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Berlusconi, Toti: puntava a vincere, non a far perdere avversario

Berlusconi, Toti: puntava a vincere, non a far perdere avversarioGenova, 14 giu. (askanews) – “Un concetto ha sempre guidato Silvio Berlusconi, anche nei momenti di contrasto più duri: la politica si fa per fare e non per bloccare, per costruire e non per distruggere, guardando il futuro e non nascondendosi nel passato. E anche quando si scende in campo, si scende per vincere, non per far perdere l’avversario. Una lezione che sarebbe preziosa per la nostra politica e le polemiche meschine di questi giorni ci ricordano quanti avrebbero bisogno di impararla. Ciao presidente”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. 

“‘Silvio Berlusconi è stato un imprenditore, è stato un politico. È stato un uomo e ora incontra Dio’. Con queste parole – sottolinea Toti – l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha chiuso l’omelia per i funerali di Stato. Parole che ci ricordano la caducità della vita di fronte all’eternità. E oggi, in quella chiesa, non si celebrava solo il funerale di un uomo di Stato, ma la fine di un’epoca cominciata una trentina di anni fa. Il sentimento di spaesamento era palpabile”. “Mi piace leggere – conclude l’ex ‘delfino’ di Berlusconi – anche un altro significato nelle parole dell’arcivescovo: la storia terrena di un uomo, con i suoi successi, i suoi errori, gli amici e i nemici, le sue idee, si consegna all’eternità. Così, finalmente spersonalizzata, spero che la storia di Berlusconi possa diventare un patrimonio comune della nostra Repubblica”.

Vino, Fausto Maculan festeggia i 50 anni di carriera da enologo

Vino, Fausto Maculan festeggia i 50 anni di carriera da enologoMilano, 14 giu. (askanews) – Fausto Maculan, artefice della svolta in chiave qualitativa dell’azienda vitivinicola di famiglia, ha festeggiato i 50 anni di carriera con un grande evento nella Cantina nel centro storico di Breganze (Vicenza).

Classe 1950, a 14 anni viene indirizzato dal padre Giovanni, fondatore della Cantina, alla scuola di Enologia di Conegliano Veneto (Treviso) in cui si diploma nel 1970. Nel 1973 prende in mano la direzione viticola, produttiva e commerciale dell’azienda iniziando la sua personale rivoluzione. “L’obiettivo primario della mia carriera è stato e continua a essere capire come mettere in bottiglia il massimo della qualità” ha spiegato Maculan, precisando che “tra gli anni ’70 e ’80 le mie idee erano piuttosto vaghe, e ho iniziato studiando i terreni, le esposizioni, i sesti d’impianto, le concimazioni, e poi ho proseguito con le varietà, i rapporti tra cloni e portainnesti, le rese per ettaro e per ceppo”. “Mi sono quindi concentrato sull’altezza del frutto, la scelta dei germogli e dei grappoli migliori, i tempi e le modalità di vendemmia, seguendo con la stessa precisione le attività di cantina” ha proseguito, aggiungendo che “per queste preziose conoscenze devo ringraziare i viaggi, i corsi, gli studi, le conferenze, le frequentazioni universitarie, gli innumerevoli assaggi e gli incontri con professionisti di altissima caratura, come l’enologo californiano Andrè Tchelistceff e Paul Pontallier, enologo di Chateau Margaux, i quali, insieme ad altri maestri del mondo del vino, mi hanno permesso di dare la giusta svolta qualitativa alla nostra azienda”.

Nel 1977 presenta la prima annata di “Fratta”, vino destinato a diventare uno degli emblemi dell’azienda, frutto della personale e territoriale interpretazione dell’uvaggio bordolese. Pochi anni dopo Fausto Maculan parte per la prima trasferta oltreoceano che inaugurerà la presenza negli Stati Uniti dei suoi vini. Nel 1990 l’imprenditore viene nominato vicepresidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Breganze, ruolo che ricopre tutt’ora, e nel 2002 dà inizio, assieme ad altri vignaioli, alla Magnifica Fraglia del Torcolato che riunisce i viticoltori breganzesi che producono questo vino dolce. Oggi l’azienda coltiva circa 48 ettari con viti e ulivi e collabora direttamente con una trentina di viticoltori. In questi 50 anni Maculan ha saputo conquistare grandi esponenti del mondo gastronomico, della critica e dell’imprenditoria, tra cui Gualtiero Marchesi, con cui strinse una lunga amicizia, e il Conte Paolo Marzotto con cui collaborò per la realizzazione della sua cantina in Sicilia. La passione per il vino, la tenacia e la voglia di sperimentare, Maculan l’ha trasmessa alle figlie Angela e Maria Vittoria, che dal 2007 condividono con lui la gestione aziendale. Rappresentano il futuro di questa celebre Cantina e ci sono loro dietro il progetto Piwi che quest’anno si è concretizzato nella nuova referenza “MaWi”, blend di Cabernet Volos e Merlot Khorus.

Oltre diecimila persone per l’ultimo saluto al Duomo

Oltre diecimila persone per l’ultimo saluto al DuomoRoma, 14 giu. (askanews) – C’erano il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la premier, Giorgia Meloni, il governo interno e le più alte cariche istituzionli, a dare l’ultimo saluto a Silvio Berlusconi, nel Duomo di Milano, assieme alla famiglia allargata dell’ex presidente del Consiglio: il fratello Paolo, i figli Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi, l’ex seconda moglie, Veronica Lario, l’attuale compagna, Martina Fascina, tutti visibilmente commossi. A Fascina ai cinque figli e al fratello Paolo è sempre stata riservata la prima fila.

Sulla piazza oltre diecimila persone, con bandiere del Milan e del Monza e con numerosi striscioni, che hanno intonato a più riprese cori da stadio, uno tra tutti “C’è solo un presidente”. I funerali di Stato del Cavaliere, celebrati da monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, si sono svolti seguendo il rito liturgico ufficiale adottato dalla Chiesa latina, quello ambrosiano. Un lungo applauso ha accompagnato l’arrivo del feretro nel Duomo di Milano e si è protratto per tutto il passaggio lungo la navata centrale.

Nel corso dell’omelia, monsignor Delpini, ha ricordato Berlusconi, come “uomo d’affari” ma anche “uomo politico”. Ma prima di tutto “è stato un uomo” con “un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia”. Al termine della funzione, quando il feretro è stato riportato in piazza del Duomo, prima della chiusura del portellone del carro funebre sia la compagna Marta Fascina, in lacrime, che i figli si sono avvicinati per una “carezza” e un ultimo bacio.

Vino, Simone Vergamini è il miglior sommelier Ais della Toscana 2023

Vino, Simone Vergamini è il miglior sommelier Ais della Toscana 2023Milano, 14 giu. (askanews) – La sommellerie toscana ha un nuovo campione regionale, si tratta di Simone Vergamini della delegazione di Lucca che è stato eletto “Miglior Sommelier Ais della Toscana 2023” all’evento organizzato alla Fortezza Medicea di Montepulciano dall’Ais regionale in collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano.

“Ancora non mi sembra vero – ha commentato il vincitore – è tanto che aspettavo questo momento, sono anni che ci provavo e oggi questo giorno me lo voglio ricordare, perché è il frutto di tanto impegno e tanto lavoro”. Sul podio, rispettivamente al secondo e terzo posto, due sommelier della delegazione di Firenze, Luca Marchiani e Ilaria Lorini, che hanno ben figurato nella finalissima incentrata su una prova di servizio, una di decantazione ed una di comunicazione. La giuria era composta dai due responsabili della Scuola concorsi regionale Valentino Tesi e Simone Loguercio (rispettivamente Miglior Sommelier d’Italia 2019 e 2018) il campione regionale in carica Daniele Palavisini, e da quattro delegati.

“Ancora una volta – ha commentato – ha dichiarato il Presidente di Ais Toscana Cristiano Cini – abbiamo potuto constatare la preparazione dei sommelier toscani e ci inorgoglisce il fatto che ci sia un continuo ricambio generazionale che mantiene alto il livello di professionalità”. Quest’anno il format dell’evento è stato del tutto inedito: la sfida finale è stata infatti preceduta da un percorso di degustazione “food e wine” con prodotti e vini tipici del territorio, nonché da un “wine contest” Montepulciano che ha visto un’ampia partecipazione di pubblico cimentatosi in una degustazione bendata con premi finali.

Oltre 10mila persone per l’ultimo saluto a Berlusconi al Duomo

Oltre 10mila persone per l’ultimo saluto a Berlusconi al DuomoRoma, 14 giu. (askanews) – C’erano il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la premier, Giorgia Meloni, il governo interno e le più alte cariche istituzionli, a dare l’ultimo saluto a Silvio Berlusconi, nel Duomo di Milano, assieme alla famiglia allargata dell’ex presidente del Consiglio: il fratello Paolo, i figli Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi, l’ex seconda moglie, Veronica Lario, l’attuale compagna, Martina Fascina, tutti visibilmente commossi.

Sulla piazza oltre diecimila persone, con bandiere del Milan e del Monza e con numerosi striscioni, che hanno intonato a più riprese cori da stadio, uno tra tutti “C’è solo un presidente”. I funerali di Stato del Cavaliere, celebrati da monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, si sono svolti seguendo il rito liturgico ufficiale adottato dalla Chiesa latina, quello ambrosiano. Un lungo applauso ha accompagnato l’arrivo del feretro nel Duomo di Milano e si è protratto per tutto il passaggio lungo la navata centrale. Nel corso dell’omelia, monsignor Delpini, ha ricordato Berlusconi, come “uomo d’affari” ma anche “uomo politico”. Ma prima di tutto “è stato un uomo” con “un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia”. Al termine della funzione, quando il feretro è stato riportato in piazza del Duomo, prima della chiusura del portellone del carro funebre sia la compagna Marta Fascina, in lacrime, che i figli si sono avvicinati per una “carezza” e un ultimo bacio.

Berlusconi, Ferrieri (Angi): grande innovatore

Berlusconi, Ferrieri (Angi): grande innovatoreRoma, 14 giu. (askanews) – L’Associazione Nazionale Giovani Innovatori – ANGI, per voce del suo Presidente Gabriele Ferrieri, in una nota ufficiale esprime le sue più sentite condoglianze per la scomparsa di Silvio Berlusconi: “Da parte nostra inviamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia in questo giorno in cui saranno celebrate le esequie per l’ultimo saluto al Duomo di Milano”.

Protagonista di lunghe stagioni della politica italiana e delle istituzioni repubblicane. “Berlusconi è stato un grande leader politico, ma in primis un grande innovatore come imprenditore sapendo costruire e valorizzare un percorso ricco di successi e che ha determinato un cambio di paradigma nel mondo della comunicazione e del business in Italia e in Europa”.

Peter in Florence premiato come gin dell’anno dai bartender Usa

Peter in Florence premiato come gin dell’anno dai bartender UsaMilano, 14 giu. (askanews) – Peter in Florence, il gin prodotto sulle colline di Firenze con la radice e il fiore del giglio fiorentino, è “Spirit of the Year” e “Gin of the Year” ai Bartender Spirits Awards 2023. La giuria, composta da 39 esperti di mixology dalla East alla West Coast degli Usa, ha assegnato al distillato made in Tuscany il punteggio più alto in classifica: 99 su 100. La versione “Navy Strenght”, con gradazione alcolica più alta, ha ottenuto la medaglia d’oro, e la distilleria, ospitata dal resort Podere Castellare a Pelago, è stata premiata come “Gin Producer 2023”.

Le medaglie vengono assegnate agli alcolici che hanno ottenuto i migliori risultati in base ai parametri gusto, confezione e prezzo. I vincitori saranno adesso presentati nella “Bartenders Top 100 Spirits Guide”, distribuita a migliaia di baristi negli Stati Uniti. Il gin Peter in Florence è nato nel 2017 grazie a Patrick Hoffer, Patrizio Pandolfi e Francesco Sanapo, ed è realizzato completamente in Toscana con ingredienti per la maggior parte locali, attraverso un metodo di distillazione tradizionale a infusione di vapore, con una versione ridotta dello storico alambicco Carter-Head.

Maltempo, Gualtieri: con bombe d’acqua ko anche caditoie pulite

Maltempo, Gualtieri: con bombe d’acqua ko anche caditoie puliteRoma, 14 giu. (askanews) – “Non vanno confusi i normali temporali con le bombe d’acqua: 60 millimetri d’acqua in 90 minuti sono una bomba d’acqua. Sono eventi che iniziano a diventare ricorrenti ma di fronte a questa concentrazione d’acqua anche le caditoie pulite non ce la fanno. Inoltre le foglie fatte cadere dall’acqua stessa le otturano”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in un’intervista a Rete Oro.

“Abbiamo in capo al Comune di Roma 55 mila caditoie – ha spiegato Gualtieri – e in un anno ne abbiamo già ripulite 30 mila, quasi due terzi. Arriveremo al 100% di quelle che ci spettano. Ce ne sono poi 400 mila più piccole che spettano ai Municipi, che hanno una difficoltà maggiore e li stiamo aiutando. Però non si può pensare che in 1-2 anni si facciano 400mila caditoie – ha aggiunto il sindaco -. Abbiamo 340 mila alberi del Comune, ne abbiamo potati 37 mila e saranno 70mila alla fine dell’anno. Faremo il 100% degli alberi in cinque anni. Sono alberi che non si potavano da anni, come quelli sulla Nomentana”, ha concluso.

L’addio di Meloni a Berlusconi: obiettivi comuni, ti renderemo orgoglioso

L’addio di Meloni a Berlusconi: obiettivi comuni, ti renderemo orgogliosoRoma, 14 giu. (askanews) – “Abbiamo iniziato questo cammino molti anni fa. Abbiamo percorso strade diverse, ma l’obiettivo era e rimarrà comune: rendere l’Italia fiera e capace di stupire il mondo. Grazie Silvio, ti renderemo orgoglioso”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un video postato su Facebook dopo i funerali che ripercorre i successi di Silvio Berlusconi, ma anche la loro esperienza politica: da quando la nominò ministro per la Gioventù, fino alla ‘separazione’ e poi al ritorno al centrodestra unito.

“Combattente, coraggioso, determinato. Uno dei più grandi imprenditori che l’Italia abbia avuto – si legge nel testo in sovraimpressione -. Capace di innovare e costruire nuove strade. Sempre pronto a difendere l’interesse nazionale. Ha governato con l’orgoglio, la visione e l’autorevolezza che una nazione come la nostra merita e richiede. Ha reso l’Italia centrale nello scenario internazionale e ha scritto pagine significative della nostra storia”.

Stadio Roma, Gualtieri: possibile che sia terminato nel 2027

Stadio Roma, Gualtieri: possibile che sia terminato nel 2027Roma, 14 giu. (askanews) – “È possibile avere lo stadio terminato nel 2027 per il centenario della Roma se si continuerà nel rispetto dei tempi. Siamo ansiosi di vedere il progetto definitivo, che aspettiamo a breve”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in un’intervista a Rete Oro.

“È un investimento integralmente privato, dove il Comune non mette un soldo – ha spiegato Gualtieri- per uno stadio che ci aiuta a riqualificare un quadrante con parchi, ciclovie e percorsi ciclopedonali in un’area in cui oggi non c’è nulla, con una fermata della metro che nessuno usa perché non ci sono luoghi da raggiungere e il paradosso che, invece, oggi c’è uno stadio dove la metro non c’è e si creano ingorghi. Al posto di una landa desolata avremo uno dei poli più belli e vivaci di Roma”, ha concluso.