Pisa, 31 mar. (askanews) – “Siamo in un passaggio storico senza precedenti, siamo in prima linea sulla messa a terra del Pnrr, noi progressisti abbiamo lavorato per un salto di qualità dell’Ue… Oggi dobbiamo capire se viene archiviato come un momento di generosità dell’Ue verso l’Italia che non ha saputo farne uso appieno o un contributo dell’Ue alla crescita dell’Italia, dobbiamo fare il massimo e contribuire al fatto che l’Italia non fallisca, non abbia un risultato inadeguato”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in video collegamento con il XIX congresso nazionale di Ali in corso a Pisa.
“Il problema che la commissione Ue si pone è: l’Italia ce la farà a impiegare questi soldi? Noi abbiamo l’esigenza di realizzare il Pnrr ma anche di riprendere la strada aperta degli eurobond”, ha concluso.
Pisa, 31 mar. (askanews) – “Credo davvero al valore delle autonomie locali, in cinque mesi di ministero avrò ricevuto 62-63 sindaci, il mio ministero deve essere vicino” alle città. Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, collegandosi con il XIX congresso nazionale di Ali in corso a Pisa.
“L’Italia ha una grande ricchezza che sono i Comuni, i luoghi e le città, una pluralità e una ricchezza di città. Ogni capoluogo di provincia ha almeno tre-quattro luoghi in grado di esprimere un’identità molto forte, dobbiamo lavorare per valorizzare tutto ciò” ha aggiunto. “L’Italia ha due grandi pilastri, uno l’impresa, uno il patrimonio culturale inteso come città e per questo voglio lavorare a stretto contatto con le autonomie locali, per ogni sindaco c’è un dossier aperto, un filone su qualcosa da portare avanti” ha concluso.
Milano, 31 mar. (askanews) – “Stop al buonismo tanto caro ai radical chic da Ztl. Sala e Granelli intervengano subito”. Così in una nota Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega a Milano, rivolta al sindaco Beppe Sala e all’assessore alla Sicurezza Marco Granelli in relazione alla presenza di migranti in largo Boccioni. “Una situazione di degrado e illegalità che Comune e Municipio 8 fingono di non vedere, quella di largo Boccioni, ma che i residenti della zona conoscono benissimo loro malgrado. Un’area verde a ridosso dell’A8 è stata occupata con alcune baracche abusive, mentre il vicino sottopasso è invaso da altri occupanti africani che bivaccano tra i rifiuti. Lo sgombero immediato è l’unica strada da percorrere: le segnalazioni ricevute dai cittadini non lasciano sperare nulla di bello” ha evidenziato Sardone.
Pisa, 31 mar. (askanews) – Sul riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali “non vogliamo fare il braccio di ferro con il governo ma aiutare, l’Italia non è nè deve diventare l’Ungheria e la Polonia. Se i sindaci pongono un problema al premier e al ministero dell’Interno… non si capisce come mai un altro ministro dica non c’è nulla da discutere, vogliamo aiutare a non fare cose assurde che non fanno bene ai bambini che non possono essere discriminati nè all’Italia”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in video collegamento con il XIX congresso nazionale di Ali in corso a Pisa.
“Mi dispiace il richiamo del Parlamento europeo… l’Europa non può permettersi che l’Italia non stia sulla frontiera avanzata dell’integrazione…”, ha concluso Gualtieri.
Pisa, 31 mar. (askanews) – “Dobbiamo farci sentire non per mettere i bastoni tra le ruote ma per aiutare l’Italia, con l’obiettivo di trovare le soluzioni e non fare discussioni, mettere il negoziato nel giusto percorso… Il nostro compito è di valorizzare la capacità degli enti locali di essere protagonisti nella realizzazione del Pnrr e di correggere alcuni limiti dell’impostazione che ci sono stati”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, in video collegamento con il XIX congresso nazionale di Ali in corso a Pisa.
“Dobbiamo aiutare il governo a dire e fare le cose giuste, l’ultima cosa che vogliamo fare è mettere i bastoni tra le ruote a qualcuno” ha sottolineato Gualtieri ribadendo che i sindaci hanno “una grande responsabilità”.
Roma, 31 mar. (askanews) – A marzo l’inflazione registra una diminuzione dello 0,3% su base mensile e un aumento del 7,7% su base annua, da +9,1% del mese precedente. I prezzi del “carrello della spesa” rimangono stabili su base tendenziale a +12,7%. E’ la stima preliminare dell’Istat che ha spiegato: “Prosegue la fase di rapido rientro dell’inflazione, guidata dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici, sia della componente regolamentata sia di quella non regolamentata”. L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,1% per l’indice generale e a +4,1% per la componente di fondo.
Il rallentamento del tasso di inflazione si deve, in prima battuta, alla decelerazione su base annua dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +40,8% a +18,9%) e alla flessione più marcata di quelli degli Energetici regolamentati (da -16,4% a -20,4%) e, in misura minore, dalla contrazione dei prezzi degli alimentari lavorati (da +15,5% a +15,3%), dei Beni non durevoli (da +7,0% a +6,8%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +6,4% a +6,3%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +8,7% a +9,3%), dei tabacchi (da +1,8% a +2,5%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,1% a +6,3%). L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, registra ancora una moderata accelerazione (da +6,3% a +6,4%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +6,4% a +6,5%). Si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +12,4% a +9,8%), mentre si accentua lievemente quella relativa ai servizi (da +4,4% a +4,5%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -5,3 punti percentuali, da -8,0 di febbraio. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona restano stabili in termini tendenziali (al +12,7%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rallentano la loro crescita (da +9,0% a +7,7%).
La diminuzione congiunturale dell’indice generale si deve al calo dei prezzi degli energetici, sia non regolamentati (-9,6%) sia regolamentati (-4,8%), solo in parte compensato dall’aumento dei prezzi degli alimentari non lavorati (+1,2%), dei Servizi relativi ai trasporti (+0,9%), degli alimentari lavorati e dei tabacchi (+0,7% entrambi), dei beni durevoli e semidurevoli (+0,5% entrambi), dei beni non durevoli e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,3% entrambi). In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta dello 0,8% su base mensile, per la fine dei saldi stagionali di cui il Nic non tiene conto, e dell’8,2% su base annua (in netto rallentamento da +9,8% di gennaio).
Roma, 31 mar. (askanews) – Il Parlamento turco ha approvato un disegno di legge che consente alla Finlandia di aderire alla Nato, aprendo la strada all’adesione di Helsinki all’alleanza di difesa occidentale mentre infuria la guerra in Ucraina. Il Parlamento turco è stato l’ultimo tra le assemblee dei 30 membri dell’alleanza a ratificare l’adesione della Finlandia, dopo che il Parlamento ungherese ha approvato un disegno di legge simile questa settimana. Il presidente, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato questo mese che la Finlandia si è assicurata la benedizione della Turchia dopo aver promesso di sostenere la repressione di gruppi visti da Ankara come terroristi e di liberalizzare le esportazioni di armi.
La Finlandia e la Svezia hanno chiesto di aderire all’alleanza militare transatlantica lo scorso anno in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. Ma il processo è stato frenato da Turchia e Ungheria. I parlamenti di tutti i membri della Nato devono ratificare i nuovi arrivati. “La Finlandia aderirà formalmente alla nostra Alleanza nei prossimi giorni”, ha detto oggi il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dopo il via libera arrivato dal Parlamento turco. “Accolgo con favore il voto del parlamento turco sulla ratifica dell’adesione della Finlandia alla Nato. Tutti i 30 alleati della Nato hanno ora ratificato il protocollo di adesione. E ho appena parlato con il presidente Sauli Niinisto per congratularmi con lui”, ha detto Stoltenberg. Stoltenberg ha poi rimarcato che “tutti gli alleati concordano sul fatto che una rapida conclusione del processo di ratifica per la Svezia sia nell’interesse di tutti”. “Sono ansioso di accogliere quanto prima anche la Svezia come membro a pieno titolo della famiglia Nato”, ha concluso.
Roma, 31 mar. (askanews) – Stop a ChatGPT finché non rispetterà la disciplina privacy. Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma. L’Autorità ha contestualmente aperto un’istruttoria.
ChatGPT, il più noto tra i software di intelligenza artificiale relazionale in grado di simulare ed elaborare le conversazioni umane, lo scorso 20 marzo aveva subito una perdita di dati (data breach) riguardanti le conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento. Nel provvedimento, il Garante privacy rileva la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma. Come peraltro testimoniato dalle verifiche effettuate, le informazioni fornite da ChatGPT non sempre corrispondono al dato reale, determinando quindi un trattamento di dati personali inesatto.
Da ultimo, nonostante – secondo i termini pubblicati da OpenAI – il servizio sia rivolto ai maggiori di 13 anni, l’Autorità evidenzia come l’assenza di qualsivoglia filtro per la verifica dell’età degli utenti esponga i minori a risposte assolutamente inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza. OpenAI, che non ha una sede nell’Unione ma ha designato un rappresentante nello Spazio economico europeo, deve comunicare entro 20 giorni le misure intraprese in attuazione di quanto richiesto dal Garante, pena una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo.
Milano, 31 mar. (askanews) – “Dall’interlocuzione con il governo capisco che il presidente Meloni e tutti i ministri, Fitto in testa, stanno facendo il massimo per accelerare sul Pnrr. Da due anni si parla di questi 191 miliardi di euro che arriveranno entro il 2026 nel nostro Paese, ma è stato fatto davvero poco per costruire il software di riforme necessario per spendere presto e bene questi soldi. Però al momento, anche secondo l’Ue, i progressi dell’Italia sono stati positivi. Quindi restiamo ottimisti e lavoriamo per raggiungere gli obiettivi prefissati”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un’intervista ad “Avvenire”.
“L’Italia ha storicamente delle difficoltà nell’utilizzo dei fondi Ue, raramente riusciamo a spendere più del 50% dei soldi che ci arrivano da Bruxelles. Con il Pnrr, dunque, dobbiamo assolutamente fare un salto di qualità. Non giudico un’eresia la possibilità di spostare finanziamenti da un progetto ad un altro: meglio finire bene e per tempo una cosa, piuttosto che avere due opere incompiute. Diverso, invece, sarebbe cambiare il territorio di destinazione. A mio avviso – avverte Occhiuto – i soldi stanziati per la Calabria, ad esempio, devono restare in Calabria, così come quelli assegnati ad ogni Regione”. “Le guerre di campanile in questo momento sono l’ultima cosa della quale abbiamo bisogno”, prosegue Occhiuto che nota: “L’Italia ha ottenuto oltre 191 miliardi di euro dall’Europa proprio perché è stata riconosciuta anche da Bruxelles una certa fragilità del nostro Sud. Ma i problemi vanno risolti, non acuiti. Se il Mezzogiorno è in difficoltà occorre lavorare per supportarlo: le risorse stanziate per il Sud devono restare al Sud. Il Nord porti avanti i suoi progetti e si metta in testa che il Paese deve correre insieme e unito: con un’Italia a due velocità perdiamo tutti”.
Milano, 31 mar. (askanews) – La grande cultura antica della Persia e l’architettura contemporanea dell’Iran dopo la Rivoluzione islamica di Khomeini: parte da questo confronto il lavoro di ricerca di Walter Niedermayr, artista e fotografo italiano classe 1952 che ora presenta una mostra su questo progetto presso la sede di Ersel a Milano.
“Il mio interesse primario – ha detto Niedermayr ad askanews – all’inizio era fare un confronto con l’architettura storica e l’architettura dopo la Rivoluzione islamica, nella quale secondo me si vede un chiaro atteggiamento occidentale come linguaggio che è un po’ una contraddizione con il regime”. Nelle sequenze di Niedermayr, la bellezza dei luoghi e delle antichità si alterna al paesaggio contemporaneo e alla nuova urbanizzazione anonima. Una sorta di Occidente di facciata, che precariamente nasconde i diritti violati di donne e uomini in nome di una tradizione stravolta e usata a fini di potere.
“Questa mostra – ha spiegato Paola Giubergia, responsabile Relazioni esterne di Ersel – è particolarmente importante perché ha una valenza culturale e quindi ci piaceva proporre questa mostra che Niedermayr interpreta da un punto di vita architettonico, ma che ha un risvolto comunque sociale”. Le fotografie, esposte in via Caradosso fino al 30 aprile, riflettono l’ambivalenza tra paesaggio naturale e paesaggio artificiale e, nella luce chiara, si percepisce una sorta di irrealtà, un’atmosfera sospesa e si sente anche il silenzio imposto dal regime. Che fa rumore quasi quanto le proteste.