900mila ettari per giungere all’obiettivo finale di 3,1 milioni di ettari.

L’ortofrutta italiana piace in Ue, leader nell’export conserve di pomodoro

L’ortofrutta italiana piace in Ue, leader nell’export conserve di pomodoroMilano, 8 feb. (askanews) – L’Italia è il primo Paese dell’Unione Europea per volume di esportazioni di conserva di pomodoro, uva, kiwi e nocciole sgusciate. È quanto emerge dal report del Centro studi Divulga che ha analizzato i dati sui flussi commerciali del settore ortofrutticolo europeo.
Il nostro Paese è leader europeo nelle esportazioni di conserve di pomodoro, intese come concentrato, succo e pomodori pelati: ne finiscono all’estero 2,1 milioni di tonnellate di prodotto per un valore di 2,1 miliardi di euro. Segue l’uva con 463mila tonnellate di prodotto per 794 milioni di euro di valore, rincorsi da da Paesi Bassi (382mila ton) e Spagna. Nella classifica delle esportazioni di ortofrutta tricolore, poi, troviamo i kiwi (268mila tonnellate per 508 milioni di euro di valore) e nocciole sgusciate (38mila tonnellate per 318milioni di valore). L’Italia poi si piazza al secondo posto per l’export di mele con 920mila tonnellate e un valore complessivo di 954 milioni di euro, con uno scarto minimo dalla Polonia con le sue 922mila tonnellate.
Con 284mila tonnellate per 110 milioni di valore, siamo poi il secondo esportatore di cocomeri dell’Ue, preceduti solo dalla Spagna (904mila ton), mentre siamo al terzo posto dietro Spagna e Paesi Bassi per insalate (220 milioni di valore per 112mila tonnellate esportate) e al quinto posto per le arance (122 milioni di valore per circa 119mila tonnellate di prodotto). Per questo agrume ci precede di gran lunga la Spagna con 1,5 milioni di tonnellate prodotte, e ancora Paesi Bassi (369mila ton), Grecia (329mila ton) e Portogallo (122mila ton). Buoni i dati sull’export di pere per le quali siamo sesti in Ue (115 milioni in valore per 71mila tonnellate di prodotto), anche se in calo negli ultimi 5 anni, e quelli per cavolfiori e broccoli (114 milioni di valore) con l’Italia al terzo posto con 88mila tonnellate di prodotto esportato preceduta da Spagna (420mila ton) e Francia (100mila ton).

Memorandum of Understanding Italia-Gb su export e investimenti

Memorandum of Understanding Italia-Gb su export e investimentiRoma, 8 feb. (askanews) – Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha ricevuto oggi alla Farnesina il Segretario di Stato per le Imprese e il Commercio del Regno Unito, Kemi Badenoch.
Nell’occasione, i due Ministri hanno firmato un innovativo Memorandum of Understanding (Dichiarazione d’Intenti) sul Dialogo strategico per la promozione delle esportazioni e degli investimenti bilaterali, si legge nella nota della Farnesina.
Attraverso il Memorandum, l’Italia e il Regno Unito puntano ad approfondire il solido partenariato economico tra i due Paesi, adattandolo al contesto “post-Brexit”.
“Questo Memorandum rappresenta una piattaforma di enorme potenziale per la promozione del nostro export e delle nostre eccellenze imprenditoriali, in un’ottica di crescita e prosperità condivisa, nel pieno rispetto delle competenze e dei nostri impegni UE”, ha dichiarato il Vice Premier Tajani.
L’intesa si propone di istituire un meccanismo strutturato di concertazione e collaborazione tra imprese, Istituzioni ed Enti preposti all’internazionalizzazione, con un focus sui settori più innovativi e ad alto potenziale di sviluppo, tra cui economia “verde”, tecnologie avanzate, scienze della vita, ingegneria ed industrie creative, start-up e innovazione, temi peraltro che l’Italia ha posto al centro della candidatura di Roma Expo2030.
“Sono molto lieta di essere qui a Roma per rafforzare le relazioni commerciali Regno Unito-Italia il cui valore supera i 43 miliardi di sterline. I legami commerciali con i paesi europei sono per noi di fondamentale importanza e questa partnership porterà enormi opportunità di export e investimento nei settori high-tech del futuro con forti prospettive di crescita, contribuendo a dare impulso a entrambe le nostre economie” ha dichiarato il Segretario di Stato per le Imprese e il Commercio Kemi Badenoch.