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Tag: askanews

Alta adesione allo sciopero di medici e infermieri

Alta adesione allo sciopero di medici e infermieriRoma, 20 nov. (askanews) – “Sulla base delle informazioni che iniziano ad arrivare dai territori, possiamo affermare che le percentuali di adesione allo sciopero di medici, dirigenti sanitari, infermieri e professionisti sanitari sono molto alte, fino a punte dell’85% compresi gli esoneri previsti per legge. Un segnale importante che dovrebbe far riflettere sulle condizioni di lavoro inaccettabili negli ospedali di tutta Italia e sulla condivisione delle ragioni della protesta da parte dei colleghi”. Lo dichiarano Pierino Di Silverio, segretario Anaao Assomed, Guido Quici, presidente Cimo-Fesmed, e Antonio De Palma, presidente Nursing Up, le organizzazioni promotrici dello sciopero di oggi.

Minori, Mattarella: l’uso indiscriminato dei social media è violenza psicologica

Minori, Mattarella: l’uso indiscriminato dei social media è violenza psicologicaRoma, 20 nov. (askanews) – “L’accesso indiscriminato ai social media e i tempi prolungati di utilizzo sono, per i fanciulli, forme esse stesse di violenza psicologica e fisica che possono avere gravi ripercussioni sul loro benessere, sulla loro salute e le loro relazioni sociali. Per prevenire questi rischi è cruciale che le famiglie, le scuole, le comunità e le istituzioni lavorino insieme al fine di creare contesti in cui i giovani possano sentirsi valorizzati, ascoltati e guidati e in cui possano avere il diritto di sognare, liberi di immaginare un futuro in cui esprimere appieno il proprio potenziale”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione, in occasione del 35mo anniversario dell’approvazione della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. “Tutelare i diritti dei bambini vuol dire dare un futuro alla società, vuol dire rendere i giovani protagonisti delle loro vite”, ha aggiunto.

Le preoccupazioni della Banca centrale europea

Le preoccupazioni della Banca centrale europeaRoma, 20 nov. (askanews) – Si fa più cupo il quadro dei rischi sulla stabilità finanziaria nell’area euro, secondo l’ultimo rapporto stilato dalla Banca centrale europea. Gli elevati livelli di valutazione di alcuni titoli e la concentrazione dei rischi rendono “i mercati sono più suscettibili a improvvise correzioni”, avverte l’istituzione, in un contesto di crescita economica che resta fragile e con dinamiche preoccupanti su commercio internazionale, geopolitica e incertezza delle scelte politiche.


Nel frattempo le vulnerabilità sui conti in alcuni Paesi e il potenziale di crescita a rilento sollevano inquietudini sulla sostenibilità dei debiti pubblici. E le potenziali difficoltà a onorare i pagamenti per alcune imprese e famiglie potrebbero innescare un indebolimento della qualità degli attivi delle banche e degli intermediari non bancari, specialmente se dovessero materializzarsi rischi sulla crescita economica. In questo studio semestrale (Financial stability review) la Bce parla di “elevate vulnerabilità alla stabilità finanziaria in un contesto volatile”. Sulla crescita economica e i rischi si sono acresciuti nella direzione dell’indebolimento, mentre l’inflazione si è avvicinata al 2% (l’obiettivo perseguito dalla politica monetaria della stessa Bce). Nel frattempo negli ultimi mesi sui mercati finanziari si sono verificati diverse episodi di marcata volatilità, finora di breve periodo.


“Le prospettive per la stabilità sono offuscate dalle incertezze macro finanziarie e geopolitiche, assieme alla crescente incertezza sulle politiche del commercio internazionale”, spiega il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos nell’editoriale del rapporto. Con ogni probabilità il riferimento è alla recente vittoria alle presidenziali Usa di Donald Trump. Ma anche prima di questo sviluppo stavano già accrescendo potenziali attriti sugli scambi commerciali tra Ue e Cina, così come tra Usa e Cina, per non parlare dell’alta tensione con la Russia.


Secondo l’analisi della Bce, finora i mercati finanziari si sono dimostrati resilienti ma sarebbe sbagliato abbassare la guardia. Le vulnerabilità di fondo rendono i mercati azionari e i mercati del credito potenzialmente propensi a ulteriori volatilità. E soprattutto nei mercati azionari le elevate valutazioni e la concentrazione del rischio aumentano le possibilità di bruschi aggiustamenti. Se dovessero materializzarsi scenari avversi, avverte l’analisi, il settore finanziario non bancario potrebbe amplificare le tensioni di mercato, date le sue fragilità a livello di liquidità, che in alcuni casi si combinano con un elevato ricorso alla leva finanziaria e con esposizioni al rischio concentrate su alcuni segmenti. Passando all’esame dei conti pubblici, nonostante il declino dei rapporti tra debito e Pil – dopo i forti rialzi seguiti a restrizioni, lockdown e misure compensatorie operati dai governi a motivo del Covid – secondo la BCE i fondamentali restano deboli in alcuni paesi. I costi di servizio del debito continueranno a salire, mentre verranno rinnovati i titoli in scadenza a tassi più alti di quelli a cui erano stati emessi. Gli elevati livelli di indebitamento combinati con prospettive di crescita deboli e con politiche incerte aumentano il rischio di dinamiche di spesa che sforerebbero le previsioni, creando allarmismi di mercato sulla sostenibilità dei debiti.


L’aumento dei costi di rifinanziamento legato ai rialzi dei tassi di interesse e la debolezza della crescita economica al tempo stesso pesano anche sui bilanci delle imprese, che riportano un indebolimento degli utili. Guardando al settore dell’immobiliare, la Bce vede un quadro misto, con una stabilizzazione dei prezzi delle case mentre l’immobiliare commerciale è ancora sotto tensione dopo che l’esplosione del lavoro da remoto e dell’e-commerce seguito al Covid e a tutte le sue sfaccettature non sembra destinato a rientrare. Più positivo il quadro sulle famiglie, che traggono beneficio della solidità del mercato del lavoro e che hanno aumentato il livello di risparmio e ridotto l’indebitamento. Su prestiti e credito, finora l’aumento dei rischi è stato graduale, dice la Bce, ma Pmi e famiglie a basso reddito potrebbero trovarsi in affanno se la crescita dovesse indebolirsi più del previsto, dinamica che influirebbe in maniera negativa sulla qualità del credito di banche e intermediari finanziari. Un altro possibile canale di rischio è sulle esposizioni all’immobiliare commerciale. La Bce tuttavia rileva che la capacità delle banche di assorbire altri deterioramenti del credito viene sostenuta dagli elevati livelli di redditività e dalla solidità delle posizioni patrimoniali e di liquidità. In questo quadro è necessario mantenere gli attuali margini prudenziali sui requisiti patrimoniali, per preservare la solidità e la resilienza del sistema finanziario, dice la Bce. Inoltre la crescente rilevanza degli intermediari finanziari non bancari e la loro interconnessione con il sistema rende necessarie misure generalizzate per rafforzarne la resilienza. Questo dovrebbe sostenere la stabilità finanziaria e muoversi nella direzione degli obiettivi dell’unione dei mercati dei capitali, che punta a sostenere produttività e crescita economica in Europa.

Arriva PanCricrì, il primo panettone con la farina di grilli

Arriva PanCricrì, il primo panettone con la farina di grilliRoma, 20 nov. (askanews) – Un panettone dolce, al sapore di albicocche e cioccolato, senza burro, senza lattosio, a base di farina di grillo, farina, olio extravergine d’oliva e con grilli caramellati all’interno del cioccolato. Si chiama PanCricrì, in omaggio al verso del grillo, a idearlo Davide Muro, Mastro Panettone dell’Antica Pasticceria Castino di Pinerolo in Piemonte.


Una ricetta innovativa che utilizza un superfood d’eccezione dai noti valori nutrizionali, – informa l’Antica Pasticceria Castino in una nota – un’ottima fonte proteica ad alto valore biologico e ricco in amminoacidi essenziali e vitamine. Quindi, un panettone senza lattosio, che permette anche a chi ha problematiche di salute così come a chi persegue uno stile di vita orientato al benessere e al piacere di godersi le feste natalizie senza scegliere tra gusto, golosità e benessere. PanCricrì è infatti adatto per chi segue una dieta specifica o uno stile di vita attivo, il nuovo panettone è ideale per abbinare i piaceri del palato e la salute in una forma sostenibile rivoluzionando la tavola natalizia. Con una base di ingredienti selezionati e salutari, la farina di grillo – prosegue la nota – rappresenta un’alternativa ecologica agli alimenti proteici di origine animale, con un ridotto impatto ambientale e alta digeribilità. La Pasticceria Castino prosegue nella sua missione di innovare i dolci delle feste, portando avanti la propria ricerca di gusto, salute e sostenibilità.


“Con PanCricrì abbiamo voluto spingere ulteriormente i nostri sforzi e le nostre ricerche nella direzione che ormai mi è cara – racconta Davide Muro – Cioè giocare con i sapori e le ricette della tradizione, sperimentando accostamenti insoliti, proponendo ingredienti nuovi, studiando come poter rispondere alle esigenze delle persone che rispondono agli stili di vita sempre in mutamento. Con PanCricrì ho voluto proporre una nuova esperienza di gusto che unisce piacere e salute, facendo incontrare la golosità e la delizia del Natale, il periodo più dolce dell’anno per antonomasia, a un lifestyle di benessere, healthy”. (Credit foto: Paolo Mantovan)

Papa Francesco: la guerra è una sciagura vergognosa per l’intera umanità

Papa Francesco: la guerra è una sciagura vergognosa per l’intera umanitàCittà del Vaticano, 20 nov. (askanews) – Papa Francesco al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro ha voluto ricordare i mille giorni “dall’invasione dell’Ucraina” definendola “una ricorrenza tragica per le vittime e per la distruzione che ha causato. Ma allo stesso tempo – ha subito aggiunto – una sciagura vergognosa per l’intera umanità”.


“Questo però non deve dissuaderci dal rimanere accanto al martoriato popolo ucraino, – ha quindi proseguito – dalla pace e dall’operare perché le armi facciano posto al dialogo e lo scontro all’incontro”. Francesco ha, poi, letto una lettera che, ha spiegato, gli è giunta da un ragazzo universitario dell’Ucraina nella quale esprime tutto il suo dolore per quanto sta vivendo nel suo paese e per i tanti morti dovuti al conflitto. scrisse questo ragazzo universitario ucraino.

De Guindos: fusioni Ue positive anche se Unione banche incompleta

De Guindos: fusioni Ue positive anche se Unione banche incompletaRoma, 20 nov. (askanews) – Un colpo al cerchio e uno alla botte. Alla Bce “penso che siamo stati abbastanza espliciti sul fatto che le fusioni trans frontaliere tra banche in Europa sono positive, anche se l’Unione bancaria non è completa. E io sono a favore del consolidamento trans frontaliero”. Così il vicepresidente della Bce, Luid de Guindos, rispondendo ad una domanda durante la conferenza stampa di presentazione del rapporto sulla stabilità finanziaria. Ma ha anche aggiunto che la ratifica della riforma del Mes sarebbe “un passo importante” per l’integrazione del settore bancario nell’Ue.


Per quanto non sia stato esplicitamente citato in questa occasione, il caso UniCredit-Commerzbank era di sottofondo, dopo che ha riacceso il dibattito sulle aggregazioni transeuropee. “Difenderò sempre un approccio pro europeo e ritengo che dovrebbe prevalere sull’approccio nazionalistico sulle fusioni. Ma lasciatemi dire che è anche importante che se dobbiamo difendere l’integrazione europea delle banche, questo deve essere fatto in maniera generale, coprendo tutte le sfaccettature e tutte le componenti dell’Unione bancaria. E penso che simultaneamente la ratifica (della riforma) del trattato del Mes – ha aggiunto – sarebbe un passo importante in questa direzione”.


Una posizione che cerca di essere equidistante, quindi, quella assunta dal numero due della Bce. Da quando il gruppo italiano si è fatto avanti come pretendente per la banca tedesca, in Germania si sono create forti resistenze. E se da un lato da ambienti italiani è stata messa in rilievo l’ipocrisia di una Germania che si dice a favore dell’Unione bancaria ma poi si mette di traverso a una possibile aggregazione transeuropea, dall’altro dalla Germania – e anche dal presidente del Mes, il lussemburghese Pierre Gramegna all’ultima riunione dell’Eurogruppo – è stato osservato che l’Italia non ha ratificato la riforma di questo strumento, che avrebbe anche ricadute per i meccanismi di sicurezza sul sistema bancario. (fonte immagine: ECB 2024).

Papa: mondo ora minacciato anche da conflitto nucleare

Papa: mondo ora minacciato anche da conflitto nucleareCittà del Vaticano, 20 nov. (askanews) – “Il nostro mondo è diviso e lacerato da odio, tensioni, guerre e minacce di un conflitto nucleare. Oggi sui giornali c’è quest’ultima minaccia. Questa situazione spinge noi, credenti nel Dio della pace, a pregare e a operare per il dialogo, la riconciliazione, la pace, la sicurezza e lo sviluppo integrale dell’intera umanità”. Lo ha detto stamane Papa Francesco ricevendo in Vaticano una delegrazione di partecipanti al XII Colloquio del Dicastero per il Dialogo Interreligioso con il “Centro per il Dialogo interreligioso e interculturale” di Teheran.


“L’impegno che insieme possiamo dimostrare per la pace – ha quindi proseguito Francesco – ci rende credibili agli occhi del mondo e in particolare delle nuove generazioni”.

Bce vede mercati finanziari più inclini a “brusche correzioni”

Bce vede mercati finanziari più inclini a “brusche correzioni”Roma, 20 nov. (askanews) – Si fa più cupo il quadro dei rischi sulla stabilità finanziaria nell’area euro, secondo l’ultimo rapporto stilato dalla Banca centrale europea. Gli elevati livelli di valutazione di alcuni titoli e la concentrazione dei rischi rendono “i mercati sono più suscettibili a improvvise correzioni”, avverte l’istituzione, in un contesto di crescita economica che resta fragile e con dinamiche preoccupanti su commercio internazionale, geopolitica e incertezza delle scelte politiche.


Nel frattempo le vulnerabilità sui conti in alcuni Paesi e il potenziale di crescita a rilento sollevano inquietudini sulla sostenibilità dei debiti pubblici. E le potenziali difficoltà a onorare i pagamenti per alcune imprese e famiglie potrebbero innescare un indebolimento della qualità degli attivi delle banche e degli intermediari non bancari, specialmente se dovessero materializzarsi rischi sulla crescita economica. In questo studio semestrale (Financial stability review) la Bce parla di “elevate vulnerabilità alla stabilità finanziaria in un contesto volatile”. Sulla crescita economica e i rischi si sono acresciuti nella direzione dell’indebolimento, mentre l’inflazione si è avvicinata al 2% (l’obiettivo perseguito dalla politica monetaria della stessa Bce). Nel frattempo negli ultimi mesi sui mercati finanziari si sono verificati diverse episodi di marcata volatilità, finora di breve periodo.


“Le prospettive per la stabilità sono offuscate dalle incertezze macro finanziarie e geopolitiche, assieme alla crescente incertezza sulle politiche del commercio internazionale”, spiega il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos nell’editoriale del rapporto. Con ogni probabilità il riferimento è alla recente vittoria alle presidenziali Usa di Donald Trump. Ma anche prima di questo sviluppo stavano già accrescendo potenziali attriti sugli scambi commerciali tra Ue e Cina, così come tra Usa e Cina, per non parlare dell’alta tensione con la Russia.


Secondo l’analisi della Bce, finora i mercati finanziari si sono dimostrati resilienti ma sarebbe sbagliato abbassare la guardia. Le vulnerabilità di fondo rendono i mercati azionari e i mercati del credito potenzialmente propensi a ulteriori volatilità. E soprattutto nei mercati azionari le elevate valutazioni e la concentrazione del rischio aumentano le possibilità di bruschi aggiustamenti. Se dovessero materializzarsi scenari avversi, avverte l’analisi, il settore finanziario non bancario potrebbe amplificare le tensioni di mercato, date le sue fragilità a livello di liquidità, che in alcuni casi si combinano con un elevato ricorso alla leva finanziaria e con esposizioni al rischio concentrate su alcuni segmenti. Passando all’esame dei conti pubblici, nonostante il declino dei rapporti tra debito e Pil – dopo i forti rialzi seguiti a restrizioni, lockdown e misure compensatorie operati dai governi a motivo del Covid – secondo la BCE i fondamentali restano deboli in alcuni paesi. I costi di servizio del debito continueranno a salire, mentre verranno rinnovati i titoli in scadenza a tassi più alti di quelli a cui erano stati emessi. Gli elevati livelli di indebitamento combinati con prospettive di crescita deboli e con politiche incerte aumentano il rischio di dinamiche di spesa che sforerebbero le previsioni, creando allarmismi di mercato sulla sostenibilità dei debiti.


L’aumento dei costi di rifinanziamento legato ai rialzi dei tassi di interesse e la debolezza della crescita economica al tempo stesso pesano anche sui bilanci delle imprese, che riportano un indebolimento degli utili. Guardando al settore dell’immobiliare, la Bce vede un quadro misto, con una stabilizzazione dei prezzi delle case mentre l’immobiliare commerciale è ancora sotto tensione dopo che l’esplosione del lavoro da remoto e dell’e-commerce seguito al Covid e a tutte le sue sfaccettature non sembra destinato a rientrare. Più positivo il quadro sulle famiglie, che traggono beneficio della solidità del mercato del lavoro e che hanno aumentato il livello di risparmio e ridotto l’indebitamento. Su prestiti e credito, finora l’aumento dei rischi è stato graduale, dice la Bce, ma Pmi e famiglie a basso reddito potrebbero trovarsi in affanno se la crescita dovesse indebolirsi più del previsto, dinamica che influirebbe in maniera negativa sulla qualità del credito di banche e intermediari finanziari. Un altro possibile canale di rischio è sulle esposizioni all’immobiliare commerciale. La Bce tuttavia rileva che la capacità delle banche di assorbire altri deterioramenti del credito viene sostenuta dagli elevati livelli di redditività e dalla solidità delle posizioni patrimoniali e di liquidità. In questo quadro è necessario mantenere gli attuali margini prudenziali sui requisiti patrimoniali, per preservare la solidità e la resilienza del sistema finanziario, dice la Bce. Inoltre la crescente rilevanza degli intermediari finanziari non bancari e la loro interconnessione con il sistema rende necessarie misure generalizzate per rafforzarne la resilienza. Questo dovrebbe sostenere la stabilità finanziaria e muoversi nella direzione degli obiettivi dell’unione dei mercati dei capitali, che punta a sostenere produttività e crescita economica in Europa.

Papa: i laici non sono le truppe ausiliari del clero

Papa: i laici non sono le truppe ausiliari del cleroCittà del Vaticano, 20 nov. (askanews) – “Bisogna riscoprire i carismi” nella Chiesa e tra i cristiani perchè proprio questi fanno sì che si riscopra il ruolo e la dignità del laicato “inteso non solo come un fatto istituzionale e sociologico, ma nella sua dimensione biblica e spirituale. I laici, non sono gli ultimi o una specie di collaboratori esterni o delle truppe ausiliari del clero, ma hanno dei carismi e dei doni propri con cui contribuire alla missione della Chiesa”. A sottolinearlo è stato stamane Papa Francesco nella sua catechesi durante l’udienza generale in piazza San Pietro. Udienza dedicata ad approfondire proprio il tema dei carismi che lo Spirito Santo concede come “dono dato per l’utilità comune – ha detto il Papa – per essere utile a tutti”.


Francesco che ha citato il Concilio Vaticano II e Papa Benedetto XVI, ha quindi aggiunto che “quando si parla dei carismi bisogna subito dissipare un equivoco: quello di identificarli con doti e capacità spettacolari e straordinarie; essi invece sono doni ordinari che acquistano valore straordinario se ispirati dallo Spirito Santo e incarnati nelle situazioni della vita con amore. Una tale interpretazione del carisma è importante, perché molti cristiani, sentendo parlare dei carismi, sperimentano tristezza e delusione, in quanto sono convinti di non possederne nessuno e si sentono esclusi o cristiani di serie B”. Ma, ha concluso Francesco, “non ci sono cristiani di serie B, ognuno ha i suoi carismi anche particolari” che deve sempre mettere a disposizione di tutti e della comunità.

Vino, il 25 novembre a Napoli c’è “Anteprima VitignoItalia”

Vino, il 25 novembre a Napoli c’è “Anteprima VitignoItalia”Milano, 20 nov. (askanews) – Parte il countdown per “Anteprima VitignoItalia”, la preview dell’omonimo evento giunto alla sua 19esima edizione, in programma dall’11 al 13 maggio 2025. Un parterre di oltre 500 etichette, provenienti da Nord a Sud della Penisola, che popoleranno gli spazi dell’Hotel Excelsior lunedì 25 novembre, per una giornata di degustazioni e incontri “vis a vis con alcuni dei più interessanti produttori dello scenario vitivinicolo nazionale”. Spazio speciale dedicato al mondo dei rosati, con una selezione di 10 etichette presenti nei primi posti della classifica di 100 Best Italian Rosé.


Dalle 15 alle 17 la manifestazione è riservata ad operatori di settore, sommelier e stampa, e a seguire, dalle 17 alle 21.30, aperta agli appassionati. Protagonisti i vini campani, anima della manifestazione, che in questa nuova edizione rappresentano il 40% delle etichette in degustazione. Non mancheranno i territori enologici più importanti dello Stivale, dalla Valpolicella al Chianti, passando per i bianchi dell’Alto Adige, i vini dell’Abruzzo e tante altre realtà. A completare il quadro, il Consorzio del Friuli Doc, da anni presenza immancabile di ‘Anteprima VitignoItalia’ e il Consorzio Vita Salernum Vites la realtà che riunisce i migliori produttori del salernitano: una terra dalla forte tradizione enologica e gastronomica che sarà meta di un educational tour (martedì 26) dedicato ai giornalisti nazionali e della stampa estera provenienti da Polonia, Uk, Germania e Austria. Un progetto dal forte carattere internazionale che ‘VitignoItalia’ porta avanti in collaborazione con Ice, con il desiderio di far conoscere il vino attraverso la scoperta del territorio, la sua storia e l’incontro diretto con i produttori. Ai vini verranno affiancati prodotti d’eccellenza, dai grissini artigianali, all’Olio Evo pugliese di Terre di Morra, il riso campano, prodotti a base di aglio orsino e i salumi del Sannio. Ma anche una grande selezione dolce: dai fichi del Cilento, ai cioccolatini artigianali campani e piemontesi, passando per i classici della pasticceria napoletana e i panettoni campani e lombardi. E ancora il limoncello e i liquori della regione, una selezione di amari piemontesi e di grappe dal Veneto.


“E’ in arrivo la nuova edizione di ‘Anteprima VitignoItalia’, l’evento che unisce le migliori Cantine per raccontare le eccellenze del patrimonio enologico italiano, coniugando la degustazione ai banchi d’assaggio agli incontri ‘tailor made’ per il trade, da sempre uno dei fiori all’occhiello della nostra manifestazione capace di convogliare nel corso di questa giornata il meglio degli operatori di settore dell’intera regione” racconta Maurizio Teti, direttore di VitignoItalia, parlando di “un approccio trasversale che da sempre ci contraddistingue e grazie al quale ‘Anteprima VitignoItalia’ ha assunto negli anni un ruolo centrale nella promozione del vino italiano, facendo di Napoli un importante punto di riferimento per il settore. Merito di un lavoro di squadra che vede in prima fila l’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, UniCredit in qualità di main sponsor e ICE per il suo supporto su scala internazionale”. Quest’anno la manifestazione “destinerà parte delle bottiglie ai pranzi di Natale organizzati dalla Comunità di Sant’Egidio di Napoli nei carceri della regione”.