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Regionali, De Luca: popolo ha parlato e il discorso è chiuso

Regionali, De Luca: popolo ha parlato e il discorso è chiusoNapoli, 19 nov. (askanews) – “Il popolo ha parlato e il discorso è chiuso”. A dirlo è il governatore campano, Vincenzo De Luca, a margine della presentazione delle iniziative messe in campo dalla Regione Campania in materia di procreazione medicalmente assistita, commentando i risultati delle elezioni regionali in Emilia Romagna e Umbria.


“Auguri di buon lavoro a tutti quanti. Mi pare ci sia stato un risultato tranquillo, sereno”, ha aggiunto il presidente della Regione, riferendosi all’elezione di Michele de Pascale in Emilia Romagna e di Stefania Proietti in Umbria.

L’Economia della Vita, Assemblea Nazionale Giovani Ucid a Roma

L’Economia della Vita, Assemblea Nazionale Giovani Ucid a RomaRoma, 19 nov. (askanews) – I giovani imprenditori e manager dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti), organizzazione che in Italia dal 1947 riunisce i capitani d’impresa italiani che ispirano il proprio operato alla luce dei principi della Dottrina sociale della Chiesa, si sono dati appuntamento il prossimo sabato 30 novembre a Roma per l’Assemblea Nazionale pubblica del Movimento Giovani.


L’Assemblea pubblica, che avrà luogo presso il complesso monumentale di San Salvatore in Lauro a partire dalle ore 10.00, ha come tema “L’Economia della Vita” e vedrà la partecipazione di autorevoli uomini e donne delle istituzioni, della Chiesa, del mondo dello sport e della cultura chiamati a declinare il tema di una economia alleata della vita umana in tutte le sue fasi e dimensioni. “Si tratta della prima assemblea pubblica del nuovo Comitato nazionale del nostro Movimento eletto lo scorso giugno, abbiamo voluto – sottolinea Benedetto Delle Site, Presidente Nazionale del Movimento Giovani Ucid – partire da una ispirazione che ci ha comunicato il Santo Padre, che rivolgendosi ai giovani ad Assisi ha affermato: ‘una nuova economia, ispirata a Francesco d’Assisi, oggi può e deve essere un’economia amica della terra, un’economia di pace. Si tratta di trasformare un’economia che uccide in un’economia della vita, in tutte le sue dimensioni’”.


Hanno confermato la presenza il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, On.le Antonio Tajani, l’Arcivescovo di Ascoli Piceno – San Benedetto del Tronto e Vice Presidente Cei per l’Italia Centrale S.E. Mons. Gianpiero Palmieri, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Prof. Maurizio Leo, il Presidente Commissione IA del Governo italiano Padre Paolo Benanti, la Ministra per le Pari Opportunità, la Famiglia e la Natalità On.le Eugenia Roccella, il parroco di Caivano noto per il suo impegno per la legalità nella Terra dei fuochi Don Maurizio Patriciello, il Presidente Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete, il poeta e Presidente del Comitato Nazionale per l’VIII Centenario di S. Francesco d’Assisi Davide Rondoni, la Presidente Uniapac International Sigrid Marz, il Presidente della Fondazione Antonio Emanuele Augurusa e ideatore di progetti innovativi per l’inclusione lavorativa dei più giovani Prof. Francesco Augurusa, insieme con i vertici nazionali dell’Ucid nelle persone del Cav.Lav. Stefania Brancaccio, Segretario generale e dell’On.le Gian Luca Galletti, Presidente Ucid Nazionale. Alle ore 8.45 è prevista la Santa Messa presso il Santuario celebrata dall’animatore spirituale dei giovani Ucid, Mons. Gianni Fusco. Al termine dei lavori assembleari, stimato entro le ore 13.00, è offerto un Light Cocktail nella magnifica cornice del cortile del chiostro del complesso monumentale di San Salvatore in Lauro.


Tra gli obiettivi dell’appuntamento quello di mettere al centro il legame fra natalità e sviluppo economico attraverso proposte e sollecitazione affinché le aziende e il mondo del lavoro, nell’ottica del principio di sussidiarietà, possano svolgere al meglio la propria parte sostenendo un welfare innovativo e modelli di organizzazione e gestione aziendale i quali favoriscano l’armonia fra vita professionale e familiare, anche grazie a politiche pubbliche miranti a sostenere nuovi processi diretti in questo senso. I giovani dell’Ucid vogliono inoltre farsi promotori come uomini e donne d’impresa di iniziative di pace che a livello internazionale sostituiscano al linguaggio delle armi quello del commercio e del co-sviluppo. “Sono grato al Movimento Giovani Ucid per l’iniziativa, così importante per i temi che mette a fuoco, temi che vanno al cuore della sostenibilità sociale dell’attività d’impresa. Sempre più oggi dovremmo chiederci come le imprese possano promuovere una vita pienamente umana, obiettivo che non può non passare dal sostegno alle famiglie, attraverso forme vere di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. Appare evidente l’urgenza di un welfare integrato, pubblico e aziendale insieme, che si faccia carico dei bisogni di chi lavora. Fondamentale quindi avviare un dialogo costruttivo con le istituzioni e promuovere una crescita della consapevolezza delle importanti responsabilità di parte aziendale nel favorire le scelte familiari e i percorsi di vita di ognuno, ripensando insieme l’organizzazione del lavoro”, afferma Gian Luca Galletti, presidente Ucid Nazionale.

Nato, Bauer: mille giorni invasione russa, ma democrazia trionferà

Nato, Bauer: mille giorni invasione russa, ma democrazia trionferàMilano, 19 nov. (askanews) – “L’Ucraina ha resistito coraggiosamente a 1.000 giorni di brutale invasione su vasta scala da parte della Russia e a quasi 4.000 giorni di aggressione russa. Il tutto per ricordarci che la democrazia trionferà sempre sull’autocrazia. L’Ucraina è un raggio di luce che trafigge l’oscurità”. Lo scrive l’ammiraglio Rob Bauer, presidente del Comitato militare della Nato, su X, dove pubblica anche una sua foto con il presidente ucraina Volodymyr Zelensky

Il tour di Irama nei palazzetti registra il tutto esaurito

Il tour di Irama nei palazzetti registra il tutto esauritoMilano, 19 nov. (askanews) – E’ tutto esaurito il tour di Irama nei più importanti palazzetti italiani che patirà giovedì 21 novembre dal Nelson Mandela Forum di Firenze. Un successo di pubblico iniziato con il sold out all’Arena di Verona lo scorso 15 maggio che ha dato il via al tour estivo a cui si sono aggiungono il doppio disco di platino di “Tu no” e il disco di platino di “Galassie”, che conferma Irama come uno degli artisti più seguiti e amati dell’attuale panorama musicale italiano.


Per questo atteso tour nei palazzetti, prodotto e distribuito da Vivo Concerti, l’artista ha preparato uno show coinvolgente, con una messa in scena nuova e con una scaletta ricca di sorprese. Oltre ai grandi successi del suo repertorio, Irama farà ascoltare in anteprima alcuni brani inediti del suo nuovo progetto discografico di prossima uscita, un regalo annunciato ai fan sui social con la foto di un foglio scritto a mano con i titoli che comporranno la scaletta. Dopo Firenze (giovedì 21 novembre 2024 al Nelson Mandela Forum) sarà la volta di Roma (sabato 23 novembre 2024 al Palazzo dello Sport), Milano (lunedì 2 e martedì 3 dicembre 2024 all’ Unipol Forum) e a Torino (venerdì 6 dicembre 2024 all’Inalpi Arena).

Scherma, Di Francisca-Vezzali: scintille alla festa delle Fiamme Oro

Scherma, Di Francisca-Vezzali: scintille alla festa delle Fiamme OroRoma, 19 nov. (askanews) – Botta e risposta tra Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali in occasione delle celebrazione per i 70 anni delle Fiamme oro. Sul palco del Palazzo dei Congressi all’Eur a Roma ancora scintille. Chiamata sul palco insieme a ex atleti, su sollecitazione del presentatore Stefano Pantano Elisa Di Francisca prova ad offrire i calumet della pace: “Come parlo faccio danni quindi è meglio che sto zitta. Siete d’accordo? – dice – Ma oggi vorrei cogliere l’occasione per dire una cosa al settantesimo delle Fiamme Oro, vorrei mandare un messaggio di pace alla mia collega Valentina Vezzali e chiederle una pace ecco, se facciamo pace”. La Vezzali incassa e contrattacca: : “Guarda Elisa dal punto di vista sportivo io ti stimo perché sei stata una grandissima campionessa e un grandissimo talento, però per quanto riguarda il livello umano diciamo che non sei proprio il massimo. Quando imparerai a rispettare le persone…” Alla fine dell’evento, la Vezzali aggiunge: “Non ho nulla da chiarire, abbiamo visioni della vita diverse, ognuna vive la propria come crede. Lo sport ci accomuna perché sono valori trasversali e universali ma la prima cosa che lo sport mi ha insegnato è il rispetto verso sé stessi e gli altri, quindi questo deve portare a riflettere”. Di Francisca: “Non dobbiamo uscire a cena, pensavo fosse una cosa giusta da fare. Il mio stato d’animo? Davvero triste, non so se pranzerò o cenerò” sorride.

Regeni, un testimone: l’ho visto sfinito dalla tortura, bendato e ammanettato

Regeni, un testimone: l’ho visto sfinito dalla tortura, bendato e ammanettatoRoma, 19 nov. (askanews) – “Ho visto Giulio Regeni che usciva dall’interrogatorio, sfinito dalla tortura. Era tra due carcerieri che lo portavano a spalla. Lo stavano riportando alle celle. Non era nudo, indossava degli abiti. Ho visto un altro detenuto con segni di tortura sulla schiena. A volte davano ai prigionieri altri vestiti, indossati da altri”. Così ha detto un ex detenuto palestinese in un video di Al Jazeera e acquisito agli atti nel processo per l’omicidio del giovane ricercatore universitario.


Nel corso dell’udienza, davanti ai giudici della corte d’assise di Roma, parte del reportage è stato trasmesso in aula. “Ho visto Giulio Regeni il 29 gennaio 2016, tra il pomeriggio e la sera – ha detto il testimone – Mentre usciva dalla palazzina del carcere e dalla palazzina dove sono le celle. Passando nel corridoio, diretto al luogo dove avveniva l’interrogatorio. C’erano anche ufficiali che non avevo mai visto prima. Giulio era ammanettato con le mani indietro, con gli occhi bendati. Era a circa 5 metri da me. Indossava una maglietta bianca, pantalone larghi e blue scuro”. Secondo quanto spiegato dal palestinese chi interrogava Giulio, oltre a diversi ufficiali, c’era anche un colonnello specializzato in psicologia. “Insistevano molto con la domanda ‘Giulio dove hai imparato a superare le tecniche per affrontare l’interrogatorio’. Ricordo più volte questo interrogativo, pure in dialetto egiziano. Non so se Giulio ha risposto a meno. Insistevano molto su questo punto, erano nervosi. Usavano la scossa elettrica e lo torturavano con la corrente elettrica. La lingua usata per interrogare Giulio era l’arabo od il dialetto egiziano”.


“Dove hai conseguito il corso anti interrogatorio?”. Quella domanda non è stata dimenticata dal palestinese. “La continuavano a ripetere. Non c’era nessun contatto con il mondo esterno: la sensazione era quella di stare in una specie di sepolcro. Siamo stati sequestrati, detenuti e poi liberati senza un perché. Non ho mai avuto un processo”.

Nella “Top 100” 2024 di “Wine Spectator” venti vini italiani

Nella “Top 100” 2024 di “Wine Spectator” venti vini italianiMilano, 19 nov. (askanews) – Nella “Top 100” 2024 dell’importante rivista specializzata statunitense “Wine Spectator”, che ha visto la vittoria del “Cabernet Sauvignon Puente Alto Puente Alto Vineyard 2021” della cilena Vina Don Melchor, seguito dal “Cabernet Sauvignon Napa Valley Georges de Latour Private Reserve 2021” della californiana Beaulieu Vineyard, i vini dei produttori italiani sono complessivamente venti, numero che fa del nostro Paese quello più rappresentato dopo gli Stati Uniti. Più che Italia bisognerebbe più correttamente dire però Toscana, dato che son ben 14 le etichette che provengono da questa regione, tra cui quattro di Chianti Classico e altrettante di Brunello di Montalcino.


Al terzo posto si è classificato il “Tignanello 2021” di Marchesi Antinori, seguito al nono dal “Barolo Albe 2020” di G.D. Vajra, al 13 dal “Chianti Classico Berardenga Riserva 2021” di Fattoria di Felsìna, al 15 dal “Brunello di Montalcino 2019 di Caprili”, al 18 dal “Bolgheri Superiore Piastraia 2021” di Michele Satta, e al 19 dal “Brunello di Montalcino 2019” di La Fiorita. A seguire, al 22esimo posto il “Brunello di Montalcino Pelagrilli 2019” di Siro Pacenti, al 24esimo il “Chianti Classico Il Grigio Riserva 2021” di San Felice, al 28esimo “Brunello di Montalcino 2019″ di Castello Romitorio, al 33esimo l’”Alto Adige Pinot Grigio 2023” di Elena Walch, al 35esimo “I Sodi di San Niccolò Igt Toscana 2020” di Castellare di Castellina, al 37esimo il “Chianti Classico 2021” di Vallepicciola. Oltre le prime quattro decine, troviamo la “Barbera d’Alba La Gemella 2022” di Giovanni Viberti (42), il “Nero D’Avola Lagnusa 2022” di Feudo Montoni (44), il “Saffredi 2021” di Fattoria Le Pupille (46), il “Cabernet Sauvignon Santa Cristina Igt Toscana 2022” di Santa Cristina (49) e il “Chianti Classico Gaiole Colledilà Gran Selezione 2021” di Ricasoli (50), il “Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Casal di Serra 2022” di Umani Ronchi (60), il “Soave Classico Otto 2022” di Prà (70) e la “Vernaccia di San Gimignano Tradizionale 2022” di Montenidoli (85).


Una curiosità: secondo quanto riportato da “Wine Spectator” il “Cabernet Sauvignon Santa Cristina Igt Toscana 2022” di Santa Cristina e la “Barbera d’Alba La Gemella” di Giovanni Viberti sono i vini meno cari presenti in questa classifica. Il primo viene infatti indicato con un prezzo di 12 dollari e il secondo di 17 dollari, ma in generale le nostre bottiglie segnalate evidenziano un buon rapporto qualità-prezzo. Da segnalare infine l’”Otto” di Prà che torna nella “Top 100” per la seconda volta dopo il 2018, non solo come unico Soave ma anche come unico vino veneto presente.

Ue-Nato, De Meo (DNAT): rafforzare legami e rinnovare difesa europea

Ue-Nato, De Meo (DNAT): rafforzare legami e rinnovare difesa europeaRoma, 19 nov. (askanews) – E’ necessario “rinnovare urgentemente” la “difesa europea” e “intraprendere iniziative mirate a potenziare la capacità di deterrenza della Nato”. Il suo compito è proprio quello di raccordo tra il Parlamento Europeo e l’Alleanza. Tra sfide e prospettive future, parla ad askanews Salvatore De Meo, presidente della Delegazione per le relazioni con l’Assemblea parlamentare della Nato (DNAT).


Quali le sfide e le prospettive per il suo nuovo ruolo di collegamento con la NATO? “L’attuale quadro geopolitico mondiale – sottolinea De Meo – ci pone di fronte a sfide molto impegnative, che hanno spinto gli Stati UE e la NATO a prendere coscienza della necessità di rinnovare urgentemente la difesa europea, invertendo 30 anni di sotto-investimento, e di intraprendere iniziative mirate a potenziare la capacità di deterrenza della NATO. A tal fine, il rafforzamento del partenariato UE-NATO è diventato uno strumento necessario, e la Delegazione DNAT, della quale sono Presidente, rappresenta espressione fondamentale della diplomazia parlamentare del PE, con il chiaro messaggio che il Parlamento europeo intende assumere un ruolo sempre più attivo a sostegno dell’Alleanza”.


“I cittadini UE – prosegue De Meo – oggi non percepiscono il valore della NATO la cui sigla richiama immediatamente la dimensione bellica. Noi dobbiamo invece dimostrare e sensibilizzare i cittadini sulla funzione e sull’impegno prioritario della NATO nella promozione e ricerca della pace. E’ importante spiegare il principio della deterrenza intesa come condizione per la quale i potenziali “avversari” devono avere consapevolezza della capacità difensiva dell’Alleanza a fronte di loro eventuali attacchi. Credo che in aggiunta alle scelte ambiziose della scorsa legislatura – mi riferisco alla transizione verde e digitale che mi auguro si caratterizzino con un approccio pragmatico – l’Ue non può non vedere la costruzione di una politica estera e di difesa comune. E’ evidente che anche per questa sfida complessa è necessario un ripensamento della governance, che permetta all’UE di essere in grado di reagire tempestivamente rispetto alla velocità con cui oggi alcuni scenari avvengono”. Quali azioni è possibile intraprendere per favorire il dialogo e la pace in Medio Oriente e Ucraina? In tal senso che ruolo può giocare la Nato?


“Per la NATO – risponde De Meo – l’Ucraina rappresenta la prima priorità: occorre supportare l’Ucraina in diversi modi. Bisogna intensificare i rapporti con il parlamento ucraino: loro hanno sempre partecipato attivamente alle riunioni dell’Assemblea Parlamentare NATO. Deve esserci anche un supporto di tipo politico e diplomatico, oltre che militare, che consenta quel necessario processo riformatore di cui l’Ucraina ha bisogno per il suo ingresso nell’UE. Anche il Medio Oriente è oggetto di costante attenzione da parte della NATO, dove spesso i conflitti hanno evidenziato il concetto di difesa collegato al potenziamento degli armamenti. Anche qui la NATO vuole sottolineare, ancora una volta, l’importanza della diplomazia come principale strumento di risoluzione di controversie internazionali”. Quali sono i principali obiettivi che si è posto per questa sua nuova attività di ponte tra Eu-Italia e Nato?


“Come già accennato, la Delegazione DNAT nell’attuale contesto geopolitico – sottolinea il presidente – risulta indispensabile per avviare il complesso processo di definizione di una politica estera e di difesa comune. La nomina di un commissario dedicato alla Difesa è l’inizio di una nuova fase dell’UE nella quale bisogna sostenere di pari passo sia le azioni finalizzate alla capacità difensiva dell’Unione europea, attraverso politiche industriali specifiche, ma anche quelle diplomatiche che restano prioritarie nella costruzione di un complessivo concetto di difesa che integri la capacità bellica e deterrenza con autorevoli e credibili relazioni internazionali atte a garantire la pace e gestire ogni forma di crisi geopolitica”. “In tale ottica – conclude De Meo – come Presidente della Delegazione UE presso la NATO, intendo rafforzare le relazioni tra le due assemblee parlamentari e questo potrà essere favorito dal prossimo riconoscimento di uno ‘status’ diverso e specifico al Parlamento europeo che, in base ad una proposta di modifica dello Statuto in via di approvazione, verrà riconosciuto come ‘partner’, alla stregua di Paesi candidati all’adesione NATO come Ucraina, Georgia e Bosnia. Questo garantirà al Parlamento europeo, oltre agli attuali diritti, anche nuovi ‘poteri’, come quello di presentare emendamenti tramite il Presidente della Delegazione DNAT e di partecipare alle varie missioni delle Commissioni dell’Assemblea Parlamentare della NATO nelle quali poter dare il proprio contributo propositivo. Inoltre, a supporto degli attuali sforzi per accrescere il ruolo del PE, la Delegazione DNAT proporrà di ospitare, nella sede del parlamento di Bruxelles, diversi incontri e seminari ma soprattutto di programmare, per la prima volta nella storia, una sessione dell’Assemblea Parlamentare NATO”. Di Serena Sartini

Liguria, Berrino (FdI): buon lavoro alla giunta Bucci

Liguria, Berrino (FdI): buon lavoro alla giunta BucciRoma, 19 nov. (askanews) – “Auguro un buon lavoro alla nuova giunta Bucci, ai nuovi assessori Simona Ferro e al mio concittadino e amico di lungo corso Luca Lombardi oltre che ai consiglieri eletti di Fratelli d’Italia. Che il vostro impegno sia fonte di crescita e progresso per la nostra regione, con serietà, dedizione e passione al servizio della comunità. Un buon inizio per un cammino che auguro fruttuoso e ricco di successi”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Gianni Berrino.

Regionali, AVS: Renzi incompatibile con programmi coalizione

Regionali, AVS: Renzi incompatibile con programmi coalizioneRoma, 19 nov. (askanews) – “Questo paese è interessato alla proposta politica, come ogni paese normale, le persone sono interessate a questo, a come risolvere i loro problemi: di questo vogliamo parlare, la discussione sulla geometria delle alleanze interessa poco o niente”. Così Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, ha commentato le parole di Matteo Renzi a proposito della necessità che Italia viva non sia esclusa dalla coalizione di centrosinistra, altrimenti a suo giudizio destinata alla sconfitta come in Liguria.


Nel corso di una conferenza stampa con il suo partner in Alleanza Verdi Sinistra, il portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, Fratoianni ha spiegato, parlando del risultato delle elezioni regionali in Emilia Romagna e Umbria, che “sui temi su cui si è vinto, come la sanità, o il fatto che su un bando regionale si indichi che il vincitore non possa pagare salari inferiori a 9 euro l’ora, sulla messa in sicurezza del territorio, sulla politica energetica, i profili programmatici che mette in campo il senatore Renzi sono molto diversi. Questo fa testo, per noi questa discussione finisce qui, è una discussione ombelicale in cui ognuno parla di se stesso ma non parla al Paese”. “Ho visto – ha commentato dal canto suo Bonelli – che Calenda ha chiesto un confronto sui numeri a proposito del nucleare. Siamo pronti a confrontarci sui numeri ma il piano programmatico di chi era contrario al ponte sullo Stretto e poi ha cambiato idea, contrario al nucleare, contrario alle trivellazioni e poi ha cambiato idea, è un impianto programmatico incompatibile col nostro. Non è un problema di veti”.


“Renzi dice sì al nucleare e sì al ponte? Mi pare evidente che si tratta di un impianto programmatico non compatibile non solo con AVS ma anche con Pd e M5S”, ha ribadito Bonelli.